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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 30 settembre 2008

RESPONSABILITÀ PROTEZIONE NON SIA PRETESTO AGGRESSIONE

CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2008 (VIS). L'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto ieri a New York al dibattito generale della 63ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U.

  "Per sua natura e struttura, l'Organizzazione delle Nazioni Unite" - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "normalmente non crea né gli avvenimenti né i fenomeni, ma funge da cassa di risonanza per gli eventi o fenomeni che sono sottoposti a dibattito e ad una risposta coerente, puntuale e di consenso".

  "Quest'anno è stato dominato da diverse sfide e crisi"- ha ricordato il Presule -"calamità naturali o causate dall'uomo, economie in pericolo, terremoti finanziari, aumento del prezzo degli alimenti e del carburante, impatto dei cambiamenti climatici, guerre e tensioni a livello locale. (...) Uno dei fattori evidenti da tutti riconosciuto" - ha aggiunto il Presule - "è che ogni crisi presenta un insieme di fattori naturali e di elementi di responsabilità umana. Tuttavia, troppo spesso questi sono accompagnati da una risposta tardiva, da fallimenti e dalla riluttanza dei leaders ad esercitare la responsabilità di proteggere le popolazioni".

  "Quando in questa sede si parla della responsabilità della salvaguardia" - ha precisato l'Arcivescovo Migliore - "il punto di riferimento è il Documento Finale 2005 che si riferisce alla responsabilità della comunità internazionale ad intervenire in situazioni dove i singoli governi non sono in grado o non sono disponibili a garantire la salvaguardia dei cittadini".

  "Nel passato, il termine 'protezione' era troppo spesso pretesto di espansione ed aggressione. Nonostante i numerosi progressi del diritto internazionale, tragicamente oggigiorno l'interpretazione ed uso di tale termine continua ad essere in vigore ".

  "Tuttavia, nel corso dell'ultimo anno in questa medesima Sede è aumentato il consenso relativamente all'inclusione di quest'ultima espressione quale componente fondamentale del governo responsabile. Alcuni Paesi hanno invocato la responsabilità della protezione come aspetto essenziale dell'esercizio della sovranità a livello nazionale ed internazionale, mentre altri hanno rilanciato il concetto di esercizio della sovranità responsabile".

  "Gli Stati fondatori dell'Organizzazione delle Nazioni Unite" - ha ribadito il Presule - "hanno concepito la responsabilità della salvaguardia quale fulcro delle Nazioni Unite. I fondatori dell'O.N.U. hanno ritenuto che la responsabilità di proteggere non consistesse nell'uso immediato della forza per instaurare la pace ed il rispetto dei diritti umani, ma innanzitutto, nel riunirsi degli Stati per individuare e denunciare i primi sintomi di crisi e richiamare l'attenzione dei governi, della società civile e della pubblica opinione al fine di individuare le cause e proporre soluzioni".
DELSS/PROTEZIONE STATI/MIGLIORE:ONU                   VIS 20080930 (400)


TEMA GIORNATA MONDIALE COMUNICAZIONI SOCIALI

CITTA' DEL VATICANO, 30 SET. 2008 (VIS). "Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia", è il tema scelto dal Santo Padre Benedetto XVI per la 43ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2009. Il Messaggio del Santo Padre, in vista di tale celebrazione, sarà reso noto come di consueto il 24 gennaio, Festa di San Francesco di Sales, Patrono della Stampa cattolica.

  L'annuncio è stato dato dall'Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ieri, 29 settembre, Festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.

  "Più che un semplice tema mi pare che il Papa ci ponga di fronte a un vero e proprio programma di lavoro" - ha commentato l'Arcivescovo Celli aggiungendo che è "un compendio degli impegni e delle responsabilità che la comunicazione e gli uomini della comunicazione sono chiamati ad assumersi in prima persona in un tempo così fortemente segnato dallo sviluppo delle nuove tecnologie mediatiche che, di fatto, creano un nuovo ambiente, una nuova cultura".

  "Appare evidente un senso di fiducia del Papa nei confronti delle possibilità dei media", ha aggiunto l'Arcivescovo Celli, che ritiene che "i media possano dare un grande aiuto nel favorire un clima di dialogo e di fiducia".

  "Porre l'accento sul fatto che ai nuovi mezzi devono corrispondere nuove relazioni, significa toccare nel profondo il rapporto sul quale la comunicazione vive e si sviluppa; l'aggiornamento degli strumenti non segna semplicemente un passo avanti in senso tecnico, ma crea sempre nuove condizioni e possibilità perché l'uomo utilizzi e investa queste risorse per il bene comune e le ponga alla base di una crescita culturale ampia e diffusa".

  Nel marzo 2009, ha inoltre annunciato l'Arcivescovo Celli, è in programma un seminario di studi con la partecipazione dei Vescovi responsabili della comunicazione, organizzato in collaborazione con i Docenti universitari esperti di media e di comunicazione "per giungere alla formulazione di una più precisa e moderna pastorale dei mezzi di comunicazione sociale".

  La Giornata Mondiale si celebrerà, in quasi tutti i Paesi, per decisione dei Vescovi, domenica 31 maggio 2009.
CON-CS/TEMA GMCS/CELLI                                   VIS 20080930 (350)


lunedì 29 settembre 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo:

- Cinque Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Kazakhstan in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Tomash Peta, di Maria Santissima in Astana.

- L'Arcivescovo Jan Pawel Lenga, M.I.C., Vescovo di Karaganda, con il Vescovo Ausiliare  Athanasius Schneider, O.R.C.

- Il Vescovo Henry Theophilus Howaniec, O.F.M., della Santissima Trinità in Almaty.
 
- Il Vescovo Janusz Kaleta, Amministratore Apostolico di Atyrau.

  Sabato 27 settembre il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../....                                       VIS 20080929 (110)


IL PAPA SI CONGEDA COMUNITÀ CASTEL GANDOLFO

CITTA' DEL VATICANO, 29 SET. 2008 (VIS). Oggi il Santo Padre Benedetto XVI ha preso congedo dalla comunità di Castel Gandolfo, rinnovando i suoi ringraziamenti al Vescovo Marcello Semeraro, di Albano Laziale, alla cui Diocesi appartiene Castel Gandolfo, e alle comunità religiose, alle Autorità civili ed ai funzionari ed addetti alla sicurezza e alla vigilanza delle Ville Pontificie.

  Ricordando la festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, Benedetto XVI ha detto: "Cari fratelli e sorelle, invochiamo con fiducia il loro aiuto, come pure la protezione degli Angeli custodi, la cui festa celebreremo fra qualche giorno, il 2 ottobre".

  "L'invisibile presenza di questi Spiriti beati ci è di grande aiuto e conforto: essi camminano al nostro fianco e ci proteggono in ogni circostanza, ci difendono dai pericoli e ad essi possiamo ricorrere in ogni momento. Molti santi intrattenevano con gli Angeli un rapporto di vera amicizia, e numerosi sono gli episodi che testimoniano la loro assistenza in particolari occasioni. Gli Angeli vengono inviati da Dio 'a servire coloro che erediteranno la salvezza', come ricorda la Lettera agli Ebrei (1,14), e pertanto ci sono di valido ausilio nel pellegrinaggio terreno verso la Patria celeste".

  Nel pomeriggio di oggi il Santo Padre si congederà dal personale delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo e domani rientrerà in Vaticano.
AC/CONGEDO/CASTEL GANDOLFO                       VIS 20080929 (230)


GIOIA BEATIFICAZIONE CONFESSORE SANTA FAUSTINA KOWALSKA


CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2008 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, il Santo Padre ha annunciato che domani 30 settembre rientrerà in Vaticano, a conclusione del periodo estivo e del suo consueto soggiorno nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.

  "Ringrazio il Signore" - ha detto Benedetto XVI - "per tutti i doni che mi ha concesso in questo tempo. Penso in particolare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney, al periodo di riposo trascorso a Bressanone, alla visita in Sardegna e al Viaggio Apostolico a Parigi e Lourdes; e penso alla possibilità di soggiornare in questa casa, dove posso meglio riposare e lavorare nei mesi più caldi".

  "Un caro saluto rivolgo alla comunità di Castel Gandolfo, con un grazie sentito al Vescovo, al Sindaco e alle Forze dell'Ordine".
 
  Successivamente il Papa si è rivolto ai pellegrini polacchi venuti a Castel Gandolfo e ai fedeli riuniti a Bialystok in Polonia per la Beatificazione del Servo di Dio Michal Sopocko, "confessore e guida spirituale di santa Faustina Kowalska".

  "Per suo suggerimento" - ha ricordato il Pontefice - "la Santa descrisse le proprie esperienze mistiche e le apparizioni di Gesù Misericordioso nel ben noto suo 'Diario'. Anche grazie ai suoi sforzi venne dipinta e trasmessa al mondo l'immagine con la scritta 'Gesù, confido in Te'".

 Il Servo di Dio Sopocko "si fece conoscere come zelante sacerdote, educatore e propagatore del culto della Divina Misericordia. Per questa beatificazione" - ha concluso il Pontefice - "si rallegra, nella casa del Padre, il mio amato Predecessore, il Servo di Dio Giovanni Paolo II. È stato lui ad affidare il mondo alla Divina Misericordia e per questo ripeto a tutti il suo augurio: 'Dio ricco di misericordia vi benedica!'".
ANG/BEATIFICAZIONE SOPOCKO/...                       VIS 20080929 (280)


BENEDETTO XVI RICORDA GIOVANNI PAOLO I

CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2008 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo ed ha recitato l'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti.

  "Cari Fratelli e Sorelle" - ha detto il Papa - "Oggi la liturgia ci propone la parabola evangelica dei due figli inviati dal padre a lavorare nella sua vigna. Di questi, uno dice subito sì, ma poi non va; l'altro invece sul momento rifiuta, poi però, pentitosi, asseconda il desiderio paterno. Con questa parabola Gesù ribadisce la sua predilezione per i peccatori che si convertono, e ci insegna che ci vuole umiltà per accogliere il dono della salvezza".

  Nel riferirsi al Predecessore Giovanni Paolo I di cui proprio oggi ricorre il trentesimo anniversario della morte, Benedetto XVI ha ricordato: "L'umiltà può essere considerata il suo testamento spirituale. Egli scelse come motto episcopale lo stesso di San Carlo Borromeo: 'Humilitas'. Una sola parola che sintetizza l'essenziale della vita cristiana e indica l'indispensabile virtù di chi, nella Chiesa, è chiamato al servizio dell'autorità".

  "Grazie proprio a questa sua virtù, bastarono 33 giorni perché Papa Luciani entrasse nel cuore della gente" - ha detto ancora Benedetto XVI - "Nei discorsi usava esempi tratti da fatti di vita concreta, dai suoi ricordi di famiglia e dalla saggezza popolare. La sua semplicità era veicolo di un insegnamento solido e ricco, che, grazie al dono di una memoria eccezionale e di una vasta cultura, egli impreziosiva con numerose citazioni di scrittori ecclesiastici e profani. È stato così un impareggiabile catechista, sulle orme di San Pio X, suo conterraneo e predecessore prima sulla cattedra di San Marco e poi su quella di San Pietro".

