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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 30 aprile 2008

CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL SANTO PADRE MAGGIO-AGOSTO

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2008 (VIS).  L'Ufficio delle Celebrazioni del Sommo Pontefice ha reso pubblico il Calendario delle Celebrazioni presiedute dal Santo Padre dal mese di maggio al mese di agosto:

MAGGIO

Sabato 3: ore 18:00, nella Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, Preghiera del Rosario.

Domenica 11: Solennità di Pentecoste, nella Basilica Vaticana, alle ore 10:00, Santa Messa.

Sabato 17 E Domenica 18: Solennità della Santissima Trinità. Visita Pastorale a Savona e Genova.

Giovedì 22: Solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore. Alle ore 19:00, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Santa Messa, Processione a Santa Maria Maggiore e Benedizione Eucaristica.

GIUGNO

Sabato 14 e Domenica IX del Tempo "per annum": Visita Pastorale a Santa Maria di Leuca e a Brindisi.

Sabato 28: Solennità dei Santi Pietro e Paolo: alle ore 18:00, Basilica di San Paolo fuori le Mura, Primi Vespri della Solennità per l'apertura dell'Anno Paolino.

Domenica 29: Solennità dei Santi Pietro e Paolo: alle ore 9:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa e imposizione del Pallio ai Metropoliti.

LUGLIO

Sabato 12 - Lunedì 21: Viaggio Apostolico in Australia per la Giornata Mondiale della Gioventù a Sidney (Australia).

AGOSTO

Venerdì 15: Solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, Castel Gandolfo, Chiesa Parrocchiale di San Tommaso da Villanova, alle ore 8:00, Santa Messa.
.../CALENDARIO CELEBRAZIONI PRESIEDUTE PAPA/...     VIS 20080430 (230)


CARDINALE KASPER INVIATO SPECIALE TRASLAZIONE RELIQUIE

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2008 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica la Lettera Pontificia, redatta in lingua latina e datata 4 aprile, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni dell'VIII centenario della traslazione delle reliquie, di Sant'Andrea Apostolo ad Amalfi (Italia), in programma l'8 maggio 2008.

  La Missione che accompagnerà il Cardinale Kasper è composta dal Monsignore Carlo Papa, Vicario Generale dell'Arcidiocesi e dal Reverendo Monsignor Riccardo Arpino, Presidente del Capitolo Cattedrale e Cancelliere della Curia.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/AMALFI:KASPER      VIS 20080430 (110)


IL PAPA RICORDA VIAGGIO APOSTOLICO STATI UNITI D'AMERICA

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale odierna, tenutasi in Piazza San Pietro, al Viaggio Apostolico negli Stati Uniti d'America e alla Sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite A New York (15-21 aprile 2008).

  Ricordando che occasione della Visita è stata la ricorrenza del bicentenario dell'elevazione a Metropolia della prima Diocesi del Paese, Baltimora, e la fondazione delle sedi di New York, Boston, Philadelphia e Louisville, il Santo Padre ha affermato di aver voluto  "annunciare a tutti  il messaggio di 'Cristo nostra Speranza', come suonava il motto del viaggio".

  "Nell'incontro con il Signor Presidente nella sua residenza" - ha proseguito il Pontefice - "ho avuto modo di rendere omaggio a quel grande Paese, che fin dagli albori è stato edificato sulla base di una felice coniugazione tra principi religiosi, etici e politici, e che tuttora costituisce un valido esempio di sana laicità, dove la dimensione religiosa, nella diversità delle sue espressioni, è non solo tollerata, ma valorizzata quale 'anima' della Nazione e garanzia fondamentale dei diritti e dei doveri dell'uomo".

  Ai Vescovi è riservato "il non facile compito di seminare il Vangelo in una società segnata da non poche contraddizioni, che minacciano anche la coerenza dei cattolici e del clero stesso. Li ho incoraggiati a far sentire la loro voce sulle attuali questioni morali e sociali e a formare i fedeli laici, affinché siano buon 'lievito' nella comunità civile, a partire dalla cellula fondamentale che è la famiglia. In questo senso li ho esortati a riproporre il sacramento del Matrimonio come dono e impegno indissolubile tra un uomo e una donna, ambito naturale di accoglienza e di educazione dei figli".

  "La Chiesa e la famiglia, insieme con la scuola specialmente quella di ispirazione cristiana" - ha sottolineato il Pontefice - "devono cooperare per offrire ai giovani una solida educazione morale, ma in questo compito hanno grande responsabilità anche gli operatori della comunicazione e dell'intrattenimento. Pensando alla dolorosa vicenda degli abusi sessuali su minori commessi da ministri ordinati, ho voluto esprimere ai Vescovi la mia vicinanza, incoraggiandoli nell'impegno di fasciare le ferite e di rafforzare i rapporti con i loro sacerdoti".

  "Nella grande e festosa Celebrazione eucaristica al 'Nationals Park Stadium di Washington' abbiamo invocato lo Spirito Santo sull'intera Chiesa che è negli Stati Uniti d'America, perché, (...), affronti le sfide presenti e future con coraggio e speranza, quella speranza che 'non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo' (Rm 5,5)". Il Santo Padre ha affermato inoltre che rivolgendosi ai rappresentanti delle altre religioni "In quella che si può considerare la patria della libertà religiosa, ho voluto ricordare che questa va sempre difesa con sforzo concorde, per evitare ogni forma di discriminazione e pregiudizio. Ed ho evidenziato la grande responsabilità dei leaders religiosi, sia nell'insegnare il rispetto e la nonviolenza, sia nel tener vive le domande più profonde della coscienza umana".

  Riferendosi alla visita alla Sede centrale dell'ONU, il Papa ha ricordato CHE: "Nella ricorrenza del 60° anniversario della 'Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo', la Provvidenza mi ha dato l'opportunità di confermare, nel più ampio e autorevole consesso sovranazionale, il valore di tale Carta, richiamandone il fondamento universale, cioè la dignità della persona umana, creata da Dio a sua immagine e somiglianza per cooperare nel mondo al suo grande disegno di vita e di pace".

  "Nella Cattedrale di Saint Patrick, nel cuore di Manhattan - " davvero una 'casa di preghiera per tutti i popoli - ho celebrato la Santa Messa" - ha ricordato ancora il Pontefice - "per i sacerdoti e i consacrati, venuti da ogni parte del Paese. Non dimenticherò mai con quanto calore mi hanno fatto gli auguri per il terzo anniversario della mia elezione alla sede di Pietro. E' stato un momento commovente, in cui ho sperimentato in modo sensibile tutto il sostegno della Chiesa per il mio ministero. Altrettanto posso dire per l'incontro con i giovani e i seminaristi".

  "Guardando in faccia le tenebre di oggi, che minacciano la vita dei giovani, i giovani possono trovare nei santi la luce che le disperde: la luce di Cristo, speranza per ogni uomo! Questa speranza, (...) ha animato il momento carico di emozione che ho trascorso in silenzio nella voragine 'Gound Zero', dove ho acceso un cero pregando per tutte le vittime di quella terribile tragedia", dell'11 settembre 2001. "Infine, la mia visita è culminata nella Celebrazione eucaristica nello Yankee Stadium di New York: porto ancora nel cuore quella festa di fede e di fraternità, con cui abbiamo celebrato i bicentenari delle più antiche Diocesi dell'America del Nord (...). A quella Chiesa, che ora affronta le sfide del presente, ho avuto la gioia di annunciare nuovamente 'Cristo nostra Speranza' ieri, oggi e sempre".

  Prima dell'udienza, il Papa ha benedetto una statua di San Giovanni Leopardi (1541-1609), Fondatore della Congregazione dei "Chierici Regolari della Madre di Dio", che è stata collocata in una nicchia esterna della Basilica Vaticana. L'8 agosto 2006 la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in forza delle facoltà concessele da Papa Benedetto XVI, lo ha proclamato Santo Patrono di tutti i Farmacisti".
AG/VIAGGIO APOSTOLICO U.S.A/...                       VIS 20080430 (870)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Gallup (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Donald E. Pelotte, S.S.S., in conformità al canone 401, paragrafo 2 del Codice di Diritto Canonico.
RE/.../PELOTTE                                     VIS 20080430 (50)

FEDE E RAGIONE INTRINSECAMENTE NON VIOLENTE

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2008 (VIS). Questa mattina, al termine dell'Udienza Generale, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti al sesto colloquio promosso dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dal "Centro per il Dialogo Interreligioso" della "Organizzazione per i Rapporti con la Cultura Islamica" di Teheran (Iran), sul tema: "Fede e ragione nel Cristianesimo e nell'Islam".

  I partecipanti all'incontro, presieduto congiuntamente dal Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dal Dottor Mahdi Mostafavi, Presidente della "Organizzazione per i Rapporti con la Cultura Islamica", esaminando il tema dell'incontro, hanno trovato convergenze sui seguenti punti:

  "Fede e ragione sono ambedue doni di Dio all'umanità".

  "Fede e ragione non si contraddicono a vicenda, la fede può, in alcuni casi, essere al di sopra della ragione, ma mai contro di essa".

  "Fede e ragione sono intrinsecamente non violente. Né la ragione né la fede devono essere usate per commettere la violenza; purtroppo entrambe sono state alcune volte usate in modo erroneo per perpetrare violenze. In ogni caso, questi avvenimenti non possono mettere in discussione né la ragione né la fede".

  "Entrambe le parti hanno convenuto su di una ulteriore cooperazione per promuovere una autentica religiosità, in particolare la spiritualità, per incoraggiare il rispetto dei simboli considerati sacri e per promuovere i valori morali".

  "Cristiani e Musulmani devono andare oltre la tolleranza, accettando le differenze, mentre sono consapevoli dei punti comuni e ne ringraziano Dio. Essi sono chiamati al rispetto reciproco, e perciò condannano lo scherno delle credenze religiose".

  "Occorre evitare generalizzazioni quando si parla di religione. Differenze di confessioni nell'ambito del Cristianesimo e dell'Islam e diversità di contesti storici sono importanti fattori da considerare".

  "Le tradizioni religiose non possono essere giudicate sulla base di un singolo verso o di un singolo brano presente nei rispettivi Libri Sacri. Sono necessari una visione olistica ed un adeguato metodo ermeneutico per una loro adeguata comprensione".
OP/DIALOGO CRISTIANI:ISLAM/TAURAN:MOSTAFAVI    VIS 20080430 (330)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI MAGGIO

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2008 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di maggio è la seguente: "Perché i cristiani valorizzino di più la letteratura, l'arte e i mass media per favorire una cultura che difenda e promuova i valori della persona umana".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché la Vergine Maria, Stella dell'evangelizzazione e Regina degli Apostoli, come accompagnò gli Apostoli agli inizi della Chiesa, guidi anche ora con affetto materno i missionari e le missionarie sparsi per il mondo".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/MAGGIO/…                         VIS 20080430 (100)


martedì 29 aprile 2008

CRISTIANI E BUDDISTI: PRENDERSI CURA DEL PIANETA TERRA

CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2008 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, a firma del Cardinale Jean-Louis Tauran, e dall'Arcivescovo Pier Luigi Celata, rispettivamente Presidente e Segretario del Pontificio Consiglio, indirizzato, ogni anno, alle comunità di Buddisti in tutto il mondo, in occasione della Festa di Vesakh.

