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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 30 ottobre 2009

SOLIDITÀ VALORI MORALI RENDE DEGNA UNA SOCIETÀ


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina le Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore di Panama, Signora Delia Cárdenas Christie.

  Nel suo discorso il Papa ha evidenziato come "l'identità del Paese, forgiata durante i secoli come un mosaico di etnie, popoli e culture, si presenta come eloquente segno davanti a tutta la famiglia umana, in cui è possibile una convivenza pacifica fra le persone di diversa origine, in un clima di comunione e cooperazione". Al riguardo, il Papa ha incoraggiato tutti i cittadini del Panama "ad adoperarsi per una maggiore uguaglianza sociale, economica e culturale, in modo che rinunciando agli interessi egoistici, abbracciando la solidarietà e conciliando le volontà, si sradichi, nelle parole di Papa Paolo VI, "lo scandalo delle disparità stridenti".

  Benedetto XVI ha ricordato che "il messaggio del Vangelo ha ricoperto un ruolo essenziale e costruttivo nella configurazione dell'identità panamense, che fa parte del patrimonio spirituale e dell'acerbo aspetto culturale di questa Nazione".

  "Speciale rilevanza" - ha detto ancora il Papa - "ha la presenza della Chiesa in campo educativo e nell'assistenza ai poveri, ai malati, ai carcerati e agli emigranti, e nella difesa di aspetti tanto essenziali, come l'impegno alla giustizia sociale, alla lotta contro la corruzione, il lavoro in favore della pace, l'inviolabilità del diritto alla vita umana dal momento del suo concepimento alla morte naturale, come la salvaguardia della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna. Questi sono elementi insostituibili per creare una sano tessuto ed edificare una società vigorosa, precisamente per la solidità dei valori morali che la alimentano, la nobilitano e la rendono piena di dignità".

  Successivamente il Papa ha fatto riferimento all'impegno delle autorità panamensi "di rafforzare le istituzioni democratiche ad una vita pubblica che si fondi su robusti pilastri etici. A tale riguardo, non si devono risparmiare gli sforzi per promuovere un sistema giuridico efficiente e indipendente, e che si realizzi in tutti gli ambiti con probità, trasparenza nella gestione comunitaria e professionalità e diligenza nella soluzione di problemi che interessano i cittadini.0 Ciò favorirà  lo sviluppo di una società giusta e fraterna, nella quale nessun settore della popolazione sia dimenticato o abbandonato alla violenza e la marginalità".

  "E' degno di menzione" - ha sottolineato Benedetto XVI - "il coraggioso ruolo che il Panama ha ricoperto per la stabilità politica dell'aerea centro-americana, in alcuni momenti nei quali la congiuntura attuale pone in risalto come un progresso consistente ad armonico della comunità umana, non dipende unicamente dallo sviluppo economico o le conquiste tecnologiche".

  Il Santo Padre ha concluso il suo discorso indicando che "questi aspetti devono essere necessariamente completati con gli altri di carattere etico e spirituale, perché una società progredisce soprattutto quando in essa abbondano persone con rettitudine interiore, condotta inattaccabile e ferma volontà di spendersi per il bene comune, e che, inoltre, inculcano alle nuove generazioni, un vero umanesimo, coltivato nella famiglia e nelle scuola, in modo che la forza della Nazione, sia il risultato della crescita integrale della persona e di tutte le persone".
CD/CREDENZIALI/PANAMA:CARDENAS                   VIS 20091030 (500)


UDIENZA PARTECIPANTI ANNO INTERNAZIONALE ASTRONOMIA


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2009 (VIS). Papa Benedetto ha ricevuto questa mattina i partecipanti al Colloquio patrocinato dalla Specola Vaticana, in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia, accompagnati dal Cardinale Lajolo, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

  Nel suo discorso il Papa ha ricordato che l'Anno Internazionale dell'Astronomia, coincide con il quattrocentesimo anniversario dei primi studi della volta celeste da parte di Galileo Galilei e che la storia dell'Osservatorio "è anch'essa legata alla figura di Galileo, alla controversie che la sua ricerca fece sorgere e all'intento della Chiesa di promuovere una corretta e proficua comprensione del rapporto fra scienza e religione".