  Nel ricordare la frase pronunciata da Papa Lucani in una della quattro Udienze Generali: "'Dobbiamo sentirci piccoli davanti a Dio'. 'Non mi vergogno di sentirmi come un bambino davanti alla mamma: si crede alla mamma, io credo al Signore, a quello che Egli mi ha rivelato' - Papa Benedetto XVI ha affermato: "Queste parole mostrano tutto lo spessore della sua fede. Mentre ringraziamo Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo, facciamo tesoro del suo esempio, impegnandoci a coltivare la sua stessa umiltà, che lo rese capace di parlare a tutti, specialmente ai piccoli e ai cosiddetti lontani".
ANG/UMILTÀ/GIOVANNI PAOLO I                       VIS 20080929 (390)


IMPEGNO CONTRO USO INDISCRIMINATO BENI DELLA TERRA


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2008 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza i partecipanti all'Incontro promosso dal Centro Turistico Giovanile (CTG) e dall'Ufficio Internazionale del Turismo Sociale (BITS), accompagnati dal Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e dall'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del medesimo Dicastero.

  Nel ricordare il tema della Giornata Mondiale del Turismo 2008: "Il turismo affronta la sfida del cambiamento climatico", il Santo Padre ha affermato: "L'umanità ha il dovere di proteggere questo tesoro e di impegnarsi contro un uso indiscriminato dei beni della terra. Senza un adeguato limite etico e morale, il comportamento umano può infatti trasformarsi in minaccia e sfida".

  "L'esperienza insegna che la gestione responsabile del creato fa parte, o così dovrebbe essere, di un'economia sana e sostenibile del turismo. Al contrario, l'uso improprio della natura e l'abuso inferto alla cultura delle popolazioni locali danneggiano anche il turismo. Imparare a rispettare l'ambiente insegna pure a rispettare gli altri e se stessi. Già nel 1991, nell'Enciclica 'Centesimus annus', il mio amato predecessore Giovanni Paolo II aveva denunciato il consumo eccessivo e arbitrario delle risorse, ricordando che l'uomo è collaboratore di Dio nell'opera della creazione e non può sostituirsi a Lui. Egli aveva pure sottolineato quanto l'umanità di oggi debba 'essere conscia dei suoi doveri e compiti verso le generazioni future'".

  "È pertanto necessario, soprattutto nell'ambito del turismo, grande fruitore della natura, che tutti tendano a una gestione equilibrata del nostro habitat, di quella che è la nostra casa comune e lo sarà per quanti verranno dopo di noi. Il degrado ambientale può essere frenato solo diffondendo un'adeguata cultura comportamentale, che comprenda stili di vita più sobri. Da qui l'importanza, come ho ricordato di recente, di educare a un'etica della responsabilità e di procedere a 'fare delle proposte più costruttive per garantire il benessere delle generazioni future'".

  "Inoltre, la Chiesa condivide con le vostre Istituzioni e altre simili Organizzazioni l'impegno per la diffusione del turismo cosiddetto sociale, che promuove la partecipazione delle fasce più deboli e può essere così un valido strumento di lotta contro la povertà e tante fragilità, fornendo impieghi, custodendo le risorse e promuovendo l'uguaglianza. Tale turismo rappresenta un motivo di speranza in un mondo in cui vi sono accentuate distanze fra chi ha tutto e quanti soffrono fame, carestie e siccità".

  Infine il Papa ha rivolto ai giovani l'invito a farsi "sostenitori e fautori di comportamenti mirati all'apprezzamento della natura e alla sua difesa, in una corretta prospettiva ecologica, come ho sottolineato più volte in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù a Sydney, nel luglio scorso".
AC/GIORNATA MONDIALE TURISMO/CTG:BITS               VIS 20080929 (460)


LETTERE CREDENZIALI NUOVO AMBASCIATORE REPUBBLICA CECA


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto il Signor Pavel Vosalik, nuovo Ambasciatore della Repubblica Ceca, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Benedetto XVI ha espresso il suo apprezzamento al diplomatico per aver posto l'accento sulla "influenza del cristianesimo sul ricco patrimonio culturale della Nazione, e particolarmente per il ruolo che il Vangelo ha svolto nel portare speranza al popolo ceco in tempi di oppressione".

  "La vostra Nazione" - ha affermato il Pontefice - "rafforzata dal senso di solidarietà che le ha consentito di emergere coraggiosamente dal crollo del totalitarismo, desidera anche contribuire al benessere della famiglia umana promuovendo la cooperazione internazionale nella lotta contro la violenza, la fame, la povertà ed altri mali sociali. Presto nuove prospettive di influenza si apriranno per il vostro Paese mentre si prepara ad assumere la Presidenza del Consiglio dell'Unione Europea, l'anno prossimo. Sono certo che nell'individuare chiari obiettivi e nell'agevolare il coinvolgimento di tutti gli Stati membri, la Repubblica Ceca eserciterà una forte guida nello sforzo condiviso di conciliare l'unità e la diversità, la sovranità nazionale e l'attività congiunta, il progresso economico e la giustizia sociale nel Continente europeo".

  "La Chiesa è ben consapevole" - ha ribadito Benedetto XVI - "delle numerose sfide che l'Europa deve affrontare proprio quando le Nazioni aspirano a costruire una comunità internazionale più stabile per le future generazioni. Per progredire in tale direzione, i responsabili delle Nazioni sono chiamati a riconoscere che la felicità e il benessere dell'uomo non si possono raggiungere soltanto con strutture o singoli livelli di vita sociale e politica. La realizzazione di una autentica cultura degna della nobile vocazione dell'uomo richiede l'armoniosa cooperazione delle famiglie, delle comunità ecclesiali, delle scuole, delle imprese, delle organizzazioni comunitarie e delle istituzioni governative", le cui finalità sono "al servizio di tutti" ed Il conseguimento del bene comune.

  "Per questa ragione" - ha proseguito il Santo Padre - "la società trae beneficio quando alla Chiesa viene riconosciuto il diritto di esercitare l'amministrazione dei beni materiali e spirituali necessari al suo ministero. (...) Confido che le Commissioni speciali istituite dal Governo e dal Parlamento per risolvere le questioni ancora in sospeso relative alle proprietà della Chiesa, progrediscano con onestà, equità ed un autentico riconoscimento dell'abilità della Chiesa a contribuire al benessere della Repubblica. In particolare, auspico che tali considerazioni siano tenute in considerazione nel ricercare una soluzione relativa al futuro della cattedrale di Praga, che è una viva testimonianza del ricco patrimonio culturale e religioso del vostro Paese e dell'armoniosa convivenza di Chiesa e Stato".

  "Il Vangelo, per sua stessa natura, chiama le persone di fede ad offrire se stesse nel servizio amoroso verso i fratelli e le sorelle senza distinzioni e senza valutarne i costi" - ha sottolineato il Pontefice - "Vorrei porre in evidenza il notevole potenziale formativo per i giovani, la cui partecipazione" alle attività socio-caritative in collaborazione con agenzie governative ed ecclesiali "insegna l'autentica solidarietà che non consiste semplicemente nel fornire beni materiali ma nel fare dono di se stessi. (...) Non dobbiamo dimenticare che molti cittadini della Repubblica Ceca già offrono il loro servizio all'estero in progetti di sviluppo a lungo termine e progetti di aiuto sotto gli auspici della 'Caritas' e di altre organizzazioni umanitarie".

  Al termine del suo discorso, Benedetto XVI ha trasmesso all'Ambasciatore il suo cordoglio per la morte del Rappresentante della Repubblica Ceca in Pakistan nel recente attentato terrorista ad Islamabad, che ha causato più di cinquanta vittime. "Prego ogni giorno" - ha detto il Papa - "perché cessino tali atti di violenza e incoraggio quanti sono impegnati nel servizio diplomatico a dedicarsi con sempre maggiore dedizione al conseguimento della pace e nel garantire la sicurezza nel mondo".
CD/CREDENZIALI/REPUBBLICA CECA:VOSALIK               VIS 20080929 (620)


venerdì 26 settembre 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2008 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate tre Presuli della Conferenza Episcopale dell'Uruguay in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Carlos María Collazzi Irazábal, di Mercedes, S.D.B.

    - Il Vescovo Luis del Castillo Estrada, S.I., di Melo, con il Vescovo emerito Roberto Reinaldo Cáceres González.

  Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL:AP/.../...                                         VIS 20080926 (90)


ESIGUE RISORSE OBIETTIVI MILLENNIO RISPETTO SPESE MILITARI


CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2008 (VIS). Ieri a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto alla 63ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., in merito agli obiettivi e alle difficoltà di realizzare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

  Il Presule ha sottolineato che tali obiettivi potranno essere raggiunti "solo se la loro realizzazione diviene una priorità per tutti gli Stati" e a tal fine è necessario "promuovere una nuova cultura delle relazioni internazionali contraddistinta da una visione fraterna del mondo, una cultura fondata sull'imperativo morale di riconoscere l'unità dell'umanità e l'imperativo pratico di dare un contributo alla pace e al benessere di tutti".

  "Le risorse di cui i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno in termini di aiuto diretto, assistenza finanziaria e benefici per il commercio sono poca cosa rispetto alle spese militari nel mondo o alle spese totali per necessità non primarie delle popolazioni nei paesi più sviluppati".

  "In questi giorni" - ha proseguito l'Arcivescovo Migliore - "siamo testimoni di un dibattito sul salvataggio finanziario per risolvere una crisi che rischia di sconvolgere l'economia dei paesi più sviluppati lasciando senza lavoro migliaia di famiglie. Tale salvataggio di enormi proporzioni, che ammonta a molte volte l'intero aiuto internazionale, non può non far sorgere una questione fondamentale. Come siamo in grado di trovare i fondi per salvare un sistema finanziario alla deriva senza essere capaci di trovare le risorse necessarie per investire nello sviluppo di tutte le regioni del mondo, a cominciare dalle più povere?".

"Per questa ragione" - ha concluso l'Osservatore Permanente - "la globalizzazione della solidarietà mediante una rapida realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio enunciati dalla Dichiarazione del Millennio è un obbligo morale fondamentale della comunità internazionale".
DELSS/OBIETTIVI MILLENNIO/ONU:MIGLIORE               VIS 20080926 (310)


LE CRISI CONIUGALI POSSONO ESSERE SUPERATE

CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2008 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto i 300 partecipanti al Meeting internazionale dell'Associazione "Retrouvaille", che opera al servizio delle coppie in difficoltà.

  Nata nel 1977 in Canada, grazie alla provvidenziale "intuizione dei coniugi canadesi Guy e Jeannine Beland", il movimento "Retrouvaille" si propone "di aiutare le coppie in grave crisi ad affrontarla attraverso un programma specifico, che punta sulla ricostruzione delle loro relazioni, non in alternativa alle terapie psicologiche, ma con un percorso distinto e complementare".

  "Voi infatti non siete dei professionisti; siete sposi che spesso hanno vissuto in prima persona le medesime difficoltà" - ha rilevato Benedetto XVI - "le hanno superate con la grazia di Dio e il sostegno di 'Retrouvaille' e hanno avvertito il desiderio e la gioia di mettere, a loro volta, la propria esperienza al servizio di altri".

