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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 24 novembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Paul Mandla Khumalo, C.M.M., finora Vescovo di Witbank (Sud Africa), Arcivescovo Metropolita di Pretoria (superficie: 16.580; popolazione: 4.994.000; cattolici: 192.510; sacerdoti: 113; religiosi: 302; diaconi permanenti: 11), Sud Africa e Ordinario Militare per il Sud Africa. L'Arcivescovo Khumalo succede all'Arcivescovo George Francis Daniel, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo della medesima Arcidiocesi e dell'Ordinariato Militare, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre José Luís Gerardo Ponce de León, I.M.C., Vicario Apostolico di Ingwavuma (superficie: 12.309; popolazione: 617.923; cattolici: 24.029; sacerdoti: 7; religiosi: 14 Sud Africa. Il Vescovo eletto, Finora Segretario Generale e Procuratore Generale dell'Istituto Missioni della Consolata, è nato nel 1961 a Buenos Aires (Argentina), ha emesso i primo voti nel 1983, la professione solenne nel 1985 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.

- Ha nominato il Vescovo Désiré Tsarahazana, finora Vescovo della Diocesi di Fenoarivo Atsinanana (Madagascar), Vescovo di Toamasina (superficie: 23.690; popolazione: 1.957.000; cattolici: 771.000; sacerdoti: 41; religiosi:138), Madagascar. Il Vescovo Tsarahazana succede al Vescovo René Rakotondrabé, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Georges Varkey Puthiyakulangara, M.E.P., Vescovo Coadiutore della Diocesi di Port-Bergé  (superficie: 23.367; popolazione: 579.000; cattolici: 16.161; sacerdoti: 16; religiosi: 47), Madagascar. Il Vescovo eletto, finora Direttore diocesano dell'insegnamento cattolico, nella Diocesi di Mahajanga (Madagacar), è nato nel 1953 Endoor (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1982.

Sabato 22 novembre il Santo Padre ha nominato:

- Il Cardinale Julián Herranz, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 1750° anniversario del martirio del Vescovo San Fruttuoso e dei Diaconi Sant'Augurio e Sant'Eulogio, conosciuti come i protomartiri di Tarragona (Spagna), che  avranno luogo in detta Città, il 25 gennaio 2009.
 
- Il Vescovo Ajé Yapo, finora Vescovo di Yamoussoukro (Costa d'Avorio), Arcivescovo di Gagnoa (superficie: 21.951; popolazione: 1.320.000; cattolici: 132.000; sacerdoti: 122; religiosi: 59), Costa d'Avorio.

- Il Reverendo Silvestre San, Vescovo di Denpasar (superficie: 25.756; popolazione: 8.171.781; cattolici: 32.083; sacerdoti: 36; religiosi: 96), Indonesia. Il Vescovo eletto, finora Rettore del Seminario Maggiore di Ritapiret (Indonesia), è nato nel 1961 a Maupongo (Indonesia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1988.

- Il Reverendo Ariel Edgardo Torrado Mosconi, Vescovo Ausiliare di Santiago del Estero (superficie: 81.969; popolazione: 653.000; cattolici: 587.000; sacerdoti: 71; religiosi: 109; diaconi permanenti: 13), Argentina. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 a 25 de Mayo (Argentina), ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1990. E' stato finora Parroco della Parrocchia di San Isidro Labrador ed Assessore dell'Istituto di Cultura dell'Università Cattolica Argentina.

- Il Dottor Thomas Han Hong-Soon, Revisore Internazionale presso la Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.
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UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago del Chile (Cile), in Visita "ad Limina Apostolorum" con gli Ausiliari: Vescovo Cristián Contreras Villarroel, Vescovo Andrés Arteaga Manieu e Vescovo Fernando  Natalio Chomalí Garib.

- La Signora Konji Sebati, Ambasciatore del Sud Africa, in visita di congedo.

- Sua Santità Aram I, Catholicos di Cilicia degli Armeni.

  Sabato 22 novembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per la presentazione della terza edizione tipica del Messale Romano.
AL:AP.../...                                         VIS 20081124 (120)


RISPETTO RELIGIONI E GRUPPI ETNICI, GARANZIA DI PACE

CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI e Sua Santità Aram I, Catholicos della Chiesa Apostolica Armena di Cilicia, hanno presieduto un incontro di preghiera, nella Cappella "Redemptoris Mater " del Palazzo Apostolico Vaticano, al quale ha assistito anche una Delegazione dei Vescovi del Catholicos.

  Rivolgendosi al Catholicos, il Santo Padre ha detto che nel corso della visita alla Basilica di San Paolo con la comunità monastica ricorderà "i santi e martiri armeni", quali San Nerses Shnorkhali e San Nerses de Lambon, il Vescovo di Tarso noto come "il secondo Paolo di Tarso". Quella testimonianza ebbe il suo culmine nel secolo XX, che fu un tempo di indicibile sofferenza per il Popolo armeno".