  Vesakh, principale festività buddista, che ricorda i tre momenti fondamentali della vita di Budda, cada in coincidenza con la luna piena del mese di maggio, periodo dell'anno in cui, secondo la tradizione Budda nacque, ottenne l'illuminazione e disparve nel Nirvana.

  Nel Messaggio per il 2008, intitolato:. "Cristiani e Buddisti: prendersi cura del pianeta terra", si legge: "La tutela dell'ambiente, la promozione di uno sviluppo sostenibile ed una particolare attenzione ai cambiamenti climatici sono materie di grave preoccupazione per tutti. Molti Governi, ONG, compagnie multi-nazionali, ed istituti di ricerca superiore, riconoscendo le implicazioni etiche presenti in tutto lo sviluppo economico e sociale, stanno investendo risorse finanziarie e condividendo conoscenze nel campo della biodiversità, del cambiamento climatico, della tutela e conservazione dell'ambiente".

  "Anche i leaders religiosi stanno offrendo al dibattito pubblico il loro contributo, che non è solo una reazione alle più recenti e pressanti minacce connesse col riscaldamento globale. Il cristianesimo ed il buddismo hanno sempre promosso un grande rispetto per la natura ed insegnato che noi dobbiamo essere grati amministratori della terra. E' infatti solo attraverso una profonda riflessione sul rapporto tra il Creatore divino, la creazione e le creature che gli sforzi volti a rispondere alle preoccupazioni ambientali non saranno compromessi dalla cupidigia del singolo o intralciati dagli interessi di particolari gruppi".
 
  "Non possiamo noi cristiani e buddisti, a livello pratico, fare di più per collaborare in progetti che confermano la responsabilità che ricade su tutti e su ognuno di noi? Il riciclaggio, il risparmio energetico, la prevenzione della distruzione indiscriminata di piante e di animali, e la protezione delle vie d'acqua, tutto parla di una più attenta amministrazione e, anzi, di incoraggiare la buona volontà e di promuovere cordiali relazioni tra i popoli. In questo modo cristiani e buddisti possono insieme essere portatori di speranza per un mondo pulito, sicuro ed armonioso".
 
  Il Messaggio si conclude con l'auspicio di promuovere queste all'interno delle nostre rispettive comunità "attraverso l'educazione pubblica ed il nostro buon esempio, nel rispetto della natura ed agendo in maniera responsabile verso il nostro comune pianeta terra".
CON-DIR/BUDDISTI/VESAKH                           VIS 20080429 (410)


lunedì 28 aprile 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale di Cuba, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, Arcivescovo di San Cristobal de la Habana, con gli Ausiliari Vescovo  Alfredo Víctor Petit Vergel e Vescovo Jaun de Dios Hernández Ruiz, S.I.

    - L'Arcivescovo Jaun García Raodríguez, Arcivescovo di Camagüey.

-    Il Vescovo Mario Eusebio Mestril Vega, di Ciego de Avila.

-    Il Vescovo Domingo Oropesa Lorente, di Cienfuegos.

    -    Il Vescovo Marcelo Arturo González Amador, di Santa Clara.

- L'Arcivescovo Joseph Marino, Nunzio Apostolico in Bangladesh, con i familiari.
AL:AP/.../...                                    VIS 20080428 (110)

PRIMI RISULTATI INDAGINE LETTURA DELLE SCRITTURE


CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2008 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo una Conferenza Stampa di presentazione dell'indagine: "La lettura delle Scritture in alcuni Paesi" (Stati Uniti d'America, Regno Unito, Paesi Bassi, Germania, Spagna, Francia, Italia, Polonia, Russia)", condotta da GFK - Eurisko e patrocinata dalla Federazione Biblica Cattolica.

  Alla Conferenza Stampa sono intervenuti l'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; il Vescovo Vincenzo Paglia, di Terni e Presidente della Federazione Biblica Cattolica; il Professor Luca Diotallevi, Coordinatore del gruppo di ricerca, Docente di Sociologia all'Università di Roma Tre.

  Nel presentare i dati dell'indagine, l'Arcivescovo Ravasi ha sottolineato la necessità di diffondere sempre più l'importanza della Bibbia e, commentando la frase del filosofo Blaise Pascal, ha detto: "Aveva ragione Pascal, la Scrittura ha passi adatti a consolare tutte le condizioni ed ha passi adatti a inquietare tutte le condizioni".

  Il Vescovo Paglia ha segnalato che in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa" (5-26 ottobre 2008), la Federazione Biblica Cattolica "ha pensato utile realizzare una ricerca in vari paesi del mondo, tenendo presente anche le diverse tradizioni cristiane, per avere un riferimento concreto circa il rapporto dei cristiani con le Scritture".

  "Guardando i primi dati dell'inchiesta" - ha precisato il Vescovo Paglia - "viene confermata in pieno l'intuizione pastorale del Vaticano II nell'esortare i fedeli a riscoprire le Scritture come fonte primaria della vita spirituale" ed ha rilevato che il "legame che c'è tra la Bibbia e l'Eucaristia" viene riconfermato dal fatto "che la maggior parte degli intervistati indichi la celebrazione domenicale come il luogo più abituale in cui ascoltare la Parola di Dio".

 Riguardo al "ruolo della Bibbia nel dialogo ecumenico", il Vescovo di Terni ha sottolineato che: "Le Scritture restano il 'luogo' più efficace che i cristiani hanno per camminare assieme sulla via dell'unità" ed ha segnalato che: "Le risposte mostrano peraltro che non c'è più quella diversità, che in passato poteva notarsi, a proposito del rapporto con le Scritture tra le diverse tradizioni cristiane".

  Inoltre "L'inchiesta rivela alcune singolari sorprese. La prima riguarda la notevole attesa che gli uomini e le donne del nostro tempo hanno nei confronti delle Sante Scritture" che "sono da tutti guardate con grande rispetto". Per "i cristiani è opinione comune che la Bibbia contenga la parola di Dio, che sia un libro ispirato e capace di proporre il senso della vita, ed ha una autorevolezza molto maggiore delle altre istanze ecclesiali" sebbene molti rilevino che la Bibbia sia un testo "vero e capace di presentare valori importanti", "ma troppo alto e difficile da mettere in pratica".

  "Si apre una prima grande sfida: come passare dal fascino che le Scritture continuano a suscitare anche in una società secolarizzata come la nostra, e renderle una parola efficace e forte che cambia il cuore e la vita? È la responsabilità della predicazione che proprio a partire dalle Scritture deve essere un appello autorevole ai credenti e a chiunque è in ricerca"

  "L'ascolto delle Scritture favorisce l'aggregarsi di coloro che ascoltano" - ha affermato il Vescovo Paglia. Insomma, davvero l'ascolto della parola di Dio 'fa' la Chiesa". Leggere le Scritture "nella grande compagnia della Chiesa. (...) Su questa via si evitano i due scogli più pericolosi a cui si pone talora poca attenzione: anzitutto una lettura fondamentalista" e "una lettura individualistico-psicologizzante che porta a riversare se stessi nelle pagine".

  Il Presule ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di "dare spazio alle 'scuole della parola', alle 'scuole del vangelo', alle 'scuole di lettura e di ascolto della Bibbia. (...) È in questo orizzonte che deve porsi la 'lectio divina' il più antico e ricco dei metodi di ascolto delle Scritture. La 'lectio' deve trovare nuovi spazi e nuove forme sino a divenire il modo abituale nelle nostre comunità cristiane di avvicinarsi alla parola di Dio".

  Il Professor Diotallevi ha spiegato che nel corso dell'indagine sono state effettuate  circa 13.000 interviste e che il programma di ricerca presentato "appare come l'impresa scientifica più sistematica sinora mai tentata per una comparazione su scala internazionale del grado e delle forme della familiarità con le Scritture della tradizione cristiana da parte della popolazione adulta".

  "La Bibbia" - ha proseguito il Professor Diotallevi - "nelle aree che abbiamo studiato non è il testo di una minoranza, ma un riferimento importante presente - in misura e forme diverse - nella vita e nella cultura di larghe maggioranze della popolazione. (...) E' possibile affermare che tra 1/3 ed 1/4 degli adulti dei paesi considerati negli ultimi 12 mesi ha letto almeno una volta un brano della Bibbia".

  "Un 'gap' divide mondo anglosassone ed Europa centro-occidentale". Nei paesi anglosassoni "in cui la sensazione della vicinanza di Dio è tutt'altro che estinta e la pratica della preghiera tutt'altro che marginale, alla Bibbia si guarda da parte della larghissima maggioranza della popolazione come ad una fonte di verità, come alla fonte di un messaggio che ha a che fare con la vita".

  "La analisi sociologica (...) mostra che la pratica della lettura biblica statisticamente dipende, più che dalla condivisione di credenze religiose, dalla partecipazione a eventi e gruppi che già praticano questo comportamento. (...) Infine, vale la pena sottolineare che la lettura della Bibbia non risente della polarizzazione politica tra 'destra' e 'sinistra', ma sa discriminare su singoli temi. A testimonianza di una cultura largamente diffusa che distingue ma non separa la religione da altri aspetti della vita, anche pubblica, si deve rilevare che nelle popolazioni analizzate prevale largamente una posizione favorevole allo studio della Bibbia nelle Scuole. In particolare i favorevoli superano il 50% in Russia, Polonia, Italia, Regno Unito e Germania".
OP/SACRE SCRITTURE/RAVASI:PAGLIA:DIOTALLEVI       VIS 20080428 (900)


APPELLO DEL PAPA SOMALIA, DARFUR E BURUNDI

CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2008 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il 'Regina Cæli' con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per il consueto appuntamento domenicale.

  "Cari fratelli e sorelle" - ha detto Papa Benedetto XVI - "si è da poco conclusa nella Basilica di San Pietro la celebrazione durante la quale ho ordinato 29 nuovi Sacerdoti. È questo, ogni anno, un momento di speciale grazia e di grande festa: linfa rinnovata viene infusa nel tessuto della Comunità sia ecclesiale che cittadina. (...) Come ho ricordato ai neo presbiteri nel corso della Celebrazione eucaristica, questo è il senso della missione della Chiesa e in particolare dei sacerdoti: seminare nel mondo la gioia del Vangelo! Dove Cristo è predicato con la forza dello Spirito Santo ed è accolto con animo aperto, la società, pur piena di tanti problemi, diventa 'città della gioia' - come suona il titolo di un celebre libro riferito all'opera di Madre Teresa a Calcutta".

  Riferendosi al Viaggio Apostolico negli Stati Uniti d'America, dove "ho trovato (...) una grande vitalità e la decisa volontà di vivere e testimoniare la fede in Gesù", il Santo Padre ha ricordato che "Oggi molte Chiese Orientali celebrano, secondo il calendario giuliano, la grande solennità della Pasqua. Desidero esprimere a questi nostri fratelli e sorelle la mia fraterna vicinanza spirituale. Li saluto cordialmente, pregando il Dio uno e trino di confermarli nella fede, (...) e di confortarli nelle non facili situazioni in cui spesso devono vivere e testimoniare il Vangelo".

  Dopo il Regina Coeli, il Papa ha lanciato un appello per tre Paesi africani che "continuano ad essere motivo di profonda sofferenza e viva preoccupazione": la Somalia, la Regione del Darfur e il Burundi.

  "In Somalia, specialmente a Mogadiscio" - ha ricordato il Papa - "aspri scontri armati rendono sempre più drammatica la situazione umanitaria di quella cara popolazione, da troppi anni oppressa sotto il peso della brutalità e della miseria".

