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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 21 giugno 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Francisco Cerro Chaves, Vescovo di Coria-Cáceres (superficie: 10.052; popolazione: 263.430; cattolici: 251.701; sacerdoti: 170; religiosi: 332; diaconi permanenti: 1), Spagna. Il Vescovo eletto, finora Delegato Diocesano per la pastorale giovanile e Direttore del Centro Diocesano di Spiritualità di Valladolid (Spagna), è nato in Malpartida de Cáceres (Spagna), nel 1957 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.
NER/.../CERRO CHAVES                                 VIS 20070621 (80)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Beatitudine Cardinale Ignace Moussa I Daoud, Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali.

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva in udienza il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute).
AP/.../...                                         VIS 20070621 (70)


PROCLAMATO DAL SANTO PADRE ANNO DEDICATO A SAN PAOLO



CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto questa mattina che giovedì 28 giugno prossimo, vigilia della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà alle ore 17:30 , nella Basilica di San Paolo fuori le mura, la Celebrazione dei Primi Vespri.

  Nel corso della celebrazione, il Papa proclamerà l'anno dedicato a San Paolo, in occasione dei duemila anni dalla nascita dello "Apostolo delle Genti".
OCL/VESPRI:ANNO PAOLINO/...                     VIS 20070621 (90)


GIUBILEO SACERDOZIO EPISCOPATO CARDINALI MARTINO E DIAS


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato una Lettera al Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, in occasione del 50° anniversario di sacerdozio. Il Porporato fu ordinato sacerdote il 20 giugno 1957.

  Nella ricorrenza dei cinquanta anni di sacerdozio, il Cardinale Martino ha celebrato, nel pomeriggio di ieri, una Santa Messa, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana.

  Parimenti, il Santo Padre ha indirizzato una Lettera al Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, in occasione del 25° anniversario di Ordinazione Episcopale, il 19 giugno 1982, nella quale elogia l'opera del Porporato "pastore sollecito e fedele" e "promotore dell'evangelizzazione".
BXVI-LETT/SACERDOZIO:EPISCOPATO/MARTINO:DIAS     VIS 20070621 (90)


IL PAPA RICORDA DOVERE DI GARANTIRE LA PACE PER TUTTI


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI, nel ricevere questa mattina i partecipanti alla riunione della R.O.A.C.O. (Riunione Opere in Aiuto alle Chiese Orientali), ha affermato: "La presenza di venerati Presuli Orientali mi consente di condividere la pena e la preoccupazione per la delicata situazione in cui versano vaste aree del Medio Oriente".

  "La debolezza della pace" - ha proseguito il Pontefice - "si acuisce ulteriormente a motivo di ingiustizie antiche e nuove. Così essa si spegne, lasciando spazio alla violenza, che spesso degenera in guerra più o meno dichiarata fino a costituire, come ai nostri giorni, un assillante problema internazionale".

  "Busso al cuore di coloro che hanno specifiche responsabilità perché aderiscano al grave dovere di garantire la pace a tutti, indistintamente, liberandola dalla malattia mortale della discriminazione religiosa, culturale, storica o geografica".

  Benedetto XVI ha assicurato una volta di più che "la Terra Santa, l'Iraq e il Libano sono presenti, con l'urgenza e la costanza che meritano, nella preghiera e nell'azione della Sede Apostolica e di tutta la Chiesa. Chiedo alla Congregazione per le Chiese Orientali e a ciascuna delle Opere ad essa collegate di confermare la stessa premura al fine di rendere più incisivi la vicinanza e l'intervento a favore di tanti nostri fratelli e sorelle".

   Papa Benedetto XVI ha rinnovato a Sua Beatitudine Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei, presente all'udienza di oggi, il suo cordoglio "per la barbara uccisione di un inerme sacerdote e di tre suddiaconi avvenuta al termine della Liturgia, domenica, il 3 giugno scorso, in Iraq. La Chiesa intera accompagna con affetto e ammirazione tutti i suoi figli e le sue figlie e li sostiene in quest'ora di autentico martirio per il nome di Cristo".

  Ringraziando i membri della R.O.A.C.O. per la loro collaborazione con la Congregazione per le Chiese Orientali, il Papa li ha incoraggiati a "continuare, perché l'apporto insostituibile che voi recate alla testimonianza della carità ecclesiale trovi pieno sviluppo nella forma comunitaria del suo esercizio. (...) La fatica del confronto e della collaborazione è sempre garanzia di un servizio più ordinato ed equo".

