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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 22 settembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, Suo Inviato Speciale a presiedere le celebrazioni conclusive dall'anno giubilare dell'Abbazia cistercense di Waldsassen (Germania), che avranno luogo il 23 novembre 2008, nell'875° anniversario della fondazione.
NA/.../RODÉ                                         VIS 20080922 (70)

AI VESCOVI DI RECENTE NOMINA: IMPARATE DA SAN PAOLO


CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, circa cento Vescovi di recente nomina partecipanti a un Corso di aggiornamento promosso dalla Congregazione per l'Evangelizzazione del Popoli.

  "Il Convegno a cui partecipate" - ha detto il Papa - "si situa nel corso dell'Anno Paolino, che stiamo celebrando in tutta la Chiesa con l'intento di approfondire la conoscenza dello spirito missionario e della personalità carismatica di San Paolo".

  "Sono certo che lo spirito di questo 'maestro delle genti nella fede e nella verità' (...) non mancherà di illuminare e di arricchire il vostro ministero pastorale ed episcopale" - ha proseguito il Pontefice ricordando che l'espressione "'maestro delle genti'" si apre "sul futuro, proiettando l'animo dell'Apostolo verso tutti i popoli e tutte le generazioni".

  Il Papa ha inviato i Vescovi ad imparare da San Paolo "a guardare con simpatia i popoli ai quali siamo inviati" e "a cercare in Cristo la luce e la grazia per annunciare oggi la Buona Novella ".

  Riferendosi al lavoro pastorale dei nuovi Vescovi il Papa ha affermato che le Diocesi "sono, per la maggior parte, molto estese e non di rado prive di vie e di mezzi di comunicazione. (...) Per di più, sulle vostre società, come altrove, si abbatte con sempre maggiore violenza il vento della cristianizzazione, dell'indifferentismo religioso, della secolarizzazione e delle relativizzazione dei valori. Ciò crea un ambiente di fronte al quale le armi della predicazione possono apparire, come nel caso di Paolo ad Atene, prive della forza necessaria".

  "In molte regioni i cattolici sono una minoranza, a volte anche esigua. Ciò vi impegna a confrontarvi con altre religioni ben più forti e non sempre accoglienti nei vostri confronti. Non mancano, infine, situazioni in cui, come Pastori, dovete difendere i vostri fedeli di fronte alla persecuzione e ad attacchi violenti".

  "Non abbiate paura e non vi scoraggiate per tutti questi inconvenienti, a volte anche pesanti" - ha esortato il Pontefice - "ma lasciatevi consigliare ed ispirare da San Paolo che (...) non sfuggiva le difficoltà e le sofferenze, perché era ben conscio che esse fanno parte della croce che da cristiani bisogna portare ogni giorno. (...) La sofferenza unisce a Cristo ed ai fratelli ed esprime la pienezza dell'amore, la cui fonte e prova suprema è la stessa croce di Cristo. (...) Ma ciò che lo motivava nel più profondo, era l'essere amato da Gesù Cristo e il desiderio di trasmettere ad altri questo amore".

  "Siete all'inizio del vostro ministero episcopale" - ha detto ancor il Papa ai nuovi   Vescovi - "Non esitate a ricorrere a questo potente maestro dell'evangelizzazione, imparando da lui come amare Cristo, come sacrificarvi nel servizio degli altri, come identificarvi con i popoli in mezzo ai quali siete chiamati a predicare il Vangelo, come proclamare e testimoniare la sua presenza di Risorto".

  "Voi che, come successori degli Apostoli, siete i continuatori della missione di Paolo nel portare il Vangelo alle genti" - ha concluso Benedetto XVI - "sappiate ispirarvi a lui nel comprendere la vostra vocazione in stretta dipendenza dalla luce dello Spirito di Cristo".
AC/PAOLO/VESCOVI RECENTE NOMINA                   VIS 20080922 (530)


ANNUNCIARE SENZA COMPROMESSI PRIMATO DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 20 SET. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha  ricevuto i partecipanti al Congresso Internazionale della Confederazione Benedettina, che si tiene ogni quattro anni e riunisce gli Abati delle Confederazioni e i Superiori dei Priorati indipendenti, "per riflettere e discutere sulle modalità con le quali incarnare il carisma benedettino nel presente contesto sociale e culturale e rispondere alle sfide sempre nuove che esso pone alla testimonianza del Vangelo".

  "In un mondo desacralizzato e in un'epoca segnata da una preoccupante cultura del vuoto e del 'non senso', voi siete chiamati ad annunciare senza compromessi il primato di Dio e ad avanzare proposte di eventuali nuovi percorsi di evangelizzazione".

