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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 27 febbraio 2009

DENUNCIA RAGIONATA ERRORI CRISI ECONOMIA E FINANZA

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2009 (VIS). Nell'incontro di ieri mattina con i parroci e il clero della Diocesi di Roma, che si è svolto nell'Aula della Benedizione in Vaticano, il Papa ha risposte ad otto domande relative alla crisi economica mondiale, alla formazione dei presbiteri, all'evangelizzazione, all'emergenza educativa e al valore della liturgia.

  Benedetto XVI ha spiegato che è dovere della Chiesa la denuncia ragionevole e  ragionata degli errori che hanno provocato l'attuale crisi economica. Questo dovere - ha sottolineato il Papa - fa parte da sempre della missione della Chiesa e va esercitato con coraggio e concretezza, senza ricorrere a moralismi ma motivandolo con ragioni concrete e comprensibili a tutti.

  Il Papa ha accennato alla sua prossima Lettera Enciclica sociale, proponendo una lettura sintetica della crisi fondata su due livelli di analisi. Il primo, quello macroeconomico, mette in luce i guasti di un sistema basato sull'idolatria del denaro e sull'egoismo, che oscurano nell'uomo ragione e volontà conducendolo su strade sbagliate. È qui che la voce della Chiesa è chiamata a farsi sentire - a livello nazionale e internazionale - per contribuire a correggere la direzione e mostrare così la via della retta ragione illuminata dalla fede:  in definitiva, la via della rinuncia a se stessi e dell'attenzione ai bisogni degli altri.

  Quanto al secondo livello, quello microeconomico, il Pontefice ha ricordato che i grandi progetti di riforma non possono realizzarsi compiutamente senza un cambiamento di rotta individuale. Se non ci sono i giusti - ha ammonito - non ci può essere neanche la giustizia. Da qui l'invito a intensificare il lavoro umile e quotidiano della conversione dei cuori:  un lavoro - ha evidenziato il Papa - che coinvolge soprattutto le parrocchie. La cui attività, alla fine, non è limitata solo alla comunità locale ma si apre all'intera umanità.

  Tema, questo, ripreso anche nella risposta ad una domanda dedicata all'evangelizzazione di coloro che sono lontani dalla fede. I cristiani - ha raccomandato Benedetto XVI - devono essere oggi fermento di giustizia, di integrità morale, di carità, perché la società ha bisogno di persone che vivano non per se stesse ma per gli altri. Questo aspetto della testimonianza - ha aggiunto - va unito a quello della parola:  è la prima, infatti, che dà credibilità alla seconda, rivelando che la fede non è una filosofia o un'utopia ma una realtà che fa vivere.

  A questa opera di evangelizzazione sono necessari perciò preti e catechisti formati culturalmente, ma soprattutto capaci di parlare all'uomo di oggi con la semplicità della verità. Per mostrargli che Dio, in realtà, non è un essere lontano ma una persona che parla e che agisce nella vita di ciascuno.

  Anche qui risulta prezioso il ruolo del parroco, il quale nel suo lavoro pastorale incontra gli uomini senza maschera, nelle situazioni di gioia e di sofferenza che appartengono alla vita quotidiana.

  Luogo privilegiato per fare esperienza della vicinanza di Dio è la liturgia. Il Papa l'ha presentata essenzialmente come una scuola per imparare l'arte di essere uomo e per sperimentare la familiarità di Cristo. L'Eucaristia, in particolare, va vissuta come segno e seme di carità.

  Il Pontefice lo ha ricordato spiegando il significato della missione del vescovo di Roma "che è garanzia dell'universalità della Chiesa. Questa infatti - ha puntualizzato Benedetto XVI - non si identifica con nessuna cultura, perché trascende nazionalismi e frontiere per accogliere tutti i popoli nel rispetto delle ricchezze e delle peculiarità".

  La cultura è stata al centro anche della risposta del Papa a una domanda sull'emergenza educativa. "Oggi - ha denunciato Benedetto XVI - si sanno tante cose, ma manca il cuore. Manca una visione comune del mondo, manca un orientamento etico che consenta all'uomo di non essere preda dell'arbitrio. Così, mentre la fede resta aperta a tutte le culture, ne costituisce anche il criterio di discernimento e il punto di orientamento".
AC/SACERDOTI/DIOCESI ROMA                       VIS 20090227 (650)


LOTTA CONTRO POVERTÀ ACCRESCE OPPORTUNITÀ PACE

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2009 (VIS). Il Papa ha ricevuto questa mattina nella Sala del Concistoro, i Membri delle Associazioni belghe "Pro Petri Sede" e "Etrennes Pontificales", che annualmente offrono sostegno economico per le necessità della Santa Sede.

  "L'Anno Paolino" - ha detto Papa Benedetto XVI - "ci offre l'occasione, attraverso la meditazione della parola dell'Apostolo delle Genti, di riprendere più viva coscienza del fatto che la Chiesa è un Corpo, attraverso il quale circola una stessa vita che è quella di Gesù. Per questo ogni membro del corpo ecclesiale è legato in modo molto profondo a tutti gli altri e non può ignorare le loro necessità. Alimentati dallo stesso pane eucaristico, i battezzati non possono rimanere indifferenti quando manca il pane sulla tavola degli uomini".

  "Questo anno ancora, avete accettato di ascoltare l'appello ad allargare il vostro cuore alle necessità dei diseredati, affinché i membri del Corpo di Cristo, colpiti dalla miseria, siano sollevati e diventino anche più vivi e più liberi per testimoniare la Buona Novella".

  "Affidando il frutto dei vostri risparmi al Successore di Pietro, voi permetterete che Egli eserciti una carità concreta e attiva che è il segno della sua sollecitudine verso tutte le Chiese, per ogni battezzato e per ogni uomo. Vi ringrazio vivamente a nome di tutte le persone che la vostra generosità potrà sostenere nella lotta contro i mali che attentano alla loro dignità. Combattendo la povertà, noi diamo più opportunità alla pace di raggiungere e di radicarsi nei nostri cuori".
AC/.../PRO PETRI SEDE:ETRENNES PONTIFICALES               VIS 20090227 (260)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI MARZO

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2009 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di marzo è la seguente: "Perché il ruolo delle donne sia più apprezzato e valorizzato in ogni nazione del mondo".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché i Vescovi, i presbiteri, le persone consacrate e i fedeli laici della Chiesa Cattolica nella Repubblica Popolare di Cina, alla luce della lettera loro indirizzata dal Papa Benedetto XVI, si impegnino ad essere segno e strumento di unità, di comunione e di pace".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/MARZO/…                           VIS 20090227 (100)

PROMUOVERE CULTURA PACE INSEGNAMENTO E PREDICAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico il testo della Dichiarazione Finale dell'Incontro annuale del Comitato Congiunto per il Dialogo fra il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e il Comitato permanente di al-Azhar per il dialogo fra le religioni monoteiste, che ha avuto luogo a Roma (Italia), il 24 e 25 febbraio.

  Un Comunicato rende noto che l'incontro del Comitato Congiunto per il Dialogo, istituito nel 1998, è stato presieduto congiuntamente dal Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dal Professor Sceicco Ali Abd al-Baqi Shahata, Segretario Generale dell'Accademia per la Ricerca Islamica di al-Azhar, Il Cairo (Egitto).

  Il Dottor Bernard Sabella, Professore Associato Emerito di Sociologia dell'Università di Betlemme e lo Sceicco Alì Shahata hanno presentato il tema dall'incontro: "La promozione di una pedagogia e cultura della pace con particolare riferimento al ruolo delle religioni", nella prospettiva dei cattolici e nella prospettiva dei musulmani, rispettivamente.

  Al termine dell'incontro, i partecipanti hanno concordato sui seguenti punti:

1. La pace e la sicurezza sono molto necessarie nel nostro mondo attuale segnato da molti conflitti e da un senso di insicurezza.

2. Cristiani e musulmani considerano la pace un dono di Dio, e nel contempo, il frutto dell'impegno umano. Non si può conseguire una pace autentica e duratura senza la giustizia e l'uguaglianza fra le persone e le comunità.

3. I responsabili religiosi, specialmente musulmani e cristiani, hanno il dovere di promuovere una cultura della pace, ognuno nell'ambito della propria comunità, specialmente mediante l'insegnamento e la predicazione.

4. Una cultura della pace deve permeare tutti gli aspetti della vita: la formazione religiosa, l'educazione, le relazioni interpersonali e le arti nelle loro diverse forme. A tal fine, bisogna rivedere i libri scolastici per verificare che non contengano materiale che può offendere i sentimenti religiosi di altri credenti, alle volte attraverso l'erronea presentazione di dogmi, della morale o della storia di altre religioni.

5. I media hanno un ruolo e una responsabilità fondamentale nella promozione di rapporti positivi e rispettosi fra i fedeli di varie religioni.

6. Riconoscendo il forte legame fra pace e diritti umani, è stata dedicata speciale attenzione alla difesa della dignità della persona umana e dei suoi diritti, specialmente relativi alla libertà di coscienza e di religione.

7. I giovani, futuro di tutte le religioni e dell'umanità, hanno bisogno di speciale cura per essere protetti dal fanatismo e dalla violenza, e per divenire costruttori di pace per un mondo migliore.

8. Memori delle sofferenze sopportate dai popoli del Medio Oriente a causa di conflitti irrisolti, i partecipanti, nel rispetto della competenza dei responsabili politici, chiedono  che vengano utilizzate, le risorse del diritto internazionale per risolvere i problemi in gioco, nella verità e nella giustizia".

  La prossima riunione del Comitato avrà luogo a Il Cairo il 23 e 24 febbraio 2010.
OP/DIALOGO RELIGIONI MONOTEISTE/TAURAN               VIS 20090227 (490)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Masud Barazani, Presidente della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno, e Seguito.

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Nigeria, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Paulinus Chukwuemeka Ezeokafor, Ausiliare di Awka.

    - Il Vescovo Joseph O. Egerega, Vicario Apostolico di Bomadi, con l'Ausiliare Vescovo Hyacinth Oroko Egbebo, M.S.S.P.

    - Il Vescovo Timothy Joseph Carroll, S.M.A., Vicario Apostolico di Kontagora.

- Il Cardinale James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore.

    Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà il Cardinale William Joseph Levada,. Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP:AL/.../...                             VIS 20090227 (100)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato l'Arcivescovo Orani João Tempesta, O.Cist., Arcivescovo Metropolita di São Sebastião do Rio de Janeiro (superficie: 1.261; popolazione: 5.940.000; cattolici: 3.606.000; sacerdoti: 605; religiosi: 1.392; diaconi permanenti: 63), Brasile. L'Arcivescovo Tempesta, finora Arcivescovo di Belém do Pará (Brasile), succede al Cardinale Eusébio Oscar Scheid, S.C.I., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/.../TEMPESTA:SCHEID                             VIS 20090227 (80)

giovedì 26 febbraio 2009

QUARESIMA: TEMPO DI PIÙ INTENSA PREGHIERA E DI PENITENZA

CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2009 (VIS). Ieri, Mercoledì delle Ceneri, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la tradizionale Processione penitenziale dalla Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino alla Basilica di Santa Sabina, dove ha presieduto la Celebrazione Eucaristica. Il Papa ha ricevuto la ceneri dal Cardinale Jozef Tomko, Titolare della Basilica di Santa Sabina, ed ha imposto le ceneri ai Cardinali e Vescovi presenti e ad alcuni fedeli.

