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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 30 aprile 2009

UDIENZA AL PRESIDENTE DELLA COLOMBIA

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2009 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

  "Questa mattina, il Presidente della Repubblica di Colombia, Sua Eccellenza il Dottor Álvaro Uribe Vélez, è stato ricevuto in Udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato".

  "I cordiali colloqui hanno permesso un fruttuoso scambio di opinioni su temi attinenti all'attuale congiuntura internazionale e regionale".

  "Ci si è poi soffermati su alcuni aspetti della situazione del Paese sudamericano, in particolare sulla lotta al narcotraffico e sulle politiche sociali intese a migliorare le condizioni di vita di tante persone che vivono ancora in condizioni di povertà, nonché sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato ai fini del consolidamento della pacificazione nazionale".
OP/UDIENZA PRESIDENTE/COLOMBIA                   VIS 20090430 (160)


LA PREGHIERA APRE IL CUORE NECESSITÀ PROSSIMO

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il terzo gruppo di Presuli della Conferenza Episcopale Argentina, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

  Benedetto XVI ha ricordato che il Signore ha affidato ai Presuli "un ministero di altissimo valore e dignità: far giungere il suo messaggio di pace e riconciliazione a tutte le genti, guidare con amore paterno il Popolo santo di Dio e condurlo sulla via della salvezza".

  "Nell'esercizio del suo ministero episcopale, il Vescovo" - ha proseguito il Pontefice - "deve essere un servitore per i suoi fedeli, ispirandosi costantemente all'esempio di Colui che non è venuto per essere servito ma per servire e dare la vita per la salvezza di tutti. Essere Vescovo è un titolo d'onore se il ministero episcopale è vissuto in tale spirito di servizio al prossimo e con umile e disinteressata partecipazione alla missione di Cristo".

  Benedetto XVI ha assicurato i Presuli che "la contemplazione frequente dell'immagine del Buon Pastore serve da modello e incoraggiamento nell'impegno di annunciare e diffondere il Vangelo, ed è per voi stimolo  a guidare i fedeli con amabilità e misericordia, a difendere i deboli e spendere la vita in una costante e generosa dedizione al Popolo di Dio".

  Nell'esortare i Presuli a promuovere nelle Diocesi "l'esercizio della carità, in particolare verso i più bisognosi", il Papa ha sottolineato l'importanza di guidare "la preghiera di fronte all'attivismo o a una visione secolarizzata del servizio caritativo dei cristiano. Il contatto assiduo con Cristo nella preghiera trasforma il cuore dei credenti, aprendolo alle necessità del prossimo, senza ispirarsi, pertanto, a schemi che pretendono di migliorare il mondo seguendo un'ideologia, ma lasciandosi guidare dalla fede che agisce per amore".

  Il Santo Padre ha pregato i Vescovi di serrare "sempre più i vincoli di affetto, rispetto e fiducia" con i loro sacerdoti. "Riconoscendo l'abnegazione e dedizione al ministero dei vostri sacerdoti, desidero invitarli ad identificarsi sempre più con il Signore, essendo autentici modelli per il gregge per virtù e buon esempio, e pascolando con amore il gregge di Dio".

  Benedetto XVI ha successivamente fatto riferimento alla vocazione dei laici "che consapevoli dei propri impegni battesimali e animati dalla carità di Cristo, partecipano attivamente alla missione della Chiesa e alla vita sociale, politica, economica e culturale del Paese". Al riguardo il Papa ha ribadito che "i cattolici devono distinguersi fra i propri concittadini per l'esercizio esemplare dei diritti civili, delle virtù umane e cristiane che contribuiscono a migliorare le relazioni personali, sociali e lavorative".

 "Il loro impegno" - ha concluso il Pontefice - "comporta anche che promuovano in particolare i valori essenziali al bene comune della società,  come la pace, la giustizia, la solidarietà, il bene della famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, la tutela della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale e il diritto-dovere dei genitori di educare i propri figli secondo le proprie convinzioni morali e religiose".
AL/.../ARGENTINA                                           VIS 20090430 (510)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL PAPA PER IL MESE DI MAGGIO


CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2009 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di maggio è la seguente: "Perché i laici e le comunità cristiane si rendano responsabili promotori delle vocazioni sacerdotali e religiose".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché le Chiese cattoliche di recente fondazione, grate al Signore per il dono della fede, siano pronte a partecipare alla missione universale della Chiesa, offrendo la loro disponibilità a predicare il Vangelo in tutto il mondo".
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/MAGGIO/…                           VIS 20090430 (90)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- L'Arcivescovo Luigi Bonazzi, Nunzio Apostolico in Lituania, Lettonia ed Estonia.

  Nel pomeriggio il Santo Padre incontrerà il Senatore Giorgio Napoletano, Presidente della Repubblica Italiana.

  Ieri, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".
AP/.../...                                 VIS 20090430 (80)

mercoledì 29 aprile 2009

GERMANO COSTANTINOPOLI GRANDE DIFENSORE IMMAGINI SACRE

CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di questo Mercoledì, al Patriarca Germano di Costantinopoli che "ebbe un ruolo significativo nella storia complessa della lotta per le immagini, durante la cosiddetta 'crisi iconoclastica': seppe resistere validamente alle pressioni di un Imperatore iconoclasta, cioè avversario delle icone, quale fu Leone III".

  "Durante il patriarcato di Germano (715-730) la capitale dell'impero bizantino, Costantinopoli, subì un pericolosissimo assedio da parte dei Saraceni. In quell'occasione (717-718) venne organizzata una solenne processione in città con l'ostensione dell'immagine della Madre di Dio, la 'Theotokos', e della reliquia della Santa Croce, per invocare dall'Alto la difesa della città. Di fatto, Costantinopoli fu liberata dall'assedio".

  "Il Patriarca Germano, dopo quell'evento, si convinse che l'intervento di Dio doveva essere ritenuto un'approvazione evidente della pietà mostrata dal popolo verso le sante icone. Di parere completamente diverso fu invece Leone III, che proprio da quell'anno (717) si insediò quale Imperatore indiscusso nella capitale, sui cui regnò fino al 741. Dopo la liberazione di Costantinopoli e dopo una serie di altre vittorie, l'Imperatore cristiano cominciò a manifestare sempre più apertamente la convinzione che il consolidamento dell'Impero dovesse cominciare proprio da un riordinamento delle manifestazioni della fede, con particolare riferimento al rischio di idolatria a cui, a suo parere, il popolo era esposto a motivo dell'eccessivo culto delle icone".

  "A nulla valsero i richiami del Patriarca Germano alla tradizione della Chiesa e all'effettiva efficacia di alcune immagini, che venivano unanimemente riconosciute come 'miracolose'. L'imperatore divenne sempre più irremovibile nell'applicazione del suo progetto restauratore che prevedeva l'eliminazione delle icone. E quando il 7 gennaio del 730 egli prese posizione aperta in una riunione pubblica contro il culto delle immagini, Germano non volle in nessun modo piegarsi al volere dell'Imperatore su questioni ritenute da lui determinanti per la fede ortodossa (...). In conseguenza di ciò, Germano si vide costretto a rassegnare le dimissioni da Patriarca, auto-condannandosi all'esilio in un monastero dove morì dimenticato pressoché da tutti. Il suo nome riemerse in occasione appunto del Secondo Concilio di Nicea (787), quando i Padri ortodossi decisero in favore delle icone, riconoscendo i meriti di Germano".

  Di Germano "sono state conservate, (...) diverse omelie di argomento mariano e alcune di esse hanno segnato profondamente la pietà di intere generazioni di fedeli sia in Oriente che in Occidente. (...) Fra questi testi il Papa Pio XII ne prelevò uno che incastonò come una perla nella Costituzione apostolica 'Munificentissimus Deus' (1950), con la quale dichiarò dogma di fede l'Assunzione di Maria".

  "Il Patriarca Germano" - ha ricordato ancora Benedetto XVI - "è stato riconosciuto", nella tradizione bizantino, "come uno di coloro che hanno contribuito molto a tener viva questa convinzione, (...) che il decoro della forma retorica nella predicazione, e ancora di più negli inni o composizioni poetiche che essi chiamano 'tropari', è altrettanto importante nella celebrazione liturgica quanto la bellezza dell'edificio sacro nel quale essa si svolge".

  "Alla fine rimane la domanda: che cosa ha da dirci oggi questo Santo, cronologicamente e anche culturalmente abbastanza distante da noi. Penso sostanzialmente tre cose" - ha concluso il Papa - "La prima: c'è una certa visibilità di Dio nel mondo, nella Chiesa, che dobbiamo imparare a percepire. Dio ha creato l'uomo a sua immagine, ma questa immagine è stata coperta dalla tanta sporcizia del peccato, in conseguenza della quale quasi Dio non traspariva più. Così il Figlio di Dio si è fatto uomo, perfetta immagine di Dio: in Cristo possiamo così contemplare anche il volto di Dio e imparare ad essere noi stessi veri uomini, vere immagini di Dio. (...) Per la verità, Dio aveva vietato nel Decalogo di fare delle immagini di Dio, ma questo era a motivo delle tentazioni di idolatria a cui il credente poteva essere esposto in un contesto di paganesimo. Quando però Dio si è fatto visibile in Cristo mediante l'incarnazione, è diventato legittimo riprodurre il volto di Cristo. Le sante immagini ci insegnano a vedere Dio nel volto di Cristo, dei santi e di tutti gli uomini".

  "La seconda cosa è la bellezza e la dignità della liturgia nella consapevolezza della presenza di Dio, con quella dignità e bellezza che ne faccia vedere un poco lo splendore, è l'impegno di ogni cristiano formato nella sua fede".

  "La terza cosa è amare la Chiesa" - ha detto infine il Papa - "Proprio a proposito della Chiesa, noi uomini siamo portati a vedere soprattutto i peccati, il negativo; ma con l'aiuto della fede, che ci rende capaci di vedere in modo autentico, possiamo anche oggi e sempre riscoprire in essa la bellezza divina. E' nella Chiesa che Dio si fa presente, si offre a noi nella Santa Eucaristia e rimane presente per l'adorazione. Preghiamo Dio perché ci insegni a vedere nella Chiesa la sua presenza, la sua bellezza, a vedere la sua presenza nel mondo, e ci aiuti ad essere anche noi trasparenti alla sua luce".
AC/GERMANO DI COSTANTINOPOLI/...                   VIS 20090429 (830)


INCONTRO CON DELEGAZIONE AUTOCTONI DEL CANADA

CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2009 (VIS). Un Comunicato della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Canada ha reso noto questa mattina che al termine dell'Udienza Generale di oggi, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato una Delegazione di Rappresentanti di comunità autoctone del Canada, alla quale ha espresso la sua sollecitudine per i Popoli Autoctoni del Canada che continuano a soffrire le conseguenze negative dei trattamenti subiti negli antichi convitti autoctoni.