  Rivolgendosi agli Abati e alle Abadesse, il Papa ha detto: "Voi siete custodi del patrimonio di una spiritualità radicalmente ancorata al Vangelo. (...) Conosco ed apprezzo molto la generosa e competente opera culturale e formativa che tanti vostri monasteri svolgono, specialmente in favore delle giovani generazioni, creando un clima di accoglienza fraterna che favorisce una singolare esperienza di Chiesa".

  "In effetti, è di primaria importanza preparare i giovani" - ha ribadito il Pontefice - "ad affrontare il loro avvenire e a misurarsi con le molteplici esigenze della società avendo un costante riferimento con il messaggio evangelico, che è sempre attuale, inesauribile e vivificante. Dedicatevi, pertanto, con rinnovato ardore apostolico ai giovani, che sono il futuro della Chiesa e dell'umanità. Per costruire un'Europa 'nuova' occorre infatti incominciare dalle nuove generazioni, offrendo loro la possibilità di accostare intimamente le ricchezze spirituali della liturgia, della meditazione, della 'lectio divina'".

    Ricordando la "celebre ospitalità benedettina", il Papa ha segnalato che: "Una comunità capace di autentica vita fraterna, fervente nella preghiera liturgica, nello studio, nel lavoro, nella disponibilità cordiale al prossimo assetato di Dio, costituisce il migliore impulso per far sorgere nei cuori, specialmente dei giovani, la vocazione monastica e, in generale, un fecondo cammino di fede".

  Rivolgendosi ai rappresentanti delle monache e suore benedettine ha detto: "Care sorelle, anche voi come altre famiglie religiose soffrite, soprattutto in alcuni Paesi, della scarsità di nuove vocazioni. Non lasciatevi scoraggiare (...) perseverando fedelmente" nella vostra vocazione e missione. "Perseverando fedelmente in essa si confessa invece, con grande efficacia anche di fronte al mondo, la propria ferma fiducia nel Signore della storia, nelle cui mani sono i tempi e i destini delle persone, delle istituzioni, dei popoli, e a Lui ci si affida anche per quanto attiene le attuazioni storiche dei suoi doni. Fate vostro l'atteggiamento spirituale della Vergine Maria, contenta di essere 'ancilla Domini', totalmente disponibile alla volontà del Padre celeste".
AC/.../ABATI BENEDETTINI                           VIS 20080922 (420)


UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 22 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale di Uruguay, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    Il Vescovo Julio César Bonino Bonino, di Tacuarembó.

    Il Vescovo Orlando Romero Cabrera, di Canelones, con l'Ausiliare Vescovo Leopoldo Hermes Garín Buzzone.
 
    Il Vescovo Pablo Jaime Galimberti di Vietri, di Salto, con l'Ausiliare Vescovo Heriberto Andrés Bodeant Fernández.
 
    Il Vescovo Rodolfo Pedro Wirz Kraemer, di Maldonado-Punta del Este.

  Sabato 20 settembre, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
AP:AL/.../...                                      VIS 20080922 (130)


IMPEGNO VESCOVO: PROGREDIRE VIA PERFEZIONE EVANGELICA


CITTA' DEL VATICANO, 22 SET. 2008 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi il Santo Padre ha ricevuto nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, un gruppo di Vescovi di recente nomina che partecipano al Convegno promosso dalla Congregazione per i Vescovi e dalla Congregazione per le Chiese Orientali.

  Ricordando che l'incontro odierno avviene nell'Anno Paolino, il Papa ha affermato: "L'esempio del grande Apostolo chiama noi Vescovi a crescere ogni giorno nella santità della vita per avere gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù".

  "Il primo impegno spirituale ed apostolico del Vescovo deve dunque essere proprio quello di progredire nella via della perfezione evangelica" con l'aiuto dell'ascolto della Parola di Dio. "Vi esorto, pertanto, cari Vescovi" - ha detto il Papa - "ad affidarvi ogni giorno alla Parola di Dio per essere maestri della fede ed autentici educatori dei vostri fedeli".

  "Nell'imminenza dell'inizio dei lavori della prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi" - ha detto ancora il Santo Padre - "vi affido alla potenza della Parola del Signore, affinché siate fedeli alle promesse che avete manifestato davanti a Dio e alla Chiesa nel giorno della vostra consacrazione episcopale, perseveranti nell'adempiere il ministero affidatovi, fedeli nel custodire puro e integro il deposito della fede, radicati nella comunione ecclesiale insieme a tutto l'Ordine episcopale".

  "Progredendo nella via della santità" - ha proseguito il Pontefice - "esprimerete quell'indispensabile autorevolezza morale e quella prudente saggezza che si richiede a chi è posto a capo della famiglia di Dio. Tale autorevolezza è oggi quanto mai necessaria. Il vostro ministero sarà pastoralmente fruttuoso soltanto se poggerà sulla vostra santità di vita".