  Nell'omelia Papa Benedetto ha sottolineato che "tema dominante" della liturgia di oggi, è "l'appello alla conversione". Nel ricordare che in questo anno giubilare, commemoriamo il bimillenario della nascita di San Paolo, il Papa ha affermato che: "L'Apostolo è dunque cosciente di essere stato scelto come esempio, e questa sua esemplarità riguarda proprio la conversione, la trasformazione della sua vita avvenuta grazie all'amore misericordioso di Dio".

  "San Paolo riconosce che tutto in lui è opera della grazia divina, ma non dimentica che occorre aderire liberamente al dono della vita nuova ricevuta nel Battesimo".

  Successivamente il Papa ha presentato questo interrogativo: "Ma come portare a compimento la vocazione battesimale, come essere vittoriosi nella lotta tra la carne e lo spirito, tra il bene e il male, lotta che segna la nostra esistenza? Nel brano evangelico il Signore ci indica oggi tre utili mezzi: la preghiera, l'elemosina e il digiuno".

  "Nell'esperienza e negli scritti di San Paolo troviamo anche al riguardo utili riferimenti" - ha spiegato il Pontefice - "Circa la preghiera, egli esorta a 'perseverare' (...) a 'pregare ininterrottamente'. Per quanto concerne l'elemosina, sono certamente importanti le pagine dedicate alla grande colletta in favore dei fratelli poveri, ma va sottolineato che per lui è la carità il vertice della vita del credente. (...) Del digiuno non parla espressamente, esorta però spesso alla sobrietà, come caratteristica di chi è chiamato a vivere in vigilante attesa del Signore".

  Benedetto XVI ha concluso l'omelia auspicando che: "La Quaresima, contrassegnata da un più frequente ascolto di questa Parola, da più intensa preghiera, da uno stile di vita austero e penitenziale, sia stimolo alla conversione e all'amore sincero verso i fratelli, specialmente quelli più poveri e bisognosi".
HML/MERCOLEDÌ DELLE CENERI/SANTA SABINA            VIS 20090226 (360)


IL SANTO PADRE CON I PARROCI E IL CLERO DIOCESI DI ROMA

CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2009 (VIS). Come di consueto all'inizio della Quaresima, il Papa ha incontrato questa mattina nell'Aula delle Benedizioni in Vaticano, i parroci e i sacerdoti della Diocesi di Roma.
.../INCONTRO CLERO ROMA/...                             VIS 20090226 (50)

ALTRI ATTI PONTIFIFI

CITTA' DEL VATICANO, 26 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato Consultori della Congregazione della Cause dei Santi, il Padre Priamo Etzi, O.F.M., Decano della Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università "Antonianum" in Roma ed il Padre Stéphane Oppes, O.F.M., Docente presso la Facoltà di Filosofia della medesima Università.

- Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, il Padre Thomas Rosica, C.S.B.
NA/.../ETZI:OPPES:ROSICA                             VIS 20090226 (70)

mercoledì 25 febbraio 2009

CAMPAGNA FRATERNITÀ BRASILE: PACE FRUTTO GIUSTIZIA

CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato un Messaggio al Monsignor Geraldo Lyrio Rocha, Presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile e Arcivescovo di Mariana, per l'inizio oggi, Mercoledì delle Ceneri, della Campagna di Fraternità della Chiesa in Brasile, dedicata quest'anno al tema: "La Pace è frutto della Giustizia".

  Nel Messaggio il Papa ricorda che nel Documento finale della Quinta Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e del Caribe tenutasi ad Aparecida (Brasile), nel 2007, sono stati descritti "i segni evidenti della presenza del Regno di Dio nella vita personale e comunitaria delle Beatitudini, nell'evangelizzazione dei poveri (....), nell'accesso a tutti i beni della creazione, nel perdono reciproco, sincero e fraterno (...) e nella lotta per non soccombere alla tentazione di essere schiavi del male".

  "La Quaresima ci invita a lottare instancabilmente per fare il bene, precisamente perché sappiamo che la difficoltà per noi, esseri umani, è di deciderci seriamente a praticare la giustizia, assolutamente necessaria perchè la convivenza sia ispirata alla pace e all'amore e non all'odio e all'indifferenza. Sappiamo bene che anche se viene raggiunta una distribuzione razionale dei beni e un'organizzazione armoniosa della società, mai sparirà il dolore della malattia, dell'incomprensione, della società, della morte delle persone care, della coscienza dei nostri limiti".

  "Nostro Signore" - scrive il Santo Padre - "aborrisce l'ingiustizia e condanna quanti la commettono. Però rispetta la libertà di ogni individuo e per questo permette la sua esistenza, poiché fa parte della condizione umana dopo il peccato originale. Nonostante ciò, il suo cuore, pieno di amore per gli essere umani l'ha condotto a caricarsi, insieme con la Croce, di tutti questi tormenti: la nostra sofferenza, la nostra tristezza, la nostra fame e sete di giustizia. Chiediamo a Dio di saper dare testimonianza dei sentimenti di pace e riconciliazione che lo ispirarono nel Sermone della Montagna per arrivare alla felicità eterna".
MESS/CAMPAGNA FRATERNITÀ/BRASILE                   VIS 20090225 (320)


IMPATTO CRISI FINANZIARIA GODIMENTO DIRITTI UMANI

CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2009 (VIS). L'Arcivescovo Silvano M. Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, è intervenuto il 20 febbraio scorso, alla Decima Sessione Speciale del Consiglio dei Diritti Umani circa  l'impatto della crisi economica e finanziaria mondiale sulla realizzazione e il godimento effettivo dei diritti umani.

  "La crisi finanziaria" - ha affermato il Presule - "ha creato una recessione globale  che ha causato drammatiche conseguenze sociali, la perdita di milioni di posti di lavoro e il grave rischio, per molti paesi in via di sviluppo, di una mancata realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM). I diritti umani di numerosissime persone sono compromessi, il diritto all'alimentazione, all'acqua, alla salute e a un lavoro dignitoso".

  "In un recente documento, la 'World Bank' valuta che nel 2009, la corrente crisi economica globale potrebbe comportare che ancora 53 milioni di persone vadano ad aggiungersi a coloro che vivono con meno di due dollari al giorno. La cifra si aggiunge ai 130 milioni di persone che si trovano in condizioni di povertà a causa dell'aumento dei prezzi degli alimenti e dell'energia nel 2008".

  "E' ben noto che i paesi a basso reddito sono altamente dipendenti da due flussi finanziari: gli aiuti stranieri e le rimesse dei migranti. Si prevede che entrambi i flussi declineranno in modo significativo nei prossimi due mesi, a causa del peggioramento della crisi economica. (...) La Delegazione della Santa Sede intende concentrarsi su di un caso specifico della crisi attuale: il suo impatto sui diritti umani dei minori, che esemplifica nel contempo in modo sintomatico l'impatto distruttivo su tutti gli altri diritti economici e sociali. (...) In molti paesi poveri, infatti, i programmi educativi, sanitari e alimentari sono realizzati con l'aiuto di flussi di aiuti di donatori ufficiali. Se la crisi economica riducesse questi aiuti, il positivo completamento di tali programmi potrebbe essere in pericolo".

  Nel caso diminuisse il flusso degli aiuti e delle rimesse dei migranti, ha precisato l'Arcivescovo Tomasi "i bambini sarebbero privati del diritto all'educazione creando una duplice conseguenza negativa. (...) Un investimento minore sull'educazione oggi, infatti, si traduce in una minore crescita in futuro. Nel contempo, l'alimentazione inadeguata nei bambini significativamente peggiora l'aspettativa di vita e aumenta il tasso di mortalità dei bambini e degli adulti. Le conseguenze economiche negative di tale fenomeno vanno al di là della dimensione personale e colpiscono intere società".

  Il Nunzio Apostolico ha ricordato inoltre un'altra conseguenza della crisi economica globale "che potrebbe essere particolarmente rilevante per il mandato delle Nazioni Unite. Troppo spesso, periodi di gravi difficoltà economiche sono stati caratterizzati dalla presa di potere di governi di dubbio impegno democratico. La Santa Sede prega che si evitino tali conseguenze nella crisi attuale, poiché risulterebbero in una grave minaccia alla diffusione dei diritti umani fondamentali per i quali questa istituzione ha lottato tanto tenacemente".

  "Negli ultimi cinquanta anni" - ha concluso l'Arcivescovo Tomasi - "sono stati raggiunti importanti traguardi nella riduzioni della povertà. Tali traguardi sono a rischio, ed è necessario un approccio coerente per preservarli attraverso un rinnovato senso di solidarietà, specialmente per i segmenti della popolazione e per i paesi più colpiti dalla crisi".
DELSS/CRISI ECONOMICA/GINEVRA:ONU                   VIS 20090225 (540)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate cinque Presuli della Conferenza Episcopale della Nigeria, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo John Ifeanyichukwu Okoye, di Awgu.

    - Il Vescovo Hilary Paul Odili Okeke, di Nnewi.

    - Il Vescovo Francis Emmanuel Ogbonna Okobo, di Nsukka.

    - Il Vescovo Anthony Okonkwo Gbuji, emerito di Enugu.

    - Il Monsignor John Williams, Amministratore Diocesano di Maiduguri.
 AL/.../...                                         VIS 20090225 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Prefettura Apostolica di Sahara Occidentale, presentata dal Padre Acacio Valbuena Rodríguez, O.M.I., per raggiunti limiti d'età.

 - Ha nominato il Reverendo Rodolfo Luís Weber, Vescovo Prelato di Cristalândia (superficie: 66.365; popolazione: 158.700; cattolici: 157.000; sacerdoti: 24; religiosi: 58; diaconi permanenti: 1), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1963 a Bom Principio (Brasile), è stato ordinato sacerdote nel 1991. Finora Parroco della Parrocchia "Nossa Senhora das Graças" a Gravataí (Brasile), succede al Vescovo Heriberto Hermes, O.S.B., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Prelatura, presentata per raggiunti limiti d'età.
RE:NER/.../VALBUENA:WEBER:HERMES                           VIS 20090225 (122)


martedì 24 febbraio 2009

"AMERICA CON CRISTO PERCHÉ VIVA LA MISSIONE"

CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2009 (VIS). La Pontificia Commissione per l'America Latina ha reso pubblico il Messaggio annuale per la Giornata Ispanoamericana nelle Diocesi di Spagna, che quest'anno si celebra domenica 1° marzo, sul tema: "L'America con Cristo, perché viva la missione".

  Il Cardinale Giovanni Battista Re, Presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina e l'Arcivescovo Octavio Ruiz Arenas, Vice Presidente della medesima Commissione, scrivono che il tema scelto quest'anno si ispira "a due realtà intimamente collegate. Da una parte, ci ricorda la chiamata ad andare in tutto il mondo e 'fare nuovi discepoli' di Gesù; dall'altra, ci riafferma nella sicurezza che ha il suo fondamento nella promessa del Maestro: "Sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo".