  All'incontro con il Santo Padre hanno partecipato il Capo Nazionale dell'Assemblea delle Prime Nazioni, Signor Phil Fontane e l'Arcivescovo V. James Weisgerber, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Canada, accompagnati dai Rappresentanti delle Diocesi e da comunità religiose cattoliche del Paese.

   Alle fine dell'800, il Governo canadese decise di fondare scuole per i giovani autoctoni del Canada. Furono perciò costruiti convitti autoctoni, diretti dalle diocesi e comunità  religiose, finanziati dal Governo del Canada.

  "Si stima che furono 100.000 gli studenti autoctoni a frequentare queste scuole convitto. Questi ragazzi venivano allontanati dalle loro famiglie e costretti a conformarsi alla cultura occidentale, rinunciando alla propria lingua, religione e modi di vita. Oltre che a essere soggetti ad un processo di inculturazione, alcuni furono vittime di abusi sessuali e fisici".

  L'11 giugno 2008 il Primo Ministro Stephen Harper ed il Governo del Canada presentarono scuse formali agli antichi studenti delle scuole convitto nel corso di una Assemblea Speciale della Camera dei Comuni del Parlamento ad Ottawa.
AG/ALLIEVI AUTOCTONI/CANADA                       VIS 20090429 (250)


APERTURA STRAORDINARIA MUSEI VATICANI


CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2009 (VIS). I Musei Vaticani, si mobilitano a sostegno dei terremotati d'Abruzzo, istituendo una giornata di solidarietà con l'apertura straordinaria di domenica 10 maggio. Abitualmente i Musei rimangono chiusi la domenica, eccetto l'ultima del mese.

  "Accogliendo la proposta del Corpo di Custodia dei Musei" - si legge in un Comunicato - "il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano devolverà l'intero incasso della giornata alla popolazione duramente provata dal sisma del 6 aprile".

  "Tutto il personale dei Musei Vaticani aderisce all'iniziative dedicando l'equivalente di una giornata di lavoro".
.../MUSEI VATICANI/...                               VIS 20090429 (100)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nomi nato il Sacerdote Stanislaus Tobias Magomgo, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Lilongwe (superficie: 24.025; popolazione: 4.584.000; cattolici: 981.784; sacerdoti: 82; religiosi: 272), Malawi. Il Vescovo eletto è nato nel 1968 a Matowe Village (Malati) ed è stato ordinato sacerdote nel 1996, E' stato finora Segretario Nazionale per la Pastorale presso la Conferenza Episcopale del Malati.
NEA/.../MAGOMGO                                     VIS 20090429 (70)

martedì 28 aprile 2009

INCORAGGIO ISTITUZIONI E IMPRESE AFFINCHÉ ABRUZZO RISORGA!


CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2009 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in autovettura - e non in elicottero a causa del maltempo - in Abruzzo per incontrare le popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile scorso che ha provocato la morte di 300 persone e migliaia di feriti.

  Prima tappa della visita è stata Onna "uno dei centri che ha pagato un alto prezzo in termini di vite umane", ha detto il Santo Padre alle persone ospitate nelle tendopoli del paese.

  "Vi sono stato accanto fin dal primo momento" - ha detto Benedetto XVI - "Ho seguito con apprensione le notizie condividendo il vostro sgomento e le vostre lacrime per i defunti, insieme con le vostre trepidanti preoccupazioni per quanto in un attimo avete perso. Ora sono qui, tra voi: vorrei abbracciarvi con affetto uno ad uno. La Chiesa tutta è qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore per la perdita di familiari ed amici, desiderosa di aiutarvi nel ricostruire case, chiese, aziende crollate o gravemente danneggiate dal sisma. Ho ammirato il coraggio, la dignità e la fede con cui avete affrontato anche questa dura prova, manifestando grande volontà di non cedere alle avversità".

  "Mi rendo ben conto che, nonostante l'impegno di solidarietà manifestato da ogni parte, sono tanti e quotidiani i disagi che comporta vivere fuori casa, o nelle automobili, o nelle tende, ancor più a causa del freddo e della pioggia" - ha detto ancora il Papa -  "Ecco, cari amici: la mia povera presenza tra voi vuole essere un segno tangibile del fatto che il Signore crocifisso è risorto e non vi abbandona; non lascia inascoltate le vostre domande circa il futuro, non è sordo al grido preoccupato di tante famiglie che hanno perso tutto: case, risparmi, lavoro e a volte anche vite umane. Certo, la sua risposta concreta passa attraverso la nostra solidarietà, che non può limitarsi all'emergenza iniziale, ma deve diventare un progetto stabile e concreto nel tempo. Incoraggio tutti, istituzioni e imprese, affinché questa città e questa terra risorgano".

  "Il Papa è qui, oggi, tra di voi per dirvi anche una parola di conforto" - ha proseguito Benedetto XVI - "circa i vostri morti: essi sono vivi in Dio e attendono da voi una testimonianza di coraggio e di speranza. Attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide. È proprio in nome di questi fratelli e sorelle che ci si deve impegnare nuovamente a vivere facendo ricorso a ciò che non muore e che il terremoto non ha distrutto: l'amore. L'amore rimane anche al di là del guado di questa nostra precaria esistenza terrena, perché l'Amore vero è Dio. Chi ama vince, in Dio, la morte e sa di non perdere coloro che ha amato". Al termine il Papa ha letto una particolare preghiera  per le vittime del terremoto.

  Successivamente il Papa si è recato alla Basilica di Collemaggio a L'Aquila dove ha venerato l'urna di San Celestino V, uno dei pochi monumenti risparmiati dal terremoto ed ha deposto, in segno di omaggio, il Pallio della Messa della sua intronizzazione. La tappa seguente è stata la Casa dello Studente, dove numerosi studenti hanno perso la vita sotto le macerie. Qui il Papa si è intrattenuto con un gruppo di studenti sopravvissuti.

  Alle 12:00 il Santo Padre è giunto al Piazzale della Scuola della Guardia di Finanza di Coppito e dopo aver salutato i sindaci e i parroci dei 49 comuni più colpiti dal terremoto, ha incontrato tutti i presenti.
.../TERREMOTO/ONNA:L'AQUILA                       VIS 20090428 (580)


SOLIDARIETÀ COMUNITÀ CRISTIANA VITTIME TERREMOTO

CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2009 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, il Papa è arrivato al Piazzale della Scuola della Guardia di Finanza a Coppito, dove ha incontrato la popolazione colpita dal terremoto del 6 aprile scorso ed il personale impegnato nei soccorsi (Volontari, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Militari, e così via).

  "Eccomi ora qui, in questa Piazza" - ha detto il Santo Padre - "che praticamente sin dal primo momento funziona come quartiere generale di tutta l'opera di soccorso. Questo luogo, consacrato dalla preghiera e dal pianto per le vittime, costituisce come il simbolo della vostra volontà tenace di non cedere allo scoraggiamento". Citando il motto del Corpo della Guardia di Finanza: "Nec recisa recedit", il Papa ha affermato che esso "sembra bene esprimere quella che il Sindaco ha definito la ferma intenzione di ricostruire la città con la costanza caratteristica di voi abruzzesi".

  "Questo ampio piazzale, che ha ospitato le salme delle tante vittime per la celebrazione delle esequie presiedute dal Cardinale Tarcisio Bertone" - ha proseguito il Pontefice - "raccoglie quest'oggi le forze impegnate ad aiutare L'Aquila e l'Abruzzo a risorgere presto dalle macerie del terremoto. (...) La mia visita in mezzo a voi, da me desiderata sin dal primo momento, vuole essere un segno della mia vicinanza a ciascuno di voi e della fraterna solidarietà di tutta la Chiesa".

  "In effetti, come comunità cristiana, costituiamo un solo corpo spirituale, e se una parte soffre, tutte le altri parti soffrono con lei; e se una parte si sforza di risollevarsi, tutte partecipano al suo sforzo. Devo dirvi che manifestazioni di solidarietà mi sono giunte per voi da tante parti. Numerose alte personalità delle Chiese Ortodosse mi hanno scritto per assicurare la loro preghiera e vicinanza spirituale, inviando anche aiuti economici".

  "Desidero sottolineare il valore e l'importanza della solidarietà" - ha detto ancora Papa Benedetto XVI - "che, sebbene si manifesti particolarmente in momenti di crisi, è come un fuoco nascosto sotto la cenere. La solidarietà è un sentimento altamente civico e cristiano e misura la maturità di una società. Essa in pratica si manifesta nell'opera di soccorso, ma non è solo una efficiente macchina organizzativa: c'è un'anima, c'è una passione, che deriva proprio dalla grande storia civile e cristiana del nostro popolo, sia che avvenga nelle forme istituzionali, sia nel volontariato".

  "Il tragico evento del terremoto invita la Comunità civile a la Chiesa ad una profonda riflessione"- ha sottolineato il Papa e, ricordando la Pasqua, ha detto: "Abbiamo celebrato la morte e la risurrezione di Cristo portando nella  mente e nel cuore il vostro dolore, pregando perché non venisse meno nelle persone colpite la fiducia in Dio e la speranza. Ma anche come Comunità civile occorre fare un serio esame di coscienza, affinché il livello delle responsabilità, in ogni momento, mai venga meno. A questa condizione, L'Aquila, anche se ferita, potrà tornare a volare".

  Al termine Benedetto XVI ha invocato la protezione della Madonna di Roio, Nostra Signora della Croce, molto venerata in Abruzzo, e in "tutte le località colpite dal terremoto", davanti alla quale, dopo la recita del Regina Coeli, ha deposto una rosa d'oro.

  A conclusione dell'incontro con la popolazione abruzzese, il Papa è rientrato in autovettura in Vaticano.
.../TERREMOTO/L'AQUILA                                   VIS 20090428 (540)


ORDINAZIONE SACERDOTALE 19 DIACONI DIOCESI DI ROMA

CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2009 (VIS). Domenica 3 maggio, IV Domenica di Pasqua, alle ore 9:00, il Santo Padre Benedetto XVI presiederà la Santa Messa nella Basilica Vaticana e conferirà l'Ordinazione presbiterale a diciannove diaconi della Diocesi di Roma.
OP/ORDINAZIONE DIACONI/...                     VIS 20090428 (50)

lunedì 27 aprile 2009

NEGOZIATI SULL'ACCORDO FINANZIARIO SANTA SEDE-ISRAELE


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2009 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede rende noto che: "La Commissione di Lavoro Bilaterale Permanente tra lo Stato di Israele e la Santa Sede si è riunita nella mattinata del 23 aprile 2009 presso il Ministero degli Affari Esteri di Gerusalemme per proseguire i negoziati sull''Accordo Finanziario' riguardante questioni fiscali e di proprietà".

