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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 30 dicembre 2008

OTHER PONTIFICAL ACTS

VATICAN CITY, 30 DEC 2008 (VIS) - Today the Holy Father appointed:

- Fr. P. Elio Greselin, S.C.J., former Provincial General of the Dehonian Fathers, as Bishop of Lichinga (area 129,362, population 1,084,682, Catholics 200,466, priests 29, religious 74), Mozambique. The bishop-elect was born in Tretto di Venza, Italy in 1938 and was ordained a priest in 1965.

- Archbishop Mario Zenari, formerly Apostolic Nuncio to Sri Lanka, as Apostolic Nuncio to Syria.

- the following as consultants to the Congregation for the Clergy: Msgr. Giuseppe Sciacca, Prelate Auditor of the Roman Rota; Fr. Valerio Michele Adriano, of the Archdiocese of Turin, Italy; Fr. Davide Cito, of the personal prelature of Opus Dei and professor of Penal Law at the Pontifical University of the Holy Cross, Rome; Fr. James Conn, S.J, professor of Canon Law at the Pontifical Gregorian University, Rome; Fr. Enrico dal Covolo, S.D.B., professor of Christian and Classical Letters at the Pontifical Salesian University, Rome; Fr. Alberto Franzini, of the Diocese of Cremona, Italy; Fr. Martin Grichting, of the Diocese of Chur, Switzerland; Fr. David-Maria Jaeger, O.F.M., professor of Canon Law at the Pontifical University "Antonianum", Rome; Fr. Moacyr Malaquias Junior, O.F.M., professor of Canon Patrimonial Law at the Pontifical University "Antonianum", Rome; Fr. Jesus Minambres, of the personal prelature of Opus Dei and professor of Administrative Law at the Pontifical University of the Holy Cross, Rome; Fr. Luis Navarro, of the personal prelature of Opus Dei and dean of the Canon Law faculty at the Pontifical University of the Holy Cross, Rome; Fr. Christoph Ohly, of the Diocese of Cologne and assistant to the chair of Canon Law at the Catholic University of Munich, Germany; Fr. Jan Sliwa, O.P., assistant dean and professor of Canon Law at the Pontifical University of St. Thomas Aquinas (Angelicum), Rome; and Dr. Richard Fitzgibbon, psychiatrist and member of the Catholic Medical Association of the United States of America.
NER:NN:NA/.../...                            VIS 20081230 (310)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE GENNAIO 2009


CITTA' DEL VATICANO, 30 DIC. 2008 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di gennaio 2009 è la seguente: "Perché la famiglia sia sempre più luogo di formazione alla carità, di crescita personale e di trasmissione della fede".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché le diverse confessioni cristiane, consapevoli della necessità di una nuova evangelizzazione in questa epoca di profonde trasformazioni, si impegnino ad annunciare la Buona Novella e a camminare verso la piena unità di tutti i cristiani, per offrire così una testimonianza più credibile del Vangelo".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/GENNAIO/…                        VIS 20081230 (100)


OLTRE DUE MILIONI DI PERSONE INCONTRI SANTO PADRE NEL 2008


CITTA' DEL VATICANO, 30 DIC. 2008 (VIS). Nel corso del 2008, 2.215.000 pellegrini e fedeli hanno partecipato in Vaticano alle Udienze Generali o Speciali, agli Angelus domenicali ed alle celebrazioni liturgiche presiedute dal Santo Padre.

  I dati resi noti dalla Prefettura della Casa Pontificia attestano che nel corso dell'anno che sta per concludersi, oltre mezzo milione di persone hanno assistito alle Udienze Generali del Mercoledì - nel mese di ottobre si è riscontrata l'affluenza più alta - e oltre un milione di pellegrini hanno partecipato all'Angelus domenicale in Piazza San Pietro.
PD/STATISTICHE UDIENZE PAPA/...                       VIS 20081230 (100)


ATTIVITÀ SANTO PADRE E SANTA SEDE AGOSTO-DICEMBRE 2008


CITTA' DEL VATICANO, 30 DIC. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo un resoconto dei principali avvenimenti relativi all'attività del Santo Padre Benedetto XVI e della Santa Sede, dall'agosto al dicembre 2008.

AGOSTO

- 19: Il Santo Padre nomina il Signor Daniel Rudolf Anrig, Comandante della Guardia Svizzera Pontificia, con il grado di Colonnello.

- 23: Il Santo Padre nomina l'Arcivescovo Laurent Monsengwo Pasinya, di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), Segretario Speciale della dodicesima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, (Vaticano 5-26 ottobre, sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa"), in sostituzione del Vescovo Wilhelm Emil Egger, O.F.M.Cap., recentemente scomparso.

SETTEMBRE

- 5: Oggi, memoria liturgica della Beata Madre Teresa di Calcutta, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), unendosi all'appello di Papa Benedetto XVI, invita tutte le diocesi italiane ad una Giornata di Preghiera e di Digiuno per i cristiani in India.

- 6: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale del Nicaragua, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

- 6: Udienza al Presidente della Romania, Signor Traian Basescu.

- 6: Morte del Cardinale Antonio Innocenti, all'età di 93 anni.

- 7: Visita pastorale del Santo Padre a Cagliari (Italia).

- 9: Pubblicazione di una Lettera del Santo Padre Benedetto XVI indirizzata al Vescovo di Brescia, Monsignor Luciano Monari,  in occasione del trentesimo anniversario della morte di Papa Paolo VI.

- 8: Nella festa della Natività della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, Messaggio SMS del Santo Padre ai giovani che hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney (Australia), nel luglio scorso.

- 12-15: Viaggio Apostolico di Benedetto XVI in Francia in occasione del 150° anniversario delle Apparizioni della Beata Vergine Maria a Lourdes.

- 21: XXV Domenica "per annum": alle ore 9:00, Santa Messa e Dedicazione dell'Altare della Cattedrale di Albano.

- 21: Beatificazione della Serva di Dio Vincenza Maria Poloni, Vergine, Fondatrice dell'Istituto delle Sorelle della Misericordia, a Verona (Italia).

- 26: Udienza ai Vescovi della Conferenza Episcopale dell'Uruguay, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

- 27: Udienza al  Signor Pavel Vosalik, nuovo Ambasciatore della Repubblica Ceca, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- 28: Beatificazione del Servo di Dio Michele Sopocko, Presbitero, Fondatore della Congregazione delle Suore di Gesù Misericordioso: a Bialystok (Polonia), nella piazza antistante la Chiesa della Divina Misericordia.

OTTOBRE

- 3: Congresso internazionale organizzato congiuntamente dal Pontificio Istituto "Giovanni Paolo II" per Studi su Matrimonio e Famiglia e dall'l'Università Cattolica del Sacro Cuore, in occasione del 40° anniversario della pubblicazione della Lettera Enciclica "Humanae vitae", del Servo di Dio Paolo VI.

- 4: Beatificazione del Servo di Dio Francesco Pianzola, Presbitero, Fondatore delle Suore Missionarie dell'Immacolata Regina della Pace: a Vigevano (Italia).

- 4: Beatificazione del Servo di Dio Francesco Giovanni Bonifacio, Presbitero e Martire: a Trieste (Italia).

- 4: Il Santo Padre Benedetto XVI si reca al Palazzo del Quirinale per la Visita Ufficiale al Presidente della Repubblica Italiana, Senatore Giorgio Napolitano, ricambiando la visita in Vaticano del Presidente, il 20 novembre 2006.

- 5: XXVII domenica "per annum", nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Santo Padre Benedetto XVI presiede la Concelebrazione dell'Eucaristia con i Padri Sinodali, in occasione dell'Apertura della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: "Verbum Domini in vita et missione Ecclesiae".

- 9: Basilica Vaticana, ore 11:30: Santa Messa in occasione del 50° anniversario della morte del Servo di Dio Papa Pio XII.

- 12: XXVIII domenica "per annum": Piazza San Pietro, ore 10:00, Canonizzazione dei Beati: Gaetano Errico; Maria Bernarda Bütler; Alfonsa dell'Immacolata Concezione (Anna Muttathupadathu); Narcisa di Gesù Martillo Morán.

- 18: Nella Cappella Sistina, il Santo Padre presiede la celebrazione dei Primi Vespri della XXIX domenica del tempo ordinario in occasione della partecipazione del Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, ai lavori della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

- 19: Beatificazione a Lisieux (Francia), dei Servi di Dio Louis Martin e Zélie Marie Guérin, Laici, Sposi e Genitori di Santa Teresa del Bambino Gesù.

- 19: XXIX domenica "per annum": Visita Pastorale di Benedetto XVI al Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei. Santa Messa e Supplica, alle ore 10:00 ed alle ore 17:00 preghiera del Santo Rosario.

- 26: XXX Domenica "per annum": Basilica Vaticana, conclusione della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

- 27: Annuncio del prossimo Viaggio Apostolico in Camerun, nel marzo prossimo, per consegnare ai rappresentanti delle Conferenze Episcopali lo "Instrumentum laboris" dell'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per l'Africa, e in Angola, per celebrare il 500° anniversario dell'evangelizzazione del Paese.

NOVEMBRE

7: Presentazione delle Lettere Credenziali del Signor Vytautas Alisauskas, nuovo Ambasciatore della Lituania presso la Santa Sede.

8: Il Signor Wang Larry Yu-Yuan, nuovo Ambasciatore della Repubblica di Cina (Taiwan) presso la Santa Sede presenta al Santo Padre le Lettere Credenziali.

13: Udienza al nuovo Ambasciatore della Repubblica di San Marino, Signor Sante Canducci, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

13:  Udienza al Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Signor Luiz Inácio Lula da Silva.

17: Udienza nuovo Ambasciatore del Libano Signor Georges Chakib El Khoury, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

23-27: Visita ufficiale di Sua Santità Aram I, Catholicos di Cilicia degli Armeni, (Antelias, Libano), al Santo Padre e alla Chiesa di Roma.

24: Beatificazione di Peter Kibe Kasui e 187 Compagni, martiri in Giappone negli anni 1603-1639: lunedì 24 novembre 2008, a Nagasaki (Giappone), nel "Nagasaki Big N. Stadium", alle ore 12:00.

29: Beatificazione di José Olallo Valdés (1820-1889), religioso, dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio (Fate Bene Fratelli); a Camagüey (Cuba), nella "Plaza de la Caridad".

30: Prima Domenica di Avvento, visita pastorale alla Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, nel settore nord della diocesi di Roma, per il 1750° anniversario del martirio di San Lorenzo e nel quadro delle visite annuali alle parrocchie romane.

DICEMBRE

1:  Udienza  al Signor Mahinda Rajapaksa, Presidente dalla Repubblica Socialista Democratica dello Sri Lanka.

4: Ricevuti in Vaticano i Presuli della Conferenza Episcopale del Cile, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

5: Presentazione delle lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore di Argentina presso la Santa Sede, Signor Juan Pablo Cafiero.

5: Telegramma di cordoglio del Santo Padre, indirizzato al Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Russa, per la morte, questa mattina, all'età di 79 anni, di Sua Santità Alexis II, Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie. 

12: Udienza ai Presuli della Conferenza Episcopale di Taiwan al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

12: Presentazione dell'Istruzione "'Dignitas personae' su alcune questioni di bioetica" a cura della Congregazione per la Dottrina della Fede, pubblicata in lingua inglese, francese, tedesca, italiana, spagnola, portoghese e polacca.