  "Il Darfur, nonostante qualche momentaneo spiraglio, rimane una tragedia senza fine per centinaia di migliaia di persone indifese e abbandonate a sé stesse".

  "Infine il Burundi. Dopo i bombardamenti dei giorni scorsi che hanno colpito e terrorizzato gli abitanti della capitale Bujumbura e raggiunto anche la sede della Nunziatura Apostolica, e di fronte al rischio di una nuova guerra civile, invito tutte le parti in causa a riprendere senza indugio la via del dialogo e della riconciliazione. Confido che le Autorità politiche locali, i responsabili della comunità internazionale e ogni persona di buona volontà non tralasceranno sforzi per far cessare la violenza e onorare gli impegni presi, in modo da porre solide fondamenta alla pace e allo sviluppo".
ANG/SACERDOTI:SOMALIA:DARFUR:BURUNDI               VIS 20080428 (470)


AI NUOVI SACERDOTI: ANNUNCIARE E TESTIMONIARE SPERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2008 (VIS). Questa mattina, VI Domenica di Pasqua, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto nella Basilica Vaticana la Santa Messa nel corso della quale ha conferito l'Ordinazione presbiterale a 29 diaconi, di cui 28 della Diocesi di Roma e uno del Pontificio Collegio Urbano de Propaganda Fide.

  Tredici dei nuovi sacerdoti provengono dal Seminario Maggiore, nove dal Collegio "Redemptoris Mater", sei dallo "Almo Collegio Caprinica", dalla Fraternità Sacerdotale dei Figli della Croce e dal Seminario della Vergine del Divino Amore.

  Il Papa ha ricordato che solitamente l'Ordinazione dei nuovi sacerdoti avviene nella IV Domenica di Pasqua, detta Domenica del Buon Pastore, anche Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, ma quest'anno si è tenuta nella VI Domenica, poiché ha coinciso con la sua partenza per gli Stati Uniti d'America.

  "L'icona del Buon Pastore" - ha detto il Santo Padre - "sembra essere quella che più d'ogni altra pone in luce il ruolo e il ministero del presbitero nella comunità cristiana. Ma anche i passi biblici, che l'odierna liturgia offre alla nostra meditazione, illuminano, secondo un'angolatura diversa, la missione del sacerdote".

  "La prima Lettura, tratta dal capitolo VIII degli 'Atti degli Apostoli', narra la missione del diacono Filippo in Samaria. Vorrei attirare immediatamente l'attenzione sulla frase che chiude la prima parte del testo: 'E vi fu grande gioia in quella città' (At 8,8)".

  "Cari amici, questa è anche la vostra missione: recare il Vangelo a tutti, perché tutti sperimentino la gioia di Cristo e ci sia gioia in ogni città. Che cosa ci può essere di più bello di questo? Che cosa di più grande, di più entusiasmante, che cooperare a diffondere nel mondo la Parola di vita, che comunicare l'acqua viva dello Spirito Santo?" si è interrogato il Papa esclamando: "Annunciare e testimoniare la gioia: è questo il nucleo centrale della vostra missione".

  "'Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi'" (2 Cor 1,24). Sono parole programmatiche per ogni sacerdote. Per essere collaboratori della gioia degli altri, in un mondo spesso triste e negativo, bisogna che il fuoco del Vangelo arda dentro di voi, che abiti in voi la gioia del Signore. Allora solo potrete essere messaggeri e moltiplicatori di questa gioia recandola a tutti, specialmente a quanti sono tristi e sfiduciati".

  Riferendosi al rito di imposizione delle mani descritto nel brano degli Atti degli Apostoli, il Papa ha sottolineato che esso: "E' un segno inseparabile dalla preghiera, della quale costituisce un prolungamento silenzioso. Senza dire parole, il Vescovo consacrante e dopo di lui gli altri sacerdoti pongono le mani sul capo degli ordinandi, esprimendo così l'invocazione a Dio perché effonda il suo Spirito su di loro e li trasformi rendendoli partecipi del Sacerdozio di Cristo".

  "In quella preghiera silenziosa avviene l'incontro tra due libertà: la libertà di Dio, operante mediante lo Spirito Santo, e la libertà dell'uomo" - ha commentato il Papa - "Ritroviamo questo misterioso 'movimento' trinitario, che conduce lo Spirito Santo e il Figlio a dimorare nei discepoli, anche nella pericope evangelica. (...)  Senza l'amore per Gesù, che si attua nell'osservanza dei suoi comandamenti, la persona si esclude dal movimento trinitario e inizia a ripiegarsi su se stessa, perdendo la capacità di ricevere e comunicare Dio".

  "'Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi' (1 Pt 3,15)" - ha affermato ancora il Santo Padre citando la Prima Lettera di Pietro. Adorate Cristo Signore nei vostri cuori: coltivate cioè una relazione personale d'amore con Lui, amore primo e più grande, unico e totalizzante, dentro il quale vivere, purificare, illuminare e santificare tutte le altre relazioni".

  "La 'speranza che è in voi' è legata a questa 'adorazione', a questo amore di Cristo, che per lo Spirito, come dicevamo, abita in noi. La nostra speranza, la vostra speranza è Dio, in Gesù e nello Spirito. Speranza che da oggi diventa in voi 'speranza sacerdotale', quella di Gesù Buon Pastore, che abita in voi e dà forma ai vostri desideri secondo il suo Cuore divino: speranza di vita e di perdono per le persone che saranno affidate alle vostre cure pastorali; speranza di santità e di fecondità apostolica per voi e per tutta la Chiesa; speranza di apertura alla fede e all'incontro con Dio per quanti vi accosteranno nella loro ricerca della verità; speranza di pace e di conforto per i sofferenti e i feriti dalla vita".
BXVI-HML/ORDINAZIONE PRESBIETERALE                   VIS 20080428 (800)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

  - L'Arcivescovo Osvaldo Padilla, Nunzio Apostolico in Mongolia, attualmente Nunzio Apostolico in Corea.

- Consultori della Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo presso il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, l'Arcivescovo Kevin John Patrick McDonald, di Southwark (Gran Bretagna); il Vescovo William Francis Murphy, di Rockville Centre (Stati Uniti d'America); il Padre Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Custode di Terra Santa, Gerusalemme; il Sacerdote Professor Joseph Sievers, Direttore dello "Istituto Cardinale Agostino Bea" presso la Pontificia Università Gregoriana, Roma; il Sacerdote Lawrence E. Frizzel, Direttore dello "Institute of Judeo-Christian Studies" dell'Università "Seton Hall" (Stati Uniti d'America).
NN:NA/.../...                                       VIS 20080428 (120)


CARDINALE DIAS INVIATO MILLENNIO CRISTIANO ETIOPIA

CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2008 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera Pontifica, redatta in latino e datata 27 marzo, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni per il Nuovo Millennio Cristiano in Etiopia, in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale (Addis Abeba, 2-4 maggio 2008).

  La Missione che accompagnerà il Cardinale Dias è composta dal Sacerdote Tsegaye Keniani, dell'Arcidiocesi di Addis Abeba, già Segretario Generale dello "Ethiopian Catholic Secretariate" e dal Padre Tesfaye Tadesse, M.C.C.J., Superiore Provinciale dei Missionari Comboniani in Etiopia e Presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori Religiosi in Etiopia.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/ETIOPIA:DIAS               VIS 20080428 (120)


PAPA AI GIOVANI: RISPONDERE CON CORAGGIO CHIAMATA DIO


CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2008 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Lettera del Santo Padre Benedetto XVI indirizzata al Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi (Francia) e Presidente della Conferenza Episcopale di Francia, in occasione del centesimo anniversario del "Frat", pellegrinaggio dei giovani della Provincia di Parigi, in corso quest'anno dal 22 al 27 aprile a Lourdes.

  Nella Lettera al Cardinale Vingt-Trois, ricordando la ricorrenza quest'anno del 150° anniversario delle apparizioni della Vergine Maria a Bernadette, Papa Benedetto XVI esorta i giovani a guardare a Maria "invitata ad intraprendere  un cammino sorprendente e sconcertante, la cui disponibilità le fa sperimentare una gioia che tutte le generazioni hanno cantato".

  "E' il nostro 'sì' a Dio che fa sgorgare la fonte della vera felicità: questo 'sì' libera l'io da tutto ciò che lo rinchiude in se stesso. Fa entrare la povertà della nostra vita nella ricchezza e nella forza del progetto di Dio, senza però, ostacolare la nostra libertà e la nostra responsabilità. (...) Conforma la nostra vita alla vita stessa del Cristo".

  Il Papa invita i giovani a "celebrare con entusiasmo la gioia di credere, d'amare e di sperare in Cristo, e a percorrere nella fiducia il cammino di iniziazione" proposto. "Vi invito" - ha detto Benedetto XV I - "in particolare, a raccogliere con attenzione la testimonianza dei vostri maggiori nella fede e ad apprendere ad accogliere, nel silenzio e nella meditazione, la Parola di Dio, perché essa possa forgiare il vostro cuore e produrre in voi frutti generosi".

  Il pellegrinaggio del "Frat", conclude il Pontefice, "è anche un tempo privilegiato per lasciarsi interrogare da Cristo: 'Che vuoi fare della tua vita?' Quanti fra di voi sentono la chiamata a seguire Cristo nel sacerdozio o nella vita consacrata, come numerosi giovani che hanno partecipato al 'Frat', rispondano all'invito del Signore, ponendosi totalmente al servizio della Chiesa, in una vita totalmente donata per il Regno dei Cieli e non saranno ingannati".
BXVI-LETT/PELLEGRINAGGIO GIOVANI/VINGT-TROIS    VIS 20080428 (340)


venerdì 25 aprile 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi (Francia).

 - L'Arcivescovo Peter Takeo Okada, di Tokyo (Giappone), Presidente della Conferenza Episcopale Giapponese; con l'Arcivescovo Leo Jun Ikenaga, S.J., di Osaka, Vice Presidente della medesima Conferenza Episcopale; l'Arcivescovo Joseph Mitsuaki Takami, P.S.S., di Nagasaki; il Vescovo Francis Xavier Osamu Mizobe, S.D.B., di Takamatsu;

- Il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente emerito della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.   

- Il Vescovo Fernando José Monteiro Guimarães, Vescovo eletto di Garanhuns (Brasile).
AP/.../...                                       VIS 080425 (110)


VIVA CORDIALITÀ INCONTRO PONTEFICE E CAPO STATO ITALIANO


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo la Dichiarazione rilasciata, nella serata di ieri, da Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, relativa all'incontro del Santo Padre con il Presidente della Repubblica Italiana Onorevole Giorgio Napoletano, avvenuto in occasione del Concerto offerto dal Capo dello Stato al Pontefice, nell'Aula Paolo VI in Vaticano.

  "Nell'incontro, durato circa quindici minuti e caratterizzato da viva cordialità, sono stati toccati i grandi temi della situazione del mondo di oggi, con particolare riferimento al recente discorso tenuto dal Santo Padre all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: la dignità della persona umana, i fondamenti dei diritti dell'uomo e l'impegno della comunità internazionale per la loro protezione e promozione; il dialogo fra la ragione e la fede al servizio della crescita integrale della persona e dello sviluppo armonico della comunità umana; il dialogo fra le grandi religioni e il loro contributo per la pace nel mondo".

