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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 31 ottobre 2008

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2008 (VIS).- Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza l'Arcivescovo Jude Thaddeus Okolo, Nunzio Apostolico in Ciad e nella Repubblica Centroafricana, con i Familiari.
AP/.../...                                                                                     VIS 20081031 (30)

IL CARDINALE CORDES INCONTRA I PRELATI AMERICANI

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2008 (VIS).- Il Cardinale Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, Dicastero incaricato di promuovere l'impegno caritativo della Chiesa, si recherà negli Stati Uniti dal 3 al 10 novembre prossimi per incontrare i Vescovi americani, riuniti a Baltimora in occasione della loro Assemblea Plenaria.

 Insieme ai Presuli ed ai responsabili di Catholic Charities USA e di Catholic Relief Services, il Porporato rifletterà sugli elementi teologici evidenziati dalla prima Enciclica di Papa Benedetto XVI, "Dio è amore". Nel corso della visita, il Cardinale Cordes terrà alcuni incontri e conferenze sulla carità nelle Arcidiocesi di New York, Denver e Newark. Riceverà inoltre una laurea honoris causa della Seton Hall University, la più antica Università diocesana cattolica degli Stati Uniti d'America.

 L'obiettivo principale della visita è favorire lo scambio di esperienze nell'ambito della pastorale della carità "in un momento - secondo quanto afferma un comunicato pubblicato oggi - caratterizzato da nuove sfide e opportunità, nel contesto di un tessuto sociale e demografico segnato da grandi cambiamenti".
CON-CU/CARITA/CORDES                                                      VIS 20081031 (170)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA NEL MESE DI NOVEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2008 (VIS). L'Intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di novembre è la seguente: "Perché la testimonianza di amore offerta dai Santi fortifichi i cristiani nella dedizione a Dio e al prossimo, imitando Cristo che è venuto per servire e non per essere servito".

 L'Intenzione Missionaria è la seguente: "Perché le comunità cristiane dell'Asia, contemplando il volto di Cristo, sappiano trovare le vie più consone per annunciarLo alle popolazioni di quel vasto continente, ricco di cultura e di antiche forme di spiritualità, nella piena fedeltà al Vangelo".
BXVI - INTENZIONI PREGHIERA/NOVEMBRE/...                  VIS 20081031 (100)


IL PAPA RICEVE IL PRESIDENTE DEL LIBANO

CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2008 (VIS).- L'Ufficio Stampa della Santa Sede ha pubblicato oggi a mezzogiorno il seguente comunicato:

"Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica libanese, Sua Eccellenza il Gen. Michel Sleiman, e Seguito. Successivamente, il Presidente Sleiman ha avuto un incontro con l'Em.mo Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, al quale in seguito si sono aggiunti Sua Eccellenza il Sig. Fawzi Salloukh, Ministro degli Affari Esteri e degli Emigrati, e Sua Eccellenza Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

 Nel corso dei cordiali colloqui, è stato ribadito l'interesse della Santa Sede per il Libano e il suo continuo impegno affinché ne sia salvaguardata la peculiare identità. Vivo apprezzamento è stato quindi espresso per lo sforzo che il Paese e i suoi leaders stanno compiendo nell'intento di ricondurre la vita istituzionale entro i binari della normale dialettica politica, dove ogni componente del popolo libanese possa apportare il suo contributo al bene comune e veda le proprie preoccupazioni e attese tenute nella dovuta considerazione. Ci si è soffermati, infine, sulla delicata situazione regionale, auspicando una rapida e giusta soluzione della questione palestinese e accennando alle condizioni e ai problemi delle comunità cristiane nel Medio Oriente.
OP/LIBANO/SLEISMAN                                                          VIS 20081031 (210)


IDENTITA' CATTOLICA DEI MOVIMENTI E DELLE COMUNITA'


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2008 (VIS).- I partecipanti alla XIII Conferenza della "Catholic Fraternità of Charismatic Covenant Communities and Fellowship" (Confraternita Cattolica delle Comunità e Associazioni del Rinnovamento Carismatico) sono stati ricevuti questa mattina da Benedetto XVI in Vaticano.

