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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 22 febbraio 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Soissons (Francia), presentata dal Vescovo Marcel Herriot, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Hervé Giraud, finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Monsignore Noël Treanor, finora Segretario della COMETE a Bruxelles (Belgio), Vescovo di Down and Condor (superficie: 2.419; popolazione: 1.000.000; cattolici. 321.021; sacerdoti: 243; religiosi: 359), Irlanda. Il Vescovo eletto è nato a Silverstream (Irlanda), nel 1950 ed è stato ordinato sacerdote nel 1976. Succede al Vescovo Patrick Walsh, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato l'Arcivescovo Giuseppe Leanza, finora Nunzio Apostolico in Bulgaria, Nunzio Apostolico in Irlanda.

- Ha nominato il Monsignore Luciano Suriani, finora Consigliere nella Nunziatura Apostolica in Italia, Nunzio Apostolico in Bolivia, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo.
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UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza l'Arcivescovo George Kocherry, Nunzio Apostolico in Zimbabwe.
AP/.../...                                         VIS 20080222 (30)

INTITOLAZIONE CORTILE NORD SAN GREGORIO L'ILLUMINATORE

CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2008 (VIS). Questa mattina, nel corso di una breve cerimonia alla quale hanno assistito Sua Beatitudine Nersès Bédros XIX, Patriarca di Cilicia degli Armeni ed un gruppo di Presuli della Chiesa Armena Cattolica, il Papa ha intitolato il Cortile Nord della Basilica Vaticana a San Gregorio l'Illuminatore.

  Ricordando che pochi mesi prima della sua morte, Giovanni Paolo II benedisse la statua di San Gregorio l'Illuminatore collocata nel Cortile Nord, Benedetto XVI ha detto: "Questo grande Santo, più di diciassette secoli fa, fece degli Armeni un popolo cristiano, anzi il primo popolo ad essere ufficialmente cristiano".

  "San Gregoiro fu detto l'Illuminatore" - ha proseguito il Pontefice - "proprio perché in lui si rifletteva in modo straordinario il volto del Salvatore".

  "Preghiamo perché il Popolo armeno, per intercessione di questo suo illustre e benemerito figlio, continui a camminare sulle vie della fede lasciandosi guidare, come ha fatto nel corso dei secoli, da Cristo e dal suo Vangelo, che ne ha segnato in modo indelebile la cultura".
AC/INTITOLAZIONE CORTILE/GREGORIO ILLUMINATORE                        VIS 20080222 (180)


UDIENZA ALLA DELEGAZIONE DEL CIRCOLO SAN PIETRO

CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza una Delegazione del Circolo San Pietro che ha consegnato al Papa la raccolta del tradizionale Obolo di San Pietro, effettuata nelle parrocchie e negli istituti della Diocesi di Roma.

  Rivolgendosi ai Soci del Circolo San Pietro, nel giorno in cui la Chiesa celebra la Cattedra di San Pietro, Apostolo, il Papa ha sottolineato che il Circolo "si è sempre distinto per fedeltà incondizionata alla Chiesa e al suo universale Pastore, il Romano Pontefice".

  "Il servizio che il Circolo rende" - ha proseguito il Pontefice - "costituisce, nelle sue varie articolazioni, un apostolato molto apprezzato, ed offre una costante testimonianza dell'amore che voi nutrite verso la Chiesa e in particolare verso la Santa Sede. Penso alla vostra presenza nella Basilica Vaticana e al servizio d'ordine che svolgete durante le celebrazioni da me presiedute; penso ai vostri incontri formativi e spirituali che tendono a suscitare in voi una costante tensione verso la santità; penso alle attività di assistenza e di carità che sostenete con generosità".