  "Profitto dell'occasione" - ha proseguito il Santo Padre - "per esprimere la mia riconoscenza, non soltanto per i profondi studi che hanno chiarificato il contesto storico preciso della condanna di Galileo, ma anche per gli sforzi di quanti sono impegnati nel corrente dialogo e riflessione sulla complementarità di fede e ragione al servizio di una comprensione integrale dell'uomo e del suo posto nell'universo".

  "Nell'Anno Internazionale dell'Astronomia" - ha affermato il Pontefice - "si propone di catturare in tutto il mondo, l'attenzione delle persone per le meraviglie e le aspettative che caratterizzarono la grande epoca delle scoperte del secolo XVI (...). La nostra epoca contraddistinta da scoperte scientifiche di vasta portata, profitterebbe dallo stesso senso di meraviglia e di desiderio di raggiungere una autentica umanistica sintesi di conoscenza che ha ispirato i padri della scienza moderna".

  "Se desideriamo rispondere alla sfida di questo Anno - per sollevare gli occhi al cielo allo scopo di riscoprire il nostro luogo nell'universo - come non ricordare la meraviglia espresse dal Salmista tanto tempo fa, contemplando il cielo stellato,  gridava la sua meraviglia al Signore: 'Quando vedo il cielo, il lavoro delle tue dita, la luna e le stelle che ponesti al loro posto, che cosa è l'uomo per badare a lui, il figlio di Adamo, perché ti occupi di lui".

  "Spero" - ha concluso il Papa - "che la meraviglia e l'esaltazione che dovrà scaturire dall'Anno Internazionale dell'Astronomia, portino la contemplazione delle  meraviglie della creazione alla contemplazione del Creatore e dell'Amore, che nelle parole di Dante Alighieri "muove il cielo e l'altre stelle".
AC/ANNO INTERNAZIONALE ASTRONOMIA/LAJOLO       VIS 20091030 (350)


INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI NOVEMBRE


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2009 (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di novembre è la seguente: "Perché tutti gli uomini e le donne del mondo, specialmente quanti hanno responsabilità in campo politico ed economico, non vengano mai meno al loro impegno nella salvaguardia del creato".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: "Perché i credenti delle diverse religioni, con la testimonianza di vita e mediante un dialogo fraterno, diano una chiara dimostrazione che il nome di Dio è portatore di pace.
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/NOVEMBRE/…                  VIS 20091030 (100)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

- Il Professor Angelo Caloia.

- I Partecipanti all'Incontro promosso dalla Specola Vaticana, in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia (100 c.).

  Nel pomeriggio di oggi, il Santo Padre riceverà il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/.../...                                                 VIS 20091030 (90)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo emerito di Westminster (Gran Bretagna), Membro della Congregazione per i Vescovi e della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Kohima (India), presentata dal Vescovo Jose Mukala, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
NA:RE/...MURPHY-O'CONNOR:MUKALA                   VIS 20091030 (320)


giovedì 29 ottobre 2009

DIACONIA DELLA CULTURA NEL CONTINENTE DIGITALE


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2009 (VIS). Il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali "segue da tempo questa sorprendente e veloce evoluzione dei media, facendo tesoro degli interventi del magistero della Chiesa". Con questa parole il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Dicastero, presieduto dall'Arcivescovo Claudio Maria Celli, che in questi giorni analizzano il ruolo delle nuove tecnologie nel settore.

  Il Santo Padre ha citato le due Istruzioni Pastorali: la "Communio et Progressio" del Papa Paolo VI e la "Aetatis Novae" di Giovanni Paolo II. "Due autorevoli documenti dei miei venerati Predecessori, che hanno favorito e promosso nella Chiesa un'ampia sensibilizzazione" sulle tematiche legate alla comunicazione.

