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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 14 ottobre 2008

TREDICESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTA' DEL VATICANO, 14 OTT. 2008 (VIS). Questa mattina, in presenza del Santo Padre e di 241 Padri Sinodali, ha avuto luogo la Tredicesima Congregazione della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Presidente Delegato di turno è stato il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia).

  Di seguito riportiamo estratti degli interventi di alcuni Padri Sinodali:

CARDINALE TARCISIO BERTONE, S.D.B., SEGRETARIO DI STATO. "Si registra, cioè una sostanziale indifferenza per una fede comunicata tramite la Sacra Scrittura, rispetto invece alla testimonianza di una persona credente, indifferenza che si accompagna ad un notevole tasso di ignoranza e soprattutto alla difficoltà di avvertirne il valore vitale. (...) Tuttavia, si nota in tanti di questi ragazzi una sorprendente disponibilità verso la Bibbia quando la sintonia si raggiunge non tanto, almeno all'inizio, per l'autorevolezza di una pagina biblica detta Parola di Dio, ma per degli adulti che li accostano come educatori pazienti e testimoni credibili del personaggio più grande che è la figura di Gesù, di persone insomma che quando dicono Parola di Dio, la mostrano nella loro vita. Se l'adulto, da educatore-amico, riesce a farsi aprire la porta del cuore del giovane, allora la Scrittura si propone come un dono che porta con sé tutte le qualità della Parola di Dio".

CARDINALE EMMANUEL III DELLY, PATRIARCA DI BABILONIA DEI CALDEI (IRAQ). "Sono un figlio della terra d'Abramo, l'Iraq. (...) Non abbiamo lasciato niente di intentato per ottenere la pace e la tranquillità per il Paese. La situazione in alcune parti dell'Iraq è disastrosa e tragica. La vita è un calvario: mancano la pace e la sicurezza, così come mancano nella vita di ogni giorno gli elementi basilari. (...) Tutti temono il rapimento, i sequestri e le intimidazioni (...) per non parlare del numero sempre crescente di morti causati dalle autobombe e dai kamikaze che indossano cinture esplosive. (...) Vivere la parola di Dio significa per noi testimoniarla anche a costo della propria vita, com'è accaduto finora ed ancora accade con il sacrificio di vescovi, sacerdoti e fedeli. (...) Per questo, vi supplico di pregare per noi e con noi il Signore Gesù, Verbo di Dio, e condividere la nostra preoccupazione, le nostre speranze e il dolore delle nostre ferite, affinché la Parola di Dio fatta carne rimanga nella sua Chiesa e insieme a noi come buon annunzio e come sostegno. Sedici dei nostri sacerdoti e due vescovi sono stati rapiti e rilasciati dopo un riscatto molto elevato. Alcuni di loro appartengono alla schiera dei nuovi martiri che oggi pregano per noi dal Cielo: l'Arcivescovo di Mosul, Faraj Rahho, Padre Raghid Ganni, altri due sacerdoti e altri sei giovani".

VESCOVO JAVIER ECHEVARRIA RODRIGUEZ, PRELATO DELL'OPUS DEI. "Nella via dei santi l'incontro con la Parola di Dio attraverso la lettura della Sacra Scrittura ha prodotto un cambiamento radicale nell'esistenza. Dobbiamo cercare di avere tutti, noi, i nostri sacerdoti e i laici, una profonda sete di Gesù Cristo, vivendo ogni scena del Vangelo come un personaggio tra gli altri. (...) È opportuno che noi pastori, nel sacramento della Confessione, raccomandiamo spesso ai fedeli la lettura del Vangelo, insegnando a partecipare in quanto lì ci viene narrato e invitando i penitenti ad offrire anch'essi questo stesso consiglio ai colleghi, ai famigliari, agli amici. (...) È necessario far sì che tutti noi cristiani, come i santi, cerchiamo di portare questi testi alla nostra vita personale di ogni giorno, per trasformarla. (...) Sarebbe conveniente promuovere iniziative volte a diffondere tra i fedeli questo atteggiamento di preghiera e di raccoglimento interiore di fronte al Vangelo, per far sì che incida realmente nella nostra vita quotidiana. Ritengo inoltre che sia molto opportuno curare la lettura ben fatta, cioè davvero vissuta, dei testi della Messa, non come una declamazione, ma con la certezza che Dio stia parlando a loro e alla comunità".

