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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 8 giugno 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 8 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Denis Komivi Amuzu-Dzakpah, Arcivescovo di Lomé (superficie: 3.682; popolazione: 1.535.000; cattolici: 436.263; sacerdoti: 175; religiosi: 494), Togo. L'Arcivescovo eletto è nato a Kpogame Tahasi (Togo), nel 1943 ed è stato ordinato sacerdote nel 1972. È stato finora Vicario Generale della medesima Arcidiocesi e Segretario della Conferenza Episcopale del Togo. Succede al Vescovo Philippe Fanoko Kossi Kpodzro, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignore Lourdes Daniel, Vescovo di Amravati (superficie: 46.447; popolazione: 10.182.215; cattolici: 6.224; sacerdoti: 34; religiosi: 207), India. Il Vescovo eletto è nato a Dehu Road (India), nel 1947 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.È stato finora Vicario Generale della diocesi di Poona (India).
NER/.../AMUZU-DZAKPAH:KPODZRO:DANIEL                     VIS 20070608 (150)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 8 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Dottor Mohamed El Baradei, Direttore Generale dell'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (A.I.E.A.), con la Consorte, e Seguito.

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale Regionale del Nord dell'Africa (C.E.R.N.A.), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Maroun Elias Lahham, di Tunis (Tunisia).

    - Il Vescovo Claude Rault, M. Afr., Vescovo di Laghouat (Algeria).
 
    - Il Vescovo Gabriel Piroird, dell'Ist. Del Prado, di Constantine (Algeria).
 
    - Il Vescovo Giovanni Innocenzo Martinelli,  O.F.M., Vicario Apostolico di Tripoli (Libia).

    - Il Vescovo Alphonse Georger, Vescovo di Oran (Algeria).
  Nel tardo pomeriggio di oggi il Santo Padre riceverà in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale Regionale del Nord de l'Africa (C.E.R.N.A.), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Sylvester Carmel Magro, O.F.M., Vicario Apostolico di Benghazi (Libia).

    - Padre Acacio Valbuena Rodríguez, O.M.I., Prefetto Apostolico del Sahara Occidentale.

    - Padre José Seijas Torres, Amministratore Apostolico di Tanger (Marocco).
AP:AL/.../...                                       VIS 20070608 (180)


CARITAS: COOPERARE MISSIONE DIFFUSIONE AMORE DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 8 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina i partecipanti alla XVIII Assemblea Generale della Caritas Internationalis, con il Cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B., Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), eletto nel corso della riunione di questi giorni a Roma, nuovo Presidente della Confederazione.

  Ricordando che la Confederazione raggruppa attualmente oltre 150 organizzazioni nazionali e che il Servo di Dio Giovanni Paolo II nel 2004 conferì personalità giuridica, pubblica e canonica alla Caritas Internationalis, Papa Benedetto XVI ha affermato: "Ciò significa che la vostra Confederazione non opera semplicemente in nome della Chiesa, ma è davvero parte della Chiesa, intimamente impegnata nello scambio di doni che ha luogo a numerosi livelli nella vita ecclesiale. In segno del sostegno della Santa Sede al vostro lavoro, è stato accolto il desiderio della Caritas Internationalis di essere coadiuvata e guidata dal Pontificio Consiglio 'Cor Unum'".

  Benedetto XVI ha sottolineato che missione della Confederazione è "cooperare alla missione della Chiesa di diffondere l'amore di Dio nel mondo (...). La carità deve essere intesa alla luce di Dio che è 'caritas': Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito (Gv 3:16). In tal modo noi giungiamo a vedere che l'amore trova la sua più piena realizzazione nel dono di sé. Ed è quello che la 'Caritas Internationalis' cerca di realizzare nel mondo. Il cuore della 'Caritas' è l'amore sacrificale di Cristo, ed ogni forma di carità individuale ed organizzata nella Chiesa deve sempre trovare il suo punto di riferimento in Lui, fonte della carità".

  "Questa visione teologica" - ha proseguito il Pontefice - "ha implicazioni pratiche per l'opera delle organizzazioni caritative. (...) La prima è che ogni atto di carità deve essere ispirato ad una personale esperienza di fede, che porta alla scoperta che Dio è Amore. (...) Solo quando l'attività caritativa assume la forma di una donazione di sé come quella di Cristo, essa diviene un gesto autentico degno della persona umana creata ad immagine e somiglianza di Dio".

  "La seconda implicazione" - ha precisato ancora il Papa - "è conseguenza della prima. L'amore di Dio è offerto ad ognuno, per cui la carità della Chiesa è universale, e deve quindi comprendere l'impegno alla giustizia sociale".

