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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 28 novembre 2008

PLACIDO DOMINGO SI ISPIRA POESIE GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione dell'Album, "Amore Infinito" - canzoni ispirate alle poesie di Giovanni Paolo II - Karol Wojtyla (ed. Deutsche Grammophon) del Maestro Placido Domingo.

  Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Vescovo Giampaolo Crepaldi, Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; il Maestro Placido Domingo; il Monsignor Giuseppe A. Scotti, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Libreria Editrice Vaticana; il Signor Michael Lang, Presidente della Deutsche Grammophon; il Signor Fernando Marin, Presidente di Tredici S.P.A. ed il Signor Adrian Berwick, Produttore Esecutivo del progetto "Amore Infinito" (Tredici S.P.A.).

  Il Vescovo Crepaldi ha detto che la "singolare iniziativa (...) vede riunite insieme due arti, la poesia e la musica, che, nel loro ispirato combinarsi, hanno prodotto un Album di canzoni intitolato 'Amore infinito'".

  "L'ascolto delle canzoni, magnificamente interpretate dal Maestro Placido Domingo e dalla London Symphony Orchestra, fa emergere il ricordo di Giovanni Paolo II e di tutta una vita, spesso segnata da drammatiche scadenze, vissuta con la passione di Dio e dell'uomo. Quale il segreto di questa poetica wojtyliana, tradottasi anche in tanti testi poetici? Il punto di partenza lo individuerei in questo: per Giovanni Paolo II tutto nasce da un sì di Dio all'uomo, nasce da un disegno di amore infinito di Dio. Il sì di Dio all'uomo significa un sì alla sua dignità, ai suoi bisogni autentici. Significa un sì al mondo - 'cosa buona' e a tutto quanto c'è di bello, di buono, di giusto nella vita".

    Il Segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace ha sottolineato che: "Con il suo sì all'uomo, Dio lo prende in mano e lo innalza al di sopra di tutte le cose del creato. Gli assegna un destino di eternità. La luce del sì di Dio all'uomo rischiara quindi l'intera esistenza, fa comprendere meglio chi l'uomo sia e quale sia il suo destino. Fa anche comprendere meglio il vero valore delle relazioni tra gli uomini: il riferimento alla comune figliolanza e fratellanza aiuta la grammatica delle relazioni umane, in modo tale  che siano conformi alla dignità della persona e al suo vero bene".

   "Il sì originario di Dio, infatti, ci dice che egli chiama l'uomo amandolo, lo convoca sacrificandosi e questo, tra le religioni, è qualcosa di inaudito tranne che per il cristianesimo. Alla fonte del cristianesimo non c'è un sì dell'uomo a Dio, ma il contrario".

  Il Vescovo Crepaldi ha concluso il suo intervento affermando: "I testi della canzoni toccano molti temi - affetti familiari, lavoro, guerra, patria....-, ma tutti hanno la loro radice ispirativa nel sì di Dio all'uomo, nell'Amore infinito di Dio".

  Monsignor Scotti ha spiegato che "Amore Infinito" è un album "che riprende con grande rispetto le parole delle composizioni poetiche di Karol Wojtyla per esaltarle e farle correre attraverso la musica e il canto. E' un album dove il canto e la musica sono indubbiamente prevalenti, ma alla base c'è un incontro. E' l'incontro di Domingo con un uomo, un credente, un Papa, che gli ha offerto una prospettiva di vita. Ecco quindi che un artista, uno abituato a scrutare uomini e cose attraverso lo spettro dell'arte, non può non rimanere colpito e affascinato da un alto uomo, un Papa, che gli offre un punto di vista vero e meritevole di attenzione".

  "Ecco allora che, facendosi eco di Karol Wojtyla, Placido Domingo può dire a tutti noi con la forza travolgente (...) del suo canto che 'il mondo è pieno di forze nascoste che coraggiosamente denuncio e nomino' e aggiungere, immediatamente, che 'quest'amore ha spiegato ogni cosa, quest'amore è tutto per me', e, senza paura, affermare con la stessa fierezza di Giovanni Paolo II che 'Gesù è venuto in questo mondo per mostrare a tutti noi l'amore di Dio'".

  "Si realizza in un certo senso in questo album di Domingo, quanto Benedetto XVI ha scritto il 25 novembre per la tredicesima seduta pubblica della Pontificie Accademie: 'Bisogna tornare a comprendere anche l'intima connessione che lega la ricerca della bellezza con la ricerca della verità e della bontà".

  "C'è dunque in questo primo lavoro di Placido Domingo, la consapevolezza che non abbiamo ancora scavato nella ricca eredità umana, culturale e spirituale che Wojtyla ci ha fatto intravedere e che può aiutarci a farci meglio comprendere (...) che il mondo e la storia ci sono affidati e tocca a noi, adesso, diventare artefici e costruttori di un futuro dove uomini e natura sono riconciliati con sé stessi e con Dio e le vicende drammatiche a cui assistiamo attoniti in questi giorni ce lo confermano ancora di più".
OP/CANZONI GIOVANNI PAOLO II:DOMINGO/...               VIS 20081128 (770)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

  - Sette Presuli della Conferenza Episcopale del Cile, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Carlos Eduardo Pellegrín Barrera, S.V.D., di Chillán.

    - Il Vescovo Pedro Felipe Bacarreza Rodríguez, di Los Angeles.

    - Il Vescovo Manuel Camino Vial Risopatrón, dei Padri di Schönstatt, di Temuco.

    - Il Vescovo Ignacio Francisco Ducasse Medina, di Valdivia.

    - L'Arcivescovo Manuel Gerardo Donoso Donoso, SS.CC., di La Serena, con il Vescovo Ausiliare Luis Gleisner Wobbe.

    - Il Vescovo Gaspar Francisco Quintana Jorquera, C.M.F., di Copiapó.

- L'Arcivescovo Martin Krebs, Nunzio Apostolico in Guinea e in Mali, con i Familiari.

  Nel pomeriggio di oggi il Santo Padre riceverà tre Presuli della Conferenza Episcopale del Cile,  in Visita "ad Limina Apostolorum":

-    L'Arcivescovo Cristián Caro Cordero, di Puerto Montt

-    Il Vescovo René Osvaldo Rebolledo Salinas, di Osorno.

-    Il Vescovo Bernardo Miguel Bastres Florence, S.D.B., di Punta Arenas,
AL:AP/.../...                                       VIS 20081128 (160)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Marcel Utembi Tapa, finora Vescovo di Mahagi-Nioka (Repubblica Democratica del Congo), Arcivescovo di Kisangani (150.123; popolazione: 1.265.000, cattolici: 575.020; sacerdoti: 91; religiosi: 193), Repubblica Democratica del Congo.

- Il Sacerdote William Avenya, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Makurdi (superficie: 24.461; popolazione: 3.288.000; cattolici:1.483.180; sacerdoti: 157; religiosi: 163), Nigeria. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Ishangev Tiev, (Nigeria) ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Dal 1996 è stato Segretario Generale dell'AECWA.

- Il Sacerdote Jean-Pierre Batut, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Lyon (superficie: 5.087; popolazione: 1.745.000; cattolici: 1.207.000; sacerdoti: 523; religiosi: 2.201; diaconi permanenti: 59), Francia. Il Vescovo eletto, finora Parroco della Parrocchia di Saint-Eugêne et Sainte-Cécile, è nato nel 1954 a Parigi (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1984.

- Il Monsignor Nicolas Souchu, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Rennes (superficie: 6.775; popolazione: 930.000; cattolici: 817.000; sacerdoti: 410; religiosi: 1.352; diaconi permanenti: 26), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1958 a Neuilly-sur-Seine (Francia), ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. E' stato finora Vicario Generale della Diocesi di Orléans.
NER:NEA/.../...                                   VIS 20081128 (190)


giovedì 27 novembre 2008

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO ATTENTATO MUMBAY

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo il testo che il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha fatto pervenire, a nome del Santo Padre, al Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay (India), per gli attentati terroristici della notte scorsa che hanno causato più di 100 vittime e 300 feriti:

  "Profondamente preoccupato per l'esplosione di violenza a Mumbai, il Santo Padre cortesemente La prega di voler trasmettere le sue sentite condoglianze alle famiglie delle vittime dei tre brutali attentati, ed assicurare le pubbliche Autorità, i cittadini, e quanti sono rimasti coinvolti, della sua vicinanza spirituale.  Sua Santità lancia un pressante appello affinché cessino tutti gli atti di terrorismo, che gravemente offendono la famiglia umana e gravemente destabilizzano la pace e la solidarietà necessarie ad edificare una civiltà degna della nobile vocazione dell'umanità di amare Dio e il prossimo. Il Santo Padre prega per l'eterno riposo dei defunti ed invoca da Dio il dono della fortezza e della consolazione per i feriti e per quanti sono in lutto".
TGR/ATTENTATI:MUMBAI/BERTONE:GRACIAS               VIS 20081127 (180)


DUE RELIGIOSE RAPITE IN KENIA SIANO RILASCIATE AL PIÙ PRESTO

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2008 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:

  "Sono ormai oltre 15 giorni che le due religiose italiane Suor Maria Teresa Olivero e Suor Caterina Giraudo sono state rapite in Kenya, dove sono note per il loro generoso impegno in favore dei più poveri. Il prolungarsi del sequestro è seguito con preoccupazione dal Santo Padre, che è vicino nella preghiera alla sofferenza non solo delle due religiose rapite, ma anche dei familiari e del 'Movimento Contemplativo Missionario P. de Foucauld' a cui appartengono. L'auspicio è che questa situazione dolorosa e gravemente ingiusta di cui sono vittime persone del tutto innocenti e benemerite possa risolversi al più presto".
OP/RELIGIOSE RAPITE/LOMBARDI                       VIS 20081127 (140)


ALLO STUDIO POSSIBILE VIAGGIO DEL PAPA IN TERRA SANTA

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2008 (VIS). In risposta ad una notizia apparsa su di un quotidiano israeliano relativa ad un eventuale viaggio del Papa in Terra Santa, Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato la dichiarazione che segue:

  "Confermo che esistono contatti a livello diplomatico fra la Santa Sede e Israele per studiare la possibilità di un Viaggio del Papa in Terra Santa il prossimo anno".
OP/VIAGGIO PAPA TERRA SANTA/LOMBARDI         VIS 20081127 (90)


SANTA SEDE E CONFERENZA FAO: PANE QUOTIDIANO PER TUTTI

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2008 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il discorso del Monsignor Renato Volante, Capo della Delegazione della Santa Sede alla 35 Sessione Speciale della Conferenza della F.A.O. (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), dedicata a valutare i risultati della gestione della F.A.O. e ad analizzare le proposte per meglio far fronte alla situazione del mondo rurale e le prospettive dell'alimentazione.