12:  Muore, all'età di 90 anni, il Cardinale statunitense Avery Dulles, S.I.

13:  Visita all'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede, nel Palazzo Borromeo.

18: Udienza ad undici nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede, in occasione della presentazione della Lettere Credenziali: Signor Isaac Chikwekwere Lamba, Malawi; Signora Perols Ulla Birgitta Gudmundson, Svezia; Signor Christian Sheka Kargbo, Sierra Leone; Signor Elín Flygenring, Islanda, Signor Paul Dühr, Lussemburgo; Signor Rajaonarivony Narisoa, Madagascar; Signor Oscar Ayuso, Belize; Signor Rafiâa Limam Baouendi, Tunisia; Signor Amanzhol Zhankuliyev, Kazakistan; Signor Naser Muhamed Youssef Al Belooshi, Bahrein; Signor Pio Bosco Tikoisuva, Isole Fiji.

18: Udienza ai dipendenti, collaboratori e consiglieri del Centro Televisivo Vaticano in occasione del 25° anniversario di fondazione.

19: Udienza al Signor Graziano Luigi Triboldi, nuovo Ambasciatore delle Isole Seychelles presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

19: Udienza ai membri dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA), di cui il 1° gennaio prossimo ricorre il 20° anniversario di istituzione da parte del Servo di Dio Giovanni Paolo II.
.../ATTIVITÀ SANTO PADRE:AGOSTO-DICEMBRE/...         VIS 20081230 (1275)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 30 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Padre Elio Greselin, S.C.J., già Provinciale dei Padri Dehoniani in Mozambico, Vescovo di Lichinga  (superficie: 129.369; popolazione: 1.084.682; cattolici: 200.466; sacerdoti: 29; religiosi: 74), Mozambico. Il Vescovo eletto è nato a Tretto di Venza (Italia), nel 1938, ha emesso la prima professione nel 1956 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1965.

- L'Arcivescovo Mario Zenari, finora Nunzio Apostolico in Sri Lanka, Nunzio Apostolico in Siria.

- Consultori della Congregazione per il Clero: il Monsignore Giuseppe Sciacca, Prelato Uditore del Tribunale della Rota Romana; il Sacerdote Valerio Michele Adriano, dell'Arcidiocesi di Torino (Italia); il Sacerdote Davide Cito, della Prelatura personale dell'Opus Dei, Professore di Diritto Penale nella Pontificia Università della Santa Croce, Roma; il Padre James Conn, S. I., Professore di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana, Roma; il Sacerdote Enrico Dal Covolo, S.D.B., Professore della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche della Pontificia Università Salesiana, Roma; il Sacerdote Aberto Franzini, della Diocesi di Cremona (Italia); il Sacerdote Martin Grichting, della Diocesi di Chur (Svizzera); il Padre David-Maria Jaeger, O.F.M., Professore di Diritto Canonico nella Pontificia Università "Antonianum", Roma; Padre Moacyr Malaquias Júnior, O.F.M., Professore di Diritto Patrimoniale Canonico nella Pontificia Università "Antonianum", Roma; il Sacerdote Jesús Miñambres, della Prelatura personale dell'Opus Dei, Professore di Diritto Amministrativo nella Pontificia Università della Santa Croce, Roma; il Sacerdote Louis Navarro, della Prelatura personale dell'Opus Dei, Decano della Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce, Roma; il Sacerdote Christoph Ohly, della Diocesi di Köln, Assistente alla Cattedra di Diritto Canonico dell'Università Cattolica di München (Germania); il Padre Jan Sliwa, O.P., Vice-Decano e Professore nella Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università San Tommaso d'Aquino, Roma; e il Dottor Richard Fitzgibbon, Psichiatra, Membro dell'Associazione Medici Cattolici degli Stati Uniti d'America (Stati Uniti d'America).
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lunedì 29 dicembre 2008

URGENTE APPELLO PACE IN TERRA SANTA


CITTA' DEL VATICANO, 28 DIC. 2008 (VIS). Dopo l'Angelus, il Papa ha lanciato un appello per la cessazione della violenza in Terra Santo e si è rivolto alla comunità internazionale perché faccia tutto il possibile per aiutare israeliani e palestinesi a risolvere l'attuale conflitto.

  "Cari fratelli e sorelle, la Terrasanta, che nei giorni natalizi è al centro dei pensieri e degli affetti dei fedeli di ogni parte del mondo" - ha detto il Santo Padre - "è nuovamente sconvolta da uno scoppio di inaudita violenza".

  "Sono profondamente addolorato per i morti, i feriti, i danni materiali, le sofferenze e le lacrime delle popolazioni vittime di questo tragico susseguirsi di attacchi e di rappresaglie".

  "La patria terrena di Gesù non può continuare ad essere testimone di tanto spargimento di sangue, che si ripete senza fine!" - ha esclamato il Pontefice - "Imploro la fine di quella violenza, che è da condannare in ogni sua manifestazione, e il ripristino della tregua nella striscia di Gaza; chiedo un sussulto di umanità e di saggezza in tutti quelli che hanno responsabilità nella situazione, domando alla comunità internazionale di non lasciare nulla di intentato per aiutare israeliani e palestinesi ad uscire da questo vicolo cieco e a non rassegnarsi - come dicevo due giorni fa nel messaggio 'Urbi et Orbi' - alla logica perversa dello scontro e della violenza, ma a privilegiare invece la via del dialogo e del negoziato".

  "Affidiamo a Gesù, Principe della Pace" - ha concluso il Santo Padre - "la nostra fervida preghiera per queste intenzioni e a Lui, a Maria e Giuseppe, diciamo: 'O famiglia di Nazareth, esperta del soffrire, dona al mondo la pace'. Donala oggi soprattutto alla Terrasanta!".
ANG/APPELLO PACE/TERRA SANTA                       VIS 20081229 (280)


TESTIMONIARE IMPORTANZA FAMIGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 28 DIC. 2008 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  "La famiglia di Gesù merita davvero il titolo di 'santa'" - ha detto il Papa - "perché è tutta presa dal desiderio di adempiere la volontà di Dio, incarnata nell'adorabile presenza di Gesù. Da una parte, è una famiglia come tutte e, in quanto tale, è modello di amore coniugale, di collaborazione, di sacrificio, di affidamento alla divina Provvidenza, di laboriosità e di solidarietà, insomma, di tutti quei valori che la famiglia custodisce e promuove, contribuendo in modo primario a formare il tessuto di ogni società".

  "Al tempo stesso, però, la Famiglia di Nazaret è unica, diversa da tutte, per la sua singolare vocazione legata alla missione del Figlio di Dio. Proprio con questa sua unicità essa addita ad ogni famiglia, e in primo luogo alle famiglie cristiane, l'orizzonte di Dio, il primato dolce ed esigente della sua volontà, la prospettiva del Cielo al quale siamo destinati".

  Successivamente Papa Benedetto XVI si è rivolto alle migliaia di persone riunite nella Plaza de Colón di Madrid per partecipare alla "festa per pregare per la famiglia e impegnarsi a lavorare in favore di essa con forza e speranza"

  "La famiglia è certamente una grazia di Dio, che lascia trasparire ciò che Egli stesso è: Amore. Un amore pienamente gratuito, che sostiene la fedeltà senza limiti, persino nei momenti di difficoltà o di abbattimento. Queste qualità si riscontrano in modo eminente nella Santa Famiglia, nella quale Gesù è venuto al mondo ed è cresciuto ricolmo di sapienza, con le cure premurose di Maria e la custodia fedele di San Giuseppe"

  "Care famiglie" - ha proseguito il Pontefice - "non lasciate che l'amore, l'apertura alla vita e i vincoli incomparabili che uniscono il vostro focolare si indeboliscano. Domandatelo costantemente al Signore, pregate uniti, affinché i vostri propositi siano illuminati dalla fede e corroborati dalla grazia divina sulla via verso la santità. In tal modo, con la gioia del vostro condividere tutto nell'amore, darete al mondo una bella testimonianza di quanto sia importante la famiglia per la persona umana e per la società. Il Papa sta al vostro fianco, pregando specialmente il Signore per quanti in ogni famiglia hanno maggiori necessità di salute, lavoro, conforto e compagnia".

  "Cari fratelli e sorelle, parlando della famiglia" - ha concluso il Pontefice - "non posso poi non ricordare che, dal 14 al 18 gennaio 2009, avrà luogo a Città del Messico il VI Incontro Mondiale delle Famiglie. Preghiamo sin d'ora per questo importante evento ecclesiale, e affidiamo al Signore ogni famiglia, specialmente quelle più provate dalle difficoltà della vita e dalle piaghe dell'incomprensione e della divisione. Il Redentore, nato a Betlemme, doni a tutte la serenità e la forza di camminare unite nella via del bene.
ANG/FAMIGLIE/...                                   VIS 20081229 (500)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 27 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Roznava (Slovacchia), presentata dal Vescovo Eduard Kojnok, per raggiunti limiti d'età. Gli succede il Vescovo Vladimir Filo, finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Vescovo José Luis Escobar Alas, finora Vescovo di San Vicente (El Salvador) Arcivescovo Metropolita di San Salvador (superficie: 3.295; popolazione: 2.868.000; cattolici: 2.008.000; sacerdoti: 333: religiosi: 1.437; diaconi permanenti: 1), El Salvador. L'Arcivescovo eletto è nato a Suchitoto, (El Salvador), nel 1959, è stato ordinato sacerdote nel 1982 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 2002. Succede  all'Arcivescovo Fernando Sáenz Lacalle, del quale il Santo Padre  ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Sebelio Peralta Álvarez, finora Vescovo di Villarrica del Espíritu Santo (Paraguay), Vescovo di San Lorenzo (superficie: 1.944; popolazione: 831.000; cattolici: 738.000; sacerdoti: 44; religiosi: 109; diaconi permanenti: 23), Paraguay.
 
  Mercoledì 24 dicembre è stato resto noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Francisco Javier Del Valle Paredes, Vescovo della Diocesi di Campo Mourão (superficie: 12.544; popolazione: 361.000; cattolici: 296.000; sacerdoti: 61; religiosi: 106; diaconi permanenti: 5), Brasile. Il Vescovo eletto, finora Amministratore diocesano della medesima Diocesi, è nato nel 1942, a Isla Pocú, Cordilheiras, (Paraguay) ed è stato ordinato sacerdote nel 1976 per la Congregazione dei Missionari Saveriani.

- Ha nominato il Reverendo Derek John Christopher Byrne, S.P.S., Vescovo di Guiratinga (superficie: 38.666; popolazione: 155.900; cattolici: 103.400; sacerdoti: 16, religiosi: 53), Brasile. Il Vescovo eletto, finora Parroco della Parrocchia di "Santo Antônio", nella Diocesi di Juína (Brasile), è nato a Dublino (Irlanda) nel 1948, ha emesso la professione religiosa nella Società San Patrizio per le Missioni Estere nel 1969 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973.

- Ha nominato il Reverendo Marek Mendyk, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Legnica (superficie: 7.080; popolazione: 842.633; cattolici: 780.000; sacerdoti: 485; religiosi: 295), Polonia. Il Vescovo eletto, finora Direttore della Sezione Catechetica della Curia della medesima diocesi, è nato nel 1961 a G?uszyca (Polonia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1987.
RE:NER:NEA/.../...                                                                          VIS 20081229 (370)


RICORDO SANTO STEFANO E APPELLO LIBERAZIONE SEQUESTRATI


CITTA' DEL VATICANO, 26 DIC. 2008 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, festa di Santo Stefano, Papa Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  C'è un particolare, nel racconto del martirio di Santo Stefano - ha detto il Papa - "che durante questo Anno Paolino chiede di essere posto in risalto, ed è l'annotazione che 'i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo" (At 7,58)'".