  "La fede e la devozione del popolo armeno sono state costantemente sostenute dalla memoria dei numerosi martiri che hanno testimoniato il Vangelo nei secoli. Che la grazia di quella testimonianza continui a forgiare la cultura della Nazione Armena e ispirare nei credenti di Cristo una fiducia ancora più grande nel potere salvifico della Croce".

  Facendo riferimento all'incontro fra Chiesa Cattolica e Chiese Orientali Ortodosse, al quale partecipano delegati di nazionalità armena, il Santo Padre ha auspicato il chiarimento delle "questioni teologiche che ci hanno diviso nel passato ma che ora appaiono aperte ad un maggiore consenso". In merito il Papa ha auspicato che l'attuale lavoro della Commissione Internazionale, che esamina il tema: "La natura, costituzione e missione della Chiesa ", faccia sì che molti degli aspetti specifici del nostro dialogo teologico trovino il contesto e soluzioni adeguate".

  "Una maggiore comprensione ed apprezzamento della tradizione apostolica che noi condividiamo contribuirà ad una più efficace testimonianza comune ai valori spirituali e morali senza i quali un ordine più giusto non può esistere. Perciò, confido che si cercheranno nuovi strumenti più pratici per dare espressione alle dichiarazioni comuni che abbiamo già firmato".

  Al termine del suo discorso, il Santo Padre ha affermato di non poter mancare di assicurare "la sua quotidiana preghiera e profonda sollecitudine per il popolo del Libano e del Medio Oriente. Come non addolorarsi delle tensioni e conflitti che continuano a vanificare gli sforzi per promuovere la riconciliazione e la pace ad ogni livello di vita civile e politica nella regione?".

  "Ultimamente ci siamo tutti rattristati dalla 'escalation' di  persecuzioni e violenze contro i cristiani in alcune parti del Medio Oriente ed altrove. Solo quando i paesi coinvolti potranno determinare il proprio destino, ed i vari gruppi etnici e comunità religiose si accetteranno e si rispetteranno a vicenda, si potrà costruire la pace sulle solide basi della solidarietà, della giustizia e del rispetto per i legittimi diritti degli individui e dei popoli".
AC/..../CATHOLICOS ARAM I                           VIS 20081124 (450)


BEATIFICAZIONI GIAPPONE E CUBA, GRANDE CARESTIA UCRAINA

CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2008 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato che domani 24 novembre, "in Giappone, nella città di Nagasaki, avrà luogo la beatificazione di 188 martiri, tutti giapponesi, uomini e donne, uccisi nella prima parte del XVII secolo. In questa circostanza, così significativa per la comunità cattolica e per tutto il Paese del Sol Levante, assicuro la mia spirituale vicinanza".

  "Sabato prossimo, (29 novembre) inoltre," - ha ricordato ancora il Pontefice - "a Cuba sarà proclamato beato Fratel José Olallo Valdés, dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio. Alla sua celeste protezione affido il popolo cubano, specialmente i malati e gli operatori sanitari". Rivolgendosi ai pellegrini di lingua spagnola, il Papa ha rivolto un saluto speciale ai pastori e ai fedeli di Cuba che assisteranno a Camagüey alla Beatificazione ed ha auspicato che "l'esempio e l'intercessione del nuovo Beato aiuti la Chiesa nella sua missione evangelizzatrice e conceda una rinnovata vitalità apostolica a tutti i cubani che sono fieri di essere discepoli e missionari di Gesù Cristo".

  Il Santo Padre, rivolgendo un cordiale saluto ai pellegrini ucraini, ha affermato: "Cari fratelli e sorelle, in questi giorni ricorre il 75° anniversario dell'Holodomor - la 'grande carestia' - che negli anni 1932-1933 ha causato milioni di morti in Ucraina e in altre regioni dell'Unione Sovietica durante il regime comunista. Nell'auspicare vivamente che nessun ordinamento politico possa più, in nome di una ideologia, negare i diritti della persona umana e la sua libertà e dignità, assicuro la mia preghiera per tutte le vittime innocenti di quella immane tragedia, e invoco la santa Madre di Dio perché aiuti le Nazioni a procedere sulle vie della riconciliazione e costruire il presente e il futuro nel rispetto reciproco e nella ricerca sincera della pace".
ANG/BEATI GIAPPONE:CUBA:UCRAINA/...                   VIS 20081124 (310)


PELLEGRINI AMALFI-CAVA DE' TIRRENI: COLLABORARE REGNO DIO

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti al pellegrinaggio dell'Arcidiocesi italiana di Amalfi-Cava de' Tirreni, accompagnati dall'Arcivescovo Orazio Soricelli. Motivo del pellegrinaggio alla tomba dell'Apostolo Pietro, con le reliquie di Sant'Andrea, Patrono dell'Arcidiocesi, è il VIII centenario della traslazione delle reliquie del Santo da Costantinopoli alla città di Amalfi.

