Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

martedì 28 ottobre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2008 (VIS).- Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Monsignor Johan Bonny Vescovo di Antwerpen (superficie 2.570, popolazione 1.474.367, cattolici 1.284.682, sacerdoti 789, religiosi 2.312, diaconi permanenti 76) in Belgio. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 a Oostende (Belgio), è stato ordinato sacerdote nel 1980 e fino ad oggi è stato rettore del Pontificio Collegio Belga di Roma e Officiale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Succede al Vescovo Paul Van den Berghe, la cui rinuncia al governo pastorale della diocesi è stata accettata per raggiunti limiti di età.
NER:RE/.../BONNY:VAN DEN BERGHE            VIS 20081028 (100)


DIWALI: CRISTIANI E INDÙ: INSIEME PER LA NON-VIOLENZA


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2008 (VIS).- Il Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ha scritto un messaggio agli inseguitori dell'induismo, in occasione del Diwali, la festa della luce, che questo anno si tiene oggi 28 ottobre. Il messaggio si intitola "Cristiani e Indù: insieme per la non-violenza".

 Nel testo, il cardinale propone agli inseguitori dell'induismo di "considerare insieme come possiamo vivere in armonia nell'odierna società, rendendo testimonianza alla verità, alla luce ed alla speranza celebrate dal Diwali. Mentre le religioni sono spesso accusate di essere responsabili dei mali della società, noi sappiamo che è piuttosto la strumentalizzazione della religione che, contrariamente alle sue convinzioni fondamentali, viene utilizzata per compiere tante forme di violenza".

 "Per i cristiani, nel Discorso della Montagna Gesù ha esortato i suoi discepoli ad amare i propri nemici, a pregare per coloro che li odiano (...). Nella tradizione indù, la non-violenza è uno degli insegnamenti più importanti. Il Mahatma Gandhi, il Padre della nazione indiana, è rispettato e tenuto in alta considerazione in tutto il mondo, (...) a motivo della sua totale dedizione al servizio dell'umanità. Nel corso della sua lotta per la libertà, egli si rese conto che applicando il principio "occhio per occhio", "tutto il mondo diventa cieco". In tutta la sua vita egli sviluppò, tra gli altri, il concetto di "Ahimsa (non-violenza)".

 Gandhi, prosegue il porporato, "è un modello di non-violenza ed è stato una guida con l'esempio fino al punto di sacrificare la propria vita per il suo rifiuto di impegnarsi nella violenza".

 "La non-violenza non è solo un espediente tattico ma è l'atteggiamento di colui che, come ha detto il Papa, "è così convinto dell'amore di Dio e della sua potenza" che non teme di affrontare il male con le sole armi dell'amore e della verità. L'amore per i propri nemici è la rivoluzione dell'amore, un amore che fondamentalmente non dipende dalle capacità umane ma è un dono di Dio".

 "La non-violenza è incoraggiata da tante altre religioni. La non-violenza è centrale nelle nostre credenze come modo per promuovere la verità, la luce, il rispetto reciproco, la libertà e l'armonia. In quanto leaders religiosi, chiamati ad affermare la verità che si trova nelle nostre rispettive religioni, adoperiamoci per incoraggiare la non-violenza fra i nostri seguaci e sostenerla nelle loro azioni".

 "Facciamo tutto il possibile per promuovere la sacralità della vita umana, il bene dei poveri e dei deboli  in mezzo a noi e per collaborare, attraverso il dialogo, perché sia rispettata la dignità di ogni essere umano senza distinzioni di razza o casta, credo o classe. Indù e cristiani, soprattutto nella presente situazione, lasciamoci vincere dall'amore senza riserve, con la convinzione che la non-violenza è l'unica via per costruire una società globale più compassionevole, più giusta e più attenta ai bisognosi".
CON-DIR/DIWALI/TAURAN                VIS 20081028 (460)


I DOCUMENTI CONCILIARI SONO SEMPRE ATTUALI


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2008 (VIS).- Oggi si è reso pubblico un messaggio del Santo Padre al ministro generale dei Frati Minori Conventuali e Gran Cancelliere della Pontificia Facoltà Teologica "San Bonaventura" (Seraphicum), padre Marco Tasca, in occasione del Convegno Internazionale su "Il Vaticano II nel Pontificato di Giovanni Paolo II", che si è aperto oggi a Roma.

 Organizzano il Convegno la Facoltà di Teologia "San Bonaventura" e l'Istituto dei Documentazione e Studio del Pontificato di Giovanni Paolo II.

 Oltre a ricordare che Giovanni XXIII è stato il Papa che ha convocato il Concilio Vaticano II (1962-1965), di cui proprio oggi ricorre il 50° anniversario di elezione alla Cattedra di Pietro, Benedetto XVI scrive che "i documenti conciliari con il passare degli anni non hanno perso di attualità, ma anzi si rivelano particolarmente pertinenti in rapporto alle nuove istanze della Chiesa e della presente società globalizzata".

 Riferendosi al suo predecessore Giovanni Paolo II, sottolinea che "ha accolto praticamente in ogni suo documento, ed ancor più nelle sue scelte e nel suo comportamento come Pontefice, le fondamentali istanze del Concilio Ecumenico Vaticano II, diventandone così qualificato interprete e coerente testimone. Sua preoccupazione costante è stata quella di far conoscere a tutti quali vantaggi potevano scaturire dall'accoglienza della visione conciliare, non solo per il bene della Chiesa, ma anche per quello della stessa società civile e delle persone in essa operanti".

 "Noi tutti siamo davvero debitori di questo straordinario evento ecclesiale. La molteplice eredità dottrinale che ritroviamo nelle sue Costituzioni dogmatiche, nelle Dichiarazioni e nei Decreti, ci stimola tuttora ad approfondire la Parola del Signore per applicarla all'oggi della Chiesa, tenendo ben presenti le numerose necessità degli uomini e delle donne del mondo contemporaneo, estremamente bisognoso di conoscere e sperimentare la luce della speranza cristiana".

 Il Papa assicura ai partecipanti al Convegno che il dottore serafico (San Bonaventura), "con la ricchezza del suo pensiero, egli può offrirvi chiavi di lettura ancora attuali, con le quali avvicinarvi ai documenti conciliari per cercarvi risposte soddisfacenti ai molti interrogativi del nostro tempo".
MESS/VATICANO II:GIOVANNI PAOLO II/TASCA                            VIS 20081028 (340)


Copyright © VIS - Vatican Information Service