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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 5 dicembre 2008

IL PAPA ASSISTE PRIMA PREDICA DI AVVENTO

CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2008 (VIS). Alle 9:00 di questa mattina, in presenza del Santo Padre e della Famiglia Pontificia, si è svolta la prima Predica di Avvento nella Cappella "Redemptoris Mater" del Palazzo Apostolico Vaticano.

  Il tema della Predica di quest'anno, proposta dal Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap., Predicatore della Casa Pontificia, è "'Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò suo figlio nato da donna' (Gal 4,4). Con San Paolo incontro a Cristo che viene". Il Predicatore, si legge in una Nota, proporrà una riflessione sul posto che occupa Cristo nel pensiero e nella vita dell'Apostolo delle Genti. Le prossime prediche si terranno il 12 e il 19 dicembre.
.../PREDICHE AVVENTO/CANTALAMESSA                   VIS 20081205 (120)


LETTERE CREDENZIALI NUOVO AMBASCIATORE ARGENTINA


CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina il Signor Juan Pablo Cafiero, nuovo Ambasciatore di Argentina presso la Santa Sede.

  Nel suo discorso il Papa ha ricordato che l'Argentina è "un Paese dalle solide tradizioni cristiane dalle quali sono scaturiti significativi costumi conformati alle peculiarità e religiosità di quelle persone che quotidianamente aspirano a superare se stesse e ad apportare alla comunità internazionale il meglio di sé".

  "Il messaggio evangelico" - ha proseguito il Pontefice - "si è inciso profondamente in questa Nazione dando copiosi frutti, specialmente in illustri modelli di condotta che hanno arricchito le persone con la testimonianza esemplare delle virtù umane e cristiane". Il Santo Padre ha citato in merito il Beato Ceferino Namuncurá, giovane mapuche, quale "splendido segno di come Cristo, essendo realmente Parola Incarnata" "amore fino agli estremi", non è lontano da nessuna cultura né da nessuna persona. Al contrario, la risposta alla quale si anela nel cuore delle culture è quella che conferisce loro l'identità più profonda, unendosi all'umanità e rispettando la ricchezza delle diversità, apre a tutti la crescita nell'autentica umanità".

  "Nell'esercizio della missione che le è propria" - ha sottolineato il Pontefice - "la Chiesa cerca in ogni momento di promuovere la dignità della persona e di elevarla in modo integrale a beneficio di tutti" e "senza pretendere di convertirsi in soggetto politico, aspira, con 1'indipendenza della sua autorità morale, a collaborare lealmente e apertamente con tutti i responsabili dell'ordine temporale nel nobile disegno di promuovere una civiltà della giustizia, della pace, della riconciliazione, della solidarietà di quelle norme dalle quali non è possibile derogare né tradire per cedere a consensi partitici, perché sono profondamente insite nel cuore umano e rispondono alla verità".

  "Il secolo XXI dimostra con maggior chiarezza la necessità di forgiare la vita personale, familiare e sociale in accordo con i valori irrinunciabili che elevano la persona e tutta la comunità. Fra questi occorre sottolineare la difesa della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, (...) la difesa della vita umana dal concepimento fino al termine naturale, l'eliminazione della povertà, (...) la lotta contro la corruzione, l'adozione di strumenti che assistano i genitori nel loro diritto inalienabile di educare i figli secondo le proprie convinzioni etiche e religiose, la promozione dei giovani perché siano uomini e donne di pace e di riconciliazione".

  "Precisamente oggi, con la presenza di una Delegazione di questa Sede Apostolica, si incontreranno i Presidenti di Argentina e Cile per commemorare il trentesimo Anniversario della mediazione realizzata da (...) Giovanni Paolo II nella soluzione delle divergenze fra le due nazioni sulla determinazione dei confini nella zona australe del Continente. Il monumento in costruzione nella località di Monte Aymond sarà una testimonianza eloquente e servirà a rafforzare i legami di fraternità e la volontà di comprensione fra i due Paesi, i quali, grazie agli sforzi dei governanti e delle istituzioni, e ai comuni ideali culturali, sociali e religiosi, hanno saputo abbandonare le vie dell'incomprensione per dimostrare che con il dialogo e la grandezza del cuore si può raggiungere una pace degna, stabile e solida, che è propria dei popoli civilizzati e saggi".
CD/CREDENZIALI/ARGENTINA:CAFIERO                   VIS 20081205 (540)


VALORE IRRINUNCIABILE LEGGE MORALE NATURALE

CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti alla Sessione Plenaria della Commissione Teologica Internazionale, che questa volta coincide con la conclusione del settimo quinquennio della creazione di detta Commissione.