  Benedetto XVI ha ringraziato i Soci del Circolo per la consegna dell'Obolo di San Pietro che "rappresenta un concreto aiuto offerto al Papa perché possa rispondere alle tantissime richieste che gli pervengono da ogni parte del mondo, specialmente dai Paesi più poveri. Grazie pertanto" - ha concluso il Pontefice - "per questo vostro servizio che svolgete con tanta generosità e spirito di sacrificio".
AC/.../CIRCOLO SAN PIETRO                           VIS 20080222 (260)


DONO FEDE CHIAMA CRISTIANI COOPERARE EVANGELIZZAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2008 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XLV Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che sarà celebrata il 13 aprile, Domenica IV di Pasqua, sul tema: "Le vocazioni al servizio della Chiesa-missione".

  Il Messaggio, datato 3 dicembre 2007, è stato pubblicato in lingua francese, inglese, portoghese, italiana, spagnola, polacca e tedesca. Di seguito ne riportiamo alcuni estratti:

  "La Chiesa è missionaria nel suo insieme e in ogni suo membro. Se in forza dei sacramenti del Battesimo e della Confermazione ogni cristiano è chiamato a testimoniare e ad annunciare il Vangelo, la dimensione missionaria è specialmente e intimamente legata alla vocazione sacerdotale. Nell'alleanza con Israele, Dio affidò a uomini prescelti, chiamati da Lui ed inviati al popolo in suo nome, la missione di essere profeti e sacerdoti (...). Ugualmente avvenne con i profeti".

  "Le promesse fatte ai padri si realizzarono appieno in Gesù Cristo (...). E Gesù si scelse, come stretti collaboratori nel ministero messianico, dei discepoli già nella vita pubblica, durante la predicazione in Galilea. Ad esempio, in occasione della moltiplicazione dei pani, quando disse agli Apostoli: 'Date loro voi stessi da mangiare' (Mt 14,16), stimolandoli così a farsi carico del bisogno delle folle, a cui voleva offrire il cibo per sfamarsi, ma anche rivelare il cibo 'che dura per la vita eterna' (Gv 6,27). (...) Se ci soffermiamo a meditare questa pagina del Vangelo di Matteo, (...), notiamo tutti quegli aspetti che caratterizzano l'attività missionaria di una comunità cristiana, che voglia restare fedele all'esempio e all'insegnamento di Gesù. Corrispondere alla chiamata del Signore comporta affrontare con prudenza e semplicità ogni pericolo e persino le persecuzioni, giacché  'un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone' (Mt 10,24). Diventati una cosa sola con il Maestro, i discepoli non sono più soli ad annunciare il Regno dei cieli, ma è lo stesso Gesù ad agire in essi (...) Ed inoltre, come veri testimoni, 'rivestiti di potenza dall'alto' (Lc 24,49), essi predicano 'la conversione e il perdono dei peccati' (Lc 24,47) a tutte le genti".

  "Proprio perché inviati dal Signore, i Dodici prendono il nome di 'apostoli', destinati a percorrere le vie del mondo annunciando il Vangelo come testimoni della morte e risurrezione di Cristo (...). Il Libro degli 'Atti degli Apostoli' attribuisce un ruolo molto importante, in questo processo di evangelizzazione, anche ad altri discepoli, la cui vocazione missionaria scaturisce da circostanze provvidenziali, talvolta dolorose, come l'espulsione dalla propria terra in quanto seguaci di Gesù (cfr 8,1-4). (...) Primo tra tutti, chiamato dal Signore stesso sì da essere un vero Apostolo, è senza dubbio Paolo di Tarso. La storia di Paolo, il più grande missionario di tutti i tempi, fa emergere, sotto molti punti di vista, quale sia il nesso tra vocazione e missione. Accusato dai suoi avversari di non essere autorizzato all'apostolato, egli fa appello ripetutamente proprio alla vocazione ricevuta direttamente dal Signore".

  "All'inizio, come in seguito, a 'spingere' gli Apostoli è sempre 'l'amore di Cristo'. (...) L'amore di Cristo, infatti, va comunicato ai fratelli con gli esempi e le parole; con tutta la vita".

