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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 18 gennaio 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Protase Rugambwa, finora Officiale della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Vescovo della Diocesi di Kigoma (superficie: 45.056; popolazione: 1.679.109; cattolici: 409.000; sacerdoti: 70; religiosi: 122), Tanzania. Il Vescovo eletto è nato nel 1960 a Bunena (Tanzania) ed è stato ordinato sacerdote nel 1990.

- Ha concesso il Suo assenso all'elezione canonicamente fatta dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Siro-Malankarese, del Reverendo Abraham Kackanatt, sacerdote dell'Arcieparchia di Tiruvalla dei Siro-Malankaresi, a Vescovo di Muvattupuzha dei Siro Malankaresi (superficie: 19.626; popolazione: 14.515.400; cattolici: 11.444; sacerdoti: 40; religiosi: 109), India.  Il Vescovo eletto è nato nel 1944 a Kallooppara (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1970 ed è stato finora Membro del Collegio dei Consultori dell'Arcieparchia di Tiruvalla dei Suiro-Malankaresi.
NER/.../RUGAMBWA:KACKANATT                                     VIS 20080118 (130)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

  Tre Presuli della Conferenza dei Vescovi Latini nelle Regioni Arabe (C.E.L.R.A.), in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Giuseppe Nazzaro, O.F.M., Vicario Apostolico di Alep dei Latini (Siria).

    - Il Vescovo Giorgio Bertin, O.F.M., di Djibouti (Gibuti), Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis di Mogadiscio (Somalia).

    - L'Arcivescovo Jean Benjamin Sleiman, O.C.D., di Baghdad dei Latini (Iraq).
AL/.../...                                         VIS 20080118 (80)

CATTOLICI REGIONI ARABE: ARTEFICI DI PACE E GIUSTIZIA


CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in Vaticano i Presuli della Conferenza dei Vescovi Latini nelle Regioni Arabe (C.E.L.R.A.), presieduta da Sua Beatitudine Michel Sabbah, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.

  Nel suo discorso il Papa ha ricordato che la Conferenza "comprende una grande varietà di situazioni. Più frequentemente, i fedeli, originari di numerosi paesi, sono raggruppati in piccole comunità, in società composte maggiormente da credenti di altre religioni".

   Il Santo Padre ha assicurato di "condividere le preoccupazioni e le speranze" di queste persone ed ha affermato che in tali regioni "lo scatenarsi costante della violenza, l'insicurezza, l'odio rendono molto difficile la convivenza, facendo talvolta temere per l'esistenza delle vostre comunità".

  Questa situazione, ha detto il Papa ai Vescovi "è una seria sfida al vostro servizio pastorale, che vi invita a rafforzare la fede dei fedeli ed il loro senso fraterno, affinché tutti possano vivere nella speranza fondata sulla certezza che il Signore non abbandona mai coloro che si rivolgono a Lui".

  "E' comprensibile che le circostanze spingano talvolta i cristiani a lasciare il loro Paese per trovare una terra accogliente che permetta loro di vivere in condizioni migliori. Tuttavia, occorre incoraggiare e sostenere fermamente coloro che scelgono di rimanere fedeli alla propria terra, affinché essa non divenga un sito archeologico privato di vita ecclesiale". Al riguardo il Papa ha garantito tutto il suo appoggio alle iniziative dei Vescovi "per contribuire alla creazione di condizioni socio-economiche che aiutino i cristiani che restano nel proprio paese" ed ha invitato "tutta la Chiesa ad offrire un vigoroso sostegno a tali sforzi".

  "La vocazione dei cristiani nel vostro Paese riveste un'importanza essenziale. Artefici di pace e di giustizia, i cristiani costituiscono una presenza viva di Cristo, venuto per riconciliare il mondo con il Padre e riunire tutti i suoi figli dispersi. Così si deve sempre più riaffermare e promuovere una comunione autentica ed una collaborazione serena e rispettosa fra i cattolici di diversi riti. Sono infatti questi ultimi, segni eloquenti per gli altri cristiani e per tutta la società".

  Successivamente Benedetto XVI ha ricordato che per i cattolici in questi territori "L'incontro dei membri di altre religioni, Ebrei e Musulmani, è (...) una realtà quotidiana. Nei vostri paesi, la qualità dei rapporti fra i credenti assume un significato particolare, poiché essi sono contemporaneamente testimonianza resa al Dio unico e contributo all'instaurazione di rapporti fraterni fra le persone e le diverse componenti delle vostre società. E' anche necessaria" - ha ribadito il Pontefice - "una migliore conoscenza reciproca per favorire maggiore rispetto della dignità umana, dell'uguaglianza dei diritti e doveri degli individui e una attenzione rinnovata alle esigenze di ciascuno, particolarmente i più poveri".