  Nel ricordare l'Enciclica "Redemptoris missio" di Giovanni Paolo II che affermava: "l'impegno nei mass media, non ha solo lo scopo di moltiplicare l'annunzio: si tratta di un fatto più profondo, perché l'evangelizzazione stessa della cultura moderna dipende in gran parte dal loro influsso", Papa Benedetto XVI ha detto anche che: "Non basta, quindi, usarli per diffondere il messaggio cristiano e il magistero della Chiesa, ma occorre integrare il messaggio stesso in questa 'nuova cultura' creata dalla comunicazione moderna". 

  "In effetti" - ha  affermato Papa Benedetto - "la cultura moderna scaturisce, ancor prima che dai contenuti, dal dato stesso dell'esistenza di nuovi modi di comunicare che utilizzano linguaggi nuovi, si servono di nuove tecniche e creano nuovi atteggiamenti psicologici. Tutto questo costituisce una sfida per la Chiesa chiamata ad annunciare il Vangelo agli uomini del terzo millennio mantenendone inalterato il contenuto, ma rendendolo comprensibile grazie anche a strumenti e modalità consoni alla mentalità e alle culture di oggi".

  "Nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali" - ha proseguito il Papa - "sottolineando l'importanza che rivestono le nuove tecnologie" - ho incoraggiato - "i responsabili dei processi comunicativi ad ogni livello, a promuovere una cultura del rispetto per la dignità e il valore della persona umana, un dialogo radicato nella ricerca sincera della verità, dell'amicizia (...), ma capace di sviluppare i doni di ciascuno per metterli a servizio della comunità umana".

  "In tal modo la Chiesa esercita quella che potremmo definire una 'diaconia della cultura' nell'odierno 'continente digitale', percorrendone le strade per annunciare il Vangelo, la sola Parola che può salvare l'uomo. Al Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali tocca approfondire ogni elemento della nuova cultura dei media, a iniziare dagli aspetti etici, ed esercitare un servizio di orientamento e di guida per aiutare le Chiese particolari a cogliere l'importanza della comunicazione, che rappresenta ormai un punto fermo e irrinunciabile di ogni piano pastorale".

  Infine Benedetto XVI ha ricordato il 50¨anniversario della Filmoteca Vaticana, fondata del Beato Giovanni XXIII, che possiede "un ricco patrimonio culturale, che appartiene all'intera umanità" ed ha incoraggiato a proseguire lo "interessante lavoro di raccolta, che documenta le tappe del cammino della cristianità, attraverso la suggestiva testimonianza dell'immagine".
AC/ASSEMBLEA/COMUNICAZIONI SOCIALI                   VIS 20091029 (750)


IRAN: SERVIRE CAUSA PACE, DIFESA DIRITTI UNIVERSALI


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina, le Carte Credenziali del nuovo Ambasciatore della Repubblica Islamica dell'Iran, Alì Akbar Naseri.

  "L'Iran è una Nazione" - ha detto il Santo Padre - "che possiede eminenti tradizioni spirituali e il suo popolo ha una profonda sensibilità religiosa. Ciò può essere motivo di speranza per una crescente apertura ed una collaborazione fiduciosa con la comunità internazionale. La Santa Sede, a sua volta, opererà in armonia con quanti servono la causa della pace e promuovono la dignità di cui il Creatore ha dotato ogni essere umano".

  "Oggi" - ha proseguito il Pontefice - "Noi dobbiamo tutti sperare e sostenere una nuova fase di cooperazione internazionale, più solidamente fondata su principi umanitari e sull'aiuto effettivo per coloro che soffrono, meno dipendenti da freddi calcoli di scambio e di benefici tecnici ed economici".

  "La fede nel Dio unico" - ha sottolineato Benedetto XVI - "deve riunire tutti i credenti ed invitarli ad operare insieme per le difesa e la promozione dei valori umani fondamentali. Fra i diritti universali, la libertà religiosa e la libertà di coscienza hanno un posto fondamentale, perché sono l'origine di altre libertà. La difesa di altri diritti che nascono dalla dignità degli individui e dei popoli, in particolare la promozione della protezione della vita, della giustizia e della solidarietà, devono anche essere l'oggetto di una reale collaborazione".