  "Tra le persone che si dedicano totalmente al servizio del Vangelo vi sono in particolar modo sacerdoti chiamati a dispensare la Parola di Dio, amministrare i sacramenti, specialmente l'Eucaristia e la Riconciliazione, votati al servizio dei più piccoli, dei malati, dei sofferenti, dei poveri e di quanti attraversano momenti difficili in regioni della terra dove vi sono, talora, moltitudini che ancora oggi non hanno avuto un vero incontro con Gesù Cristo. (...) Le statistiche testimoniano che il numero dei battezzati aumenta ogni anno grazie all'azione pastorale di questi sacerdoti, interamente consacrati alla salvezza dei fratelli. (...) Attraverso i suoi sacerdoti, Gesù dunque si rende presente fra gli uomini di oggi, sino agli angoli più remoti della terra".

  "Da sempre nella Chiesa ci sono poi non pochi uomini e donne che, mossi dall'azione dello Spirito Santo, scelgono di vivere il Vangelo in modo radicale, professando i voti di castità, povertà ed obbedienza. Questa schiera di religiosi e di religiose, appartenenti a innumerevoli Istituti di vita contemplativa ed attiva, ha 'tuttora una parte importantissima nell'evangelizzazione del mondo' (Decr. Ad gentes, 40). Con la loro preghiera continua e comunitaria, i religiosi di vita contemplativa intercedono incessantemente per tutta l'umanità; quelli di vita attiva, con la loro multiforme azione caritativa, recano a tutti la testimonianza viva dell'amore e della misericordia di Dio".

  "Il dono della fede chiama tutti i cristiani a cooperare all'evangelizzazione. Questa consapevolezza va alimentata attraverso la predicazione e la catechesi, la liturgia e una costante formazione alla preghiera; va incrementata con l'esercizio dell'accoglienza, della carità, dell'accompagnamento spirituale, della riflessione e del discernimento, come pure con una progettazione pastorale, di cui parte integrante sia l'attenzione alle vocazioni".

  "Solo in un terreno spiritualmente ben coltivato fioriscono le vocazioni al sacerdozio ministeriale ed alla vita consacrata. Infatti, le comunità cristiane, che vivono intensamente la dimensione missionaria del mistero della Chiesa, mai saranno portate a ripiegarsi su se stesse. La missione, come testimonianza dell'amore divino, diviene particolarmente efficace quando è condivisa in modo comunitario, "perché il mondo creda" (cfr Gv 17,21)".
MESS/XLV GIORNATA MONDIALE VOCAZIONI/...               VIS 20080222 (880)


DECIMO ANNIVERSARIO VISITA GIOVANNI PAOLO II A CUBA


CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2008 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI ai Vescovi di Cuba, a motivo del decimo anniversario della visita che Giovanni Paolo II compì nel Paese dal 21 al 26 gennaio 1998.

  Il Messaggio è stato consegnato ai Presuli cubani dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, recatosi ieri a Cuba per un visita di sei giorni.

  "Il ricordare dieci anni dopo quelle indimenticabili giornate per la Chiesa e il popolo cubano, vissute altresì sotto lo sguardo emozionato di tutto il mondo" - scrive il Papa - "è senza dubbio un dovere di gratitudine verso il mio venerato Predecessore, e anche manifestazione di un ardente proposito di rinnovare l'autentico impulso evangelizzatore che Egli ha lasciato profondamente impresso nel cuore di tutti"

  "Mi sento spiritualmente fra di voi, come testimonia la presenza del Cardinale Tarcisio Bertone, mio Segretario di Stato, e rinnovo allo stesso tempo la stima del Successore di Pietro per i vostri impegni pastorali, come anche la mia vicinanza alle aspirazioni e alle preoccupazioni di tutti i cubani. Chiedo costantemente al Signore di darvi forza e generosità per vivere ogni giorno più intensamente la vostra fede e adoperarvi a favore di un mondo illuminato dal Vangelo".

  "L'annuncio del Vangelo di Cristo continua a trovare a Cuba cuori ben disposti ad accoglierlo, il che comporta una responsabilità costante per aiutarli a crescere nella vita spirituale, proponendo loro quella 'misura alta' della vita cristiana ordinaria propria della vocazione alla santità di ogni battezzato".

