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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 27 ottobre 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Roger Michael Mahony, Arcivescovo di Los Angeles (Stati Uniti d'America)

- Il Vescovo Jesùs Esteban Sàbada Pérez, O.F.M. Cap., Vicario Apostolico di Aguarico (Ecuador), in visita "ad Limina Apostolorum"
AP:AL/.../...                                            VIS 20081027 (60)


FILIPPINE: FORGIARE VINCOLI DI ARMONIA E PACE

CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2008 (VIS).-Benedetto XVI ha ricevuto stamani in Vaticano le lettere credenziali di Cristina Castañer-Ponce Enrile, nuova ambasciatrice delle Filippine presso la Santa Sede e nel suo discorso ha ricordato che il popolo filippino gode della nomea di "popolo generoso che da un immenso valore alla vita familiare e all'amicizia". Il Papa ha manifestato inoltre il suo ringraziamento ai filippini per il "contributo straordinario che hanno dato e danno alla vita della Chiesa locale e universale" e li ha incoraggiati a "forgiare vincoli di armonia di pace sociale nel loro Paese e in tutto il mondo".

  Il Santo Padre ha affermato che specialmente attraverso la sua attività diplomatica la Santa Sede "cerca di coinvolgere il mondo nel dialogo per promuovere i valori universali (...) e il progresso dell'umanità in cammino verso la comunione con Dio e con gli altri. La Chiesa Cattolica è impaziente di condividere la ricchezza del messaggio sociale del Vangelo che (...) da speranze di compimento della giustizia e di amore che ci rende fratelli in Cristo Gesù" e porta a termine questa missione "cosciente delle rispettive autonomie e competenze della Chiesa e dello Stato".

  "Potremmo affermare effettivamente - ha aggiunto - che la distinzione tra religione e politica è un obiettivo specifico del cristianesimo e uno dei suoi contributi storici e culturali fondamentali. La Chiesa è convinta che lo Stato e la religione sono chiamati ad aiutarsi reciprocamente per mettersi al servizio del benessere personale e sociale di tutti (...) I capi ecclesiastici e civili otterranno la fiducia delle persone se coltiveranno uno spirito di onestà e imparzialità, e faranno della giustizia il loro obiettivo".

  Il Papa si è riferito poi alla riunione del Foro Mondiale sulla Migrazione e lo Sviluppo svoltasi recentemente a Manila, e ha osservato che le iniziative di questo tipo sono sempre proficue "quando considerino l'immigrazione una fonte di sviluppo e non di ostacolo (...). La politica nazionale e internazionale rivolta verso la regolarizzazione dell'immigrazione deve basarsi su criteri di equità ed equilibrio. Occorre anche prestare particolare attenzione alla riunificazione delle famiglie, favorendo al tempo stesso le iniziative che promuovano opportunità di lavoro nei luoghi di origine".

  In questo ambito Benedetto XVI ha citato che i governanti filippini hanno approvato una riforma agraria generale " allo scopo di migliorare le condizioni di vita dei più poveri". Procedimenti di questo tipo "giovano alla società inculcando il valore della responsabilità comune e stimolando l'iniziativa individuale e consentono che una nazione sia autosufficiente ed aumenti inoltre la sua partecipazione ai mercati internazionali". Il Papa ha auspicato che i mezzi approvati portino "alla giusta distribuzione della ricchezza e allo sviluppo sostenibile delle fonti naturali" affinché gli agricoltori filippini ottengano il necessario per mantenere le proprie famiglie".

 Infine, il papa ha elogiato la partecipazione delle Filippine ai fori internazionali che perseguono "il progresso della pace, la solidarietà umana e il dialogo interreligioso" e ha evidenziato che "alla luce del Vangelo, la Chiesa Cattolica è sempre stata convinta che il miglioramento delle condizioni umane non si limita alla dimensione puramente economica o tecnologica, ma riguarda l'accesso alla cultura, il rispetto della vita e la dignità degli altri, e il riconoscimento del bene più alto (...) Dio, l'autore e il fine ultimo di ogni benedizione".
CD/CREDENZIALI:FILIPPINE/CASTAÑER-PONCE         VIS 20081027 (540)


ANGELUS: IL PAPA RICORDA IL SINODO E I CRISTIANI ORIENTALI


CITTA' DEL VATICANO, 26 OTT. 2008 (VIS).-A mezzogiorno Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l'Angelus insieme alle migliaia di persone riunitesi in Piazza San Pietro.