  "Come ho già avuto occasione di sottolineare, l'instaurarsi di cordiali rapporti fra i credenti di diverse religioni è una urgente necessità del nostro tempo, al fine di costruire un mondo più umano e  più conforme al progetto di Dio sulla creazione".

  "I cattolici" - ha osservato il Papa - "sono presenti in Iran sin dai primi secoli del cristianesimo e sono sempre stati parte integrante della vita e della cultura della Nazione".

  "La Santa Sede" - ha aggiunto il Pontefice - "confida che le Autorità iraniane sapranno rafforzare e garantire ai cristiani la libertà di professare la propria fede ed assicurare alla comunità cattolica le condizioni essenziali per la sua esistenza. In particolare la possibilità di avere un sufficiente personale religioso e facilità di spostamento nel paese per assicurare il servizio religioso ai fedeli".

  "Per sua parte" - ha ribadito il Papa - "la Santa Sede che per sua natura e per la sua missione si interessa direttamente alla vita delle Chiese locali, auspica di fare i necessari sforzi per aiutare la comunità cattolica in Iran a mantenere vivi i segni della presenza cristiana, in uno spirito di intesa benevolo verso tutti".

  Infine rivolgendosi ai cattolici che vivono in Iran, il Papa ha affermato di rimanere "vicino a tutti i fedeli e prega per loro affinché tutti nel mantenere con perseveranza la propria identità, restino attaccati alla loro terra, collaborino generosamente con i loro compatrioti allo sviluppo della Nazioni".
CD/CREDENZIALI/IRAN:NASERI                              VIS 20091029 (480)


CELEBRAZIONI PRESIEDUTE PAPA NOVEMBRE 2009-GENNAIO 2010


CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2009 (VIS). Di seguito riportiamo il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre dalla fine di novembre 2009 a gennaio 2010.

NOVEMBRE
  
28 sabato: Alle 17:00, nella Basilica Vaticana, Celebrazione dei Primi Vespri della Prima Domenica di Avvento.
 
DICEMBRE 2009

Martedì 8: Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Alle 16:00 in Piazza di Spagna, Atto di venerazione all'Immacolata.

Giovedì 24: Solennità del Natale del Signore, nella Basilica Vaticana, alle 22:00, il Santo Padre celebrerà la Santa Messa della Notte.

Venerdì 25: Solennità del Natale del Signore. Alle 12:00, dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana, il Papa impartirà la Benedizione "Urbi et Orbi".

Giovedì 31: alle 18:00, nella Basilica Vaticana, Primi Vespri in ringraziamento per l'anno trascorso.
 
GENNAIO

Venerdì 1: Solennità di Maria Santissima Madre di Dio XLIII Giornata mondiale della pace. Alle 10:00, nella Basilica Vaticana, Santa Messa.

Mercoledì 6: Solennità dell'Epifania del Signore. Alle 10:00, nella Basilica Vaticana, Santa Messa.

Domenica 10: Domenica dopo l'Epifania, Festa del Battesimo del Signore. Alle 10:00, nella Cappella Sistina, Santa Messa e Battesimo dei bambini.

Lunedì 25: Festa della conversione di San Paolo Apostolo. Alle 17:30, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, Celebrazione dei Vespri.
OCL/CALENDARIO NOVEMBRE 2009-GENNAIO 2010/...    VIS 20091029 (213)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../...                                VIS 20091029 (30)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 29 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri del Consiglio Direttivo della "Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche" (AVEPRO). Il Monsignor Piero Coda, Presidente dell'Associazione Teologica Italiana; il Sacerdote Philippe Curbelié, Decano della Facoltà di Teologia dello "Institut Catholique" di Toulouse; il Padre Friedrich Bechina, F.S.O. Officiale della Congregazione per l'Educazione Cattolica; il Signor Sjur Bergan, Direttore del Dipartimento di Istruzione Superiore e Ricerca presso il Consiglio d'Europa; il Professor Paolo Biasi, già Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Firenze; il Professor Jan Sadlak, Direttore dello "European Centre for Higher Education" (UNESCO-CEPES) a Bucarest; Dottoressa Annick Johnson, Direttrice della medesima Agenzia.
NA/.../...                                                                                                         VIS 20091106 (120)

mercoledì 28 ottobre 2009

SECOLO XII RIFIORITURA TEOLOGIA LATINA


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2009 (VIS). Nell'Udienza Generale di questo mercoledì,  tenutasi in Piazza San Pietro, il Papa si è soffermato su "un'interessante pagina di storia, relativa alla fioritura della teologia latina nel secolo XII"

