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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 8 ottobre 2007

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2007 (VIS).  Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Angelo Bagnasco, di Genova (Italia) e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

- L'Arcivescovo Geraldo Lyrio Rocha, di Mariana (Brasile) e Presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile; con l' Arcivescovo Luiz Soares Vieira, di Manaus  e Vice Presidente, e con il Vescovo Dimas Lara Barbosa, Ausiliare di São Sebastião do Rio de Janeiro e Segretario Generale.

- Una Delegazione del World Jewish Congress: il Signor Ronald S. Lauder, Presidente; il Signor Michael Schneider, Segretario Generale ed il Signor Maram Stern, Vice Segretario Generale.

- Il Senatore Marcello Pera.

  Sabato 6 ottobre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Vladimir Korolev, Ambasciatore di Bielorussia, in visita di congedo.

- Il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../...                                       VIS 20071008 (170)


RAVENNA: DIALOGO TEOLOGICO FRA CATTOLICI E ORTODOSSI


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2007 (VIS). Un Comunicato del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani rende noto che la "Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme", tiene, dall'8 al 15 ottobre a Ravenna (Italia), la X Assemblea Plenaria.

   La Sessione è la seconda ad essere convocata dopo la riattivazione di tale dialogo con la Plenaria di Belgrado (2006). La Commissione è stata istituita nel 1979 da Papa Giovanni Paolo II e dal Patriarca ecumenico Dimitrios I ed ha iniziato i suoi lavori nel 1980 a Patmos-Rodi dove si è tenuta la sua prima Assemblea Plenaria.

  Il documento attualmente allo studio della Commissione è intitolato: "Conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa - Conciliarità e Sinodalità nella Chiesa". Il suo studio, che rientrava nel programma concordato a Patmos-Rodi nel 1980, era stato poi sospeso per affrontare le questioni relative alle relazioni dell'Ortodossia con le Chiese orientali cattoliche, a seguito del crollo dei regimi comunisti in Europa orientale. Con la Plenaria di Belgrado, la Commissione ha riattivato il suo normale iter teologico".

  La Commissione consta di 60 membri, 30 da parte cattolica e altrettanti da parte ortodossa, è presieduta dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e dal Metropolita di Pergamo S.E. Ioannis (Patriarcato Ecumenico). Essa annovera - da parte cattolica - cardinali, arcivescovi, vescovi, sacerdoti e laici, esperti in varie discipline. Da parte ortodossa i membri rappresentano - secondo l'ordine indicato dal Fanar - il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, il Patriarcato greco ortodosso d'Alessandria, il Patriarcato greco ortodosso d'Antiochia, il Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme, il Patriarcato di Mosca, il Patriarcato ortodosso di Serbia, il Patriarcato ortodosso di Romania, il Patriarcato ortodosso di Bulgaria, la Chiesa ortodossa di Georgia, la Chiesa ortodossa di Cipro, la Chiesa ortodossa di Grecia, la Chiesa ortodossa di Polonia, la Chiesa ortodossa d'Albania, la chiesa ortodossa delle terre Ceche e di Slovacchia, la Chiesa ortodossa di Finlandia, la Chiesa ortodossa di Estonia".
CON-UC/ASSEMBLEA DIALOGO TEOLOGICO/...               VIS 20071008 (350)


BASILICA SAN PIETRO LUOGO PREGHIERA, ADORAZIONE E LODE DIO


CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto l'Arcivescovo Angelo Comastri, Arciprete della Basilica Vaticana, con il Vicario, i Canonici e i Coadiutori del Capitolo della Basilica di San Pietro.

  Il Capitolo della Basilica Vaticana "ebbe inizio nel 1053" - ha ricordato Papa Benedetto XVI - "quando Papa Leone IX confermò all'Arciprete e ai Canonici di San Pietro, stabilitisi nel monastero di Santo Stefano Maggiore, i possessi e i privilegi concessi dai suoi predecessori".

  "Sotto la guida dell'Arciprete" - ha proseguito il Pontefice - "l'attività del Capitolo Vaticano si è rivolta fin dalle origini a svariati campi di impegno: (...) liturgico (...); amministrativo (...); pastorale (...) caritativo (...). Dal secolo XI fino ad oggi si contano ben 11 Papi che hanno fatto parte del Capitolo Vaticano e tra questi mi piace ricordare in particolare i Papi del Novecento Pio XI e Pio XII".

  Citando le parole pronunciate durante il recente Viaggio in Austria, il Santo Padre ha detto: "La preghiera è servizio al Signore, il quale merita di essere sempre lodato e adorato, ed è al tempo stesso testimonianza per gli uomini. (...) Ecco quale è la natura propria del Capitolo Vaticano e il contributo che da voi attende il Papa: ricordare con la vostra presenza orante presso la tomba di Pietro che nulla va anteposto a Dio; che la Chiesa è tutta orientata a Lui, alla sua gloria; che il primato di Pietro è al servizio dell'unità della Chiesa e che questa a sua volta è al servizio del disegno salvifico della Santissima Trinità".