  "Qui" - ha ricordato il Papa  "compare per la prima volta San Paolo, col suo nome ebraico di Saulo, nella veste di zelante persecutore della Chiesa (cfr Fil 3,6), ciò che allora era sentito da lui come un dovere e un motivo di vanto. (...) Poco tempo dopo il martirio di Stefano, Saulo, sempre spinto dallo zelo contro i cristiani, si recò a Damasco per arrestare quelli che là avrebbe trovato. E mentre si avvicinava alla città avvenne la sua folgorazione, quella singolare esperienza in cui Gesù risorto gli apparve, gli parlò e gli cambiò la vita (cfr At 9,1-9)".

  "Saulo perseguitava la Chiesa ed aveva collaborato pure alla lapidazione di Stefano; lo aveva visto morire sotto i colpi delle pietre e soprattutto aveva visto il 'modo' in cui Stefano era morto: in tutto come Cristo, cioè pregando e perdonando i suoi uccisori (cfr At 7,59-60). Sulla via di Damasco Saulo capì che perseguitando la Chiesa stava perseguitando Gesù morto e veramente risorto; Gesù vivente nella sua Chiesa, vivente anche in Stefano, che lui aveva sì visto morire, ma che certamente ora viveva insieme con il suo Signore risorto. Potremmo quasi dire che nella voce di Cristo avvertì quella di Stefano e, anche per sua intercessione, la grazia divina gli toccò il cuore".

  "Cari fratelli e sorelle, in Santo Stefano" - ha concluso il Pontefice - "vediamo realizzarsi i primi frutti della salvezza che il Natale di Cristo ha recato all'umanità: la vittoria della vita sulla morte, dell'amore sull'odio, della luce della verità sulle tenebre della menzogna. Lodiamo Dio perché questa vittoria permette anche oggi a tanti cristiani di non rispondere al male con il male, ma con la forza della verità e dell'amore".

  Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha pronunciato le seguenti parole:

  "Nell'atmosfera natalizia si avverte più forte la preoccupazione per quanti si trovano in situazioni di sofferenza e di grave difficoltà. Il mio pensiero va, tra gli altri, alle due consacrate italiane: Maria Teresa Oliviero e Caterina Giraudo, appartenenti al Movimento contemplativo missionario 'Padre de Foucauld', sequestrate, da più di un mese e mezzo, insieme a un gruppo di loro collaboratori locali, nel villaggio di El Waq, al nord del Kenya. Vorrei che in questo momento sentissero la solidarietà del Papa e di tutta la Chiesa. Il Signore, che nascendo è venuto a farci dono del suo amore, tocchi il cuore dei rapitori e conceda quanto prima a queste nostre sorelle di essere liberate per poter riprendere il loro disinteressato servizio ai fratelli più poveri. Per questo, cari fratelli e sorelle, vi invito tutti a pregare, senza dimenticare i numerosi sequestri di persone in altre parti del mondo di cui non sempre si ha chiara notizia: penso ai sequestrati sia per motivi politici che per altri motivi in America Latina, in Medio Oriente, in Africa. La nostra solidale preghiera sia in questo momento per tutti loro di intimo, spirituale aiuto".
ANG/STEFANO:SEQUESTRATI/...                       VIS 20081229 (590)


LUCE DIVINA DI BETLEMME SI DIFFONDA SU TUTTA LA TERRA


CITTA' DEL VATICANO, 25 DIC. 2008 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, Solennità del Natale del Signore, dalla Loggia della Benedizione il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto il tradizionale Messaggio natalizio ai fedeli presenti in Piazza San Pietro e a quanti lo ascoltavano tramite la radio e la televisione.

  Di seguito riportiamo estratti del Messaggio.
 
  "La grazia di Dio è apparsa: ecco perché il Natale è festa di luce. Non una luce totale, come quella che avvolge ogni cosa in pieno giorno, ma un chiarore che si accende nella notte e si diffonde a partire da un punto preciso dell'universo: dalla grotta di Betlemme, dove il divino Bambino è 'venuto alla luce'".

  "Ogni presepe è un invito semplice ed eloquente ad aprire il cuore e la mente al mistero della vita. E' un incontro con la Vita immortale, che si è fatta mortale nella mistica scena del Natale",

  "Fratelli e sorelle che mi ascoltate, a tutti gli uomini è destinato l'annuncio di speranza che costituisce il cuore del messaggio di Natale. Per tutti è nato Gesù e, come a Betlemme Maria lo offrì ai pastori, in questo giorno la Chiesa lo presenta all'intera umanità, perché ogni persona e ogni umana situazione possa sperimentare la potenza della grazia salvatrice di Dio, che sola può trasformare il male in bene, che sola può cambiare il cuore dell'uomo e renderlo un''oasi' di pace".

  "Possano sperimentare la potenza della grazia salvatrice di Dio le numerose popolazioni che ancora vivono nelle tenebre e nell'ombra di morte (cfr Lc 1,79). La Luce divina di Betlemme si diffonda in Terrasanta, dove l'orizzonte sembra tornare a farsi cupo per gli israeliani e i palestinesi; si diffonda in Libano, in Iraq e ovunque nel Medio Oriente. Fecondi gli sforzi di quanti non si rassegnano alla logica perversa dello scontro e della violenza e privilegiano invece la via del dialogo e del negoziato, per comporre le tensioni interne ai singoli Paesi e trovare soluzioni giuste e durature ai conflitti che travagliano la regione".

  "A questa Luce che trasforma e rinnova anelano gli abitanti dello Zimbabwe, in Africa, stretti da troppo tempo nella morsa di una crisi politica e sociale che, purtroppo, continua ad aggravarsi, come pure gli uomini e le donne della Repubblica Democratica del Congo, specialmente nella martoriata regione del Kivu, del Darfur, in Sudan, e della Somalia, le cui interminabili sofferenze sono tragica conseguenza dell'assenza di stabilità e di pace. Questa Luce attendono soprattutto i bambini di quei Paesi e di tutti i Paesi in difficoltà, affinché sia restituita speranza al loro avvenire".

  "Dove la dignità e i diritti della persona umana sono conculcati; dove gli egoismi personali o di gruppo prevalgono sul bene comune; dove si rischia di assuefarsi all'odio fratricida e allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo; dove lotte intestine dividono gruppi ed etnie e lacerano la convivenza; dove il terrorismo continua a colpire; dove manca il necessario per sopravvivere; dove si guarda con apprensione ad un futuro che sta diventando sempre più incerto, anche nelle Nazioni del benessere: là risplenda la Luce del Natale ed incoraggi tutti a fare la propria parte, in spirito di autentica solidarietà. Se ciascuno pensa solo ai propri interessi, il mondo non può che andare in rovina".

  "Cari fratelli e sorelle, oggi 'è apparsa la grazia di Dio Salvatore' (cfr Tt 2,11), in questo nostro mondo, con le sue potenzialità e le sue debolezze, i suoi progressi e le sue crisi, con le sue speranze e le sue angosce. Oggi, rifulge la luce di Gesù Cristo, Figlio dell'Altissimo e figlio della Vergine Maria, 'Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo'".

  "Dio ci è venuto incontro e ci ha mostrato il suo volto, ricco di grazia e di misericordia! Non sia vana per noi la sua venuta! Cerchiamo Gesù, lasciamoci attirare dalla sua luce, che dissipa dal cuore dell'uomo la tristezza e la paura; avviciniamoci con fiducia; con umiltà prostriamoci per adorarlo. Buon Natale a tutti!".

  Al termine del Messaggio per il Santo Natale, il Papa ha rivolto gli auguri di Buon Natala in 64 lingue ed ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi".
MESS/URBI ET ORBI/...                               VIS 20081229 (710)


BAMBINO DI BETLEMME APPELLO FINE TRIBOLAZIONE BAMBINI


CITTA' DEL VATICANO, 24 DIC. 2008 (VIS). A mezzanotte, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Santa Messa della Notte per la Solennità del Natale del Signore 2008.

  "'Dio si china'. Questa parola è una parola profetica" - ha detto il Pontefice - "Nella notte di Betlemme, essa ha acquistato un significato completamente nuovo. Il chinarsi di Dio ha assunto un realismo inaudito e prima inimmaginabile. (...) Dio scende realmente. Diventa un bambino e si mette nella condizione di dipendenza totale che è propria di un essere umano appena nato. Il Creatore che tutto tiene nelle sue mani, dal quale noi tutti dipendiamo, si fa piccolo e bisognoso dell'amore umano. (...) In che modo, infatti, la sua predilezione per l'uomo, la sua preoccupazione per lui potrebbe apparire più grande e più pura? (...) La gloria del vero Dio diventa visibile quando ci si aprono gli occhi del cuore davanti alla stalla di Betlemme".

  "Il racconto del Natale secondo San Luca" - ha ricordato il Santo Padre - "ci narra che Dio ha un po' sollevato il velo del suo nascondimento dapprima davanti a persone di condizione molto bassa, davanti a persone che nella grande società erano piuttosto disprezzate: davanti ai pastori che nei campi intorno a Betlemme facevano la guardia agli animali. Luca ci dice che queste persone 'vegliavano'. Possiamo così sentirci richiamati a un motivo centrale del messaggio di Gesù, in cui ripetutamente e con crescente urgenza fino all'Orto degli ulivi torna l'invito alla vigilanza - a restare svegli per accorgersi della venuta del Signore ed esservi preparati. Pertanto anche qui la parola significa forse più del semplice essere esternamente svegli durante l'ora notturna. Erano persone veramente vigilanti, nelle quali il senso di Dio e della sua vicinanza era vivo. Persone che erano in attesa di Dio e non si rassegnavano all'apparente lontananza di Lui nella vita di ogni giorno. (...) E chi sono questi uomini della sua benevolenza se non i piccoli, i vigilanti, quelli che sono in attesa, sperano nella bontà di Dio e lo cercano guardando verso di Lui da lontano?".


  "Nei Padri della Chiesa" - ha spiegato il Pontefice -  "si può trovare un commento sorprendente circa il canto con cui gli angeli salutano il Redentore. Fino a quel momento - dicono i Padri - gli angeli avevano conosciuto Dio nella grandezza dell'universo, nella logica e nella bellezza del cosmo che provengono da Lui e Lo rispecchiano. (...) Ma ora era accaduta una cosa nuova, addirittura sconvolgente per loro. Colui di cui parla l'universo, il Dio che sostiene il tutto e lo porta in mano - Egli stesso era entrato nella storia degli uomini, era diventato uno che agisce e soffre nella storia. Dal gioioso turbamento suscitato da questo evento inconcepibile, da questa seconda e nuova maniera in cui Dio si era manifestato - dicono i Padri - era nato un canto nuovo, una strofa del quale il Vangelo di Natale ha conservato per noi: 'Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini'. (...) La gloria di Dio è nel più alto dei cieli, ma questa altezza di Dio si trova ora nella stalla, ciò che era basso è diventato sublime. La sua gloria è sulla terra, è la gloria dell'umiltà e dell'amore. E ancora: la gloria di Dio è la pace. Dove c'è Lui, là c'è pace. Egli è là dove gli uomini non vogliono fare in modo autonomo della terra il paradiso, servendosi a tal fine della violenza. Egli è con le persone dal cuore vigilante; con gli umili e con coloro che corrispondono alla sua elevatezza, all'elevatezza dell'umiltà e dell'amore. A questi dona la sua pace, perché per loro mezzo la pace entri in questo mondo".