  "Seguendo l'agenda di questa Conferenza" - ha detto il Presule - "l'approccio della Delegazione della Santa Sede evidentemente non vuole offrire soluzioni tecniche, ma piuttosto un orientamento ideale che possa concorrere a delle scelte concrete avendo a cuore le esigenze della persona umana, specie se queste ultime sono limitate a condizioni di vita che ne compromettono una dignitosa esistenza".

  "Se si considerano i dati sulle attività svolte dalla F.A.O., essi mostrano un impegno costante ed attivo, ma soprattutto sempre più rispondente alle esigenze degli Stati membri, specialmente quelli il cui sistema economico richiede strade diverse per lo sviluppo del settore agricolo e per soddisfare i bisogni alimentari in crescita".

  "Allo stesso tempo, proprio guardando al necessario impegno futuro della F.A.O., risulta chiaro l'avanzare di situazioni 'nuove' che coinvolgono il settore dell'agricoltura e quindi domandano ulteriori sforzi che non possono essere richiesti solo alla struttura dell'Organizzazione, ma anche ai suoi singoli Stati membri".

  "Riformare la F.A.O. significa oggi condividere l'idea che la lotta contro la fame è una situazione determinata da molteplici fattori e dagli obiettivi che la animano ed intorno ai quali si elaborano strategie spesso purtroppo orientate a favorire singoli settori piuttosto che a fornire una visione unitaria: quella che pone al centro le esigenze della persona. Gli effetti negativi di una tale impostazione riguardo al settore agricolo risultano in molti casi evidenti, specialmente in quelle aree su cui maggiormente gravano la povertà, il sottosviluppo e la denutrizione, nonché il degrado ambientale".

  "La Delegazione della Santa Sede è fermamente convinta che la struttura della F.A.O. ed i suoi impegni conseguenti, devono sottolineare la funzione portante dell'agricoltura nei processi di sviluppo, promuovendo anzitutto non la semplice managerialità, ma criteri di gestione oculati e interventi realmente funzionali ai bisogni".

  "Questo significa che un'ordinata ricerca che voglia rafforzare la produzione agricola in ragione di una domanda crescente di alimenti non può dimenticare le ragioni della sicurezza degli alimenti - e quindi la salute dei consumatori - come pure della sostenibilità della produzione agricola, e cioè la protezione ambientale. Per questi obiettivi che tutti gli Stati, a diverso modo, invocano come prioritari, è necessario che la F.A.O. possa continuare a disporre di risorse e della necessaria fiducia da parte della Comunità internazionale nel suo insieme".

  "La Santa Sede, da parte sua," - ha concluso Monsignor Volante - "vuole qui riaffermare la disponibilità della Chiesa cattolica, delle sue strutture e forme di organizzazione a contribuire in questo sforzo perché ogni persona possa ricevere 'il pane quotidiano', come del resto ricorda anche il motto della F.A.O. 'Fiat panis'!".
DELSS/RIFORMA F.A.O./VOLANTE                       VIS 20081127 (500)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico in Svezia, Danimarca, Finlandia, Islanda e Norvegia.

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale del Cile, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Pablo Lizama Riquelme, di Antofagasta.

    - Il Vescovo Héctor Eduardo Vargas Bastidas, S.D.B., di Arica.

    - Il Vescovo Marco Antonio Órdenes Fernández, di Iquique.

    - Il Vescovo Guillermo Patricio Vera Soto, Prelato di Calama.

    - L'Arcivescovo Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., di Concepción, con il Vescovo Ausiliare eletto Pedro Ossandón Buljevic.
AP:AL/.../...                                         VIS 20081127 (90)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Canonico Florencio Armando Colín Cruz, Vescovo Ausiliare di México (superficie: 1.479; popolazione: 8.699.000; cattolici: 7.580.684; sacerdoti: 1.672; religiosi: 7.024; diaconi permanenti: 130), Messico. Il Vescovo eletto è nato nel 1950 ad Acambay (Messico) ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. E' stato finora Canonico effettivo nel Capitolo della Basilica di "Nuestra Señora de Guadalupe" e Parroco della Parrocchia di "Capucinas".
NEA/.../COLIN CRUZ                                 VIS 20081127 (80)


mercoledì 26 novembre 2008

CHIAMATI A VIVERE NELL'AMORE DI CRISTO PER IL PROSSIMO


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2008 (VIS). Proseguendo la catechesi dedicata a San Paolo, per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo Vi, il Papa si è soffermato sulle conseguenze che scaturiscono dall'essere giustificati per la fede e dall'azione della Spirito nella vita cristiana.

  Il Santo Padre ha affermato che "non è casuale che San Paolo, nella 'Lettera ai Galati' ponga l'accento, in modo radicale, sulla gratuità della giustificazione, sottolinei pure la relazione tra la fede e le opere".

  "Nella stessa Lettera ai Galati Paolo" - ha proseguito il Pontefice - "dirà che, portando i pesi gli uni degli altri, i credenti adempiono il comandamento dell'amore (cfr Gal 6,2). Giustificati per il dono della fede in Cristo, siamo chiamati a vivere nell'amore di Cristo per il prossimo, perché è su questo criterio che saremo alla fine della nostra esistenza giudicati".

  "L'amore cristiano è quanto mai esigente poiché sgorga dall'amore totale di Cristo per noi: quell'amore che ci reclama, ci accoglie, ci abbraccia, ci sostiene, sino a tormentarci, poiché costringe ciascuno a non vivere più per se stesso, chiuso nel proprio egoismo, ma per 'Colui che è morto e risorto per noi' (cfr 2 Cor 5,15). L'amore di Cristo ci fa essere in Lui quella creatura nuova (cfr 2 Cor 5,17) che entra a far parte del suo Corpo mistico che è la Chiesa".

  "Vista in questa prospettiva, la centralità della giustificazione senza le opere, oggetto primario della predicazione di Paolo, non entra affatto in contraddizione con la fede operante nell'amore; anzi esige che la nostra stessa fede si esprima in una vita secondo lo Spirito".

  "Spesso si è vista un'infondata contrapposizione tra la teologia di San Paolo e quella di San Giacomo" - ha rilevato il Pontefice - "che nella sua Lettera scrive: "Come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta' (2,26). In realtà, mentre Paolo è preoccupato anzitutto di dimostrare che la fede in Cristo è necessaria e sufficiente, Giacomo pone l'accento sulle relazioni consequenziali tra la fede e le opere (cfr Gc 2,2-4). Pertanto sia per Paolo sia per Giacomo la fede operante nell'amore attesta il dono gratuito della giustificazione in Cristo".

  "Spesso siamo portati a cadere negli stessi fraintendimenti che hanno caratterizzato la comunità di Corinto: quei cristiani pensavano che, essendo stati giustificati gratuitamente in Cristo per ,a fedel, 'tutto fosse loro lecito'. E pensavano, e spesso sembra che lo pensino anche cristiani oggi, che sia lecito creare divisini nella Chiesa. Corpo di Cristo, celebrare l'Eucaristia senza farci carico dei fratelli più bisognosi, aspirare ai carismi migliori senza renderci conto che siamo membra gli uni degli altri, e così via. Disastrose sono le conseguenze di una fede che non s'incarna nell'amore, perché si riduce all'arbitrio e al soggettivismo più nocivo per noi e per i fratelli".

  "Al contrario, seguendo San Paolo, dobbiamo prendere rinnovata coscienza che, proprio perché giustificati in Cristo, non apparteniamo più a noi stessi, ma siamo diventati tempio dello Spirito e siamo perciò chiamati a glorificare Dio nel nostro corpo con tutta la nostra esistenza (cfr 1 Cor 6,19). Sarebbe uno svendere il valore inestimabile della giustificazione se, comprati a caro prezzo dal sangue di Cristo, non lo glorificassimo con il nostro corpo, con tutta la nostra esistenza. Sarebbe uno svendere il valore inestimabile della giustificazione se, comprati a caro prezzo dal sangue di Cristo, non lo glorificassimo con  il nostro copro".

  Benedetto XVI ha concluso la catechesi ponendo in rilievo che: "Se l'etica che Paolo propone ai credenti non scade in forme di moralismo e si dimostra attuale per noi, è perché, ogni volta, riparte sempre dalla relazione personale e comunitaria con la giustificazione in Cristo, per inverarsi nella vita secondo lo Spirito. Questa è essenziale: l'etica cristiana non nasce da una sistema di comandamenti, ma è conseguenza della nostra amicizia con Cristo. Questa amicizia influenza la vita: se è vera si incarna e si realizza nell'amore per il prossimo. Per questo, qualsiasi decadimento etico non si limita alla sfera individuale, ma è nello stesso tempo svalutazione della fede personale e comunitaria: da questa deriva e su essa incide in modo determinante".

  Al termine dell'Udienza, nei saluti ai pellegrini di lingua spagnola, il Santo Padre ha ricordato: "la marcia per chiedere la libertà delle persone rapite, che avrà luogo venerdì prossimo in Colombia. Elevo a Dio" - ha detto il Papa - "ferventi preghiere affinché cessi questo flagello e si raggiungano quanto prima la concordia e la pace in questa diletta Nazione".
AG/SAN PAOLO:GIUSTIFICAZIONE/...                       VIS 20081126 (760)


VISITA DEL CATHOLICOS ARAM I: VERSO PIENA UNITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2008 (VIS). Prima della catechesi dell'Udienza Generale del Mercoledì, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto brevi parole a Sua Santità Aram I, Catholicos di Cilicia degli Armeni, Capo di una Delegazione di Vescovi e fedeli laici  armeni.

  "Questa fraterna visita" - ha affermato il Pontefice - "è una significativa occasione per rafforzare i legami di unità già esistenti fra noi, mentre ci incamminiamo verso la piena unità, che è obiettivo di tutti i seguaci di Cristo e dono da invocare quotidianamente dal Signore".

  "Perciò" - ha proseguito il Pontefice - "Vostra Santità, invoco la grazia dello Spirito Santo sul vostro pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo, e invito tutti i presenti a pregare con fervore il Signore che la vostra visita, ed i vostri incontri, segnino un ulteriore progresso verso la piena unità".

 "Vostra Santità" - ha detto ancora il Papa rivolgendosi al Catholicos Aram I - "desidero esprimere la mia speciale gratitudine per il suo costante impegno personale nell'ambito dell'ecumenismo, specialmente nella Commissione Internazionale Congiunta per il Dialogo Teologico fra la Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse Orientali e nel Consiglio Mondiale delle Chiese".

  "Sulla parete laterale esterna della Basilica Vaticana è collocata una statua di San Gregorio l'Illuminatore, fondatore della Chiesa Armena, che uno degli storici armeni ha definito 'il nostro progenitore e padre nel Vangelo!" - ha ricordato il Papa - "La presenza di questa statua evoca le sua sofferenze nel convertire il popolo armeno alla cristianesimo, ma anche i numerosi martiri e confessori della fede la cui testimonianza portò ricchi frutti nella storia del vostro popolo. La cultura e la spiritualità armena sono pervase dall'orgoglio nella testimonianza dei progenitori, che hanno sofferto con fedeltà e coraggio in comunione con l'Agnello sacrificato per la salvezza del mondo".