  "Il Presidente della Repubblica ha espresso al Santo Padre, anche a nome del popolo italiano, i suoi auguri più vivi in occasione del terzo anniversario del pontificato e del recente genetliaco. Per parte sua, il Santo Padre ha rinnovato l'espressione dei suoi sentimenti di affetto e di attenta partecipazione alle vicende dell'amato popolo italiano, assicurando il suo costante pensiero e la sua preghiera".
OP/INCONTRO PONTEFICE:PRESIDENTE/NAPOLITANO    VIS 20080425 (230)


giovedì 24 aprile 2008

VALORE SPIRITUALE MUSICA INFONDE SPERANZA

CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2008 (VIS).  Nel pomeriggio di ieri, nell'Aula Paolo VI, in Vaticano, il Santo Padre ha assistito ad un Concerto offerto in Suo onore, dal Presidente della Repubblica Italiana, Senatore Giorgio Napolitano, in occasione del terzo anniversario di Pontificato.
 
  L'Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico di Milano "Giuseppe Verdi", diretti rispettivamente dal Maestro Oleg Caetani e dal Maestro Erina Gambarini, hanno eseguito musiche di Luciano Berio, Johannes Brahms e Ludwig van Beethoven.

  Il Papa ha seguito il Concerto dal corridoio centrale dell'Aula Paolo VI, con il Presidente Napolitano ed il fratello maggiore Monsignor Georg Ratzinger.

  Prima del Concerto, il Presidente della Repubblica ha rivolto al Santo Padre i voti augurali per il terzo anniversario di pontificato e per il suo 81° genetliaco.

  Al termine Benedetto XVI ha ringraziato il Presidente Napolitano per il dono del concerto. "In esso - ha detto il Papa - "ravviso anche un ulteriore segno del grande affetto che il popolo italiano nutre nei confronti del Papa".

  Nel rivolgere "un sincero plauso all'Orchestra Sinfonica e al Coro Sinfonico Giuseppe Verdi' di Milano", il Santo Padre ha espresso "un pensiero di gratitudine ai dirigenti della benemerita Fondazione 'Giuseppe Verdi', incoraggiandoli a proseguire nel prestigioso percorso artistico e culturale intrapreso, che so essere avvalorato anche dall'impegno di portare la musica ad alleviare situazioni di difficoltà umana, quali si verificano ad esempio in ospedali e carceri".

  "Abbiamo avuto la gioia di ascoltare con attenta partecipazione" - ha proseguito il Pontefice - " impegnativi brani concertistici di Luciano Berio, Johannes Brahms e Ludwig van Beethoven. Mi piace sottolineare come la musica di Brahms abbia arricchito di religiosa fiducia il 'Canto del destino' di Hölderlin. Questo fatto introduce alla considerazione del valore spirituale dell'arte musicale, chiamata, in modo singolare, ad infondere speranza nell'animo umano, così segnato e talvolta ferito dalla condizione terrena. Vi è una misteriosa e profonda parentela tra musica e speranza, tra canto e vita eterna: non per nulla la tradizione cristiana raffigura gli spiriti beati nell'atto di cantare in coro, rapiti ed estasiati dalla bellezza di Dio. Ma l'autentica arte, come la preghiera, non ci estranea dalla realtà di ogni giorno, bensì ad essa ci rimanda per 'irrigarla' e farla germogliare, perché rechi frutti di bene e di pace".

  "Le magistrali interpretazioni che abbiamo ascoltato ci ricordano inoltre il valore e l'importanza universale del patrimonio artistico: penso specialmente alle giovani generazioni, che dall'accostamento a tale patrimonio possono trarre sempre nuove ispirazioni per costruire il mondo secondo progetti di giustizia e di solidarietà, valorizzando, al servizio dell'uomo, le multiformi espressioni della cultura mondiale. Penso pure all'importanza che riveste l'educazione all'autentica bellezza per la formazione dei giovani".

  "L'arte nel suo complesso contribuisce ad affinare il loro animo e orienta verso l'edificazione di una società aperta agli ideali dello spirito. L'Italia, con il suo eccezionale patrimonio artistico, può svolgere, a questo riguardo, un ruolo importante nel mondo: la quantità e la qualità dei monumenti e delle opere d'arte che possiede la rendono di fatto 'messaggera' universale di tutti quei valori che l'arte esprime e al tempo stesso promuove. La festosità del canto e della musica sono altresì un costante invito per i credenti e per gli uomini di buona volontà ad impegnarsi per dare all'umanità un avvenire ricco di speranza".
BXVI-CONCERTO/VALORE MUSICA/NAPOLITANO               VIS 20080425 (550)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Membri del Pontificio Consiglio per i Laici: il Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Krakóv (Polonia); l'Arcivescovo Reinhard Marx, di München und Freising (Germania); la Dottoressa Paola Bignardi, Coordinatrice del Forum Internazionale di Azione Cattolica (Italia); il Professor Matteo Calisi, Presidente della Fraternità Cattolica delle Comunità e Associazioni Carismatiche di Alleanza (Italia); il Signor Henrique Elias, Procuratore del Sodalizio di Vita Cristiana (Perù); la Signora Katarina Hulmanova, Coordinatrice del Foro delle Organizzazioni Cattoliche presso la Conferenza Episcopale Slovacca (Slovacchia); la Signora Pilar Jensen, dell'Istituto di Famiglie di Schönstatt (Cile); il Signor Guy Maginzi, Segretario Generale delle Comunità di Vita Cristiana (Repubblica Democratica del Congo); il Professor Josep Miró i Ardevol, Fondatore di "E. Cristians" e animatore delle Convenzioni dei Cristiani per l'Europa, Barcelona (Spagna); Signora Michelle Moran, Presidente di "International Catholic Charismatic Renewal Services (Gran Bretagna); il Professor Norbert Müller, Docente presso l'Università di Mainz (Germania); il Professor Balázs Schanda, Decano della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica Péter Pázmány di Budapest (Ungheria); Signor Guilherme Vaz, Direttore di Educazione e Tecnologia, Mumbai (India); Signora Lola Velarde, Presidente dell'Istituto Europeo di Politica Familiare (Spagna); Professor Karol Zyczkowski, Docente presso l'Università Jagellonica di Kraków (Polonia).

- Consultori del Pontificio Consiglio per i Laici: il Vescovo Carlo Mazza, di Fidenza (Italia); il Monsignor Piero Coda, della Diocesi di Frascati (Italia); il Sacerdote Julián Carrón, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione (Spagna); la Professoressa Helen Alvare, Docente presso la "Catholic University of America" (Stati Uniti d'America); il Signor Edio Costantini, Presidente del Centro Sportivo Italiano (Italia); il Signor Moysés de Azevedo, Fondatore della Comunità Shalom (Brasile); il Professor Guillermo León Escobar-Herrán, Docente presso la Pontificia Università Gregoriana; il Signor Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (Italia); la Dottoressa Danuta Piekarz, Kraków (Polonia).

- Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, la Professoressa Angelica Nüßberger, Professoressa di Diritto pubblico e Direttrice dello "Institut für Ostrecht", presso l'Università di Colonia (Repubblica Federale di Germania).
NA/.../...                                       VIS 20080424 (330)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Mario Roberto Cassari, Nunzio Apostolico in Croazia.

- L'Arcivescovo Nechan Karakéhéyan Amministratore Apostolico dell'Ordinariato per i cattolici di rito armeno residenti in Grecia; Ordinario per gli Armeni cattolici dell'Europa Orientale, in Visita "ad Limina Apostolorum", con l'Arcivescovo Vartan Kechichian, C.A.M., Coadiutore emerito dell'Ordinariato per gli Armeni cattolici dell'Europa Orientale.

- Il Vescovo Giuseppe Pasotto, C.S.S., Amministratore Apostolico del Caucaso dei Latini, in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Padre Ján Capla, S.D.B., Superiore della Missione "sui iuris" di Baku (Azerbaigian), in Visita "ad Limina Apostolorum".

  Nel pomeriggio il Santo Padre Benedetto XVI riceverà in udienza l'Onorevole Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana, ed assisterà, nell'Aula Paolo VI,  ad un Concerto, offerto in Suo onore, dal Presidente Napolitano, in occasione del terzo anniversario di Pontificato.
AP:AL/.../...                                       VIS 20080424 (150)


CONFERIRE DIMENSIONE UMANA ALLA TECNOLOGIA

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2008 (VIS). Il Monsignor Renato Volante, Osservatore Permanente della Santa Sede presso la F.A.O. (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), è intervenuto il 17 aprile scorso alla 30ma Conferenza Regionale della F.A.O. per l'America Latina e i Carabi,  tenutasi a Brasilia (Brasile), il 17 e 18 aprile scorso.

 "La Santa Sede" - ha affermato il Presule - "con la sua presenza vuole mostrare apprezzamento per l'opera che la F.A.O. svolge congiuntamente ai diversi Governi nella lotta contro la fame e la malnutrizione, sostenendo con la prospettiva essenzialmente etica che le appartiene, quelle scelte di natura politica e sociale capaci di corrispondere in modo concreto e coerente alle odierne necessità. E' del tutto chiaro, infatti, che la mancanza di una nutrizione adeguata non solo impedisce il pieno sviluppo della personalità di donne e uomini, ma costituisce una evidente negazione dei loro diritti a cominciare da quello fondamentale alla vita che nel cibo ha una sua componente indispensabile".

  "Questa Conferenza" - ha proseguito l'Osservatore Permanente - "indica ancora una volta che sforzo principale è trasferire in una dimensione effettivamente umana quelle forze e quei dati che la tecnica, la tecnologia, le nuove ricerche scientifiche permettono di applicare all'attività agricola e quindi alla produzione di alimenti. L'impegno è, dunque, quello di confrontarsi con le più ampie strategie elaborate a livello mondiale per sradicare la povertà".

  Con riferimento ad una delle questioni più importanti esaminate dalla Conferenza Regionale, la sicurezza alimentare, Monsignor Volante ha sottolineato che: "Ciò per molti Paesi della Regione significa considerare non solo le difficoltà della produzione agricola. Come dimenticare che per molti Paesi la realtà economica dipende quasi esclusivamente dall'esportazione di un ristretto numero di prodotti tipici e, al contrario, la sicurezza alimentare dall'importazione di molti alimenti".

  "Rimane poi aperta e problematica" - ha proseguito il Monsignor Volante - "la questione della riforma agraria la cui lenta progressione che ravvisa nei paesi della Regione conferma quanto sia necessario adottare strategie di proprietà della terra e legislazioni misurate con la possibilità di essere concretamente realizzate. (...) Ogni riforma agraria, dunque, deve poter fare riferimento alla realtà dei piccoli agricoltori e delle comunità indigene, con la loro tradizione spesso lontana dalla dimensione istituzionale e dai vantaggi di nuovi criteri di produzione o da modelli di consumo attuati nelle aree urbane da un ristretto gruppo di popolazione. Si tratta di un obiettivo prioritario a cui la Chiesa cattolica riserva grande attenzione, disponibile a collaborare con le sue strutture e mediante l'esperienza delle forme di associazione e cooperazione tra agricoltori, pescatori e lavoratori artigianali occupati nella lavorazione della terra e nella conservazione della conseguente produzione".
DELSS/SICUREZZA ALIMENTARE/VOLANTE:F.A.O.           VIS 20080424 (440)


PRESULI CAUCASO: SOSTENERE FEDELI NELLE DIFFICOLTÀ

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza i Presuli del Caucaso Meridionale, in occasione della Visita "ad Limina Apostolorum".