  "L'America Latina, nel momento presente" - si legge nel Messaggio - "deve riscattare e riaffermare i valori cristiani che sono alla base della sua cultura e delle sue tradizioni. E' urgente e necessario far giungere la luce del Vangelo alla vita pubblica, culturale, economica e politica".

  "Come rispondere a tali sfide? Come offrire una soluzione autentica e davvero soddisfacente in tale contesto tanto mutato, nel quale i valori che la cultura odierna diffonde sono sempre più in contrasto con la realtà del Vangelo?" Nel discorso tenuto in occasione dell'inaugurazione della Quinta Conferenza Generale di Aparecida (2007), il Santo Padre "ci ricordava una grande verità: 'Solo chi riconosce Dio, conosce la realtà e può rispondere ad essa in modo adeguato e realmente umano'".

    Il Cardinale Re e l'Arcivescovo Ruiz sottolineano inoltre che "davanti all'attuale crisi della fede in America Latina è urgente far conoscere Cristo e annunciare la Sua Parola con ardore agli uomini e donne del Continente, per cui dobbiamo ancorare il nostro impegno missionario e tutta la nostra vita sulla roccia della Parola di Dio".

  "Annunciare il Vangelo, come constatiamo nell'azione missionaria dell'Apostolo Paolo, non consiste in una fredda trasmissione della dottrina, ma fondamentalmente nel testimoniare la propria esperienza di incontro con una persona, con Gesù stesso, che costituisce l'unica realtà che ha la forza di aprire il cuore degli uomini a contatto con la Verità. E' per questo che solo uniti a Cristo, solo con Cristo, l'America vive la missione!".

  Il Messaggio si conclude con l'invito, in questa Giornata Ispanoamericana allo "impegno missionario nel Continente della Speranza e incoraggia i sacerdoti e i religiosi, che sentono nel cuore l'ardore e il desiderio di essere portatori della Parola 'fino ai confini della Terra', a non aver paura di rispondere con generosità all'orizzonte che la missione apostolica ci presenta".
COM-AL/GIORNATA ISPANOAMERICANA/RE:RUIZ               VIS 20090224 (440)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha promosso all'Ordine dei Vescovi il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei Santi, assegnandogli il Titolo della Chiesa Suburbicaria di Palestrina.

- Ha promosso all'Ordine dei Presbiteri il Cardinale Agostino Vallini, Suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma, conservandogli la Diaconia di San Pier Damiani ai Monti di San Paolo, elevata "pro hac vice" a Titolo Presbiterale.
NA/.../SARAIVA MARTINS:VALLINI                         VIS 20090224 (80)

lunedì 23 febbraio 2009

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Paris (Francia).

- L'Arcivescovo Andrés Carrascosa Cosa, Nunzio Apostolico in Panama.

Quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Nigeria, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Valerian Okeke, di Onitsha.

- Il Vescovo Michael Odogwu Elue, di Issele-Uku.

- Il Vescovo George Jonathan Dodo, di Zaria.

- Il Vescovo Michael Nnachi Okoro, di Abakaliki

Sabato 21 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP:AL/.../... VIS 20090223 (110)

LIBERTÀ SI REALIZZA NEL SERVIRE IL PROSSIMO

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di venerdì 20 febbraio, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in visita al Seminario Romano Maggiore, alla vigilia della Patrona, la Madonna della Fiducia.

  Nella Cappella Maggiore del Seminario, il Papa ha tenuto una 'lectio divina' per i seminaristi sulla Lettera di San Paolo ai Galati.
 
  Commentando la parole dell'Apostolo delle Genti: "Siete stati chiamati alla libertà", Benedetto XVI  ha detto: "Ci chiediamo stasera: che cosa è la libertà? Come possiamo essere liberi? San Paolo ci aiuta a capire questa realtà complicata che è la libertà (...) 'Questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate al servizio gli uni degli altri'".

  "L'io assoluto, che non dipende da niente e da nessuno, sembra possedere realmente, in definitiva, la libertà. Sono libero se non dipendo da nessuno, se posso fare tutto quello che voglio. Ma proprio questa assolutizzazione dell'io è 'carne', cioè è degradazione dell'uomo, non è conquista della libertà: il libertinismo non è libertà, è piuttosto il fallimento della libertà".

  "La libertà si realizza paradossalmente nel servire" - ha sottolineato il Pontefice - "La nostra verità è che, innanzitutto, siamo creature, creature di Dio e viviamo nella relazione con il Creatore. Siamo esseri relazionali. E solo accettando questa nostra relazionalità entriamo nella verità, altrimenti cadiamo nella menzogna e in essa, alla fine, ci distruggiamo. (...) Solo una libertà condivisa è una libertà umana".

  "Vediamo che l'uomo ha bisogno di ordine, di diritto" - ha proseguito il Pontefice - "perché possa così realizzarsi la sua libertà che è una libertà vissuta in comune. (...) Se non c'è una verità comune dell'uomo quale appare nella visione di Dio, rimane solo il positivismo e si ha l'impressione di qualcosa di imposto in maniera anche violenta. Da ciò questa ribellione contro l'ordine ed il diritto come se si trattasse di una schiavitù".

  Nella Lettera di San Paolo c'è un accenno alla situazione un po' triste della comunità dei Galati, quando Paolo dice: "Se vi mordete e vi divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni con gli altri…".

  "Vediamo bene che anche oggi" - ha detto ancora il Santo Padre - "ci sono cose simili dove, invece di inserirsi nella comunione con Cristo, nel Corpo di Cristo che è la Chiesa, ognuno vuol essere superiore all'altro e con arroganza intellettuale vuol far credere che lui sarebbe migliore. E così nascono le polemiche che sono distruttive, nasce una caricatura della Chiesa, che dovrebbe essere un'anima sola ed un cuore solo".

  "In questo avvertimento di San Paolo" - ha concluso il Pontefice - "dobbiamo anche oggi trovare un motivo di esame di coscienza: non pensare di essere superiori all'altro, ma trovarci nell'umiltà di Cristo, trovarci nell'umiltà della Madonna, entrare nell'obbedienza della fede. Proprio così si apre realmente anche a noi il grande spazio della verità e della libertà nell'amore".

  Al termine della 'lectio divina', il Papa ha cenato con la comunità del Seminario Romano e quindi è rientrato in Vaticano.
BXVI-VISITA/.../SEMINARIO ROMANO MAGGIORE               VIS 20090223 (510)


CANONIZZAZIONE DIECI BEATI IN APRILE E OTTOBRE

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2009 (VIS). Alle 11:00 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre ha tenuto il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei seguenti Beati:

- Zygmunt Szczesny Felinski, di Wojutyn (attualmente Ucraina), Vescovo, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane della Famiglia di Maria, (1822-1895);

- Arcangelo Tadini, italiano, Sacerdote, Fondatore della Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth (1846-1912);

- Francisco Coll y Guitart, spagnolo, Sacerdote dell'Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani), Fondatore della Congregazione delle Suore Domenicane dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria (1812-1875);

- Josef Damian de Veuster, belga, Sacerdote della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria e dell'Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento dell'Altare (Picpus) (1840-1889);

- Bernardo Tolomei, italiano, Abate, Fondatore della Congregazione di Santa Maria del Monte Oliveto dell'Ordine di San Benedetto (1272-1348);

- Rafael Arnáiz Barón, spagnolo, Religioso dell'Ordine Cistercense della Stretta Osservanza (1911-1938);

- Nuno de Santa Maria Álvares Pereira, portoghese, Religioso dell'Ordine dei Carmelitani (1360-1431);

- Gertrude (Caterina) Comensoli, italiana, Vergine, Fondatrice dell'Istituto delle Suore del Santissimo Sacramento (1847-1903);

- Marie de la Croix (Jeanne) Jugan, francese, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Piccole Suore di Poveri (1792-1879);

- Caterina Volpicelli, italiana, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore (1839-1894).

  Al termine del Concistoro, il Papa ha stabilito che la cerimonia di canonizzazione dei Beati Arcangelo Tadini, Bernardo Tolomei, Nuno de Santa Maria Álvares Pereira, Gertrude (Caterina) Comensoli e Caterina Volpicelli, si terrà domenica 26 aprile 2009.

  La cerimonia di canonizzazione dei Beati Zygmunt Szczesny Felinski, Francisco Coll y Guitart, Josef Damian de Veuster, Rafael Arnáiz Barón e Marie de la Croix (Jeanne) Jugan, si terrà domenica 11 ottobre 2009.
OCL/CONCISTORO CANONIZZAZIONE/...                   VIS 20090223 (290)

CONSOLIDARE CULTURA ACCOGLIENZA CON CHI SOFFRE

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina i partecipanti al Convegno internazionale sul tema: "Le nuove frontiere della genetica e il rischio dell'eugenetica", promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita in occasione della XV Assemblea Generale, nei giorni 20 e 21 febbraio.

  Le conoscenze, "frutto dell'ingegno e della fatica di innumerevoli studiosi" - ha detto il Santo Padre - "consentono di giungere più facilmente non solo a una più efficace e precoce diagnosi delle malattie genetiche, ma anche a produrre terapie destinate ad alleviare le sofferenze dei malati e, in alcuni casi, perfino a restituire loro la speranza di riacquistare la salute".

  La collaborazione tra scienze diverse nell'ambito della ricerca - ha detto Benedetto XVI - "permette di evitare il rischio di un diffuso riduzionismo genetico, incline a identificare la persona esclusivamente con il riferimento all'informazione genetica e alle sue interazioni con l'ambiente. È necessario ribadire che l'uomo (...) porta con sé la forza del pensiero, che è sempre tesa alla verità su di sé e sul mondo".

  "Ogni essere umano" - ha proseguito il Pontefice - "dunque, è molto di più di una singolare combinazione di informazioni genetiche che gli vengono trasmesse dai genitori. (...) Ogni apparire nel mondo di una persona è sempre una nuova creazione".

  "Se si vuole entrare nel mistero della vita umana" - ha sottolineato il Pontefice - "quindi, è necessario che nessuna scienza si isoli, pretendendo di possedere l'ultima parola. Si deve condividere, invece, la comune vocazione per giungere alla verità pur nella differenza delle metodologie e dei contenuti propri a ogni scienza".

  In merito ai rischi dell'eugenetica, "che ha visto nel passato porre in essere forme inaudite di autentica discriminazione e violenza" e che nonostante la condanna dell'eugenetica "utilizzata con la violenza da un regime di stato", il Papa ha affermato che "si insinua una nuova mentalità che tende a giustificare una diversa considerazione della vita e della dignità personale fondata sul proprio desiderio e sul diritto individuale. Si tende, quindi, a privilegiare le capacità operative, l'efficienza, la perfezione e la bellezza fisica a detrimento di altre dimensioni dell'esistenza non ritenute degne. Viene così indebolito il rispetto che è dovuto a ogni essere umano, anche in presenza di un difetto nel suo sviluppo o di una malattia genetica che potrà manifestarsi nel corso della sua vita, e sono penalizzati fin dal concepimento quei figli la cui vita è giudicata come non degna di essere vissuta".

