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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 11 giugno 2007

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 11 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- I Presidenti dell'Assemblea della V Conferenza Generale dell'Episcopato Latino Americano (CELAM):
    - Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
    - Il Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago de Chile (Cile).
    - Il Cardinale Geraldo Majella Agnelo, Arcivescovo di São Salvador da Bahia (Brasile).

- Otto Presuli della Conferenza Episcopale della Slovacchia,in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Ján Sokol, di Bratislava-Trnava con gli Ausiliari Vescovo Ján Orosch ed il Vescovo Stanislav Zvolenský.

    - Il Vescovo Ján Babjak, S.I., di Prešov per i cattolici di rito bizantino.

    - Il Vescovo Rudolf Baláz, di Banská Bystrica, con l'Ausiliare Tomás Gális.

    - Il Vescovo Viliam Judák, di Nitra, con l'Ausiliare Vescovo Marián Chovanec.
AL:AP/.../...                                       VIS 20070611 (140)


PARTECIPANTI CORSO ASTRONOMIA SPECOLA VATICANA DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 11 GIU. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti alla XI Scuola Estiva della Specola Vaticana promossa dall'Osservatorio Astronomico Vaticano, accompagnati dal Direttore Padre José Funes, S.I.

  "Dalla sua istituzione nel 1891, l'Osservatorio Astronomico Vaticano" - ha detto il Papa nel suo discorso - "ha voluto manifestare il desiderio della Chiesa di abbracciare, incoraggiare e promuovere lo studio scientifico, sulla base del convincimento che la 'fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità'".

  Benedetto XVI ha sottolineato che i Padri e i Fratelli gesuiti dell'Osservatorio sono impegnati nella ricerca astronomica e si adoperano anche "nell'offrire opportunità educative alle nuove generazioni di astronomi. La Scuola Estiva è segno concreto del loro impegno".

  "Il vostro programma questo mese è dedicato allo studio dei pianeti extrasolari" - ha ricordato il Papa - "Oltre alla vostra esigente ricerca, tuttavia, voi avete una prezioso opportunità di apprendere insieme agli studenti provenienti da 22 nazioni. La grande varietà delle vostre tradizioni culturali può essere fonte di grande arricchimento per voi tutti. Vi incoraggio a profittare al massimo di questa esperienza, e vi auguro che la vostra piccola comunità internazionale divenga un segno promettente di una maggiore collaborazione scientifica a beneficio dell'intera famiglia umana".
AC/.../OSSERVATORIO ASTRONOMICO VATICANO               VIS 20070611 (230)


APPELLO LIBERAZIONE PERSONE TENUTE SOTTO SEQUESTRO


CITTA' DEL VATICANO, 10 GIU. 2007 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus con le migliaia di persone riunite in Piazza San Pietro, il Papa ha lanciato un appello per la libertà di tutte le persone tenute sotto sequestro nel mondo, tra le quali sacerdoti cattolici, ed ha fatto riferimento al "doloroso" caso della Colombia.

  "Mi giungono purtroppo di frequente" - ha detto il Papa - "richieste di interessamento nei confronti di persone, tra le quali anche sacerdoti cattolici, tenute sotto sequestro per diversi motivi e in varie parti del mondo".

  "Porto tutti nel cuore e tutti tengo presenti nella mia preghiera, pensando, tra gli altri casi, a quello doloroso della Colombia. Rivolgo il mio accorato appello" - ha proseguito il Santo Padre - "agli autori di tali atti esecrabili, affinché prendano coscienza del male compiuto e restituiscano al più presto all'affetto dei loro cari quanti tengono prigionieri".

  "Affido le vittime" - ha concluso il Pontefice - "alla materna protezione di Maria Santissima, Madre di tutti gli uomini".
ANG/LIBERAZIONE PERSONE SOTTO SEQUESTRO/...        VIS 20070611 (180)


RATIFICA PROTOCOLLO INSEGNAMENTO TEOLOGIA IN BAVIERA


CITTA' DEL VATICANO, 9 GIU. 2007 (VIS). Venerdì 8 giugno, nella sede della Nunziatura Apostolica a Berlino, il Nunzio Apostolico in Germania, l'Arcivescovo Erwin Josef Ender, e il Ministro-Presidente dello Stato Libero di Baviera, Dottor Edmund Stoiber, hanno proceduto allo scambio degli Strumenti di ratifica del Protocollo Addizionale del Concordato con la Baviera del 29 marzo 1924 (modificato da ultimo con l'Accordo dell'8 giugno 1988) e firmato il 19 gennaio 2007, fra la Santa Sede e lo Stato Libero di Baviera.