  Il Papa ha ricordato che il 30 novembre si concluderà l'anno giubilare dell'Arcidiocesi con la Santa Messa celebrata nella Cattedrale di Amalfi dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato. "E' stato un anno singolare" - ha rilevato il Pontefice - "che ha avuto il suo culmine nel solenne atto commemorativo dell'8 maggio scorso, presieduto dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, quale mio Inviato Speciale".

  "Guardando all'esempio e ricorrendo all'intercessione di Sant'Andrea voi" - ha detto il Papa ai pellegrini dell'Arcidiocesi - "volete infatti ridare nuovo slancio alla vostra vocazione apostolica e missionaria, allargando le prospettive del vostro cuore alle attese di pace tra i popoli, intensificando la preghiera per l'unità tra tutti i cristiani. Vocazione, missione ed ecumenismo sono pertanto le tre parole-chiave che vi hanno orientato in questo impegno spirituale e pastorale".

  Domenica 23 novembre, solennità di Cristo Re "La Parola di Dio ci ricorderà anche che il volto di Cristo, Re universale, è quello del giudice, perché Dio è al tempo stesso Pastore buono e misericordioso e Giudice giusto".

  "Decisivo è il criterio del giudizio" - ha proseguito il Pontefice - "Questo criterio è l'amore, la carità concreta nei confronti del prossimo, in particolare dei 'piccoli', delle persone in maggiore difficoltà (...) Cristo si identifica con i suoi 'fratelli più piccoli', e il giudizio finale sarà il rendiconto di quanto è già avvenuto nella vita terrena".

  "Cari fratelli e sorelle, è questo ciò che interessa a Dio. A Lui non importa la regalità storica, ma vuole regnare nei cuori delle persone, e da lì sul mondo: Egli è re dell'universo intero, ma il punto critico, la zona dove il suo regno è a rischio, è il nostro cuore, perché lì Dio si incontra con la nostra libertà. Noi, e solo noi, possiamo impedirgli di regnare su noi stessi, e quindi possiamo porre ostacolo alla sua regalità sul mondo: sulla famiglia, sulla società, sulla storia".

  "Gesù vuole associarci alla sua regalità; ecco perché ci invita a collaborare all'avvento del suo Regno di amore, di giustizia e di pace. Sta a noi rispondergli, non con le parole, ma con i fatti: scegliendo la via dell'amore fattivo e generoso verso il prossimo, noi permettiamo a Lui di estendere la sua signoria nel tempo e nello spazio".
AC/CRISTO RE/AMALFI                               VIS 20081124 (450)


REGNO CRISTO PORTA COMPIMENTO TUTTO BENE UOMO E STORIA

CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2008 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina,  il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Nell'ultima domenica dell'anno liturgico e Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo: "Il Vangelo odierno insiste proprio sulla regalità universale di Cristo giudice" - ha detto il Papa - "con la stupenda parabola del giudizio finale, che san Matteo ha collocato immediatamente prima del racconto della Passione (25,31-46). Le immagini sono semplici, il linguaggio è popolare, ma il messaggio è estremamente importante: è la verità sul nostro destino ultimo e sul criterio con cui saremo valutati. "Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto" (Mt 25,35) e così via".

  "Chi non conosce questa pagina? Fa parte della nostra civiltà. Ha segnato la storia dei popoli di cultura cristiana: la gerarchia di valori, le istituzioni, le molteplici opere benefiche e sociali. In effetti, il regno di Cristo non è di questo mondo, ma porta a compimento tutto il bene che, grazie a Dio, esiste nell'uomo e nella storia. Se mettiamo in pratica l'amore per il nostro prossimo, secondo il messaggio evangelico, allora facciamo spazio alla signoria di Dio, e il suo regno si realizza in mezzo a noi. Se invece ciascuno pensa solo ai propri interessi, il mondo non può che andare in rovina".

  "Cari amici, il regno di Dio non è una questione di onori e di apparenze, ma, come scrive San Paolo, è "giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo" (Rm 14,17). Al Signore sta a cuore il nostro bene, cioè che ogni uomo abbia la vita, e che specialmente i suoi figli più 'piccoli' possano accedere al banchetto che lui ha preparato per tutti. Perciò, non sa che farsene di quelle forme ipocrite di chi dice 'Signore, Signore' e poi trascura i suoi comandamenti (cfr Mt 7,21). Nel suo regno eterno, Dio accoglie quanti si sforzano giorno per giorno di mettere in pratica la sua parola".
ANG/CRISTO RE/...                            VIS 20081124 (370)


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