  "Dopo la caduta dell'Unione Sovietica" - ha detto il Papa nel suo discorso - "le vostre popolazioni hanno conosciuto significativi cambiamenti sociali sulla strada del progresso, ma rimangono ancora difficili situazioni: molti sono i poveri, i disoccupati e i rifugiati, che le guerre hanno allontanato dalle loro case, lasciandoli di fatto in balia della precarietà. Le vicende travagliate del secolo scorso non hanno però spento la fiamma del Vangelo che, (...) ha trovato nel Caucaso un terreno fertile, pur non essendo mancate contrapposizioni violente, sia interne sia provenienti dall'esterno, che hanno causato molte vittime, tra le quali la Chiesa annovera non pochi martiri della fede".

  "La vostra attività pastorale" - ha proseguito il Pontefice - "si dispiega dunque in un territorio dove permangono tante sfide sociali e culturali, e dove la comunità cattolica costituisce un 'piccolo gregge', che vive la propria fede a contatto con altre Confessioni cristiane ed altre Religioni: convivono infatti cattolici di rito armeno, latino e caldeo, con ortodossi, armeni-apostolici, ebrei e musulmani. In tale contesto multireligioso è importante che i cattolici continuino e intensifichino sempre più la loro collaborazione con le altre Chiese e anche con i seguaci di altre Religioni come già avviene in molte parti".

  "Mi unisco" - ha detto ancora il Pontefice - "all'aspirazione delle vostre comunità cattoliche, perché venga ad esse riconosciuta la personalità giuridica nel rispetto della natura propria della Chiesa Cattolica. Auspico, altresì, che, a seguito del dialogo in corso tra cattolici ed ortodossi, cresca quella fraternità che deve caratterizzare le relazioni tra Chiese rispettose l'una dell'altra, nonostante le differenze ancora esistenti".

  "Incoraggiate (...) e sostenete i vostri fedeli" - ha esortato il Papa - "affinché dinanzi alle difficoltà non venga meno la gioia di professare la fede e di appartenere alla Chiesa cattolica!".

  "Pregate e fate pregare" - ha detto il Papa ai Vescovi - "perché non manchino operai nella vigna del Signore; continuate a promuovere le vocazioni sacerdotali e alla vita consacrata. E' necessario far sì che in Armenia, in Azerbaigian e in Georgia le future generazioni possano contare su un clero che sia santo, viva con gioia la propria vocazione e si dedichi con generosità alla cura di tutti i fedeli".

  "Sostenete le famiglie" - ha esortato ancora Benedetto XVI - che "a causa della mentalità inculcata ed ereditata dal periodo comunista, incontrano non poche difficoltà e sono segnate da quelle ferite e da quegli attentati alla vita umana che purtroppo si registrano in tante altre parti del mondo. Sia vostra cura, quali primi responsabili della pastorale familiare, educare i coniugi cristiani a 'testimoniare l'inestimabile valore dell'indissolubilità e della fedeltà matrimoniale".

  "So quanto zelo vi arda nel cuore e quanti sforzi compiate per diffondere il Vangelo della speranza. Mi colpisce particolarmente l'attenzione che, con differenti attività caritative, riservate alle necessità dei poveri e delle persone in difficoltà, grazie al prezioso contributo di religiosi, religiose e laici".

  Benedetto XVI ha esortato i Presuli del Caucaso a promuovere "incontri e momenti per verificare periodicamente i piani pastorali che elaborate, specialmente per la preparazione ai Sacramenti. Tali piani puntino soprattutto alla formazione delle coscienze dei fedeli secondo l'etica evangelica con un'attenzione privilegiata ai giovani".
AL/.../CAUCASO                                           VIS 20080424 (550)


RITI DI BEATIFICAZIONE APPROVATI DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2008 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato questo mattina che nei prossimi giorni avranno luogo i Riti di Beatificazione delle Serve di Dio:

- Candelaria de San José (Susana Paz Castello Ramirez), Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane del Terz'Ordine Regolare del Venezuela: Domenica 27 aprile 2008, a Caracas (Venezuela), nello Stadio dell'Università Centrale del Venezuela.

- Maria Maddalena dell'Incarnazione (Caterina Sordini), Vergine, Fondatrice dell'Ordine delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento: Sabato 3 maggio 2008, a Roma, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, alle ore 16:00.

- Maria Rosa Flesch (Margherita), Vergine, Fondatrice dell'Istituto delle Suore Francescane Missionarie di Santa Maria degli Angeli: Domenica 4 maggio, 2008, nella Cattedrale di Trier (Repubblica Federale di Germania), alle ore 15:00.
OCL/BEATIFICAZIONI/...                               VIS 20080424 (140)

mercoledì 23 aprile 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Hugo Nicolás Barbaro, Vescovo di San Roque de Presidencia Roque Sáenz Peña (superficie: 71.303; popolazione: 495.000; cattolici: 422.000; sacerdoti: 37; religiosi: 126, diaconi permanenti: 6), Argentina. Il Vescovo eletto, finora Direttore Spirituale Regionale della Prelatura dell'Opus Dei in Argentina, è nato nel 1950 a Vicente López (Argentina), ed è stato ordinato sacerdote nel 1980. Succede al Vescovo José Lorenzo Sartori, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../BARBARO:SARTORI                           VIS 20080422 (100)


CARDINALE LÓPEZ TRUJILLO: INFATICABILE DIFENSORE FAMIGLIA

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha avuto parole di elogio per la figura del defunto Cardinale Alfonso López Trujillo, nell'omelia tenuta questa mattina nella Basilica di San Pietro, al termine della Liturgia Esequiale per il compianto Porporato, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, scomparso sabato 19 aprile, all'età di 72 anni.

  La Santa Messa è stata celebrata dal Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, insieme con i Membri del Collegio Cardinalizio presenti a Roma.

  Il Papa ha tracciato un profilo del "più giovane dei Cardinali" creato da Papa Giovanni Paolo II nel Concistoro del 1983, ricordando la sua ordinazione sacerdotale nel novembre 1960, la sua missione pastorale quale Vescovo Ausiliare di Bogotá (Colombia), negli anni settanta, quale Presidente del CELAM (1979-1983), e Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia (1987-1990), fino alla sua nomina a Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia nel 1990.

  "Come non porre in rilievo" - ha detto il Santo Padre - "lo zelo e la passione con cui egli ha lavorato durante questi quasi 18 anni, svolgendo un'infaticabile azione a tutela e promozione della famiglia e del matrimonio cristiano? Come non ringraziarlo per il coraggio con cui ha difeso i valori non negoziabili della vita umana?".

  "Tutti abbiamo ammirato la sua infaticabile attività" - ha proseguito il Pontefice - "Frutto di questo suo impegno è il 'Lexicon', che costituisce un prezioso testo di formazione per operatori pastorali e uno strumento per dialogare col mondo contemporaneo su temi fondamentali di etica cristiana. Non possiamo non essergli grati per la tenace battaglia che ha condotto a difesa della 'verità' dell'amore familiare e per la diffusione del 'vangelo della famiglia'".

  "Il compianto Cardinale traeva il suo amore per la verità dell'uomo e per il vangelo della famiglia dalla considerazione che ogni essere umano ed ogni famiglia riflettono il mistero di Dio che è Amore" - ha detto ancora il Papa ricordando che in occasione dell'Assemblea del Sinodo dei Vescovi del 1997, il Porporato "presentò una spiritualità assai concreta per quanti sono impegnati nell'attuazione del progetto divino sulla famiglia, e sottolineò che se la scienza non si dedica a comprendere e a educare alla vita perderà le più decisive battaglie sul terreno affascinante e misterioso dell'ingegneria genetica".

  Il Cardinale Alfonso López Trujillo, il cui motto era "Veritas in caritate", dedicò "all'affermazione della verità (...) l'intera sua esistenza" - ha affermato il Papa aggiungendo che "la verità nell'amore è sempre stata per lui un 'polo esistenziale', dapprima quando in Colombia era proteso a 'trovare il senso di una genuina liberazione in ambito teologico' e in seguito, qui a Roma, quando si dedicò ad 'approfondire, proclamare e diffondere il vangelo della vita e il vangelo della famiglia, come collaboratore del Santo Padre".

  "La generosità del compianto Cardinale, tradotta in molteplici opere di carità, specialmente a favore dei bambini in diverse parti del mondo" - ha concluso Papa Benedetto XVI - "ci sia di incoraggiamento a spendere ogni nostra risorsa fisica e spirituale per il Vangelo; ci sproni ad operare in difesa della vita umana; ci aiuti a guardare costantemente alla meta del nostro pellegrinaggio terreno".
HML/ESEQUIE/LÓPEZ TRUJILLO                               VIS 20080423 (510)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Dimitrios Salachas, Esarca Apostolico per i cattolici greci di rito bizantino (cattolici: 2.300; sacerdoti: 10; religiosi: 14), Grecia. Il Vescovo eletto, nato nel 1939 ad Atene (Grecia) ed ordinato sacerdote nel 1964, è stato finora Membro della Commissione teologica per il dialogo ecumenico con le Chiese ortodosse. Succede al Vescovo Anarghyros Printesis, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale del medesimo Esarcato Apostolico per i cattolici greci di rito bizantino, presentata in conformità al canone 210, paragrafo 1, del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.

- Ha nominato il Reverendo Jacques Danka Longa, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Kara (superficie: 10.590; popolazione: 920.000; cattolici: 123.288; sacerdoti: 67; religiosi: 94), Togo. Il Vescovo eletto, nato nel 1961 a Sokodé (Togo), ordinato sacerdote nel 1992, è stato finora Rettore del Seminario Maggiore Interdiocesano "Jean Paul II" di Lomé (Togo).

- Ha nominato il Padre Lázlo Német, S.V.D., Vescovo di Zrenjanin (superficie: 9.387; popolazione: 560.809; cattolici: 63.746; sacerdoti: 25; religiosi: 16; diaconi permanenti: 1), Serbia. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Odzaci (Serbia), ha emesso i voti perpetui nella Società del Verbo Divino nel 1982, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983. Dal luglio 2006 è stato Segretario della Conferenza Episcopale Ungherese e Professore di missiologia presso l'Istituto Superiore di Teologia per i Religiosi "Sapientia" di Budapest (Ungheria).
NER:RE:NEC/.../...                                   VIS 20080423 (270)


martedì 22 aprile 2008

CARDINALE VINGT-TROIS PRENDE POSSESSO CHIESA TITOLARE

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2008 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto che il Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo Metropolita di Parigi (Francia), prenderà possesso del Titolo di San Luigi dei Francesi, Largo Santa Giovanna d'Arco, 5, domenica 27 aprile, alle ore 11:00.
OCL/POSSESSI CARDINALIZI/VINGT-TROIS VIS 20080422 (40)

ORDINAZIONE SACERDOTALE 29 DIACONI DIOCESI DI ROMA

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2008 (VIS). Domenica 27 aprile, VI Domenica di Pasqua, alle ore 9:30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà la Santa Messa e conferirà l'Ordinazione presbiterale a 29 Diaconi della Diocesi di Roma.
OP/ORDINAZIONE DIACONI/...                     VIS 20080422 (50)

AFFRONTARE CONSEGUENZE URBANIZZAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2008 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto, il 9 aprile scorso a New York, alla 41ma Sessione della Commissione su Popolazione e Sviluppo del Consiglio Economico e Sociale dell'O.N.U.