  "Il teologo medioevale Guglielmo di S. Thierry ha detto una volta: Dio - a partire da Adamo - ha visto che la sua grandezza provocava nell'uomo resistenza; che l'uomo si sente limitato nel suo essere se stesso e minacciato nella sua libertà. Pertanto Dio ha scelto una via nuova. È diventato un Bambino. Si è reso dipendente e debole, bisognoso del nostro amore. Ora - ci dice quel Dio che si è fatto Bambino - non potete più aver paura di me, ormai potete soltanto amarmi".

  "Su ogni bambino c'è il riverbero del bambino di Betlemme. Ogni bambino chiede il nostro amore. Pensiamo pertanto in questa notte in modo particolare anche a quei bambini ai quali è rifiutato l'amore dei genitori. Ai bambini di strada che non hanno il dono di un focolare domestico. Ai bambini che vengono brutalmente usati come soldati e resi strumenti della violenza, invece di poter essere portatori della riconciliazione e della pace. Ai bambini che mediante l'industria della pornografia e di tutte le altre forme abominevoli di abuso vengono feriti fin nel profondo della loro anima. Il Bambino di Betlemme è un nuovo appello rivolto a noi, di fare tutto il possibile affinché finisca la tribolazione di questi bambini; di fare tutto il possibile affinché la luce di Betlemme tocchi i cuori degli uomini. (...) Solo se cambiano gli uomini, cambia il mondo e, per cambiare, gli uomini hanno bisogno della luce proveniente da Dio, di quella luce che in modo così inaspettato è entrata nella nostra notte".

  "E parlando del Bambino di Betlemme" - ha concluso il Pontefice - "pensiamo anche alla località che risponde al nome di Betlemme; pensiamo a quel Paese in cui Gesù ha vissuto e che Egli ha amato profondamente. E preghiamo affinché lì si crei la pace. Che cessino l'odio e la violenza. Che si desti la comprensione reciproca, si realizzi un'apertura dei cuori che apra la frontiere. Che scenda la pace di cui hanno cantato gli angeli in quella notte"
HML/MESSA DI MEZZANOTTE/...                       VIS 20081229 (950)


martedì 23 dicembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Lázlo Böcskei, Vescovo di Oradea Mare, Gran Varadino, Nagyvárad dei Latini (superficie: 12.152; popolazione: 1.012.000; cattolici: 106.700; sacerdoti: 69; religiosi: 63), Romania. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale di Tomisoara (Romania), è nato a Gataia (Romania), nel 1965 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Succede al Vescovo József Tempfli, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../BÖCSKEI:TEMPFLI                     VIS 20081223 (90)


lunedì 22 dicembre 2008

IN BREVE


IL SANTO PADRE BENEDETTO XVI HA INVIATO UNA LETTERA APOSTOLICA al Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia, in occasione di un Congresso scientifico internazionale per il VII Centenario della morte del Beato Giovanni Duns Scoto. Sottolineando che il filosofo e teologo francescano seppe "associare la pietà con la ricerca scientifica", il Pontefice scrive che: "si impegnò per comprendere, spiegare e difendere le verità della fede alla luce della ragione umana e di dimostrare la consonanza di tutte le verità, naturali e soprannaturali, che promanano da un'unica e medesima Fonte".

LA SANTA SEDE E LA REPUBBLICA FRANCESE hanno firmato un accordo, il 18 dicembre 2008, a Parigi, sul mutuo riconoscimento dei gradi e dei diplomi dell'insegnamento superiore. Per la Santa Sede ha firmato l'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati e per la Francia ha firmato Bernard Kouchner, Ministro degli Affari Esteri ed Europei.
.../IN BREVE/...                                    VIS 20081222 (160)


RETROSPETTIVA AVVENIMENTI 2008 NEGLI AUGURI CURIA ROMANA


CITTA' DEL VATICANO, 22 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, ha avuto luogo il tradizionale incontro del Santo Padre con i Cardinali, Arcivescovi, Vescovi e Membri della Curia Romana per lo scambio degli auguri di Natale.

  Il Papa ha iniziato il suo discorso ricordando alcuni anniversari particolarmente incisivi nella storia recente della Chiesa, quali il cinquantesimo anniversario della morte di Papa Pio XII e dell'elezione di Giovanni XXIII, il 40° anniversario della pubblicazione della Enciclica 'Humanae Vitae' ed il 30° anniversario della morte del suo Autore, Papa Paolo VI, ed anche l'inaugurazione, il 28 giugno nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, dell'Anno Paolino, al quale ha partecipato il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I.

  "L'Anno Paolino"- ha detto il Santo Padre - "è un anno di pellegrinaggio non soltanto nel senso di un cammino esteriore verso i luoghi paolini, ma anche, e soprattutto, in quello di un pellegrinaggio del cuore, insieme con Paolo, verso Gesù Cristo. In definitiva, Paolo ci insegna anche che la Chiesa è Corpo di Cristo, che il Capo e il Corpo sono inseparabili e che non può esserci amore per Cristo senza amore per la sua chiesa e la sua comunità vivente".

  Benedetto XVI ha fatto riferimento successivamente a tre avvenimenti importanti dell'anno 2008 come la Giornata Mondiale della Gioventù in Australia: "una grande festa della fede che ha riunito più di 200.000 giovani da tutte le parti del mondo", i due Viaggi Apostolici negli Stati Uniti e in Francia ed il Sinodo dei Vescovi nel quale "Pastori provenienti da tutto il mondo si sono riuniti intorno alla Parola di Dio, che era stata innalzata in mezzo a loro".

  Nel Sinodo, ha spiegato il Papa, "ci siamo nuovamente resi conto che Dio in questa sua Parola si rivolge a ciascuno di noi (...) Proprio se sentiamo Dio parlare in modo così personale a ciascuno di noi,  comprendiamo anche che la sua Parola è presente affinché noi ci avviciniamo gli uni agli altri. (...) Questa Parola ha plasmato una storia comune e vuole continuare a farlo. Allora ci siamo nuovamente resi conto che (...) possiamo comprenderla in modo giusto e totale solo nel 'noi' della comunità istituita da Dio: essendo sempre consapevoli che non possiamo mai esaurirla completamente, che essa ha da dire qualcosa di nuovo ad ogni generazione. (...) Dio, in fondo, parla sempre al presente".

  Nel corso dell'Assemblea Sinodale è stato molto importante, ha aggiunto il Pontefice "sperimentare che nella Chiesa c'è una Pentecoste. (...) In essa sono presenti i molteplici modi dell'esperienza di Dio e del mondo, la ricchezza delle culture, e solo così appare la vastità dell'esistenza umana e, a partire da essa, la vastità della Parola di Dio".

  "Della presenza della Parola di Dio, di Dio stesso nell'attuale ora della storia si è trattato anche nei viaggi pastorali di quest'anno: il loro vero senso può essere solo quello di servire questa presenza. In tali occasioni la Chiesa si rende pubblicamente percepibile, con essa la fede e perciò almeno la questione su Dio".

  "Specialmente il fenomeno delle Giornate Mondiali della Gioventù" - ha sottolineato il Santo Padre - "diventa sempre più oggetto di analisi, in cui si cerca di capire questa specie, per così dire, di cultura giovanile. (...) Analisi in voga tendono a considerare queste giornate come una variante della  moderna cultura giovanile, come una specie di festival rock modificato in senso ecclesiale con il Papa quale star. (...) Anzitutto è importante tener conto del fatto che le Giornate Mondiali della Gioventù non consistono soltanto in quell'unica settimana in cui si rendono pubblicamente visibili al mondo. C'è un lungo cammino esteriore ed interiore che conduce ad esse. La Croce, accompagnata dall'immagine della Madre del Signore, fa un pellegrinaggio attraverso i Paesi. (...) L'incontro con la croce che viene toccata e portata, diventa un incontro interiore con Colui che sulla croce è morto per noi. L'incontro con la Croce suscita nell'intimo dei giovani la memoria di quel Dio che ha voluto farsi uomo e soffrire con noi. E vediamo la donna che Egli ci ha dato come Madre. Le Giornate solenni sono soltanto il culmine di un lungo cammino".        

  Successivamente il Papa ha menzionato le "quattro dimensioni del tema 'Spirito Santo'. La fede nello Spirito creatore è un contenuto essenziale del Credo cristiano. (...) Nella fede circa la creazione sta il fondamento ultimo della nostra responsabilità verso la terra. Essa non è semplicemente nostra proprietà che possiamo sfruttare secondo i nostri interessi e desideri. E' piuttosto dono del Creatore che ne ha disegnato gli ordinamenti intrinseci e con ciò ci ha dato i segnali orientativi a cui attenersi come amministratori della sua creazione".

  "La Chiesa non può e non deve limitarsi a trasmettere ai suoi fedeli soltanto il messaggio della salvezza" - ha ribadito il Pontefice - essa "deve proteggere anche l'uomo contro la distruzione di se stesso. E' necessario che ci sia qualcosa come una ecologia dell'uomo, intesa nel senso giusto. Non è una metafisica superata, se la Chiesa parla della natura dell'essere umano come uomo e donna e chiede che quest'ordine della creazione venga rispettato. (...) Ciò che spesso viene espresso ed inteso con il termine 'gender', si risolve in definitiva nella autoemancipazione dell'uomo dal creato e dal Creatore".

  In secondo luogo, "lo Spirito" - ha proseguito il Papa - "parla, per così dire, anche con parole umane, è entrato nella storia, (...) è Parola che negli Scritti dell'Antico e del Nuovo Testamento ci viene incontro. (...) Leggendo la Scrittura apprendiamo però anche che Cristo e lo Spirito Santo sono inseparabili tra loro. (...) Leggendo la Scrittura insieme con Cristo,  impariamo a sentire nelle parole umane la voce dello Spirito Santo e scopriamo l'unità della Bibbia".

  Benedetto XVI ha commentato che la terza dimensione della penumatologia consiste "nella inseparabilità di Cristo e dello Spirito Santo. Nella maniera forse più bella essa si manifesta nel racconto di San Giovanni circa la prima apparizione del Risorto davanti ai discepoli: il Signore alita sui discepoli e dona loro in questo modo lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il soffio di Cristo".

  "Così, come quarta dimensione" - ha continuato il Papa - "emerge spontaneamente la connessione tra Spirito e Chiesa. Paolo (...) ha illustrato la Chiesa come Corpo di Cristo e proprio così come organismo dello Spirito Santo, in cui i doni dello Spirito Santo fondono i singoli in un tutt'uno vivente".

  "Con il tema 'Spirito Santo'" - ha sottolineato il Pontefice - "si rende visibile tutta l'ampiezza della fede cristiana, un'ampiezza che dalla responsabilità per il creato e per l'esistenza dell'uomo in sintonia con la creazione conduce, attraverso i temi della Scrittura e della storia della salvezza, fino a Cristo e da lì alla comunità vivente della Chiesa, nei suoi ordini e responsabilità come anche nella sua vastità e libertà, che si esprime tanto nella molteplicità dei carismi quanto nell'immagine pentecostale della moltitudine delle lingue e delle culture".