  Riferendosi al progetto di documento che è in via di approvazione, intitolato: Alla ricerca di un'etica universale: nuovo sguardo sulla legge naturale", il Santo Padre ha ribadito "la necessità e l'urgenza, nel contesto odierno, di creare nella cultura e nella società civile e politica le condizioni indispensabili per una piena consapevolezza del valore irrinunciabile della legge morale naturale".

  "La legge naturale" - ha proseguito il Pontefice - "costituisce la vera garanzia offerta ad ognuno per vivere libero e rispettato nella sua dignità di persona, e per sentirsi difeso da qualsivoglia manipolazione ideologica e da ogni sopruso perpetrato in base alla legge del più forte".

  Commentando il tema "Senso e metodo della Teologia", che i membri della Commissione hanno esaminato negli ultimi anni, Benedetto XVI ha sottolineato che: "Il vero lavoro della teologia è entrare nella parola di Dio, cercare di capirla per quanto possibile e di farla capire al nostro mondo, e trovare così le risposte alle nostre grandi domande".

  "Il metodo in teologia non potrà costituirsi solo in base ai criteri e alle norme comuni alle altre scienze, ma dovrà osservare innanzitutto i principi e le norme che derivano dalla Rivelazione e dalla fede, nella sua dimensione personale ed ecclesiale".

  "La virtù fondamentale del teologo" - ha affermato il Pontefice - "è di cercare l'obbedienza alla fede, che lo rende collaboratore della verità" ed ha concluso: "L'obbedienza alla verità non significa rinuncia alla ricerca e alla fatica del pensare. L'inquietudine del pensiero, che indubbiamente non potrà mai essere nella vita dei credenti del tutto placata, dal momento che sono anch'essi nel cammino della ricerca e dell'approfondimento della Verità, sarà tuttavia un'inquietudine che li accompagna e li stimola nel pellegrinaggio del pensiero verso Dio, e risulterà così feconda".
AC/LEGGE NATURALE:TEOLOGICA/CTI                   VIS 20081205 (330)


ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO: AMBASCIATORI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i  Membri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro, con il Gran Maestro dell'Ordine, Cardinale John Patrick Foley,e con il Gran Priore dell'Ordine, Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.

  L'Ordine Equestre è riunito in questi giorni a Roma per la "'consulta mondiale', che ogni cinque anni prevede l'incontro dei luogotenenti, dei delegati magisteriale e dei membri del gran magistero per valutare la situazione della comunità cattolica in Terra Santa, le attività svolte dall'Ordine e stabilire le direttive per il futuro".

  "Nato infatti quale 'Guardia d'onore'" - ha ricordando il Pontefice - l'Ordine Equestre ha goduto di una singolare attenzione da parte dei Romani Pontefici, i quali lo hanno dotato degli strumenti spirituali e giuridici necessari per assolvere l proprio specifico servizio".

  "Un vincolo antico e glorioso lega il vostro Sodalizio cavalleresco al Santo Sepolcro di Cristo, dove viene celebrata in maniera tutta particolare la gloria della sua morte e della sua risurrezione. Proprio questo costituisce il fulcro centrale della vostra spiritualità. Gesù Cristo crocifisso e risorto sia dunque il centro della vostra esistenza e di ogni vostro progetto e programma personale ed associativo".

  Il Papa ha esortato le Dame e i Cavalieri dell'Ordine ad "essere costruttori, nel stro tempo, di una speranza fattiva fondata sulla presenza del Signore risorto, il quale (...) guida e sostiene le fatiche di quanti si dedicano all'edificazione di una nuova umanità ispirata ai valori evangelici della giustizia, dell'amore e della pace. Quanto ha bisogno di giustizia e di pace la Terra di Gesù!" - ha esclamato il Pontefice - "Continuate a lavorare per questo, e non stancatevi di domandare, con la 'Preghiera del cavaliere e della dama del Santo Sepolcro' che quanto prima queste aspirazioni trovino pieno compimento".

  "Domandate al Signore" - ha proseguito il Pontefice - "che Vi 'renda convinti e sinceri ambasciatori di pace e di amore fra i fratelli'; chideteGli di fecondare con la potenza del suo amore la vostra costante opera a sostegno dell'ardente desiderio di pace di quelle comunità, appesantite negli ultimi anni da un clima incerto e pericoloso".