  "Per questa ragione" - ha aggiunto Benedetto XVI - "le grandi sfide del mondo attuale, come la globalizzazione, il mancato rispetto dei diritti umani, le strutture sociali ingiuste, non si possono affrontare e superare se non si concentra l'attenzione sulle esigenze più profonde della persona umana: la promozione della dignità umana, il benessere, e in ultima analisi, la salvezza eterna".

  Il Papa ha assicurato i presenti che nel mondo esistono "innumerevoli uomini e donne i cui cuori sono ricolmi di gioia e gratitudine per il servizio che voi rendete loro. Desidero incoraggiare ciascuno di voi a perseverare nella vostra speciale missione di diffondere l'amore di Cristo, che è venuto perché tutti abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".
AC/.../CARITAS INTERNATIONALIS                       VIS 20070608 (510)


EUCARISTIA: MISTERO PER LA SAPIENZA DEGLI UOMINI


CITTA' DEL VATICANO, 7 GIU. 2007 (VIS). Alle 19:00 di oggi, Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano e al termine ha presieduto la Processione Eucaristica che percorrendo via Merulana ha raggiunto la Basilica di Santa Maria Maggiore.

  Il Papa ha ricordato nell'omelia che la Solennità del Corpus Domini "ha avuto origine in un determinato contesto storico e culturale: è nata con lo scopo ben preciso di riaffermare apertamente la fede del Popolo di Dio in Gesù Cristo vivo e realmente presente nel santissimo Sacramento dell'Eucaristia".

  "Il Corpus Domini costituisce" - ha ricordato il Pontefice - "una ripresa del mistero del Giovedì Santo, quasi in obbedienza all'invito di Gesù di 'proclamare sui tetti' ciò che Egli ci ha trasmesso nel segreto (cfr Mt 10,27). Il dono dell'Eucaristia, gli Apostoli lo ricevettero dal Signore nell'intimità dell'Ultima Cena, ma era destinato a tutti, al mondo intero. Ecco perché va proclamato ed esposto apertamente, perché ognuno possa incontrare 'Gesù che passa' come avveniva per le strade della Galilea, della Samaria e della Giudea; perché ognuno, ricevendolo, possa essere sanato e rinnovato dalla forza del suo amore. Questa, cari amici, è la perpetua e vivente eredità che Gesù ci ha lasciato nel Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue".

  "Proprio perché si tratta di una realtà misteriosa che oltrepassa la nostra comprensione" - ha spiegato il Pontefice - "non dobbiamo meravigliarci se anche oggi molti fanno fatica ad accettare la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia. (...)  Allora come adesso, l'Eucaristia resta 'segno di contraddizione' e non può non esserlo, perché un Dio che si fa carne e sacrifica se stesso per la vita del mondo pone in crisi la sapienza degli uomini".

  "Come la manna per il popolo d'Israele, così per ogni generazione cristiana l'Eucaristia è l'indispensabile nutrimento che la sostiene mentre attraversa il deserto di questo mondo, inaridito da sistemi ideologici ed economici che non promuovono la vita, ma piuttosto la mortificano; un mondo dove domina la logica del potere e dell'avere piuttosto che quella del servizio e dell'amore; un mondo dove non di rado trionfa la cultura della violenza e della morte. Ma Gesù ci viene incontro e ci infonde sicurezza: Egli stesso è 'il pane della vita' (Gv 6,35.48)".

  Riferendosi alla pagina evangelica di Luca nella quale viene narrato il miracolo della moltiplicazione di pani e dei pesci, il Santo Padre ha detto: "Il miracolo compiuto dal Signore contiene un esplicito invito ad offrire ciascuno il proprio contributo. I cinque pesci e i due pani stanno ad indicare il nostro apporto, povero ma necessario, che Egli trasforma in dono di amore per tutti. (...) L'Eucaristia è dunque una chiamata alla santità e al dono di sé ai fratelli, perchè 'la vocazione di ciascuno di noi è quella di essere, insieme a Gesù, pane spezzato per la vita del mondo'".

  Benedetto XVI ha concluso l'omelia ricordando che: "Al termine della Celebrazione eucaristica ci uniremo in processione, quasi a portare idealmente il Signore Gesù per tutte le vie e i quartieri di Roma. Lo immergeremo, per così dire, nella quotidianità della nostra vita, perché Egli cammini dove noi camminiamo, perché Egli viva dove noi viviamo. (...) Noi camminiamo sulle strade del mondo sapendo di aver Lui al fianco, sorretti dalla speranza di poterlo un giorno vedere a viso svelato nell'incontro definitivo".

  Al termine della Santa Messa, il Papa ha presieduto la Processione Eucaristica che percorrendo Via Merulana fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, è stata seguita da migliaia di fedeli. Un veicolo scoperto ha trasportato l'Ostensorio, davanti al quale era inginocchiato il Pontefice.
HML/CORPUS DOMINI/...                               VIS 20070608 (630)


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