  "Mentre imploriamo il Signore perchè affretti il giorno della piena unità tra i cristiani e quello, pure molto atteso, di una serena convivenza interreligiosa animata da rispettosa reciprocità, Gli chiediamo di benedire i nostri sforzi e di illuminarci perché quanto operiamo mai sia a detrimento bensì ad incremento della comunità ecclesiale. Sia Lui a renderci sempre attenti perché, rifuggendo da ogni sorta di indifferentismo, mai eludiamo nell'esercizio della carità la missione della comunità cattolica locale".

  Benedetto XVI ha concluso il suo discorso sottolineando che: "Scorgeremo sempre nella preghiera la vera sorgente dell'impegno di carità e in essa verificheremo la sua autenticità. (...) La radicazione eucaristica è indispensabile alla nostra azione".
AC/.../ROACO                                   VIS 20070621 (480)


ESSERE TESTIMONI DI CRISTO NEL TORMENTATO ORIENTE


CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in Vaticano Sua Santità Mar Dinkha IV, Catholicos Patriarca della Chiesa Assira d'Oriente, accompagnato da diverse personalità.

  Nel suo discorso Papa Benedetto XVI ha ricordato la visita del Patriarca a Giovanni Paolo II nel 1994, per la firma di una Dichiarazione Comune relativa alla Cristologia, che includeva la decisione di istituire una Commissione Congiunta per il Dialogo Teologico fra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Assira d'Oriente.

  "La Commissione Congiunta" - ha detto il Papa - "ha intrapreso un importante studio della vita sacramentale delle nostre rispettive tradizioni ed ha concepito un accordo sull'Anafora degli Apostoli Addai e Mari". Il Santo Padre ha espresso la sua gratitudine per i risultati del dialogo "che racchiude la promessa di ulteriori progressi su altre dibattute questioni".

   "La Chiesa Assira d'Oriente è radicata in terre antiche, i cui nomi sono associati alla storia del progetto salvifico di Dio per tutta l'umanità" - ha rilevato il Papa  - "(...) Oggi, tragicamente, i cristiani della regione soffrono materialmente e spiritualmente. In particolare in Iraq, terra natale di numerosi fedeli Assiri, le famiglie e le comunità cristiane sentono aumentare le pressioni causate dall'insicurezza, dalle aggressioni e da un senso di abbandono. Molti di essi non vedono altra soluzione che lasciare il paese e cercare un nuovo futuro all'estero".

  "Queste difficoltà sono fonte di grave preoccupazione per me" - ha detto ancora Benedetto XVI - "e desidero esprimere la mia solidarietà ai pastori e ai fedeli delle comunità cristiane che rimangono sul posto, sovente a prezzo di eroici sacrifici".

  "A seguito di onde migratorie successive, molti Cristiani delle Chiese Orientali ora vivono in Occidente. Questa nuova situazione presenta molteplici sfide alle loro identità cristiane ed alla vita comunitaria. Nel contempo, quando i cristiani di Oriente e di Occidente vivono fianco a fianco, hanno la preziosa opportunità di arricchirsi vicendevolmente e di comprendere più pienamente la cattolicità della Chiesa, che, come pellegrina nel mondo, vive, prega e testimonia Cristo in una varietà di contesti culturali, sociali ed umani".

  "Nuove speranze e possibilità qualche volta suscitano nuove paure, e ciò è anche vero riguardo ai rapporti ecumenici. (...) È da auspicare che continui il proficuo lavoro che la Commissione ha compiuto negli anni, mentre non si deve mai perder di vista l'obiettivo ultimo del nostro comune cammino verso il ristabilimento della piena comunione".

  "Per quanto lungo ed arduo sembri il cammino verso l'unità" - ha concluso il Pontefice - "il Signore ci chiede di unire le nostre mani e i nostri cuori, così che insieme possiamo portare una più chiara testimonianza di Cristo e servire meglio i nostri fratelli e sorelle, particolarmente nelle tribolate regioni orientali, dove molti dei nostri fedeli guardano a noi, loro Pastori, con speranza ed aspettative".
AC/CHIESA ASSIRA ORIENTALE/DINKHA                   VIS 20070621 (480)


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