  "È necessario ribadire che ogni discriminazione esercitata da qualsiasi potere nei confronti di persone, popoli o etnie sulla base di differenze riconducibili a reali o presunti fattori genetici è un attentato contro l'intera umanità. Ciò che si deve ribadire con forza è l'uguale dignità di ogni essere umano per il fatto stesso di essere venuto alla vita. Lo sviluppo biologico, psichico, culturale o lo stato di salute non possono mai diventare un elemento discriminante".

  "È necessario, al contrario" - ha ribadito il Pontefice - "consolidare la cultura dell'accoglienza e dell'amore che testimoniano concretamente la solidarietà verso chi soffre, abbattendo le barriere che spesso la società erige discriminando chi è disabile e affetto da patologie, o peggio giungendo alla selezione ed al rifiuto della vita in nome di un ideale astratto di salute e di perfezione fisica. Se l'uomo viene ridotto ad oggetto di manipolazione sperimentale fin dai primi stadi del suo sviluppo, ciò significa che le biotecnologie mediche si arrendono all'arbitrio del più forte. La fiducia nella scienza non può far dimenticare il primato dell'etica quando in gioco vi è la vita umana".
AC/GENETICA:EUGENETICA/...                           VIS 20090223 (600)


CARDINALE POUPARD INVIATO SPECIALE AVIGNONE

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2009 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Lettera Pontificia, redatta in latino e data 26 gennaio, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Paul Poupard, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni che avranno luogo ad Avignone (Francia), il 7 e l'8 marzo, per commemorare il VII centenario dell'inizio del soggiorno avignonese dei Romani Pontefici (1309-1377).

  Il Cardinale Poupard sarà accompagnato da una Missione composta dal Canonico Jean Philibert, Rettore della Cattedrale Metropolitana di Notre-Dame des Doms di Avignon e dal Canonico Daniel Bréhier, Parroco di Carpentras e Presidente della Commissione Diocesana per l'arte sacra".
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/AVIGNONE               VIS 20090223 (120)


SDEGNO PER IMMAGINI BLASFEME PROGRAMMA TV IN ISRAELE

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2009 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico nel pomeriggio di ieri il seguente Comunicato:

  "L'Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa ha espresso pubblicamente lo sdegno e la protesta dei cristiani per le trasmissioni mandate in onda nei giorni scorsi dalla televisione privata israeliana 'Canale 10', nelle quali venivano ridicolizzati - con parole e immagini blasfeme - il Signore Gesù e la Beata Vergine Maria".

  "Le Autorità governative, subito interessate dal Nunzio Apostolico, hanno prontamente assicurato il proprio intervento al fine di interrompere tali trasmissioni e ottenere pubbliche scuse dalla stessa emittente".

  "Mentre si manifesta solidarietà ai cristiani di Terra Santa e si deplora un così volgare e offensivo atto di intolleranza verso il sentimento religioso dei credenti in Cristo, si rileva con tristezza come vengano offesi in modo così grave proprio dei figli di Israele, quali erano Gesù e Maria di Nazareth".
OP/PROTESTA PROGRAMMA BLASFEMO/...                   VIS 20090223 (170)


COMUNICATO RELATIVO COMMENTI ATTRIBUITI SANTA SEDE

CITTA' DEL VATICANO, 21 FEB. 2009 (VIS). In tarda mattinata il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Reverendo P. Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione:

  "Non di rado i mezzi di informazione attribuiscono al 'Vaticano', intendendo con ciò la Santa Sede, commenti e punti di vista che non possono esserle automaticamente attribuiti. La Santa Sede, infatti, quando intende esprimersi autorevolmente usa mezzi propri e modi consoni (comunicati, note, dichiarazioni)".

  "Ogni altro pronunciamento non ha lo stesso valore".

  "Anche di recente, si sono verificate attribuzioni non opportune. La Santa Sede, nei suoi organi rappresentativi, manifesta rispetto verso le autorità civili, che nella loro legittima autonomia hanno il diritto e il dovere di provvedere al bene comune".
OP/INFORMAZIONI SANTE SEDE/LOMBARDI               VIS 20090223 (130)


CATTEDRA DI SAN PIETRO E RUOLO PRIMAZIALE CHIESA DI ROMA

CITTA' DEL VATICANO, 22 FEB. 2009 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  "La pagina evangelica, che la liturgia ci fa meditare in questa settima Domenica del tempo ordinario, riferisce l'episodio del paralitico perdonato e guarito (Mc 2,1-12). (...) Questo racconto evangelico mostra che Gesù ha il potere non solo di risanare il corpo malato, ma anche di rimettere i peccati; ed anzi, la guarigione fisica è segno del risanamento spirituale che produce il suo perdono. In effetti, il peccato è una sorta di paralisi dello spirito da cui soltanto la potenza dell'amore misericordioso di Dio può liberarci, permettendoci di rialzarci e di riprendere il cammino sulla via del bene".

  "Nell'odierna domenica cade anche la festa della Cattedra di San Pietro, importante ricorrenza liturgica che pone in luce il ministero del Successore del Principe degli Apostoli. La Cattedra di Pietro simboleggia l'autorità del Vescovo di Roma, chiamato a svolgere un peculiare servizio nei confronti dell'intero Popolo di Dio. Subito dopo il martirio dei santi Pietro e Paolo, alla Chiesa di Roma venne infatti riconosciuto il ruolo primaziale in tutta la comunità cattolica, ruolo attestato già nel II secolo da Sant'Ignazio di Antiochia e da Sant'Ireneo di Lione. Questo singolare e specifico ministero del Vescovo di Roma è stato ribadito dal Concilio Vaticano II".

  "Cari fratelli e sorelle, questa festa mi offre l'occasione per chiedervi di accompagnarmi con le vostre preghiere, perché possa compiere fedelmente l'alto compito che la Provvidenza divina mi ha affidato quale Successore dell'apostolo Pietro", ha concluso il Santo Padre, ricordando infine che mercoledì prossimo, avrà inizio il tempo di Quaresima, con il suggestivo Rito delle Ceneri.
ANG/PECCATO:CATTEDRA PIETRO/...                       VIS 20090223 (310)


TELEGRAMMA CORDOGLIO MORTE CARDINALE PHAM DINH TUNG

CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2009 (VIS). Di seguito riportiamo il testo del telegramma di cordoglio che il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire al Vescovo Joseph Ngo Quang Kiet, Arcivescovo di Hà Nôi (Viet Nam), per la morte del Cardinale Paul Joseph Pham Dinh Tung, Arcivescovo emerito della medesima Arcidiocesi, avvenuta ieri, domenica 22 febbraio, all'età di 89 anni.

  "Appresa con tristezza la notizia del decesso del Signor Cardinale Paul Joseph Pham Dinh Tung, Arcivescovo emerito di Hà Nôi, suo predecessore, mi preme esprimerle la mia fervente unione nella preghiera con tutti i Vescovi del Viet Nam, con i fedeli dell'Arcidiocesi di Hà Nôi e di tutto il Paese, con la famiglia del defunto e con tutte le persone in lutto. Invoco Dio, Padre dal quale proviene ogni misericordia, d'accogliere presso di Sé, nella Sua pace e nella Sua luce, questo eminente Pastore, che in circostanze difficili ha servito la Chiesa con grande coraggio e con generosa fedeltà alla Sede di Pietro, dedicandosi instancabilmente all'annuncio del Vangelo. In segno di consolazione, a lei, al Vescovo Ausiliare della sua Arcidiocesi, ai Vescovi del Viet Nam, ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose, ai fedeli dell'Arcidiocesi di Hà Nôi, ai familiari del defunto Cardinale e alle persone che prenderanno parte alla liturgia esequiale, accordo di cuore la Benedizione apostolica".
TGR/MORTE CARDINALE PHAM DING TUNG               VIS 20090223 (240)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 23 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato l'Arcivescovo Timothy M. Dolan, Arcivescovo Metropolita di New York (superficie: 12.212; popolazione: 5.676.566; cattolici: 2.554.454; sacerdoti: 1.712; religiosi: 4.358; diaconi permanenti: 377), Stati Uniti d'America. L'Arcivescovo Dolan, finora Arcivescovo di Milwaukee (Stati Uniti d'America), succede al Cardinale Edward M. Egan, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi Metropolitana, presentata per raggiunti limiti d'età.

  Sabato 21 febbraio è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Andrzej Dziega, Arcivescovo Metropolita di Szczecin-Kamien (superficie: 12.754; popolazione: 1.060.120; cattolici: 1.000.000; sacerdoti: 655; religiosi: 371), Polonia. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Sandomierz (Polonia), è nato nel 1952 a Radzyn Podlaski (Polonia), è stato ordinato sacerdote nel 1977 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 2002. Succede all'Arcivescovo Zygmunt Kaminski del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Vincent Nguyên  Van Ban, Vescovo di Ban Mê Thuôt (superficie: 21.723; popolazione: 2.608.397; cattolici: 338.690; sacerdoti: 106, religiosi: 385), Viêt Nam. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Tuy Ho?, Phy Yên (Viêt Nam) ed è stato ordinato sacerdote nel 1993. E' stato finora Responsabile della formazione dei seminaristi della Diocesi di Quy Nhon e Professore nel Seminario Maggiore di Nha Trang (Viêt Nam).

- Ha nominato il Monsignore Joseph Spiteri, Nunzio Apostolico in Sri Lanka, elevandolo in pari tempo alla dignità arcivescovile. L'Arcivescovo eletto è nato a Sliema (Malta) nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. E' stato finora Consigliere di Nunziatura presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato.

- Ha nominato il Cardinale Giacomo Biffi, Arcivescovo emerito di Bologna, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del IX centenario della morte di Sant'Anselmo, che si terranno ad Aosta (Italia), dal 19 al 26 aprile 2009.
NER:RE:NN:NA/.../...                               VIS 20090223 (330)


venerdì 20 febbraio 2009

SRADICARE POVERTÀ E FAME, PROMUOVERE SVILUPPO RURALE


CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti alla Trentunesima Sessione del Consiglio dei Governatori del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), in occasione del trentesimo anniversario di istituzione.

  "Quando i paesi ricchi e le nazioni in via di sviluppo" - ha affermato il Pontefice - "si riuniscono per prendere decisioni congiunte e per determinare criteri specifici per il contributo di bilancio al Fondo, si può davvero affermare che i vari Stati Membri partecipano da eguali, esprimendo reciproca solidarietà e un impegno condiviso per sradicare la povertà e la fame. In un mondo sempre più interdipendente, processi decisionali congiunti di questo tipo sono essenziali per condurre gli affari internazionali con equità e previdenza".

  Il Santo Padre ha sottolineato l'importanza che l'IFAD pone "nel promuovere opportunità di lavoro nelle comunità rurali, con la finalità di renderle capaci, nel tempo, di raggiungere l'indipendenza dagli aiuti esterni. (...) In tal senso i progetti di 'credito rurale', concepiti per assistere i piccoli agricoltori e i lavoratori agricoli che non posseggono terreni, possono stimolare una più vasta economia e fornire una maggiore sicurezza alimentare per tutti".