  "Come la vostra esperienza dimostra, la crisi coniugale - parliamo qui di crisi serie e gravi - costituisce una realtà a due facce" - ha affermato il Papa - "Da una parte si presenta, specialmente nella sua fase acuta e più dolorosa, come un fallimento, (...) e, purtroppo 'non c'è più niente da fare'. Questa è la faccia negativa. Ma c'è un'altra faccia, a noi spesso sconosciuta, ma che Dio vede. Ogni crisi, infatti - ce lo insegna la natura - è passaggio ad una nuova fase di vita. (...) Nel momento della rottura, la possibilità concreta per la coppia di avere un riferimento positivo, a cui affidarsi nella disperazione. (...) Allora, i vostri incontri offrono l''appiglio' per non smarrirsi del tutto, e per risalire gradualmente la china".

  Ricordando il racconto delle nozze di Cana, il Santo Padre ha spiegato che il "vino buono" che lo sposo aveva conservato "è simbolo della salvezza, della nuova alleanza nuziale che Gesù è venuto a realizzare con l'umanità. (...) Quando una coppia in difficoltà o - come dimostra la vostra esperienza - persino già separata, si affida a Maria e si rivolge a Colui che ha fatto dei due 'una sola carne', può essere certa che quella crisi diventerà, con l'aiuto del Signore, un passaggio di crescita, e che l'amore ne uscirà purificato, maturato, rafforzato".

  "Il vostro è un servizio 'contro corrente'. Oggi, infatti, quando una coppia entra in crisi, trova tante persone pronte a consigliare la separazione. Pure ai coniugi sposati nel nome del Signore si propone con facilità il divorzio, dimenticando che l'uomo non può separare ciò che Dio ha unito".

  "Per svolgere questa vostra missione" - ha concluso il Pontefice - "anche voi avete bisogno di alimentare continuamente la vostra vita spirituale, di mettere amore in ciò che fate perché, a contatto con realtà difficili, la vostra speranza non si esaurisca o non si riduca a una formula".
AC/CRISI CONIUGALI/RETROUVAILLE                   VIS 20080926 (470)


URUGUAY: INSEGNARE FEDE CHIESA NELLA SUA INTEREZZA


CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, i Vescovi della Conferenza Episcopale dell'Uruguay, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

  "La visita alle tombe di Pietro e Paolo" - ha detto il Papa - "è occasione privilegiata per approfondire l'origine e il significato del ministero dei Successori degli Apostoli (...) un'opportunità per rafforzare i legami di effettiva ed affettiva unità del Collegio Episcopale che deve essere manifestazione (...) dell'ideale, (...) della comunità ecclesiale fin  dalle sue origini, di avere 'un cuore e un'anima sola', esempio visibile di promozione dello spirito di fratellanza e di concordia fra i vostri fedeli e nella società attuale, tante volte dominata dall'individualismo e dalla rivalità esasperata".

  Questa comunione si esprime nella missione di rendere effettivi e concreti gli orientamenti pastorali dei Vescovi uruguayani, ispirati all'incontro di Gesù Risorto con i discepoli di Emmaus. Infatti "il Maestro che si accompagna a loro e conversa con i suoi spiegando le Scritture" è un modello da seguire per preparare la mente e il cuore dell'uomo. Per cui "promuovere la conoscenza e la meditazione delle Sacre Scritture, spiegarle fedelmente nella predicazione e nella catechesi e insegnarle nella scuole, è una necessità per vivere la vocazione cristiana in modo consapevole, fermo e sicuro".

  "La Parola di Dio è anche fonte e contenuto ineludibile del vostro ministero di predicatori del Vangelo (...) tanto più necessaria in un tempo in cui molte altre voci cercano di ridurre al silenzio Dio nella vita personale e sociale, conducendo gli uomini su strade che scalzano l'autentica speranza e si disinteressano della verità nella quale solo può trovare ristoro il cuore dell'essere umano".

  "Insegnate" - ha esortato il Pontefice - "la fede della Chiesa nella sua interezza, con il coraggio e la persuasione proprie di chi vive di essa e per essa, senza rinunciare a proclamare esplicitamente i valori morali della dottrina cattolica, che a volte sono oggetto di dibattito in ambito politico, culturale o nei mezzi di comunicazione sociale, come lo sono quelli attinenti alla famiglia, alla sessualità e alla vita (...) dal concepimento fino alla sua  naturale conclusione".

  Benedetto XVI ha ricordato ai Vescovi che nello svolgimento della loro missione possono contare sulla "inestimabile collaborazione dei sacerdoti che occorre costantemente incoraggiare perché, senza conformarsi alla mentalità imperante nel mondo, siano autentici discepoli e missionari di Cristo, e diffondano con ardore il suo messaggio di salvezza (...) a tutte le persone che anelano soprattutto a parole apprese dallo Spirito, più che al sapere meramente umano. (...) In tal modo daranno fedele testimonianza di ciò che predicano e aiuteranno i propri fratelli a sfuggire una religiosità superficiale, con scarsa incidenza sugli impegni morali che la fede comporta, per apprendere da Cristo a vivere 'nella giustizia e nella santità della verità'".

  Infine il Papa ha avuto parole di esortazione per i Presuli perché non si lascino scoraggiare da "tante situazioni di indifferenza o di apatia religiosa", ma continuino ad essere testimoni "'della speranza che non delude' e partecipi dell'amore di Cristo per i poveri e i bisognosi. (...) Nelle situazioni difficili, in cui si trovano anche gli uruguayani, la Chiesa è chiamata a mostrare la grandezza del cuore, la solidarietà e la capacità di sacrificio della famiglia dei figli di Dio verso i fratelli in difficoltà".
AL/.../URUGUAY                                   VIS 20080926 (540)


giovedì 25 settembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre, in riferimento a quanto previsto dall'Articolo 30, paragrafo 1 dello Statuto della Conferenza Episcopale Italiana, ha nominato Segretario Generale della medesima Conferenza, per il prossimo quinquennio, il Vescovo Mariano Crociata, finora Vescovo di Noto.
NA/.../CROCIATA                             VIS 20080925 (50)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 25 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Arcivescovo Ramiro Moliner Inglés, Nunzio Apostolico in Albania.

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale di Uruguay, in Visita "ad Limina Apostolorum":

     - L'Arcivescovo Nicolás Cotugno Fanizzi, S.D.B., di Montevideo.

     - Il Vescovo Arturo Eduardo Fajardo Bustamante, di San José de Mayo.

     - Il Vescovo Francisco Domingo Barbosa Da Silveira, di Minas.
 
     - Il Vescovo Martín Pablo Pérez Scremini, di Florida, con il Vescovo emerito Raúl Horacio Scarrone Carrero.
AP:AL/.../...                                         VIS 20080925 (90)

ISTRUZIONE SUGLI ISTITUTI SUPERIORI DI SCIENZE RELIGIOSE

CITTA' DEL VATICANO, 25 SET. 2008 (VIS). Il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studi), l'Arcivescovo Jean-Louis Bruguès, O.P., Segretario ed il Monsignor Angelo Vincenzo Zani, Sotto-Segretario della medesima Congregazione, sono intervenuti questa mattina alla Conferenza Stampa di presentazione della "Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose".

  Il Documento, pubblicato in inglese, francese, spagnolo e italiano, si compone di tre parti: "Fisionomia degli Istituti Superiori di Scienze Religiose"; Procedura per l'erezione di un Istituto Superiore di Scienze Religiose" e "Norme finali".

  Gli Istituti Superiori di Scienze Religiose (ISSR) - si legge nel Documento - hanno lo scopo di "promuovere la formazione religiosa dei laici e delle persone consacrate, per una loro più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo attuale, favorendo anche l'assunzione di impieghi professionali nella vita ecclesiale e nell'animazione cristiana della società; preparare i candidati ai vai ministeri laicali e servizi ecclesiali; qualificare i docenti di religione nelle scuole di ogni ordine e grado, eccettuate le Istituzioni di livello universitario".

 "Tutti i docenti, di qualsiasi categoria, devono sempre distinguersi per l'idoneità scientifico-pedagogica, onestà di vita, integrità di dottrina, dedizione al dovere, in modo tale da poter efficacemente contribuire al raggiungimento del fine proprio dell'Istituto. L'insegnamento deve essere improntato all'adesione alla divina Rivelazione, alla fedeltà al Magistero della Chiesa e al rispetto della verità scientifica".

  "L'ISSR "è aperto a tutti i fedeli cattolici - laici e religiosi - che forniti di regolare attestato, idonei per la condotta morale e per i precedenti studi, desiderino avere una qualificata preparazione nelle Scienze Religiose".

  Le disposizioni normative dell'Istruzione, che sostituisce la precedente normativa del 1987 emanata anche dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica - ha precisato il Cardinale Grocholewski - "sono finalizzate ad uniformare i diversi ISSR presenti nella Chiesa universale, ad assicurarne un adeguato livello accademico-scientifico, in fedeltà al Magistero, e a rispondere alle richieste che le Chiese particolari manifestano di creare tali Istituti 'ex novo'".

  Le principali novità dell'Istruzione, ha ricordato il Porporato, sono: "La durata degli studi degli ISSR è ora di cinque anni, strutturati in due cicli: un primo ciclo di tre anni, al termine del quale si consegue il Baccalaureato in Scienze Religiose e un secondo ciclo di due anni, al termine del quale si consegue la Licenza in Scienze Religiose. Nella vecchia Normativa, invece, era previsto un solo ciclo di studi della durata di quattro anni".

  Altra novità riguarda "l'estensione a questi Istituti della nomenclatura dei titoli accademici, utilizzati nelle Facoltà Ecclesiastiche (non più il "Magistero", ma il Baccalaureato e la Licenza). Fra le altre novità vorrei mettere in rilievo: il fatto che per la prima volta è stato stabilito il numero necessario dei docenti stabili in ogni Istituto (devono essere almeno cinque e, se l'Istituto avesse solo il primo ciclo, almeno quattro); la necessità di un congruo numero di studenti ordinari in ogni Istituto (che ordinariamente non deve essere inferiore a 75); l'estensione ai professori di tali Istituti della norma generale di non poter essere contemporaneamente stabili in altre Istituzioni accademiche" ed infine "la migliore precisazione delle competenze e dei compiti delle singole autorità accademiche: quelle comuni con la Facoltà teologica (Gran Cancelliere, il Preside o Decano, il Consiglio della Facoltà) e quelle proprie dell'Istituto (Moderatore, Direttore Consiglio dell'Istituto).

  Nel suo intervento l'Arcivescovo Bruguès, ha spiegato che il Documento "si iscrive in una delle grandi intuizioni del Concilio Vaticano II, la valorizzazione dei laici". Affinché i laici possano svolgere le funzioni loro proprie, dalla "catechesi all'insegnamento nelle scuole o università cattoliche", fino all'assunzione di "nuove responsabilità (...) nei movimenti di azione cattolica e nei media di ispirazione cristiana (...) (essi) devono ricevere una formazione adeguata. Hanno il diritto di richiederla ed è un dovere della Chiesa proporla".

