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giovedì 5 luglio 2007

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Sergio Sebastiani, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.

- Nove Presuli della Conferenza Episcopale della Repubblica Dominicana, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, Arcivescovo di Santo Domingo, con gli Ausiliari: Vescovo Amancio Escapa Aparicio, O.C.D., Vescovo Pablo Cedano Cedano e con il già Ausiliare Vescovo Francisco José Arnáiz Zarandona, S.I.

    - Il Vescovo Rafael Leónidas Felipe y Núñez, di Barahona con il Vescovo emerito Fabio Mamerto Rivas Santos, S.D.B.

    - Il Vescovo Gregorio Nicanor Peña Rodríguez, di Nuestra Señora de la Altagracia en Higüey.

    - Il Vescovo José Dolores Grullón Estrella, di San Juan de la Maguana.

    - Il Vescovo Francisco Ozoria Acosta, di San Pedro de Macorís.

  Nel pomeriggio è in programma che il Santo Padre riceva il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
AP:AL/.../...                                       VIS 20070705 (170)


REPUBBLICA DOMINICANA: FAMIGLIA OBIETTIVO PRIORITARIO


CITTA' DEL VATICANO, 5 LUG. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Presuli della Conferenza dell'Episcopato Dominicano al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  "L'obiettivo prioritario del vostro ministero pastorale" - ha detto il Papa - "deve essere che la verità su Cristo e la verità sull'uomo penetrino più profondamente nei diversi ambiti della società della Repubblica Dominicana".

  Tale missione, ha sottolineato Benedetto XVI, "non è esente da difficoltà, si sviluppa in un popolo dallo spirito aperto e sensibile alla Buona Novella". Nonostante nella Repubblica Dominicana "si facciano sentire i sintomi di un processo di secolarizzazione nel quale per molti Dio non rappresenta l'origine e la meta, né il senso ultimo della vita, nel fondo, come voi ben sapete, questo popolo ha ancora un'anima profondamente cristiana".

  "La nuova evangelizzazione" - ha proseguito il Pontefice - "ha anche come obiettivo fondamentale la famiglia". In merito il Papa ha assicurato che la Chiesa sostiene le famiglie di fronte alle "grandi sfide con le quali devono confrontarsi" e "le incoraggia nella fede e a perseverare in un progetto cristiano di vita frequentemente soggetto a tanti cambiamenti e pericoli".

  Il Santo Padre ha ribadito che "la Chiesa si adopera affinché la famiglia sia davvero il luogo dove  la persona nasce, cresce e viene educata per la vita, e dove i genitori, amando teneramente i propri figli, li preparano ad intrattenere sane relazioni interpersonali che incarnino i valori morali e umani in una società segnata fortemente dall'edonismo o dall'indifferentismo religioso".

  Ribadendo la necessità che le Autorità del Paese "collaborino sempre più nell'irrinunciabile compito in favore delle famiglie", il Papa ha precisato di non ignorare "le difficoltà che l'istituzione familiare trova nella Nazione, specialmente con il dramma del divorzio e le pressioni per la legalizzazione dell'aborto, l'aumento delle unioni non in accordo con il disegno del Creatore sul matrimonio".

  Riferendosi alle vocazioni sacerdotali e religiose, Benedetto XVI ha segnalato che la loro promozione "deve essere una priorità per i Vescovi ed un impegno di tutto il popolo dei fedeli. (...) Oltre una solida formazione, è indispensabile un profondo discernimento sull'idoneità umana e cristiana dei seminaristi, per assicurare, nel miglior modo possibile, il degno esercizio del loro futuro ministero".

  Il Papa ha anche ricordato che nell'ambito delle migrazioni, i Vescovi dedicano "molte energie all'assistenza dei dominicani all'estero" ed ha invitato i Presuli "ad accompagnare con grande carità, come già fate, gli immigrati haitiani che hanno abbandonato il proprio Paese alla ricerca di migliori condizioni di vita per sé e le proprie famiglie".

  In merito all'evangelizzazione della cultura, il Santo Padre ha affermato che: "Questa missione non può prescindere dai mezzi di comunicazione sociale: radio, produzioni televisive, video e reti informatiche possono essere di grande utilità per una più ampia diffusione del Vangelo. È un impegno" - ha soggiunto il Papa - "che spetta in particolare ai laici".

  Benedetto XVI ha ancora affermato che è necessario offrire ai laici "una buona formazione religiosa, che consenta di affrontare le numerose sfide della società attuale. Ad essi tocca il dovere di promuovere i valori umani e cristiani che illuminano la realtà politica, economica e culturale del Paese, con il fine di instaurare un ordine sociale più giusto ed equo, secondo la Dottrina Sociale della Chiesa".

  "Al tempo stesso" - ha concluso il Papa - "coerentemente con le norme etiche e morali, i laici devono dare un esempio di onestà e trasparenza nella gestione delle attività pubbliche, di fronte alla latente e diffusa piaga della corruzione, che a volte raggiunge anche le aree del potere politico ed economico, oltre che gli ambiti pubblici e sociali".
AL/.../REPUBBLICA DOMINICANA                       VIS 20070705 (610)


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