  "Nei Paesi dell'Europa occidentale" - ha spiegato il Santo Padre - "regnava allora una relativa pace, che assicurava alla società sviluppo economico e consolidamento delle strutture politiche, e favoriva una vivace attività culturale grazie pure ai contatti con l'Oriente. All'interno della Chiesa si avvertivano i benefici della vasta azione nota come 'riforma gregoriana'" che "aveva apportato una maggiore purezza evangelica nella vita della comunità ecclesiale, soprattutto nel clero (...) Inoltre si andava diffondendo un vasto rinnovamento spirituale, sostenuto dal rigoglioso sviluppo della vita consacrata", e nel secolo tredicesimo emersero figure come San Tommaso e San Bonaventura.

  "Proprio a partire da questi due ambienti, i monasteri e le 'scholae'" - ha precisato il Papa - si può parlare di due differenti modelli di teologia: la 'teologica monastica' e la 'teologia scolastica". Per quanto riguarda la prima, "I monaci, cioè, erano tutti devoti ascoltatori e lettori delle Sacre Scritture, e una delle principali loro occupazioni consisteva nella 'lectio divina', cioè nella lettura pregata della Bibbia".   "Il Sinodo dei Vescovi del 2008" 'Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa'" - ha fatto notare il Papa - "ha richiamato l'importanza dell'approccio spirituale alle Sacre Scritture".

  "Poiché, in ultima analisi, la teologia monastica è ascolto della Parola di Dio, non si può non purificare il cuore per accoglierla e, soprattutto, non si può non accenderlo di fervore per incontrare il Signore. La teologia diventa pertanto meditazione, preghiera, canto di lode e spinge a una sincera conversione".

  "E' importante inoltre riservare" - ha ricordato il Santo Padre - "un certo tempo ogni giorno alla meditazione della Bibbia, perché la Parola di Dio sia lampada che illumina il nostro cammino quotidiano sulla terra".

  "Nel metodo degli scolastici, non facile da comprendere per la mentalità moderna, era centrale la 'quaestio', che consisteva in un tema da affrontare".

  "L'organizzazione delle 'quaestiones' conduceva alla compilazione di sintesi sempre più estese, le cosiddette 'summae', che erano ampi trattati teologico-dogmatici. La teologia scolastica" - ha spiegato il Papa - "mirava a presentare l'unità e l'armonia della Rivelazione cristiana con un metodo, detto appunto "scolastico", che concede fiducia alla ragione umana".

  "Fede e ragione, in reciproco dialogo, vibrano di gioia quando sono entrambe animate dalla ricerca dell'intima unione con Dio. (...) La verità è ricercata con umiltà, accolta con stupore e gratitudine: in una parola, la conoscenza cresce solo se ama la verità.
AG/TEOLOGIA LATINA/...                               VIS 20091028 (430


VISITA PASTORALE DI BENEDETTO XVI A BRESCIA E CONCESIO


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2009 (VIS). Benedetto XVI si recherà in Visita Pastorale a Brescia e Concesio (Italia), la prossimo domenica 8 novembre, secondo quanto riportato da un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.

  Il Papa partirà in aereo dall'aeroporto romano di Ciampino, alle 8:30 e alle 9:30 l'aereo atterrerà all'aeroporto militare Tenente Alfredo Fusco a Ghedi (Brescia). Quindi è prevista una Visita Privata alla Chiesa parrocchiale di Botticino Sera e la Venerazione delle spoglie di Sant'Arcangelo Tadini.