 Prima della preghiera mariana il Papa ha parlato della chiusura del Sinodo dei Vescovi. " Ogni Assemblea sinodale - ha detto - è una forte esperienza di comunione ecclesiale, ma questa ancor più perché al centro al centro dell'attenzione è stato posto ciò che illumina e guida la Chiesa: la Parola di Dio, che è Cristo in persona (...). Secondo il significato originario del termine 'Chiesa', abbiamo sperimentato la gioia di essere convocati dalla Parola e, specialmente nella liturgia, ci siamo ritrovati in cammino dentro di essa, come nella nostra terra promessa, che ci fa pregustare il Regno dei Cieli".

 Il Santo Padre ha commentato uno degli aspetti che ha suscitato più riflessioni, " il rapporto tra la Parola e le parole, cioè tra il Verbo divino e le scritture che lo esprimono" per cui "una buona esegesi biblica esige sia il metodo storico-critico sia quello teologico, perché la Sacra Scrittura è Parola di Dio in parole umane. Questo comporta che ogni testo debba essere letto e interpretato tenendo presenti l'unità di tutta la Scrittura, la viva tradizione della Chiesa e la luce della fede.

 "Se è vero che la Bibbia è anche un'opera letteraria, anzi, il grande codice della cultura universale, è anche vero che essa non va spogliata dell'elemento divino, ma deve essere letta nello Spirito in cui è stata composta. Esegesi scientifica e lectio divina sono dunque entrambe necessarie e complementari per ricercare, attraverso il significato letterale, quello spirituale, che Dio vuole comunicare a noi oggi".

  "Al termine dell'Assemblea Sinodale - ha ricordato il Papa - i Patriarchi delle Chiese Orientali hanno lanciato un appello, che faccio mio, per richiamare l'attenzione della comunità internazionale dei leaders religiosi e di tutti gli uomini e le donne di buona volontà sulla tragedia che si sta consumando in alcuni Paesi dell'Oriente, dove i cristiani sono vittime di intolleranze e di crudeli violenze, uccisi, minacciati e costretti ad abbandonare le loro case e a vagare in cerca di rifugio. Penso in questo momento soprattutto all'Iraq e all'India. Sono certo che le antiche e nobili popolazioni di quelle Nazioni hanno appreso, nel corso di secoli di rispettosa convivenza, ad apprezzare il contributo che le piccole, ma operose e qualificate, minoranze cristiane danno alla crescita della patria comune. Esse non domandano privilegi, ma desiderano solo di poter continuare a vivere nel loro Paese e insieme con i loro concittadini, come hanno fatto da sempre".

 "Alle autorità civili e religiose interessate chiedo - ha così concluso - di non risparmiare alcuno sforzo affinché la legalità e la convivenza civile siano presto ripristinate e i cittadini onesti e leali sappiano di poter contare su una adeguata protezione da parte delle istituzioni dello Stato. Auspico poi che i Responsabili civili e religiosi di tutti i Paesi, consapevoli del loro ruolo di guida e di riferimento per le popolazioni, compiano dei gesti significativi ed espliciti di amicizia e di considerazione nei confronti delle minoranze, cristiane o di altre religioni, e si facciano un punto d'onore della difesa dei loro legittimi diritti".
ANG/SINODO:CRISTIANI ORIENTE/...        VIS 20081027 (530)


IL PAPA SI RECHERÀ IN CAMERUN E IN ANGOLA A MARZO 2009


CITTA' DEL VATICANO, 26 OTT. 2008 (VIS). Alle 9,30 di oggi, nella basilica vaticana, il Santo Padre ha presieduto alla celebrazione eucaristica con i padri sinodali con la quale si è conclusa la XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, svoltasi dal 5 al 26 ottobre in Vaticano, sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa".

 Durante l'omelia, il Papa ha voluto sottolineare "quanto è importante ascoltare la Parola e incarnarla nell'esistenza personale e comunitaria".

  "In questa celebrazione eucaristica, che chiude i lavori sinodali, avvertiamo in maniera singolare il legame che esiste fra l'ascolto amorevole di Dio e il servizio disinteressato verso i fratelli. Quante volte, nei giorni scorsi, abbiamo sentito esperienze e riflessioni che evidenziano il bisogno oggi emergente di un ascolto più intimo di Dio, di una conoscenza più vera della sua parola di salvezza, di una condivisione più sincera della fede che alla mensa della parola divina si alimenta costantemente!".