  "L'incontro si è svolto in un clima di grande cordialità e spirito di cooperazione" - si legge ancora nel Comunicato - "Sono stati compiuti significativi progressi grazie alla consegna di un Report da parte di un gruppo di lavoro e le delegazioni hanno rinnovato il proprio impegno per raggiungere l'Accordo il prima possibile. La prossima riunione plenaria della Commissione si terrà il giorno 30 aprile 2009 presso il Ministero degli Affari Esteri di Israele".
OP/ACCORDO FINANZIARIO/ISRAELE                    VIS 20090427 (140)


CARDINALE SARAIVA COMMEMORA NOSTRA SIGNORA D'EUROPA


CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2009 (VIS). Oggi è stato pubblicato il testo della Lettera che il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato al Cardinale José Saraiva Martins, C.M.F., Prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei Santi e Inviato Speciale del Santo Padre alle celebrazioni conclusive dell'anno giubilare, indetto nel VII centenario della devozione a "Nostra Signora d'Europa", che avranno luogo a Gibilterra, il 5 maggio 2009. La Lettera Pontificia, redatta in latino, porta la data del 31 marzo.

  La Missione che accompagnerà il Cardinale Saraiva Martins è composta da due Ecclesiastici della Diocesi di Gibilterra: il Monsignor Paul Charles Bear, Vicario Generale ed il Sacerdote Charles Azzopardi, Vicario Apostolico per i giovani.
BXVI-LETTERA/CENTENARIO/GIBILTERRA:SARAIVA      VIS 20090427 (120)


DIMENSIONE RELIGIOSA E FORMAZIONE GLOBALE DELLA PERSONA

CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti all'Incontro degli Insegnanti di Religione Cattolica in Italia, accompagnati dal Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

  "L'insegnamento della religione cattolica è parte integrante della storia della scuola in Italia" - ha detto il Papa - "L'altissimo numero di coloro che scelgono di avvalersi di questa disciplina è inoltre il segno del valore insostituibile che essa riveste nel percorso formativo e un indice degli elevati livelli di qualità che ha raggiunto".

  "Porre al centro l'uomo creato ad immagine di Dio è, in effetti, ciò che contraddistingue quotidianamente il vostro lavoro, in unità d'intenti con altri educatori ed insegnanti" - ha proseguito il Santo Padre ricordando le parole pronunciate al Convegno ecclesiale di Verona (2006) in cui ebbe "modo di toccare la 'questione fondamentale e decisiva' dell'educazione, indicando l'esigenza di 'allargare gli spazi della nostra razionalità, riaprirla alle grandi questioni del vero e del bene, coniugare tra loro la teologia, la filosofia e le scienze, nel pieno rispetto dei loro metodi propri e della loro reciproca autonomia, ma anche nella consapevolezza dell'intrinseca unità che le tiene insieme'. La dimensione religiosa, infatti, è intrinseca al fatto culturale, concorre alla formazione globale della persona e permette di trasformare la conoscenza in sapienza di vita".

  "Grazie all'insegnamento della religione cattolica, dunque, la scuola e la società si arricchiscono di veri laboratori di cultura e di umanità, nei quali, decifrando l'apporto significativo del cristianesimo, si abilita la persona a scoprire il bene e a crescere nella responsabilità, a ricercare il confronto ed a raffinare il senso critico, ad attingere dai doni del passato per meglio comprendere il presente e proiettarsi consapevolmente verso il futuro".

  "Inoltre" - ha detto ancora il Papa - "nell'insegnamento paolino la formazione religiosa non è separata dalla formazione umana. Le ultime Lettere del suo epistolario, quelle dette 'pastorali', sono piene di significativi rimandi alla vita sociale e civile che i discepoli di Cristo devono ben tenere a mente. San Paolo è un vero 'maestro' che ha a cuore sia la salvezza della persona educata in una mentalità di fede, sia la sua formazione umana e civile (...). La dimensione religiosa non è dunque una sovrastruttura; essa è parte integrante della persona".

  Infine nell'elogiare l'opera degli insegnanti ha affermato: "Lungi dal costituire un'interferenza o una limitazione della libertà, la vostra presenza è anzi un valido esempio di quello spirito positivo di laicità che permette di promuovere una convivenza civile costruttiva, fondata sul rispetto reciproco e sul dialogo leale, valori di cui un Paese ha sempre bisogno".
AC/MAESTRI RELIGIONE/BAGNASCO                       VIS 20090427 (440)


PRIMO MINISTRO SAN VINCENZO E GRENADINE DAL PAPA

CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2009 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico, questa mattina, il seguente Comunicato:

  "Stamani, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza l'Onorevole Ralph Everard Gonsalves, Primo Ministro di San Vincenzo e Grenadine. Successivamente, il Primo Ministro si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, che era accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "Nei cordiali colloqui sono stati passati in rassegna i principali temi di politica riguardanti la regione, come pure sono state esaminate questioni sociali, etiche e religiose che interessano in modo particolare il Paese".
OP/UDIENZA/RALPH EVERARD GONSALVES               VIS 20090427 (120)


IL PAPA RICEVE SEGRETARIO GENERALE LEGA STATI ARABI

CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2009 (VIS). Nel tardo pomeriggio di ieri, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico un Comunicato relativo all'Udienza del Santo Padre al Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi, Signor Amre Moussa, che il giorno precedente, insieme al Segretario per i Rapporti con gli Stati, Monsignor Dominique Mamberti, aveva proceduto alla firma di un "Memorandum of Understanding" tra la Segreteria di Stato e la menzionata Organizzazione Araba.

  "Nel corso dei cordiali colloqui è stata sottolineata l'importanza dell'Accordo" - si legge nel Comunicato - "inteso a favorire una sempre maggiore collaborazione tra le due Parti in favore della pace e della giustizia nel mondo. Particolare rilievo è stato dato al ruolo del dialogo interculturale ed interreligioso".

  "Non è mancato, infine, uno scambio di idee sulla situazione internazionale, soprattutto in Medio Oriente, e sulla necessità di trovare una giusta soluzione al conflitto israeliano-palestinese e agli altri conflitti che travagliano la regione".
OP/LEGA STATI ARABI/MOUSSA                       VIS 20090427 (170)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Piero Farina, Vescovo di Caserta (superficie: 185; popolazione: 211.000; cattolici: 201.000; sacerdoti: 113; religiosi: 140: diaconi permanenti: 33), Italia. Finora Vescovo di Alife-Caiazzo (Italia), succede al Vescovo Raffaele Nogaro, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- In occasione della chiusura dell'Anno dedicato all'Apostolo San Paolo, che si terrà contemporaneamente il 29 giugno 2009 nei diversi "luoghi paolini", il Santo Padre ha nominato sette Cardinali in qualità di Inviati Speciali alle rispettive celebrazioni:

- In Terra Santa: il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani;

- A Malta: Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia;
- A Cipro: Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace;

- In Turchia: il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso;

- In Grecia: il Cardinale Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli;

- In Siria: il Cardinale Antonio María Rouco Varala, Arcivescovo di Madrid;

- In Libano: il Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi.

- Ha nominato il Cardinale Keith Michael Patrick O'Brien, Arcivescovo di Saint Andrews and Edinburgh  (Regno Unito), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del centenario della fondazione della chiesa di "Long Tower", nella città di Derry (Irlanda), che avranno luogo il 9 giugno 2009.
RE:NER:NA/.../...                                   VIS 20090427 (250)


LA CHIESA CONTA CINQUE NUOVI SANTI

CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2009 (VIS). Alle 10:00 di questa mattina, III Domenica di Pasqua, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato l'Eucaristia sul sagrato della Basilica Vaticana ed ha proceduto alla Canonizzazione dei Beati:  Arcangelo Tadini, (1846-1912), Presbitero italiano; Bernardo Tolomei (1272-1348), Abate italiano; Nuno de Santa Maria Álavares Pereira (1360-1431), religioso portoghese dell'Ordine dei Carmelitani; Geltrude Comensoli (1847-1903), italiana,  Vergine; Caterina Volpicelli (1839-1894), italiana, Vergine.
 
  "Nella pagina evangelica" - ha detto il Papa nell'omelia - "San Luca riferisce una delle apparizioni di Gesù risorto (24,35-48). Proprio all'inizio del brano, l'evangelista annota che i due discepoli di Emmaus, tornati in fretta a Gerusalemme, raccontarono agli Undici come lo avevano riconosciuto 'nello spezzare il pane'".

  "Questa stessa esperienza" - ha sottolineato il Papa - "ogni comunità la rivive nella celebrazione eucaristica, specialmente in quella domenicale. (...) Celebrando l'Eucaristia comunichiamo con Cristo, vittima di espiazione, e da Lui attingiamo perdono e vita. Cosa sarebbe la nostra vita di cristiani senza l'Eucaristia?".

  Ricordando gli avvenimenti salienti della vita dei cinque nuovi Santi, il Santo Padre ha rievocato le "non poche iniziative concrete e coraggiose" di Sant'Arcangelo Tadini, "come l'organizzazione della 'Società Operaia Cattolica di Mutuo Soccorso', la costruzione della filanda e del convitto per le operaie e la fondazione, nel 1900, della 'Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth', allo scopo di evangelizzare il mondo del lavoro attraverso la condivisione della fatica, sull'esempio della Santa Famiglia di Nazareth".

  "Quanto profetica fu l'intuizione carismatica di Don Tadini e quanto attuale resta il suo esempio anche oggi, in un'epoca di grave crisi economica!", ha esclamato il Pontefice.

  San Bernardo Tolomei, Abate e Fondatore della Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto dell'Ordine di San Benedetto fu - ha proseguito il Papa - "autentico martire della carità". Nell'assistere i suoi monaci colpiti dalla peste, nel 1348 morì egli stesso vittima del morbo. "Dall'esempio di questo Santo viene a noi l'invito a tradurre la nostra fede in una vita dedicata a Dio nella preghiera e spesa al servizio del prossimo sotto la spinta di una carità pronta anche al sacrificio supremo".

  Di San Nuno de Santa Maria Álvares Pereira, il Santo Padre ha detto che fu: "Un grande militare e un grande capo che non permise mai che le sue qualità personali si sovrapponessero all'azione suprema di Dio. (...) Alla fine della vita si ritirò in un Convento del Carmelo che aveva fatto costruire".

  Il Santo Padre si è rallegrato di poter annoverare tra i santi "Questa figura esemplare, contrassegnata da una vita di fede e di preghiera in contesti apparentemente poco favorevoli, prova che in qualunque situazione, anche di carattere militare e bellica, è possibile realizzare i valori e i principi di vita cristiana, soprattutto se essa è al servizio del bene comune e dà gloria a Dio".

  Di Santa Geltrude Comensoli, Fondatrice dell'Istituto delle Suore Sacramentine, Benedetto XVI ha precisato che tale Istituto "mirava a tradurre la 'carità contemplata' nel Cristo eucaristico, in 'carità vissuta' nel dedicarsi al prossimo bisognoso".

  "In una società smarrita e spesso ferita, come è la nostra, ad una gioventù, come quella dei nostri tempi, in cerca di valori e di un senso da dare al proprio esistere, Santa Gertrude indica come saldo punto di riferimento il Dio che nell'Eucaristia si è fatto nostro compagno di viaggio".

