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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 26 settembre 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2008 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate tre Presuli della Conferenza Episcopale dell'Uruguay in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Carlos María Collazzi Irazábal, di Mercedes, S.D.B.

    - Il Vescovo Luis del Castillo Estrada, S.I., di Melo, con il Vescovo emerito Roberto Reinaldo Cáceres González.

  Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AL:AP/.../...                                         VIS 20080926 (90)


ESIGUE RISORSE OBIETTIVI MILLENNIO RISPETTO SPESE MILITARI


CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2008 (VIS). Ieri a New York, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto alla 63ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U., in merito agli obiettivi e alle difficoltà di realizzare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

  Il Presule ha sottolineato che tali obiettivi potranno essere raggiunti "solo se la loro realizzazione diviene una priorità per tutti gli Stati" e a tal fine è necessario "promuovere una nuova cultura delle relazioni internazionali contraddistinta da una visione fraterna del mondo, una cultura fondata sull'imperativo morale di riconoscere l'unità dell'umanità e l'imperativo pratico di dare un contributo alla pace e al benessere di tutti".

  "Le risorse di cui i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno in termini di aiuto diretto, assistenza finanziaria e benefici per il commercio sono poca cosa rispetto alle spese militari nel mondo o alle spese totali per necessità non primarie delle popolazioni nei paesi più sviluppati".

  "In questi giorni" - ha proseguito l'Arcivescovo Migliore - "siamo testimoni di un dibattito sul salvataggio finanziario per risolvere una crisi che rischia di sconvolgere l'economia dei paesi più sviluppati lasciando senza lavoro migliaia di famiglie. Tale salvataggio di enormi proporzioni, che ammonta a molte volte l'intero aiuto internazionale, non può non far sorgere una questione fondamentale. Come siamo in grado di trovare i fondi per salvare un sistema finanziario alla deriva senza essere capaci di trovare le risorse necessarie per investire nello sviluppo di tutte le regioni del mondo, a cominciare dalle più povere?".

"Per questa ragione" - ha concluso l'Osservatore Permanente - "la globalizzazione della solidarietà mediante una rapida realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio enunciati dalla Dichiarazione del Millennio è un obbligo morale fondamentale della comunità internazionale".
DELSS/OBIETTIVI MILLENNIO/ONU:MIGLIORE               VIS 20080926 (310)


LE CRISI CONIUGALI POSSONO ESSERE SUPERATE

CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2008 (VIS). Questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto i 300 partecipanti al Meeting internazionale dell'Associazione "Retrouvaille", che opera al servizio delle coppie in difficoltà.

  Nata nel 1977 in Canada, grazie alla provvidenziale "intuizione dei coniugi canadesi Guy e Jeannine Beland", il movimento "Retrouvaille" si propone "di aiutare le coppie in grave crisi ad affrontarla attraverso un programma specifico, che punta sulla ricostruzione delle loro relazioni, non in alternativa alle terapie psicologiche, ma con un percorso distinto e complementare".

  "Voi infatti non siete dei professionisti; siete sposi che spesso hanno vissuto in prima persona le medesime difficoltà" - ha rilevato Benedetto XVI - "le hanno superate con la grazia di Dio e il sostegno di 'Retrouvaille' e hanno avvertito il desiderio e la gioia di mettere, a loro volta, la propria esperienza al servizio di altri".

  "Come la vostra esperienza dimostra, la crisi coniugale - parliamo qui di crisi serie e gravi - costituisce una realtà a due facce" - ha affermato il Papa - "Da una parte si presenta, specialmente nella sua fase acuta e più dolorosa, come un fallimento, (...) e, purtroppo 'non c'è più niente da fare'. Questa è la faccia negativa. Ma c'è un'altra faccia, a noi spesso sconosciuta, ma che Dio vede. Ogni crisi, infatti - ce lo insegna la natura - è passaggio ad una nuova fase di vita. (...) Nel momento della rottura, la possibilità concreta per la coppia di avere un riferimento positivo, a cui affidarsi nella disperazione. (...) Allora, i vostri incontri offrono l''appiglio' per non smarrirsi del tutto, e per risalire gradualmente la china".

  Ricordando il racconto delle nozze di Cana, il Santo Padre ha spiegato che il "vino buono" che lo sposo aveva conservato "è simbolo della salvezza, della nuova alleanza nuziale che Gesù è venuto a realizzare con l'umanità. (...) Quando una coppia in difficoltà o - come dimostra la vostra esperienza - persino già separata, si affida a Maria e si rivolge a Colui che ha fatto dei due 'una sola carne', può essere certa che quella crisi diventerà, con l'aiuto del Signore, un passaggio di crescita, e che l'amore ne uscirà purificato, maturato, rafforzato".