  "San Gregorio l'Illuminatore e soprattutto la Vergine Madre di Dio, illuminino il nostro cammino e ci guidino vero la pienezza dell'unità che tutti desideriamo".
AG/UNITÀ/ARAM I                                   VIS 20081126 (330)


martedì 25 novembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la Diocesi di Gómez Palacio (Messico), con territorio dismembrato dall'Arcidiocesi di Durango, rendendola suffraganea della medesima Chiesa Metropolitana.

- Ha nominato il Vescovo José Guadalupe Torres Campos, primo Vescovo di Gómez Palacio (superficie: 27.405; popolazione: 531.465; cattolici: 475.129; sacerdoti: 49; religiosi: 70), Messico. E' stato finora Vescovo Ausiliare di Ciudad Juárez (Messico).
ECE:NER/.../TORRES CAMPOS                             VIS 20081125 (60)


BELLEZZA INSEPARABILE RICERCA VERITÀ E BONTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire un Messaggio all'Arcivescovo Giafranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, in occasione dell'annuale Seduta pubblica delle Accademie Pontificie. Quest'anno la Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon, organizzatrice dell'evento, ha scelto il tema: 'Universalità della bellezza: estetica ed etica a confronto".

  "La necessità e l'urgenza di un rinnovato dialogo tra estetica ed etica, tra bellezza, verità e bontà," - scrive il Papa - "ci vengono riproposte non solo dall'attuale dibattito culturale ed artistico, ma anche dalla realtà quotidiana. A diversi livelli, infatti, emerge drammaticamente la scissione, e talvolta il contratto tra le due dimensioni, quella della ricerca della bellezza, compresa però riduttivamente come forma esteriore, come apparenza da perseguire a tutti i costi, e quella della verità e bontà delle azioni che si compiono per realizzare una certa finalità".

  "Infatti, una ricerca della bellezza che fosse estranea o avulsa dall'umana ricerca della verità e della bontà si trasformerebbe, come purtroppo succede, in mero estetismo, e, soprattutto per i più giovani, in un itinerario che sfocia nell'effimero, nell'apparire banale e superficiale o addirittura in una fuga verso paradisi artificiali che mascherano e nascondono il vuoto e l'inconsistenza interiore".

  Il Santo Padre ricorda ancora di aver più volte sottolineato: "la necessità e l'impegno di un allargamento degli orizzonti della ragione", per "tornare a comprendere anche l'intima connessione che lega la ricerca della bellezza con la ricerca della verità e della bontà. (...) Se questo impegno è valido per tutti, lo è ancor di più per il credente, per il discepolo di Cristo, chiamato dal Signore a 'rendere ragione' a tutti della bellezza e della verità della propria fede".

  La bellezza delle opere che i credenti compiono per rendere "gloria al Padre", seguendo il mandato di Cristo "manifesta ed esprime, in una sintesi eccellente, la bontà e la verità profonda del gesto, come pure la coerenza e la santità di chi lo compie. (...) La nostra testimonianza, allora deve nutrirsi di questa bellezza (...) e per questo è necessario saper comunicare con il linguaggio delle immagini e dei simboli (...) per raggiungere efficacemente i nostri contemporanei".

  Benedetto XVI ricorda, inoltre, la recente Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi durante la quale i Vescovi hanno ribadito "il valore perenne di una 'bella testimonianza ' per l'annuncio del Vangelo, sottolineando l'importanza del saper eleggere e scrutare la bellezza delle opere d'arte, ispirate dalla fede e promosse dai credenti, per scoprirvi  un singolare itinerario che avvicina a Dio e alla sua Parola".

  Citando infine la Lettera agli Artisti di Giovanni Paolo II che "invitava a riflettere sull'intimo e fecondo dialogo tra la Sacra Scrittura e le diverse forma artistiche, da cui sono scaturiti innumerevoli capolavori", Benedetto XVI lancia un appello agli accademici ed artisti ricordando che la loro missione è "suscitare meraviglia e desiderio del bello, formare la sensibilità degli animi e alimentare la passione per tutto ciò che è autentica espressione del genio umano e riflesso della Bellezza divina".
MESS/ETICA:ESTETICA/PONTIFICIE ACCADEMIE               VIS 20081125 (520)


lunedì 24 novembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Paul Mandla Khumalo, C.M.M., finora Vescovo di Witbank (Sud Africa), Arcivescovo Metropolita di Pretoria (superficie: 16.580; popolazione: 4.994.000; cattolici: 192.510; sacerdoti: 113; religiosi: 302; diaconi permanenti: 11), Sud Africa e Ordinario Militare per il Sud Africa. L'Arcivescovo Khumalo succede all'Arcivescovo George Francis Daniel, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo della medesima Arcidiocesi e dell'Ordinariato Militare, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre José Luís Gerardo Ponce de León, I.M.C., Vicario Apostolico di Ingwavuma (superficie: 12.309; popolazione: 617.923; cattolici: 24.029; sacerdoti: 7; religiosi: 14 Sud Africa. Il Vescovo eletto, Finora Segretario Generale e Procuratore Generale dell'Istituto Missioni della Consolata, è nato nel 1961 a Buenos Aires (Argentina), ha emesso i primo voti nel 1983, la professione solenne nel 1985 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.

- Ha nominato il Vescovo Désiré Tsarahazana, finora Vescovo della Diocesi di Fenoarivo Atsinanana (Madagascar), Vescovo di Toamasina (superficie: 23.690; popolazione: 1.957.000; cattolici: 771.000; sacerdoti: 41; religiosi:138), Madagascar. Il Vescovo Tsarahazana succede al Vescovo René Rakotondrabé, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Georges Varkey Puthiyakulangara, M.E.P., Vescovo Coadiutore della Diocesi di Port-Bergé  (superficie: 23.367; popolazione: 579.000; cattolici: 16.161; sacerdoti: 16; religiosi: 47), Madagascar. Il Vescovo eletto, finora Direttore diocesano dell'insegnamento cattolico, nella Diocesi di Mahajanga (Madagacar), è nato nel 1953 Endoor (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1982.

Sabato 22 novembre il Santo Padre ha nominato:

- Il Cardinale Julián Herranz, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 1750° anniversario del martirio del Vescovo San Fruttuoso e dei Diaconi Sant'Augurio e Sant'Eulogio, conosciuti come i protomartiri di Tarragona (Spagna), che  avranno luogo in detta Città, il 25 gennaio 2009.
 
- Il Vescovo Ajé Yapo, finora Vescovo di Yamoussoukro (Costa d'Avorio), Arcivescovo di Gagnoa (superficie: 21.951; popolazione: 1.320.000; cattolici: 132.000; sacerdoti: 122; religiosi: 59), Costa d'Avorio.

- Il Reverendo Silvestre San, Vescovo di Denpasar (superficie: 25.756; popolazione: 8.171.781; cattolici: 32.083; sacerdoti: 36; religiosi: 96), Indonesia. Il Vescovo eletto, finora Rettore del Seminario Maggiore di Ritapiret (Indonesia), è nato nel 1961 a Maupongo (Indonesia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1988.

- Il Reverendo Ariel Edgardo Torrado Mosconi, Vescovo Ausiliare di Santiago del Estero (superficie: 81.969; popolazione: 653.000; cattolici: 587.000; sacerdoti: 71; religiosi: 109; diaconi permanenti: 13), Argentina. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 a 25 de Mayo (Argentina), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1990. E' stato finora Parroco della Parrocchia di San Isidro Labrador ed Assessore dell'Istituto di Cultura dell'Università Cattolica Argentina.

- Il Dottor Thomas Han Hong-Soon, Revisore Internazionale presso la Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.
NER:NEC:NEA:NA/.../...                              VIS 20081124 (470)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago del Chile (Cile), in Visita "ad Limina Apostolorum" con gli Ausiliari: Vescovo Cristián Contreras Villarroel, Vescovo Andrés Arteaga Manieu e Vescovo Fernando  Natalio Chomalí Garib.

- La Signora Konji Sebati, Ambasciatore del Sud Africa, in visita di congedo.

- Sua Santità Aram I, Catholicos di Cilicia degli Armeni.

  Sabato 22 novembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per la presentazione della terza edizione tipica del Messale Romano.
AL:AP.../...                                         VIS 20081124 (120)


RISPETTO RELIGIONI E GRUPPI ETNICI, GARANZIA DI PACE

CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI e Sua Santità Aram I, Catholicos della Chiesa Apostolica Armena di Cilicia, hanno presieduto un incontro di preghiera, nella Cappella "Redemptoris Mater " del Palazzo Apostolico Vaticano, al quale ha assistito anche una Delegazione dei Vescovi del Catholicos.

  Rivolgendosi al Catholicos, il Santo Padre ha detto che nel corso della visita alla Basilica di San Paolo con la comunità monastica ricorderà "i santi e martiri armeni", quali San Nerses Shnorkhali e San Nerses de Lambon, il Vescovo di Tarso noto come "il secondo Paolo di Tarso". Quella testimonianza ebbe il suo culmine nel secolo XX, che fu un tempo di indicibile sofferenza per il Popolo armeno".

  "La fede e la devozione del popolo armeno sono state costantemente sostenute dalla memoria dei numerosi martiri che hanno testimoniato il Vangelo nei secoli. Che la grazia di quella testimonianza continui a forgiare la cultura della Nazione Armena e ispirare nei credenti di Cristo una fiducia ancora più grande nel potere salvifico della Croce".

  Facendo riferimento all'incontro fra Chiesa Cattolica e Chiese Orientali Ortodosse, al quale partecipano delegati di nazionalità armena, il Santo Padre ha auspicato il chiarimento delle "questioni teologiche che ci hanno diviso nel passato ma che ora appaiono aperte ad un maggiore consenso". In merito il Papa ha auspicato che l'attuale lavoro della Commissione Internazionale, che esamina il tema: "La natura, costituzione e missione della Chiesa ", faccia sì che molti degli aspetti specifici del nostro dialogo teologico trovino il contesto e soluzioni adeguate".

  "Una maggiore comprensione ed apprezzamento della tradizione apostolica che noi condividiamo contribuirà ad una più efficace testimonianza comune ai valori spirituali e morali senza i quali un ordine più giusto non può esistere. Perciò, confido che si cercheranno nuovi strumenti più pratici per dare espressione alle dichiarazioni comuni che abbiamo già firmato".

  Al termine del suo discorso, il Santo Padre ha affermato di non poter mancare di assicurare "la sua quotidiana preghiera e profonda sollecitudine per il popolo del Libano e del Medio Oriente. Come non addolorarsi delle tensioni e conflitti che continuano a vanificare gli sforzi per promuovere la riconciliazione e la pace ad ogni livello di vita civile e politica nella regione?".