 "La migrazione e l'urbanizzazione delle società" - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "non devono essere valutati soltanto in termini del loro impatto di carattere economico. Nella ricerca di soluzioni per affrontare le gravi sfide derivanti dalle massicce migrazioni interne e transnazionali, non bisogna dimenticare che al centro di tale fenomeno è la persona umana".

  "Infatti, il sorgere di nuove megalopoli provoca l'insorgere di problemi ambientali, sociali ed economici. Ma una delle conseguenze più urgenti e dolorose dell'urbanizzazione è il numero crescente di individui che vivono nei bassifondi delle metropoli. Nel 2005 erano già oltre 840 milioni di persone nel mondo che vivevano in tali condizioni".

  "Mancando di tutto, questi individui perdono il senso dell'autostima e della propria dignità, restando intrappolati in un circolo vizioso di estrema povertà ed emarginazione" - ha sottolineato l'Arcivescovo Migliore - "Essi si sentono impotenti nel reclamare anche i servizi pubblici più elementari. (...) Le autorità politiche e la società civile, nel momento di prendere le loro decisioni, devono includere queste persone e le loro necessità, in cima alla lista degli obiettivi dei loro programmi".

    "Se vogliamo realizzare gli Obiettivi del Millennio (Millennium Goals) entro il 2015, dobbiamo riservare maggiore attenzione alle comunità rurali, nelle quali circa 675 milioni di persone non hanno ancora accesso all'acqua potabile e due bilioni vivono senza avere accesso alla cure sanitarie fondamentali. Le politiche a livello nazionale ed internazionale farebbero bene ad assicurarsi che le comunità rurali usufruiscano di servizi sociali di più elevata qualità, rendendoli più facilmente accessibili".
DELSS/URBANIZZAZIONE:SVILUPPO/O.N.U.:MIGLIORE   VIS 20080422 (290)


CARDINALE VINGT-TROIS PRENDE POSSESSO CHIESA TITOLARE

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2008 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto che il Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo Metropolita di Parigi (Francia), prenderà possesso del Titolo di San Luigi dei Francesi, Largo Santa Giovanna d'Arco, 5, domenica 27 aprile, alle ore 11:00.
OCL/POSSESSI CARDINALIZI/VINGT-TROIS             VIS 20080422 (40)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Hugo Nicolás Barbaro, Vescovo di San Roque de Presidencia Roque Sáenz Peña (superficie: 71.303; popolazione: 495.000; cattolici: 422.000; sacerdoti: 37; religiosi: 126, diaconi permanenti: 6), Argentina. Il Vescovo eletto, finora Direttore Spirituale Regionale della Prelatura dell'Opus Dei in Argentina, è nato nel 1950 a Vicente López (Argentina), ed è stato ordinato sacerdote nel 1980. Succede al Vescovo José Lorenzo Sartori, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../BARBARO:SARTORI                           VIS 20080422 (100)

lunedì 21 aprile 2008

SUPERARE OGNI SEPARAZIONE TRA FEDE E VITA


CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2008 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, 14:30 ora locale, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa nello "Yankee Stadium" del Bronx a New York, che dal 1923 è lo stadio dell'omonima squadra di baseball di New York.

  Prima della Celebrazione Eucaristica il Papa ha compiuto un giro dello stadio in autovettura panoramica, calorosamente salutato dalle 60.000 persone presenti. La Santa Messa "della V Domenica di Pasqua" negli Stati Uniti celebra il 200° anniversario della creazione delle sedi di New York, Boston, Filadelfia e Louisville dallo smembramento della sede madre di Baltimora e i 200 anni dall'elevazione della sede madre a Sede Metropolitana.

  "La celebrazione odierna" - ha detto il Papa nell'omelia - "è anche un segno della crescita impressionante che Dio ha concesso alla Chiesa nel vostro Paese nei trascorsi duecento anni. (...)  In questa terra di libertà e di opportunità, la Chiesa ha unito greggi molto diversi nella professione di fede e, attraverso le sue molte opere educative, caritative e sociali, ha contribuito in modo significativo anche alla crescita della società americana nel suo insieme!".

  Commentando le Letture della Liturgia il Santo Padre ha sottolineato che: "La prima Lettura odierna, dagli Atti degli Apostoli, parla di tensioni linguistiche e culturali presenti già all'interno della primitiva comunità ecclesiale. Nello stesso tempo, essa mostra la potenza della Parola di Dio, proclamata autorevolmente dagli Apostoli e ricevuta nella fede, per creare un'unità capace di trascendere le divisioni provenienti dai limiti e dalle debolezze umane".

  "Ci viene qui ricordata una verità fondamentale" - ha spiegato il Papa - "che l'unità della Chiesa non ha altro fondamento se non quello della Parola di Dio, divenuta carne in Cristo Gesù nostro Signore. Tutti i segni esterni di identità, tutte le strutture, associazioni o programmi, per quanto validi o addirittura essenziali possano essere, esistono in ultima analisi soltanto per sostenere e promuovere la più profonda unità la quale, in Cristo, è dono indefettibile di Dio alla sua Chiesa".

  "La prima lettura mostra, inoltre, (...), che l'unità della Chiesa è 'apostolica', cioè un'unità visibile fondata sugli Apostoli, che Cristo ha scelto e costituito come testimoni della sua risurrezione, ed è nata da ciò che la Scrittura chiama 'l'obbedienza della fede'".

  "'Autorità'… 'obbedienza'. Ad essere franchi, queste non sono parole facili da pronunciare oggi" - ha rilevato il Pontefice - "Parole come queste rappresentano una 'pietra d'inciampo' per molti nostri contemporanei, specie in una società che giustamente dà grande valore alla libertà personale. Eppure, alla luce della nostra fede in Gesù Cristo - 'la vita, la verità e la vita' - arriviamo a vedere il senso più pieno, il valore e addirittura la bellezza, di tali parole. Il Vangelo ci insegna che la vera libertà, la libertà dei figli di Dio, si può trovare soltanto nella perdita di sé che è parte del mistero dell'amore".

  "La vera libertà perciò è un dono gratuito di Dio" - ha aggiunto il Papa - "il frutto della conversione alla sua verità, quella verità che ci rende liberi (cfr Gv 8,32). E tale libertà nella verità porta nella sua scia un nuovo e liberante modo di guardare la realtà. Quando ci poniamo nel 'pensiero di Cristo' (cfr Fil 2,5), ci si aprono nuovi orizzonti! Alla luce della fede, nella comunione della Chiesa, troviamo anche l'ispirazione e la forza per diventare lievito del Vangelo in questo mondo".

  "In questi 200 anni il volto della comunità cattolica nel vostro Paese è grandemente cambiato. Pensiamo alle ondate successive di emigranti le cui tradizioni hanno così grandemente arricchito la Chiesa in America. Pensiamo alla fede forte che ha edificato la rete di chiese, di istituzioni educative, sanitarie e sociali che da lungo tempo sono il marchio distintivo della Chiesa in questa terra".

  "In questa terra di libertà religiosa i cattolici hanno trovato non soltanto la libertà di praticare la propria fede ma anche di partecipare pienamente alla vita civile, recando con sé le proprie convinzioni morali nella pubblica arena, cooperando con i vicini nel forgiare una vibrante società democratica. La celebrazione odierna è più che un'occasione di gratitudine per le grazie ricevute: è un richiamo a proseguire in avanti con ferma determinazione ad usare saggiamente le benedizioni della libertà, per edificare un futuro di speranza per le generazioni future".

  "Pregare con fervore per la venuta del Regno" - ha detto ancora il Papa - "significa inoltre essere costantemente vigili per i segni della sua presenza, operando per la sua crescita in ogni settore della società. Vuol dire affrontare le sfide del presente e del futuro fiduciosi nella vittoria di Cristo ed impegnandosi per l'avanzamento del suo Regno. Questo significa non perdere la fiducia di fronte a resistenze, avversità e scandali. Significa superare ogni separazione tra fede e vita, opponendosi ai falsi vangeli di libertà e di felicità. Vuol dire inoltre respingere la falsa dicotomia tra fede e vita politica, poiché come ha affermato il Concilio Vaticano II, 'nessuna attività umana, neanche nelle cose temporali, può essere sottratta al dominio di Dio' ('Lumen gentium', 36)".

  "Questa, cari amici, è la sfida che pone oggi a voi il Successore di Pietro" - ha detto il Pontefice al termine dell'omelia. - "Quale 'stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa', seguite con fedeltà le orme di quanti vi hanno preceduto! (...) Cari giovani amici, (...), possiate trovare il coraggio di proclamare Cristo 'lo stesso ieri, oggi e sempre' e le immutabili verità che hanno fondamento in lui (cfr 'Gaudium et spes', 10; Eb 13,8): sono verità che ci rendono liberi! Si tratta delle sole verità che possono garantire il rispetto della dignità e dei diritti di ogni uomo, donna e bambino nel mondo, compresi i più indifesi tra gli esseri umani, i bimbi non ancora nati nel grembo materno. In un mondo in cui, come Papa Giovanni Paolo II parlando in questo stesso luogo ci ricordò, Lazzaro continua a bussare alla nostra porta (Omelia allo 'Yankee Stadium', 2 ottobre 1979, n. 7), fate in modo che la vostra fede e il vostro amore portino frutto nel soccorrere i poveri, i bisognosi e i senza voce".
PV-USA/OMELIA/YANKEE:NEW YORK                 VIS 20080421 (1010)


PROMUOVERE COESISTENZA PACIFICA FRA LE NAZIONI

CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2008 (VIS). Questa sera alle 20:00, (ora locale), il Santo Padre è arrivato all'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York dove ha avuto luogo la cerimonia di congedo alla presenza delle Autorità politiche e civili, dei Cardinali statunitensi, del Presidente, del Vice Presidente e del Segretario Generale della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d'America, del Vescovo di Brooklyn con 5.000 fedeli della Diocesi nella cui giurisdizione si trova l'aeroporto.

  Dopo il saluto del Vice Presidente degli Stati Uniti d'America, Signor Richard B. Cheney, il Papa ha pronunciato l'ultimo discorso del suo Viaggio.

  "Desidero esprimere a tutti voi la mia profonda gratitudine per la vostra gentile accoglienza" - ha detto il Papa - "È stata per me una gioia essere testimone della fede e della devozione della comunità cattolica in questa Nazione. (...) Sono grato al Presidente Bush per essere venuto a salutarmi all'inizio della mia visita, e ringrazio il Vice Presidente Cheney per la sua presenza qui al momento della mia partenza".

  "Rinnovo i miei auguri e la mia preghiera ai rappresentanti della Sede di Baltimora, la prima Arcidiocesi, e a quelle di New York, Boston, Philadelphia e Louisville, in questo anno giubilare".

  "A tutti i miei fratelli nell'Episcopato, (...) agli officiali e al personale della Conferenza Episcopale che hanno contribuito in tanti modi alla preparazione di questa visita rinnovo la mia riconoscenza per il loro faticoso impegno e la loro dedizione. Con grande affetto saluto ancora una volta i sacerdoti e i religiosi, i diaconi, i seminaristi e i giovani, e tutti i fedeli degli Stati Uniti, e vi incoraggio a perseverare a rendere una gioiosa testimonianza a Cristo nostra speranza, nostro Signore e Salvatore Risorto, che rinnova tutte le cose e ci dona la vita in abbondanza".