  "Tali progetti aiutano le comunità indigene a svilupparsi sul proprio territorio, e a vivere in armonia con la propria cultura tradizionale, invece di essere obbligati a sradicarsi per cercare un lavoro in città sovraffollate, con tanti problemi sociali, dove frequentemente devono sopportare squallide condizioni di vita".

  "Il principio di sussidiarietà" - ha proseguito il Santo Padre - "esige che ogni gruppo nella società sia libero di dare il proprio contributo al bene comune. Troppo spesso, ai lavoratori agricoli nelle nazioni in via di sviluppo è negata tale opportunità, quando il loro lavoro è sfruttato con avidità e i loro prodotti dirottati verso mercati lontani, con pochi o nulli benefici per la comunità locale".

  Nel ringraziare l'IFAD per ciò che ha realizzato nei suoi trenta anni di attività, il Santo Padre ha affermato che: "è necessaria una rinnovata determinazione per agire in armonia e solidarietà con tutti i diversi elementi della famiglia umana per assicurare un equo accesso alle risorse della terra, ora e nel futuro".
  "L'obiettivo di sradicare l'estrema povertà e la fame, e di promuovere la sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale, lungi dall'essere troppo ambizioso o irrealistico, diventa, in questo contesto, imperativo che interpella tutta la comunità internazionale".
AC/.../IFAD                                       VIS 20090220 (400)


ATTENTO DISCERNIMENTO E FORMAZIONE SEMINARISTI

CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in Vaticano 40 Consiglieri e Membri della Pontificia Commissione per l'America Latina a conclusione dell'Assemblea Plenaria dedicata alla formazione sacerdotale nei seminari latinoamericani.

  Il Papa ha ricordato che la Commissione fu creata nel 1958 dal Predecessore Pio XII il quale "vide la necessità di creare un organismo della Santa Sede per intensificare e coordinare più strettamente l'opera svolta in favore dalla Chiesa in America Latina, davanti alla scarsità di sacerdoti e missionari". Giovanni Paolo II, a sua volta, "appoggiò e potenziò tale iniziativa, con il fine di ribadire la speciale sollecitudine pastorale del Successore di Pietro per le Chiese che pellegrinano in quelle amate terre".

  "L'anno passato" - ha proseguito il Pontefice - "ho ricevuto numerosi Vescovi dell'America Latina e del Caribe in Visita ad Limina Apostolorum. Ho dialogato con loro sulla realtà delle Chiese particolari a loro affidate (...). Accompagno tutti con le mie preghiere, affinché continuino ad esercitare con fedeltà e gioia il proprio servizio al Popolo di Dio, dando impulso nel momento attuale alla 'Missione continentale', che si sta avviando a seguito della Quinta Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e del Caribe".

  Il tema scelto per questa missione "Discepoli e missionari di Gesù Cristo perché i nostri popoli in Lui abbiano vita" - ha affermato il Santo Padre - "continua a orientare gli sforzi dei membri della Chiesa in quelle dilette Nazioni".

  "Quando ho presentato un bilancio del mio Viaggio Apostolico in Brasile ai membri della Curia Romana, mi si chiedeva: 'E' andata bene Aparecida, cercando la vita per il mondo, nel dare priorità al discepolato di Gesù Cristo e alla evangelizzazione? Era il ripiegamento su di sé scambiato per interiorità?'. A ciò rispondevo con certezza. 'No Aparecida ha deciso correttamente, precisamente perché mediante il nuovo incontro con Gesù Cristo e il suo Vangelo, e solo così, si suscitano le forze che ci rendono capaci di dare la risposta adeguata alle sfide del nostro tempo".

  "Per tutti noi" - ha rammentato Benedetto XVI - "il seminario è stato un tempo decisivo di discernimento e preparazione. In dialogo profondo con Cristo, si rafforzava il nostro desiderio di radicarci profondamente in Lui. In quegli anni, apprendemmo a sentirci nella Chiesa come a casa nostra (...). Per questo mi rallegra che questa Assemblea Plenaria abbia dedicato la sua attenzione alla situazione attuale dei Seminari in America Latina".

  "Per ottenere presbiteri secondo il cuore di Cristo, si deve porre la fiducia nell'azione dello Spirito Santo, più che nelle strategie e nei calcoli umani, e chiedere con grande fede al 'Signore della messe' che invii numerose e sante vocazioni al sacerdozio. (...) D'altra parte, la necessità di sacerdoti per affrontare le sfide del mondo di oggi, non deve indurre ad abbandonare un attento discernimento dei candidati, né trascurare le necessarie esigenze, anche le più rigorose, perché il processo formativo contribuisca a farne dei sacerdoti esemplari",

  "Di conseguenza, le raccomandazioni pastorali della presente Assemblea" - ha concluso il Pontefice - "devono essere un punto di riferimento imprescindibile per illuminare la missione dei Vescovi dell'America Latina e del Caribe in questo delicato ambito della formazione sacerdotale. Oggi più che mai, è necessario che i seminaristi, con retta intenzione e lasciando da parte qualunque altro interesse, aspirino al sacerdozio mossi unicamente dalla volontà di essere autentici discepoli e missionari di Gesù Cristo che, in comunione con i loro Vescovi, lo rendano presente con il loro ministero e testimonianza di vita".
AC/PLENARIA/COMMISSIONE AMERICA LATINA/...          VIS 20090220 (590)


PRIMA SESSIONE GRUPPO DI LAVORO VIETNAM-SANTA SEDE

CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2009 (VIS). Il 16 e 17 febbraio scorso, una Delegazione della Santa Sede, guidata dal Monsignor Pietro Parolin, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati, si è recata in Viet Nam, su invito del Governo, dove ad Hanoi ha partecipato alla Prima Sessione del Gruppo di Lavoro congiunto Viet Nam-Santa Sede relativa alle relazioni diplomatiche bilaterali.

  "Durante l'incontro" - si legge in un Comunicato - "il Vice-Ministro Nguyen Quoc Cuong ha sottolineato le linee costanti della politica vietnamita sulla libertà di credo come pure i risultati raggiunti negli anni recenti e lo stato attuale della questioni religiose. Il Vice-Ministro Cuong ha auspicato che la Santa Sede contribuisca attivamente alla vita della comunità cattolica in Vietnam, che si rafforzi la solidarietà fra le religioni e l'intera popolazione vietnamita, e che ci sia una forte coesione della Chiesa Cattolica in Vietnam con la Nazione, mediante contributi pratici all'edificazione del Paese".

  "Monsignor Pietro Parolin ha preso nota delle spiegazioni offerte dalla delegazione vietnamita circa la politica sulla libertà di religione e di credo, riconoscendo che in Vietnam ci sono stati sviluppi positivi nella vita religiosa e augurando che le questioni ancora pendenti nelle relazioni bilaterali fra il Vietnam e la Santa Sede possano essere risolte grazie alla buona volontà e mediante un dialogo sincero. Monsignor Parolin ha sottolineato la linea della Santa Sede di rispetto dell'indipendenza e della sovranità del Vietnam, a motivo della quale le attività religiose della Chiesa non si proporranno di raggiungere degli scopi politici. Ha inoltre sottolineato che l'insegnamento della Chiesa invita i fedeli ad essere buoni cittadini, che si adoperano per il bene comune del Paese".

  (...) "Le parti hanno anche riconosciuto gli sviluppi incoraggianti delle relazioni fra il Vietnam e la Santa Sede avvenuti a partire dal 1990; si sono inoltre trovate d'accordo (...) che si dovranno compiere sforzi maggiori per promuoverli ulteriormente. Le parti hanno deciso di tenere un secondo incontro del gruppo di lavoro congiunto, in data e luogo da definire".
OP/RIUNIONE LAVORO/SANTA SEDE:VIETNAM               VIS 20090220 (210)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate tre Presuli della Conferenza Episcopale della Nigeria, in Visita "ad Limina Apostolorum"

    - Il Vescovo Joseph Danlami Bagobiri, di Kafanchan.

    - Il Vescovo John Niyiring, O.S.A., di Kano.

    - Il Vescovo Martin Igwemezie Uzoukwu, di Minna.
AL/.../...                                 VIS 20090220 (60)

giovedì 19 febbraio 2009

PROMUOVERE MISSIONE CONTINENTALE PROCLAMATA APARECIDA

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano 150 Membri della Comunità del Pontificio Collegio Pio Latino Americano di Roma, istituito nel 1858, per accogliere i seminaristi e negli ultimi trenta anni, anche diaconi e sacerdoti, e che ha formato oltre 4.000 alunni.

  Il Papa si è rivolto agli studenti come agli eredi di un "ricco patrimonio umano e spirituale che occorre perpetuare e arricchire con un serio studio delle diverse discipline ecclesiastiche e vivendo con gioia l'universalità della Chiesa".

  Sottolineando che i seminaristi sono frutto della "diffusione del messaggio redentore di Cristo nella storia", il Santo Padre ha ricordato che essi provengono da diversi paesi "nei quali più di cinquecento anni fa, coraggiosi missionari fecero conoscere Gesù, nostro Salvatore. Così, con il Battesimo, quelle genti si aprirono alla vita della grazia che li rendeva figli adottivi di Dio e ricevettero lo Spirito Santo che fecondò le loro culture, purificandole e sviluppando i semi che il Verbo incarnato aveva posto in loro, orientandoli verso il cammino del Vangelo".

  "I Vescovi hanno inviato i futuri sacerdoti al Pontificio Collegio Pio Latino Americano per ricolmarsi della sapienza di Cristo crocifisso, in modo che, nel rientrare alle loro diocesi, possano porre questo tesoro a disposizione degli altri nei diversi incarichi che saranno loro affidati. Per fare ciò occorre utilizzare bene il tempo durante il soggiorno a Roma. La costanza nello studio e la ricerca rigorosa (...) promuoveranno in voi una vita spirituale radicata nella Parola di Dio e sempre alimentata dalla ricchezza incomparabile dei sacramenti".

  Benedetto XVI ha sottolineato che "l'amore e l'adesione alla Sede Apostolica è una delle caratteristiche più rilevanti dei popoli latinoamericani e del Caribe" e, nel ricordare la sua visita ad Aparecida (Brasile, 2007) per la conclusione della Quinta Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano, ha affermato: "Con la mia presenza ho inteso esortare i Vescovi dell'America Latina a riflettere sull'elemento fondamentale per ravvivare la fede della Chiesa pellegrina in quelle amate terre: condurre tutti i nostri fedeli ad essere discepoli e missionari di Gesù Cristo, perché i nostri popoli in Lui abbiano la vita".