  "Lo Spirito Santo ci dona la gioia. Ed Egli è la gioia. (...) Essa è l'espressione della felicità, dell'essere in armonia con se stessi, ciò che può derivare solo dall'essere in armonia con Dio e con la sua creazione".

  La gioia - ha concluso il Papa - "sia sempre viva in noi e quindi s'irradi sul mondo nelle sue tribolazioni: tale è il mio auspicio alla fine di quest'anno".
AC/.../CURIA ROMANA                            VIS 20081222 (1170)


STUDIO LEGGI NATURA STIMOLO CONTEMPLAZIONE OPERE DIO


CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2008 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, IV Domenica di Avvento, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  "A pochi giorni ormai dalla festa del Natale" - ha detto il Papa - "siamo invitati a fissare lo sguardo sul mistero ineffabile che Maria ha custodito per nove mesi nel suo grembo verginale: il mistero di Dio che si fa uomo. E' questo il primo cardine della redenzione. Il secondo è la morte e risurrezione di Gesù, e questi due cardini inseparabili manifestano un unico disegno divino: salvare l'umanità e la sua storia assumendole fino in fondo col farsi carico interamente di tutto il male che le opprime".

  "Questo mistero di salvezza, oltre a quella storica, ha una dimensione cosmica: Cristo è il sole di grazia che, con la sua luce, 'trasfigura ed accende l'universo in attesa'. La stessa collocazione della festa del Natale è legata al solstizio d'inverno, quando le giornate, nell'emisfero boreale, ricominciano ad allungarsi. A questo proposito, forse non tutti sanno che Piazza San Pietro è anche una meridiana: il grande obelisco, infatti, getta la sua ombra lungo una linea che corre sul selciato verso la fontana sotto questa finestra, ed in questi giorni l'ombra è la più lunga dell'anno. Questo ci ricorda la funzione dell'astronomia nello scandire i tempi della preghiera. L'Angelus, ad esempio, si recita al mattino, a mezzogiorno e alla sera, e con la meridiana, che anticamente serviva proprio per conoscere il 'mezzogiorno vero', si regolavano gli orologi".

  "Il fatto che proprio oggi, 21 dicembre, in questa stessa ora, cade il solstizio d'inverno, mi offre l'opportunità di salutare tutti coloro che parteciperanno a vario titolo alle iniziative per l'anno mondiale dell'astronomia, il 2009, indetto nel 4° centenario delle prime osservazioni al telescopio di Galileo Galilei. Tra i miei Predecessori di venerata memoria vi sono stati cultori di questa scienza, come Silvestro II, che la insegnò, Gregorio XIII, a cui dobbiamo il nostro calendario, e San Pio X, che sapeva costruire orologi solari. Se i cieli, secondo le belle parole del salmista, 'narrano la gloria di Dio' (Sal 19[18],2), anche le leggi della natura, che nel corso dei secoli tanti uomini e donne di scienza ci hanno fatto capire sempre meglio, sono un grande stimolo a contemplare con gratitudine le opere del Signore".
ANG/LEGGI NATURA/...                               VIS 20081222 (420)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Capo Ufficio dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, il Monsignore Enrico Viganò, finora Aiutante di Studio nel medesimo Ufficio.
NA/.../VIGANÒ                                     VIS 20081222 (40)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.

- Il Professor Franco Miano, Presidente Nazionale dell'Azione Cattolica Italiana con il Vescovo Domenico Sigalini, di Palestrina, Assistente Ecclesiastico Nazionale.
AP/.../...                                         VIS 20081222 (70)


ENCOMIO ATTIVITÀ PONTIFICIO ISTITUTO ARCHEOLOGIA SACRA


CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano i Membri del Pontificio Istituto di Archeologia Sacra, con il Gran Cancelliere Cardinale Zenon Grocholewski.

  Nel suo discorso il Papa ha espresso "vivo apprezzamento per la preziosa e feconda attività culturale, letteraria ed accademica che svolge il vostro Istituto a servizio della Chiesa e, più in generale, della cultura. (...) Negli ambiti tradizionali dell'archeologia, sono di notevole rilevanza scientifica i corsi ordinari e di specializzazione mediante i quali il vostro 'Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana' si propone di far conoscere i monumenti paleocristiani soprattutto di Roma, con ampio riferimento alle altre regioni dell''Orbis christianus antiquus'".

  "Precipuo scopo del vostro Istituto è proprio lo studio delle vestigia della vita ecclesiale lungo i secoli. Voi offrite l'opportunità, a chi sceglie questa disciplina, di inoltrarsi in una realtà complessa, quella appunto della chiesa dei primi secoli, per 'comprendere' il passato rendendolo presente agli uomini di oggi".

  "Quando si tratta di descrivere la storia della Chiesa (...) la paziente ricerca dell'archeologo non può prescindere dal penetrare pure le realtà soprannaturali, senza tuttavia rinunciare all'analisi rigorosa dei reperti archeologici".

  Il Santo Padre ha poi ricordato che "La diffusione della cultura artistica e storica in tutti i settori della società fornisce agli uomini del nostro tempo i mezzi per ritrovare le proprie radici e per attingervi gli elementi culturali e spirituali che li aiutino ad edificare una società a dimensione veramente umana. Ogni uomo, ogni società, ha bisogno di una cultura aperta alla dimensione antropologica, morale e spirituale dell'esistenza".

  "L'esperienza del vostro Istituto prova che lo studio dell'archeologia, specialmente dei monumenti paleocristiani, consente di approfondire la conoscenza della verità evangelica che ci è stata trasmessa, ed offre l'opportunità di seguire i maestri e testimoni della fede che ci hanno preceduto".

  "Conoscere l'eredità delle generazioni cristiane passate permette a quelle successive di mantenersi fedeli al 'depositum fidei' della prima comunità cristiana e, proseguendo sullo stesso cammino, continuare a far risuonare in ogni tempo e in ogni luogo l'immutabile Vangelo di Cristo".
AC/.../PONTIFICIO ISTITUTO ARCHEOLOGIA SACRA         VIS 20081222 (360)


AI GIOVANI DI AZIONE CATTOLICA: VOI DITE A GESÙ "MI BASTI TU"


CITTA' DEL VATICANO, 20 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano i ragazzi e i giovani rappresentanti dell'Azione Cattolica Italiana (ACI) per il tradizionale scambio di auguri di Natale.
 
  "Tanti dicono che i ragazzi sono capricciosi" - ha detto il Papa - "che non si accontentano mai di niente, che consumano i giochi uno dopo l'altro senza esserne contenti. Voi invece a Gesù dite: mi basti Tu!".

  "Ci basti Tu soprattutto quando ti preghiamo perché Tu ascolti sempre le nostre preghiere, che facciamo perché il mondo diventi più bello e più buono per tutti. Ci basti Tu, perché ci perdoni quando combiniamo qualche guaio; ci basti Tu, perché se ci perdiamo, ci vieni a cercare e ci prendi in braccio come hai fatto con la pecorella che si era smarrita. Ci basti Tu perché hai una Mamma bellissima che, prima di morire in croce, hai voluto far diventare anche la nostra Mamma".

  "Voi avete tanti educatori" - ha detto il Santo Padre ai giovani dell'ACI - "che vi aiutano a vivere insieme, a pregare e a crescere nella conoscenza del Vangelo. L'Azione Cattolica ha come scopo vero quello di aiutarvi a diventare santi, per questo vi aiuta a incontrare Gesù, ad amare la sua Chiesa e a interessarvi dei problemi del mondo. Non è forse vero che vi state impegnando per i bambini e i ragazzi più sfortunati di voi? Non è forse vero che con il 'mese della pace', potete far apprezzare la pace anche a tanti adulti, perché sapete vivere in pace tra di voi?".

  "Sì, cari ragazzi, voi potete pregare il Signore" - ha concluso il Pontefice - "perché cambi il cuore dei costruttori di armi, faccia rinsavire i terroristi, converta il cuore di chi pensa sempre alla guerra e aiuti l'umanità a costruire un futuro migliore per tutti i bambini del mondo".
AC/.../GIOVANI AZIONE CATTOLICA                       VIS 20081220 (320)


venerdì 19 dicembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Jorge Anibal Quintero Chacón, Vescovo di Margarita (superficie: 1.150; popolazione: 415.000; cattolici: 351.000; sacerdoti: 33; religiosi: 37), Venezuela. Il Vescovo eletto, finora Vicario Generale della Diocesi di San Cristobal (Venezuela), è nato a Queniquea (Venezuela), nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981.

- Il Vescovo Felix Genn, finora Vescovo di Essen (Germania), Vescovo di Münster (superficie: 15.265; popolazione: 4.335.631; cattolici: 2.042.889; sacerdoti: 1.245; religiosi: 2.888; diaconi permanenti: 254), Germania.
NER/.../QUINTERO:GENN                                                             VIS 20081219 (90)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- Il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

- L'Arcivescovo Rino Passigato, Nunzio Apostolico in Portogallo.
AP/.../...                                         VIS 20081219 (60)

SANTA SEDE: DICHIARAZIONE ORIENTAMENTO SESSUALE


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2008 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stata resa pubblica una dichiarazione della Delegazione della Santa Sede alla 63ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, sul tema: "Questioni relative ai diritti umani, che includono approcci alternativi per migliorare l'effettivo godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali: rapporto del Terzo Comitato".

  "La Santa Sede" - ha affermato l'Arcivescovo Celestino Migliore - "apprezza l'impegno della 'Dichiarazione sui diritti umani, l'orientamento sessuale e la identità di genere' - presentata all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite - di condannare tutte le forme di violenza nei confronti di persone omosessuali e di spronare gli Stati a prendere i necessari provvedimenti per porre fine a tutte le penalità criminali contro di esse".

  "Allo stesso tempo, la Santa Sede nota che le parole usate in questa 'Dichiarazione' vanno ben al di là dell'intento sopra indicato e da essa condiviso".

  "In particolare" - ha continuato l'Arcivescovo Migliore - "le categorie 'orientamento sessuale' e 'identità di genere', usate nel testo, non trovano riscontro e chiara e concordata definizione nel  diritto internazionale. Se dovessero essere prese in considerazione per la proclamazione e attuazione dei diritti fondamentali, creerebbero grave incertezza giuridica e verrebbero a minare la capacità degli Stati ad impegnarsi per far rispettare nuovi o già esistenti convenzioni e criteri relativi ai diritti umani".

  "Nonostante la giusta condanna della 'Dichiarazione' da tutte le forme di violenza contro persone omosessuali e la protezione contro le violenze, il Documento, considerato nella sua interezza, va molto al di là tale finalità ed invece fa sorgere l'incertezza nel diritto e ricusa le norme esistenti relative ai diritti umani".

  "La Santa Sede continua a sostenere che si deve evitare ogni segno di ingiusta discriminazione verso le persone omosessuali ed esorta gli Stati" - ha concluso l'Osservatore Permanente presso l'O.N.U. - "ad abolire le pene criminali contro di essi".
DELSS/DIRITTI UMANI/O.N.U.                                   VIS 20081219 (300)


SOLIDARIETÀ CON QUANTI DURAMENTE PROVATI CRISI LAVORO


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i Membri dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA), di cui il 1° gennaio prossimo ricorre il 20° anniversario di istituzione da parte del Servo di Dio Giovanni Paolo II.