  "Testimone dell'amore divino fu anche Santa Caterina Volpicelli" - Fondatrice della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore - "che si sforzò di 'essere di Cristo, per portare a Cristo' quanti ebbe ad incontrare nella Napoli di fine Ottocento, in un tempo di crisi spirituale e sociale".

  "Santa Caterina mostra alle sue figlie spirituali e a tutti noi, il cammino esigente di una conversione che cambi in radice il cuore, e si traduca in azioni coerenti con il Vangelo. E' possibile così porre le basi per costruire una società aperta alla giustizia e alla solidarietà, superando quello squilibrio economico e culturale che continua a sussistere in gran parte del nostro pianeta".
HML/CANONIZZAZIONE/...                           VIS 20090427 (700)


REGINA COELI: IL PAPA INVOCA INTERCESSIONE NUOVI SANTI


CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2009 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata in Piazza San Pietro per la proclamazione di cinque nuovi Santi, prima di recitare il Regina Cæli, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto ai presenti le seguenti parole:

  "Auspico che questo pellegrinaggio, vissuto nel segno della santità e avvalorato dalla grazia dell'Anno Paolino, possa aiutare ciascuno a 'correre' con più gioia e più slancio verso 'la mèta' finale, verso il 'premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù'".

  "In questo contesto mi piace menzionare anche la Giornata dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, che si celebra oggi. A 50 anni dalla morte del fondatore, Padre Agostino Gemelli, auguro che l'Università Cattolica sia sempre fedele ai suoi principi ispiratori, per continuare ad offrire una valida formazione alle giovani generazioni".

  Come di consueto durante le cerimonie di canonizzazione il Pontefice ha rivolto parole di saluto in diverse lingue a tutti i presenti. Esprimendosi in portoghese e riferendosi al nuovo Santo, il frate carmelitano San Nuno Álvares Pereira, il Papa ha ricordato che Egli offrì "una nobile lezione di rinuncia e di partecipazione, senza le quali è impossibile conseguire l'uguaglianza fraterna caratteristica di una società moderna, che riconosce e tratta tutti come membri di una medesima famiglia".

  Rivolgendosi ai fedeli polacchi il Papa ha ricordato che: "La Chiesa in Polonia celebra oggi per la prima volta la Domenica e la Settimana Biblica. Benedico di cuore tutti coloro che approfondiscono la Parola di Dio. Per intercessione dei nuovi Santi, imploro per tutti il dono della Sapienza Divina".
ANG/NUOVI SANTI/...                                       VIS 20090427 (270)


IL PAPA RICEVE PRESIDENTE DELLA BIELORUSSIA LUKASHENKO

CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2009 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

  "Questa mattina, Sua Santità Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza Sua Eccellenza il Signor Aleksandr Lukashenko, Presidente della Repubblica di Bielorussia. Successivamente, il medesimo Capo di Stato, accompagnato dal Ministro degli Affari Esteri, Signor Sergei Martinov, ha incontrato Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, e Sua Eccellenza Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "Durante le conversazioni, svoltesi in un clima positivo, sono state affrontate questioni attinenti al rapporto tra fede e ragione e al dialogo interconfessionale e interculturale. Inoltre sono stati trattati temi di carattere internazionale legati alla promozione della pace e dell'autentico progresso dell'umanità, come pure alcune problematiche interne del Paese, argomenti concernenti la Chiesa cattolica in Bielorussia e le prospettive di approfondimento della collaborazione tra le due Parti. Si è infine rilevata la pacifica convivenza che caratterizza le relazioni tra le comunità cattolica e ortodossa, nonché con le altre confessioni religiose".
OP/VISITA/LUKASHENKO                           VIS 20090427 (180)


VISITA S.A.R. PRINCIPE DI GALLES E DUCHESSA CORNOVAGLIA


CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2009 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, reso pubblico oggi, rende noto che: "Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza S.A.R. il Principe di Galles, accompagnato dalla Duchessa di Cornovaglia. Successivamente ha avuto luogo l'incontro con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

  "I cordiali colloqui hanno permesso lo scambio di idee su alcuni temi di interesse comune, tra cui la promozione umana e lo sviluppo dei popoli, la difesa dell'ambiente e l'importanza del dialogo interculturale e interreligioso per la promozione della pace e della giustizia nel mondo".
OP/VISITA/S.A.R.PRINCIPE DI GALLES                       VIS 20090427 (150)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate dodici Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Santiago Olivera, di Cruz del Eje.

    - Il Vescovo Pedro María Olmedo Rivero, C.M.F., Prelato di Humahuaca.

    - Il Vescovo Marcelino Palentini, S.C.I., di Jujuy.

    - Il Vescovo Francisco Polti Santillán, di Santiago del Estero, con l'Ausiliare Vescovo Ariel Edgardo Torrado Mosconi.

    - Il Vescovo Juan Alberto Puiggari, di Mar del Plata.

    - Il Vescovo Armando José María Rossi, O.P., di Concepción.

    - Il Vescovo Hugo Norberto Santiago, di Santo Tomé.

    - Il Vescovo Luis Teodorico Stöckler, di Quilmes.

    - Il Vescovo Eduardo María Taussig, di San Rafael.

    - Il Vescovo Carlos José Tissera, di San Francisco.

    - L'Arcivescovo Luís Héctor Villalba, di Tucumán

  Sabato 25 aprile, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/.../...                                       VIS 20090427 (160)

venerdì 24 aprile 2009

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, il Santo Padre riceverà in udienza il Signor Amre Moussa, Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi, con la Consorte, e Seguito.
AP/.../...                                               VIS 20090424 (40)


COMUNICATO PUBBLICAZIONE DOCUMENTI PONTIFICATO PIO XII

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2009 (VIS). L'Ufficio Stampa e Informazione della Compagnia di Gesù ha pubblicato questa mattina un Comunicato relativo alla notizia diffusa da numerose agenzie di stampa circa la presunta autorizzazione del Padre Generale della Compagnia di Gesù, Padre Adolfo Nicolás, a pubblicare alcuni documenti dell'Archivio del Padre Robert Graham, S.I.

  "Si precisa che tale autorizzazione" - si legge nel Comunicato - "non è mai stata concessa. Si è solo parlato di classificare e digitalizzare tali documenti in attesa di una possibile futura pubblicazione. Cosa che potrà avvenire solo quando la Santa Sede avrà aperto l'Archivio Segreto riguardante il Pontificato di Pio XII".

  La raccolta privata di Padre Graham, mancato nel 1997, considerato il massimo esperto di parte vaticana del ruolo svolto da Papa Pio XII durante la Seconda Guerra Mondiale, comprende più di venticinquemila pagine di testimonianze e documenti che si riferiscono alle iniziative del Papa e del Vaticano in questo periodo storico.
.../ARCHIVIO PADRE GRAHAM/...                       VIS 20090424 (170)


giovedì 23 aprile 2009

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

 - Tredici Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Gustavo Arturo Help, di Venado Tuerto.

    - L'Arcivescovo Guillermo José Garlatti, di Bahia Blanca con l'Ausiliare Vescovo Pedro Maria Laxague.

    - Il Vescovo Carlos María Franzini, di Rafaela.

    - Il Vescovo Jorge Rubén Lugones, S.I. di Lomas de Zamora.

    - Il Vescovo Aurelio José Kühn, O.F.M., Prelato di Deán Funes.

    - Il Vescovo Jorge Luis Lona, di San Luis.

    - Il Vescovo Baldomero Carlos Martini, di San Justo.

    - Il Vescovo Carlos Humberto Malfa, di Chascomús.

    - L'Arcivescovo José Luis Mollaghan, di Rosario.

    - Il Vescovo Miguel Mykycej, F.D.P., di Santa Maria del Patrocinio en Buenos Aires degli Ucraini, con l'Ausiliare Vescovo Sviatoslav Shevchuk.

-    Il Vescovo Antonio Juan Baseotto, C.SS.R., Ordinario Militare emerito.

- Il Cardinale Raffaele Farina, Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, e Seguito (7), per la presentazione del volume "Die Vatikan Bible", Editore Belser Verlag.
AL:AP/.../...                                      VIS 20090423 (160)


FIRMA ACCORDO CON LEGA STATI ARABI

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, è stato sottoscritto un "Memorandum of Understanding" tra la Segreteria di Stato e la Lega degli Stati Arabi.

 Un Comunicato, reso pubblico nella tarda mattinata di oggi, rende noto che hanno firmato per la Segreteria di Stato: l'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, e, per la Lega degli Stati Arabi, il Signor Amre Moussa, Segretario Generale. Erano presenti al solenne atto, fra gli altri, per parte della Santa Sede, il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato e per parte della Lega degli Stati Arabi, il Signor Walid Al Gargani, Capo della Missione della Lega Araba presso la Santa Sede.

  "Il suddetto Accordo" - si legge nel Comunicato - "consolida ulteriormente i vincoli di collaborazione esistenti tra la Santa Sede e la Lega degli Stati Arabi, specialmente a livello politico e culturale, in favore della pace, della sicurezza e della stabilità regionale e internazionale. Inoltre, esso propone strumenti di consultazione tra le due Parti con attenzione anche alle iniziative di dialogo interreligioso. L'Accordo è entrato in vigore con la firma delle due Parti".
OP/ACCORD0O LEGA STATI ARABI/MAMBERTI              VIS 20090423 (200)


EDUCAZIONE INTEGRALE DI FRONTE RAZZISMO E INTOLLERANZA


CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). L'Arcivescovo Silvano Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, è intervenuto, ieri, alla Conferenza di riesamina della Dichiarazione di Durban 2001, "Durban Review Conference".

  "Gli stranieri" - ha affermato l'Arcivescovo Tomasi - "e coloro che sono diversi sono spesso rifiutati al punto da commettere atti barbari contro di essi, incluso genocidio e pulizia etnica. Antiche forme di sfruttamento cedono il passo a nuove; donne e bambini sono vittime del traffico di esseri umani in una forma contemporanea di schiavitù, si abusa degli immigrati irregolari, persone percepite diverse e che di fatto sono diverse diventano, in numero spropositato, vittime dell'emarginazione sociale e politica".

  "La Santa Sede" - ha proseguito l'Arcivescovo Tomasi - "è preoccupata dalla tentazione ancora latente dell'eugenetica" che potrebbe portare "all'eliminazione di esseri umani che non corrispondono alle caratteristiche predeterminate di una data società".

  L'Osservatore Permanente ha sottolineato che "occorre rivedere alcuni sistemi educativi così che ogni aspetto di discriminazione sia eliminato dall'insegnamento, dai libri di testo, dai curriculum e dagli strumenti visivi. (...) I mezzi di comunicazione, perciò, devono essere accessibili e non soggetti a controlli di tipo razzista ed ideologico, perché ciò conduce alla discriminazione ed anche alla violenza contro le persone di diversa cultura ed etnia".