  "Ultimamente ci siamo tutti rattristati dalla 'escalation' di  persecuzioni e violenze contro i cristiani in alcune parti del Medio Oriente ed altrove. Solo quando i paesi coinvolti potranno determinare il proprio destino, ed i vari gruppi etnici e comunità religiose si accetteranno e si rispetteranno a vicenda, si potrà costruire la pace sulle solide basi della solidarietà, della giustizia e del rispetto per i legittimi diritti degli individui e dei popoli".
AC/..../CATHOLICOS ARAM I                           VIS 20081124 (450)


BEATIFICAZIONI GIAPPONE E CUBA, GRANDE CARESTIA UCRAINA

CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2008 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato che domani 24 novembre, "in Giappone, nella città di Nagasaki, avrà luogo la beatificazione di 188 martiri, tutti giapponesi, uomini e donne, uccisi nella prima parte del XVII secolo. In questa circostanza, così significativa per la comunità cattolica e per tutto il Paese del Sol Levante, assicuro la mia spirituale vicinanza".

  "Sabato prossimo, (29 novembre) inoltre," - ha ricordato ancora il Pontefice - "a Cuba sarà proclamato beato Fratel José Olallo Valdés, dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio. Alla sua celeste protezione affido il popolo cubano, specialmente i malati e gli operatori sanitari". Rivolgendosi ai pellegrini di lingua spagnola, il Papa ha rivolto un saluto speciale ai pastori e ai fedeli di Cuba che assisteranno a Camagüey alla Beatificazione ed ha auspicato che "l'esempio e l'intercessione del nuovo Beato aiuti la Chiesa nella sua missione evangelizzatrice e conceda una rinnovata vitalità apostolica a tutti i cubani che sono fieri di essere discepoli e missionari di Gesù Cristo".

  Il Santo Padre, rivolgendo un cordiale saluto ai pellegrini ucraini, ha affermato: "Cari fratelli e sorelle, in questi giorni ricorre il 75° anniversario dell'Holodomor - la 'grande carestia' - che negli anni 1932-1933 ha causato milioni di morti in Ucraina e in altre regioni dell'Unione Sovietica durante il regime comunista. Nell'auspicare vivamente che nessun ordinamento politico possa più, in nome di una ideologia, negare i diritti della persona umana e la sua libertà e dignità, assicuro la mia preghiera per tutte le vittime innocenti di quella immane tragedia, e invoco la santa Madre di Dio perché aiuti le Nazioni a procedere sulle vie della riconciliazione e costruire il presente e il futuro nel rispetto reciproco e nella ricerca sincera della pace".
ANG/BEATI GIAPPONE:CUBA:UCRAINA/...                   VIS 20081124 (310)


PELLEGRINI AMALFI-CAVA DE' TIRRENI: COLLABORARE REGNO DIO

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti al pellegrinaggio dell'Arcidiocesi italiana di Amalfi-Cava de' Tirreni, accompagnati dall'Arcivescovo Orazio Soricelli. Motivo del pellegrinaggio alla tomba dell'Apostolo Pietro, con le reliquie di Sant'Andrea, Patrono dell'Arcidiocesi, è il VIII centenario della traslazione delle reliquie del Santo da Costantinopoli alla città di Amalfi.

  Il Papa ha ricordato che il 30 novembre si concluderà l'anno giubilare dell'Arcidiocesi con la Santa Messa celebrata nella Cattedrale di Amalfi dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato. "E' stato un anno singolare" - ha rilevato il Pontefice - "che ha avuto il suo culmine nel solenne atto commemorativo dell'8 maggio scorso, presieduto dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, quale mio Inviato Speciale".

  "Guardando all'esempio e ricorrendo all'intercessione di Sant'Andrea voi" - ha detto il Papa ai pellegrini dell'Arcidiocesi - "volete infatti ridare nuovo slancio alla vostra vocazione apostolica e missionaria, allargando le prospettive del vostro cuore alle attese di pace tra i popoli, intensificando la preghiera per l'unità tra tutti i cristiani. Vocazione, missione ed ecumenismo sono pertanto le tre parole-chiave che vi hanno orientato in questo impegno spirituale e pastorale".

  Domenica 23 novembre, solennità di Cristo Re "La Parola di Dio ci ricorderà anche che il volto di Cristo, Re universale, è quello del giudice, perché Dio è al tempo stesso Pastore buono e misericordioso e Giudice giusto".

  "Decisivo è il criterio del giudizio" - ha proseguito il Pontefice - "Questo criterio è l'amore, la carità concreta nei confronti del prossimo, in particolare dei 'piccoli', delle persone in maggiore difficoltà (...) Cristo si identifica con i suoi 'fratelli più piccoli', e il giudizio finale sarà il rendiconto di quanto è già avvenuto nella vita terrena".

  "Cari fratelli e sorelle, è questo ciò che interessa a Dio. A Lui non importa la regalità storica, ma vuole regnare nei cuori delle persone, e da lì sul mondo: Egli è re dell'universo intero, ma il punto critico, la zona dove il suo regno è a rischio, è il nostro cuore, perché lì Dio si incontra con la nostra libertà. Noi, e solo noi, possiamo impedirgli di regnare su noi stessi, e quindi possiamo porre ostacolo alla sua regalità sul mondo: sulla famiglia, sulla società, sulla storia".

  "Gesù vuole associarci alla sua regalità; ecco perché ci invita a collaborare all'avvento del suo Regno di amore, di giustizia e di pace. Sta a noi rispondergli, non con le parole, ma con i fatti: scegliendo la via dell'amore fattivo e generoso verso il prossimo, noi permettiamo a Lui di estendere la sua signoria nel tempo e nello spazio".
AC/CRISTO RE/AMALFI                               VIS 20081124 (450)


REGNO CRISTO PORTA COMPIMENTO TUTTO BENE UOMO E STORIA

CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2008 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina,  il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Nell'ultima domenica dell'anno liturgico e Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo: "Il Vangelo odierno insiste proprio sulla regalità universale di Cristo giudice" - ha detto il Papa - "con la stupenda parabola del giudizio finale, che san Matteo ha collocato immediatamente prima del racconto della Passione (25,31-46). Le immagini sono semplici, il linguaggio è popolare, ma il messaggio è estremamente importante: è la verità sul nostro destino ultimo e sul criterio con cui saremo valutati. "Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto" (Mt 25,35) e così via".

  "Chi non conosce questa pagina? Fa parte della nostra civiltà. Ha segnato la storia dei popoli di cultura cristiana: la gerarchia di valori, le istituzioni, le molteplici opere benefiche e sociali. In effetti, il regno di Cristo non è di questo mondo, ma porta a compimento tutto il bene che, grazie a Dio, esiste nell'uomo e nella storia. Se mettiamo in pratica l'amore per il nostro prossimo, secondo il messaggio evangelico, allora facciamo spazio alla signoria di Dio, e il suo regno si realizza in mezzo a noi. Se invece ciascuno pensa solo ai propri interessi, il mondo non può che andare in rovina".

  "Cari amici, il regno di Dio non è una questione di onori e di apparenze, ma, come scrive San Paolo, è "giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo" (Rm 14,17). Al Signore sta a cuore il nostro bene, cioè che ogni uomo abbia la vita, e che specialmente i suoi figli più 'piccoli' possano accedere al banchetto che lui ha preparato per tutti. Perciò, non sa che farsene di quelle forme ipocrite di chi dice 'Signore, Signore' e poi trascura i suoi comandamenti (cfr Mt 7,21). Nel suo regno eterno, Dio accoglie quanti si sforzano giorno per giorno di mettere in pratica la sua parola".
ANG/CRISTO RE/...                            VIS 20081124 (370)


venerdì 21 novembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Giambattista Diquattro, Nunzio Apostolico in Bolivia, finora Nunzio Apostolico in Panama.

- Ha nominato il Padre Paul Desfarges, S.I., Vescovo di Constantine (superficie: 110.522; popolazione: 11.372.000; cattolici: 300; sacerdoti. 18; religiosi: 34), Algeria. Il Vescovo eletto, è nato a Saint-Etienne (Francia) nel 1944, è stato ordinato sacerdote nel 1975 ed ha emesso i voti solenni nel 1981. Finora Superiore della Comunità dei Gesuiti ad Algeri e Direttore della Casa per Ritiri spirituali "Ben Smen" ad Algeri (Algeria), succede al Vescovo Gabriel Piroird, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Yves Le Saux, Vescovo di Le Mans (superficie: 6.244; popolazione: 530.000; cattolici: 349.000; sacerdoti: 166; religiosi: 480; diaconi permanenti: 28), Francia. Il Vescovo eletto, membro della "Communauté de l'Emmanuel", finora Responsabile dei seminaristi, dei diaconi e dei sacerdoti della stessa Comunità, è nato nel 1960 a Hennebont (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.
NN:NER:RE/.../...                                   VIS 20081121 (180)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Vescovo Nicolas Djomo Lola, di Tshumbe (Repubblica Democratica del Congo), Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo.

- Il Senatore Renato Schifani, Presidente del Senato della Repubblica Italiana, con la Consorte e Seguito.
AP/.../...                                         VIS 20081121 (90)


IMPIANTO FOTOVOLTAICO COPERTURA AULA PAOLO VI

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2008 (VIS). Mercoledì 26 novembre, alle 11:30, presso la Casina di Pio IV nei Giardini Vaticani, sede della Pontificia Accademia della Scienze, avrà luogo la cerimonia di inaugurazione del nuovo impianto fotovoltaico realizzato sulla copertura dell'Aula Paolo VI.

  Alla cerimonia interverranno il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; l'Ingegner Carlo Cuscianna, Direttore dei Servizi Tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; l'Ingegner Livio De Santoli, dell'Università di Roma La Sapienza; il Dottor Frank Asbeck, Presidente di SolarWorld AG ed il Professor Carlo Rubbia, Premio Nobel per la Fisica.

  L'impianto fotovoltaico della copertura dell'Aula Paolo VI è una delle "iniziative concrete e tangibili, mirate alla sostenibilità ambientale" mediante la quale lo Stato della Città del Vaticano intende promuovere "la tutela del patrimonio naturale del creato", si legge in un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.

  I 2.400 moduli che costituiscono l'impianto sostituiscono i pannelli in calcestruzzo, riproducendo la dimensione dei tegolini originali previsti nel progetto dell'Ingegner Pier Luigi Nervi. "Essi assolvono la duplice funzione 'passiva' di protezione dell'edificio dall'irraggiamento e 'attiva' di conversione dell'energia solare in elettricità".