  "Uno dei momenti più significativi della mia visita" - ha affermato il Pontefice - "è stata l'opportunità di rivolgere la mia parola all'Assemblea delle Nazioni Unite. Ringrazio il Segretario Generale Ban Ki-moon per il suo gentile invito e la sua accoglienza".

  "Volgendo lo sguardo ai sessant'anni trascorsi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ringrazio per tutto ciò che l'Organizzazione è riuscita a compiere per difendere e promuovere i diritti fondamentali di ogni uomo, donna e bambino in ogni parte del mondo, ed incoraggio tutti gli uomini di buona volontà a continuare ad adoperarsi senza stancarsi per promuovere la giusta e pacifica coesistenza tra i popoli e le nazioni".

  "La visita che questa mattina ho compiuto a Ground Zero" - ha detto ancora il Papa - "rimarrà profondamente impressa nella mia memoria, mentre continuerò a pregare per coloro che perirono e per tutti coloro che soffrono per le conseguenze della tragedia che vi ebbe luogo nel 2001. Prego per tutti negli Stati Uniti, e in verità in tutto il mondo, affinché il futuro porti maggiore fraternità e solidarietà, un accresciuto reciproco rispetto e una rinnovata fiducia e confidenza in Dio, nostro Padre che è nei cieli".

  "Con queste espressioni di commiato vi chiedo di ricordarvi di me nelle vostre preghiere, mentre vi assicuro il mio affetto e la mia amicizia nel Signore. Dio benedica l'America!".

  L'aereo papale è decollato alle 20:30 (2:30 ora di Roma) e dopo poco più di otto ore di volo è atterrato all'aeroporto romano di Ciampino alle ore 10:45 di lunedì 21 aprile. Da Ciampino il Santo Padre è rientrato in Vaticano in automobile.
PV-USA/CONGEDO/NEW YORK                           VIS 20080421 (570)


MERCOLEDÌ 23: ESEQUIE CARDINALE ALFONSO LÓPEZ TRUJILLO

CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio per la scomparsa del Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, avvenuta a Roma, sabato 19 aprile, all'età di 72 anni.

  Nel telegramma, indirizzato al Signor Aníbal López Trujillo, fratello del defunto Cardinale, il Santo Padre esprime "il suo più sentito cordoglio, estensibile ai fratelli Flavio ed Asdrubale e a tutti i familiari. In questi momenti dolorosi mi sento molto vicino a voi tutti e chiedo a Dio, per intercessione di Nostra Signora di Chiquinquirá, di concedere l'eterno riposo a questo infaticabile Pastore, che tanto generosamente si è dedicato al servizio della Chiesa e del Vangelo della vita".

  "Il suo lungo servizio ministeriale, prima come sacerdote e poi Vescovo Ausiliare di Bogotà, come Arcivescovo di Medellín, Segretario e Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano, Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia ed infine come Presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, è una chiara testimonianza del suo profondo amore per la Chiesa e della sua dedizione alla nobile causa della promozione del matrimonio e della famiglia cristiana".

  "Nella presente circostanza, mi è grato impartirle con affetto la confortatrice Benedizione Apostolica che estendo di cuore a quanti lo hanno assistito, ai Vescovi, ai sacerdoti, alle comunità religiose e ai fedeli che lo hanno accompagnato da vicino con la loro amicizia e collaborazione".

  Mercoledì 23 aprile, alle ore 11:00, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, il Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, celebrerà la Santa Messa con i Signori Cardinali.

  Al termine, la Liturgia Esequiale sarà presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI, che terrà l'omelia e il rito della "Ultima Commendatio" e della "Valedictio".
TGR/MORTE/LÓPEZ TRUJILLO                           VIS 20080421 (290)


domenica 20 aprile 2008

SFIDA PIÙ URGENTE CHIESA COMUNICARE GIOIA NASCENTE FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2008 (VIS). Alle 9:15 di questa mattina, (15:00 ora di Roma), il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa nella Cattedrale in stile neogotico di Saint Patrick. All'entrata principale Papa Benedetto XVI è stato accolto dal Cardinale Edward Egan, Arcivescovo di New York, dal Rettore della Cattedrale Monsignor Robert T. Ritchie e dal Sindaco di New York, Signor Michael Bloomberg.

  La Celebrazione della Santa Messa che ha coinciso con il terzo anniversario della Elezione al Soglio Pontificio di Benedetto XVI, è stata offerta "per la Chiesa Universale" ed è stata dedicata al Clero ed ai Religiosi in rappresentanza delle Diocesi della "East Coast" degli Stati Uniti d'America.

  "In questo Paese" - ha detto il Papa nell'omelia - "la missione della Chiesa ha sempre comportato un attrarre la gente 'di ogni nazione che è sotto il cielo' (At 2,5) entro un'unità spirituale arricchendo il Corpo di Cristo con la molteplicità dei loro doni. Mentre ringraziamo per le benedizioni del passato e consideriamo le sfide del futuro, vogliamo implorare da Dio la grazia di una nuova Pentecoste per la Chiesa in America".

  "La Chiesa" - ha proseguito il Papa "(...) è chiamata a proclamare il dono della vita, a proteggere la vita e a promuovere una cultura della vita. (...) La proclamazione della vita, della vita in abbondanza, deve essere il cuore della nuova evangelizzazione. Poiché la vera vita - la nostra salvezza - può essere trovata solo nella riconciliazione, nella libertà e nell'amore che sono doni gratuiti di Dio".

  "È questo il messaggio di speranza che siamo chiamati ad annunziare e ad incarnare in un mondo in cui egocentrismo, avidità, violenza e cinismo così spesso sembrano soffocare la fragile crescita della grazia nel cuore della gente" - ha affermato il Papa - "Forse abbiamo perso di vista che in una società in cui la Chiesa a molti sembra essere legalista ed 'istituzionale', la nostra sfida più urgente è di comunicare la gioia che nasce dalla fede e l'esperienza dell'amore di Dio".

  Successivamente Benedetto XVI, soffermandosi su alcune caratteristiche architettoniche ed artistiche della Cattedrale di "Saint Patrick" ha detto: "Il primo aspetto riguarda le finestre con vetrate istoriate che inondano l'ambiente interno di una luce mistica. Viste da fuori, tali finestre appaiono scure, pesanti, addirittura tetre. Ma quando si entra nella chiesa, esse all'improvviso prendono vita; riflettendo la luce che le attraversa rivelano tutto il loro splendore. Noi, che viviamo la vita di grazia nella comunione della Chiesa, siamo chiamati ad attrarre dentro questo mistero di luce tutta la gente".

  "Non è un compito facile" - ha rilevato il Pontefice - "in un mondo che può essere incline a guardare la Chiesa, come quelle finestre istoriate, 'dal di fuori': un mondo che sente profondamente un bisogno di spiritualità, ma trova difficile 'entrare nel' mistero della Chiesa. Anche per qualcuno di noi all'interno, la luce della fede può essere attenuata dalla routine e lo splendore della Chiesa essere offuscato dai peccati e dalle debolezze dei suoi membri. L'offuscamento può derivare anche dagli ostacoli incontrati in una società che a volte sembra aver dimenticato Dio ed irritarsi di fronte alle richieste più elementari della morale cristiana".

  "La parola di Dio, tuttavia, ci ricorda che nella fede noi vediamo i cieli aperti e la grazia dello Spirito Santo illuminare la Chiesa e portare una speranza sicura al nostro mondo".

  "Ciò mi conduce ad un'altra riflessione sull'architettura di questa chiesa. Come tutte le cattedrali gotiche, essa è una struttura molto complessa, le cui proporzioni precise ed armoniose simboleggiano l'unità della creazione di Dio. (...) Una simile immagine non ci fa forse venire in mente il nostro bisogno di vedere tutte le cose con gli occhi della fede, per poterle in questo modo comprendere nella loro prospettiva più vera, nell'unità del piano eterno di Dio? Ciò richiede, come sappiamo, una continua conversione e l'impegno di 'rinnovarci nello spirito della nostra mente' (cfr Ef 4,23), per acquistare una mentalità nuova e spirituale. (...) Non è forse questa costante conversione 'intellettuale' altrettanto necessaria quanto la conversione 'morale' per la nostra crescita nella fede, per il nostro discernimento dei segni dei tempi e per il nostro contributo personale alla vita e la missione della Chiesa?".

  "Una delle grandi delusioni che seguirono il Concilio Vaticano II" - ha detto il Papa - "con la sua esortazione ad un più grande impegno nella missione della Chiesa per il mondo, penso, sia stata per tutti noi l'esperienza di divisione tra gruppi diversi, generazioni diverse e membri diversi della stessa famiglia religiosa. Possiamo andare avanti solo se insieme fissiamo il nostro sguardo su Cristo! Nella luce della fede scopriremo allora la sapienza e la forza necessarie per aprirci verso punti di vista che eventualmente non coincidono del tutto con le nostre idee o i nostri presupposti. (...) In questo modo ci muoveremo insieme verso quel vero rinnovamento spirituale che voleva il Concilio, un rinnovamento che, solo, può rinforzare la Chiesa nella santità e nell'unità indispensabili per la proclamazione efficace del Vangelo nel mondo di oggi".

  "Qui, nel contesto del nostro bisogno di una prospettiva fondata sulla fede e di unità e collaborazione nel lavoro dell'edificazione della Chiesa, vorrei dire una parola circa l'abuso sessuale che ha causato tanta sofferenza. Ho già avuto modo di parlare di questo e del conseguente danno per la comunità dei fedeli. Qui desidero semplicemente assicurare a voi, cari sacerdoti e religiosi, la mia vicinanza spirituale, mentre cercate di rispondere con speranza cristiana alle continue sfide presentate da questa situazione. Mi unisco a voi pregando affinché questo sia un tempo di purificazione per ciascuno e per ogni singola Chiesa e comunità religiosa, sia un tempo di guarigione".

  "L'unità di una cattedrale gotica, lo sappiamo, non è l'unità statica di un tempio classico, ma un'unità nata dalla tensione dinamica di forze diverse che spingono l'architettura in alto, orientandola verso il cielo. Anche qui possiamo vedere un simbolo dell'unità della Chiesa che è unità - come San Paolo ci ha detto - di un corpo vivo composto da molte membra diverse, ognuno con il proprio ruolo e la propria determinazione".

  "Certo, nella struttura della Chiesa voluta da Dio occorre distinguere tra i doni gerarchici e quelli carismatici (cfr 'Lumen gentium', 4). Ma proprio la varietà e la ricchezza delle grazie concesse dallo Spirito ci invitano costantemente a discernere come questi doni debbano essere inseriti in modo giusto nel servizio della missione della Chiesa".

  "Cari fratelli e sorelle, in conformità con le tradizioni più nobili della Chiesa in questo Paese, siate anche i primi amici del povero, del profugo, dello straniero, del malato e di tutti i sofferenti! Agite come fari di speranza, irradiando la luce di Cristo nel mondo ed incoraggiando i giovani a scoprire la bellezza di una vita donata completamente al Signore e alla sua Chiesa!".

  Al termine della Santa Messa, il Papa ha improvvisato alcune parole dedicate al suo ministero.