"Come ho già avuto modo di affermare in altre circostanze - ha detto il Papa - i Movimenti ecclesiali e le Nuove Comunità, fioriti dopo il Concilio Vaticano II, costituiscono un singolare dono del Signore ed una risorsa preziosa per la vita della Chiesa. Essi vanno accolti con fiducia e valorizzati nei loro diversi contributi da porre a servizio dell'utilità comune in modo ordinato e fecondo".

 Riferendosi poi a uno dei temi di riflessione della conferenza, "I Carismi nella vita della Chiesa particolare", il Santo Padre ha affermato che "Ciò che apprendiamo nel Nuovo Testamento sui carismi, che apparvero come segni visibili della venuta dello Spirito Santo, non è un evento storico del passato, ma realtà sempre viva: è lo stesso divino Spirito, anima della Chiesa, ad agire in essa in ogni epoca, e questi suoi misteriosi ed efficaci interventi si manifestano in questo nostro tempo in maniera provvidenziale".

 "I Movimenti e le Nuove Comunità sono come delle irruzioni dello Spirito Santo nella Chiesa e nella società contemporanea. Possiamo allora ben dire che uno degli elementi e degli aspetti positivi delle Comunità del Rinnovamento Carismatico Cattolico è proprio il rilievo che in esse rivestono i carismi o doni dello Spirito Santo e loro merito è averne richiamato nella Chiesa l'attualità".

 Benedetto XVI ha ricordato di seguito che il Concilio Vaticano II menzionava in vari documenti il tema delle nuove comunità ecclesiali e che anche "il Catechismo della Chiesa Cattolica ha sottolineato il valore e l'importanza dei nuovi carismi nella Chiesa, la cui autenticità viene però garantita dalla disponibilità a sottomettersi al discernimento dell'autorità ecclesiastica. Proprio perché assistiamo a una promettente fioritura di movimenti e comunità ecclesiali, è importante che i Pastori esercitino nei loro confronti un prudente e saggio discernimento".

 "So che sono allo studio opportune modalità per dare riconoscimento pontificio ai nuovi Movimenti e Comunità ecclesiali e non sono pochi quelli che già lo hanno ricevuto. (...) Di questo dato i Pastori, specialmente i Vescovi, non possono non tenere conto nel doveroso discernimento che ad essi compete".

 Il Papa ha segnalato che uno degli obiettivi della Confraternità, "conformemente alle indicazioni (...) di Giovanni Paolo II, è salvaguardare l'identità cattolica delle comunità carismatiche e incoraggiarle nel mantenere uno stretto legame con i Vescovi e con il Romano Pontefice" e ha manifestato il suo apprezzamento per la creazione di un Centro di formazione permanente per i membri e responsabili delle comunità carismatiche.

 "La salvaguardia della fedeltà all'identità cattolica e dell'ecclesialità da parte di ognuna delle vostre comunità - ha concluso il Pontefice -  vi permetterà di rendere dappertutto una testimonianza viva ed operante del profondo mistero della Chiesa. E sarà proprio questo a promuovere la capacità delle varie comunità di attirare nuovi membri".
AC/RINNOVAMENTO CARISMATICO/...                                 VIS 20081031 (500)


IL MONDO NON E' ORIGINATO DAL CAOS; E' UN COSMO


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2008 (VIS).- Il Papa ha ricevuto oggi i membri della Pontificia Accademia delle Scienze, che svolgono la loro sessione plenaria dal 31 ottobre al 3 novembre sul tema: "Prospettive scientifiche sull'evoluzione dell'universo e della vita".

 Il Santo Padre ha affermato all'inizio del suo discorso che tanto Pio XII quanto Giovanni Paolo II misero in risalto che "non esiste un'opposizione tra la comprensione per fede della creazione e l'evidenza delle scienze empiriche. La filosofia, nelle sue prime tappe, aveva proposto immagini per spiegare l'origine del cosmo sulla base di uno o più elementi del mondo materiale. Questa genesi non è stata considerata una creazione, bensì una mutazione dell'origine del mondo".

