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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 28 settembre 2007

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Michael J. Hoeppner, Vescovo di Crookston (superficie: 44.574; popolazione: 250.941; cattolici: 35.780; sacerdoti: 45; religiosi: 123; diaconi permanenti: 13), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Winona (Stati Uniti d'America), nel 1949 ed è stato ordinato sacerdote nel 1975. Finora Vicario Generale della Diocesi di Winona (Stati Uniti d'America), succede al Vescovo Victor H. Balke, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
NER:RE/.../HOEPPNER:BALKE                           VIS 20070928 (110)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Una Delegazione della "Hochschule für katholische Kirchenmusik und Musikpädagogik", di Regensburg.

- L'Arcivescovo Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

- Il Signor Giuseppe Balboni Acqua, Ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, in visita di congedo.
AP/.../...                                         VIS 20070928 (70)


CRISTIANI E MUSULMANI PROMUOVANO CULTURA DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo del Messaggio annuale a tutti i musulmani per la fine del Ramadan, del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, firmato dal Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Dicastero e dall'Arcivescovo Pier Luigi Celata, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio. Tema del Messaggio di quest'anno ('Id al-Fitr E / 2007 A.D.), è: "Cristiani e Musulmani: chiamati a promuovere una cultura di pace".

 Di seguito riportiamo alcuni estratti del documento:

  "Nel travagliato periodo che stiamo attraversando, i membri delle religioni hanno soprattutto il dovere, in quanto servitori dell'Onnipotente, di operare a favore della pace, rispettando sia le convinzioni personali e comunitarie di ciascuno che la libertà della pratica religiosa. La libertà di religione, che non si riduce alla semplice libertà di culto, è infatti uno degli aspetti essenziali della libertà di coscienza, che è propria di ogni persona ed è la pietra angolare dei diritti umani. È prendendo in considerazione questa esigenza che potrà essere edificata una cultura della pace e della solidarietà fra gli uomini, e tutti potranno impegnarsi risolutamente per costruire una società sempre più fraterna, facendo tutto ciò che è in loro potere per rifiutare qualsiasi forma di violenza, per denunciare e respingere ogni ricorso alla violenza, che non può mai avere delle motivazioni religiose, poiché essa offende l'immagine di Dio nell'uomo".

  "Sappiamo tutti che la violenza, in primo luogo il terrorismo che colpisce ciecamente e fa numerose vittime soprattutto tra gli innocenti, è incapace di risolvere i conflitti e non può che mettere in moto l'ingranaggio mortale dell'odio distruttore, a discapito dell'uomo e delle società".

  "Spetta a noi tutti, in quanto persone religiose, essere anzitutto educatori a favore della pace, dei diritti dell'uomo, di una libertà rispettosa di ciascuno, ma anche di una vita sociale sempre più forte, poiché l'uomo deve prendersi cura dei propri fratelli e sorelle in umanità, senza alcuna discriminazione. Nessuno può essere escluso dalla comunità nazionale a motivo della razza, della religione, né di qualunque altra caratteristica personale. (...) Spetta a noi, in particolare, formare in questo spirito le giovani generazioni che avranno la responsabilità del mondo di domani. Prima di tutto le famiglie, poi coloro che hanno responsabilità nel campo dell'educazione e l'insieme delle Autorità civili e religiose, hanno il dovere di curare la diffusione di un insegnamento giusto e di dare a ciascuno un'educazione appropriata nei diversi campi menzionati, in particolare un'educazione civica, che invita ogni giovane a rispettare coloro che lo circondano ed a considerarli come fratelli e sorelle con i quali è chiamato a vivere quotidianamente non nell'indifferenza ma con attenzione fraterna".

  "In questo spirito, bisogna considerare importanti la continuazione e l'intensificazione del dialogo fra cristiani e musulmani, nella sua dimensione educatrice e culturale, perché si mobilitino tutte le forze a servizio dell'uomo e dell'umanità, perché le giovani generazioni non formino dei blocchi culturali o religiosi gli uni contro gli altri, ma siano autentici fratelli e sorelle in umanità. Il dialogo è uno strumento che ci può aiutare ad uscire dalla spirale senza fine dei conflitti e delle molteplici tensioni che attraversano le nostre società, perché tutti i popoli possano vivere nella serenità e nella pace, nel rispetto reciproco e nell'armonia fra le loro diverse componenti. (...) È questo l'ardente auspicio che condivido con voi: che cristiani e musulmani sviluppino sempre più delle relazioni amichevoli e costruttive per condividere le loro specifiche ricchezze, e che essi vigilino in particolare sulla qualità della loro testimonianza di credenti!".
OP/MESSAGGIO RAMADAN/TAURAN:CELATA               VIS 20070928 (590)


BENEDETTO XVI SI CONGEDA DA CASTEL GANDOLFO


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2007 (VIS). Questa mattina, pochi giorni prima del rientro in Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha preso congedo, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, dal Vescovo Marcello Semeraro della Diocesi di Albano, da cui dipende la Residenza Estiva Castel Gandolfo, dalle comunità religiose, le Autorità civili, il personale delle Ville Pontificie, i funzionari e gli agenti delle diverse Forze dell'Ordine italiane e del Corpo della Gendarmeria Vaticana e della Guardia Svizzera, incaricati della sicurezza e della vigilanza durante il soggiorno del Papa.

  "Mi piacerebbe soffermarmi a parlare con ciascuno di voi" - ha detto il Santo Padre - "e ringraziarvi personalmente per l'apporto che, con premura e generosità, date al buon funzionamento dell'attività del Papa qui, a Castel Gandolfo".   

  "Si tratta spesso di prestazioni nascoste che vi obbligano ad orari faticosi, rimanendo lontano da casa per lunghe ore. In questo modo anche le vostre famiglie sono coinvolte nei sacrifici che dovete affrontare. Per questo, mi preme assicurarvi nuovamente della mia più viva riconoscenza, che estendo ai vostri familiari".
AC/CONGEDO/CASTEL GANDOLFO                       VIS 20070928 (170)


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