  Il Papa ha voluto porre in luci: "Il peculiare compito che l'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica è chiamato a svolgere nella formazione del personale, per rendere l'attività della comunità lavorativa della Santa Sede sempre più efficiente e solidale. Altro importante servizio del vostro ufficio è quello di prevenire ogni eventuale dissidio concernente i lavoratori alle dipendenze della Sede Apostolica, e cercarne, se necessario, il sollecito componimento mediante un dialogo sincero ed oggettivo, ponendo in essere le previste procedure di conciliazione e di arbitrato".

  "Vorrei sottolineare" - ha detto ancora il Papa - "come la comunità di lavoro costituita da quanti operano nei vari uffici ed organismi della Santa Sede, formi una singolare 'famiglia', i cui membri sono uniti, oltre che da vincoli funzionali, da una stessa missione, che è quella di aiutare il Successore di Pietro nel suo ministero al servizio della Chiesa universale. L'attività professionale che essi svolgono costituisce pertanto una 'vocazione' da coltivare con cura e spirito evangelico, vedendo in essa una concreta via alla santità".

  "Questo domanda che l'amore per Cristo e per i fratelli, insieme a un condiviso senso ecclesiale, animi e vivifichi la competenza e la dedizione, la professionalità, l'impegno onesto e corretto, la responsabilità attenta e matura, rendendo in questo modo preghiera il lavoro stesso, qualunque esso sia. Potremmo qualificare tutto ciò come un permanente compito formativo e spirituale, a cui possono offrire il loro apporto tutti: cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici".

   "L'approssimarsi del Santo Natale" - ha detto infine il Santo Padre - "porta quasi naturalmente il mio pensiero alla crisi del lavoro che preoccupa oggi l'intera umanità. (...) Il Bambino Gesù, il Verbo Incarnato, che nella Notte Santa di Betlemme si è fatto uomo per venire incontro alle nostre difficoltà, guardi con bontà a quanti sono duramente provati da questa crisi mondiale e susciti in tutti sentimenti di autentica solidarietà".
AC/LAVORO/ULSA                                           VIS 20081219 (360)


ELOGIO DEL PAPA ECONOMIA E SISTEMA EDUCATIVO SEYCHELLES


CITTA' DEL VATICANO, 19 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in Vaticano il Signor Graziano Luigi Triboldi, nuovo Ambasciatore delle Isole Seychelles presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  "Nel parlare del suo Paese" - ha detto il Papa all'Ambasciatore - "è sempre bello ricordare la sua bellezza ed enumerare le numerose risorse di cui gode. Per accrescere le sue potenzialità, il vostro Paese compie oggi importanti sforzi per ridurre l'indebitamento. In un difficile contesto mondiale, vorrei lodare questi sforzi che devono poter incontrare il sostegno delle istituzioni internazionali".

  Il Papa ha fatto riferimento alla responsabilità delle generazioni future ed ha sottolineato che: "Sarebbe ingiusto che gli uomini di oggi rifuggissero dalle proprie responsabilità e facessero pesare le conseguenze delle loro scelte o della loro inazione sulle generazioni che verranno. Si tratta quindi non soltanto di sanare l'economia, ma di affrontare una sfida di giustizia sociale. Inoltre risanare i conti della nazione significa anche offrire un quadro più sicuro per l'attività economica e proteggere prima di tutto le popolazioni più povere e più vulnerabili".

 "Tale lodevole obiettivo necessita della collaborazione di tutti, per cui fondamentale è il senso della solidarietà. Noi misuriamo qui quanto l'armonia sociale sia legata non soltanto ad una quadro legislativo giusto e adeguato, ma anche alla qualità morale di ogni cittadino. (...) Per suscitare il senso duraturo della solidarietà, l'educazione dei giovani è sicuramente la via migliore. Da tale prospettiva sono lieto di poter sottolineare ancora una volta gli sforzi compiuti da lungo tempo dal vostro Paese per creare un sistema educativo di qualità. Qualunque sia il livello di responsabilità, incoraggio ognuno a proseguire su questa strada e a seminare con generosità per il futuro".

  "Tuttavia" - ha aggiunto il Pontefice - "questa preoccupazione per l'educazione resterebbe vana se l'istituzione familiare fosse eccessivamente fragile. Le famiglie hanno la costante necessità di essere incoraggiate e sostenute dai poteri pubblici. C'è un'armonia profonda fra i compiti della famiglia e i doveri dello Stato. Favorire fra di loro una felice sinergia, vuole dire operare efficacemente per un futuro di prosperità e di pace sociale".

  "La Chiesa locale non risparmia gli sforzi per accompagnare le famiglie, offrendo la luce del Vangelo che pone in rilievo tutta la grandezza e la bellezza del 'mistero' della famiglia e le aiuta ad assumersi le proprie responsabilità educative".

  Infine Benedetto XVI ha trasmesso i suoi calorosi saluti ai fedeli cattolici delle Isole Seychelles invitandoli "a costruire una vita sociale dove ciascuno possa trovare la via per una realizzazione personale e collettiva".
CD/CREDENZIALI/TRIBOLDI                           VIS 20081219 (430)


giovedì 18 dicembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignor Berislav Grgic, Vescovo Prelato di Tromso (superficie: 175.618; popolazione: 462.320; cattolici: 1.881; sacerdoti: 10; religiosi: 31), Norvegia. Il Vescovo eletto è nato a Novo Selo (Bosnia ed Erzegovina) nel 1960 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. E' stato finora Amministratore parrocchiale a Oberhaching e a Deisenhofen, nell'Arcidiocesi di München und Freising (Germania).

- L'Arcivescovo George Panikulam, che è Nunzio Apostolico in Etiopia e Delegato Apostolico in Somalia, Nunzio Apostolico in Gibuti.
NER:NN/.../GRGIC:PANIKULAM                           VIS 20081218 (100)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Péter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest (Ungheria), Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), con i due Vice Presidenti: Cardinale Josip Bozanic, Arcivescovo di Zagreb (Croazia) e Cardinale Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia), con il Segretario Generale, Reverendo Duarte da Cunha ed il Segretario Generale Aggiunto, Reverendo Ferenc Janka.

- L'Arcivescovo Giuseppe Betori, di Firenze (Italia).
AP/.../...                                       VIS 20081218 (100)


CENTRO TELEVISIVO VATICANO AL SERVIZIO COMUNIONE CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2008 (VIS). Nella ricorrenza, quest'anno, del 25° anniversario di fondazione del Centro Televisivo Vaticano, i dipendenti, collaboratori e consiglieri del CTV sono stati ricevuti questa mattina in udienza dal Santo Padre Benedetto XVI.

  Il Santo Padre ha salutato il Cardinale John P. Foley, Presidente emerito del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore Generale del CTV, e, ricordando la frase "Videre Petrum", ha detto: "Vedere il Papa, è stato il desiderio che ha condotto a Roma innumerevoli pellegrini. Questo desiderio oggi può, almeno in parte, essere soddisfatto anche grazie alla radio e alla televisione, che hanno permesso a tantissime persone (...) di partecipare alle celebrazioni e agli eventi che si verificano in Vaticano o negli altri luoghi in cui il Papa si reca nell'adempimento del suo ministero".

  "Il vostro è quindi anzitutto un servizio prezioso per la comunione nella Chiesa. La collaborazione con le televisioni cattoliche ha caratterizzato il vostro Centro fin dalle sue origini, (...) ma è molto incoraggiante sapere che non poche televisioni cattoliche in diverse regioni del mondo sono in collegamento con voi. In questo modo, un numero sempre più grande di fedeli può seguire, in diretta o in differita, ciò che avviene al centro della Chiesa".

  "Ma la televisione non raggiunge solo i fedeli cattolici. Mettendo le immagini a disposizione delle più grandi agenzie televisive mondiali e delle grandi televisioni nazionali o commerciali, voi favorite un'adeguata e tempestiva informazione sulla vita e sull'insegnamento della Chiesa nel mondo di oggi, a servizio della dignità della persona umana, della giustizia, del dialogo e della pace".

  Riferendosi alle trasmissioni delle celebrazioni liturgiche, il Papa ha affermato: "La liturgia è veramente il culmine della vita della chiesa, tempo e luogo di rapporto profondo con Dio. Seguire l'evento liturgico attraverso l'occhio attento della telecamera, per permettere una vera partecipazione spirituale anche a coloro che non possono essere fisicamente presenti, è compito alto e impegnativo".

  "Le immagini che avete ripreso nel corso degli anni e ora gelosamente custodite, fanno del vostro archivio una risorsa preziosa, non solo per la produzione di programmi televisivi attuali e futuri, ma possiamo ben dire per la storia della Santa Sede e della Chiesa. (...) Affinché la Chiesa continui ad essere presente con il suo messaggio 'nel grande areopago' della comunicazione sociale - come lo definiva Giovanni Paolo II - e non si trovi estranea agli spazi in cui innumerevoli giovani navigano alla ricerca di risposte e di senso per la loro vita, dovete cercare le vie per diffondere, in forme nuove, voce e immagini di speranza attraverso la rete telematica che avvolge il nostro pianeta con maglie sempre più fitte".

  "Coraggio, dunque!" - ha concluso il Pontefice - "Tante persone, grazie al vostro lavoro, possono sentirsi più vicine al cuore della Chiesa".
AC/CTV/FOLEY:LOMBARDI                         VIS 20081218 (470)


DIVERSITÀ E' INSEGNAMENTO, NON DEVE FAR PAURA


CITTA' DEL VATICANO, 18 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto nel Palazzo Apostolico Vaticano, le Lettere Credenziali di undici nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede: Signor Isaac Chikwekwere Lamba, Malawi; Signora Perols Ulla Birgitta Gudmundson, Svezia; Signor Christian Sheka Kargbo, Sierra Leone; Signor Elín Flygenring, Islanda, Signor Paul Dühr, Lussemburgo; Signor Rajaonarivony Narisoa, Madagascar; Signor Oscar Ayuso, Belize; Signor Rafiâa Limam Baouendi, Tunisia; Signor Amanzhol Zhankuliyev, Kazakstan; Signor Naser Muhamed Youssef Al Belooshi, Bahrein; Signor Pio Bosco Tikoisuva, Isole Fiji.

  Il Papa ha pronunciato, in lingua francese, un discorso generale rivolto al gruppo di diplomatici ed ha quindi consegnato ad ogni Ambasciatore un discorso relativo al Paese rappresentato.

  "La diversità della vostra provenienza" - ha detto il Papa - "mi consente di rendere grazie a Dio per il Suo amore creatore e per la molteplicità dei suoi doni che non cessano di sorprendere l'umanità. Tale diversità è un insegnamento. Alle volte la diversità fa paura, per cui non sorprende constatare che frequentemente l'uomo preferisce la monotonia dell'uniformità. Sistemi politico-economici provenienti o che rivendicano una matrice pagana o religiosa hanno afflitto l'umanità troppo a lungo ed hanno cercato di uniformarla con la demagogia e la violenza. Essi hanno ridotto, e, ahimé, ancora riducono l'uomo in una indegna schiavitù  al servizio di un'ideologia unica o di una economia disumana e pseudo-scientifica".