  L'Arcivescovo Tomasi ha quindi fatto riferimento alla necessità della "piena realizzazione della libertà religiosa per gli individui e il loro collettivo esercizio di questo diritto umano fondamentale".

  Di fronte alle sfide attuali, sono necessari, ha concluso l'Osservatore Permanente, "strategie più efficaci nella lotta contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e la derivante intolleranza. (...) Il primo passo verso una soluzione di carattere pratico, è una educazione integrale che includa valori etici e spirituali che favoriscano il rafforzamento di gruppi vulnerabili come i rifugiati, i migranti e le persone in movimento, le minoranze razziali e culturali, le persone prigioniere di povertà estrema, malati e disabili, ragazze e donne ancora considerate inferiori in alcune società dove un'irrazionale paura delle diversità impedisce una piena partecipazione alla vita sociale".
DELSS/CONFERENZA DURBAN/GINEVRA:TOMASI               VIS 20090423 (350)


BIBBIA: ISPIRAZINE DIVINA E TRADIZIONE DELLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina trenta Rappresentanti della Pontificia Commissione Biblica al termine dell'annuale Assemblea Plenaria, sul tema: "L'ispirazione e la verità della Bibbia". Presidente della Pontificia Commissione Biblica è il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

  Nel sottolineare l'importanza dell'argomento in esame, il Santo Padre ha affermato: "Si tratta di un tema che riguarda non soltanto il credente, ma la stessa Chiesa, poiché la vita e la missione della Chiesa si fondano necessariamente sulla Parola di Dio, la quale è anima della teologia e, insieme, ispiratrice di tutta l'esistenza cristiana. Il tema che avete affrontato risponde, inoltre, a una preoccupazione che mi sta particolarmente a cuore, poiché l'interpretazione della Sacra Scrittura è di importanza capitale per la fede cristiana e per la vita della Chiesa".

  "Dalla corretta impostazione del concetto di divina ispirazione e verità della Sacra Scrittura" - ha proseguito il Pontefice - "derivano alcune norme che riguardano direttamente la sua interpretazione. La stessa Costituzione 'Dei Verbum', dopo aver affermato che Dio è l'autore della Bibbia, ci ricorda che nella Sacra Scrittura Dio parla all'uomo alla maniera umana. Per una retta interpretazione della Scrittura bisogna dunque ricercare con attenzione che cosa gli agiografi hanno veramente voluto affermare e che cosa è piaciuto a Dio manifestare con le loro parole".

  "Al riguardo" - ha ricordato il Papa - "il Concilio Vaticano II indica tre criteri sempre validi per una interpretazione della Sacra Scrittura conforme allo Spirito che l'ha ispirata. Anzitutto occorre prestare grande attenzione al contenuto e all'unità di tutta la Scrittura. Infatti, per quanto siano differenti i libri che la compongono, la Sacra Scrittura è una in forza dell'unità del disegno di Dio, del quale Cristo Gesù è il centro e il cuore".

  "In secondo luogo occorre leggere la Scrittura nel contesto della tradizione vivente di tutta la Chiesa. (...) Infatti la Chiesa porta nella sua Tradizione la memoria viva della Parola di Dio ed è lo Spirito Santo che le dona l'interpretazione di essa secondo il senso spirituale. Come terzo criterio è necessario prestare attenzione all'analogia della fede, ossia alla coesione delle singole verità di fede tra di loro e con il piano complessivo della Rivelazione e la pienezza della divina economia in esso racchiusa".

  "Il compito dei ricercatori che studiano con diversi metodi la Sacra Scrittura" - ha affermato il Pontefice - "è quello di contribuire secondo i suddetti principi alla più profonda intelligenza ed esposizione del senso della Sacra Scrittura. Lo studio scientifico dei testi sacri non è da solo sufficiente. Per rispettare la coerenza della fede della Chiesa l'esegeta cattolico deve essere attento a percepire la Parola di Dio in questi testi, all'interno della stessa fede della Chiesa".

  "L'interpretazione delle Sacre Scritture non può essere soltanto uno sforzo scientifico individuale, ma deve essere sempre confrontata, inserita e autenticata dalla tradizione vivente della Chiesa. Questa norma è decisiva per precisare il corretto e reciproco rapporto tra l'esegesi e il Magistero della Chiesa. L'esegeta cattolico non nutre l'illusione individualista che, al di fuori della comunità dei credenti, si possano comprendere meglio i testi biblici. E' vero invece il contrario, poiché questi testi non sono stati dati ai singoli ricercatori 'per soddisfare la loro curiosità o per fornire loro degli argomenti di studio e di ricerca' ('Divino afflante Spiritu', EB 566). I testi ispirati da Dio sono stati affidati alla comunità dei credenti, alla Chiesa di Cristo, per alimentare la fede e guidare la vita di carità".

  "La Sacra Scrittura è parola di Dio in quanto è messa per iscritto sotto l'ispirazione dello Spirito Santo; invece la sacra Tradizione trasmette integralmente la parola di Dio, affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli, ai loro successori, affinché questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano".

  "Soltanto il contesto ecclesiale" - ha concluso il Pontefice - "permette alla Sacra Scrittura di essere compresa come autentica Parola di Dio che si fa guida, norma e regola per la vita della Chiesa e la crescita spirituale dei credenti. Ciò comporta il rifiuto di ogni interpretazione soggettiva o semplicemente limitata a una sola analisi, incapace di accogliere in sé il senso globale che nel corso dei secoli ha guidato la Tradizione dell'intero Popolo di Dio".
AC/COMMISSIONE BIBLICA/...                           VIS 20090423 (730)


FAMIGLIE CRISTIANE, SCUOLE OBBEDIENZA E LUOGHI LIBERTÀ

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). Alle ore 7:30 di questa mattina, nella Cappella Redemptoris Mater, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa con la partecipazione della Commissione Centrale Organizzatrice del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, tenutosi a Città del Messico (Messico), nel gennaio scorso. Alla Celebrazione Eucaristica hanno partecipato il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e il Primate del Messico, Arcivescovo Norberto Rivera Carrera.

  Nel commentare la lettura degli Atti degli Apostoli nei quali San Pietro afferma: "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini", il Santo Padre ha detto: "La Parola di Dio ci parla di una obbedienza che non è semplice asservimento, né semplice esecuzione di compiti, ma nasce da un'intima comunione con Dio e consiste in uno sguardo interiore capace di discernere ciò che 'viene dall'alto' e 'sta in cima a tutto'. E' frutto dello Spirito Santo che Dio concede con larghezza".

  "Cari amici" - ha proseguito il Pontefice - "i nostri contemporanei devono scoprire tale obbedienza, che non è astratta ma di vitale importanza; significa scegliere comportamenti concreti, basati sull'obbedienza alla volontà di Dio, nella piena libertà. Le famiglie cristiane con la loro vita domestica, semplice e gioiosa, condividendo giorno per giorno le gioie, le speranze e le preoccupazioni, vissute nella luce della fede, sono scuola di obbedienza e luoghi di vera libertà. Lo sanno bene coloro che hanno vissuto il matrimonio secondo i piani di Dio per lunghi anni, come alcuni dei presenti, dando prova della bontà del Signore che ci aiuta ed ci incoraggia".
HML/INCONTRO FAMIGLIE/...                           VIS 20090423 (270)


mercoledì 22 aprile 2009

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Padre Charles Morerod, Decano della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università San Tommaso d'Aquino in Roma e docente di Teologia dogmatica, Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale, nonché Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- L'Arcivescovo Justo Mullor García, Nunzio Apostolico, Membro della Congregazione delle Cause dei Santi.

- I Signori Pablo Adrian Cavallero e Marcela Estale Benhaim Varela (Argentina), Membri del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

- Il Monsignor Juan Miguel Ferer Grenesche, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Toledo (Spagna), Consultore della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

- Il Monsignor Wilhelm Imkamp, del Clero della Diocesi di Augsburg (Germania),
Consultore della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
NA/.../...                                       VIS 20090422 (140)


CALENDARIO CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). Di seguito riportiamo il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre e delle visite che effettuerà nel mese di maggio:

- Domenica 3: IV Domenica di Pasqua: alle ore 9:00, nella Basilica Vaticana, Ordinazione presbiterale dei Diaconi della Diocesi di Roma.

- Venerdì 8 - venerdì 15: Viaggio Apostolico in Terra Santa.

- Domenica 24: Solennità dell'Ascensione del Signore: Visita Pastorale a Montecassino (Italia).

Domenica 31: Solennità di Pentecoste. Alle ore 9:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa.
OCL/CALENDARIO:MAGGIO/...                                             VIS 20090422 (90)

COMMISSIONE BENI CULTURALI ADERISCE ADOZIONE MONUMENTO

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). La Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, facendo seguito all'appello lanciato il 9 aprile 2009 tramite gli organi stampa e in perfetta sintonia con le strutture centrali ed abruzzesi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si è assunta l'incarico di raccogliere le adesioni scritte per 'adottare' il restauro di una o più opere d'arte mobili lesionate dal recente sisma che ha colpito l'Abruzzo.

  La Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa - informa un Comunicato reso pubblico oggi - invita perciò, tutti gli Istituti finanziari, culturali e museali, i laboratori di restauro pubblici e privati e i restauratori diplomati che non lo avessero già fatto, a perfezionare per iscritto la loro spontanea e gratuita adesione e la disponibilità all''adozione' di un'opera d'arte mobile con la formula 'da chiodo a chiodo', al seguente indirizzo e-mail: beniculturali@beniculturali.va

  Si prega, infine, di allegare alla domanda un essenziale curriculum dove siano chiaramente esplicitate la formazione e l'attività professionale svolta.
.../ADOZIONE MONUMENTO/BENI CULTURALI               VIS 20090422 (180)


GRANDE ATTUALITÀ DI SANT'ANSELMO

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI al Cardinale Giacomo Biffi, Arcivescovo emerito di Bologna (Italia) ed Inviato Speciale del Papa alle celebrazioni del IX centenario della morte di Sant'Anselmo, che si svolgeranno ad Aosta (Italia), città natale del Dottore della Chiesa, nel corso di una settimana di iniziative culturali e religiose.

  L'anniversario della morte di Anselmo, avvenuta a Canterbury il 21 aprile 1109, scrive il Santo Padre costituisce "un'opportunità da non perdere per rinnovare la memoria di una tra le figure più luminose nella tradizione della Chiesa e nella stessa storia del pensiero occidentale europeo".

  "L'esemplare esperienza monastica di Anselmo, il suo metodo originale nel ripensare il mistero cristiano, la sua sottile dottrina teologica e filosofica, il suo insegnamento sul valore inviolabile della coscienza e sulla libertà come responsabile adesione alla verità e al bene, la sua appassionata opera di pastore d'anime, dedito con tutte le forze alla promozione della 'libertà della Chiesa', non hanno mai cessato di suscitare nel passato il più vivo interesse, che il ricordo della morte sta felicemente riaccendendo e favorendo in diversi modi e in vari luoghi".