  Infine il  Santo Padre ha invitato i Membri del Pontificio Collegio Pio Latino Americano ad "associarsi con entusiasmo allo spirito, dimostrato nel dinamismo con il quale tutte quelle diocesi hanno iniziato, o stanno iniziando, la 'Missione continentale' promossa ad Aparecida, iniziativa che faciliterà la realizzazione di programmi catechetici e pastorali destinati alla formazione e allo sviluppo di comunità cristiane evangelizzate e missionarie".
AC/.../PONTIFICIO COLLEGIO PIO LATINO AMERICANO   VIS 20090219 (440)


MINISTRO BRITANNICO BROWN RICEVUTO DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2009 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico nella tarda mattinata di oggi, il seguente Comunicato:

  "Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza l'Onorevole Gordon Brown, Primo Ministro di Sua Maestà Britannica, il quale, con le altre Personalità del seguito, ha successivamente incontrato Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato dal Vescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "I cordiali colloqui hanno permesso di soffermarsi sull'attuale crisi economica mondiale e sul dovere di proseguire con le iniziative a favore dei Paesi meno sviluppati e di favorire la collaborazione su progetti di promozione umana, rispetto dell'ambiente e sviluppo sostenibile. Si è auspicato un rinnovato impegno della comunità internazionale per risolvere i conflitti in atto, particolarmente in Medio Oriente. Non si è mancato, infine, di passare in rassegna alcuni temi bilaterali, di interesse soprattutto per la comunità cattolica nel Regno Unito".
OP/UDIENZA/BROWN                               VIS 20090219 (170)


RIUNIONE COMMISSIONE BILATERALE SANTA SEDE-ISRAELE

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2009 (VIS). Un Comunicato reso pubblico oggi, rende noto che: "La Commissione bilaterale permanente di lavoro fra la Santa Sede e lo Stato di Israele si è riunita questa mattina, 18 febbraio 2009, presso il Ministero degli Affari Esteri, per proseguire i negoziati sull'Accordo economico', riguardante questioni fiscali e di proprietà".

  "L'incontro è stato caratterizzato da grande cordialità e spirito di collaborazione. Sono stati compiuti dei progressi e le Delegazioni hanno rinnovato il loro comune impegno a concludere l'Accordo il prima possibile. Il prossimo incontro di questa Commissione di lavoro si terrà il 7 aprile 2009".
OP/ACCORDO/COMMISSIONE SANTA SEDE:ISRAELE        VIS 20090219 (110)

ESERCIZI SPIRITUALI DEL PAPA E DELLA CURIA ROMANA

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2009 (VIS). Il 1° marzo prossimo, prima Domenica di Quaresima, avranno inizio gli Esercizi Spirituali del Papa e della Curia Romana. Le Meditazioni saranno proposte dal Cardinale Francis Arinze, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

  "Il sacerdote incontra Gesù e lo segue". è il tema degli Esercizi Spirituali, che si terranno nella Cappella "Redemptoris Mater".
 
  Gli Esercizi cominceranno alle 18:00 con l'Esposizione Eucaristica, la Celebrazione dei Vespri, la Meditazione, l'Adorazione e la Benedizione Eucaristica. Tutti i giorni, alle 9:00, si terranno la Celebrazione delle Lodi e la Meditazione; alle 10:15 la celebrazione dell'Ora Terza e la seconda Meditazione. Nel pomeriggio, alle 17:00, terza Meditazione e alle 17:45 Vespri, Adorazione e Benedizione Eucaristica.

  Gli Esercizi spirituali si concluderanno sabato 7 marzo, con la celebrazione delle Lodi e la Meditazione conclusiva alle ore 9:00.

  Nel corso degli Esercizi Spirituali saranno sospese tutte le Udienze Pontificie, compresa  l'Udienza Generale di Mercoledì 4 marzo.
PD/ESERCIZI SPIRITUALI:CURIA/ARINZE                  VIS 20090219 (170)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale della Nigeria, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Charles Hammawa, di Jalingo.

    - Il Vescovo James Naanman Daman, O.S.A., di Shendam.

    - Il Vescovo Christopher Shaman Abba, di Yola

    - L'Arcivescovo Matthew Man-oso Ndagoso, di Kaduna.
AL/.../...                                         VIS 20090219 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 19 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato l'Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Nunzio Apostolica in Guatemala, finora Nunzio Apostolico in Burundi.
NN/.../GALLAGHER                                 VIS 20090219 (30)

mercoledì 18 febbraio 2009

BEDA IL VENERABILE SANTO ED ERUDITO

CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato a San Beda il Venerabile, la catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di oltre 15.000 persone.

  San Beda nacque in Northumbria, nel Nord-Est dell'Inghilterra, nell'anno 672/673. All'età di 7 anni i suoi parenti lo affidarono all'abate del vicino monastero benedettino perché venisse educato. "Di fatto, Beda divenne" - ha precisato il Santo Padre - "una delle più insigni figure di erudito dell'alto Medioevo. (...) L'insegnamento e la fama degli scritti gli procurarono molte amicizie con le principali personalità del suo tempo, che lo incoraggiarono a proseguire nel suo lavoro da cui in tanti traevano beneficio".

  "Le Sacre Scritture sono la fonte costante della riflessione teologica di Beda. (...) Egli commenta la Bibbia leggendola in chiave cristologica, cioè riunisce due cose: da una parte ascolta che cosa dice esattamente il testo (...); dall'altra parte, è convinto che la chiave per capire la Sacra Scrittura come unica Parola di Dio è Cristo e con Cristo, nella sua luce, si capisce l'Antico e il Nuovo Testamento come 'una' Sacra Scrittura. Le vicende dell'antico e del Nuovo Testamento vanno insieme, sono cammino verso Cristo, benché espresse in segni e istituzioni diverse (è quella che egli chiama 'concordia sacramentorum')".

  "E come per la costruzione dell'antico tempio contribuirono anche genti pagane, mettendo a disposizione materiali pregiati e l'esperienza tecnica dei loro capimastri, così all'edificazione della Chiesa contribuiscono apostoli e maestri provenienti non solo dalle antiche stirpi ebraica, greca e latina, ma anche dai nuovi popoli, tra i quali Beda si compiace di enumerare gli Iro-Celti e gli Anglo-Sassoni".

  "Un altro tema amato da Beda è la storia della Chiesa" - ha ricordato Benedetto XVI - "Nei 'Chronica Maiora' Beda traccia una cronologia che diventerà la base del Calendario universale 'ab incarnatione Domini' (...). Infine redige con rigore documentario (...) la 'Storia Ecclesiastica dei Popoli Angli', per la quale è riconosciuto come 'il padre della storiografia inglese".

  "I tratti caratteristici della Chiesa che Beda ama evidenziare sono: a) la cattolicità come fedeltà alla tradizione e insieme apertura agli sviluppi storici, e come ricerca della 'unità nella molteplicità (...); l'apostolicità e la romanità: a questo riguardo ritiene di primaria importanza convincere tutte le Chiese Iro-Celtiche e dei Pitti a celebrare unitariamente la Pasqua secondo il calendario romano".

  "Beda fu anche un insigne maestro di teologia liturgica" - ha proseguito il Pontefice - "Nelle Omelie sui Vangeli domenicali e festivi, svolge una vera mistagogia, educando i fedeli a celebrare gioiosamente i misteri della fede e a riprodurli coerentemente nella vita, in attesa della loro piena manifestazione al ritorno di Cristo, quando, con i nostri corpi glorificati, saremo ammessi in processione offertoriale all'eterna liturgia del cielo".

  "Grazie a questo suo modo di fare teologia intrecciando Bibbia, Liturgia e Storia, Beda ha un messaggio attuale per i diversi 'stati di vita' del cristiano: agli studiosi (...) ricorda due compiti essenziali: scrutare le meraviglie della Parola di Dio per presentarle in forma attraente ai fedeli; esporre le verità dogmatiche evitando le complicazioni eretiche e attendendosi alla 'semplicità cattolica', con l'atteggiamento dei piccioli e umili ai quali Dio si compiace di rivelare i misteri del Regno".

  "I pastori, per parte loro, devono dare la priorità alla predicazione, non solo mediante il linguaggio verbale o agiografico, ma valorizzando anche icone, processioni e pellegrinaggi (...); alle persone consacrate (...) Beda raccomanda di curare l'apostolato, (...) sia collaborando con i Vescovi in attività pastorali di vario tipo a favore delle giovani comunità cristiane, sia rendendosi disponibili alla missione evangelizzatrice presso i pagani, fuori del proprio paese".

  Il Santo Erudito afferma che "Cristo Sposo vuole una Chiesa industriosa (...), intenta a dissodare altri campi (...) cioè a inserire il Vangelo nel tessuto sociale e nelle istituzioni culturali. In questa prospettiva il santo Dottore esorta i fedeli laici ad essere assidui all'istruzione religiosa (...). Insegna loro come pregare continuamente, (...) offrendo tutte le azioni come sacrificio spirituale in unione con Cristo".

  Beda il Venerabile morì nel maggio dell'anno 735. "Con le sue opere, Beda contribuì efficacemente alla costruzione di una Europa cristiana".
AG/BEDA IL VENERABILE/...                                   VIS 20090218 (660)


ORDINAMENTO GIURIDICO GIUSTO CHE PROTEGGA VITA UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2009 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

  "Al termine dell'Udienza Generale, il Santo Padre ha incontrato brevemente la Signora Nancy Pelosi, 'Speaker of the House' della Camera dei Deputati degli Stati Uniti, e il seguito: Sua Santità ha colto l'occasione per illustrare che la legge morale naturale e il costante insegnamento della Chiesa sulla dignità della vita umana dal concepimento alla morte naturale impongono a tutti i cattolici, e specialmente ai legislatori, ai giuristi e ai responsabili del bene comune della società, di cooperare con tutti gli uomini e le donne di buona volontà per promuovere un ordinamento giuridico giusto, inteso a proteggere la vita umana in ogni suo momento".
OP/VITA UMANA/PELOSI                                       VIS 20090218 (140)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo José Negri, P.I.M.E., Vescovo della Diocesi di Blumenau (superficie: 3.740; popolazione: 580.400; cattolici: 407.000; sacerdoti: 59; religiosi: 93; diaconi permanenti: 31), Brasile. Il Vescovo Negri, finora Ausiliare di Florianópolis (Brasile), succede al Vescovo Angelico S?ndalo Bernardino, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Reverendo Matthias Heinrich, Vescovo Ausiliare di Berlin (superficie: 31.200; popolazione: 5.794.507; cattolici: 392.701; sacerdoti: 385; religiosi: 791; diaconi permanenti: 27), Repubblica Federale di Germania. Il Vescovo eletto è nato a Berlin (Repubblica Federale di Germania), nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. E' stato finora Canonico del Capitolo Metropolitano e Vicario Episcopale per il Dipartimento del Personale nell'ufficio pastorale della Curia arcivescovile della medesima Arcidiocesi. Succede al Vescovo Wolfgang Weider, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Il Santo Padre ha confermato l'elezione del Padre Anselm van der Linde, O.Cist., Segretario della Congregazione Cistercense di Mehrerau ed Insegnante di religione presso il "Collegium Sancti Bernardi" del medesimo monastero e lo ha nominato Abate Ordinario dell'Abbazia territoriale di Wettingen-Mehrerau (Austria).
NER:RE:NEA:NA/..../...                               VIS 20090218 (220)


martedì 17 febbraio 2009

CORDOGLIO PER LA MORTE DEL CARDINALE KIM SOU-HWAN

CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico il telegramma di cordoglio che il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto pervenire al Cardinale Nicholas Cheong Jinsuk, Arcivescovo di Seoul (Corea), per la morte del Cardinale Stephen Kim Sou-hwan, Arcivescovo emerito della medesima Arcidiocesi, avvenuta ieri, all'età di 86 anni. 