  "Siate vicini con ogni attenzione ai sacerdoti" - ha esortato ancora il Papa - aiutateli - "a crescere nella dedizione a Cristo e nella fedeltà al ministero sacerdotale. Cercate di promuovere una vera fraternità sacerdotale che contribuisca a vincere l'isolamento e la solitudine, favorendo il sostegno vicendevole. E' importante che tutti i sacerdoti avvertano la paterna vicinanza e l'amicizia del Vescovo".

  "Per costruire il futuro delle vostre Chiese particolari, siate poi animatori e guide dei giovani. (...) Occorre che i sacerdoti e gli educatori sappiano trasmettere alle nuove generazioni, insieme con l'entusiasmo per il dono della vita, l'amore per Gesù Cristo e per la Chiesa".

  "Tra i giovani, incoraggiate con particolare sollecitudine i seminaristi" - ha detto infine il Santo Padre - "nella consapevolezza che il Seminario è il cuore della diocesi. Non mancate di proporre ai ragazzi e ai giovani la scelta di una donazione piena a Cristo nella vita sacerdotale e religiosa. Sensibilizzate le famiglie, le parrocchie, gli istituti educativi, perché aiutino le nuove generazioni a cercare e a scoprire il progetto di Dio sulla loro vita".
AC/PAROLA:SANTITÀ/NUOVI VESCOVI                   VIS 20080922 (440)


SOLIDARIETÀ VITTIME CICLONE ED APPELLO O.N.U.


CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2008 (VIS). Dopo la preghiera dell'Angelus Domini, il Santo Padre ha lanciato un appello a favore dei Paesi Caraibici, in particolare Haiti, Cuba e la Repubblica Dominicana, e del Sud degli Stati Uniti d'America, in particolare il Texas, duramente colpiti da violenti cicloni.

  "Vorrei nuovamente assicurare a tutte quelle care popolazioni il mio speciale ricordo nella preghiera" - ha detto il Papa - "Auspico, inoltre, che giungano prontamente i soccorsi nelle zone maggiormente danneggiate. Voglia il Signore che, almeno in queste circostanze, solidarietà e fraternità prevalgano su ogni altra ragione".

  "Giovedì prossimo, 25 settembre" - ha ricordato il Papa - "si terrà a New York, nell'ambito della 63.ma sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU, un incontro di alto livello per verificare il compimento degli obiettivi stabiliti nella Dichiarazione del Millennio, l'8 settembre 2000. In occasione di questa importante riunione, che vedrà insieme i leaders di tutti i Paesi del mondo, vorrei rinnovare l'invito affinché si prendano e si applichino con coraggio le misure necessarie per sradicare la povertà estrema, la fame, l'ignoranza e il flagello delle pandemie, che colpiscono soprattutto i più vulnerabili. Un tale impegno, pur esigendo in questi momenti di difficoltà economiche mondiali particolari sacrifici, non mancherà di produrre importanti benefici sia per lo sviluppo delle Nazioni che hanno bisogno di aiuto dall'estero sia per la pace e il benessere dell'intero pianeta".
ANG/APPELLO/CARAIBI:O.N.U.                           VIS 20080922 (230)


LAVORARE VIGNA DEL SIGNORE È PREMIO INESTIMABILE


CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2008 (VIS). Di ritorno da Albano, dove ha celebrato la Santa Messa, il Santo Padre Benedetto XVI si affacciato a mezzogiorno al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti.

  "Cari fratelli e sorelle, forse ricorderete che quando, nel giorno della mia elezione, mi rivolsi alla folla in Piazza San Pietro, mi venne spontaneo presentarmi come un operaio della vigna del Signore. Ebbene, nel Vangelo di oggi (cfr Mt 20,1-16a), Gesù racconta proprio la parabola del padrone della vigna che a diverse ore del giorno chiama operai a lavorare nella sua vigna. E alla sera dà a tutti la stessa paga, un denaro, suscitando la protesta di quelli della prima ora".

  "É chiaro che quel denaro rappresenta la vita eterna, dono che Dio riserva a tutti" - - ha spiegato il Pontefice - "Anzi, proprio quelli che sono considerati 'ultimi', se lo accettano, diventano 'primi', mentre i 'primi' possono rischiare di finire 'ultimi'. Un primo messaggio di questa parabola sta nel fatto stesso che il padrone non tollera, per così dire, la disoccupazione: vuole che tutti siano impegnati nella sua vigna. E in realtà l'essere chiamati è già la prima ricompensa: poter lavorare nella vigna del Signore, mettersi al suo servizio, collaborare alla sua opera, costituisce di per sé un premio inestimabile, che ripaga di ogni fatica. Ma lo capisce solo chi ama il Signore e il suo Regno; chi invece lavora unicamente per la paga non si accorgerà mai del valore di questo inestimabile tesoro".