Gli Strumenti di ratifica regolano "alcune questioni riguardanti l'insegnamento della teologia sia nella Facoltà di Teologia Cattolica delle Università statali sia in altri Centri di istruzione nella Baviera".

Presenti alla cerimonia erano, per parte ecclesiastica, il Cardinale Friedrich Wetter, Amministratore Apostolico di Monaco e Frisinga e per parte statale, il Signor Siegfried Schneider, Ministro dell'Insegnamento e del Culto.

Il Protocollo Addizionale è entrato in vigore il giorno successivo allo scambio degli Strumenti di ratifica.
.../TEOLOGIA/BAVIERA VIS 20070611 (170)


ELOGIO DEL PAPA DIOCESI NORDAFRICANE PER AIUTO AI MIGRANTI


CITTA' DEL VATICANO, 9 GIU. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Rappresentanti della Conferenza Episcopale Regionale del Nord dell'Africa (C.E.R.N.A.), che raggruppa i Presuli di Marocco, Algeria, Tunisia e Libia, al termine della Visita"ad Limina Apostolorum".

  "Nel corso dei primi secoli, le comunità cristiane della vostra regione" - ha detto il Papa ai Presuli - "hanno contribuito a creare ponti fra le rive del Mediterraneo. Ancora oggi, San Cipriano, Sant'Agostino e tanti altri testimoni della fede rimangono punti di riferimento spirituale, intellettuale e culturale incontestabili".

  "Attualmente" - ha proseguito il Pontefice - "i membri delle vostre comunità sono molto diversi, sia per la loro origine che in ragione della durata e dei motivi della loro presenza nel Maghreb. Essi danno anche un'immagine dell'universalità della Chiesa, il cui messaggio evangelico è rivolto a tutte le nazioni".

  "Vorrei salutare in particolar modo i giovani cristiani dell'Africa subsahariana che studiano nei vostri Paesi" - ha detto ancora il Papa auspicando che: "la solidarietà che essi si dimostrano fra loro, con il fraterno sostegno dei loro accompagnatori, li aiuti a testimoniare generosamente la loro fede di discepoli del Cristo fra i propri fratelli".

  Benedetto XVI ha esortato i Vescovi a rimanere "sempre vicini" ai fedeli e a dar loro "il necessario aiuto spirituale" per "prendere coscienza del significato ecclesiale della loro presenza nella società, assumendo le responsabilità che competono loro nella comunità".

  "Rafforzando la fede con la celebrazione dei Sacramenti e con una solida formazione cristiana, cercando di lanciare uno sguardo evangelico sulle realtà sociali, culturali e religiose del Paese, voi darete loro i mezzi per vivere con coraggio le situazioni spesso difficili che incontrano nell'esistenza quotidiana e nel lavoro".

  Successivamente il Papa ha parlato dell'importante ruolo del dialogo interreligioso nella pastorale delle diocesi nordafricane ed ha espresso la sua gioia per "le iniziative di dialogo e dei luoghi di incontro, come i Centri di studio e le biblioteche", tramite i quali i Vescovi sono "risolutamente impegnati nello sviluppo e nell'approfondimento dei rapporti di stima e di rispetto fra cristiani e musulmani, per promuovere la riconciliazione, la giustizia e la pace".

  "D'altra parte" - ha soggiunto il Pontefice - "nella condivisione della vita quotidiana, cristiani e musulmani possono trovare la base essenziale di una migliore conoscenza reciproca. Con la partecipazione fraterna alle gioie e ai dolori degli uni e degli altri, (...), e con le collaborazioni multiple nel campo della sanità, dell'educazione, della cultura e nel servizio ai più umili, voi manifestate una autentica solidarietà, che rafforza i vincoli di fiducia e di amicizia fra le persone, le famiglie e le comunità!".