  A tal fine si è seguito il seguente principio, ha proseguito il Presule, "gli studenti chierici seguono la formazione offerta dalle facoltà ecclesiastiche e gli studenti laici sono invitati a rivolgersi agli Istituti Superiori di Scienze Religiose. Questi due distinti percorsi si differenziano soprattutto per la natura degli insegnamenti e il curricolo formativo. Dal secondo percorso formativo ci si attende che fornisca una nuova opportunità di partecipare all'approfondimento della verità e che realizzi una sintesi fra la fede della Chiesa, dalla portata universale e le culture particolari delle Chiese locali", mirando sempre ad "una formazione votata all'eccellenza".

  Monsignor Zani, passando in rassegna la situazione degli Istituti Superiori di Scienze Religiose nel mondo, ha affermato: "Non si può pretendere di ridurre forzatamente dentro un unico modello rigido di formazione per laici la pluralità e la diversità delle istituzioni formative oggi esistenti, molte delle quali già riconosciute dalla Santa Sede".

  "In ogni caso, occorre che, quando si creano Istituzioni accademiche finalizzate a rilasciare titoli ecclesiastici, riconosciuti anche a livello civile, si rispettino i due criteri fondamentali indicati dalla Dichiarazione conciliare 'Gravissimum educationis', e ripresi dai documenti successivi del nostro Dicastero: distribuire le istituzioni di studi superiori in modo conveniente nelle diverse parti del mondo; garantire la loro qualità accademica e l'elevato impegno culturale".
CIC/ISSR/GROCHOLEWSKI                           VIS 20080925 (920)


DECIMO ANNIVERSARIO CENTRO STUDI SCUOLA CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 25 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti al Convegno promosso dal Centro studi per la scuola cattolica, della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione del decimo anniversario di fondazione, che si è svolto sul tema: "Oltre l'emergenza educativa, la scuola cattolica al servizio dei giovani".

  Nel ribadire l'importanza della missione della scuola cattolica il Santo Padre ha citato il Documento della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), intitolato: "La scuola cattolica oggi in Italia", nel quale si legge: "La scuola cattolica è un'espressione del diritto di tutti i cittadini alla libertà di educazione, e del corrispondente dovere di solidarietà nella costruzione della convivenza civile".

  "Per essere scelta ed apprezzata, occorre che la scuola cattolica" - ha aggiunto il Santo Padre - "sia conosciuta nel suo intento pedagogico: è necessario che si abbia matura consapevolezza non solo della sua identità ecclesiale e del suo progetto culturale, bensì pure del suo significato civile, che va considerato non come difesa di un interesse di parte, ma come contributo prezioso all'edificazione del bene comune dell'intera società italiana".

  Grazie alla collaborazione con diverse istituzioni ed organizzazioni educative italiane, il Centro di Studi ha svolto nel primo decennio di attività, ha ricordato il Papa "un attento monitoraggio sulla situazione della scuola cattolica in Italia, seguendo con particolare interesse le vicende della parità e delle riforme della scuola in Italia. A questo proposito, è stato evidenziato che la frequenza alla scuola cattolica in alcune regioni d'Italia è in crescita rispetto al decennio precedente, anche se perdurano situazioni difficili e talora persino critiche".

  "Proprio nel contesto del rinnovamento a cui si vorrebbe tendere da chi ha a cuore il bene dei giovani e del Paese, occorre favorire quella effettiva uguaglianza tra scuole statali e scuole paritarie, che consenta ai genitori opportuna libertà di scelta circa la scuola da frequentare".
AC/CENTRO STUDI SCUOLA CATTOLICA/...                   VIS 20080925 (320)


mercoledì 24 settembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Padre François-Marie Léthel, O.C.D., Prelato Segretario della Pontificia Accademia di Teologia.

- Il Monsignore Rafael Biernaski, Capo Ufficio della Congregazione per i Vescovi, finora Aiutante di Studio dello stesso Dicastero.

- Consultori dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice: il Monsignore Nicola Bux, Docente presso la Facoltà Teologica Pugliese; il Sacerdote Mauro Gagliardi, Docente presso il Pontificio Ateneo "Regina Apostolorum"; il Sacerdote Juan José Silvestre Valor, Docente presso la Pontificia Università della Santa Croce; Padre Uwe Michael Lang, C.O., Officiale della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ed il Padre Paul C.F. Gunter, O.S.B., Docente presso il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo.
NA/.../...                                       VIS 20080924 (130)

PROMUOVERE RICONCILIAZIONE FRA I POPOLI

CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2008 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale, il Papa ha salutato un gruppo di giovani - provenienti, in maggioranza, dal Caucaso, dell'Associazione "Rondine-Cittadella della Pace", di Arezzo.

  "Cari amici" - ha detto il Santo Padre - "auspico che questo vostro incontro contribuisca ad affermare una giusta cultura della convivenza pacifica tra i popoli e a promuovere l'intesa e la riconciliazione".

  Lo Studentato Internazionale di Rondine, un piccolo borgo in provincia di Arezzo, è un originale laboratorio di formazione al dialogo e alla riconciliazione tra popoli. Ospita infatti dal 1997 giovani, ragazzi e ragazze provenienti da Paesi che hanno vissuto o stanno vivendo la guerra: Caucaso, Russia, Serbia, Bosnia, Macedonia, Israele, Palestina, Libano, Sierra Leone.
AG/PACE/RONDINE CITTADELLA                       VIS 20080924 (120)


RELAZIONE SAN PAOLO ED APOSTOLI

CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2008 (VIS). Nel corso dell'Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di 15.000 persone, Benedetto XVI ha proseguito la catechesi sulla figura e l'azione di San Paolo, soffermandosi sui rapporti fra Paolo e gli Apostoli che lo avevano preceduto nella sequela di Gesù.

  San Paolo anche se era "in pratica, contemporaneo di Gesù di Nazareth" - ha ricordato Benedetto XVI - "non ebbe mai l'opportunità di incontrarlo, durante la sua vita pubblica. Per questo, dopo la folgorazione sulla strada di Damasco,  avvertì il bisogno di consultare i primi discepoli del Maestro, che erano stati scelti da Lui perché ne portassero il Vangelo sino ai confini del mondo".

  "Nella 'Lettera ai Galati'" - ha proseguito il Pontefice - "Paolo stila un importante resoconto sui contatti intrattenuti con alcuni dei Dodici": Pietro, Giacomo e Giovanni e "non esita a riconoscerli come 'le colonne' della Chiesa", mentre nella Lettera ai Corinzi trasmette fedelmente ai nuovi cristiani quanto egli ha ricevuto, con una formula molte solenne: 'Vi trasmetto quanto anch'io ho ricevuto'".

  "Le parole di Gesù nell'Ultima Cena sono realmente per Paolo centro della vita della Chiesa: la Chiesa si edifica a partire da questo centro, diventando così se stessa - ha spiegato il Pontefice - "Da una parte attestano che l'Eucaristia illumina la maledizione della croce, rendendola benedizione, e dall'altra spiegano la portata della stessa morte e risurrezione di Gesù. (...) Dalla e nell'Eucaristia la Chiesa si edifica e si riconosce quale 'Corpo di Cristo', alimentato ogni giorno dalla potenza dello Spirito del Risorto".

  "Nell'originale 'kerygma' (...), merita di essere segnalato" - ha rilevato il Papa - "l'uso del verbo 'è risuscitato', invece del 'fu risuscitato' che sarebbe stato più logico utilizzare, in continuità con 'morì...e fu sepolto'. La forma verbale è scelta per sottolineare che la risurrezione di Cristo incide sino al presente dell'esistenza dei credenti: possiamo tradurlo con 'è risuscitato e continua a vivere' nell'Eucaristia e nella Chiesa".

  L'importanza che Paolo "conferisce alla Tradizione viva della Chiesa, che trasmette alle sue comunità, dimostra quanto sia errata la visione di chi attribuisce a Paolo l'invenzione del cristianesimo: prima di evangelizzare Gesù Cristo, il suo Signore, egli l'ha incontrato sulla strada di Damasco e lo ha frequentato nella Chiesa, osservandone la vita nei Dodici e in coloro che lo hanno seguito per le strade della Galilea".

  "Nelle prossime Catechesi" - ha annunciato il Santo Padre - "avremo l'opportunità di approfondire i contributi che Paolo ha donato alla Chiesa delle origini; ma la missione ricevuta dal Risorto in ordine all'evangelizzazione dei gentili ha bisogno di essere confermata e garantita da coloro che diedero a lui e a Barnaba la mano destra, in segno di approvazione e di accoglienza".
 
  "Quanto più cerchiamo di rintracciare le orme di Gesù di Nazaret per le strade della Galilea, tanto più possiamo comprendere che Egli si è fatto carico della nostra umanità, condividendola in tutto, tranne che nel peccato. La nostra fede non nasce da un mito, né da un'idea, bensì dall'incontro con il Risorto, nella vita della Chiesa".
AG/SAN PAOLO/...                                   VIS 20080924 (470)


martedì 23 settembre 2008

INTERVENTO CAPO DELEGAZIONE SANTA SEDE O.N.U. AFRICA

CITTA' DEL VATICANO, 23 SET. 2008 (VIS). Ieri, a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Capo della Delegazione della Santa Sede alla LXIII Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., è intervenuto all'Incontro di Alto Livello sul tema: "Le esigenze dello sviluppo dell'Africa: stato di attuazione degli impegni assunti, sfide e percorsi per il futuro?".

  "I successi ottenuti nel consolidamento dell'indipendenza e nel superamento dei conflitti a base ideologica del ventesimo secolo, nell'abolizione dell'apartheid, e più recentemente nel rafforzamento dell'Unione Africana e di numerose strutture regionali, sono segni di speranza per il futuro del continente africano. E' giunto il momento di consentire ed incoraggiare il Continente africano a condurre un processo indipendente di sviluppo sostenuto e sostenibile che sollevi tutti i popoli dell'Africa dal flagello dell'estrema povertà".

  "La Santa Sede invita i partecipanti al presente Incontro di Alto livello a proseguire gli sforzi per adattare i programmi di sviluppo alle realtà dell'Africa e a realizzare una autentica associazione, nella quale i paesi africani non siano solo i recipienti di idee e programmi di aiuto dall'esterno, ma un vero agente del proprio sviluppo".
DELSS/AFRICA/ONU:MIGLIORE                                   VIS 20080923 (190)


GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 28 SETTEMBRE


CITTA' DEL VATICANO, 23 SET. 2008 (VIS). La Santa Sede parteciperà anche quest'anno alla celebrazione delle "Giornate Europee del Patrimonio", manifestazione promossa dal Consiglio d'Europa, che gode attualmente l'adesione di oltre quaranta paesi del Continente. Tema della Giornata 2008, in programma domenica 28 settembre, è: "Il Patrimonio europeo per il dialogo interculturale".

  Un Comunicato reso pubblico questa mattina rende noto che la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, i Musei Vaticani e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra hanno collaborato all'elaborazione del programma.

  Il 28 settembre l'accesso ai Musei Vaticani e a tutte le Catacombe di Roma normalmente aperte al pubblico, sarà gratuito per l'intera giornata.