  "In questo momento posso solo ringraziarvi per il vostro amore alla Chiesa e a Nostro Signore; ringraziarvi perché donate il vostro amore anche al povero Successore di San Pietro. Cercherò di fare tutto il possibile per essere un degno successore del grande Apostolo, il quale pure era un uomo con i suoi difetti e i suoi peccati, ma che rimane alla fine la roccia per la Chiesa. E così anch'io con tutta la mia spirituale povertà posso essere, per questo tempo, in virtù della grazia del Signore, il Successore di Pietro".

  "Sono anche le vostre preghiere e il vostro amore che mi danno la certezza che il Signore mi aiuterà in questo mio ministero. Sono quindi profondamente grato per il vostro amore, per le vostre preghiere. La mia risposta in questo momento, per tutto quello che mi avete donato nel corso di questa visita, è la benedizione che ora vi imparto, al termine di questa bella Celebrazione".
PV-USA/OMELIA:RELIGIOSI/NEW YORK                VIS 20080420 (1310)


LA FEDE CI AIUTA A VEDERE LA VITA COME DIO LA VEDE

CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2008 (VIS). Al termine della colazione con i Vescovi dell'Arcidiocesi di New York, il Papa si è recato al Seminario di St. Joseph dove era ad accoglierlo il Rettore, Monsignor Gerald T. Walsh.

  Nella grande Cappella del Seminario, Benedetto XVI ha incontrato un gruppo di una cinquantina di giovani diversamente abili ed ha impartito la benedizione, e, dopo aver ascoltato il saluto di un giovane a nome di tutto il gruppo, ha pronunciato alcune parole.

  "Dio" - ha detto - "vi ha benedetto con il dono della vita e vi ha dato anche altri talenti e qualità. Attraverso questi doni voi potete servire in molti modi Dio e la società. (...) A volte è arduo trovare una ragione per quanto appare soltanto come una difficoltà da superare o un dolore da affrontare. Nonostante ciò la fede ci aiuta a spalancare l'orizzonte al di là di noi stessi e vedere la vita come Dio la vede. L'amore incondizionato di Dio, che raggiunge ogni individuo, è un indicatore di significato e di scopo per ogni uomo".

  "Cari amici" - ha esortato il Pontefice - "vi incoraggio a pregare tutti i giorni per il nostro mondo. Vi sono tante intenzioni e tanta gente per cui potete pregare, compresi coloro che devono ancora arrivare a conoscere Gesù. E vi chiedo di pregare anche per me. Come sapete, ho appena compiuto un altro anno. Il tempo vola".
PV-USA/DISABILI/NEW YORK                           VIS 20080420 (250)


GIOVANI: PREGHIERA PERSONALE, LITURGICA E CARITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2008 (VIS). Alle 16:30 di questo pomeriggio il Papa ha incontrato i giovani e i seminaristi del Seminario "St. Joseph" di New York.

  Dopo il saluto del Cardinale Edward Egan, Arcivescovo di New York, tre rappresentanti dei 20.000 giovani presenti, hanno offerto al Papa pane, riso e mais, come simbolo della ricchezza delle loro diverse tradizioni. Successivamente alcuni giovani hanno intonato Buon Compleanno in tedesco.

  "Avete davanti le immagini di sei uomini e donne che sono cresciuti per condurre delle vite straordinarie" - ha detto il Papa all'inizio del suo discorso - "La Chiesa li onora come Venerabili, Beati o Santi: ognuno ha risposto alla chiamata di Dio ad una vita di carità e ognuno Lo ha servito qui nei vicoli, nelle strade e nei sobborghi di New York. (...) Santa Elisabetta Anna Seton, Santa Francesca Saveria Cabrini, San Giovanni Neumann, la Beata Kateri Tekakwitha, il Venerabile Pierre Toussaint e il Padre Felix Varala".

  "E oggi? Chi porta la testimonianza della Buona Novella di Gesù sulle strade di New York, nei sobborghi inquieti al margine delle grandi città, nei luoghi dove i giovani si radunano alla ricerca di qualcuno di cui fidarsi? Dio è la nostra origine e la nostra destinazione, e Gesù è la via".

  "Come giovani americani vi si offrono molte possibilità per lo sviluppo personale e siete stati educati con un senso di generosità, di servizio e di 'fairness'. (...) I miei anni da teenager sono stati rovinati da un regime infausto che pensava di possedere tutte le risposte; il suo influsso crebbe - penetrando nelle scuole e negli organismi civili come anche nella politica e addirittura nella religione - prima di essere pienamente riconosciuto per quel mostro che era. Esso mise Dio al bando, e così diventò inaccessibile per tutto ciò che era vero e buono".

  "Ringraziamo Dio, perché oggi molti della vostra generazione sono in grado di godere le libertà che sono emerse grazie alla diffusione della democrazia e del rispetto dei diritti umani".

  "Il potere distruttivo, tuttavia" - ha ribadito il Pontefice - "rimane. Sostenere il contrario significherebbe ingannare se stessi. Ma esso non trionferà mai; è stato sconfitto. (...) Appena qualche settimana fa, durante la bellissima liturgia della Veglia Pasquale non era per disperazione o angoscia, ma con una fiducia piena di speranza, che abbiamo gridato a Dio in favore del nostro mondo: Disperdi le tenebre del nostro cuore! Disperdi le tenebre del nostro spirito! (cfr Preghiera durante l'accensione del cero pasquale. Che cosa possono essere queste tenebre? Cosa succede quando le persone, soprattutto le più vulnerabili, incontrano il pugno chiuso della repressione o della manipolazione invece della mano tesa della speranza? Il primo gruppo di esempi appartiene al cuore. Qui, i sogni e desideri che i giovani perseguono possono essere così facilmente frantumati e distrutti. Penso a quanti sono colpiti dall'abuso della droga e degli stupefacenti, dalla mancanza di una casa e dalla povertà, dal razzismo, dalla violenza e dalla degradazione - particolarmente fanciulle e giovani donne".

  "La seconda zona di tenebre - quelle che colpiscono lo spirito - rimane spesso non avvertita, e per questa ragione è particolarmente funesta. La manipolazione della verità distorce la nostra percezione della realtà ed intorbida la nostra immaginazione e le nostre aspirazioni. (...). L'importanza fondamentale della libertà deve essere rigorosamente salvaguardata. (...) Può essere fraintesa o usata male così da non condurre alla felicità che tutti da essa ci aspettiamo, ma verso uno scenario buio di manipolazione, nel quale la nostra comprensione di noi stessi e del mondo si fa confusa o viene addirittura distorta da quanti hanno un loro progetto nascosto".

  "Avete notato quanto spesso" - ha detto ancora il Pontefice - "la rivendicazione della libertà viene fatta, senza mai fare riferimento alla verità della persona umana? (...) E al posto della verità - o meglio, della sua assenza - si è diffusa l'idea che, dando valore indiscriminatamente a tutto, si assicura la libertà e si libera la coscienza. È ciò che chiamiamo relativismo".

  "Cari amici, la verità non è un'imposizione. Né è semplicemente un insieme di regole. È la scoperta di Uno che non ci tradisce mai; di Uno del quale possiamo sempre fidarci. Nel cercare la verità arriviamo a vivere in base alla fede perché, in definitiva, la verità è una persona: Gesù Cristo. È questa la ragione per cui l'autentica libertà non è una scelta di 'disimpegno da'. È una scelta di 'impegno per'; niente di meno che uscire da se stessi e permettere di venire coinvolti nell' 'essere per gli altri' di Cristo (cfr Spe salvi, 28)".

  "Come possiamo allora da credenti aiutare gli altri a camminare sulla via della libertà che porta al pieno appagamento e alla felicità duratura? Ritorniamo ancora ai santi. In che modo la loro testimonianza ha veramente liberato altri dalle tenebre del cuore e dello spirito? La risposta si trova nel nocciolo della loro fede - della nostra fede. (...) È la magnifica visione della speranza - la luce di Cristo vi invita ad essere stelle-guida per gli altri, camminando sulla via di Cristo che è via di perdono, di riconciliazione, di umiltà, di gioia e di pace".

  "Cari amici, l'esempio dei santi ci invita, poi, a considerare quattro aspetti essenziali del tesoro della nostra fede: preghiera personale e silenzio, preghiera liturgica, carità praticata e vocazioni".

  "La cosa più importante è che sviluppiate un rapporto personale con Dio. Questo rapporto si esprime nella preghiera. (...)  Amici, non abbiate paura del silenzio e della quiete, ascoltate Dio, adoratelo nell'Eucaristia! Lasciate che la sua parola plasmi il vostro cammino come sviluppo della santità".

  "Mediante la liturgia" - ha ricordato il Papa - "l''opera di Gesù' viene continuamente messa in contatto con la storia; con la nostra vita, per plasmarla. Qui captiamo un'ulteriore idea della grandezza della nostra fede cristiana. Ogni volta che vi radunate per la Santa Messa, quando andate a confessarvi, ogni volta che celebrate uno dei Sacramenti, Gesù è all'opera".

  "Molti degli esempi di sofferenza ai quali i nostri santi hanno risposto con compassione, si trovano tuttora qui in questa città e dintorni. E sono emerse nuove ingiustizie: alcune sono complesse e derivano dallo sfruttamento del cuore e dalla manipolazione dello spirito; anche il nostro comune ambiente di vita, la terra stessa, geme sotto il peso dell'avidità consumistica e lo sfruttamento irresponsabile. (...) Dobbiamo rispondere con un'azione sociale rinnovata che nasca dall'amore universale che non conosce limiti".

  "Cari giovani, (...), i miei pensieri vanno ai vostri genitori, nonni e padrini. Essi sono stati i vostri primi educatori nella fede. Presentandovi per il Battesimo, essi hanno dato a voi la possibilità di ricevere il dono più grande della vostra vita. In quel giorno siete entrati nella santità di Dio stesso. Siete diventati figlie e figli adottivi del Padre. Siete stati incorporati in Cristo".

  Rivolgendosi ai 300 seminaristi provenienti dalle Diocesi della "East Coast", il Papa ha detto:  "Il Popolo di Dio si aspetta da voi che sarete sacerdoti santi (...). Vi esorto ad approfondire la vostra amicizia con Gesù, il Buon Pastore. Parlate con Lui cuore a cuore. Rigettate ogni tentazione di ostentazione, carrierismo o vanità".

  Sottolineando il generoso contributo dei religiosi, delle religiose e della Congregazioni "alla missione della Chiesa", il Santo Padre ha aggiunto che: "La meravigliosa serie di carismi propri a ogni Istituto Religioso è un tesoro spirituale straordinario. (...) Sono sicuro che, mediante la scoperta dei carismi che producono una tale vastità di sapienza spirituale, alcuni di voi giovani saranno attirati ad una vita di servizio apostolico o contemplativo".

  "Amici (...). Che cosa Dio suggerisce a voi? La speranza che mai delude è Gesù Cristo. (...) È dall'interno della Chiesa che anche voi troverete il coraggio ed il sostegno per camminare sulla via del Signore. (...) Oggi i discepoli di Cristo siete voi. Irradiate la sua luce su questa grande città e oltre".

  "Con questi sentimenti di grande speranza in voi, vi saluto con un 'arrivederci' nell'attesa di incontrarvi di nuovo a Sydney, in luglio, per la Giornata Mondiale della Gioventù!".
PV-USA/GIOVANI SEMINARISTI/NEW YORK                VIS 20080420 (1330)


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