  "L'intensa brama di sapere e l'innata propensione alla chiarezza e al rigore logico spingeranno Anselmo verso le 'scholae' del suo tempo. Egli approderà così al monastero di Le Bec (Normandia), dove verrà soddisfatta la sua inclinazione per la dialettica, e soprattutto si accenderà la sua vocazione claustrale. (...) Il Santo mirava a raggiungere la visione dei nessi logici intrinseci al mistero, a percepire la 'chiarezza della verità', e perciò a cogliere l'evidenza delle 'ragioni necessarie', intimamente sottese al mistero".

  "In realtà" - prosegue il Pontefice - "la sua ricerca dell''intelletto (intellectus)' disposto tra la 'fede (fides)' e la 'visione (species)' proviene, come fonte, dalla stessa fede ed è sostenuta dalla confidenza nella ragione, mediante la quale la fede in certa misura si illumina. (...) In Anselmo, priore ed abate di Le Bec, rileviamo poi alcune caratteristiche che ne definiscono ulteriormente il profilo personale. (...) Si resta affascinati dalla sua genialità educativa, che si esprime in quel metodo del discernimento - lui lo qualifica via discretionis (Ep. 61) -  che è lo stile un po' di tutta la sua vita, uno stile in cui si compongono la misericordia e la fermezza".

  "Nominato Arcivescovo di Canterbury (Inghilterra)", da Papa Urbano II "e iniziatosi così, il suo cammino più tribolato, appariranno in tutta la loro luce il suo 'amore della verità' (Ep. 327), la sua rettitudine, la sua rigorosa fedeltà alla coscienza, la sua 'libertà episcopale' (Ep. 206), la sua 'onestà episcopale' (Ep. 314), la sua insonne opera per la liberazione della Chiesa dai condizionamenti temporali e dalle servitù di calcoli non compatibili con la sua natura spirituale".

  "Si comprende come (...) Anselmo conservi tuttora una grande attualità e un forte fascino, e quanto possa essere proficuo rivisitare e ripubblicare i suoi scritti, e insieme rimeditare sulla sua vita.  (...) Affido a Lei, venerato Fratello, il compito di recare ai fedeli dell'antica e cara Città di Aosta l'esortazione a guardare con ammirazione e affetto a questo grande loro concittadino, la cui luce continua a brillare in tutta la Chiesa, soprattutto là dove sono coltivati l'amore per le verità della fede e il gusto per il loro approfondimento mediante la ragione".
MESS/CENTENARIO SANT'ANSELMO/BIFFI                   VIS 20090422 (550)


AMBROGIO AUTPERTO SEPPE SCOPRIRE VERO VOLTO CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2009 (VIS). Questa mattina, proseguendo le catechesi sui grandi scrittori medioevali della Chiesa d'Oriente e d'Occidente, il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di questo mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro, ad Ambrogio Autperto.

  "Oggi vorrei parlare di Ambrogio Autperto" - ha detto Benedetto XVI - un autore dell'VIII secolo - piuttosto sconosciuto: le sue opere infatti erano state attribuite in gran parte ad altri personaggi più noti, da Sant'Ambrogio di Milano a Sant'Ildefonso".

  "Nato in Provenza, da distinta famiglia, Ambrogio Autperto - secondo il suo tardivo biografo Giovanni - fu alla corte del re franco Pipino il Breve ove, oltre all'incarico di ufficiale, svolse in qualche modo anche quello di precettore del futuro imperatore Carlo Magno. Probabilmente al seguito di Papa Stefano II, (...) Autperto venne in Italia ed ebbe modo di visitare la famosa abbazia benedettina di San Vincenzo, alle sorgenti del Volturno, nel ducato di Benevento. (...) Poco dopo la sua visita, Ambrogio Autperto decise di abbracciare la vita religiosa ed entrò in quel monastero (...). Intorno all'anno 761 venne ordinato sacerdote e il 4 ottobre del 777 fu eletto abate". Morì il 30 gennaio 784.

  "Ambrogio Autperto fu monaco ed abate" - ha affermato Benedetto XVI - "in un'epoca segnata da forti tensioni politiche, che si ripercuotevano anche sulla vita all'interno dei monasteri. Di ciò si hanno echi frequenti e preoccupati nei suoi scritti. Egli denuncia, ad esempio, la contraddizione tra la splendida apparenza esterna dei monasteri e la tiepidezza dei monaci (...)". Nel trattato ascetico "'Conflictus vitiorum et virtutum' ('Conflitto tra i vizi e le virtù'), (...) Ambrogio Autperto intende ammaestrare i monaci in modo concreto sul come affrontare il combattimento spirituale giorno per giorno".

  "Autperto osserva poi che l'avidità di guadagno dei ricchi e dei potenti nella società del suo tempo" - ha proseguito il Pontefice - "esiste anche nell'interno delle anime dei monaci e scrive perciò un trattato intitolato 'De cupiditate', in cui, con l'apostolo Paolo, denuncia fin dall'inizio la cupidigia come la radice di tutti i mali".

  "Rilievo questo" - ha ribadito il Santo Padre - "che alla luce della presente crisi economica mondiale, rivela tutta la sua attualità. Vediamo che proprio da questa radice della cupidigia tale crisi è nata".

  L'insegnamento di Autperto vale "anche per l'uomo di questo mondo, anche per il ricco vale di dovere di combattere contro la cupidigia, contro la voglia di possedere, di apparire, contro il concetto falso di libertà come facoltà di disporre di tutto secondo il proprio arbitrio. Anche il ricco deve trovare l'autentica strada della verità, dell'amore e così della retta via".

  "L'opera più importante di Ambrogio Autperto" - ha ricordato il Papa - "è sicuramente il suo commento in dieci libri all''Apocalisse': esso costituisce, dopo secoli, il primo commento ampio nel mondo latino all'ultimo libro della Sacra Scrittura. In quest'opera l'Autore sottolinea che "la Chiesa non può mai essere separata da Gesù Cristo"

  Ambrogio "guarda a Maria come a modello della Chiesa. (...) Autperto vede un ruolo decisivo della Vergine Maria nell'opera della Redenzione (...). Con buona ragione quindi Ambrogio Autperto è considerato il primo grande mariologo in Occidente. Alla pietà che, secondo lui, deve liberare l'anima dall'attaccamento ai piaceri terreni e transitori, egli ritiene debba unirsi il profondo studio delle scienze sacre, soprattutto la meditazione delle Sacre Scritture".

  "Possiamo vedere oggi in Ambrogio Autperto una personalità vissuta in un tempo di forte strumentalizzazione politica della Chiesa, in cui nazionalismo e tribalismo avevano sfigurato il volto della Chiesa. Ma lui, in mezzo a tutte queste difficoltà che conosciamo anche noi, seppe scoprire il vero volto della Chiesa in Maria, nei Santi. E seppe così capire che cosa vuol dire essere cattolico, essere cristiano, vivere della Parola di Dio, entrare in questo abisso e così vivere il mistero della Madre di Dio. (...) Ascoltiamo questo messaggio e preghiamo il Signore" - ha concluso il Pontefice - "perché ci aiuti a vivere il mistero della Chiesa oggi, in questo nostro tempo".
AG/AMBROGIO AUTPERTO/...                           VIS 20090422 (670)


martedì 21 aprile 2009

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Robert J. Cunningham, Vescovo di Syracuse (superficie: 14.915; popolazione: 1.199.000; cattolici: 352.000; sacerdoti: 310; religiosi: 536; diaconi permanenti: 85), Stati Uniti d'America. Finora Vescovo di Ogdensburg (Stati Uniti d'America), il Vescovo Cunningham succede al Vescovo James M. Moynihan, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Robert James Carlson, Arcivescovo Metropolita di Saint Louis (superficie: 15.451; popolazione: 2.177.000; cattolici: 566.000; sacerdoti: 737; religiosi: 2.176: diaconi permanenti: 248), Stati Uniti d'America. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Saginaw (Stati Uniti d'America), è nato a Minneapolis (Stati Uniti d'America), nel 1944, è stato ordinato sacerdote nel 1970 e consacrato Vescovo nel 1983.

- Ha nominato il Vescovo Théophile Kaboy Ruboneka, Vescovo Coadiutore della Diocesi di Goma (superficie: 25.000; popolazione: 2.039.000; cattolici: 795.210; sacerdoti: 109; religiosi: 293), Repubblica Democratica del Congo. E' stato finora Vescovo di Kasongo (Repubblica Democratica del Congo).
NER:RE:NEC/.../...                                   VIS 20090421 (180)


XXV ANNIVERSARIO CONSEGNA CROCE AI GIOVANI

CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2009 (VIS). Un Comunicato del Pontificio Consiglio per i Laici ha reso noto che nel corso dell'Udienza Generale di domani, mercoledì 22 aprile, il Santo Padre Benedetto XVI ricorderà il XXV anniversario della consegna della Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù ai giovani da parte di Giovanni Paolo II.

  "In occasione dell'Anno Santo straordinario della Redenzione (1983-1984) Giovanni Paolo II volle mettere una Croce di legno, semplicissima, accanto all'altare della Basilica di San Pietro: poi alla chiusura dell'Anno Santo, esattamente venticinque anni fa, il Papa affidò quella stessa Croce ai giovani del mondo con queste parole: "Portatela nel mondo come segno dell'amore del Signore Gesù per l'umanità e annunciate a tutti che solo in Cristo morto e risorto c'è salvezza e redenzione".

  "L'invito fu preso alla lettera dai giovani del Centro internazionale giovanile San Lorenzo, cui Giovanni Paolo II aveva consegnato la Croce in rappresentanza della gioventù mondiale" - prosegue il Comunicato - "Da allora, per 25 anni, la Croce non ha mai smesso di viaggiare per il mondo, visitando principalmente i Paesi in cui si sono tenute le Giornate Mondiali della Gioventù, ma portando un segno di speranza anche in altri luoghi, come il continente africano, dove è stata accolta con grande devozione da migliaia di giovani. Dal 2003, secondo la volontà di Papa Giovanni Paolo II, la Croce è accompagnata nei suoi pellegrinaggi da una copia dell'icona marina 'Salus Popoli Romani', segno della materna protezione di Maria".

  Nel corso dell'Udienza Generale di domani, il Santo Padre Benedetto XVI "affiderà nuovamente la Croce a un gruppo di giovani del Centro San Lorenzo. Sarà presente alla cerimonia anche il Cardinale Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Dicastero vaticano incaricato dell'organizzazione delle Giornate Mondiali della Gioventù. Al termine dell'Udienza Generale, la Croce e l'icona di Maria verranno portate in processione, con musica e canti, al Centro San Lorenzo, sostando in Piazza San Pietro per un momento di evangelizzazione e per dar modo ai presenti di venerarle. Nel pomeriggio, insieme ai giovani, esse torneranno in pellegrinaggio nel centro storico di Roma, fino a Piazza Navona. (...) La celebrazione dell'anniversario si chiuderà al Centro San Lorenzo con un'ora di adorazione, seguita dalla Santa Messa".