 Oltre a ringraziare ogni partecipante al Sinodo per il proprio contributo, Benedetto XVI ha ricordato in maniera speciale i vescovi della Cina continentale, che non hanno potuto partecipare all'Assemblea Sinodale. "Rendo grazie a Dio - ha detto - del loro amore per Cristo, della loro comunione con la Chiesa universale e della loro fedeltà al Successore dell'Apostolo Pietro. Essi sono presenti nella nostra preghiera, insieme con tutti i nostri fedeli che sono affidati alle loro cure pastorali. Chiediamo al "Pastore supremo del gregge" di dare ad essi gioia, forza e zelo apostolico per guidare con sapienza e con lungimiranza la comunità cattolica in Cina, a tutti noi tanto cara".

 Il Santo Padre ha assicurato che tutti noi, che abbiamo preso parte al Sinodo, portiamo nel nostro cuore la rinnovata consapevolezza che compito prioritario della Chiesa, all'inizio di questo millennio, è innanzitutto nutrirsi della Parola di Dio, per rendere efficace l'impegno della nuova evangelizzazione. Occorre ora che questa esperienza ecclesiale sia recata in ogni comunità; è necessario che si comprenda la necessità di tradurre in gesti di amore la parola ascoltata, perché solo così diviene credibile l'annuncio del Vangelo, nonostante le umane fragilità che segnano le persone. Ciò richiede in primo luogo una conoscenza più intima di Cristo ed un ascolto sempre docile della sua parola.

 "In questo Anno Paolino, facendo nostre le parole dell'Apostolo: "Guai a me se non predicassi il Vangelo" (1 Co 9,16), auspico di cuore che in ogni comunità si avverta con più salda convinzione questo anelito di Paolo come vocazione al servizio del Vangelo per il mondo. (...) Tanta gente è alla ricerca, talora persino senza rendersene conto, dell'incontro con Cristo e col suo Vangelo; tanti hanno bisogno di ritrovare in Lui il senso della loro vita".

  Oltre a sottolineare che non di rado "l'incontro con la Scrittura rischia di non essere "un fatto" di Chiesa, ma esposto al soggettivismo e all'arbitrarietà", il Papa ha detto che "è indispensabile una promozione pastorale e credibile della conoscenza della Sacra Scrittura, per annunciare, celebrare e vivere la Parola nella comunità cristiana, dialogando con le culture del nostro tempo, mettendosi al servizio della verità e non delle ideologie correnti e incrementando il dialogo che Dio vuole avere con gli uomini". Per questo - ha continuato - è necessario "la preparazione dei pastori", e si devono "incoraggiare gli sforzi in atto per suscitare il movimento biblico tra i laici, la formazione degli animatori dei gruppi, (...) e per far conoscere la fede attraverso la Parola di Dio, anche a chi è "lontano" e specialmente a quanti sono in sincera ricerca del senso della vita".

 "Il luogo privilegiato in cui risuona la Parola di Dio, che edifica la Chiesa, è senza dubbio la liturgia. In essa si può vedere che la Bibbia è il libro di un popolo e per un popolo. (...) Esiste, pertanto, un rapporto di reciproca vitale appartenenza tra popolo e Libro: la Bibbia rimane un Libro vivo con il popolo che lo legge; il popolo non sussiste senza il Libro, perché in esso trova la sua ragion d'essere, la sua vocazione, la sua identità. Questa mutua appartenenza fra popolo e Sacra Scrittura è celebrata in ogni assemblea liturgica".

 Benedetto XVI ha concluso affidando alla Vergine la II Assemblea Speciale del Sinodo per l'Africa che si svolgerà a Roma nell'ottobre 2009 e ha annunciato la sua intenzione di recarsi in Camerun nel marzo prossimo per consegnare ai rappresentanti delle Conferenze Episcopali l' Instrumentum laboris di tale Assemblea Sinodale. "Di lì proseguirò, a Dio piacendo, per l'Angola per celebrare solennemente il 500° anniversario dell'evangelizzazione del Paese".
HML/CHIUSURA SINODO/...        VIS 20081027 (760)


IL SINODO PRESENTA 55 PROPOSIZIONI AL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2008 (VIS).-Le sessioni di lavoro del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio si sono concluse sabato scorso con l'approvazione di 55 proposizioni che i padri sinodali hanno presentato a Benedetto XVI.

 Per benevola decisione del Sommo Pontefice, è stata pubblicata una versione in lingua italiana, provvisoria, ufficiosa e non ufficiale, a cura della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. Questa è la seconda volta che Benedetto XVI consente la conoscenza delle proposte con le quali si concludono le assemblee sinodali. Normalmente si consegnano al Papa perché ne faccia uso qualora lo ritenga necessario durante la preparazione dell'Esortazione Apostolica, il documento conclusivo del Sinodo.