  "Profondamente addolorato nell'apprendere la notizia della morte del Cardinale Stephen Kim Sou-Hwan, porgo sentite condoglianze a lei e a tutti il popolo coreano. Nel ricordare con gratitudine il lavoro svolto per lunghi anni dal Porporato a servizio della comunità cattolica di Seoul e i suoi numerosi anni di fedele servizio al Santo Padre quale Membro del Collegio Cardinalizio, mi unisco a lei nella preghiera affinché Dio, nostro Padre Misericordioso, gli conceda la ricompensa delle sue fatiche e accolga la sua nobile anima nella gioia e nella pace del Regno celeste. A tutti i familiari del Cardinale Kim e a tutti i presenti riuniti per la Messa solenne di sepoltura cristiana, di cuore imparto la mia Benedizione Apostolica in segno di consolazione e fortezza nel Signore".
TGR/MORTE KIM SOU-HWAN/JINSUK                       VIS 20090217 (190)


NUOVE FRONTIERE GENETICA E IL RISCHIO DELL'EUGENETICA

CITTA' DEL VATICANO, 17 FEB. 2009 (VIS). Questa mattina nella Sala Stampa della Santa Sede ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione del Convegno "Le nuove frontiere delle genetica e il rischio dell'eugenetica", promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita, in occasione della XV Assemblea Generale (Vaticano - Aula Nuova del Sinodo, 20-21 febbraio 2009).

  Alla presentazione sono intervenuti l'Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, il Monsignor Ignacio Carrasco de Paula, Cancelliere e il Professor Bruno Dallappiccola, docente di Genetica Medica all'Università "La Sapienza" di Roma.

  "Saranno relatori del Convegno" - ha informato l'Arcivescovo Fisichella - "scienziati provenienti da diverse Università e tratteranno il tema sotto differenti prospettive: da quella prettamente biomedica a quella legale, dalla riflessione filosofica e teologica a quella sociologica".

  "Grazie al grande lavoro svolto nell'ultimo decennio soprattutto sotto la direzione di F. Collins circa lo 'Human Genome Data Base' è possibile la mappatura di migliaia di geni che permettono la conoscenza di diverse tipologie di malattie e viene offerta spesso la concreta possibilità di superare la patologia ereditaria".

  "Scopo del Congresso sarà quello di verificare se all'interno della sperimentazione genetica sono presenti aspetti che tendono e attuano di fatto un'azione eugenetica". Questo dato, ha precisato il Presule, "si esprime in diversi progetti di ordine scientifico, biologico, medico, sociale e politico; tutti più o meno collegati tra di loro. Tali progetti comportano un giudizio etico soprattutto quando si vuole sostenere che si attua una simile azione eugenetica in nome di una 'normalità' di vita da offrire agli individui".

  "Questa mentalità certamente riduttiva, ma presente, tende a considerare che ci siano persone che hanno meno valore di altre, sia a causa della loro condizione di vita quali la povertà o la mancanza di educazione, sia a causa della loro condizione fisica ad esempio i disabili, i malati psichici, le persone in cosiddetto 'stato vegetativo', le persone anziane con gravi patologie".

  "Non sempre le istanze della scienza medica trovano l'accordo del filosofo e del teologo. Se da una parte, la tentazione di considerar il corpo come materia è spesso facile da riscontrare in alcuni, dall'altra, la preoccupazione perché mai si dimentichi l'unità fondamentale di ogni persona (...) è una istanza che non può essere emarginata né sottaciuta".

  "Certo può crescere e deve progredire la ricerca per poter dare sollievo a ogni persona, ma nello stesso tempo si è chiamati a far crescere e progredire la coscienza etica senza la quale ogni conquista rimarrebbe sempre e solo parziale".

  Monsignor Carrrasco ha affermato nel suo intervento che: "Tra le grandi scoperte di questi inizi di un nuovo millennio, il Progetto del Genoma Umano (HGP), occupa un posto di assoluta rilevanza (...). Se per la medicina, e non solo per essa, la conoscenza del genoma umano è assolutamente essenziale, altrettanta importanza riveste l'individuazione delle conseguenze etiche, legali e sociali".

  "L'eugenetica rappresenta oggi" - ha affermato Monsignor Carrasco - "la principale strumentalizzazione discriminatoria delle scoperte della scienza genetica. E' questo il punto che il Congresso si proporne di esplorare. Ovviamente l'obiettivo principale è richiamare l'attenzione di tutti sui notevoli benefici che possiamo ottenere dalla ricerca genetica se, come sembra corretto e auspicabile, vengono indirizzati verso di essa sia l'impegno dei ricercatori che gi investimenti pubblici e privati, superando la tentazione delle apparenti scorciatoie proposte dalla eugenetica".

  "La diffusione delle analisi gnomiche" - ha affermato il Professor Dallapiccola - "è però destinata non solo a medicalizzare la vita delle persone, ma anche a trasformare la figura del medico. (...) L'era postgenomica rischia di produrre un'ulteriore involuzione della figura del medico, destinato, forse, a diventare un 'genomicista', cioè un addetto all'interpretazione dei dati sofisticati che escono da qualche strumento di elevata tecnologia".

  "Per questo, si deve essere critici tanto nei confronti dei 'riduzionisti', che ritengono che il sequenziamento del genoma umano sia sufficiente a chiarire il senso della vita umana, quanto nei confronti dei 'deterministi', che credono di riuscire a predire, solo attraverso la lettura del DNA, il destino biologico di una persona".
OP/CONGRESSO GENETICA:EUGENETICA/FISICHELLA    VIS 20090217 (670)


lunedì 16 febbraio 2009

VESCOVI NIGERIA: COMBATTERE OGNI FORMA DISCRIMINAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2009 (VIS). Questa mattina, nel ricevere i Presuli della Conferenza Episcopale della Nigeria al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", il Santo Padre Benedetto XVI ha sottolineato nel suo discorso che in questi ultimi anni "Dio Onnipotente ha benedetto la Chiesa nel Paese con una generosa crescita, particolarmente visibile nel numero di nuovi cristiani che hanno ricevuto Cristo nel loro cuore e accettano con gioia la Chiesa quale 'colonna e sostegno della verità'".

  "L'abbondanza di vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa è un evidente segno dell'opera dello Spirito fra di voi. L'espansione nella Chiesa richiede una speciale attenzione nella pianificazione diocesana e nell'addestramento del personale con attività di formazione per facilitare il necessario approfondimento della fede delle persone. (...) I passi indispensabili sono: l'insegnamento dell'arte della preghiera, l'incoraggiamento alla partecipazione alla liturgia e ai sacramenti, una predicazione saggia e pertinente, l'istruzione catechetica, e la guida spirituale e morale. Da queste basi la fede fiorisce nella virtù cristiana e fa sorgere parrocchie piene di vita ed un servizio generoso alla comunità più ampia".

  "La celebrazione della liturgia" - ha proseguito il Pontefice - "è una fonte privilegiata di rinnovamento della vita cristiana. Vi lodo nei vostri sforzi di mantenere il giusto equilibrio fra momenti di contemplazione e gesti esteriori di partecipazione e gioia nel Signore". Nel ricordare uno degli argomenti dell'imminente Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, i conflitti etnici, il Santo Padre ha ricordato che: "La meravigliosa immagine della Gerusalemme Celeste, il riunirsi di innumerevoli uomini e donne di ogni tribù e lingua e popoli e nazioni redenti dal sangue di Cristo, vi incoraggia ad affrontare la sfida dei conflitti etnici dovunque si presentino, anche all'interno della Chiesa".

  "Esprimo il mio apprezzamento" - ha detto in merito il Papa - "a quanti fra voi hanno accettato una missione pastorale fuori dei confini del proprio gruppo regionale o linguistico e ringrazio i sacerdoti e le persone che vi hanno accolto e sostenuto. (...) Non c'è spazio nella Chiesa per nessun tipo di divisione. (...) Tutti i credenti, specialmente i seminaristi e i sacerdoti, cresceranno in maturità e generosità facendo in modo che il messaggio del Vangelo purifichi e superi ogni possibile ristrettezza di prospettive locali".

  "Vorrei sottolineare" - ha detto ancora il Pontefice - "la missione del Vescovo di sostenere l'importante realtà sociale ed ecclesiale del matrimonio e della famiglia. Con la collaborazione di sacerdoti e di laici ben preparati, esperti e coppie di coniugi, voi eserciterete con responsabilità e zelo la vostra sollecitudine in questa area di priorità pastorale".

  "Un importante servizio alla Nazione" - ha ricordato inoltre il Papa - "avete dimostrato con il vostro impegno nel dialogo interreligioso in particolare con l'Islam, dove con pazienza e perseveranza, avete forgiato saldi rapporti di rispetto, amicizia e collaborazione pratica con altri gruppi religiosi".

  "La vostra dedizione a trarre dai principi cattolici commenti illuminati sugli attuali problemi nazionali è grandemente apprezzata. La legge naturale, iscritta dal Creatore nel cuore di ogni essere umano, e il Vangelo, adeguatamente compreso e applicato alle realtà civili e politiche, non riducono in nessun modo la sfera di opzioni politiche valide. Al contrario, entrambi costituiscono una garanzia offerta a tutti i cittadini per una vita di libertà, con rispetto per la loro dignità di persone, protezione dalla manipolazione ideologica e l'abuso basato sulla legge del più forte".

  "Con fiducia nel Signore, continuate ad esercitare la vostra autorità episcopale in lotta contro ingiuste pratiche e la corruzione, contro tutte le cause e forme di discriminazione e criminalità, specialmente il degradante trattamento della donna e la deplorevole pratica del rapimento. Promuovendo la Dottrina Sociale Cattolica voi offrite un leale contributo al vostro Paese e partecipate al consolidamento di un ordine nazionale basato sulla solidarietà e su di una cultura dei diritti umani".
AL/.../NIGERIA                                           VIS 20090216 (640)


CIVITAS VATICANA IRRADIAZIONE SOLIDARIETÀ E BENE COMUNE

CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti al Convegno di Studi promosso per celebrare lo LXXX anniversario di fondazione dello Stato della Città del Vaticano.

  "Per chi opera quotidianamente a servizio della Santa Sede" - ha affermato Papa Benedetto XVI - "o per chi vive nell'Urbe è un dato di fatto scontato che esista nel cuore di Roma un piccolo Stato sovrano, ma non a tutti è noto che esso è frutto di un processo storico alquanto tormentato, che ne ha reso possibile la costituzione, motivata da alti ideali di fede e da lungimirante consapevolezza delle finalità a cui doveva rispondere".