  "L'iniziativa dell'impianto fotovoltaico sull'Aula Paolo VI si colloca nella scia della 'cultura del verde' caratterizzata da valori etici, così com'è nella intenzioni di Papa Benedetto XVI".
OP/COPERTURA AULA PAOLO VI/LAJOLO                   VIS 20081121 (230)


VISITA DEL CATHOLICOS DI CILICIA DEGLI ARMENI


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2008 (VIS). Sua Santità Aram I, Catholicos di Cilicia degli Armeni, la cui sede è ad Antelias (Libano), renderà una Visita Ufficiale al Santo Padre e alla Chiesa di Roma, dal 23 al 27 novembre.

  Il Catholicossato fu fondato in Cilicia nel 1441 con capitale Sis e trasferito ad Echmiadzin, del Catholicossato di tutti gli Armeni. La sede di Sis rimase come Catholicossato con giurisdizione locale, ma soggetta spiritualmente ad Echmiadzin. Nel 1921 la sede fu fissata ad Aleppo e nel 1930 fu trasferìta ad Antelias. L'attuale giurisdizione si estende oltre al Libano, alla Siria, Cipro, Iran e Grecia.

  In un Comunicato reso pubblico nel pomeriggio di ieri, viene reso noto che il Catholicos compirà una visita, la mattina del 24 novembre, alla Basilica Papale di San Pietro. Dopo un momento di preghiera alla tomba di Giovanni Paolo II, il Catholicos sosterà al Largo San Gregorio l'Illuminatore per rendere omaggio all'effigie di questo grande Santo, considerato l'Apostolo della Chiesa Armena Apostolica. Successivamente sarà ricevuto in udienza da Papa Benedetto XVI.

  Mercoledì 26 novembre, il Catholicos, il Seguito ed un gruppo di 50-55 fedeli armeni laici, a Roma in occasione della visita di Sua Santità Aram I, parteciperanno all'Udienza Generale.

  Il programma del Viaggio di Sua Santità Aram I comprende inoltre, lunedì 24 novembre, nella Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, la partecipazione ad una breve liturgia con il Cardinale Arciprete Andrea Cordero Lanza di Montezemolo ed alcuni membri del Capitolo della Basilica.

  Martedì 25 novembre il Catholicos Aram I assisterà ai Vespri nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina, dove recherà un memoriale dei martiri armeni. Successivamente parteciperà ad un momento di preghiera nella Basilica di Santa Maria in Trastevere.

  Il Catholicos di Cilicia degli Armeni presiederà anche un Atto Accademico in suo onore presso la Pontificia Università Urbaniana e si intratterrà con il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e con gli Officiali della Sezione Orientale del Dicastero.
OP/PROGRAMMA VISITA/CATHOLICOS ARAM I               VIS 20081121 (330)


CELEBRAZIONI PRESIEDUTE PAPA NOVEMBRE 2008-GENNAIO 2009


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2008 (VIS). Di seguito viene riportato il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre dalla fine di novembre 2008 al gennaio 2009.

NOVEMBRE

- Sabato 29: Alle 17:00 nella Basilica Vaticana, Primi Vespri della I Domenica di Avvento.

- Domenica 30: I Domenica di Avvento. Visita Pastorale alla Basilica di San Lorenzo fuori le Mura in occasione del 1750° anniversario del martirio del Santo Diacono, ore 9:45 Santa Messa.

DICEMBRE

- Lunedì 8: Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Piazza di Spagna, ore 16:00: Atto di venerazione all'Immacolata.

- Mercoledì 24: Solennità del Natale del Signore. Basilica Vaticana, ore 24:00: Santa Messa della Notte.

- Giovedì 25: Solennità del Natale del Signore. Loggia centrale della Basilica Vaticana, ore 12:00: Benedizione "Urbi et Orbi".

- Mercoledì 31: Basilica Vaticana, ore 18:00: Primi Vespri in ringraziamento per l'anno trascorso.

GENNAIO

- Giovedì 1: Solennità di Maria Santissima Madre di Dio. XLII Giornata mondiale della pace. Basilica Vaticana, ore 10:00: Santa Messa.

- Martedì 6: Solennità dell'Epifania del Signore. Basilica Vaticana, ore 10:00: Santa Messa.

- Domenica 11: Festa del Battesimo del Signore. Cappella Sistina, ore 10:00: Santa Messa e Battesimo dei bambini.

- Domenica 25: Solennità della Conversione di San Paolo. Basilica di San Paolo fuori le Mura, ore 17.30: Celebrazione dei Vespri.
OCL/CALENDARIO NOVEMBRE 2008-GENNAIO 2009/...     VIS 20081121 (230)


giovedì 20 novembre 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

- Il Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Arcivescovo di Toledo (Spagna).
AP/.../...                                         VIS 20081120 (60)


RITI DI BEATIFICAZIONE APPROVATI DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2008 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice comunica che nei prossimi giorni avranno luogo i Riti di Beatificazione dei Servi di Dio:

- Peter Kibe Kasui e 187 Compagni, martiri in Giappone negli anni 1603-1639: lunedì 24 novembre 2008, a Nagasaki (Giappone), nel "Nagasaki Big N. Stadium", alle ore 12:00.

- José Olallo Valdés (1820-1889), religioso, dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio (Fate Bene Fratelli); sabato 29 novembre 2008, a Camagüey (Cuba), nella "Plaza de la Caridad", alle ore 8.
OCL/BEATIFICAZIONI/...                               VIS 20081120 (100)


POSSANO MONASTERI ESSERE SEMPRE PIÙ OASI VITA ASCETICA


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2008 (VIS). Il Papa ha ricevuto oggi i partecipanti all'Assemblea Plenaria della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (18-20 novembre), nella ricorrenza del centenario di vita ed attività del Dicastero.

  Ricordando il tema della Plenaria: "La vita monastica ed il suo significato nella Chiesa e nel mondo di oggi", il Santo Padre ha affermato che: "I consacrati costituiscono una eletta porzione del Popolo di Dio: sostenerne e custodirne la fedeltà alla divina chiamata, carissimi fratelli e sorelle, è il fondamentale impegno che svolgete secondo modalità ormai ben collaudate grazie all'esperienza accumulata in questi cento anni di attività".

  "Dalle conclusioni dei vostri lavori" - ha proseguito il Pontefice - "incentrato specialmente sulla vita monastica femminile, potranno scaturire indicazioni utili a quanti, monaci e monache, 'cercano Dio', realizzando questa loro vocazione per il bene di tutta la Chiesa". In proposito il Papa ha ricordato che nel settembre scorso, in occasione del Discorso al mondo della cultura, a Parigi, aveva voluto evidenziare "l'esemplarità della vita monastica nella storia, sottolineando come il suo scopo sia semplice ed insieme essenziale: 'quaerere Deum', cercare Dio e cercarlo attraverso Gesù Cristo che lo ha rivelato, cercarlo fissando lo sguardo sulle realtà invisibili che sono eterne, nell'attesa della manifestazione gloriosa del Salvatore".

  "Quando i monaci vivono il Vangelo in modo radicale, quando coloro che sono dediti alla vita integralmente contemplativa coltivano in profondità l'unione sponsale con Cristo, (....) il monachesimo può costituire per tutte le forme di vita religiosa e di consacrazione una memoria di ciò che è essenziale e ha il primato in ogni vita battesimale: cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore".

  "La via additata da Dio per questa ricerca" - ha ribadito il Papa - "e per questo amore è la sua stessa Parola, che nei libri delle Sacra Scritture si offre con dovizia alla riflessione degli uomini".

  Nel corso della recente Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, i partecipanti, ha ricordato Benedetto XVI, "rinnovando l'appello a tutti i cristiani a radicare la loro esistenza nell'ascolto della Parola di Dio contenuta nelle Sacra Scritture, ha invitato specialmente le comunità religiose e ogni uomo e donna consacrata a fare della Parola di Dio il cibo quotidiano, in particolare attraverso la pratica della 'lectio divina'".

  Il Santo Padre ha concluso il suo discorso auspicando: "Possano i monasteri essere sempre più oasi di vita ascetica dove si avverte il fascino dell'unione sponsale con Cristo e dove la scelta dell'Assoluto di Dio è avvolta da un costante clima di silenzio e di contemplazione".
AC/VITA MONASTICA/...                               VIS 20081120 (450)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Maurício Grotto de Camargo, Arcivescovo di Botucatu (superficie: 10.348; popolazione;: 501.000; cattolici: 425.000; sacerdoti: 54: religiosi: 156; diaconi permanenti: 12), Brasile. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Assis (Brasile), è nato nel 1957 a Presidente Prudente (Brasile), ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1981e l'ordinazione episcopale nel 2000. Succede all'Arcivescovo Aloysio José Leal Penna, S.I., del quale il Santo Padre ha accolto la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../GROTTO DE CAMARGO:LEAL PENNA                  VIS 20081119 (70)


mercoledì 19 novembre 2008

PAOLO: GIUSTIFICATI DALL'AMORE DI CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2008 (VIS). Nel corso dell'Udienza Generale di oggi, il Santo Padre Benedetto XVI, proseguendo le catechesi paoline, si è soffermato sulla "questione della giustificazione". "Come diventa giusto l'uomo agli occhi di Dio?", tema che occupa un posto centrale nelle Lettere dell'Apostolo Paolo.

  "Quando Paolo incontrò il Risorto sulla strada di Damasco" - ha detto il Papa - "era un uomo realizzato: irreprensibile quanto alla giustizia derivante dalla Legge. (...) L'illuminazione di Damasco gli cambiò radicalmente l'esistenza: cominciò a considerare tutti i meriti, acquisiti in una carriera religiosa integerrima, come 'spazzatura' di fronte alla sublimità della conoscenza di Gesù Cristo".

  "'La Lettera ai Filippesi' ci offre una toccante testimonianza del passaggio di Paolo da una giustizia fondata sulla Legge e acquisita con l'osservanza delle opere prescritte, ad una giustizia basata sulla fede in Cristo. (...) È proprio per questa personale esperienza del rapporto con Gesù Cristo che Paolo colloca ormai al centro del suo Vangelo un'irriducibile opposizione tra due percorsi alternatavi verso la giustizia, uno costruito sulle opere della Legge, l'altro fondato sulla grazia della fede in Cristo".

  Così nella Lettera ai Galati e ai cristiani di Roma ribadisce che: 'Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. E aggiunge 'noi riteniamo, infatti che l'uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge'".

  "Lutero" - ha detto il Papa - "a questo punto tradusse 'giustificato per la sola fede'. Ritornerò su questo punto alla fine della catechesi. Prima dobbiamo chiarire che cosa è questa  'Legge' dalla quale siamo liberati e che cosa sono quelle 'opere della Legge' che non giustificano. Già nella comunità di Corinto esisteva l'opinione che sarebbe poi ritornata sistematicamente nella storia" che "consisteva nel ritenere che si trattasse della legge morale e che la libertà cristiana consistesse quindi nella liberazione dall'etica. Così a Corinto circolava la parola 'tutto mi è lecito'. E' ovvio che questa interpretazione è sbagliata. La libertà cristiana non è libertinismo, la liberazione della quale parla San Paolo non è liberazione dal fare il bene".