  "In seguito la Croce, ormai nota come 'Croce delle GMG', partirà per un breve pellegrinaggio in Polonia per poi trasferirsi in Spagna, dove sarà portata in tutte le Diocesi del Paese in preparazione alla XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Madrid nell'agosto 2011".
CON-L/ANNIVERSARIO CROCE GMG/RYLKO               VIS 20090421 (430)


OBIETTIVO CONFERENZA DI GINEVRA È IL DIALOGO

CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2009 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato nella tarda mattinata di oggi la seguente dichiarazione:

  "La Sala Stampa della Santa Sede, attraverso il suo Direttore, Padre Federico Lombardi, SJ, ha già anticipato in serata alcuni commenti relativi al discorso tenuto ieri dal Presidente iraniano alla Conferenza di esame della Dichiarazione di Durban del 2001 contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e la relativa intolleranza.  In aggiunta, la medesima Sala Stampa desidera rimandare alle parole del Santo Padre Benedetto XVI, il Quale domenica scorsa ha detto: 'Formulo i miei sinceri voti affinché i Delegati presenti alla Conferenza di Ginevra lavorino insieme, con spirito di dialogo e di accoglienza reciproca, per mettere fine ad ogni forma di razzismo, di discriminazione e intolleranza, segnando così un passo fondamentale verso l'affermazione del valore universale della dignità dell'uomo e dei suoi diritti, in un orizzonte di rispetto e di giustizia per ogni persona e popolo'.  Di conseguenza la Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo. La Santa Sede, mentre rinnova l'appello del Papa, assicura che con tale spirito la sua Delegazione è presente e lavora alla Conferenza".
OP/CONFERENZA GINEVRA/...                           VIS 20090421 (280)


DOMENICA 26 APRILE CANONIZZAZIONE CINQUE BEATI

CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2009 (VIS). Alle ore 10:00 di domenica 26 aprile, III Domenica di Pasqua, il Santo Padre Benedetto XVI celebrerà l'Eucaristia sul sagrato della Basilica Vaticana e procederà alla Canonizzazione dei Beati:

- Arcangelo Tadini, (1846-1912), Presbitero italiano, Fondatore della Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth;

- Bernardo Tolomei (1272-1348), Abate italiano,  Fondatore della Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto dell'Ordine di San Benedetto;

- Nuno de Santa Maria Álvares Pereira (1360-1431), Religioso portoghese dell'Ordine dei Carmelitani;

- Geltrude Comensoli (1847-1903), italiana, Vergine, Fondatrice dell'Istituto delle Suore Sacramentine;

- Caterina Volpicelli (1839-1894), italiana, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore.
OCL/CANONIZZAZIONE/...                           VIS 20090421 (120)

NONO CENTENARIO MORTE DI SANT'ANSELMO

CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha inviato un Messaggio all'Abate Primate dei Monaci Benedettini Confederati, Padre Dom Notker Wolf, in occasione del novecentesimo anniversario della morte di Sant'Anselmo, Arcivescovo di Canterbury e Dottore della Chiesa, di cui oggi ricorre la memoria liturgica.

  Sant'Anselmo nacque ad Aosta (Italia), fu Abate di Santa Maria de Bec, in Normandia ed Arcivescovo di Canterbury dal 1093 fino alle morte nel 1109.

  "Ricordando con animo devoto" - scrive il Papa nel Messaggio in latino - "la figura di questo santo, desideriamo elogiare e illustrare l'infinita ricchezza del suo sapere, che gli uomini del nostro tempo, soprattutto europei, si avvicinino a lui, per riscoprire la sua solida e ricca dottrina".
MESS/SANT'ANSELMO/WOLF                           VIS 20090421 (130)


lunedì 20 aprile 2009

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2009 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli defunti nella ultime settimane:

- Il Cardinale Umberto Betti, O.F.M., già Magnifico Rettore della Pontificia Università Lateranense, il 1° aprile, all'età di 87 anni.

- Il Vescovo Ephraim Silas Obot, di Idah (Nigeria), il 12 aprile, all'età di 72 anni.

- Il Vescovo Alberto Sanschagrin, O.M.I., emerito di Saint-Hyacinthe (Canada), il 2 aprile, all'età di 97 anni.
.../DEFUNTI/...                                     VIS 20090420 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Luis Cabrera Herrera, O.F.M., Arcivescovo Metropolita di Cuenca (superficie: 8.630; popolazione: 654.000; cattolici: 622.000; sacerdoti: 119; religiosi: 345; diaconi permanenti: 11), Ecuador. L'Arcivescovo eletto è nato a Azogues (Ecuador) nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983. Dal 2003 è Definitore Generale dell'Ordine per l'America Latina e il Caribe. Succede all'Arcivescovo Vicente Rodrigo Cisneros Durán, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

  Sabato 18 aprile il Santo Padre:

- Ha accolto la rinunzia presentata per raggiunti limiti d'età dal Cardinale Javier Lozano Barragán all'incarico di Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute).

- Ha nominato il Vescovo Zygmunt Zimowski, finora Vescovo di Radom (Polonia), Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto  nato a Kupienin (Polonia) nel 1949, è stato ordinato sacerdote nel 1973.
 
- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Tete (Mozambico), presentata dal Vescovo Paolo Mandlate, S.S.S., per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Róbert Bezák, C.SS.R., Arcivescovo di Trnava (superficie: 4.833; popolazione: 635.692; cattolici: 461.046; sacerdoti: 221; religiosi: 405), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato a Prievidza (Slovacchia), nel 1960, ha emesso i voti perpetui nella Congregazione dei Padri Redentoristi nel 1983 ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. Dal 2008 è stato Amministratore della Parrocchia di Banská Bystrica-Radva? e Superiore della casa dei Padri Redentoristi nella medesima parrocchia. Succede all'Arcivescovo Ján Sokol, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Dom Beda (Umberto) Paluzzi, O.S.B., Abate Ordinario dell'Abbazia territoriale di Montevergine (Italia), finora Priore ed Amministratore Apostolico della medesima abbazia territoriale. L'Abate eletto è nato a Ferentino (Italia), nel 1936, ha emesso i voti solenni come Professo del Monastero di San Benedetto e Santa Scolastica in Subiaco nel 1954 ed è stato ordinato presbitero nel 1961.

- Ha nominato il Cardinale Józef Glemp, Arcivescovo emerito di Warszawa (Polonia), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del millennio della morte di San Bruno, che avranno luogo a Lomza ed a Gizycko (Polonia) dal 19 al 21 giugno 2009.
NER:RE:NA/.../...                                   VIS 20090420 (400)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale del Santo Padre per la Diocesi di Roma.

- Cinque Presuli della Conferenza Episcopale di Argentina, in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Héctor Rubén Aguer, di La Plata, con il Vescovo Ausiliare Antonio Marino.

    - Il Vescovo Hugo Nicolás Barbaro, di San Roque de Presidencia Roque Sáenz Peña.

-    L'Arcivescovo Mario Antonio Cargnello, di Salta.

-    Il Vescovo Alcides Jorge Pedro Casaretto, di San Isidro.

-    L'Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Nunzio Apostolico in Guatemala.
AP:AL/.../...                                               VIS 20090420 (100)

ELIMINARE OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE ED INTOLLERANZA

CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2009 (VIS). Al termine della recita del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Papa ha detto: "Rivolgo anzitutto un cordiale saluto e fervidi auguri ai fratelli e alle sorelle delle Chiese Orientali che, seguendo il Calendario Giuliano, celebrano oggi la santa Pasqua. Il Signore risorto rinnovi in tutti la luce della fede e doni abbondanza di gioia e di pace".

  "Inizierà domani a Ginevra" - ha ricordato successivamente il Papa - "organizzata dalle Nazioni Unite, la Conferenza di esame della 'Dichiarazione di Durban' del 2001 contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e la relativa intolleranza".

  "Si tratta di un'iniziativa importante perché ancora oggi, nonostante gli insegnamenti della storia, si registrano tali deplorevoli fenomeni. La 'Dichiarazione di Durban' riconosce che 'tutti i popoli e le persone formano una famiglia umana, ricca in diversità. Essi hanno contribuito al progresso della civiltà e delle culture che costituiscono il patrimonio comune dell'umanità… la promozione della tolleranza, del pluralismo e del rispetto può condurre ad una società più inclusiva'. A partire da queste affermazioni si richiede un'azione ferma e concreta, a livello nazionale e internazionale, per prevenire ed eliminare ogni forma di discriminazione e di intolleranza. Occorre, soprattutto, una vasta opera di educazione, che esalti la dignità della persona e ne tuteli i diritti fondamentali. La Chiesa, da parte sua, ribadisce che solo il riconoscimento della dignità dell'uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio, può costituire un sicuro riferimento per tale impegno. Da questa origine comune, infatti, scaturisce un comune destino dell'umanità, che dovrebbe suscitare in ognuno e in tutti un forte senso di solidarietà e di responsabilità. Formulo i miei sinceri voti affinché i Delegati presenti alla Conferenza di Ginevra lavorino insieme, con spirito di dialogo e di accoglienza reciproca, per mettere fine ad ogni forma di razzismo, discriminazione e intolleranza, segnando così un passo fondamentale verso l'affermazione del valore universale della dignità dell'uomo e dei suoi diritti, in un orizzonte di rispetto e di giustizia per ogni persona e popolo".
ANG/RAZZISMO:DISCRIMINAZIONE/...                   VIS 20090420 (350)


GRATITUDINE PAPA SOLIDARIETÀ SPIRITUALE CHE LO SOSTIENE

CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2009 (VIS). Oggi, II Domenica di Pasqua, e della Divina Misericordia, il Santo Padre Benedetto XVI ha guidato la recita del "Regina Coeli" con i fedeli riuniti nel Cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.

  "Nel clima di gioia, che proviene dalla fede in Cristo risorto, desidero poi esprimere un 'grazie' cordialissimo a tutti coloro - e sono veramente tanti - che hanno voluto farmi pervenire un segno di affetto e di vicinanza spirituale in questi giorni, sia per le festività pasquali, sia per il mio genetliaco - il 16 aprile -, come pure per il quarto anniversario della mia elezione alla Cattedra di Pietro, che ricorre proprio oggi. Ringrazio il Signore per la coralità di tanto affetto".

  "Come ho avuto modo di affermare di recente" - ha detto Benedetto XVI - "non mi sento mai solo. Ancor più in questa singolare settimana, che per la liturgia costituisce un solo giorno, ho sperimentato la comunione che mi circonda e mi sostiene: una solidarietà spirituale, nutrita essenzialmente di preghiera, che si manifesta in mille modi. A partire dai miei collaboratori della Curia Romana, fino alle parrocchie geograficamente più lontane, noi cattolici formiamo e dobbiamo sentirci una sola famiglia, animata dagli stessi sentimenti della prima comunità cristiana".