  "Tutti sappiamo che non esiste un modello politico unico" - ha proseguito il Pontefice - "Ogni popolo ha il suo genio ed anche i 'suoi demoni'. Ogni popolo avanza lungo un percorso, alle volte doloroso, che lo contraddistingue, verso un avvenire che desidera luminoso. Il mio auspicio è dunque che ogni popolo coltivi il suo genio, che lo arricchisca al meglio per il bene di tutti, e si purifichi dei propri 'demoni' che controllerà anche al meglio fino ad eliminarli trasformandoli in valori positivi e creatori di armonia, di prosperità e di pace, per difendere la grandezza della dignità umana!".

  Benedetto XVI ha successivamente ribadito che uno degli elementi essenziali della missione dell'Ambasciatore è "la ricerca e la promozione della pace. (...) L'ambasciatore può e deve essere un costruttore di pace. (...) La pace non implica soltanto lo stato politico o militare di non belligeranza; essa rinvia globalmente all'insieme di condizioni che permettono la concordia fra tutti e la piena realizzazione personale di ciascuno. (...) Quando il Cristo chiama il costruttore di pace, figlio di Dio, intende dire che questi partecipa e lavora, consapevolmente e inconsapevolmente, all'opera di Dio e prepara, con la sua missione, le condizioni necessarie all'accoglienza della pace venuta dall'alto. La vostra missione, è alta e nobile".

  "La pace autentica" - ha affermato il Santo Padre - "non è possibile se non quando regna la giustizia. (...) La giustizia (...) non rinvia soltanto alla sfera sociale o etica. Non rinvia unicamente a ciò che è equanime o conforme al diritto. L'etimologia ebraica della parola giustizia fa riferimento a ciò che viene 'aggiustato'. La giustizia di Dio si manifesta dunque tramite la sua giustezza. Essa rimette tutto a posto, tutto in ordine, perché il mondo sia conforme al disegno di Dio e al Suo ordine".

  "La nobile missione dell'ambasciatore consiste dunque nel dispiegare la sua arte affinché tutto sia 'aggiustato' perché la nazione che egli serve viva non solo in pace con gli altri paesi ma anche secondo la giustizia che si esprime con l'equità e la solidarietà nei rapporti internazionali, e i concittadini, godendo della pace sociale, possano vivere liberamente e serenamente le loro credenze e raggiungere così la 'giustezza' di Dio".

  Nel discorso consegnato all'Ambasciatore del Malawi, Benedetto XVI scrive: "L'Africa è sempre più consapevole dell'urgente necessità di unità e collaborazione nel far fronte alle sfide del futuro e nell'assicurare uno sviluppo solido e integrale del suo popolo. (...) In particolare i responsabili politici" - sottolinea il Pontefice - "devono coltivare un profondo senso del proprio dovere di far progredire il bene comune e così essere risolutamente impegnati nel dialogo e pronti a trascendere gli interessi particolari al servizio di tutto il corpo politico".

  All'Ambasciatrice della Svezia, il Santo Padre ricorda che "Mantenere un equilibrio fra le libertà che concorrono fra loro è uno dei compiti più delicati che uno Stato moderno deve affrontare. (...) Alle volte viene invocato il diritto ad essere difesi contro la discriminazione in circostanze che pongono in questione il diritto di gruppi religiosi ad affermare e mettere in pratica le proprie forti convinzioni, ad esempio, relativamente alla importanza fondamentale per la società dell'istituzione del  matrimonio, intesa come unione che dura tutta la vita, fra uomo e donna, aperta alla trasmissione della vita".

  Benedetto XVI esprime la sua "grande preoccupazione" al Rappresentante del Lussemburgo per "il testo della legge sull'eutanasia ed il suicidio assistito, attualmente all'esame del Parlamento", sottolinea "il grave dovere dei responsabili politici di servire il bene dell'uomo" e auspica che il popolo del Lussemburgo "in tutte le sue componenti, abbia sempre a cuore il riaffermare la grandezza e il carattere inviolabile della vita umana!".

  Rivolgendosi all'Ambasciatore della Tunisia, il Papa sottolinea che "il dialogo tra le culture e le religioni è nella nostra epoca una necessità ineludibile, al fine di poter agire insieme per la pace e la stabilità del mondo e per promuovere il rispetto autentico della persona e dei diritti umani fondamentali. (...) L'edificazione di una società dove ognuno è riconosciuto nella sua dignità implica anche il rispetto della libertà di coscienza e della libertà di religione di ogni individuo, poiché l'espressione delle convinzioni religiose autentiche è la manifestazione più vera della libertà umana".

  Parlando del ruolo positivo che le religioni possono ricoprire nella società, il Santo Padre ricorda nel discorso al Rappresentante del Kazakhstan che "E' di competenza dello Stato garantire la piena libertà religiosa, ma lo Stato deve anche imparare a rispettare il religioso evitando di interferire in materia di fede e nella coscienza del cittadino".

  Il Santo Padre ringrazia le Autorità del Regno del Bahrein per la possibilità offerta ai cattolici del Paese di praticare la propria religione ed auspica che, tenendo conto l'aumento del numero di credenti, essi possano disporre di più numerosi luoghi di culto.

  All'Ambasciatore delle Isole Fiji, Benedetto XVI scrive che: "La regione del Pacifico deve affrontare molte difficoltà in questo momento, non ultime gli effetti dei cambiamenti climatici, specialmente sulle popolazioni delle isole e la necessità di preservare le risorse naturali. La bellezza della creazione divina è specialmente evidente a coloro che vivono nel Sud del Pacifico".
CD/CREDENZIALI/...                            VIS 20081218 (1080)


mercoledì 17 dicembre 2008

NATALE: OCCASIONE PER MEDITARE SUL SENSO ESISTENZA


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'ultima Udienza Generale del 2008, tenutasi nell'Aula Paolo VI, al Natale del Signore, che è "una festa universale".

"Anche chi non si professa credente, infatti" - ha detto il Papa - "può percepire in questa annuale ricorrenza cristiana qualcosa di straordinario e di trascendente, qualcosa di intimo che parla al cuore. E' la festa che canta il dono della vita. La nascita di un bambino dovrebbe essere sempre un evento che reca gioia".

"Il Natale è l'incontro con un neonato che vagisce in una misera grotta. Contemplandolo nel presepe come non pensare ai tanti bambini che ancora oggi vengono alla luce in una grande povertà, in molte regioni del mondo? Come non pensare ai neonati non accolti e rifiutati, a quelli che non riescono a sopravvivere per carenza di cure e di attenzioni? Come non pensare anche alle famiglie che vorrebbero la gioia di un figlio e non vedono colmata questa loro attesa?".

"Sotto la spinta di un consumismo edonista, purtroppo, il Natale rischia di perdere il suo significato spirituale per ridursi a mera occasione commerciale di acquisti e scambi di doni! In verità, però, le difficoltà, le incertezze e la stessa crisi economica che in questi mesi stanno vivendo tantissime famiglie, e che tocca l'intera umanità, possono essere uno stimolo a riscoprire il calore della semplicità, dell'amicizia e della solidarietà, valori tipici del Natale. Spogliato delle incrostazioni consumistiche e materialistiche, il Natale può diventare così un'occasione per accogliere, come regalo personale, il messaggio di speranza che promana dal mistero della nascita di Cristo".

"Tutto questo però non basta per cogliere nella sua pienezza il valore della festa alla quale ci stiamo preparando. Noi sappiamo che essa celebra l'avvenimento centrale della storia: l'Incarnazione del Verbo divino per la redenzione dell'umanità. (...) Si rinnova infatti per noi nel ricorrente ciclo annuale l'alto mistero della nostra salvezza, che, promesso, all'inizio e accordato alla fine dei tempi, è destinato a durare senza fine".

"A Natale dunque non ci limitiamo a commemorare la nascita di un grande personaggio; non celebriamo semplicemente ed in astratto il mistero della nascita dell'uomo o in generale il mistero della vita. (...) A Natale ricordiamo qualcosa di assai concreto ed importante per gli uomini, qualcosa di essenziale per la fede cristiana, una verità che San Giovanni riassume in questa poche parole: 'il Verbo si è fatto carne'. Si tratta di un evento storico che l'evangelista Luca si preoccupa di situare in un contesto ben determinato: nei giorni in cui fu emanato il decreto per il primo censimento di Cesare Augusto, quando Quirino era governatore della Siria".

"Nel buio della notte di Betlemme si accese una grande luce: il Creatore dell'universo si è incarnato unendosi indissolubilmente per sempre alla natura umana, sì da essere realmente 'Dio da Dio, luce da luce' e al tempo stesso uomo, vero uomo. Quel che Giovanni, chiama (...) il 'Verbo' - significa anche 'il Senso'. (...) Il 'Senso' che si è fatto carne non è semplicemente un'idea generale insista nel mondo; è una 'Parola' rivolta a noi".

"Il Senso ha potere: è Dio. Un Dio buono, che non va confuso con un qualche essere eccelso e lontano, a cui non ci è dato di arrivare mai, ma un Dio che si è fatto nostro prossimo e ci è molto vicino. (...) Nella grotta di Betlemme, Dio si mostra a noi umile 'infante' per vincere la nostra superbia. (...) Si è fatto piccolo per liberarsi da quell'umana pretesa di grandezza che scaturisce dalla superbia; si è liberamente incarnato per rendere noi veramente liberi, liberi di amarlo".

"Cari fratelli e sorelle, il Natale" - ha concluso il Papa - "è un'opportunità privilegiata per meditare sul senso e sul valore della nostra esistenza. L'approssimarsi di questa solennità ci aiuta a riflettere, da una parte, sulla drammaticità della storia nella quale gli uomini, feriti dal peccato, sono perennemente alla ricerca della felicità e di un senso appagante del vivere e del morire; dall'altra, ci esorta a meditare sulla bontà misericordiosa di Dio, che è venuto incontro all'uomo per comunicargli direttamente la Verità che salva, e per renderlo partecipe della sua amicizia e della sua vita".
AG/NATALE/... VIS 20081217 (710)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in Udienza il Vescovo Wilhelm Schraml, di Passau (Germania).
AP/.../...                                VIS 20081217 (30)

ARCIVESCOVO TOMASI: RISCHI DEI "NUOVI" DIRITTI


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo dell'intervento dell'Arcivescovo Silvano Maria Tomasi, C.S., Osservatore Permanente dell'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

  L'Arcivescovo Tomasi ha affermato che: "Quando viene causata una frattura fra ciò che si rivendica e ciò che è reale mediante la ricerca di cosiddetti 'nuovi' diritti umani, emerge il rischio di reinterpretare il vocabolario in vigore dei diritti umani per promuovere 'meri desideri' e provvedimenti che, a loro volta, divengono fonte di discriminazione ed ingiustizia e frutto di ideologie al servizio di se stessi".

  "Parlando di diritto alla vita, di rispetto della famiglia, di matrimonio quale unione fra un uomo e una donna, di libertà di religione e di coscienza, di limiti dell'autorità dello Stato di fronte ai valori e ai diritti fondamentali, non si afferma nulla di nuovo e di rivoluzionario, si riconferma la lettera e lo spirito della Dichiarazione, e si preserva così la coerenza con la natura delle cose ed il bene comune della società".

  "Il presente anniversario " - ha segnalato l'Arcivescovo Tomasi - "ci porta a riflettere sulla realizzazione degli obiettivi formulati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. In un mondo dove troppe persone soffrono la fame, dove ci sono troppo confitti e violenze, dove troppe persone sono perseguitate per il loro credo, rimane ancora molta strada da fare ed il dovere di eliminare ogni discriminazione così che tutte le persone possono godere la propria dignità intrinseca e uguale per tutti".