  Lo stesso giorno aprirà presso le Catacombe di San Callisto (Via Appia Antica, 110), la mostra fotografica sul tema: "Usi e testimonianze funerarie della Roma tardoantica: sepolture cristiane, pagane e giudaiche a confronto", che rimarrà aperta fino al 28 ottobre.
..../GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO/...               VIS 20080923 (150)


CONCELEBRAZIONE EUCARISTIA APERTURA SINODO

CITTA' DEL VATICANO, 23 SET. 2008 (VIS). In un Comunicato reso pubblico questa mattina, l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice rende noto che domenica 5 ottobre, XXVII Domenica del tempo "per annum", alle ore 9:30, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, la concelebrazione dell'Eucaristia con i Padri Sinodali, in occasione dell'Apertura della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: "Verbum Domini in vita et missione Ecclesiae".
OCL/APERTURA SINODO/SAN PAOLO FUORI LE MURA     VIS 20080923 (90)


lunedì 22 settembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, Suo Inviato Speciale a presiedere le celebrazioni conclusive dall'anno giubilare dell'Abbazia cistercense di Waldsassen (Germania), che avranno luogo il 23 novembre 2008, nell'875° anniversario della fondazione.
NA/.../RODÉ                                         VIS 20080922 (70)

AI VESCOVI DI RECENTE NOMINA: IMPARATE DA SAN PAOLO


CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, circa cento Vescovi di recente nomina partecipanti a un Corso di aggiornamento promosso dalla Congregazione per l'Evangelizzazione del Popoli.

  "Il Convegno a cui partecipate" - ha detto il Papa - "si situa nel corso dell'Anno Paolino, che stiamo celebrando in tutta la Chiesa con l'intento di approfondire la conoscenza dello spirito missionario e della personalità carismatica di San Paolo".

  "Sono certo che lo spirito di questo 'maestro delle genti nella fede e nella verità' (...) non mancherà di illuminare e di arricchire il vostro ministero pastorale ed episcopale" - ha proseguito il Pontefice ricordando che l'espressione "'maestro delle genti'" si apre "sul futuro, proiettando l'animo dell'Apostolo verso tutti i popoli e tutte le generazioni".

  Il Papa ha inviato i Vescovi ad imparare da San Paolo "a guardare con simpatia i popoli ai quali siamo inviati" e "a cercare in Cristo la luce e la grazia per annunciare oggi la Buona Novella ".

  Riferendosi al lavoro pastorale dei nuovi Vescovi il Papa ha affermato che le Diocesi "sono, per la maggior parte, molto estese e non di rado prive di vie e di mezzi di comunicazione. (...) Per di più, sulle vostre società, come altrove, si abbatte con sempre maggiore violenza il vento della cristianizzazione, dell'indifferentismo religioso, della secolarizzazione e delle relativizzazione dei valori. Ciò crea un ambiente di fronte al quale le armi della predicazione possono apparire, come nel caso di Paolo ad Atene, prive della forza necessaria".

  "In molte regioni i cattolici sono una minoranza, a volte anche esigua. Ciò vi impegna a confrontarvi con altre religioni ben più forti e non sempre accoglienti nei vostri confronti. Non mancano, infine, situazioni in cui, come Pastori, dovete difendere i vostri fedeli di fronte alla persecuzione e ad attacchi violenti".

  "Non abbiate paura e non vi scoraggiate per tutti questi inconvenienti, a volte anche pesanti" - ha esortato il Pontefice - "ma lasciatevi consigliare ed ispirare da San Paolo che (...) non sfuggiva le difficoltà e le sofferenze, perché era ben conscio che esse fanno parte della croce che da cristiani bisogna portare ogni giorno. (...) La sofferenza unisce a Cristo ed ai fratelli ed esprime la pienezza dell'amore, la cui fonte e prova suprema è la stessa croce di Cristo. (...) Ma ciò che lo motivava nel più profondo, era l'essere amato da Gesù Cristo e il desiderio di trasmettere ad altri questo amore".

  "Siete all'inizio del vostro ministero episcopale" - ha detto ancor il Papa ai nuovi   Vescovi - "Non esitate a ricorrere a questo potente maestro dell'evangelizzazione, imparando da lui come amare Cristo, come sacrificarvi nel servizio degli altri, come identificarvi con i popoli in mezzo ai quali siete chiamati a predicare il Vangelo, come proclamare e testimoniare la sua presenza di Risorto".

  "Voi che, come successori degli Apostoli, siete i continuatori della missione di Paolo nel portare il Vangelo alle genti" - ha concluso Benedetto XVI - "sappiate ispirarvi a lui nel comprendere la vostra vocazione in stretta dipendenza dalla luce dello Spirito di Cristo".
AC/PAOLO/VESCOVI RECENTE NOMINA                   VIS 20080922 (530)


ANNUNCIARE SENZA COMPROMESSI PRIMATO DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha  ricevuto i partecipanti al Congresso Internazionale della Confederazione Benedettina, che si tiene ogni quattro anni e riunisce gli Abati delle Confederazioni e i Superiori dei Priorati indipendenti, "per riflettere e discutere sulle modalità con le quali incarnare il carisma benedettino nel presente contesto sociale e culturale e rispondere alle sfide sempre nuove che esso pone alla testimonianza del Vangelo".

  "In un mondo desacralizzato e in un'epoca segnata da una preoccupante cultura del vuoto e del 'non senso', voi siete chiamati ad annunciare senza compromessi il primato di Dio e ad avanzare proposte di eventuali nuovi percorsi di evangelizzazione".

  Rivolgendosi agli Abati e alle Abadesse, il Papa ha detto: "Voi siete custodi del patrimonio di una spiritualità radicalmente ancorata al Vangelo. (...) Conosco ed apprezzo molto la generosa e competente opera culturale e formativa che tanti vostri monasteri svolgono, specialmente in favore delle giovani generazioni, creando un clima di accoglienza fraterna che favorisce una singolare esperienza di Chiesa".

  "In effetti, è di primaria importanza preparare i giovani" - ha ribadito il Pontefice - "ad affrontare il loro avvenire e a misurarsi con le molteplici esigenze della società avendo un costante riferimento con il messaggio evangelico, che è sempre attuale, inesauribile e vivificante. Dedicatevi, pertanto, con rinnovato ardore apostolico ai giovani, che sono il futuro della Chiesa e dell'umanità. Per costruire un'Europa 'nuova' occorre infatti incominciare dalle nuove generazioni, offrendo loro la possibilità di accostare intimamente le ricchezze spirituali della liturgia, della meditazione, della 'lectio divina'".

    Ricordando la "celebre ospitalità benedettina", il Papa ha segnalato che: "Una comunità capace di autentica vita fraterna, fervente nella preghiera liturgica, nello studio, nel lavoro, nella disponibilità cordiale al prossimo assetato di Dio, costituisce il migliore impulso per far sorgere nei cuori, specialmente dei giovani, la vocazione monastica e, in generale, un fecondo cammino di fede".

  Rivolgendosi ai rappresentanti delle monache e suore benedettine ha detto: "Care sorelle, anche voi come altre famiglie religiose soffrite, soprattutto in alcuni Paesi, della scarsità di nuove vocazioni. Non lasciatevi scoraggiare (...) perseverando fedelmente" nella vostra vocazione e missione. "Perseverando fedelmente in essa si confessa invece, con grande efficacia anche di fronte al mondo, la propria ferma fiducia nel Signore della storia, nelle cui mani sono i tempi e i destini delle persone, delle istituzioni, dei popoli, e a Lui ci si affida anche per quanto attiene le attuazioni storiche dei suoi doni. Fate vostro l'atteggiamento spirituale della Vergine Maria, contenta di essere 'ancilla Domini', totalmente disponibile alla volontà del Padre celeste".
AC/.../ABATI BENEDETTINI                           VIS 20080922 (420)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 22 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale di Uruguay, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    Il Vescovo Julio César Bonino Bonino, di Tacuarembó.

    Il Vescovo Orlando Romero Cabrera, di Canelones, con l'Ausiliare Vescovo Leopoldo Hermes Garín Buzzone.
 
    Il Vescovo Pablo Jaime Galimberti di Vietri, di Salto, con l'Ausiliare Vescovo Heriberto Andrés Bodeant Fernández.
 
    Il Vescovo Rodolfo Pedro Wirz Kraemer, di Maldonado-Punta del Este.

  Sabato 20 settembre, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
AP:AL/.../...                                      VIS 20080922 (130)


IMPEGNO VESCOVO: PROGREDIRE VIA PERFEZIONE EVANGELICA


CITTA' DEL VATICANO, 22 SET. 2008 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi il Santo Padre ha ricevuto nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, un gruppo di Vescovi di recente nomina che partecipano al Convegno promosso dalla Congregazione per i Vescovi e dalla Congregazione per le Chiese Orientali.

  Ricordando che l'incontro odierno avviene nell'Anno Paolino, il Papa ha affermato: "L'esempio del grande Apostolo chiama noi Vescovi a crescere ogni giorno nella santità della vita per avere gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù".

  "Il primo impegno spirituale ed apostolico del Vescovo deve dunque essere proprio quello di progredire nella via della perfezione evangelica" con l'aiuto dell'ascolto della Parola di Dio. "Vi esorto, pertanto, cari Vescovi" - ha detto il Papa - "ad affidarvi ogni giorno alla Parola di Dio per essere maestri della fede ed autentici educatori dei vostri fedeli".

  "Nell'imminenza dell'inizio dei lavori della prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi" - ha detto ancora il Santo Padre - "vi affido alla potenza della Parola del Signore, affinché siate fedeli alle promesse che avete manifestato davanti a Dio e alla Chiesa nel giorno della vostra consacrazione episcopale, perseveranti nell'adempiere il ministero affidatovi, fedeli nel custodire puro e integro il deposito della fede, radicati nella comunione ecclesiale insieme a tutto l'Ordine episcopale".

  "Progredendo nella via della santità" - ha proseguito il Pontefice - "esprimerete quell'indispensabile autorevolezza morale e quella prudente saggezza che si richiede a chi è posto a capo della famiglia di Dio. Tale autorevolezza è oggi quanto mai necessaria. Il vostro ministero sarà pastoralmente fruttuoso soltanto se poggerà sulla vostra santità di vita".

  "Siate vicini con ogni attenzione ai sacerdoti" - ha esortato ancora il Papa - aiutateli - "a crescere nella dedizione a Cristo e nella fedeltà al ministero sacerdotale. Cercate di promuovere una vera fraternità sacerdotale che contribuisca a vincere l'isolamento e la solitudine, favorendo il sostegno vicendevole. E' importante che tutti i sacerdoti avvertano la paterna vicinanza e l'amicizia del Vescovo".

  "Per costruire il futuro delle vostre Chiese particolari, siate poi animatori e guide dei giovani. (...) Occorre che i sacerdoti e gli educatori sappiano trasmettere alle nuove generazioni, insieme con l'entusiasmo per il dono della vita, l'amore per Gesù Cristo e per la Chiesa".