  Nel sottolineare che il venerato Predecessore Pio XI "dei Patti Lateranensi fu il primo e principale artefice e protagonista" e "il vero fondatore e il primo costruttore dello Stato della Città del Vaticano", Papa Benedetto ha affermato che: "Gli studi storici tuttora in corso sul suo pontificato fanno sempre più percepire la grandezza di Papa Ratti, il quale guidò la Chiesa nei difficili anni fra le due guerre mondiali. (...) Durante il suo pontificato il 'Papa Bibliotecario' dovette misurarsi con le difficoltà e le persecuzioni che la Chiesa subiva in Paesi quali il Messico e la Spagna e con la lotta che ad essa portarono i totalitarismi sorti e consolidatisi in quegli anni".

  "Lo Stato della Città del Vaticano" - ha proseguito Benedetto XVI - "sorto a seguito dei Patti Lateranensi e in particolare del Trattato, fu considerato da Pio XI uno strumento per garantire la necessaria indipendenza da ogni potestà umana, per dare alla Chiesa e al suo Supremo Pastore la possibilità di adempiere pienamente al mandato ricevuto da Cristo Signore".

  "Il significativo anniversario, che in questi giorni stiamo commemorando" - ha sottolineato il Pontefice - "è dunque motivo di profondo ringraziamento al Signore, che guida le sorti della sua Chiesa nelle vicende spesso turbolente del mare della storia, ad assiste il suo Vicario in terra nello svolgimento del suo ufficio di 'Christianae religionis summus Antistes'".

  "La 'Civitas Vaticana' è in verità un  punto quasi invisibile sui mappamondi della geografia mondiale" - ha rilevato ancora il Papa - "uno Stato minuto ed inerme privo di eserciti temibili, apparentemente irrilevante nelle grandi strategie geopolitiche internazionali. Eppure, questo presidio visibile dell'assoluta indipendenza della Santa Sede, è stato ed è centro di irradiazione di una costante azione a favore della solidarietà e del bene comune".

  "Lo Stato Vaticano, che racchiude in sé tesori di fede, di storia, di arte, custodisce un patrimonio prezioso per l'umanità intera. Dal suo cuore, dove presso la tomba di San Pietro abita il Papa, si leva un incessante messaggio di vero progresso sociale, di speranza, di riconciliazione e di pace".

  "Possa la Città del Vaticano" - ha auspicato il Papa al termine del suo discorso - "essere sempre più una vera 'città sul monte', luminosa grazie alle convinzioni e alla generosa dedizione di quanti vi operano al servizio della missione ecclesiale del Successore di Pietro".
.../80 ANNIVERSARIO SCV/...                           VIS 20090216 (500)


PRESIDENTI, RELATORE E SEGRETARI SPECIALI SINODO AFRICA


CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato i Presidenti Delegati, il Relatore Generale e i Segretari Speciali della Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, in programma in Vaticano dal 4 al 25 ottobre 2009, sul tema: "La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. 'Voi siete il sale della terra... voi siete la luce del mondo'" (Mt 5, 13.14).

  Presidenti Delegati sono il Cardinale Francis Arinze, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; il Cardinale Théodore-Adrien Sarr, Arcivescovo di Dakar (Senegal) e il Cardinale Wilfrid Fox Napier, O.F.M., Arcivescovo di Durban (Sud Africa).

  Relatore Generale è il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Arcivescovo di Cape Coast (Ghana) e Segretari Speciali sono l'Arcivescovo Damião António Franklin, di Luanda (Angola) e il Vescovo Edmond Djitangar, di Sarh (Ciad).
.../NOMINE SECONDO SINODO AFRICA/...                   VIS 20090216 (160)


ANGELUS: FARE FREQUENTE RICORSO SACRAMENTO CONFESSIONE


CITTA' DEL VATICANO, 15 FEB. 2009 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  "Cari fratelli e sorelle! In queste domeniche, l'evangelista San Marco ha offerto alla nostra riflessione una sequenza di varie guarigioni miracolose. Oggi ce ne presenta una molto singolare, quella di un lebbroso sanato (cfr Mc 1,40-45) (...) Secondo l'antica legge ebraica, la lebbra era considerata non solo una malattia, ma la più grave forma di 'impurità'. Spettava ai sacerdoti diagnosticarla e dichiarare immondo il malato, il quale doveva essere allontanato dalla comunità e stare fuori dall'abitato, fino all'eventuale e ben certificata guarigione. La lebbra perciò costituiva una sorta di morte religiosa e civile, e la sua guarigione una specie di risurrezione".

  "Nella lebbra è possibile intravedere un simbolo del peccato, che è la vera impurità del cuore, capace di allontanarci da Dio. Non è in effetti la malattia fisica della lebbra, come prevedevano le vecchie norme, a separarci da Lui, ma la colpa, il male spirituale e morale. (...) I peccati che commettiamo ci allontanano da Dio, e, se non vengono confessati umilmente confidando nella misericordia divina, giungono sino a produrre la morte dell'anima. (...) Nella sua passione, Gesù diventerà come un lebbroso, reso impuro dai nostri peccati, separato da Dio: tutto questo farà per amore, al fine di ottenerci la riconciliazione, il perdono e la salvezza".

  "Nel Sacramento della Penitenza Cristo crocifisso e risorto, mediante i suoi ministri, ci purifica con la sua misericordia infinita, ci restituisce alla comunione con il Padre celeste e con i fratelli, ci fa dono del suo amore, della sua gioia e della sua pace".

  "Cari fratelli e sorelle" - ha concluso il Pontefice - "invochiamo la Vergine Maria, che Dio ha preservato da ogni macchia di peccato, affinché ci aiuti ad evitare il peccato e a fare frequente ricorso al Sacramento della Confessione, il Sacramento del Perdono, che oggi va riscoperto ancor più nel suo valore e nella sua importanza per la nostra vita cristiana".
ANG/CONFESSIONE/...                               VIS 20090216 (360)


CONCISTORO PER ALCUNE CAUSE DI CANONIZZAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2009 (VIS). Sabato 21 febbraio, alle ore 11:00, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, avrà luogo, durante la celebrazione dell'Ora Sesta, il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati:

- Zygmunt Szczesny Felinski, Vescovo, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane della Famiglia di Maria;

- Arcangelo Tadini, Sacerdote, Fondatore della Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth;

- Francisco Coll y Cuitart, Sacerdote dell'Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani), Fondatore della Congregazione delle Suore Domenicane dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria;

- Josef Damian de Veuster, Sacerdote della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria e dell'Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento dell'Altare (Picpus);

- Bernardo Tolomei, Abate, Fondatore della Congregazione dei Santa Maria di Monte Oliveto dell'Ordine di San Benedetto;

- Rafael Arnáiz Barón, Religioso dell'Ordine Cistercense della Stretta Osservanza;

- Nuno de Santa Maria Álvares Pereira, Religioso dell'Ordine dei Carmelitani;

- Gertrude (Caterina) Comensoli, Vergine, Fondatrice dell'Istituto delle Suore del Santissimo Sacramento;

- Marie de la Croix (Jeanne) Jugan, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Piccole Suore di Poveri;

- Caterina Volpicelli, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore.
OCL/CONCISTORO CANONIZZAZIONE/...                   VIS 20090216 (190)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- L'Arcivescovo Bruno Musarò, Nunzio Apostolico in Perù.

  - Sei Presuli della Conferenza Episcopale della Nigeria, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Richard Anthony Burke, S.P.S., di Benin City ed Amministratore Apostolico "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" di Warri, con l'Ausiliare di Warri Vescovo John 'Oke Afareha.

    - Il Vescovo Gabriel Ghieakhomo Dunia, di Auchi.

    - Il Vescovo Augustine Obiora Akubeze, di Uromi.

    - L'Arcivescovo Ignatius Ayau Kaigama, di Jos.

    - Il Vescovo John Francis Moore, S.M.A., di Bauchi.

  Sabato 14 febbraio, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/.../...                                    VIS 20090216 (130)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 16 FEB. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Krzysztof Zadarko, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Koszalin-Kolobrzeg (superficie: 14.640; popolazione; 924.000; cattolici: 909.000; sacerdoti: 542; religiosi: 395), Polonia. Il Vescovo eletto, già Officiale presso la Curia Vescovile, è nato nel 1960 a Slupsk (Polonia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1986.

  Sabato 14 febbraio è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato il Padre Sebastian Francis Shah, O.F.M., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Lahore (superficie: 23.069; popolazione: 26.510.000; cattolici: 385.000; sacerdoti: 82; religiosi: 291), Pakistan. Il Vescovo eletto, già Ministro Provinciale dell'Ordine dei Frati Minori in Pakistan, è nato a Padri-Jo-Goth (Pakistan), nel 1957, ha emesso la professione perpetua nel 1989 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1991.
NEA:NER/.../ZADARKO:SHAH                            VIS 20090216 (130)


venerdì 13 febbraio 2009

DOMANDIAMO SIGNORE CONTINUARE VEGLIARE SU VATICANO

CITTA' DEL VATICANO, 13 FEB. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Santo Padre Benedetto XVI ha assistito nell'Aula Paolo VI al concerto commemorativo dell'80° anniversario di fondazione dello Stato della Città del Vaticano. La RTE Concert Orchestra ('Orchestra della Radio-Televisione Irlandese) e la "Our Lady's Choral Society" di Dublino (Irlanda), hanno interpretato il "Messiah" di Georg Friedrich Händel. Al termine il Santo Padre ha tenuto un breve discorso.

  "Questo concerto, con cui si è inteso far memoria di un anniversario significativo per lo Stato della Città del Vaticano" - ha affermato il Pontefice - "si inserisce nel programma del Convegno organizzato per la circostanza sul tema: 'Un piccolo territorio per una grande missione'. (...) Mi preme, anche in questa circostanza, ringraziare quanti hanno contribuito a solennizzare una ricorrenza tanto significativa per la Chiesa cattolica. Commemorando gli 80 anni della 'Civitas Vaticana', si avverte il bisogno di rendere merito a quanti sono stati e sono i protagonisti di questi otto decenni di storia di un piccolo lembo di terra".

  "In primo luogo vorrei ricordare il principale protagonista, il venerato mio Predecessore Pio XI. Egli nell'annunciare la firma dei Patti Lateranensi e soprattutto la costituzione dello Stato della Città del Vaticano, volle ricorrere a un'espressione di San Francesco d'Assisi. Disse che la nuova realtà sovrana era per la chiesa, come per il Poverello, 'quel tanto di corpo che bastava per tenersi unita l'anima'".

  "Domandiamo al Signore, che guida saldamente le sorti della 'Barca di Pietro' tra le vicende non sempre tranquille della storia, di continuare a vegliare su questo piccolo Stato. Chiediamogli soprattutto di assistere con la potenza del suo Spirito Colui che sta al timone della Barca, il Successore di Pietro, perché possa svolgere con fedeltà ed efficacemente il suo ministero a fondamento dell'unità della Chiesa Cattolica, che ha in Vaticano il suo centro visibile e si espande sino ai confini del mondo".
AC/CONCERTO ANNIVERSARIO/CITTÀ VATICANO               VIS 20090213 (320)


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