VESCOVO JOSEPH NGUYEN CHI LINH, DI THANH HOA (VIÊT NAM). "Il Vangelo è stato proclamato per la prima volta nella nostra terra agli inizi del XVI secolo nel doloroso contesto di una guerra intestina tra due regni di fratelli nemici. (...) Immersi in una storia intessuta di odio, di guerre ideologiche e di limitazioni discriminatorie, i nostri cristiani sono sempre più convinti che solo la Parola di Dio li possa conservare nell'amore, nella gioia, nella pace, nella comunione  e nella tolleranza. (...) Un episodio merita di essere citato, per dimostrare che la Parola di Dio continua a sostenere la Chiesa in  Viêt Nam. Si tratta delle conversione in massa di migliaia di persone appartenenti a minoranze etniche, poco dopo la canonizzazione dei 117 Martiri del Viêt Nam nel 1988. La cosa curiosa è che molti hanno ammesso di aver ascoltato la Radio protestante a Manila, nelle Filippine, ma si sono convertiti al cattolicesimo in Viêt Nam. Così, i protestanti seminano e i cattolici mietono. La Parola di Dio, risuonando da molto lontano e raggiungendo le loro orecchie, è diventata fonte di speranza per queste persone disperse fra le montagne, prive di tutto e senza futuro. In conclusione, vorrei ribadire, in quanto cristiano vietnamita, la convinzione che nelle persecuzioni la nostra grazia più grande è la fedeltà alla Parola di Dio".

PROFESSOR ANDREA RICCARDI, FONDATORE DELLA COMUNTIÀ DI SANT'EGIDIO (ITALIA). "Gregorio Magno insegna: la Parola cresce con chi la legge. Illumina i poveri, guidandoci a capire che stare vicino a loro è esserlo a Cristo stesso. Fa emergere la dimensione strutturante del cristiano: il discepolo. (...) In un tempo di turbinio di parole, la Parola è incatenata da progetti, protagonismo, letture ideologiche. (...) 'Evangelizzare non è tecnica, ma traboccare della Parola. Il Sinodo può essere il momento opportuno per far maturare nel popolo di Dio una stagione di amore per la Scrittura. Forti di un secolo di cultura biblica, non è tempo per sviluppare la devozione alla Sacra Pagina tra il popolo di Dio? L'uomo e la donna cristiani diverranno allora - dice Crisostomo - 'semplici con intelligenza' in un mondo complesso".

LUIS FERNANDO FIGARI, SUPERIORE GENERALE DELLA SOCIETÀ DI VITA CRISTIANA (PERÙ) "Papa Paolo VI pose in evidenza la dimensione comunicativa della rivelazione divina nella "Ecclesiam suam". (...) La Parola eterna incarnata parla un linguaggio umano e manifesta il mistero di Dio e del suo progetto, come pure il mistero dell'essere umano,  la grandezza della vocazione e dell'orizzonte della realizzazione personale (...). In tale percorso è fondamentale la padronanza di un silenzio attivo che implica non solo il debito ascolto, ma l'ascolto "in Ecclesia", aprendo il cuore all'interiorizzazione ed adesione alla Parola di Dio. La Parola ascoltata e accolta, alimenta in noi la fede nella mente, trasformando i nostri criteri fino ad arrivare ad avere 'la mente di Cristo' (...); che ci invita alla fede nell'azione, consapevoli che sono ben accolti coloro che "udendo la parola la pongono in pratica".
SE/TREDICESIMA CONGREGAZIONE/...                     VIS 081014 (1160)


CONCERTO "WIENER PHILARMONIKER" IN ONORE DEL PAPA

CITTA' DEL VATICANO, 13 OTT. 2008 (VIS). Questo pomeriggio, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Santo Padre Benedetto XVI ha assistito al Concerto dei "Wiener Philharmoniker", diretti dal Maestro Christoph Eschenbach, che hanno eseguito la Sesta Sinfonia di Anton Bruckner. Il concerto, che si inserisce tra le varie iniziative in calendario per il Giubileo Speciale dell'Anno Paolino, è stato offerto al Pontefice ed ai Padri Sinodali, dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra.

  Papa Benedetto XVI ha rivolto il suo cordiale ringraziamento ai "Wiener Philamoniker" per la "magistrale esecuzione della sesta sinfonia di Anton Bruckner, intrisa di religiosità e di profondo misticismo", nella quale "si traduce la fede del suo autore, capace di trasmettere con le sue composizioni una visione religiosa della vita e della storia".

  "Anton Bruckner, attingendo al barocco austriaco e alla tradizione schubertiana del canto popolare, ha portato, potremmo dire" - ha proseguito il Santo Padre - "alle estreme conseguenze il processo romantico di interiorizzazione. Ascoltando questa celebre composizione nella Basilica dedicata a San Paolo, è spontaneo pensare ad un passaggio della Prima Lettera ai Corinzi in cui l'Apostolo, dopo aver parlato della diversità e dell'unità dei carismi, paragona la Chiesa al corpo umano composto da membra tra loro molto diverse, ma tutte indispensabili per il suo buon funzionamento. Anche l'orchestra e il coro sono costituiti da strumenti e voci diverse, che accordandosi tra loro offrono un'armoniosa melodia, gradevole all'orecchio e allo spirito".