  "Fra i gravi problemi che la vostra regione deve affrontare, l'emigrazione proveniente dall'Africa subsahariana - persone che tentano di attraversare il Mediterraneo per entrare in Europa alla ricerca di una vita migliore - deve anche suscitare collaborazione al servizio della giustizia e della pace. La situazione di queste persone, particolarmente preoccupante e talvolta drammatica, non può non interpellare le coscienze".

  Benedetto XVI ha elogiato "l'aiuto generoso" delle chiese diocesane ai migranti ed ha affermato che esso "è un contributo al riconoscimento della loro dignità e una testimonianza resa al Signore. Auspico vivamente che i paesi interessati da tali migrazioni cerchino mezzi efficaci per permettere a tutti di avere la speranza di costruire un futuro per sé e per le loro famiglie, e che la dignità di ciascuno sia sempre rispettata".

  Infine il Papa ha fatto riferimento ai religiosi ed alle religiose dell'Africa del Nord sottolineando che "la loro vita di preghiera e di contemplazione è una grazia per tutta la Chiesa nella vostra regione. La loro fedeltà discreta alla popolazione che li accoglie, come ha mostrato l'esempio sconvolgente della comunità di Tibhirine, è segno eloquente dell'amore di Dio, che essi vogliono manifestare a tutti".

  "La collaborazione sempre più ampia delle vostre Diocesi con le Chiese del Medio Oriente e dell'Africa" - ha concluso Papa Benedetto XVI - "rende onore alla vostra regione, punto di incontro fra l'Africa, l'Europa ed il mondo arabo".
AL/.../CERNA                                   VIS 20070611 (680)



ADORAZIONE EUCARISTICA: RECUPERARE CAPACITÀ SILENZIO


CITTA' DEL VATICANO, 10 GIU. 2007 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro

  Ricordando l'odierna solennità del Corpus Domini, che in Vaticano e in altre Nazioni è stata già celebrata giovedì scorso, il Santo Padre ha detto che tale Solennità "ci invita a contemplare il sommo Mistero della nostra fede: la Santissima Eucaristia, reale presenza del Signore Gesù Cristo nel Sacramento dell'altare".

  "Ogni volta che il sacerdote rinnova il Sacrificio eucaristico" - ha spiegato il Papa -  "nella preghiera di consacrazione ripete: 'Questo è il mio corpo… questo è il mio sangue'. Lo dice prestando la voce, le mani e il cuore a Cristo, che ha voluto restare con noi ed essere il cuore pulsante della Chiesa. Ma anche dopo la Celebrazione dei divini misteri il Signore Gesù resta vivo nel tabernacolo; per questo a Lui viene resa lode specialmente con l'adorazione eucaristica, come ho voluto ricordare nella recente Esortazione apostolica post-sinodale 'Sacramentum caritatis' (cfr nn. 66-69). Anzi, esiste un legame intrinseco tra la celebrazione e l'adorazione. La Santa Messa infatti è in se stessa il più grande atto di adorazione della Chiesa (...). L'adorazione al di fuori della santa Messa prolunga e intensifica quanto è avvenuto nella celebrazione liturgica, e rende possibile un'accoglienza vera e profonda di Cristo".

  "Quest'oggi poi" - ha ricordato ancora il Pontefice - "in tutte le comunità cristiane, si svolge la processione eucaristica, singolare forma di adorazione pubblica dell'Eucaristia, arricchita da belle e tradizionali manifestazioni di devozione popolare (...). Mi rallegro poi nel constatare che molti giovani stanno scoprendo la bellezza dell'adorazione, sia personale che comunitaria. Invito i sacerdoti a incoraggiare in questo i gruppi giovanili, ma anche a seguirli affinché le forme dell'adorazione comunitaria siano sempre appropriate e dignitose, con adeguati tempi di silenzio e di ascolto della Parola di Dio".