  "Per San Paolo, come per tutti i suoi contemporanei, la parola Legge significava  la Torah nella sua totalità, cioè i cinque Libri di Mosé. Questa Torah implicava (...) un complesso di comportamenti che va dal nucleo etico fino alle osservazioni rituali  e cultuali, che determinavano sostanzialmente l'identità dell'uomo giusto. Particolarmente la circoncisione, le osservanze circa  il cibo puro (...). Tutte queste osservanze che esprimono una identità sociale, culturale e religiosa erano divenute singolarmente importanti al tempo della cultura ellenistica (....). Questa cultura politeistica apparentemente tollerante, (...) sostituiva una pressione forte verso l'uniformità culturale e minacciava così l'identità di Israele, che era politicamente costretto ad entrare in questa identità comune della cultura ellenistica con conseguente perdita della propria identità, perdita (...) della preziosa eredità della fede dei Padri, della fede nell'unico Dio e nelle promesse di Dio".

  "Contro questa pressione culturale (...) era necessario creare un muro di distinzione, uno scudo di difesa a protezione della preziosa eredità della fede; tale muro consisteva proprio nelle osservanze e prescrizioni giudaiche. Paolo, (...) al momento del suo incontro col Risorto capì che (...) Cristo, il Dio di Israele, l'unico vero Dio, diventava il Dio di tutti i popoli. Il muro (...) fra Israele e i pagani non era più necessario. E' Cristo che ci protegge contro il politeismo e tutte le sue deviazioni; (...) è Cristo che garantisce la nostra vera identità nella diversità delle culture. (...) La nostra identità comune nella diversità delle culture è Cristo  ed è Lui che ci fa giusti".

  "Essere giusto vuol semplicemente dire essere con Cristo e in Cristo. E questo basta. Non sono più necessarie altre osservanze. (...) Perciò l'espressione 'sola fide' di Lutero è vera, se non si oppone la fede alla carità, all'amore. La fede è guardare Cristo, affidarsi a Cristo (...) conformarsi a Cristo, alla sua vita. E la forma, la vita di Cristo è l'amore; quindi credere è conformarsi a Cristo ed entrare nel suo amore. (...) Diventiamo giusti entrando in comunione con Cristo che è l'amore. (...) e così la giustizia si decide nella carità".

  "Alla fine possiamo solo pregare il Signore" - ha concluso il Papa - "che ci aiuti a credere. Credere realmente; credere diventa così vita, unità con Cristo, trasformazione della nostra vita. E così, trasformati dal suo amore, dall'amore di Dio e del prossimo, possiamo essere realmente giusti agli occhi di Dio".   
AG/PAOLO:GIUSTIFICAZIONE/...                       VIS 20081119 (630)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Rosolino Bianchetti Boffelli, Vescovo di Zacapa (superficie: 5.066; popolazione: 525.000; cattolici: 420.000; sacerdoti: 32; religiosi: 63; diaconi permanenti: 1); e Prelato della Prelatura Territoriale di Santo Cristo de Esquípulas: superficie: 532; popolazione: 52.700: cattolici: 42.000; sacerdoti: 9, religiosi: 39), Guatemala. Il Vescovo eletto è nato a Camisano (Italia), nel 1945 ed è stato ordinato sacerdote nel 1974. E' stato finora Vicario Generale e Parroco della Parrocchia di "San Antonio Ilotenango" (Guatemala).

- Il Vescovo László Bíró, Ordinario Militare per l'Ungheria, trasferendolo dall'Ufficio di Vescovo Ausiliare di Kalocsa-Kecskemét (Ungheria).
NER:NA/.../BIANCHETTI BOFFELLI:BIRÓ                   VIS 20081120 (120)


martedì 18 novembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignor Barry C. Knestout, Vescovo Ausiliare di Washington (5.447; popolazione: 2.647.492; cattolici: 582.488; sacerdoti: 1.000; religiosi: 1.505; diaconi permanenti: 182), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto, finora Moderatore della Curia e Vicario per l'Amministrazione, è nato a Cheverly (Stati Uniti d'America), nel 1962 ed è stato ordinato sacerdote nel 1989.
NEA/.../KNESTOUT                                     VIS 20081118 (70)


IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Vescovo José Bezerra Coutinho, emerito di Estância (Brasile), il 7 novembre, all'età di 98 anni.

Il Vescovo Sofron Dmyterko, O.S.B.M., emerito di Ivano-Frankivisk, Stanislaviv degli Ucraini (Ucraina), il 5 novembre, all'età di 91 anni.

Il Vescovo Carmelo Echenagusia Uribe, Ausiliare di Bilbao (Spagna), il 6 novembre, all'età di 76 anni.

Il Vescovo Michael Ugwu Eneja, emerito di Enugu, (Nigeria), il 14 novembre all'età di 89 anni.

Il Vescovo Alessandro Maggiolini, emerito di Como (Italia), l'11 novembre, all'età di 77 anni.

Il Vescovo Vladas Michelevicius, già Ausiliare di Kaunas (Lituania), il 12 novembre all'età di 84 anni.

Il Vescovo Kazimierz Marian Zimalek, già Ausiliare di Sadomierz (Polonia), il 12 novembre, all'età di 77 anni.
.../DEFUNTI/...                       VIS 20081118 (150)


lunedì 17 novembre 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrate e le Società di Vita Apostolica.

- Il Cardinale Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".

- Cardinale Carlos Amigo Vallejo, O.F.M., Arcivescovo di Sevilla (Spagna).

  Sabato 15 novembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Georges Marie Martin Cottier, O.P., Pro-Teologo emerito della Casa Pontificia.

- L'Arcivescovo Reinhard Marx, di München und Freising (Repubblica Federale di Germania).
AP/.../...                                      VIS 20081117 (100)


LIBANO: EDIFICARE SOCIETÀ UNITA E SOLIDALE


CITTA' DEL VATICANO, 17 NOV. 2008 (VIS).  Questa mattina, nel ricevere il nuovo Ambasciatore del Libano Signor Georges Chakib El Khoury, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, il Santo Padre Benedetto XVI ha auspicato che il Popolo Libanese "prosegua coraggiosamente ad adoperarsi per edificare una società giusta e solidale".

  "La storia millenaria del vostro Paese" - ha affermato il Papa - "come pure la sua collocazione all'interno di un contesto regionale complesso, gli assegnano quale missione fondamentale di contribuire alla pace e alla concordia".

  Ponendo in rilievo che "per la sua esperienza di vita e di collaborazione intercomunitaria e interculturale, il Libano è un 'tesoro' affidato a tutti i Libanesi", il Papa ha espresso l'auspicio che "la Comunità internazionale protegga e valorizzi il Libano e, mediante il suo effettivo impegno, contribuisca ad evitare di fare del Paese un terreno di scontro di conflitti regionali e internazionali. Così, il Libano deve essere come un laboratorio per la ricerca di efficaci soluzioni dei conflitti che da lungo tempo turbano la Regione del Medio Oriente"

  "L'elezione del Presidente della Repubblica, la formazione di un governo di unità nazionale e l'approvazione di una nuova legge elettorale non possono che favorire l'unità nazionale e contribuire ad una autentica coesistenza fra le diverse componenti della Nazione. (...) Spero che, ponendo da parte gli interessi particolari e ricomponendo le fratture del passato, tutti si impegnino effettivamente sulla via del dialogo e della riconciliazione, per permettere al Paese di progredire nella stabilità".

  "Purtroppo, le tensioni ancora presenti, dimostrano quanto sia necessario progredire con decisione sulla via inaugurata qualche mese fa, con gli Accordi di Doha, per costruire insieme le istituzioni libanesi. L'atteggiamento fondamentale che deve guidare ciascuno nell'impegno a servizio del bene comune, deve rimanere immutato: che ogni componente del popolo libanese si senta veramente a casa propria in Libano e veda che le sue preoccupazioni e le sue legittime aspettative siano effettivamente prese in considerazione, nel rispetto reciproco dei diritti altrui".

  "Perciò" - ha ribadito il Pontefice - "si deve promuovere e sviluppare una vera educazione delle coscienze alla pace, alla riconciliazione e al dialogo, particolarmente a favore delle nuove generazioni. (...) La pace duratura, aspirazione profonda di tutti i libanesi, è possibile nella misura in cui prevalga in tutti una autentica volontà di vivere insieme sul medesimo territorio, e di considerare la giustizia, la riconciliazione e il dialogo come un quadro propizio alla risoluzione dei problemi delle singole persone e dei gruppi",

  "Per edificare una società che assicuri a tutti i suoi membri una esistenza degna e libera, bisogna sviluppare una cooperazione sempre più profonda fra tutti i componenti la Nazione, che deve essere fondata su relazioni fiduciose fra le persone e le comunità".

  "La Santa Sede" - ha sottolineato il Pontefice - "continua a seguire con grande attenzione gli sviluppi della situazione e dedica un interesse particolare agli sforzi compiuti per una regolazione definitiva delle questioni che il Librano deve affrontare. Particolarmente sensibile alle sofferenze che da lungo tempo le popolazioni del Medio Oriente devono sopportare, la Santa Sede continua con determinazione il suo impegno a favore della pace e della riconcialiazione in Libano e in tutta la Regione così cara al cuore dei credenti".

  Infine il Santo Padre, rievocando la recente Beatificazione del Padre Jacques Haddad Aboun a Yaacoub "Apostolo della misericordia", ha salutato tutta la comunità cattolica del Libano invitando i suoi membri ad essere "artefici di unità e fraternità".
CD/CREDENZIALI/LIBANO:EL KHOURY                   VIS 20081117 (580)


PREGARE PER COMUNITÀ RELIGIOSE DI CLAUSURA

CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2008 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato che il 21 novembre prossimo, nella memoria liturgica della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, ricorre la Giornata pro Orantibus, per le comunità religiose di clausura.

  "Ringraziamo il Signore per le sorelle e i fratelli che hanno abbracciato questa missione" - ha detto Benedetto XVI - "dedicandosi totalmente alla preghiera e vivono di quanto ricevono dalla Provvidenza. Preghiamo a nostra volta per loro e per le nuove vocazioni, e impegniamoci a sostenere i monasteri nelle necessità materiali. Care sorelle e cari fratelli, la vostra presenza nella Chiesa e nel mondo è indispensabile. Vi sono vicino e vi benedico con grande affetto!".