  L'Arcivescovo Tomasi ha esortato l'O.N.U. e le Agenzie specializzate "a tradurre fedelmente in azione i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, sostenendo gli Stati nell'adozione di politiche efficaci autenticamente dedite ai diritti e al senso di responsabilità di ognuno".

  "Ogni essere umano ha il diritto ad uno sviluppo integrale e il 'sacro diritto' di vivere in pace. Su tali premesse, i diritti umani non sono solo il godimento di privilegi. Essi sono piuttosto l'espressione e il frutto di ciò che c'è di più nobile nello spirito umano: dignità, aspirazione alla libertà e alla giustizia, ricerca del bene, pratica della solidarietà. Alle luce delle tragiche esperienze del passato e del presente, la famiglia umana deve unirsi attorno a questi valori e principi essenziali, come dovere verso i più deboli e bisognosi e le generazioni future".
DELSS/DIRITTI UMANI/GINEVRA:TOMASI                   VIS 20081217 (400)


COMUNICATO FINALE COLLOQUIO CATTOLICO-MUSULAMANO


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Comunicato finale dello XI Colloquio promosso dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dalla "World Islamic Call Society"(WICS), tenutosi a Roma dal 13 al 17 dicembre.

  I partecipanti cattolici e musulmani, che hanno incontrato brevemente il Santo Padre al termine dell'Udienza Generale di questa mattina, hanno trovato un accordo sui seguenti punti:

1) La prima e più importante responsabilità dei leader religiosi è di natura religiosa. Secondo le rispettive tradizioni religiose, i leader religiosi hanno la responsabilità di trasmettere fedelmente le tradizioni religiose con l'insegnamento, le buone azioni e l'esempio, servendo così la propria comunità per la gloria di Dio.

2) Considerando il ruolo che le religioni possono e devono avere nella società, i leader religiosi hanno anche un ruolo culturale e sociale nel promuovere i valori etici, come le giustizia, la solidarietà, la pace e l'armonia sociale e il bene comune della società nel suo insieme, specialmente a favore dei bisognosi, dei deboli, dei migranti e degli oppressi"

 3) I leader religiosi hanno una speciale responsabilità verso i giovani, che richiedono particolare attenzione per non cadere vittime del fanatismo religioso e del radicalismo, ricevendo, al contrario, una solida educazione, che li aiuti a diventare costruttori di ponti e pacificatori.

4) Tenendo conto che crisi di diversa natura, anche nei rapporti interreligiosi, sono possibili, a livello nazionale e internazionale, i leader religiosi devono imparare a prevenire, affrontare e trovare soluzioni a queste particolari situazioni, evitandone la degenerazione in violenza confessionale. Ciò richiede rispetto e conoscenza reciproca, entrambe le parti devono curare i rapporti personali e costruire la fiducia e la confidenza reciproca, così da poter affrontare insieme le crisi quando si presentano".
OP/COLLOQUIO CATTOLICO-MUSULMANO/TAURAN       VIS 20081217 (290)


martedì 16 dicembre 2008

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Cardinale Avery Dulles, S.I., (Stati Uniti d'America), il 12 dicembre, all'età di 90 anni.

- Il Vescovo Elie Amsini Kiswaya, emerito di Sakania-Kipushi (Repubblica Democratica del Congo), l'11 dicembre, all'età di 80 anni.

- Il Vescovo George Martin Kuzma, emerito di Van Nuys dei Ruteni (Stati Uniti d'America), il 7 dicembre, all'età di 83 anni.

- Il Vescovo José Maria Larrauri Lafuente, emerito di Vitoria (Spagna), il 9 dicembre, all'età di 90 anni.

- Il Vescovo Ivan Semedi, emerito di Mukachevo di rito bizantino (Ucraina), il 6 dicembre, all'età di 87 anni.
.../DEFUNTI/...                                   VIS 20081216 (120)


TEMI TRE PROSSIME EDIZIONI GIORNATA MONDIALE GIOVENTÙ


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2008 (VIS). Un Comunicato rende noto che il Santo Padre ha stabilito i temi delle tre prossime edizioni della Giornata Mondiale della Gioventù, per favorire l'itinerario spirituale che culminerà con la celebrazione internazionale prevista a Madrid (Spagna), dal 16 al 21 agosto 2011.

- XXIV Giornata Mondiale della Gioventù (2009)
"Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente" (1 Tm 4,10)

- XXV Giornata Mondiale della Gioventù (2010)
"Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?" (Mc 10,17)

- XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (2011)
"Radicato e fondati in Cristo, saldi nella fede" (cfr. Col 2,7).
OP/TEMI:GMG/...                                   VIS 20081216 (120)


RESPONSABILITÀ LEADERS RELIGIOSI IN TEMPI DI CRISI


CITTA' DEL VATICANO, 16 DIC. 2008 (VIS). Ieri mattina ha avuto inizio, a Roma, l'11° Colloquio organizzato dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dalla "World Islamic Call Society", che ha sede a Tripoli (Libia).

  Un Comunicato reso pubblico nel pomeriggio di ieri rende noto che: "L'iniziativa fa seguito ad altri incontri organizzati, in varie sedi, nel 1976 e dal 1989 ad oggi in modo regolare".

  Il tema dell'incontro di questi giorni, che culminerà domani 17 dicembre con l'Udienza di Papa Benedetto XVI ai partecipanti, "è centrato sulle 'Responsabilità dei leaders religiosi specialmente in tempi di crisi'.

  "Le cinque sessioni del Colloquio saranno dedicate alla presentazione, da parte cattolica e da parte musulmana, ed all'approfondimento di tre piste di riflessione: 'Responsabilità religiosa', 'Responsabilità culturali e sociali', 'Tempi di crisi nel cammino del dialogo interreligioso'".

  "Partecipano al Colloquio dodici personalità ed esperti cattolici e dodici musulmani, provenienti da vari Paesi, sotto la presidenza, rispettivamente, del Cardinlae Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e del Dottor Mohamed Ahmed Sherif, Segretario Generale della 'World Islamic Call Society"".
OP/COLLOQUIO CATTOLICO-MUSULMANO/TAURAN       VIS 20081216 (200)


lunedì 15 dicembre 2008

MUORE CARDINALE STATUNITENSE AVERY DULLES, S.I.


CITTA' DEL VATICANO, 13 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato un telegramma di cordoglio al Cardinale Edward Egan, Arcivescovo di New York, per la morte, avvenuta ieri, all'età di 90 anni, del Cardinale statunitense Avery Dulles, S.I.

Il Santo Padre prega il Cardinale Egan di trasmettere le sue sentite condoglianze "alla famiglia, ai confratelli della Compagnia di Gesù, e alla comunità accademica dell'Università di Fordham", dove fu Professore l'allora Padre Dulles.

"Mi unisco a lei nell'affidare la nobile anima del defunto Cardinale a Dio, Padre di misericordia, con immensa gratitudine per la sua profonda cultura, il suo sereno giudizio e l'inesauribile amore per Dio e la sua Chiesa che ha contraddistinto il suo ministero sacerdotale e gli anni di insegnamento e di ricerca teologica".

"Nel contempo prego perché la sua convincente testimonianza personale dell'armonia della fede e della ragione continui a portare frutto per la conversione delle menti e dei cuoi e per il progresso del Vangelo negli anni a venire".
TGR/MORTE DULLES/EGAN VIS 20081215 (180)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Il Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi (Francia), Presidente della Conferenza dei Vescovi di Francia; con i Vice Presidenti Arcivescovo Laurent Ulrich, Vescovo di Lille ed Arcivescovo Hippolyte Simon, di Clermont, e con il Segretario Generale Monsignor Antoine Herouard.

- Il Reverendo Don Julián Carrón, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione.
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Il SIGNORE E' VICINO. ECCO LA RAGIONE DELLA GIOIA


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. In questa III Domenica di Avvento erano presenti tra gli altri i bambini delle parrocchie e delle scuole di Roma, per la benedizione dei "Bambinelli" per i presepi delle famiglie, delle scuole e delle parrocchie, organizzata dal Centro Oratori Romani.

  "Questa domenica, la terza del tempo di Avvento, è detta 'Domenica gaudete'" - ha ricordato il Santo Padre, "'siate lieti', perché l'antifona d'ingresso della Santa Messa riprende un'espressione di San Paolo nella Lettera ai Filippesi che così dice: 'Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti'. E subito dopo aggiunge la motivazione: Il Signore è vicino' (Fil 4,4-5). Ecco la ragione della gioia. Ma che cosa significa che 'il Signore è vicino'? In che senso dobbiamo intendere questa 'vicinanza' di Dio? L'apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani di Filippi, pensa evidentemente al ritorno di Cristo, e li invita a rallegrarsi perché esso è sicuro".

  "Tuttavia" - ha proseguito il Pontefice - "lo stesso San Paolo, nella sua Lettera ai Tessalonicesi, avverte che nessuno può conoscere il momento della venuta del Signore (cfr 1 Ts 5,1-2) e mette in guardia da ogni allarmismo, quasi che il ritorno di Cristo fosse imminente (cfr 2 Ts 2,1-2). Così, già allora, la Chiesa, illuminata dallo Spirito Santo, comprendeva sempre meglio che la 'vicinanza' di Dio non è una questione di spazio e di tempo, bensì una questione di amore: l'amore avvicina! Il prossimo Natale verrà a ricordarci questa verità fondamentale della nostra fede e, dinanzi al Presepe, potremo assaporare la letizia cristiana, contemplando nel neonato Gesù il volto del Dio che per amore si è fatto a noi vicino".

  Rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze di Roma venuti con i "Bambinelli", le statuette di Gesù Bambino da deporre nel presepe, Papa Benedetto XVI ha detto loro: "Vi invito a unirvi a me seguendo attentamente questa preghiera:
 
  "Dio, nostro Padre, tu hai tanto amato gli uomini da mandare a noi il tuo unico Figlio Gesù, nato dalla Vergine Maria, per salvarci e ricondurci a te".

  "Ti preghiamo, perché con la tua benedizione queste immagini di Gesù, che sta per venire tra noi, siano, nelle nostre case, segno della tua presenza e del tuo amore".

  "Padre buono, dona la tua benedizione anche a noi, ai nostri genitori, alle nostre famiglie e ai nostri amici.

  "Apri il nostro cuore, affinché sappiamo ricevere Gesù nella gioia, fare sempre ciò che egli chiede e vederlo in tutti quelli che hanno bisogno del nostro amore".

  "Te lo chiediamo nel nome di Gesù, tuo amato Figlio, che viene per dare al mondo la pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen".

  Al termine della preghiera dell'Angelus Domini, il Santo Padre ha detto: "Oggi, nella Diocesi di Roma, si celebra la giornata per la costruzione delle nuove chiese. Negli ultimi anni sono stati realizzati alcuni nuovi complessi parrocchiali, ma vi sono ancora comunità che dispongono soltanto di strutture provvisorie e inadeguate. Ringrazio di cuore quanti hanno sostenuto questo impegno così importante della Diocesi e rinnovo a tutti l'invito: aiutiamo le parrocchie di Roma a costruire la loro chiesa".
ANG/NATALE/...                                   VIS 20081215 (570)


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