  "A quelle care popolazioni cristiane, che continuano a soffrire a causa della crisi politica, economica e sociale del Medio Oriente, resa ancor più pesante con l'aggravarsi della situazione mondiale, rivolgo un affettuoso pensiero, riservando una particolare attestazione di vicinanza spirituale ai molti nostri fratelli nelle fede che sono costretti ed emigrare. Come non condividere la pena di quelle comunità tanto provate?".

  "In questi giorni d'Avvento" - ha concluso il Pontefice - "mentre ci prepariamo a festeggiare il Natale, lo sguardo della nostra fede si dirige verso Betlemme (...) L'occhio del cuore si volge poi a tutti gli altri luoghi santificati dal passaggio del Redentore. A Maria, (...), domandiamo di far sentire la sua materna protezione ai nostri fratelli e sorelle che lì abitano e quotidianamente affrontano non poche difficoltà".
AC/ORDINE SANTO SEPOLCRO/FOLEY:TWAL               VIS 20081205 (490)


TELEGRAMMA DI CORDOGLIO MORTE PATRIARCA ALESSIO II


CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI  ha fatto pervenire al Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Russa, un telegramma di cordoglio per la morte, questa mattina, all'età di 79 anni, di Sua Santità Alexis II, Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie. 

  "Ho appreso con viva commozione" - scrive il Pontefice - "la triste notizia della morte di Sua Santità Alessio II, Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie, e con fraterno affetto desidero far giungere al Santo Sinodo e a tutti i Membri della Chiesa Ortodossa Russa le mie più sincere condoglianze, assicurando la mia spirituale vicinanza in questo momento di grande tristezza. Elevo suppliche al Signore affinché accolga nel suo Regno di pace e di gioia eterna questo suo instancabile ministro e doni consolazioni e conforto a quanti ne piangono la dolorosa dipartita. Memore del comune impegno sul cammino della reciproca comprensione e collaborazione fra ortodossi e cattolici, mi è gradito ricordare gli sforzi che il defunto Patriarca ha profuso per la rinascita della Chiesa, dopo la dura oppressione ideologica, che ha causato il martirio di tanti testimoni della fede cristiana. Ricordo anche la buona battaglia per la difesa dei valori umani ed evangelici che egli ha condotto in particolare nel Continente europeo, auspicando che il suo impegno produca frutti di pace e di autentico progresso umano, sociale e spirituale. Nell'ora sofferta del commiato, mentre il suo copro mortale viene affidato alla terra in attesa della risurrezione, possa la memoria di questo servitore del Vangelo di Cristo essere sostegno per quanti ora sono nel dolore e di incoraggiamento a quanti ne raccoglieranno l'eredità nel guidare codesta veneranda Chiesa Ortodossa Russa".

  Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha espresso il suo dolore per la morte del Patriarca che "era stato chiamato" - afferma in una Dichiarazione - "a guidare la Chiesa Ortodossa Russa in un'epoca di grandi cambiamenti. Sotto la sua direzione, quella Chiesa è stata in grado di affrontare le sfide della transizione dal regime sovietico all'epoca presente con rinnovata vitalità interiore".

  Il Porporato ha rievocato inoltre i "numerosi incontri con Sua Santità, che ha sempre espresso al Santo Padre la sua buona volontà ed il suo desidero di potenziare la collaborazione con la Chiesa cattolica. Mai si è dubitato del suo impegno personale per migliorare i rapporti con la Chiesa Cattolica, nonostante le difficoltà e le tensioni che alle volte emergevano".
TGR/MORTE PATRIARCA ALEXIS/                        VIS 20081205 (420)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina.

- Il Signor George Santer, Ambasciatore di Lussemburgo in visita di congedo.

- La Signora Anne Maree Plunkett, Ambasciatore di Australia in visita di congedo.
AP/.../...                                         VIS 20081205 (60)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Karl Golser, Vescovo di Bolzano (superficie: 7.400; popolazione: 482.650; cattolici: 468.650; sacerdoti: 565; religiosi: 890; diaconi permanenti: 12), Italia. Il Vescovo eletto è nato nel 1943 a Tscherms-Cermes (Italia) nel 1943 ed è stato ordinato sacerdote nel 1968. E' stato finora Canonico Penitenziere e Docente di Teologia Morale nella Diocesi di Bolzano - Bressanone.
NER/.../GOLSER                                                            VIS 20081205 (70)


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