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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 12 dicembre 2008

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Jean-Pierre Blais, finora Ausiliare di Québec (Canada), Vescovo di Baie-Comeau (superficie: 148.750; popolazione: 90.907; cattolici: 90.041; sacerdoti: 36; religiosi: 64, diaconi permanenti: 8) , Canada.

- L'Arcivescovo Antonio Arcari, finora Nunzio Apostolica in  Honduras, Nunzio Apostolico in Mozambico.
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UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, S.D.B., Vescovo di Hong Kong (Cina).

- Una Delegazione del Principato di Andorra, dopo la cerimonia dello scambio degli Strumenti di Ratifica dell'Accordo tra la Santa Sede e il Principato, firmato il 17 marzo scorso.

- Il Dottor Erwin Pröll, Governatore della Bassa Austria.

- Il Pellegrinaggio dalla Bassa Austria, per il dono dell'Albero di Natale in Piazza San Pietro.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Taiwan, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Thomas Chung An-zu, di Kiayi.

    - Il Vescovo Martin Su Yao-wen, di Taichung.

    - Il Vescovo Bosco Lin Chi-nan, di Tainan.
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ISTRUZIONE SU ALCUNE QUESTIONI DI BIOETICA


CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione dell'Istruzione "'Dignitas personae'. su alcune questioni di bioetica" a cura della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il Documento di 33 pagine, è stato pubblicato in lingua inglese, francese, tedesca, italiana, spagnola, portoghese e polacca.

  Alla Conferenza Stampa sono interventi l'Arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede; l'Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita; l'Arcivescovo Elio Sgreccia, Presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita; la Professoressa Maria Luisa Di Pietro, Professore Associato di Bioetica, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma; Presidente dell'Associazione "Scienza & Vita".

  L'Arcivescovo Ladaria ha affermato che l'Istruzione scaturisce dallo studio più approfondito intrapreso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede circa le nuove questioni di bioetica al fine di apportare un aggiornamento alla 'Donum vitae' (1987) dello stesso Dicastero. Il Documento approvato dal Papa, "appartiene a quei documenti della Congregazione che 'partecipano al Magistero ordinario del Successore di Pietro' ed è una 'Istruzione di natura dottrinale'"

  "Il Documento, quindi, incoraggia la ricerca biomedica che rispetta la dignità di ogni essere umano e della procreazione (...). Nel contempo esclude, come eticamente illecite, diverse tecnologie biomediche e sarà probabilmente accusato di contenere troppi divieti. Di fronte a tale prevedibile accusa occorre tuttavia ribadire che la Chiesa sente di dover dare voce a coloro che non hanno voce".

    L'Arcivescovo Fisichella ha affermato che: "Ciò che questa Istruzione intende fare è esprimere il proprio contributo autorevole nella formazione della coscienza non solo dei credenti, ma di quanti intendono porre ascolto alle argomentazioni che vengono portate e con queste intende confrontarsi. Un intervento, pertanto, che rientra pienamente nella sua missione e che dovrebbe essere accolto non solo come legittimo, ma anche come dovuto in una società pluralistica, laica e democratica".

  La Dottoressa Di Pietro ha a sua volta affermato che prima di esaminare le questioni che il Documento prende in esame, come le tecniche di aiuto alla fertilità; la fecondazione in vitro, il congelamento di embrioni e di ovociti, la riduzione embrionale, la diagnosi pre-impiantatoria, "Occorre richiamare, prima di prendere in esame le singole questioni, i tre beni fondamentali su cui si commisurano le singole scelte:

- il riconoscimento della dignità di persona ad ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, con la conseguente soggettività del diritto alla vita e alla integrità fisica;

- l'unità del matrimonio, che comporta il reciproco rispetto del diritto dei coniugi a diventare padre e madre solo l'uno attraverso l'altro;

- i valori specificatamente umani della sessualità, che "esigono che la procreazione di una persona debba essere perseguita come il frutto dell'atto coniugale specifico dell'amore tra gli sposi".

  L'Arcivescovo Sgreccia ha trattato della terza parte del documento relativa alle nuove proposte terapeutiche che comportano la manipolazione dell'embrione o del patrimonio genetico umano.

  "Quello che il Documento evidenzia" - ha ribadito l'Arcivescovo Sgreccia - "è che occorre tenere conto di una fondamentale distinzione: la terapia genetica teoricamente si può applicare alle cellule somatiche con finalità direttamente terapeutiche, o sulle cellule germinali". Riguardo a queste ultime l'Arcivescovo ha precisato che: "Non essendo ancora sicura la tecnica, (...), questo tipo d'intervento non è eseguibile, perché può comportare il rischio di indurre malformazioni nel patrimonio genetico ereditario, delle generazioni future".