 La prima parte dell'elenco, intitolata: "La Parola di Dio nella fede della Chiesa", comprende le proposizioni da 3 a 13. In esse, si mette in risalto il dovere che hanno i pastori di educare i fedeli a vivere meglio il loro rapporto con Gesù Cristo, mediante la lettura e la meditazione delle Scritture.

 Oltre ad analizzare i rapporti fra Antico e Nuovo Testamento, le proposizioni mettono in evidenza che i poveri sono i primi ad aver diritto all'annuncio del Vangelo, "bisognosi non solo di pane, ma anche di parole di vita".

 Riferendosi a una "delle grandi sfide attuali: l'enorme sviluppo che la scienza ha realizzato nei confronti della conoscenza della natura, con il paradossale risultato che si finisce per offuscare il messaggio etico che proviene da essa", il Sinodo chiede a tutti i pastori "che siano sensibili alla riscoperta della legge naturale e alla sua funzione  nella formazione delle coscienze".

 Nella seconda parte (proposizioni da 14 a 37) si affronta il tema de "La Parola di Dio nella vita della Chiesa". Rispetto alla Parola di Dio e alla Liturgia, si propone che la Bibbia possa occupare un luogo visibile nelle Chiese e che si proclami la Parola di Dio in maniera chiara, "avendo dimestichezza con la dinamica della comunicazione".

 Riguardo l'omelia - uno dei temi più trattati nel Sinodo - si insiste sul dovere prepararle in profondità, tenendo conto di quel che dicono le letture proclamate, quel che dicono personalmente al sacerdote e quel che egli deve dire alla comunità tenendo in considerazione la situazione concreta. Allo stesso modo, si promuove la "Lectio Divina" (lettura orante della Scrittura).

 I Padri Sinodali incoraggiano i laici nel loro lavoro di trasmissione della fede e sottolineano il ruolo indispensabile della donna in questo servizio, soprattutto nella famiglia, nella catechesi e nel ministero del lettorato. Precisano anche che, malgrado la celebrazione della Parola sia uno dei luoghi privilegiati dell'incontro con il Signore, occorre evitare che si confonda con la Liturgia Eucaristica.

 Un'altra delle proposte raccoglie il suggerimento dello stesso Pontefice, di tenere conto nell'esegesi dei due livelli metodologici indicati dalla Costituzione Dogmatica "Dei Verbum" 12: quello storico e quello teologico, giacché, ha ribadito Benedetto XVI durante un intervento nel Sinodo, " se scompare l'ermeneutica della fede, compare necessariamente l'ermeneutica positivista o secolarista, secondo cui il divino non compare nella storia umana".

 La terza e ultima parte raccoglie le proposizioni dalla 38 alla 54 su "La Parola di Dio nella missione della Chiesa". In essa, si parla della Parola di Dio e dell'arte liturgica, così come della traduzione e diffusione della Bibbia. Si sottolinea anche l'importanza di tutti i mezzi di comunicazione per l'evangelizzazione e chiama l'attenzione di fronte alla lettura fondamentalista della Bibbia e il fenomeno delle sette.

 Altri temi del capitolo sono il dialogo interreligioso, la promozione di pellegrinaggi e dello studio delle Sacre Scritture in Terra Santa, il dialogo con gli Ebrei e con i musulmani, e il rapporto tra Parola e custodia della creazione.

  I padri sinodali chiedono che sia potenziato il dialogo interreligioso e insistono sulla "necessità che sia effettivamente assicurata a tutti i credenti la libertà di professare la propria religione in privato e in pubblico, nonché la libertà di coscienza". I prelati suggeriscono alle conferenze episcopali che promuovano incontri e dialoghi con gli Ebrei. Riguardo ai musulmani, il Sinodo insiste sull' "importanza del rispetto della vita, dei diritti dell'uomo e della donna, come pure sulla distinzione tra l'ordine socio-politico e l'ordine religioso nella promozione della giustizia e della pace nel mondo. Tema importante in questo dialogo sarà la reciprocità e la libertà di coscienza e di religione", precisano.

  Nell'ultima proposizione, dedicata alla Vergine Maria, modello della fede della Chiesa, si invita a promuovere tra i fedeli la preghiera dell'Angelus e del Rosario.
SE/ELENCO FINALE PROPOSTE/...        VIS 20081027 (730)


APPELLO PER I CRISTIANI IN ORIENTE

CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2008 (VIS). I Patriarchi e gli arcivescovi cattolici orientali che partecipano all'Assemblea del Sinodo dei Vescovi hanno consegnato nel pomeriggio al Santo Padre "un appello in favore dei fratelli e sorelle dell'Oriente" in cui chiedono "che sia confermato ogni intento per favorire ovunque la pace nella libertà, nella verità e nell'amore".