  Alle 10:30, è in programma che il Papa visiti la Cattedrale di Brescia e presieda la concelebrazione della Santa Messa e guidi la recita dell'Angelus in Piazza Paolo VI. Nel pomeriggio Papa Benedetto XVI rivolgerà un saluto agli organizzatori della visita nel Centro Pastorale Paolo VI a Brescia. Alle 16:45, Benedetto XVI compirà una visita alla Casa Natale del Papa Paolo VI e alla nuova sede dedicata al Papa della "Populorum Progressio".

  Alle 17:30, nell'Auditorium Vittorio Montini, dell'Istituto Paolo VI a Concesio, Papa Benedetto XVI terrà un discorso durante l'incontro ufficiale della nuova sede dell'Istituto e per la consegna del Premio Internazionale Paolo VI.

  Alla 18:15, il Papa visiterà la Parrocchia di Sant'Antonio di Concesio, dove fu battezzato Giovanni Battista Montini (Paolo VI) e terrà un discorso.

  Benedetto XVI ripartirà alle 19:00 dall'aeroporto di Brescia e alle 20:00 arriverà all'aeroporto di Roma Ciampino, da dove rientrerà in Vaticano.
BXV-VISITA BRESCIA/.../BRESCIA:CONCESIO                   VIS 20091028 (240)


PRESENTAZIONE MOSTRA SU MATTEO RICCI


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2009 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione della Mostra "Ai Crinali della Storia. P. Matteo Ricci (1552-1610) fra Roma e Pechino", a cura del Professor Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani.
 
La Mostra, allestita presso il Braccio di Carlo Magno (30 ottobre 2009 - 24 gennaio 2010), è stata promossa dal Comitato per le Celebrazioni del IV Centenario di Padre Matteo Ricci in collaborazione con i Musei Vaticani, la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù e la Pontificia Università Gregoriana.

  Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Vescovo Claudio Giuliodori, di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia (Italia); il Professor Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani; il Professor Giovanni Morello, Presidente della Fondazione per i Beni e le Attività Artistiche della Chiesa; Avv. Adriano Ciaffi, Presidente del Comitato promotore per le Celebrazioni del IV Centenario della morte di Padre Matteo Ricci e Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

  La "straordinaria avventura missionaria" - di Matteo Ricci - ha spiegato il Vescovo Giuliodori - "lo ha portato a costruire, per la prima volta nella storia, un vero ponte di dialogo e di scambio tra l'Europa e la Cina. (...) La Mostra (...) oltre a rendere il dovuto onore a questo gigante della fede e dell'amicizia fra i popoli, vuole offrire a tutti l'occasione per approfondire la conoscenza e per confrontarsi con un modello di evangelizzazione e di inculturazione del Vangelo che, per molti versi, non ha eguali nella storia dell'umanità.
OP/MOSTRA MATTEO RICCI/GIULIODORI                   VIS 20091028 (260)


ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

Il Vescovo Franz-Josef Overbeck, Vescovo di Essen (superficie: 1.877; popolazione: 2.590.021; cattolici: 909.117; sacerdoti: 577; religiosi: 565; diaconi permanenti: 78), Repubblica Federale di Germania. Il Vescovo Overbeck è stato finora Ausiliare di Münster.

Il Sacerdote Milton Kenan Júnior, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Saõ Paulo (superficie: 1.645; popolazione: 7.346.000; cattolici: 5.363.000; sacerdoti: 851; religiosi: 2.802; diaconi permanenti: 40), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1963 a Taiúva (Brasile) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1987. E' stato finora Parroco della Parrocchia "Nossa Senhora Aparecida" a Bebedouro (Brasile) e Coordinatore diocesano della Pastorale.