  "Tra i giovani, incoraggiate con particolare sollecitudine i seminaristi" - ha detto infine il Santo Padre - "nella consapevolezza che il Seminario è il cuore della diocesi. Non mancate di proporre ai ragazzi e ai giovani la scelta di una donazione piena a Cristo nella vita sacerdotale e religiosa. Sensibilizzate le famiglie, le parrocchie, gli istituti educativi, perché aiutino le nuove generazioni a cercare e a scoprire il progetto di Dio sulla loro vita".
AC/PAROLA:SANTITÀ/NUOVI VESCOVI                   VIS 20080922 (440)


SOLIDARIETÀ VITTIME CICLONE ED APPELLO O.N.U.


CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2008 (VIS). Dopo la preghiera dell'Angelus Domini, il Santo Padre ha lanciato un appello a favore dei Paesi Caraibici, in particolare Haiti, Cuba e la Repubblica Dominicana, e del Sud degli Stati Uniti d'America, in particolare il Texas, duramente colpiti da violenti cicloni.

  "Vorrei nuovamente assicurare a tutte quelle care popolazioni il mio speciale ricordo nella preghiera" - ha detto il Papa - "Auspico, inoltre, che giungano prontamente i soccorsi nelle zone maggiormente danneggiate. Voglia il Signore che, almeno in queste circostanze, solidarietà e fraternità prevalgano su ogni altra ragione".

  "Giovedì prossimo, 25 settembre" - ha ricordato il Papa - "si terrà a New York, nell'ambito della 63.ma sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU, un incontro di alto livello per verificare il compimento degli obiettivi stabiliti nella Dichiarazione del Millennio, l'8 settembre 2000. In occasione di questa importante riunione, che vedrà insieme i leaders di tutti i Paesi del mondo, vorrei rinnovare l'invito affinché si prendano e si applichino con coraggio le misure necessarie per sradicare la povertà estrema, la fame, l'ignoranza e il flagello delle pandemie, che colpiscono soprattutto i più vulnerabili. Un tale impegno, pur esigendo in questi momenti di difficoltà economiche mondiali particolari sacrifici, non mancherà di produrre importanti benefici sia per lo sviluppo delle Nazioni che hanno bisogno di aiuto dall'estero sia per la pace e il benessere dell'intero pianeta".
ANG/APPELLO/CARAIBI:O.N.U.                           VIS 20080922 (230)


LAVORARE VIGNA DEL SIGNORE È PREMIO INESTIMABILE


CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2008 (VIS). Di ritorno da Albano, dove ha celebrato la Santa Messa, il Santo Padre Benedetto XVI si affacciato a mezzogiorno al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti.

  "Cari fratelli e sorelle, forse ricorderete che quando, nel giorno della mia elezione, mi rivolsi alla folla in Piazza San Pietro, mi venne spontaneo presentarmi come un operaio della vigna del Signore. Ebbene, nel Vangelo di oggi (cfr Mt 20,1-16a), Gesù racconta proprio la parabola del padrone della vigna che a diverse ore del giorno chiama operai a lavorare nella sua vigna. E alla sera dà a tutti la stessa paga, un denaro, suscitando la protesta di quelli della prima ora".

  "É chiaro che quel denaro rappresenta la vita eterna, dono che Dio riserva a tutti" - - ha spiegato il Pontefice - "Anzi, proprio quelli che sono considerati 'ultimi', se lo accettano, diventano 'primi', mentre i 'primi' possono rischiare di finire 'ultimi'. Un primo messaggio di questa parabola sta nel fatto stesso che il padrone non tollera, per così dire, la disoccupazione: vuole che tutti siano impegnati nella sua vigna. E in realtà l'essere chiamati è già la prima ricompensa: poter lavorare nella vigna del Signore, mettersi al suo servizio, collaborare alla sua opera, costituisce di per sé un premio inestimabile, che ripaga di ogni fatica. Ma lo capisce solo chi ama il Signore e il suo Regno; chi invece lavora unicamente per la paga non si accorgerà mai del valore di questo inestimabile tesoro".

  "A narrare la parabola è San Matteo, apostolo ed evangelista, di cui tra l'altro ricorre proprio oggi la festa liturgica" - ha ricordato il Papa - "Mi piace sottolineare che Matteo, in prima persona, ha vissuto questa esperienza (cfr Mt 9,9). Egli infatti, prima che Gesù lo chiamasse, faceva di mestiere il pubblicano e perciò era considerato pubblico peccatore, escluso dalla 'vigna del Signore'. Ma tutto cambia quando Gesù, passando accanto al suo banco delle imposte, lo guarda e gli dice: 'Seguimi. Matteo si alzò e lo seguì. Da pubblicano diventò immediatamente discepolo di Cristo. Da 'ultimo' si trovò 'primo'", grazie alla logica di Dio, che - per nostra fortuna! - è diversa da quella del mondo".

  "Anche san Paolo, del quale stiamo celebrando un particolare Anno giubilare, ha sperimentato la gioia di sentirsi chiamato dal Signore a lavorare nella sua vigna. E quanto lavoro ha compiuto! Ma, come egli stesso confessa, è stata la grazia di Dio a operare in lui, quella grazia che da persecutore della Chiesa lo trasformò in apostolo delle genti. Tanto da fargli dire: 'Per me vivere è Cristo e il morire un guadagno'".

  "La Vergine Maria" - ha concluso il Pontefice - "è tralcio perfetto della vigna del Signore. Da lei è germogliato il frutto benedetto dell'amore divino: Gesù, nostro Salvatore".
ANG/VOCAZIONE/...                               VIS 20080922 (480)


RICONCILIAZIONE FRATERNA PER ACCOSTARSI EUCARISTIA

CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato ad Albano per la Celebrazione della Santa Messa e la Dedicazione dell'Altare della Cattedrale.

  "E' (...) l'amore di Cristo, la carità che 'non avrà mai fine' (1 Cor 13,8)" - ha detto il Papa nell'omelia - "l'energia spirituale che unisce quanti partecipano allo stesso sacrificio e si nutrono dell'unico Pane spezzato per la salvezza del mondo".

  "E' infatti possibile comunicare con il Signore, se non comunichiamo tra di noi? Come allora presentarci all'altare di Dio divisi, lontani gli uni dagli altri?".

   "Quest'altare, sul quale tra poco si rinnova il sacrificio del Signore, sia per voi" - ha esortato il Papa - "cari fratelli e sorelle, un costante invito all'amore; ad esso vi accosterete sempre con il cuore disposto ad accogliere l'amore di Cristo e a diffonderlo, a ricevere e a concedere il perdono".

  "Ogni volta quindi che vi accostate all'altare per la Celebrazione eucaristica, si apra il vostro animo al perdono e alla riconciliazione fraterna, pronti ad accettare le scuse di quanti vi hanno ferito e pronti, a vostra volta, a perdonare".

  "Ogni Celebrazione eucaristica" - ha proseguito il Pontefice - "anticipa già il trionfo di Cristo sul peccato e sul mondo, e mostra nel mistero il fulgore della Chiesa, 'sposa immacolata dell'Agnello immacolato, Sposa che Cristo ha amato e per lei ha dato se stesso, al fine di renderla santa'"

  "Queste riflessioni suscita in noi il rito che ci apprestiamo a compiere in questa vostra Cattedrale (...). Un impegno che tutti vi coinvolge e che, in primo luogo, chiede all'intera Comunità diocesana di crescere nella carità e nella dedizione apostolica e missionaria. In concreto, si tratta di testimoniare con la vita la vostra fede in Cristo e la totale fiducia che riponete in Lui. Si tratta pure di coltivare la comunione ecclesiale che è anzitutto un dono, una grazia, frutto dell'amore libero e gratuito di Dio, qualcosa cioè di divinamente efficace, sempre presente e operante nella storia, al di là di ogni apparenza contraria".

  "La comunione ecclesiale è però anche un compito affidato alla responsabilità di ciascuno" - ha concluso il Pontefice esortando il presenti con queste parole: "Vi doni il Signore di vivere una comunione sempre più convinta ed operosa, nella collaborazione e nella corresponsabilità ad ogni livello: tra presbiteri, consacrati e laici, tra le diverse comunità cristiane del vostro territorio, tra le varie aggregazioni laicali".

  Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre ha salutato alcuni Benefattori, Sponsor dei lavori di ristrutturazione della Cattedrale ed infine è rientrato in auto a Castel Gandolfo.
HML/PERDONO:COMUNIONE/ALBANO                   VIS 20080922 (440)


venerdì 19 settembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Vincent Jordy, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Strasbourg (superficie: 8.280; popolazione: 1.734.145; cattolici: 1.300.000; sacerdoti: 872; religiosi: 1.826; diaconi permanenti: 60), Francia. Il Vescovo eletto, finora Rettore del Seminario Maggiore di Strasbourg (Francia), è nato nel 1961 a Perpignan (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1992.
NEA/.../JORDY                                        VIS 20080919 (70)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sua Altezza Reale Cristina di Borbone, Infanta di Spagna, con il Duca di Palma Ignacio Urdangarín Liebaert; e Seguito

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Panama, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Uriah Ashley, di Penonomé.

    - Il Vescovo Oscar Mario Brown Jiménez, di Santiago de Veraguas.

    - Il Vescovo Aníbal Saldaña Santamaría, Prelato di Bocas del Toro.
 
    - Il Vescovo Pedro Hernandez Cantarero, C.M.F., Vicario Apostolico di Darién.
AP:AL/.../...                                    VIS 20080919 (100)

CRISTIANI E MUSULMANI INSIEME PER DIGNITÀ DELLA FAMIGLIA

CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2008 (VIS). Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha reso pubblico oggi il Messaggio annuale per la fine del Ramadan "Id al-fitr 1429 E. / 2008 A.D.), sul tema: "Cristiani e musulmani: Insieme per la dignità della famiglia". Il Documento reca la firma del Cardinale Jean-Louis Tauran e dell'Arcivescovo Pier Luigi Celata, rispettivamente Presidente e Segretario del Dicastero.

  Di seguito sono riportati estratti del Messaggio, pubblicato in lingua inglese, francese, italiana e araba.

"Cari Amici musulmani (...). Durante questo mese, cristiani vicini a voi hanno condiviso le vostre riflessioni e le vostre celebrazioni familiari; il dialogo e l'amicizia si sono rafforzati. Dio ne sia lodato!".

  "Ma, come per il passato, questo amichevole appuntamento ci offre anche l'occasione di riflettere insieme su un tema di attualità capace di arricchire i nostri scambi e di aiutarci a conoscerci meglio, con i nostri valori comuni e le nostre differenze. Per quest'anno, noi abbiamo pensato di proporvi il tema della famiglia".

  "Uno dei documenti del Concilio Vaticano II 'Gaudium et Spes', sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, afferma: 'La salvezza della persona e della società umana e cristiana è strettamene connessa con una felice situazione della comunità coniugale e familiare. Perciò i cristiani, assieme a quanti hanno alta stima di questa stessa comunità, si rallegrano sinceramente dei vari sussidi grazie ai quali gli uomini di oggi progrediscono nel favorire questa comunità di amore e nel rispetto della vita".