  "Nella vita di oggi, spesso rumorosa e dispersiva, è più che mai importante recuperare la capacità di silenzio interiore e di raccoglimento: l'adorazione eucaristica permette di farlo non solo intorno all''io', bensì in compagnia di quel 'Tu' pieno d'amore che è Gesù Cristo, 'il Dio a noi vicino'".
ANG/ADORAZIONE EUCARISTICA/...                       VIS 20070611 (390)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 9 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accolto la rinunzia presentata per raggiunti limiti d'età, dal Cardinale Ignace Moussa I Daoud all'incarico di Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ed ha chiamato a succedergli nel medesimo incarico l'Arcivescovo Leonardo Sandri, finora Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.

- Ha nominato Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, l'Arcivescovo Fernando Filoni, finora Nunzio Apostolico nelle Filippine.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ordinario per i cattolici di rito orientale residenti in Polonia e sprovvisti di Ordinario proprio, presentata a norma del Codice di Diritto Canonico delle Chiese Orientali, can. 201, paragrafo 1, dal Cardinale Józef Glemp, Arcivescovo emerito di Varsavia.

- Ha nominato Ordinario per i cattolici di rito orientale residenti in Polonia e sprovvisti di Ordinario proprio, l'Arcivescovo Kazimierz Nycz, di Varsavia.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Ausiliare del Patriarca di Gerusalemme dei Latini, presentata dal Vescovo Kamal Hanna Bathish, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Akio Johnson Mutek, Vescovo di Torit (superficie: 76.000; popolazione: 793.000; cattolici: 604.350; sacerdoti: 75; religiosi: 36), Sudan. Il Vescovo Mutek è stato finora Ausiliare della medesima Diocesi.
RE:NA:NER/.../...                                   VIS 20070611 (220)


VISITA BENEDETTO XVI CONGREGAZIONE CHIESE ORIENTALI


CITTA' DEL VATICANO, 9 GIU. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in Visita alla Congregazione per le Chiese Orientali, nel Palazzo del Bramante in Via della Conciliazione, in occasione del XC anniversario della sua istituzione ad opera di Papa Benedetto XV. Proprio oggi il Papa ha accolto la rinuncia del Cardinale Ignace Moussa I Daoud, a Prefetto del Dicastero, ed ha chiamato a succedergli, nel medesimo incarico, l'Arcivescovo Leonardo Sandri.

 Il Papa ha ricordato nel suo discorso che oggi: "È un giorno significativo anche perché (...) il calendario della Chiesa Latina ricorda Sant'Efrem, il grande Dottore della Chiesa sira" ed ha affermato: "Come padre e pastore, sento il dovere di elevare a Dio una fervida preghiera e di rivolgere un accorato appello a tutti i responsabili perché ovunque, dall'Oriente all'Occidente, le Chiese possano professare la fede cristiana in piena libertà. Ai figli e alle figlie della Chiesa sia concesso ovunque di vivere nella tranquillità personale e sociale: siano garantiti dignità, rispetto e futuro ai singoli e ai gruppi, senza pregiudizio alcuno per i loro diritti di credenti e di cittadini".

  "Dalle mie labbra" - ha proseguito Benedetto XVI - "si leva oltremodo accorata l'invocazione di pace per la Terra Santa, l'Iraq, il Libano, tutti territori posti sotto la giurisdizione della Congregazione per le Chiese Orientali, come anche per le altre regioni coinvolte nel vortice di una violenza apparentemente inarrestabile. Possano le Chiese e i discepoli del Signore rimanere là dove li ha posti per nascita la divina Provvidenza; là dove meritano di rimanere per una presenza che risale agli inizi del cristianesimo".

  Con l'odierna visita al Dicastero Vaticano, ha precisato il Papa, "intendo simbolicamente continuare il pellegrinaggio al cuore dell'Oriente che Papa Giovanni Paolo II ha proposto nella Lettera apostolica 'Orientale lumen'. (...) Ho idealmente iniziato tale pellegrinaggio assumendo il nome di un Papa che tanto amò l'Oriente. E, aprendo ufficialmente il Servizio Petrino del Vescovo di Roma, mi sono raccolto presso il sepolcro dell'Apostolo chiamando accanto a me i Patriarchi orientali in comunione con il Successore di Pietro. (...) Infine, il viaggio apostolico in Turchia, indimenticabile per il commovente abbraccio con la comunità cattolica e per il suo significato ecumenico e interreligioso, ha costituito un ulteriore momento di speciale fecondità nel mio pellegrinaggio al cuore dell'Oriente".