  "Annunciare la retta dottrina" - ribadisce il Papa - "indurre all'ascolto e all'approfondimento  della Parola di Dio, promuovere la partecipazione ai sacramenti e la vita di preghiera, sono mete primarie dell'azione pastorale, poiché portare a tutti la salvezza di Cristo è il nucleo stesso della missione della Chiesa".

  Riconoscendo che "A volte, alcune comunità cristiane si sentono oppresse dalle difficoltà, dalla scarsità di risorse, dall'indifferenza o persino dalla diffidenza, che possono indurre allo sconforto" - Benedetto XVI esorta i cattolici cubani con queste parole: "Il credente sa che può riporre sempre la propria speranza in Cristo Gesù, nostro Signore, che non delude (cfr Ts 1, 3) e colma di gioia il suo cuore (cfr 1 Pt 1, 6), dando senso e fecondità alla sua vita di fede".

  "Quante volte" - scrive ancora il Pontefice - "piccoli gesti di amicizia e di buona volontà, gesti semplici quotidiani di rispetto, di attenzione verso chi soffre o di dedizione disinteressata al bene degli altri, fanno intravedere l'amore senza limiti di Dio per tutti e per ciascuno".

  "Acquista pertanto anche grande importanza la missione che la Chiesa a Cuba svolge a favore dei più bisognosi, con opere concrete di servizio e di attenzione agli uomini e alle donne di qualsiasi condizione, che meritano non solo di essere sostenuti nei loro bisogni materiali, ma anche di essere accolti con affetto e comprensione. Il Papa ringrazia profondamente per lo sforzo e il sacrificio delle persone e delle comunità che si dedicano a questi compiti, seguendo l'esempio di Cristo che 'non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto di molti'".

  "Cari Fratelli,  avete nelle vostre mani la cura della vigna del Signore a Cuba, dove l'annuncio del Vangelo è giunto cinque secoli fa e i cui valori hanno avuto una grande influenza sulla nascita della Nazione, ad opera soprattutto del Servo di Dio Félix Varela e di quel propagatore dell'amore fra i cubani e fra tutti gli uomini che fu José Martí. In questi valori vedevano un elemento vitale anche per la concordia e il futuro felice della Patria".

  "Questa eredità si è radicata nell'anima cubana, che oggi ha bisogno della vostra generosa sollecitudine pastorale per ravvivarla sempre più, mostrando che la Chiesa, incentrando il suo sguardo su Gesù Cristo, tende a fare il bene, a promuovere la dignità della persona e, seminando sentimenti di comprensione, misericordia e riconciliazione, contribuisce a migliorare l'uomo e la società".

  "Sapete che potete contare sulla vicinanza del Papa" - conclude Benedetto XVI - "e sulla fraterna preghiera e collaborazione di altre Chiese particolari disseminate in tutto il mondo".
MESS/.../VESCOVI CUBA                                       VIS 20080222 (690)


"VIVA ED EFFICACE È LA PAROLA DI DIO"

CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2008 (VIS). Alle 9:00 di questa mattina, nella Cappella "Redemptoris Mater" nel Palazzo Apostolico Vaticano, alla presenza del Santo Padre, Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap., Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto la prima predica della Quaresima 2008. Tema delle meditazioni è: "Viva ed efficace è la parola di Dio" (Ebrei 4,12).

  "In preparazione al Sinodo dei Vescovi sulla parola di Dio (5-26 ottobre 2008), e tenendo conto dei 'Lineamenta' redatti in vista di esso" - si legge in un Comunicato - "si intende proporre una riflessione sull'annuncio del Vangelo nella vita di Cristo (il Gesù 'che predica') e nella missione della Chiesa (il Cristo 'predicato'), sulla parola di Dio come mezzo di santificazione personale (lectio divina) e sul rapporto tra lo Spirito e la Parola (lettura spirituale della Bibbia)".

  Le prossime tre prediche di Quaresima avranno luogo il 29 febbraio, il 7 e il 14 marzo.
.../PREDICHE QUARESIMA/CANTALAMESSA               VIS 20080222 (160)


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