  "Queste parole ci ricordano opportunamente che lo sviluppo della persona e della società dipende in gran parte dalla prosperità della comunità coniugale e familiare! Quanti sono coloro che portano, qualche volta, per tutta la vita, il peso delle ferite di una situazione familiare difficile o drammatica? (...) Cristiani e musulmani, noi possiamo e noi dobbiamo operare congiuntamente alla salvaguardia della dignità della famiglia, oggi e domani".

  "In questo campo, noi abbiamo avuto spesso l'occasione di collaborare, sia a livello locale che internazionale, poiché entrambi cristiani e musulmani hanno un'alta considerazione della famiglia. La famiglia, luogo dove l'amore e la vita, il rispetto per l'altro e l'ospitalità si incontrano e si trasmettono, è certamente la 'cellula fondamentale della società'".

  "Cristiani e musulmani, non devono esitare ad impegnarsi, non solamente per venire in aiuto alle famiglie in difficoltà ma anche per collaborare con tutti coloro che hanno a cuore il favorire la stabilità dell'istituzione familiare e l'esercizio della responsabilità parentale, in particolare nel campo dell'educazione. Non è superfluo ricordare qui che la famiglia è la prima scuola dove si apprende il rispetto dell'altro, nella sua identità e nella sua differenza. Il dialogo interreligioso e l'esercizio della cittadinanza non possono dunque che beneficiarne".
OP/MESSAGGIO RAMADAN/TAURAN:CELATA               VIS 20080919 (450)


PANAMENSI AUTENTICI DISCEPOLI E MISSIONARI GESÙ CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 19 SET. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza i Presuli della Conferenza Episcopale del Panama, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  Nel suo discorso il Papa ha lodato le iniziative dei Vescovi destinate a "seminare generosamente la Parola di Dio nel cuore dei panamensi, per accompagnarli nel cammino di maturazione nella fede e divenire autentici discepoli e missionari di Gesù Cristo".

  "É ragione di gaudio" - ha detto il Papa - "la feconda azione missionaria di sacerdoti, religiosi e laici, che contrasta la crescente secolarizzazione della società (...)  la quale pervade tutti gli aspetti della vita quotidiana, sviluppa una mentalità in cui di fatto Dio è assente dall'esistenza e dalla coscienza umana e si serve dei mezzi di comunicazione sociale per diffondere l'individualismo, l'edonismo ed ideologie e costumi che minano i fondamenti stessi del matrimonio, della famiglia e della morale cristiana".

  Per affrontare tali problematiche, ha proseguito il Papa, sono necessarie "una profonda conoscenza ed un amore sincero per il Signore Gesù, la meditazione della Sacra Scrittura, un'adeguata formazione dottrinale e spirituale, la preghiera costante, l'accostarsi con frequenza al sacramento della Riconciliazione, la partecipazione consapevole e attiva alla Santa Messa e la pratica delle opere di carità e misericordia".

  Riferendosi alla pastorale giovanile e vocazionale, Benedetto XVI ha esortato i Presuli a pregare affinché il Signore "susciti numerose e sante vocazioni al sacerdozio, che richiedono un corretto discernimento dei candidati al presbiterato,  zelo apostolico e una testimonianza di comunione e fraternità dei sacerdoti".

  "Questo stile di vita" - ha detto ancora il Pontefice - "deve essere praticato già in seminario, dove si deve privilegiare una seria disciplina accademica, spazi e tempi di preghiera quotidiana, la degna celebrazione della liturgia, una adeguata direzione spirituale ed occorre coltivare intensamente le virtù umane, cristiane e sacerdotali. Pregando e studiando, i seminaristi possono divenire l'uomo di Dio che i fedeli hanno il diritto di vedere nei loro ministri".

  Ponendo in risalto le difficoltà di numerose famiglie panamensi "che minacciano la solidità dell'amore coniugale, la paternità responsabile e l'armonia e stabilità della famiglia", il Santo Padre ha ribadito che "non ci si adopererà mai abbastanza  per promuovere una vigorosa pastorale familiare, in modo che le persone scoprano la bellezza della vocazione al matrimonio cristiano, difendano la vita umana dal concepimento fino alla fine naturale e costruiscano famiglie nelle quali i figli siano educati nell'amore per la verità del Vangelo e con solidi valori umani".

  E' particolarmente urgente, ha ribadito il Pontefice, "che la Chiesa a Panama non manchi di offrire la sua luce per contribuire alla soluzione dei gravi problemi del momento attuale, promuovendo il consenso morale della società sui valori fondamentali. É molto importante diffondere il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa che facilita una più approfondita e sistematica conoscenza degli orientamenti ecclesiali che i fedeli laici devono assumere in campo politico, sociale ed economico, favorendone ugualmente la corretta applicazione nelle circostanze concrete".

  "La speranza cristiana" - ha concluso il Pontefice - "potrà così illuminare il popolo di Panama, desideroso di conoscere la verità su Dio e sull'uomo, in mezzo a fenomeni quali la povertà, la violenza giovanile, le carenze educative, sanitarie e di alloggio, il proliferare di innumerevoli sette e la corruzione, che in diversa misura turbano la loro vita e ne ostacolano uno sviluppo integrale".
AL/.../PANAMA                                   VIS 20080919 (560)


giovedì 18 settembre 2008

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Cardinale Antonio Innocenti, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero e Presidente emerito della Pontificia Commissione per la conservazione del Patrimoni artistico e storico della Chiesa e della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", il 6 settembre, all'età di 93 anni.

- Il Vescovo José Antonio Dammert Bellido, emerito di Cajamarca (Perù), il 10 settembre, all'età di 91 anni.

- Il Vescovo Daniel Gil Zorrilla, S.I., emerito di Salto (Uruguay), il 7 settembre, all'età di 78 anni.

- Il Vescovo Joseph Mukwaya, emerito di Kiyinda-Mityana (Uganda), il 5 settembre, all'età di 77 anni.
.../DEFUNTI/...                                   VIS 20080918 (120)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale di Panama, in Visita "ad Limina Apostolorum:

- L'Arcivescovo José Dimas Cedeño Delgado, di Panamá, con gli Ausiliari Vescovo Pablo Varela Server e Vescovo José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A.

- Il Vescovo Fernando Torres Durán, di Chitré.

- Il Vescovo Audilio Aguilar Aguilar, di Colón-Kuna Yala.

- Il Vescovo José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., di David.
AL/.../...                                         VIS 20080918 (90)

CONOSCERE VERITÀ STORICA PAPA PIO XII SENZA PRECONCETTI


CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti ad un Simposio sulla figura e l'opera pastorale e umanitaria di Pio XII, promosso dalla "Pave the Way Foundation", il cui Presiedente è il Signor Gary Krupp.

  Ricordando che mezzo secolo è trascorso dalla morte del Servo di Dio Pio XII (9 ottobre 1958), il Santo Padre ha affermato: "Tanto si è scritto e detto di lui in questi cinque decenni e non sempre sono stati posti nella giusta luce i veri aspetti della sua multiforme azione pastorale".

  "Scopo del vostro simposio è proprio quello di colmare alcune di tali lacune, conducendo una attenta e documentata analisi su molti suoi interventi, soprattutto su quelli a favore degli ebrei che in quegli anni venivano colpiti ovunque in Europa, in ossequio al disegno criminoso di chi voleva eliminarli dalla faccia della terra".

  "Quando ci si accosta senza pregiudizi ideologici alla nobile figura di questo Papa" - ha sottolineato Benedetto XVI - "oltre ad essere colpiti dal suo alto profilo umano e spirituale, si rimane conquistati dall'esemplarità della sua vita e dalla straordinaria ricchezza del suo insegnamento. Si apprezza la saggezza umana e la tensione pastorale che lo hanno guidato nel suo lungo ministero e in modo particolare nell'organizzazione degli aiuti al popolo ebraico".
  "Grazie a un vasto materiale documentario da voi raccolto, arricchito da molteplici e autorevoli testimonianze, il vostro Simposio offre alla pubblica opinione la possibilità di conoscere meglio e più compiutamente ciò che Pio XII ha promosso e compiuto a favore degli ebrei perseguitati dai regimi nazista e fascista".

  "Nei lavori del vostro Convegno" - ha rilevato il Papa - "sono stati anche evidenziati i non pochi interventi da lui compiuti in modo segreto e silenzioso proprio perché, tenendo conto delle concrete situazioni di quel complesso momento storico, solo in tale maniera era possibile evitare il peggio e salvare il più gran numero possibile di ebrei. Questa sua coraggiosa e paterna dedizione è stata del resto riconosciuta ed apprezzata durante e dopo il tremendo conflitto mondiale da comunità e personalità ebraiche che non mancarono di manifestare la loro gratitudine per quanto il Papa aveva fatto per loro".

  Infine il Santo Padre ha ringraziato la "'Pave the Way Foundation' 'per la costante azione che dispiega nel favorire i rapporti e il dialogo tra le varie Religioni, in modo che esse offrano una testimonianza di pace, di carità e di riconciliazione".

  "E' mio vivo auspicio infine che quest'anno, che ci ricorda il 50  della morte di questo mio venerato Predecessore" - ha concluso il Pontefice - "offra l'opportunità di promuovere studi più approfonditi sui vari aspetti della sua persona e della sua attività, per giungere insieme a conoscere la verità storica, superando così ogni restante pregiudizio".
AC/SIMPOSIO PIO XII/KRUPP                           VIS 20080918 (470)


BOSNIA ERZEGOVINA: CONSOLIDARE PROCESSO RICONCILIAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto la Signora Jasna Krivosic-Prpic, nuova Ambasciatrice di Bosnia ed Erzegovina presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Il Papa ha ricordato che in Bosnia ed Erzegovina "coesiste una ricca varietà di culture e di patrimoni preziosi. Tuttavia, nel corso della storia, le differenze culturali ed etniche non infrequentemente sono state all'origine di incomprensioni e conflitti, come ben sanno le tre popolazioni che costituiscono il Paese ".

  "Nessuno desidera la guerra. (...) Nessun gruppo civile o religioso dovrebbe mai ricorrere alla violenza e all'oppressione" - ha ribadito il Pontefice - "Tuttavia, tante famiglie nel vostro territorio hanno subito le sofferenze che derivano da queste calamità. Ascoltando la voce della ragione, tuttavia, e spinti dalla speranza che noi tutti desideriamo per noi stessi e per le generazioni future, ogni individuo può trovare la forza di superare le divisioni del passato".

  Al riguardo il Papa ha ricordato i progressi compiuti "per consolidare gesti di riconciliazione" e ha incoraggiato la Comunità Internazionale a continuare ad adoperarsi per assistere la Bosnia ed Erzegovina nel conseguimento di tale obiettivo. "Confido che, accettando gli avvenimenti della storia regionale e le difficili lezioni apprese negli ultimi anni, si troverà il coraggio per edificare un futuro con autentico senso di solidarietà".

  "Lo spirito di uno Stato viene forgiato a vari livelli. La casa familiare è il luogo dove i bambini apprendono i fondamentali valori della responsabilità e della coesistenza armoniosa ed è anche il luogo dove i pregiudizi hanno origine o vengono sconfitti. Ogni genitore perciò ha l'importante dovere di instillare nei propri figli, con l'esempio, il rispetto per la dignità che contraddistingue ogni persona, a prescindere dalla identità etnica, dalla religione e dal gruppo sociale".