  "Il vostro è un servizio 'contro corrente'. Oggi, infatti, quando una coppia entra in crisi, trova tante persone pronte a consigliare la separazione. Pure ai coniugi sposati nel nome del Signore si propone con facilità il divorzio, dimenticando che l'uomo non può separare ciò che Dio ha unito".

  "Per svolgere questa vostra missione" - ha concluso il Pontefice - "anche voi avete bisogno di alimentare continuamente la vostra vita spirituale, di mettere amore in ciò che fate perché, a contatto con realtà difficili, la vostra speranza non si esaurisca o non si riduca a una formula".
AC/CRISI CONIUGALI/RETROUVAILLE                   VIS 20080926 (470)


URUGUAY: INSEGNARE FEDE CHIESA NELLA SUA INTEREZZA


CITTA' DEL VATICANO, 26 SET. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, i Vescovi della Conferenza Episcopale dell'Uruguay, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

  "La visita alle tombe di Pietro e Paolo" - ha detto il Papa - "è occasione privilegiata per approfondire l'origine e il significato del ministero dei Successori degli Apostoli (...) un'opportunità per rafforzare i legami di effettiva ed affettiva unità del Collegio Episcopale che deve essere manifestazione (...) dell'ideale, (...) della comunità ecclesiale fin  dalle sue origini, di avere 'un cuore e un'anima sola', esempio visibile di promozione dello spirito di fratellanza e di concordia fra i vostri fedeli e nella società attuale, tante volte dominata dall'individualismo e dalla rivalità esasperata".

  Questa comunione si esprime nella missione di rendere effettivi e concreti gli orientamenti pastorali dei Vescovi uruguayani, ispirati all'incontro di Gesù Risorto con i discepoli di Emmaus. Infatti "il Maestro che si accompagna a loro e conversa con i suoi spiegando le Scritture" è un modello da seguire per preparare la mente e il cuore dell'uomo. Per cui "promuovere la conoscenza e la meditazione delle Sacre Scritture, spiegarle fedelmente nella predicazione e nella catechesi e insegnarle nella scuole, è una necessità per vivere la vocazione cristiana in modo consapevole, fermo e sicuro".

  "La Parola di Dio è anche fonte e contenuto ineludibile del vostro ministero di predicatori del Vangelo (...) tanto più necessaria in un tempo in cui molte altre voci cercano di ridurre al silenzio Dio nella vita personale e sociale, conducendo gli uomini su strade che scalzano l'autentica speranza e si disinteressano della verità nella quale solo può trovare ristoro il cuore dell'essere umano".

  "Insegnate" - ha esortato il Pontefice - "la fede della Chiesa nella sua interezza, con il coraggio e la persuasione proprie di chi vive di essa e per essa, senza rinunciare a proclamare esplicitamente i valori morali della dottrina cattolica, che a volte sono oggetto di dibattito in ambito politico, culturale o nei mezzi di comunicazione sociale, come lo sono quelli attinenti alla famiglia, alla sessualità e alla vita (...) dal concepimento fino alla sua  naturale conclusione".

  Benedetto XVI ha ricordato ai Vescovi che nello svolgimento della loro missione possono contare sulla "inestimabile collaborazione dei sacerdoti che occorre costantemente incoraggiare perché, senza conformarsi alla mentalità imperante nel mondo, siano autentici discepoli e missionari di Cristo, e diffondano con ardore il suo messaggio di salvezza (...) a tutte le persone che anelano soprattutto a parole apprese dallo Spirito, più che al sapere meramente umano. (...) In tal modo daranno fedele testimonianza di ciò che predicano e aiuteranno i propri fratelli a sfuggire una religiosità superficiale, con scarsa incidenza sugli impegni morali che la fede comporta, per apprendere da Cristo a vivere 'nella giustizia e nella santità della verità'".

  Infine il Papa ha avuto parole di esortazione per i Presuli perché non si lascino scoraggiare da "tante situazioni di indifferenza o di apatia religiosa", ma continuino ad essere testimoni "'della speranza che non delude' e partecipi dell'amore di Cristo per i poveri e i bisognosi. (...) Nelle situazioni difficili, in cui si trovano anche gli uruguayani, la Chiesa è chiamata a mostrare la grandezza del cuore, la solidarietà e la capacità di sacrificio della famiglia dei figli di Dio verso i fratelli in difficoltà".
AL/.../URUGUAY                                   VIS 20080926 (540)


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