Il Reverendo Joseph M. Siegel, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Joliet in Illinois (superficie: 10.920; popolazione: 1.842.000; cattolici: 667.000: sacerdoti: 268; religiosi: 718; diaconi permanenti: 199), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Joliet in Illinois (Stati Uniti d'America) nel 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1988. E' stato finora Parroco della "Visitation Parish"  a Elmhurst e Presidente del Consiglio Presbiterale e Consultore Diocesano.
NER:NEA/.../OVERBECK:JÚNIOR:SIEGEL                           VIS 20091028 (180)


martedì 27 ottobre 2009

MESSAGGIO X ANNIVERSARIO ELEZIONE KAREKIN II

CITTA' DEL VATICANO, 27 OTT. 2009 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico un Messaggio di Papa Benedetto XVI a Sua Santità Karekin II, in occasione del decimo anniversario dell'elezione e intronizzazione a Patriarca Supremo e Catholicos di Tutti gli Armeni.

  "Conosco il personale impegno per il dialogo, la collaborazione e l'amicizia fra la Chiesa Apostolica Armena e la Chiesa Cattolica" - scrive il Santo Padre - "che si è chiaramente espressa nei vari incontri tenuti recentemente fra Vostra Santità ed il Successore di Pietro. Prego affinché le buone relazioni instaurate fra noi possono continuare a svilupparsi negli anni futuri".

  "La ritrovata libertà della Chiesa in Armenia alla fine del secolo scorso" - sottolinea Papa Benedetto XVI - "ha portato gioia ai cristiani nel mondo. L'immensa impresa di ricostruire la comunità ecclesiale è stata affidata a Sua Santità. Quanto è stato già realizzato, in così breve tempo, è davvero degno di nota: sono fiorite nuove iniziative per l'educazione cristiana dei giovani, per la formazione del clero,  la creazione di nuove parrocchie, l'edificazione di nuove di chiese e di centri comunitari, la promozione di valori cristiani nella vita sociale e culturale della nazione".

  "Invoco Dio Onnipotente" - conclude il Santo Padre - "affinché attraverso l'intercessione di San Gregorio l'Illuminatore - Fondatore e Patrono della Chiesa Apostolica Armena - siamo ancora più strettamente uniti un santo vincolo di fede, speranza e amore e carità cristiana".
MESS/ANNIVERSARIO ELEZIONE/KAREKIN II               VIS 20091027 (240)

lunedì 26 ottobre 2009

ULTIMA CONGREGAZIONE GENERALE, FATTO UN BUON LAVORO


CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2009 (VIS). Nel corso della ventesima ed ultima Congregazione Generale che si è tenuta questa mattina nell'Aula del Sinodo, il Relatore Generale, Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Arcivescovo di Cape  Coast (Ghana), ha letto la lista finale delle proposte cominciate nella sessione di ieri sera, e di seguito si è tenuta la votazione con la formula "placet o non placet". Presidente Delegato di turno è stato il Cardinale Théodore-Adrien Sarr, Arcivescovo di Dakar (Senegal).

  Alle 13:00, il Santo Padre ha invitato a pranzo i partecipanti dell'Assemblea Sinodale, nell'Aula Paolo VI, in Vaticano.

  Il Cardinale Sarr ha ringraziato il Papa per la "la sua attenzione, stima, e paterna sollecitudine espresse all'Africa, alle sue popolazioni, alle Chiesa di questo Continente ed a tutti i suoi membri", dall'inizio del Sinodo.

  Al termine del pranzo, Papa Benedetto ha espresso il suo apprezzamento per lo svolgimento del Sinodo, il cui tema - Riconciliazione, giustizia e pace - "di per sé" - ha commentato  - "era una sfida - certamente - "non facile".

  "Il tema "Riconciliazione, giustizia e pace" implica certamente una forte dimensione politica" - ha affermato il Papa - "anche se è evidente che riconciliazione, giustizia e pace non sono possibili senza una profonda purificazione del cuore, senza un rinnovamento del pensiero, una metanoia, senza una novità che deve risultare proprio dall'incontro con Dio".

  "Ma anche se questa dimensione spirituale è profonda e fondamentale, pure la dimensione politica è molto reale, perché senza realizzazioni politiche, queste novità dello Spirito comunemente non si realizzano".

  "Perciò la tentazione poteva essere di politicizzare il tema, di parlare meno da pastori e più da politici, con una competenza, così, che non è la nostra".