  Al riguardo il Papa ha vivamente auspicato che "un'autentica libertà religiosa sia ovunque effettiva e non vengano ostacolati i diritti di ciascuno a praticare liberamente la propria religione o a cambiarla. Si tratta di un diritto fondamentale di ogni essere umano".

  Infine il Papa ha ribadito che priorità dei Vescovi deve essere "il sostegno delle famiglie cristiane, che devono affrontare molteplici sfide, come il relativismo religioso, il materialismo e tutte le minacce contro i valori morali familiari e sociali" ed ha elogiato l'impegno delle comunità cattoliche nel settore educativo, sanitario e dell'assistenza ai bisognosi da parte delle istituzioni e dei religiosi e religiose.

  "Desidero esprimere nuovamente" - ha concluso il Pontefice - "la mia vicinanza con tutte le persone che nella vostra regione, soffrono di molteplici forme di violenza. Voi potete contare sulla solidarietà della Chiesa universale. Faccio appello anche alla saggezza di tutti gli uomini di buona volontà, in particolare di coloro che hanno responsabilità nella vita collettiva, affinché privilegino il dialogo fra tutte le parti, affinché cessi la violenza, si instauri ovunque una pace vera e duratura, e si stabiliscano rapporti di solidarietà e di collaborazione".
AL/C.E.L.R.A./...                                   VIS 20080118 (660)


PREGHIERA VIA REGALE ECUMENISMO

CITTA' DEL VATICANO, 18 GEN. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza una Delegazione Ecumenica della Finlandia, in occasione della Festa di Sant'Enrico, Patrono del Paese, di cui domani ricorre la festa.

  "L'unità dei cristiani" - ha detto il Papa - "è un dono del Cielo, scaturito dalla comunione di amore con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. La preghiera congiunta di luterani e cattolici finlandesi è un'umile ma proficua condivisione della preghiera di Gesù, che ha promesso che ogni preghiera innalzata al Padre nel Suo Nome non rimane inascoltata".

  "Questa è davvero la via regale all'ecumenismo" - ha proseguito il Pontefice - "Tale preghiera ci induce a guardare al Regno di Dio ed all'unità della Chiesa in un modo nuovo; rafforza i nostri legami di comunione; e ci rende capaci di affrontare coraggiosamente i ricordi dolorosi, i fardelli di natura sociale e le umane debolezze che sono molta parte delle nostre divisioni".

  Ricordando che proprio oggi ha inizio la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani che ha per tema l'invito di San Paolo ai Tessalonicesi: "Pregate continuamente", Papa Benedetto XVI ha sottolineato: "Dobbiamo essere grati per i risultati del dialogo teologico luterano-cattolico in Finlandia e Svezia riguardanti importanti questioni della fede cristiana, fra le quali la questione della giustificazione nella vita della Chiesa".

  "Che dall'attuale dialogo" - ha auspicato il Pontefice - "scaturiscano risultati pratici in azioni che esprimano e costruiscano la nostra unità in Cristo e di conseguenza rafforzino i rapporti fra i cristiani".

  Il Papa ha inoltre ricordato che nell'anno appena concluso si è commemorato in Finlandia il 450° anniversario della morte del teologo Mikael Agricola, "la cui traduzione della Bibbia ebbe un immenso impatto sulla lingua e la letteratura finlandese" e riaffermò "l'importanza della Scrittura per la Chiesa, per i singoli cristiani e per tutta la società" ed anche "per il nostro cammino ecumenico".

  Riferendosi alla visita a Roma dei Membri della Delegazione Ecumenica, Benedetto XVI ha auspicato che essa "sia apportatrice di gioia mentre viene ricordata la testimonianza dei primi cristiani, e particolarmente il martirio di Pietro e Paolo, gli Apostoli fondatori della Chiesa di Roma".

  "Sant'Enrico seguì le loro orme, diffondendo il messaggio evangelico ed il suo potere salvifico fra le popolazioni del Nord. Nelle mutate e difficili circostanze dell'Europa odierna, e nel Vostro Paese, vi sono molte cose che i Luterani e i Cattolici possono fare insieme a servizio del Vangelo e per promuovere il Regno di Dio".
AC/.../DELEGAZIONE ECUMENICA FINLANDIA              VIS 20080118 (420)


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