  "Confido molto in voi e nel vostro ministero" - ha concluso il Santo Padre - "affinché la Basilica di San Pietro possa essere un autentico luogo di preghiera, di adorazione e di lode al Signore. In questo luogo sacro, dove giungono ogni giorno migliaia di pellegrini e turisti da tutto il mondo, più che altrove è necessario che accanto alla tomba di Pietro vi sia una comunità stabile di preghiera, che garantisca continuità con la tradizione e al tempo stesso interceda per le intenzioni del Papa nell'oggi della Chiesa e del mondo".
AC/.../CAPITOLO BASILICA VATICANA                   VIS 20071008 (360)


MANTENERE VIVO SPIRITO MISSIONARIO


CITTA' DEL VATICANO, 7 OTT. 2007 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. Nell'introdurre la preghiera mariana il Papa ha ricordato la memoria della Beata Maria Vergine del Rosario che ricorre oggi e l'impegno missionario al quale il mese di ottobre è dedicato.

  "Il Rosario" - ha detto il Santo Padre - "è un mezzo donato dalla Vergine per contemplare Gesù e, meditandone la vita, amarlo e seguirlo sempre più fedelmente. È la consegna che la Madonna ha lasciato anche in diverse sue apparizioni. Penso, in particolare, a quella di Fatima avvenuta 90 anni fa. Ai tre pastorelli Lucia, Giacinta e Francesco, presentandosi come 'la Madonna del Rosario', raccomandò con insistenza di recitare il Rosario tutti i giorni, per ottenere la fine della guerra".

  "Anche noi vogliamo accogliere la materna richiesta della Vergine, impegnandoci a recitare con fede la corona del Rosario per la pace nelle famiglie, nelle nazioni e nel mondo intero. Sappiamo, tuttavia, che la vera pace si diffonde là dove gli uomini e le istituzioni si aprono al Vangelo. Il mese di ottobre ci aiuta a ricordare questa fondamentale verità mediante una speciale animazione che tende a tener vivo l'anelito missionario in ogni comunità e a sostenere il lavoro di quanti - sacerdoti, religiosi, religiose e laici - operano sulle frontiere della missione della Chiesa".

  "Con speciale cura ci prepariamo a celebrare, il prossimo 21 ottobre, la Giornata Missionaria Mondiale, che avrà come tema: 'Tutte le Chiese per tutto il mondo'" - ha ricordato ancora il Papa - "L'annuncio del Vangelo resta il primo servizio che la Chiesa deve all'umanità, per offrire la salvezza di Cristo all'uomo del nostro tempo, in tante forme umiliato e oppresso, e per orientare in senso cristiano le trasformazioni culturali, sociali ed etiche che sono in atto nel mondo".

  "Quest'anno un ulteriore motivo ci spinge ad un rinnovato impegno missionario: il 50° anniversario dell'Enciclica 'Fidei donum' del Servo di Dio Pio XII, che promosse e incoraggiò la cooperazione tra le Chiese per la missione ad gentes. Mi piace ricordare anche che 150 anni or sono partirono per l'Africa, precisamente per l'attuale Sudan, cinque preti e un laico dell'Istituto di Don Mazza di Verona. Tra loro vi era San Daniele Comboni, futuro Vescovo dell'Africa centrale e patrono di quelle popolazioni, la cui memoria liturgica ricorre il prossimo 10 ottobre".
ANG/ROSARIO:MISSIONI/...                           VIS 20071008 (430)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2007 (VIS). Il Santo padre ha nominato l'Arcivescovo John Njue, finora Arcivescovo Coadiutore di Nyeri (Kenya), Arcivescovo di Nairobi (superficie: 3.271; popolazione: 4.137.000; cattolici: 1.273.000; sacerdoti: 496; religiosi: 2.407), Kenya. L'Arcivescovo Njue succede all'Arcivescovo Raphael S. Ndingi Mwana'a Nzeki, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../NJUE:MWANA'A NZEKI                         VIS 20071008 (70)


ACCOGLIENZA RIFUGIATI GESTO DI SOLIDARIETÀ UMANA

CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2007 (VIS). L'Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite e delle Istituzioni Internazionali a Ginevra, è intervenuto il 2 ottobre scorso, alla LVIII Sessione del Comitato Esecutivo del Programma dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR).

  L'Arcivescovo Tomasi ha deplorato il fatto che "il numero dei rifugiati sia nuovamente aumentato fino a raggiungere i dieci milioni di persone e che gli sfollati abbiano raggiunto i 24 milioni. La statistica dimostra che sradicare le persone dalle proprie case è una grave ingiustizia causata dal persistere dei conflitti che provocano tale disumana condizione".