  "Oggi, il Papa ringrazia nuovamente gli orientali" - ha proseguito Benedetto XVI - "per la fedeltà pagata col sangue, di cui restano pagine mirabili lungo i secoli fino al martirologio contemporaneo! Li assicura, a sua volta, di volere rimanere al loro fianco. E riafferma la profonda considerazione verso le Chiese Orientali Cattoliche per il loro singolare ruolo di testimoni viventi delle origini. Senza un costante rapporto con la tradizione delle origini, infatti, non c'è futuro per la Chiesa di Cristo".

  Ribadendo "l'irreversibilità della scelta ecumenica e l'inderogabilità dell'incontro a livello interreligioso", Benedetto XVI ha elogiato "la più corretta applicazione della collegialità sinodale, e la verifica puntuale dello sviluppo ecclesiale suscitato dalla ritrovata libertà religiosa. La priorità della formazione sta molto a cuore al Papa, come pure l'aggiornamento della pastorale familiare, giovanile e vocazionale, e la valorizzazione della pastorale della cultura e della carità. Dovrà continuare e anzi crescere quel movimento di carità che, per mandato del Papa, la Congregazione segue affinché in modo ordinato ed equo la Terra Santa e le altre regioni orientali ricevano il necessario sostegno spirituale e materiale per far fronte alla vita ecclesiale ordinaria e a particolari necessità".

  "Uno sforzo intelligente è, infine, richiesto" - ha concluso il Pontefice - "anche per affrontare il serio fenomeno delle migrazioni, che talora priva le comunità tanto provate delle migliori risorse. Occorre garantire ai migranti adeguata accoglienza nel nuovo contesto e l'indispensabile legame con la propria tradizione religiosa".
BXVI-VISITA/CHIESE ORIENTALI/...                       VIS 20070611 (640)


ELOGIO DEL PAPA DIOCESI NORDAFRICANE PER AIUTO AI MIGRANTI


CITTA' DEL VATICANO, 9 GIU. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Rappresentanti della Conferenza Episcopale Regionale del Nord dell'Africa (C.E.R.N.A.), che raggruppa i Presuli di Marocco, Algeria, Tunisia e Libia, al termine della Visita"ad Limina Apostolorum".

  "Nel corso dei primi secoli, le comunità cristiane della vostra regione" - ha detto il Papa ai Presuli - "hanno contribuito a creare ponti fra le rive del Mediterraneo. Ancora oggi, San Cipriano, Sant'Agostino e tanti altri testimoni della fede rimangono punti di riferimento spirituale, intellettuale e culturale incontestabili".

  "Attualmente" - ha proseguito il Pontefice - "i membri delle vostre comunità sono molto diversi, sia per la loro origine che in ragione della durata e dei motivi della loro presenza nel Maghreb. Essi danno anche un'immagine dell'universalità della Chiesa, il cui messaggio evangelico è rivolto a tutte le nazioni".

  "Vorrei salutare in particolar modo i giovani cristiani dell'Africa subsahariana che studiano nei vostri Paesi" - ha detto ancora il Papa auspicando che: "la solidarietà che essi si dimostrano fra loro, con il fraterno sostegno dei loro accompagnatori, li aiuti a testimoniare generosamente la loro fede di discepoli del Cristo fra i propri fratelli".

  Benedetto XVI ha esortato i Vescovi a rimanere "sempre vicini" ai fedeli e a dar loro "il necessario aiuto spirituale" per "prendere coscienza del significato ecclesiale della loro presenza nella società, assumendo le responsabilità che competono loro nella comunità".

  "Rafforzando la fede con la celebrazione dei Sacramenti e con una solida formazione cristiana, cercando di lanciare uno sguardo evangelico sulle realtà sociali, culturali e religiose del Paese, voi darete loro i mezzi per vivere con coraggio le situazioni spesso difficili che incontrano nell'esistenza quotidiana e nel lavoro".