  Successivamente il Papa ha ricordato "in modo particolare le persone decedute in incidenti stradali. Preghiamo per l'eterno riposo delle vittime della strada e per la consolazione delle famiglie in lutto. Cari fratelli e sorelle, imploro ognuno di voi - guidatori, passeggeri e pedoni - di prestare attenzione alle parole di San Paolo nella Liturgia della Parola di oggi: 'Siate sobri e all'erta'. Il nostro comportamento sulle strade deve essere improntato alla responsabilità, alla considerazione ed al rispetto degli altri. Che la Vergine Maria ci conduca in salvo lungo le strade ed autostrade del mondo".
ANG/RELIGIOSE CLAUSURA:STRADE/...                   VIS 20081117 (220)


ACCOGLIERE E VALORIZZARE DONI RICEVUTI DA CRISTO

CITTA' DEL VATICANO, 16 NOV. 2008 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, penultima domenica dell'anno liturgico, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Il Vangelo di oggi, ha spiegato il Papa "ci invita ad essere vigilanti e operosi, nell'attesa del ritorno del Signore Gesù alla fine dei tempi".

  I talenti - ha proseguito il Pontefice - "oltre alle qualità naturali, rappresentano le ricchezze che il Signore Gesù ci ha lasciato in eredità, perché le facciamo fruttificare: la sua Parola, depositata nel santo Vangelo; il Battesimo, che ci rinnova nello Spirito Santo; la preghiera - il 'Padre nostro' - che eleviamo a Dio come figli uniti nel Figlio; il suo perdono, che ha comandato di portare a tutti; il sacramento del suo Corpo immolato e del suo Sangue versato. In una parola: il Regno di Dio, che è Lui stesso, presente e vivo in mezzo a noi".

  "La parabola odierna insiste sull'atteggiamento interiore con cui accogliere e valorizzare questo dono. L'atteggiamento sbagliato è quello della paura: il servo che ha paura del suo padrone e ne teme il ritorno, nasconde la moneta sotto terra ed essa non produce alcun frutto. Questo accade, per esempio, a chi avendo ricevuto il Battesimo, la Comunione, la Cresima seppellisce poi tali doni sotto una coltre di pregiudizi, sotto una falsa immagine di Dio che paralizza la fede e le opere, così da tradire le attese del Signore. Ma la parabola mette in maggior risalto i buoni frutti portati dai discepoli che, felici per il dono ricevuto, non l'hanno tenuto nascosto con timore e gelosia, ma l'hanno fatto fruttificare, condividendolo, partecipandolo. Sì, ciò che Cristo ci ha donato si moltiplica donandolo!".

  "L'insegnamento evangelico, che ci offre oggi la liturgia, ha inciso anche sul piano storico-sociale, promuovendo nelle popolazioni cristiane una mentalità attiva e intraprendente. Ma il messaggio centrale riguarda lo spirito di responsabilità con cui accogliere il Regno di Dio: responsabilità verso Dio e verso l'umanità".
ANG/TALENTI/...                                   VIS 20081117 (350)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, Legato Pontificio alle celebrazioni del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma a Città del Messico, dal 13 al 18 gennaio 2009.
NA/.../...                                                 VIS 20081117 (60)


INVIATO SPECIALE ANNO GIUBILARE ABBAZIA WALDSASSEN

CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica una Lettera Pontificia, redatta in latino e recante la data del 30 ottobre, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, a presiedere le celebrazioni conclusive dell'anno giubilare dell'Abbazia cistercense di Waldsassen (Germania), che avranno luogo il 23 novembre 2008, nell'875° anniversario della fondazione.
 
  La Missione che accompagnerà il Cardinale Inviato Speciale è composta dal Padre Thomas Denter, O.Cist., già Abate di Marienstatt e il Padre Gabriel K. Lobendanz, O.Cist., Assistente spirituale del Monastero di Waldsassen.
BXVI-LETT/INVIATO SPECIALE/WALDSASSEN:RODE   VIS 20081117 (120)


AIUTARE BAMBINI MALATI AFFRONTARE SOFFERENZA


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti alla XXIII Conferenza Internazionale del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, tenutoti dal 13 al 15 novembre in Vaticano, sul tema: "La pastorale nella cura dei bambini malati".

  Il Papa ha ricordato che le sessioni di lavoro di questi giorni hanno permesso di "evidenziare la situazione difficile in cui continua a trovarsi un numero assai considerevole di bambini in vaste regioni della terra. (...) Notevoli certamente sono stati i progressi della medicina negli ultimi cinquant'anni: essi hanno portato a una considerevole riduzione della mortalità infantile, anche se resta ancora molto da fare in questa prospettiva. Basti ricordare, come voi avete fatto notare, che ogni anno muoiono 4 milioni di neonati con meno di 26 giorni di vita".

  "La sfida è oggi scongiurare l'insorgenza di non poche patologie una volta tipiche dell'infanzia e, complessivamente, favorire la crescita, lo sviluppo e il mantenimento di un conveniente stato di salute per tutti i bambini".

  "La ricerca medica si trova talora di fronte a scelte difficili" - ha rilevato il Pontefice - "quando si tratta, ad esempio, di raggiungere un giusto equilibrio tra insistenza e desistenza terapeutica per assicurare quei trattamenti adeguati ai reali bisogni dei piccoli pazienti, senza cedere alla tentazione dello sperimentalismo. Non è superfluo ricordare che al centro di ogni intervento medico deve esserci sempre il conseguimento del vero bene del bambino, considerato nella sua dignità di soggetto umano con pieni diritti. Di lui pertanto occorre prendersi cura sempre con amore, per aiutarlo ad affrontare la sofferenza e la malattia, anche prima della nascita, nella misura adeguata alla sua situazione".

  "Tenendo poi conto dell'impatto emotivo" - ha proseguito Benedetto XVI - "dovuto alla malattia e ai trattamenti a cui il bambino viene sottoposto, che non raramente risultano particolarmente invasivi, è importante assicurargli una comunicazione costante con i familiari".

  "Il malato, in modo speciale il bambino, comprende particolarmente il linguaggio della tenerezza e dell'amore, espresso attraverso un servizio premuroso, paziente e generoso, animato nei credenti dal desiderio di manifestare la stessa predilezione che Gesù nutriva per i piccoli".

  "Ogni essere umano ha valore in se stesso, perché creato ad immagine di Dio, ai cui occhi è tanto più prezioso, quanto più appare debole allo sguardo dell'uomo. Con quanto amore va allora accolto anche un bambino non ancora nato e già affetto da patologie mediche! (...) Penso soprattutto ai piccoli orfani o abbandonati a causa della miseria e della disgregazione familiare; penso ai fanciulli vittime innocenti dell'AIDS o della guerra e dei tanti conflitti armati in atto in diverse parti del mondo; penso all'infanzia che muore a causa della miseria, della siccità e della fame".

  "La Chiesa" - ha detto ancora il Santo Padre - "non dimentica questi suoi figli più piccoli e se, da un lato, plaude alle iniziative delle Nazioni più ricche per migliorare le condizioni del loro sviluppo, dall'altro, avverte con forza il dovere di invitare a prestare un'attenzione maggiore a questi nostri fratelli, perché grazie alla nostra corale solidarietà possano guardare alla vita con fiducia e speranza".

  "Cari fratelli e sorelle, mentre formulo l'auspicio che tante condizioni di squilibrio, ancora esistenti, vengano al più presto sanate con interventi risolutivi a favore di questi nostri fratelli più piccoli, esprimo vivo apprezzamento per coloro che impegnano energie personali e risorse materiali al loro servizio. Con particolare riconoscenza penso al nostro Ospedale del Bambin Gesù ed alle numerose associazioni ed istituzioni socio-sanitarie cattoliche, le quali, seguendo l'esempio di Gesù Cristo Buon Samaritano, e animate dalla sua carità, prestano sostegno e sollievo umano, morale e spirituale a tanti bambini sofferenti, amati da Dio con singolare predilezione".
AC/BAMBINI MALATI/...                               VIS 20081117 (620)


URGENTE AZIONE APOSTOLICA LAICI SOCIETÀ ATTUALE

CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti alla XXIII Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, tenutosi sul tema: "A vent'anni dalla 'Christifideles laici': memoria, sviluppo, nuove sfide e compiti".

  L'Esortazione Apostolica "Christifideles laici" - ha spiegato il Papa - è "una rivisitazione organica degli insegnamenti del Concilio Vaticano II riguardanti i laici - la loro dignità di battezzati, la vocazione alla santità, l'appartenenza alla comunione ecclesiale, la partecipazione all'edificazione delle comunità cristiane e alla missione della Chiesa, la testimonianza in tutti gli ambienti sociali e l'impegno a servizio della persona per la sua crescita integrale e per il bene comune della società ".

  Il Documento "orienta il discernimento, l'approfondimento e l'orientamento  dell'impegno laicale nella Chiesa di fronte ai mutamenti sociali di questi anni" e "riconosce e incoraggia la 'nuova stagione aggregativa dei fedeli laici' (...) indicando quei 'criteri di ecclesialità' che sono necessari, da una parte, al discernimento dei Pastori e, dall'altra, alla crescita della vita delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità".

  "L'attuale condizione culturale e sociale" - ha proseguito il Pontefice - "rende ancora più urgente questa azione apostolica, per condividere a piene mani il tesoro di grazia e di santità, di carità, dottrina, cultura e opere, di cui è composto il flusso della tradizione cattolica. Le nuove generazioni sono non solo destinatarie preferenziali di questa trasmissione e condivisione ma anche soggetti che attentono nel proprio cuore proposte di verità e di felicità per poterne rendere testimonianza cristiana, come già accade in modo mirabile. Ne sono stato, io stesso, nuovamente testimone a Sydney, nella recente Giornata Mondiale della Gioventù".

  "Conosco anche il vostro impegno in merito a questioni di speciale rilevanza" - ha detto il Papa rivolgendosi ai Membri del Pontificio Consiglio per i Laici - "com'è quella della dignità e partecipazione delle donne nella vita della Chiesa e della società. (...) L'uomo e la donna, uguali in dignità, sono chiamati ad arricchirsi vicendevolmente in comunione e collaborazione, non solo nel matrimonio e nella famiglia, ma anche nella società in tutte le sue dimensioni".

  Infine il Pontefice ha esortato tutti i componenti del Dicastero a "seguire con diligente cura pastorale la formazione, la testimonianza e la collaborazione dei fedeli laici nelle più diverse situazioni in cui sono in gioco l'autentica qualità umana della vita nella società".

  "In particolar modo" - ha concluso il Pontefice - "ribadisco la necessità e l'urgenza della formazione evangelica e dell'accompagnamento pastorale di una nuova generazione di cattolici impegnati nella politica, che siano coerenti con la fede professata, che abbiamo rigore morale, capacità di giudizio culturale, competenza professionale e passione di servizio per il bene comune".
AC/ANNIVERSARIO CHRISTIFIDELES LAICI/...               VIS 20081117 (450)


venerdì 14 novembre 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- L'Arcivescovo George Panikulam, Nunzio Apostolico in Etiopia e Delegato Apostolico in Somalia.
AP/.../...                                         VIS 20081114 (60)

giovedì 13 novembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Juan José Asenjo Pelegrina, Arcivescovo Coadiutore di Sevilla (superficie: 14.042; popolazione: 1.835.077; cattolici: 1.825.505; sacerdoti: 685; religiosi: 2.928; diaconi permanenti: 37), Spagna. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Córdoba (Spagna), è nato a Sigüenza (Spagna), nel 1945, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1969 e l'ordinazione episcopale nel 1997.