 Nel testo, pubblicato da "L'Osservatore Romano" i prelati scrivono: "Avvertiamo nei nostri cuori un fremito per le sofferenze di tanti nostri figli e figlie dell'Oriente: bambini e giovani; persone in difficoltà estrema per età, salute ed essenziali necessità spirituali e materiali; famiglie sempre più tentate dallo sconforto per il presente e per il futuro. E sentiamo il dovere di farci interpreti delle loro giustificate attese perché una vita dignitosa sia presto garantita a ciascuno in una proficua convivenza sociale"

 "Opera della giustizia è la pace! È un imperativo al quale non possiamo e non vogliamo sottrarci. Chiediamo, perciò, in particolare per la Terra Santa, che diede i natali a Cristo Redentore, per il Libano, l'Iraq e l'India la pace nella giustizia, di cui è garanzia una reale libertà religiosa".

 "Siamo vicini a quanti soffrono per la fede cristiana e a tutti i credenti impediti nella professione religiosa. Rendiamo omaggio ai cristiani che recentemente hanno perduto la vita in fedeltà al Signore".

 "Davanti al Papa e ai Padri Sinodali, incoraggiati dalla loro fraternità, presentiamo una vibrante richiesta: ai cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà, perché pratichino il rispetto e l'accoglienza dell'altro nella vita quotidiana, facendosi prossimo di quanti sono nel bisogno, vicini e lontani; ai pastori e ai responsabili religiosi di predicare e favorire tale atteggiamento, appoggiando e moltiplicando le iniziative di mutua conoscenza, di dialogo e di soccorso; alla comunità internazionale e agli uomini di governo, perché garantiscano a livello legislativo la vera libertà religiosa nel superamento di ogni discriminazione e l'aiuto a quanti sono costretti a lasciare la propria terra per motivi religiosi".
SE/APPELLO LIBERTÀ RELIGIOSA/...        VIS 20081027 (330)


ULTIMA CONGREGAZIONE GENERALE

CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2008 (VIS). Durante la ventitreesima ed ultima Congregazione Generale celebrata questa mattina nell'Aula del Sinodo si è svolta la votazione della lista finale delle proposizioni che si consegneranno al Santo Padre perché le tenga in considerazione per la preparazione dell'esortazione apostolica post-sinodale.

 Alle 13,00 i partecipanti all'assemblea sinodale sono stati invitati dal Papa a un agape fraterna nell'atrio dell'Aula Paolo VI, in Vaticano.
SE/ULTIME CONGREGAZIONI/...        VIS 20081027 (70)

MEMBRI DEL CONSIGLIO POST-SINODALE, REGALO DEL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2008 (VIS). Ieri pomeriggio, durante la ventiduesima Congregazione Generale, l'arcivescovo Nikola Eterovic, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, ha comunicato i nomi dei 12 membri eletti dal XII Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi e i nomi dei 3 membri nominati dal Santo Padre:

- Cardinale Francis Arinze, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (Città del Vaticano).

- Cardinale Francis Eugene George, O.M.I., Arcivescovo di Chicago, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici (Stati Uniti d'America).

- Cardinale Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, S.D.B., Arcivescovo di Tegucigalpa, Presidente della Conferenza Episcopale (Honduras).

- Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Arcivescovo di Cape Coast, Presidente dell'Associazione delle Conferenze Episcopali dell'Africa occidentale (A.C.E.A.O.) (Ghana).

- Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo di Québec (Canada).

- Cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, S.D.B., Vescovo di Hong Kong (Cina).

- Cardinale Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di São Paulo (Brasile).

- Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (Città del Vaticano).

- Arcivescovo Laurent Monsengwo Pasinya, di Kinshasa, Presidente della Conferenza Episcopale (Rrepubblica Democratica del Congo).

- Arcivescovo Thomas Menamparampil, S.D.B., di Guwahati (India).

- Arcivescovo  Diarmuid Martin, di Dublin (Irlanda).

- Arcivescovo Mark Benedict Coleridge, di Canberra-Goulburn (Australia).

- Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura (Città del  Vaticano).

- Vescovo Florentin Crihalmeanu, di Cluj-Gherla (Romania).

- Vescovo Luis Antonio G. TAGLE, di Imus (Filippine).

 Successivamente, il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi ha comunicato che il Santo Padre Benedetto XVI ha donato un facsimile del Papiro Bodmer XIV-XV ai partecipanti alla XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
SE/MEMBRI CONSIGLIO POST-SINODALE/...        VIS 20081027 (270)


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