  Successivamente il Papa ha parlato dell'importante ruolo del dialogo interreligioso nella pastorale delle diocesi nordafricane ed ha espresso la sua gioia per "le iniziative di dialogo e dei luoghi di incontro, come i Centri di studio e le biblioteche", tramite i quali i Vescovi sono "risolutamente impegnati nello sviluppo e nell'approfondimento dei rapporti di stima e di rispetto fra cristiani e musulmani, per promuovere la riconciliazione, la giustizia e la pace".

  "D'altra parte" - ha soggiunto il Pontefice - "nella condivisione della vita quotidiana, cristiani e musulmani possono trovare la base essenziale di una migliore conoscenza reciproca. Con la partecipazione fraterna alle gioie e ai dolori degli uni e degli altri, (...), e con le collaborazioni multiple nel campo della sanità, dell'educazione, della cultura e nel servizio ai più umili, voi manifestate una autentica solidarietà, che rafforza i vincoli di fiducia e di amicizia fra le persone, le famiglie e le comunità!".

  "Fra i gravi problemi che la vostra regione deve affrontare, l'emigrazione proveniente dall'Africa subsahariana - persone che tentano di attraversare il Mediterraneo per entrare in Europa alla ricerca di una vita migliore - deve anche suscitare collaborazione al servizio della giustizia e della pace. La situazione di queste persone, particolarmente preoccupante e talvolta drammatica, non può non interpellare le coscienze".

  Benedetto XVI ha elogiato "l'aiuto generoso" delle chiese diocesane ai migranti ed ha affermato che esso "è un contributo al riconoscimento della loro dignità e una testimonianza resa al Signore. Auspico vivamente che i paesi interessati da tali migrazioni cerchino mezzi efficaci per permettere a tutti di avere la speranza di costruire un futuro per sé e per le loro famiglie, e che la dignità di ciascuno sia sempre rispettata".

  Infine il Papa ha fatto riferimento ai religiosi ed alle religiose dell'Africa del Nord sottolineando che "la loro vita di preghiera e di contemplazione è una grazia per tutta la Chiesa nella vostra regione. La loro fedeltà discreta alla popolazione che li accoglie, come ha mostrato l'esempio sconvolgente della comunità di Tibhirine, è segno eloquente dell'amore di Dio, che essi vogliono manifestare a tutti".

  "La collaborazione sempre più ampia delle vostre Diocesi con le Chiese del Medio Oriente e dell'Africa" - ha concluso Papa Benedetto XVI - "rende onore alla vostra regione, punto di incontro fra l'Africa, l'Europa ed il mondo arabo".
AL/.../CERNA                                   VIS 20070611 (680)


COMUNICATO RELATIVO UDIENZA PRESIDENTE BUSH


CITTA' DEL VATICANO, 9 GIU. 2007 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico questa mattina il seguente Comunicato:

  "Stamani, sabato 9 giugno 2007, il Presidente degli Stati Uniti d'America, Sua Eccellenza il Signor George W. Bush, è stato ricevuto in Udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "Nei cordiali colloqui sono stati passati in rassegna i principali temi di politica internazionale, soffermandosi in particolare, per quanto riguarda il Medio Oriente, sulla questione israelo-palestinese, sul Libano, sulla preoccupante situazione in Iraq e sulle critiche condizioni in cui si trovano le comunità cristiane. Da parte della Santa Sede si è auspicata, ancora una volta, una soluzione 'regionale' e 'negoziata' dei conflitti e delle crisi che travagliano la regione. Nelle conversazioni si è dedicata attenzione all'Africa e al suo sviluppo, con riferimento anche al Darfur, non mancando inoltre uno scambio di opinioni sull'America Latina".

  "Vi è stato infine un esame delle questione morali e religiose odierne, tra cui quelle relative ai diritti umani e alla libertà religiosa, la difesa e la promozione della vita, il matrimonio e la famiglia, l'educazione delle nuove generazioni, lo sviluppo sostenibile".
OP/UDIENZA/BUSH                               VIS 20070611 (220)


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