  "L'educazione non si occupa soltanto dello sviluppo cognitivo del bambino ma dello sviluppo civile e spirituale. Gli insegnanti (...) possono fare molto per mettere in dubbio le false ideologie antropologiche che contengano semi di ostilità e per promuovere l'apprezzamento della diversità culturale e religiosa nel Paese".

  I mezzi di comunicazione possono in larga parte contribuire a "superare i persistenti atteggiamenti di diffidenza, se non diventano strumenti di pregiudizio, ma piuttosto, nel superare gli interessi particolari e nel promuovere  obiettivi civili universali e globali, divengono strumenti al servizio di una maggiore giustizia e solidarietà".

  Anche lo Stato "è chiamato a perseguire con vigore il suo compito di rafforzare le istituzioni e promuovere i principi alla base di tutte le democrazie. (...) Sono certo" - ha affermato il Papa - "che le riforme costituzionali attualmente allo studio del  Governo della Bosnia ed Erzegovina risponderanno alle legittime aspirazioni di tutti i cittadini, garantendo i diritti dei singoli e di tutti i gruppi sociali".

  "La Chiesa in Bosnia ed Erzegovina" - ha detto infine Benedetto XVI - "continuerà a dare il suo contributo nel perseguimento degli obiettivi della riconciliazione, della pace e della prosperità. Attraverso le parrocchie, le scuole, le strutture sanitarie e i programmi comunitari di sviluppo, la Chiesa esercita la sua missione di carità universale in forma molteplice: materiale, intellettuale e spirituale. (...) La promozione dei valori spirituali e morali (...) fa parte non soltanto della trasmissione della tradizioni religiosa ma alimenta una cultura più ampia, motivando uomini e donne di buona volontà a rafforzare i legami di solidarietà e a manifestare come una società unita possa realmente sorgere da una pluralità di popoli".
CD/CREDENZIALI/BOSNIA ED ERZEGOVINA                   VIS 20080918 (580)


mercoledì 17 settembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Nunzio Apostolico in Guinea Bissau, l'Arcivescovo Luis Mariano Montemayor, che è Nunzio Apostolico in Senegal e in Capo Verde e Delegato Apostolico in Mauritania.
NN/.../MONTEMAYOR                                 VIS 20080917 (40)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Colonnello Elmar Theodor Mäder, Comandante del Corpo della Guardia Svizzera Pontifica, in visita di congedo.

  Nella giornata di ieri, 16 settembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Köln (Germania).
AP/.../...                                             VIS 20080917 (30)

IL PAPA RIEVOCA VIAGGIO APOSTOLICO IN FRANCIA


CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2008 (VIS). Nel corso dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Papa ha ripercorso i vari momenti del recente Viaggio Apostolico in Francia, culminato con il pellegrinaggio a Lourdes in occasione del 150° anniversario delle Apparizioni della Vergine a Santa Bernadette.

  In Francia, "La Chiesa già dal II secolo" - ha detto il Santo Padre - "ha svolto un fondamentale ruolo civilizzatore. E' interessante che proprio in tale contesto sia maturata l'esigenza di una sana distinzione tra la sfera politica e quella religiosa. (...) Autentica laicità non è pertanto prescindere dalla dimensione spirituale, ma riconoscere che proprio questa, radicalmente, è garante della nostra libertà e dell'autonomia delle realtà terrene, grazie ai dettami della Sapienza creatrice che la coscienza umana sa accogliere ed attuare".

  "In questa prospettiva" - ha proseguito il Pontefice - "si colloca l'ampia riflessione sul tema: 'Le origini della teologia occidentale e le radici della cultura europea', che ho sviluppato nell'incontro con il mondo della cultura, in un luogo scelto per la sua valenza simbolica: il 'Collège des Bernardins'".

  "Punto di partenza del mio discorso" - ha spiegato il Santo Padre - "è stata una riflessione sul monachesimo, il cui scopo era di ricercare Dio, 'quaerere Deum'", che "portava così i monaci, per natura sua, ad una cultura della parola. (...) Per la ricerca di Dio, rivelatosi a noi nelle Sacre Scritture, diventavano in tal modo importanti le scienze profane, volte ad approfondire i segreti delle lingue. Si sviluppava di conseguenza nei monasteri quella 'eruditio' che avrebbe consentito il formarsi della cultura. Proprio per questo, 'quaerere Deum' - cercare Dio, essere in cammino verso Dio, resta oggi come ieri la via maestra ed il fondamento di ogni vera cultura".

  Il Papa ha ricordato che durante la Celebrazione dei Vespri della Beata Vergine Maria, nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi, ha esortato i sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose e seminaristi "a dare priorità al religioso ascolto della divina Parola" e, sul sagrato di Notre-Dame, ha consegnato ai giovani "due tesori della fede cristiana: lo Spirito Santo e la Croce. Lo Spirito apre l'intelligenza umana ad orizzonti che la superano e le fa comprendere la bellezza e la verità dell'amore di Dio rivelato proprio nella Croce".

  Durante la Celebrazione Eucaristica alla "Esplanade des Invalides" - ha ricordato il Papa - "ho invitato i fedeli di Parigi e della Francia intera a ricercare il Dio vivente, che ci ha mostrato il suo vero volto in Gesù presente nell'Eucaristia, spingendoci ad amare i nostri fratelli così come Lui ha amato noi".

  "A Lourdes" - ha ricordato ancora il Santo Padre - "dove ho potuto subito unirmi a migliaia di fedeli nel 'Cammino del Giubileo' (...) ho partecipato alla tradizionale Processione 'aux flambeaux', stupenda manifestazione di fede in Dio e di devozione alla sua e nostra Madre. Lourdes è veramente un luogo di luce, di preghiera, di speranza e di conversione, fondate sulla roccia dell'amore di Dio, che ha avuto la sua rivelazione culminante nella Croce gloriosa di Cristo".

  "Apparendo a Bernadette, nella grotta di 'Massabielle', il primo gesto che fece Maria fu appunto il Segno della Croce " - ha sottolineato il Pontefice - "in silenzio e senza parole. (...) In quel gesto della Madonna c'è tutto il messaggio di Lourdes!".

  Durante la celebrazione della Santa Messa dedicata agli ammalati nella Basilica di Notre-Dame du Rosaire, nella memoria liturgica della Beata Maria Vergine Addolorata, il Papa ha affermato di aver voluto "meditare sulle lacrime di Maria versate sotto la Croce, e sul suo sorriso, che illumina il mattino di Pasqua".

  "Cari fratelli e sorelle" - ha detto infine il Santo Padre - "ringraziamo insieme il Signore per questo viaggio apostolico ricco di tanti doni spirituali. (...) A Lourdes, la Vergine Santa invita tutti a considerare la terra come luogo del nostro pellegrinaggio verso la patria definitiva che è il Cielo. In realtà tutti siamo pellegrini, abbiamo bisogno della Madre che ci guida; e a Lourdes, il suo sorriso ci invita ad andare avanti con grande fiducia nella consapevolezza che Dio è buono, Dio è amore".
AG/VIAGGIO APOSTOLICO FRANCIA/...                  VIS 20080917 (660)


martedì 16 settembre 2008

EDIFICARE MONDO DI SOLIDARIETÀ, LIBERTÀ E PACE

CITTA' DEL VATICANO, 16 SET. 2008 (VIS). Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha inviato, a nome del Santo Padre, un Messaggio ai partecipanti all'Incontro di preghiera in occasione dell'apertura della LXIII sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U.

  Il Santo Padre "si unisce ai membri della comunità diplomatica" - si legge nel Messaggio - "e agli officiali delle Nazioni Unite presenti, nell'implorare da Dio Onnipotente la guida e la fortezza necessarie per portare a compimento gli urgenti compiti che attendono le Nazioni Unite nei prossimi mesi, fra i quali la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, il programma NEPAD (Nuovo Sviluppo dell'Africa) ed altre iniziative volte a garantire che tutta la famiglia umana condivida i vantaggi della globalizzazione".

  "Ricordando con gratitudine la Visita all'Assemblea Generale dell'O.N.U., nell'aprile scorso, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, il Santo Padre rinnova l'appello ai responsabili internazionali affinché si riapproprino della elevata visione morale e dei principi trascendenti di giustizia incarnati nei documenti fondativi delle Nazioni Unite".

  "Con questi sentimenti, il Santo Padre invoca su tutti i presenti l'abbondanza delle benedizioni divine, confidando che questi momenti di riflessione e di preghiera li riconfermeranno nel loro impegno di promuovere la dignità di ogni persona umana e di edificare un mondo di sempre maggiore solidarietà, libertà e pace".
MESS/.../ASSEMBLEA O.N.U.                           VIS 20080916 (220)


CONVEGNO INTERNAZIONALE EVOLUZIONE SPECIE MARZO 2009

CITTA' DEL VATICANO, 16 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Congresso internazionale "Biological Evolution: Facts and Theories. A Critical Appraisal 150 years after 'The Origin of Species'" (L'evoluzione biologica: fatti e teorie. Una valutazione critica 150 anni dopo L'Origine delle Specie"), in programma a Roma dal 3 al 7 marzo 2009.

  Il Convegno è stato organizzato congiuntamente dalla Pontificia Università Gregoriana (Roma) e dalla Università di Note Dame (Indiana, Stati Uniti d'America), sotto l'alto patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, nell'ambito del progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest) (Scienza, Teologia e Ricerca Ontologica).

  Alla Conferenza Stampa sono intervenuti: l'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; Padre Marc Leclerc, S.I., Professore di Filosofia della Natura, Pontificia Università Gregoriana; il Professore Gennaro Auletta, Direttore Scientifico del Progetto STOQ e Docente di Filosofia della Scienza, Pontificia Università Gregoriana e il Professore Alessandro Minelli, Docente di Zoologia, Università di Padova (Italia).

  "Le discussioni attorno alla teoria dell'evoluzione si fanno sempre più accese, sia nell'ambito cristiano, sia in quello strettamente evoluzionista, in particolare con l'avvicinarsi degli anniversari darwiniani, nel 2009: 150 dopo la comparsa de 'L'Origine delle Specie', l'opera di Charles Darwin viene ancora troppo spesso discussa più in chiave ideologica che non scientifica, come invece era il suo vero indirizzo", ha spiegato Padre Marc Leclerc.

  "In tale situazione" - ha proseguito Padre Leclerc - "è sembrato doveroso impegnarci per fare chiarezza, essendo gli scienziati, filosofi e teologi cristiani direttamente implicati nel dibattito, accanto ai loro colleghi di altre confessioni o senza confessione particolare. Si tratta di suscitare un ampio dibattito al livello razionale, per favorire un dialogo fecondo tra studiosi di varie competenze e denominazioni. Si tratta però di un convegno universitario, organizzato da due università cattoliche, la Gregoriana a Roma e Notre Dame negli Stati Uniti, non di un evento ecclesiale in quanto tale. Ma l'alto patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura sottolinea l'interesse della Chiesa per tali problematiche".
OP/CONVEGNO EVOLUZIONE/                                      VIS 20080916 (340)


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