- L'Arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., che è Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, Consultore della Congregazione per i Vescovi.
NEC:NA/.../ASENJO:LADARIA                     VIS 20081113 (90)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale di Bolivia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Jesús Pérez Rodríguez, O.F.M., di Sucre.

    - Il Vescovo Walter Pérez Villamonte, di Potosí, con l'Ausiliare Vescovo Ricardo Ernesto Centellas Guzmán.

    - Il Vescovo Francisco Javier del Río Sendino, di Tarija, con il Vescovo emerito Adhmar Esquivel Kohenque.
AL/.../...                                                 VIS 20081113 (70)


LX ANNIVERSARIO DICHIARAZIONE UNIVERSALE DIRITTI UMANI


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha presentato il programma degli eventi commemorativi del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, promosso dal medesimo Dicastero, in programma in Vaticano il 10 dicembre prossimo.

  Il Cardinale Martino ha spiegato che le iniziative "intendono da una parte celebrare quel famoso documento delle Nazioni Unite e, dall'altra sottolinearne il valore perenne, riproponendone la valenza educativa e orientativa per la costruzione di un mondo più giusto e più solidale".

  "La Chiesa" - ha proseguito il Cardinale Martino - "ritiene che i diritti umani esprimano la trascendente dignità della persona, unica creatura amata da Dio per se stessa, fine e mai mezzo, e pensa che la 'Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo' del 1948 sia un momento di fondamentale importanza nella maturazione, da parte dell'umanità, di una coscienza morale consona alla dignità della persona".

  "La Chiesa ha dato il proprio contributo" - ha ricordato il Porporato - "sia con la riflessione sui Diritti umani alla luce della Parola di Dio e della ragione umana - si pensi alla trattazione che dell'argomento ha svolto il Beato Giovanni XXIII nella 'Pacem in Terris' - sia con un impegno di annuncio e di denuncia che ne ha fatto un'infaticabile paladina della dignità dell'uomo e dei suoi diritti in questi sessant'anni che ci separano dalla Dichiarazione del 1948".

  "L'ultima vigorosa testimonianza resa al valore della Dichiarazione Universale è stata quella del Santo Padre Benedetto XVI il 18 aprile di quest'anno in occasione della visita alle Nazioni Unite. In quella memorabile circostanza affermò: (....) Il merito della 'Dichiarazione Universale' è di aver permesso a differenti culture, espressioni giuridiche e modelli istituzionali di convergere attorno ad un nucleo fondamentale di valori e, quindi, di diritti".

  "A partire da questa visione" - ha detto ancora il Cardinale Martino - "il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, unitamente alla Prefettura della Casa Pontificia, organizzerà nell'Aula Paolo VI, come già detto, una iniziativa celebrativa divisa in due momenti particolari. Il primo momento ufficiale alle ore 16:00, che consisterà in un Atto commemorativo prevalentemente di riflessione e di studio, vedrà la partecipazione dei Responsabili dei Dicasteri della Curia Romana e del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Interverranno a questo momento, con interventi puntuali sul valore e sull'attualità della 'Dichiarazione Universale dei Diritti Umani', Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità; il Dottor Juan Somavia, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale del Laovoro (ILO); il Dottor Jacques Diouf, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale per l'Alimentazione e l'Agricoltura (F.A.O.)".

  Nel pomeriggio dello stesso giorno, 10 novembre, alle 18:00, è in programma un concerto della "Brandenburrgisches Staatsorchester di Frankfurt, diretta dalla Direttrice spagnola Signora Inma Shara, al quale assisterà il Santo Padre Benedetto XVI.

  Poco prima dell'inizio del Concerto verranno assegnati i Premi attribuiti per il 2008 dalla Fondazione San Matteo, in memoria del Cardinale Van Thuân. Fra i premiati il Dottor Corneli Sommaruga, ex Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
OP/ANNIVERSARIO DIRITTI UMANI/MARTINO               VIS 20081113 (500)


RELIGIONI VEICOLO DI RICONCILIAZIONE E DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, è intervenuto ieri alla 63ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., svoltasi sul tema: "Cultura e Pace".

  "L'O.N.U." - ha detto il Cardinale all'inizio del suo discorso - "per sua natura e sua missione, deve essere scuola di pace. Infatti si deve imparare a pensare e ad agire tenendo conto delle aspirazioni e degli interessi legittimi di tutti". Gli Stati membri, ha continuato il Porporato, "devono adoperarsi per superare la semplice logica dei rapporti di forza, in modo da lasciar spazio alla forza del diritto e alla saggezza dei popoli, diventando 'artigiani di Pace'".

  "In tale esigente compito" - ha ribadito il Cardinale Tauran -  "i credenti e le loro comunità hanno un ruolo da svolgere. Le religioni, malgrado le debolezze e le contraddizioni dei loro seguaci, sono veicolo di riconciliazione e di pace".

  "I credenti devono essere coerenti e credibili" - ha sottolineato il Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso - "Essi non possono usare la religione per vessare la libertà di coscienza, per giustificare la violenza, per diffondere l'odio e il fanatismo o per minare l'autonomia della politica e della religione".

  "D'altra parte" - ha proseguito il Cardinale Tauran - "partecipando al dialogo pubblico nelle società di cui sono membri, i credenti si sentono chiamati a collaborare alla promozione del bene comune che poggia su di un piedistallo di valori comuni a tutti, credenti e non credenti: la sacralità della vita, la dignità della persona umana, il rispetto della libertà di coscienza e di religione, la pratica della libertà responsabile, l'accoglienza delle opinioni nella loro diversità, il giusto uso della ragione, l'apprezzamento della vita democratica, l'attenzione alle risorse naturali, per citarne alcuni".

  "Noi tutti insieme, possiamo" - ha concluso il Porporato - "senza rinunciare alle nostre specificità culturali e religiose, tracciare la via di un mondo più sicuro e più solidale! Andiamo al di là della semplice tolleranza e degli incerti compromessi. Facciamo della fraternità più che un ideale, una realtà!".
.../CULTURA:PACE/ONU:TAURAN                               VIS 20081113 (350)


UDIENZA AL PRESIDENTE DEL BRASILE


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico questa mattina il seguente Comunicato:

  "Oggi, giovedì 13 novembre 2008, il Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Sua Eccellenza il Signor Luiz Inácio Lula da Silva, è stato ricevuto in Udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, che era accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "I cordiali colloqui hanno permesso un fruttuoso scambio di opinioni su temi attinenti all'attuale congiuntura internazionale e regionale. Ci si è poi soffermati su alcuni aspetti della situazione in Brasile, in particolare sulle politiche sociali intese a migliorare le condizioni di vita di tante persone che vivono ancora nel disagio e nell'emarginazione e a favorire il ruolo fondamentale della famiglia nella lotta contro la violenza e il degrado sociale. Si è poi sottolineata la collaborazione tra la Chiesa e lo Stato in vista della promozione dei valori morali e del bene comune non solo nel Paese, ma in modo speciale in favore dell'Africa. Al riguardo, dopo aver ricordato la grata visita che il Santo Padre ha compiuto nel Paese nel maggio 2007, in occasione della V Assemblea Generale dell'Episcopato Latinoamericano e dei Carabi ad Aparecida, è stato espresso compiacimento per la firma dell'Accordo fra la Santa Sede e il Brasile, avvenuta successivamente nel contesto della stessa visita". 

  Un secondo Comunicato annuncia che "L'Accordo, che consolida ulteriormente i tradizionali vincoli di amicizia e di collaborazione esistenti tra le due Parti, si compone di un Preambolo e di venti articoli, che disciplinano vari ambiti, tra i quali: lo statuto giuridico della Chiesa cattolica in Brasile, il riconoscimento dei titoli di studio, l'insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, il matrimonio canonico e il regime fiscale".
OP/BRASILE/LULA                                   VIS 20081113 (310)


SEPARAZIONE VITA PUBBLICA DA TRADIZIONI: STRADA CIECA


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il nuovo Ambasciatore della Repubblica di San Marino, Signor Sante Canducci, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Nel suo discorso al diplomatico, Papa Benedetto XVI ha sottolineato che: "la fede cristiana, (...) ha impregnato la vita e la storia della gente e delle istituzioni sammarinesi" ed ha auspicato che: "l'attuale comunità civile e religiosa di San Marino sappia scrivere insieme una nuova pagina di progresso e di civiltà, riconoscendo il ruolo indispensabile che ogni famiglia è chiamata a svolgere nella formazione delle nuove generazioni come luogo di educazione alla pace".

  "Sono certamente mutate le condizioni ambientali e sociali in cui noi oggi viviamo" - ha rilevato il Pontefice affermando ancora che: "inalterato però resta l'obbiettivo ultimo di ogni quotidiano nostro impegno personale e comunitario: la ricerca dell'autentico benessere della persona, e la costruzione di una società aperta all'accoglienza e attenta alle reali esigenze di tutti".

  "L'insieme unitario di valori e di leggi, il comune 'alfabeto' spirituale che ha reso possibile nei secoli scorsi ai nostri popoli di scrivere nobili pagine di storia civile e religiosa, rappresenta una preziosa eredità da non disperdere, un patrimonio da incrementare con l'apporto delle moderne scoperte della scienza, della tecnica e della comunicazione, poste al servizio del vero bene dell'uomo".

  "Separare (...) totalmente la vita pubblica da ogni valore delle tradizioni" - ha posto in rilievo il Papa - "significherebbe introdursi in una strada cieca e senza uscita. Ecco perché è necessario ridefinire il senso di una laicità che sottolinei la vera differenza e autonomia tra le diverse componenti della società, ma che conservi anche le specifiche competenze in un contesto di comune responsabilità".

  "Certamente questa 'sana' laicità dello Stato" - ha aggiunto il Pontefice - "comporta che ogni realtà temporale si regga secondo proprie norme, le quali tuttavia non devono trascurare le fondamentali istanze etiche il cui fondamento risiede nella natura stessa dell'uomo, e che, proprio per questo, rinviano in ultima analisi al Creatore".

  "Quando la Chiesa cattolica" - ha ricordato il Pontefice al termine del suo discorso - "attraverso i suoi legittimi Pastori, fa appello al valore che taluni fondamentali principi etici, radicati nell'eredità cristiana dell'Europa, rivestono per la vita privata, ed ancor più per quella pubblica, è mossa unicamente dal desiderio di garantire e promuovere la inviolabile dignità della persona e l'autentico bene della società".
CD/LETTERE CREDENZIALI/SAN MARINO:CANDUCCI      VIS 20081113 (400)


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