  Il Presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita ha affermato inoltre che: "La distinzione tra clonazione riproduttiva e clonazione terapeutica è, come si sa, una distinzione insostenibile, perché anche quella cosiddetta terapeutica presuppone sempre una riproduzione".

  Qui di seguito riportiamo il link per la consultazione della sintesi del Documento:

http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/23039.php?index=23039&lang=it
OP/DIGNITÀ                                       VIS 20081212 (600)


RICEZIONE E FUTURO DEL DIALOGO ECUMENICO


CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2008 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina nella Sala Clementina in Vaticano, i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, presieduta dal Cardinale Walter Kasper, sul tema: "Ricezione e futuro del dialogo ecumenico".

  "Si tratta di un argomento di notevole interesse per il cammino verso l'unità piena tra i cristiani" - ha detto il Papa - "un argomento che presenta due dimensioni essenziali: da un lato, il discernimento dell'itinerario percorso fino ad ora, e, dall'altro, l'individuazione di nuove vie per proseguirlo, cercando insieme come superare le divergenze che purtroppo ancora permangono nei rapporti tra i discepoli di Cristo".

  "E' indubbio che il dialogo teologico costituisce una componente essenziale per ristabilire quella piena comunione a cui tutti aneliamo, e, per questo, va sostenuto ed incoraggiato. Sempre più, questo dialogo si svolge nel contesto delle relazioni ecclesiali che, per grazia di Dio si vanno estendendo e coinvolgono non solo i Pastori, ma tutte le varie componenti ed articolazioni del Popolo di Dio".

  "Ringraziamo il Signore" - ha sottolineato il Pontefice - "per i significativi passi in avanti compiuti nei rapporti con le Chiese ortodosse e con le antiche Chiese ortodosse di oriente sia per quanto concerne il dialogalo teologico, sia per il consolidamento e la crescita della fraternità ecclesiale. L'ultimo documento della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la chiesa cattolica e le Chiese ortodosse sul tema 'Comunione Ecclesiale, conciliairità e autorità apre sicuramente" - ha sottolineato il Pontefice - "una prospettiva positiva di riflessione sulla relazione che esiste tra primato e sinodalità nella Chiesa, argomento questo di cruciale importanza nei rapporti con i fratelli ortodossi".

  Infine Papa Benedetto XVI ha ricordato che la Plenaria ha riservato speciale attenzione al "Harvest Project" "Ecumenical consensus /convergence on some basic aspects of the Christian faith found in the reports of the first four international bilateral dialogue in which the Catholic Church has taken part since the Second Vatican Council" (Consenso/convergenza ecumenica su alcuni aspetti fondamentali della fede cristiana identificati nei rapporti dei primi quattro dialoghi bilaterali internazionali a cui ha partecipato la Chiesa Cattolica dal Concilio Vaticano II). I risultati del dialogo con la "Federazione Luterana Mondiale, il Consiglio Mondiale Metodista, la Comunione Anglicana e l'Alleanza Riformata Mondiale" sono "in una situazione intermedia, dove appare senz'altro utile ed opportuno un esame oggettivo dei risultati conseguiti"
AC/PLENARIA/PROMOZIONE UNITÀ CRISTIANI/...               VIS 20081212 (400)


VESCOVI DI TAIWAN UNITI AI FEDELI DEL CONTINENTE


CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2008 (VIS). I Presuli della Conferenza Episcopale di Taiwan sono stati ricevuti questa mattina dal Santo Padre al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

  Nel suo discorso, il Papa ha sottolineato che la celebrazione del 150° anniversario dell'evangelizzazione cattolica di Taiwan rappresenta "un'occasione di manifestare con sempre maggiore entusiasmo l'unione vicendevole e la vostra unione con il Signore, mentre insieme promuovete il comune apostolato della Chiesa".

  "Questa unità di mente e di cuore è evidenziata dal vostro desiderio di collaborare più strettamente nella predicazione del Vangelo fra i non credenti e formare quanti sono già iniziati nella Chiesa, tramite il Battesimo e il Sacramento della Confermazione. Sono lieto di notare che continuate a coordinare numerose istituzioni con tale finalità, con la dovuta attenzione alla parrocchia", primo luogo della catechesi.

  Relativamente alle necessità dei sacerdoti e dei catechisti, il Papa ha ricordato che i programmi di formazione dei primi devono essere elaborati "con la dovuta attenzione alla diversità dell'età, delle condizioni di vita e dei doveri del vostro clero" ed ha esortato i Vescovi a dotare i catechisti "delle necessarie risorse così che possano seguire l'esempio di Gesù nel proclamare la verità con chiarezza ed in modo accessibile a tutti".