  "La comunione dei primi cristiani" - ha ricordato il Papa - "aveva come vero centro e fondamento il Cristo risorto. Narra infatti il Vangelo che, nel momento della passione, quando il divino Maestro venne arrestato e condannato a morte, i discepoli si dispersero. Solo Maria e le donne, con l'apostolo Giovanni, rimasero insieme e lo seguirono fino al calvario. Risuscitato, Gesù donò ai suoi una nuova unità, più forte di prima, invincibile, perché fondata non sulle risorse umane, ma sulla divina misericordia, che li fece sentire tutti amati e perdonati da Lui. E' dunque l'amore misericordioso di Dio ad unire saldamente, oggi come ieri, la Chiesa e a fare dell'umanità una sola famiglia; l'amore divino, che mediante Gesù crocifisso e risorto ci perdona i peccati e ci rinnova interiormente".

  "Animato da tale intima convinzione, il mio amato predecessore Giovanni Paolo II" - ha concluso Benedetto XVI - "volle intitolare questa domenica, la seconda di Pasqua, alla Divina Misericordia, e additò a tutti Cristo risorto quale sorgente di fiducia e di speranza, accogliendo il messaggio spirituale trasmesso dal Signore a santa Faustina Kowalska, sintetizzato nell'invocazione: 'Gesù, confido in Te!'".

  Dopo il Regina Coeli, nel pomeriggio Benedetto XVI, dopo alcuni giorni di riposo nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, ha fatto ritorno in Vaticano.
ANG/DIVINA MISERICORDIA/...                           VIS 20090420 (420)


VISITA DEL PAPA ZONE COLPITE TERREMOTO IN ABRUZZO


CITTA' DEL VATICANO, 18 APR. 2009 (VIS). Il prossimo martedì 28 aprile il Santo Padre Benedetto XVI si recherà in Abruzzo per incontrare le popolazioni colpite dal terremoto, secondo il proposito da lui da tempo manifestato.

  Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., informa in un Comunicato reso pubblico oggi che il Papa: "Raggiungerà la tendopoli di Onna verso le 9:30 del mattino, successivamente passerà all'Aquila, dove sosterà presso la Casa dello Studente e la Basilica di Collemaggio. Infine, presso la Caserma della Guardia di Finanza avrà luogo un incontro con rappresentanze della popolazione e delle persone impegnate nelle operazioni di soccorso. La partenza è prevista intorno alle 12:30".

  "Durante gli spostamenti in elicottero il Papa sorvolerà alcune delle località più colpite dal sisma".
OP/VIAGGIO ZONE TERREMOTO/LOMBARDI    I           VIS 20090420 (140)


FRANCESCANI: RENDETE SEMPRE PIÙ BELLO VOLTO CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 18 APR. 2009 (VIS). Questa mattina, nel Cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Membri della Famiglia Francescana che hanno partecipato ad Assisi al "Capitolo delle Stuoie", per commemorare la nascita dell'Ordine francescano e l'ottavo centenario dell'approvazione della "protoregola" di San Francesco d'Assisi da parte del Papa Innocenzo III.

  "Sono passati ottocento anni, e quella dozzina di Frati è diventata una moltitudine" - ha detto il Papa - "disseminata in ogni parte del mondo e oggi qui, da voi, degnamente rappresentata. (...) E come Pastore di tutta la Chiesa, (...) voglio ringraziare (Dio) per il dono prezioso che voi stessi siete per l'intero popolo cristiano. Dal piccolo ruscello sgorgato ai piedi del Monte Subasio, si è formato un grande fiume, che ha dato un contributo notevole alla diffusione universale del Vangelo".

  Francesco "ha sperimentato la potenza della grazia divina ed è come morto e risorto" - ha proseguito il Pontefice - "Tutte le sue ricchezze precedenti, ogni motivo di vanto e di sicurezza, tutto diventa una 'perdita' dal momento dell'incontro con Gesù crocifisso e risorto (cfr Fil 3,7-11). Il lasciare tutto diventa a quel punto quasi necessario, per esprimere la sovrabbondanza del dono ricevuto".

  "E qui veniamo al punto che sicuramente sta al centro di questo nostro incontro" - ha detto ancora il Papa - "Lo riassumerei così: il Vangelo come regola di vita. (...) Egli comprese se stesso interamente alla luce del Vangelo. Questo è il suo fascino. Questa la sua perenne attualità. (...) Il Poverello è diventato un vangelo vivente, capace di attirare a Cristo uomini e donne di ogni tempo, specialmente i giovani, che preferiscono la radicalità alle mezze misure. Il Vescovo di Assisi Guido e poi il Papa Innocenzo III riconobbero nel proposito di Francesco e dei suoi compagni l'autenticità evangelica, e seppero incoraggiarne l'impegno in vista anche del bene della Chiesa".

  "Viene spontanea qui una riflessione" - ha rilevato il Papa - "Francesco avrebbe potuto anche non venire dal Papa. Molti gruppi e movimenti religiosi si andavano formando in quell'epoca, e alcuni di essi si contrapponevano alla Chiesa come istituzione, o per lo meno non cercavano la sua approvazione. Sicuramente un atteggiamento polemico verso la Gerarchia avrebbe procurato a Francesco non pochi seguaci. Invece egli pensò subito a mettere il cammino suo e dei suoi compagni nelle mani del Vescovo di Roma, il Successore di Pietro. Questo fatto rivela il suo autentico spirito ecclesiale. Il piccolo 'noi' che aveva iniziato con i suoi primi frati lo concepì fin dall'inizio all'interno del grande 'noi' della Chiesa una e universale".

  "E il Papa questo riconobbe e apprezzò. Anche il Papa, infatti, da parte sua, avrebbe potuto non approvare il progetto di vita di Francesco. Anzi, possiamo ben immaginare che, tra i collaboratori di Innocenzo III, qualcuno lo abbia consigliato in tal senso, magari proprio temendo che quel gruppetto di frati assomigliasse ad altre aggregazioni ereticali e pauperiste del tempo. Invece il Romano Pontefice, ben informato dal Vescovo di Assisi e dal Cardinale Giovanni di San Paolo, seppe discernere l'iniziativa dello Spirito Santo e accolse, benedisse ed incoraggiò la nascente comunità dei 'frati minori'".

  "Cari fratelli e sorelle, sono passati otto secoli, e oggi avete voluto rinnovare il gesto del vostro Fondatore" - ha esclamato il Papa - "Tutti voi siete figli ed eredi di quelle origini. (...) Come Francesco e Chiara d'Assisi, (...) ripartite sempre da Cristo, (...) per vedere il volto di Cristo nei fratelli che soffrono e portare a tutti la sua pace. Siate testimoni della 'bellezza' di Dio, che Francesco seppe cantare contemplando le meraviglie del creato".

  "Carissimi, l'ultima parola che voglio lasciarvi è la stessa che Gesù risorto consegnò ai suoi discepoli: 'Andate!'. Andate e continuate a 'riparare la casa' del Signore Gesù Cristo, la sua Chiesa. Nei giorni scorsi, il terremoto che ha colpito l'Abruzzo ha danneggiato gravemente molte chiese (...). Ma c'è un'altra 'rovina' che è ben più grave: quella delle persone e delle comunità!".

  "Come Francesco, cominciate sempre da voi stessi" - ha concluso il Pontefice - "Se sarete sempre capaci di rinnovarvi nello spirito del Vangelo, continuerete ad aiutare i Pastori della Chiesa a rendere sempre più bello il suo volto di sposa di Cristo. Questo il Papa, oggi come alle origini, si aspetta da voi".
AC/ANNIVERSARIO REGOLA FRANCESCANA/...               VIS 20090420 (720)


venerdì 17 aprile 2009

CICLO DIALOGHI IN CATTEDRALE DEDICATO TEMA FINE VITA

CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2009 (VIS). Lunedì 20 aprile, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, riprenderà  il ciclo dei "Dialoghi in Cattedrale", dedicato al tema: "Quando finisce la vita?".

  I lavori saranno introdotti dal Cardinale Vicario Agostino Vallini, Prefetto emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma e Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano.

  All'incontro di lunedì 20 aprile, che avrà inizio alle 19:30, interverranno la Professoressa Maria Luisa Di Pietro, Docente di bioetica e Co-Presidente dell'Associazione "Scienza e Vita" ed il giurista Professor Francesco D'Agostino,  Presidente dell'Unione giuristi cattolici italiani. Moderatore sarà l'Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
.../DIALOGHI IN CATTEDRALE/VALLINI                   VIS 20090417 (130)


COMUNICATO DELLA SEGRETERIA DI STATO

CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2009 (VIS). Di seguito riportiamo un Comunicato della Segreteria di Stato, diffuso nella tarda mattinata di oggi:

  "L'Ambasciatore del Regno del Belgio, dietro istruzioni del Ministro degli Affari Esteri, ha fatto parte all'Eccellentissimo Monsignor Segretario per i Rapporti con gli Stati della Risoluzione con cui la Camera dei Rappresentanti del proprio Paese ha chiesto al governo belga di 'condannare le dichiarazioni inaccettabili del Papa in occasione del suo viaggio in Africa e di protestare ufficialmente presso la Santa Sede'. L'incontro si è svolto il 15 aprile c.m".

  "La Segretaria di Stato prende atto con rammarico di tale passo, inconsueto nelle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Regno del Belgio. Deplora che una Assemblea Parlamentare abbia creduto opportuno di criticare il Santo Padre, sulla base di un estratto d'intervista troncato e isolato dal contesto, che è stato usato da alcuni gruppi con un chiaro intento intimidatorio, quasi a dissuadere il Papa dall'esprimersi in merito ad alcuni temi, la cui rilevanza morale è ovvia, e di insegnare la dottrina della Chiesa".

  "Come si sa, il Santo Padre, rispondendo ad una domanda circa l'efficacia e il carattere realista delle posizioni della Chiesa in materia di lotta all'AIDS, ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'AIDS non sarà vinta".

  "Mentre, in alcuni Paesi d'Europa, si scatenava una campagna mediatica senza precedenti sul valore preponderante, per non dire esclusivo, del profilattico nella lotta contro l'AIDS, è confortante costatare che le considerazioni di ordine morale sviluppate dal Santo Padre sono state capite e apprezzate, in particolare dagli africani e dai veri amici dell'Africa, nonché da alcuni membri della comunità scientifica. Come si può leggere in una recente dichiarazione della Conferenza Episcopale Regionale dell'Africa dell'Ovest (CERAO): 'Siamo grati per il messaggio di speranza che [il Santo Padre] è venuto ad affidarci in Camerun e in Angola.  E' venuto ad incoraggiarci a vivere uniti, riconciliati nella giustizia e la pace, affinché la Chiesa in Africa sia lei stessa una fiamma ardente di speranza per la vita di tutto il continente. E lo ringraziamo per aver riproposto a tutti, con sfumatura, chiarezza e acume, l'insegnamento comune della Chiesa in materia di pastorale dei malati di AIDS".
OP/PROTESTA BELGIO/...                               VIS 20090417 (430)


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