  "A narrare la parabola è San Matteo, apostolo ed evangelista, di cui tra l'altro ricorre proprio oggi la festa liturgica" - ha ricordato il Papa - "Mi piace sottolineare che Matteo, in prima persona, ha vissuto questa esperienza (cfr Mt 9,9). Egli infatti, prima che Gesù lo chiamasse, faceva di mestiere il pubblicano e perciò era considerato pubblico peccatore, escluso dalla 'vigna del Signore'. Ma tutto cambia quando Gesù, passando accanto al suo banco delle imposte, lo guarda e gli dice: 'Seguimi. Matteo si alzò e lo seguì. Da pubblicano diventò immediatamente discepolo di Cristo. Da 'ultimo' si trovò 'primo'", grazie alla logica di Dio, che - per nostra fortuna! - è diversa da quella del mondo".

  "Anche san Paolo, del quale stiamo celebrando un particolare Anno giubilare, ha sperimentato la gioia di sentirsi chiamato dal Signore a lavorare nella sua vigna. E quanto lavoro ha compiuto! Ma, come egli stesso confessa, è stata la grazia di Dio a operare in lui, quella grazia che da persecutore della Chiesa lo trasformò in apostolo delle genti. Tanto da fargli dire: 'Per me vivere è Cristo e il morire un guadagno'".

  "La Vergine Maria" - ha concluso il Pontefice - "è tralcio perfetto della vigna del Signore. Da lei è germogliato il frutto benedetto dell'amore divino: Gesù, nostro Salvatore".
ANG/VOCAZIONE/...                               VIS 20080922 (480)


RICONCILIAZIONE FRATERNA PER ACCOSTARSI EUCARISTIA

CITTA' DEL VATICANO, 21 SET. 2008 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato ad Albano per la Celebrazione della Santa Messa e la Dedicazione dell'Altare della Cattedrale.

  "E' (...) l'amore di Cristo, la carità che 'non avrà mai fine' (1 Cor 13,8)" - ha detto il Papa nell'omelia - "l'energia spirituale che unisce quanti partecipano allo stesso sacrificio e si nutrono dell'unico Pane spezzato per la salvezza del mondo".

  "E' infatti possibile comunicare con il Signore, se non comunichiamo tra di noi? Come allora presentarci all'altare di Dio divisi, lontani gli uni dagli altri?".

   "Quest'altare, sul quale tra poco si rinnova il sacrificio del Signore, sia per voi" - ha esortato il Papa - "cari fratelli e sorelle, un costante invito all'amore; ad esso vi accosterete sempre con il cuore disposto ad accogliere l'amore di Cristo e a diffonderlo, a ricevere e a concedere il perdono".

  "Ogni volta quindi che vi accostate all'altare per la Celebrazione eucaristica, si apra il vostro animo al perdono e alla riconciliazione fraterna, pronti ad accettare le scuse di quanti vi hanno ferito e pronti, a vostra volta, a perdonare".

  "Ogni Celebrazione eucaristica" - ha proseguito il Pontefice - "anticipa già il trionfo di Cristo sul peccato e sul mondo, e mostra nel mistero il fulgore della Chiesa, 'sposa immacolata dell'Agnello immacolato, Sposa che Cristo ha amato e per lei ha dato se stesso, al fine di renderla santa'"

  "Queste riflessioni suscita in noi il rito che ci apprestiamo a compiere in questa vostra Cattedrale (...). Un impegno che tutti vi coinvolge e che, in primo luogo, chiede all'intera Comunità diocesana di crescere nella carità e nella dedizione apostolica e missionaria. In concreto, si tratta di testimoniare con la vita la vostra fede in Cristo e la totale fiducia che riponete in Lui. Si tratta pure di coltivare la comunione ecclesiale che è anzitutto un dono, una grazia, frutto dell'amore libero e gratuito di Dio, qualcosa cioè di divinamente efficace, sempre presente e operante nella storia, al di là di ogni apparenza contraria".

  "La comunione ecclesiale è però anche un compito affidato alla responsabilità di ciascuno" - ha concluso il Pontefice esortando il presenti con queste parole: "Vi doni il Signore di vivere una comunione sempre più convinta ed operosa, nella collaborazione e nella corresponsabilità ad ogni livello: tra presbiteri, consacrati e laici, tra le diverse comunità cristiane del vostro territorio, tra le varie aggregazioni laicali".

  Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre ha salutato alcuni Benefattori, Sponsor dei lavori di ristrutturazione della Cattedrale ed infine è rientrato in auto a Castel Gandolfo.
HML/PERDONO:COMUNIONE/ALBANO                   VIS 20080922 (440)


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