  La Basilica di San Paolo Fuori le Mura "dove si trovano custodite le spoglie mortali dell'Apostolo delle genti, sia veramente" - ha auspicato il Pontefice, al termine del suo breve discorso - "un fulcro di iniziative liturgiche, spirituali e artistiche, tese a riscoprirne l'opera missionaria e il pensiero teologico".
BXVI-CONCERTO/.../SAN PAOLO FUORI LE  MURA              VIS 20081014 (300)


TELEGRAMMA CORDOGLIO MORTE CARDINALE G. ZUMÁRRAGA

CITTA' DEL VATICANO, 14 OTT. 2008 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma di cordoglio del Santo Padre Benedetto XVI per la morte, avvenuta ieri lunedì, all'età di 83 anni, del Cardinale José González Zumárraga, Arcivescovo emerito di Quito (Ecuador).

  "Profondamente addolorato per la morte del caro Cardinale José González Zumárraga, desidero far pervenire le mie più sentite condoglianze all'Arcivescovo, ai Vescovi Ausiliari, al clero e ai fedeli di questa Chiesa particolare, ed anche i familiari del defunto Porporato, unendomi ad essi con ferventi preghiere di suffragio affinché il Signore conceda la sua pace a colui ha servito tanto intensamente e generosamente la Chiesa nel suo ministero pastorale, dapprima alla guida della Diocesi di Machada e poi come Arcivescovo della medesima sede metropolitana. Con la fede nel Mistero Pasquale di Cristo che illumina e ricolma di speranza i momenti di dolore, e il ricordo di un pastore che fino ai suoi ultimi giorni si è dedicato alla missione evangelizzatrice, quale Presidente Onorario della Conferenza Episcopale e Presidente del Comitato per il recente Congresso Americano Missionario, fra le altre attività,  mi è grato impartire di cuore a quanti soffrono tale grande perdita, una speciale Benedizione Apostolica".
TGR/MORTE CARDINALE/QUITO:GONZALEZ               VIS 20081014 (210)


LETTURA DELLA BIBBIA IN PROSPETTIVA ECUMENICA


CITTA' DEL VATICANO, 14 OTT. 2008 (VIS). Questa mattina presso la Sala Stampa della Santa Sede ha avuto luogo una Conferenza Stampa di presentazione della "Inchiesta internazionale sulla lettura della Bibbia in prospettiva ecumenica".

  Alla Conferenza Stampa sono Interventi: il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani; il Vescovo Vincenzo Paglia, di Terni (Italia), Presidente della Federazione Biblica Cattolica; il Reverendo Archibald Miller Milloy, Segretario Generale della "United Bible Societies" (Inghilterra); il Professor Luca Diotallevi, Docente di Sociologia all'Università di Roma Tre, Coordinatore dell'Inchiesta GFK - Eurisko "La lettura delle Scritture" per conto della Federazione Biblica Cattolica.

  All'inizio della Conferenza è stato firmato un accordo di cooperazione per la traduzione e la diffusione della Bibbia tra la Federazione Biblica Cattolica e le "United Bible Societies" (Inghilterra).

  Nel suo intervento, il Vescovo Paglia ha affermato: "Nel dialogo ecumenico il terreno biblico è quello ove si è fatto il maggiore progresso ed è anche quello ove è possibile ancora una notevole collaborazione. (...) Il significato ecumenico della lettura della Bibbia, nell'ascolto sincronico e diacronico, non è tuttavia ancora ben compreso nella sua ricchezza e nella sua indispensabilità. Ma là dove questo viene praticato fa emergere la ricchezza del patrimonio spirituale delle diverse tradizioni".

  "C'è un ulteriore aspetto che può vedere i cristiani già uniti in un comune impegno" - ha sottolineato ancora il Vescovo Paglia - "la traduzione e la diffusione della Bibbia", già tradotta "in 2454 lingue diverse (interamente in 438, il solo Nuovo Testamento in 1168, e solo alcuni libri, ad esempio i Vangeli o i Salmi, in altre 848)", precisando infine che: "Restano ancora altre 4500 lingue in attesa di essere confrontate con le Sacre Scritture".
OP/BIBBIA:ECUMENISMO/PAGLIA                       VIS 20081014 (290)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 14 OTT. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Jorge Rubén Lugones, S.I., finora Vescovo di Orán (Argentina), Vescovo di Lomas de Zamora (superficie: superficie: 1.352; popolazione: 2.164.627; cattolici: 1.810.395; sacerdoti: 124; religiosi: 353; diaconi permanenti: 72), Argentina.
NER/.../LUGONES                                     VIS 20081014 (50)

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