  "Una catechesi efficace inevitabilmente costruisce famiglie più forti, che a loro volta fanno nascere nuove vocazioni sacerdotali. (...) I genitori, i pastori, gli insegnanti, i responsabili delle parrocchie e tutti i membri della Chiesa devono presentare ai giovani la decisione radicale della sequela di Cristo, così che nel trovare Cristo, essi trovano se stessi".

  Benedetto XVI ha fatto riferimento alla recente Lettera pastorale dell'episcopato di Taiwan: "Interesse sociale ed evangelizzazione" che sottolinea "la necessità che la Chiesa si impegni attivamente nella promozione della vita della famiglia" ed ha affermato: "La vostra profonda preoccupazione per il bene delle famiglie e di tutta la società, cari Fratelli, vi spinge ad assistere i coniugi nel preservare l'indissolubilità delle promesse coniugali. Non stancatevi mai di promuovere la giusta legislazione e la politica civile che proteggono la sacralità del matrimonio. Salvaguardate questo sacramento di fronte a tutto ciò che può metterlo in pericolo, soprattutto la deliberata soppressione della vita nei suoi stadi più vulnerabili".

  "La sollecitudine della Chiesa" - ha detto ancora il Pontefice - "verso i deboli similmente obbliga a "riservare speciale attenzioni ai migranti. In diverse lettere pastorali, voi avete indicato il ruolo essenziale della parrocchia nel servire i migranti e nel suscitare la consapevolezza verso le loro necessità. Sono lieto di notare che la Chiesa di Taiwan ha attivamente sollecitato leggi e politiche che proteggono i diritti umani dei migranti. Come sapete, molti di coloro che arrivano sulle vostre coste condividono in pienezza la comunione cattolica, ma portano con sé l'unico patrimonio culturale del rispettivo luogo d'origine. Vi incoraggio a continuare ad accogliere i migranti con affetto così che ricevano l'assidua cura  pastorale che li assicurerà della propria appartenenza alla 'famiglia della fede'".

  "Il vostro legame con il Successore di Pietro" - ha concluso il Pontefice - "comporta una responsabilità pastorale per la Chiesa universale nel mondo. Ciò significa in particolare, nel vostro caso, una preoccupazione affettuosa per i cattolici sul Continente, per i quali prego costantemente. Voi e i fedeli cristiani in Taiwan, siete un segno vivente che in una società giustamente ordinata, non si deve aver paura di essere un fedele cattolico e un buon cittadino. Prego che come parte della grande famiglia cattolica cinese, voi continuiate ad essere spiritualmente uniti con i vostri fratelli sul Continente".
AL/.../TAIWAN                                   VIS 20081212 (590)


LETTERA AI ROMANI, MESSAGGIO VIVO PER LA CHIESA VIVA


CITTA' DEL VATICANO, 12 DIC. 2008 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nella Basilica Vaticana, al termine della tradizionale Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Vicario Agostino Vallini per gli studenti universitari degli Atenei romani in preparazione al Santo Natale, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato gli Studenti.

  "Il bimillenario della nascita dell'Apostolo delle genti" - ha detto il Papa - "sta aiutando tutta la Chiesa a riscoprire la propria fondamentale vocazione missionaria e, al tempo stesso, ad attingere a piene mani dall'inesauribile tesoro teologico e spirituale delle Lettere paoline".

  "Sono convinto" - ha proseguito il Pontefice  "che anche per voi, sia sul piano personale, sia su quello dell'esperienza comunitaria e dell'apostolato in università, il confronto con la figura e il messaggio di san Paolo costituisca un'opportunità molto arricchente. Per questo motivo, vi consegnerò tra poco la Lettera ai Romani, massima espressione del pensiero paolino e segno della sua speciale considerazione per la Chiesa di Roma".

  "La Lettera ai Romani" - ha sottolineato Papa Benedetto XVI - "è senza dubbio uno dei testi più importanti della cultura di tutti i tempi. Ma essa è e rimane principalmente un messaggio vivo per la Chiesa viva, e come tale io la pongo questa sera nelle vostre mani. Possa questo scritto, scaturito dal cuore dell'Apostolo, diventare nutrimento sostanzioso per la vostra fede, portandovi a credere di più e meglio, ed anche a riflettere su voi stessi, per arrivare ad una fede 'pensata' e, al tempo stesso, per vivere questa fede, mettendola in pratica secondo la verità del comandamento di Cristo. Solo così la fede che uno professa diventa 'credibile' anche per gli altri, i quali restano conquistati dalla testimonianza eloquente dei fatti. Lasciate che Paolo parli a voi, docenti e studenti cristiani della Roma di oggi, e vi renda partecipi dell'esperienza da lui fatta in prima persona: che cioè il Vangelo di Gesù Cristo 'è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede' (Rm 1,16).".
AC/SAN PAOLO:NATALE/...                                   VIS 20081212 (330)


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