  "Altre forme di violenza" - ha proseguito l'Arcivescovo Tomasi - "costringono le persone ad abbandonare le loro case ed il paese natale: tali forme comprendono l'estrema povertà, il degrado ambientale, l'intolleranza e la persecuzione religiosa, la mancanza di libertà, la mancanza di rispetto per la difesa dei diritti umani. Milioni di esseri umani normali si ritrovano in situazioni di umiliazione e di sofferenza indicibili".

  L'Osservatore Permanente ha detto ancora che: "L'opinione pubblica tende ad accettare quasi come normale il fatto che milioni di esseri umani siano così sradicati e costretti a vivere in condizioni miserabili e dolorose. Ma accogliere i rifugiati e dar loro ospitalità è, per ognuno di noi, un gesto vitale di umana solidarietà per aiutarli a sentirsi meno isolati a causa dell'intolleranza e del disinteresse".

  "Affrontare il problema delle persone sradicate dal loro punto di vista, e da quello della loro dignità e diritti, condurrà la comunità internazionale a cercare soluzioni più comprensive ed umane e a trovare le motivazioni per intraprendere coraggiose azioni per la loro messa in opera".
DELSS/RIFUGIATI:SFOLLATI/GINEVRA:TOMASI               VIS 20071008 (290)


DIFENDERE PIENO ESERCIZIO DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA


CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2007 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo dell'intervento dell'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, alla LXII Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: "Dialogo di alto livello sulla Comprensione e Cooperazione Interreligiosa e Interculturale per la Pace".

  "Non vi può essere pace senza la comprensione e la collaborazione fra le religioni" - ha affermato l'Arcivescovo Mamberti - "Non vi può essere comprensione e collaborazione fra le religioni senza libertà religiosa. La difesa e la promozione della libertà religiosa per tutti richiede sia l'azione dello stato, sia la responsabilità religiosa".

  Riguardo al "pieno esercizio del diritto della libertà religiosa", il Segretario per i Rapporti con gli Stati ha segnalato che "esso assicura l'apertura alla trascendenza come una garanzia indispensabile di dignità umana; permette a tutte le religioni di manifestare pubblicamente la propria identità, libera da ogni pressione per nasconderla e mascherarla. La libertà religiosa include il diritto di divulgare la propria fede e il diritto di cambiarla. Il rispetto per la libertà religiosa smaschererebbe la pretesa di alcuni terroristi di giustificare le loro ingiustificabili azioni con motivi religiosi".

  "Proficui incontri internazionali ad alto livello di responsabili religiosi" - ha proseguito l'Arcivescovo Mamberti - "per pregare e promuovere la pace devono  tenersi a livello nazionale e locale. La preghiera e le buone intenzioni sono autentiche solo se si traducono in gesti pratici a tutti i livelli".

  "Le comunità religiose possono anche offrire un positivo contributo alla pace" - ha concluso l'Arcivescovo Mamberti - "educando i propri membri, con i loro insegnamenti, alla pace e alla solidarietà".
SS/LIBERTÀ RELIGIOSA/ONU:MAMBERTI                   VIS 20071008 (280)


LO SPORT NON DEVE RIDURSI MERA RICERCA RISULTATI


CITTA' DEL VATICANO, 6 OTT. 2007 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza gli atleti della squadra austriaca di sci alpino.

  Il Papa ha sottolineato nel suo discorso che: "Quando è vissuto con lo spirito giusto, lo sport aiuta a promuovere lo sviluppo della persona".

  "Lo sport" - ha proseguito il Pontefice - "aiuta l'uomo a percepire le proprie capacità come un talento e la sua vita come un dono di Dio. Anche quando si pratica sport ad alti livelli, bisogna preservare l'armonia interiore tra corpo e spirito, non riducendo lo sport soltanto alla mera ricerca di risultati".

  Il Papa ha enumerato una serie di virtù che sempre devono caratterizzare lo sport: "Tenacia, spirito di sacrificio, disciplina interiore ed esteriore e, ancora, senso di giustizia, consapevolezza dei propri limiti, rispetto dell'altro. Virtù, queste, ha aggiunto, su cui bisogna allenarsi anche nella vita quotidiana".

  Infine Papa Benedetto XVI ha messo l'accento sul contributo che gli sportivi possono offrire, soprattutto come modelli da imitare per i giovani ed ha affermato: "In un periodo in cui si riscontra una perdita di valori e una mancanza di orientamento, gli atleti possono dare motivazioni forti per lottare in favore del bene, nei diversi contesti della vita, dalla famiglia al lavoro".
AC/.../SQUADRA SCI ALPINO AUSTRIA                   VIS 20071008 (230)


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