 "Per svilupparsi ed evolvere, il mondo deve essere in primo luogo, e pertanto deve procedere dal nulla per poter essere. Vale a dire, deve essere creato dal primo Essere, che è tale in essenza".

 "Segnalare che la fondazione del cosmo e i suoi sviluppi è la sapienza provvidente del Creatore, non significa - ha continuato Benedetto XVI - che la creazione ha a che vedere soltanto con l'inizio della storia del mondo e della vita. Implica bensì che il Creatore fonda questi sviluppi e li sostiene continuamente".

 Dopo aver ricordato che Galileo "concepì la natura come un libro il cui autore è Dio, allo stesso modo in cui Dio è l'autore della Scrittura", il Papa ha sottolineato che "questa immagine ci aiuta anche a capire che il mondo, anziché essere originato dal caos, somiglia a un libro ordinato; è un cosmo".

 "La distinzione tra un semplice essere vivente e un essere spirituale che è "capax Dei", indica l'esistenza dell'anima intellettiva di un soggetto libero e trascendente. Per questo - ha così concluso - il Magistero della Chiesa ha affermato costantemente che "ogni anima spirituale è creata immediatamente da Dio - non è "prodotta" dai genitori - e anche che è immortale". Questo indica la peculiarità dell'antropologia e invita il pensiero moderno allo studio di questa".
AC/SCIENZA:EVOLUZIONE UNIVERSO/ACAD                      VIS 20081031 (330)


IL PENSIERO DI CRISTO CI PURIFICA DALLA FALSA SAPIENZA


CITTA' DEL VATICANO, 31 OTT. 2008 (VIS).- Ieri pomeriggio, dopo la concelebrazione eucaristica nella basilica vaticana, presieduta dal Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, il Santo Padre ha incontrato i professori e gli studenti delle Università ecclesiastiche romane in occasione dell'apertura dell'anno accademico.

 Commentando ciò che dice San Paolo sulla sapienza cristiana, distinguendo la sapienza di Dio, che contrasta con la "sapienza di questo mondo", Benedetto XVI ha affermato che quest'ultima "è un modo di vivere e di vedere le cose prescindendo da Dio e seguendo le opinioni dominanti, secondo i criteri del successo e del potere. La "sapienza divina" consiste nel seguire la mente di Cristo, è Cristo che ci apre gli occhi del cuore per seguire la strada della verità e dell'amore".

 "San Paolo esorta chi si ritiene sapiente secondo i criteri del mondo a "farsi stolto", per diventare veramente sapiente davanti a Dio (3,18). Questo non è un atteggiamento anti-intellettuale, non è opposizione alla "recta ratio". Paolo "seguendo Gesù" si oppone ad un tipo di superbia intellettuale, in cui l'uomo, pur sapendo molto, perde la sensibilità per la verità e la disponibilità ad aprirsi alla novità dell'agire divino".

 Il Papa ha messo in risalto il fatto che l'Apostolo delle Genti "denuncia il veleno della falsa sapienza, che è l'orgoglio umano. Non è infatti la conoscenza in sé che può far male, ma la presunzione, il "vantarsi" di ciò che si è arrivati - o si presume di essere arrivati - a conoscere. Proprio da qui derivano poi le fazioni e le discordie nella Chiesa e, analogamente, nella società. Si tratta dunque di coltivare la sapienza non secondo la carne, bensì secondo lo Spirito".

 "Il  "pensiero di Cristo" che per grazia abbiamo ricevuto, ci purifica dalla falsa sapienza. E questo "pensiero di Cristo" lo accogliamo attraverso la Chiesa e nella Chiesa, lasciandoci portare dal fiume della sua viva tradizione".

 Il Santo Padre ha manifestato il desiderio ai professori e agli studenti, che essendo fedeli a Cristo, "possiamo impegnarci intensamente nel lavoro intellettuale, interiormente liberi dalla tentazione dell'orgoglio e vantandoci sempre e solo nel Signore".
AC/.../UNIVERSITA ECCLESIASTICHE                                     VIS 20081031 (350)


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