  "L'altro pericolo è stato - proprio per fuggire da questa tentazione "ha sottolineato il Papa - "quello di ritirarsi in un mondo puramente spirituale, in un mondo astratto e bello, ma non realistico. Il discorso di un pastore, invece, deve essere realistico, deve toccare la realtà, ma nella prospettiva di Dio e della sua Parola".

  Il Santo Padre ha sottolineato che: "Questa mediazione comporta, da una parte essere realmente legati alla realtà, attenti a parlare di quanto c'è, e dall'altra non cadere in soluzioni tecnicamente politiche; ciò vuol dire indicare una parola concreta, ma spirituale. Era questo il grande problema del Sinodo e mi sembra che, grazie a Dio, siamo riusciti a risolverlo, e per me questo è anche motivo di gratitudine perché facilita molto l'elaborazione del documento post-sinodale".

 "Questa era la grande sfida e mi sembra, grazie a Dio" - ha concluso il Papa - siamo riusciti a risolverlo, e  anche per ciò è motivo di gratitudine, perché facilita molto l'elaborazione del documento post-sinodale"

  Al termine del discorso il Papa ha comunicato la sua decisione di nominare il Cardinale Turkson nuovo Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Successore del Cardinale Renato Martino.
SE/ULTIMA CONGREGAZIONE/...                       VIS 20091026 (480)


IL SINODO PRESENTA 57 PROPOSTE AL SANTO PADRE

CITTÁ DEL VATICANO, 24 OTT 2009 (VIS).- Le sessioni di lavoro della II Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi si sono concluse questo sabato con l'approvazione di 57 proposte che hanno presentato i padri sinodali a Benedetto XVI.

  Per desiderio del Papa, è stata pubblicata una versione provvisoria, ufficiosa, della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi. Questa è la terza volta che Benedetto XVI permette che si conoscano le proposte, con le quali si sono chiuse le assemblee sinodali. Normalmente si consegnano al Papa affinché ne faccia uso, se lo ritiene conveniente, al momento di preparare l'Esortazione Apostolica, il documento con il quale ufficialmente si chiude un Sinodo.

  La prima proposta mira ad una maggiore comunione ecclesiale a tutti i livelli, promuovendo la cooperazione all'interno della Chiesa. I Padri vogliono ravvivare le strutture di comunione ecclesiale esistenti promuovendone allo stesso tempo altre, per esempio fondando consigli continentali per il clero, i laici e le donne cattoliche.

  I prelati lanciano poi un appello "a tutti coloro che sono in guerra in Africa e fanno molto soffrire il loro popolo" perchè "cessino le ostilità e si riconcilino". Invitano allo stesso tempo la comunità internazionale "a combattere i tentativi di destabilizzazione del continente africano".

  Nella proposta numero 20, i padri sinodali affermano che è "inaccettabile" l'articolo 14 del Protocollo di Maputo che parla di proteggere "i diritti riproduttivi delle donne, autorizzando l'aborto terapeutico nei casi di violenza sessuale, stupro, incesto o quando la gravidanza comprometta la salute mentale e fisica della donna o la vita della donna o del feto" perchè "è in contraddizione con i diritti umani e con il diritto alla vita" e "banalizza la gravità del crimine dell'aborto, svalutando il valore della maternità".

  Per quanto riguarda l'ambiente, un altro tema toccato frequentemente durante il Sinodo, si afferma che in questi momenti assistiamo ad "un deterioramento irresponsabile ed una distruzione insensata della terra, nostra madre", a causa della connivenza tra i capi politici locali corrotti e le multinazionali in operazioni che "avvelenano l'ambiente, distruggono la flora e la fauna e (...) causano una desertificazione senza precedenti di larghe zone di terra coltivabili".

  Inoltre i vescovi manifestano la loro preoccupazione per la situazione dei 15 milioni di emigranti africani "che cercano una patria e un luogo di pace" e affermano che "le politiche e le leggi migratorie restrittive del mondo contro gli africani violino sempre più il principio della destinazione universale dei beni creati e gli insegnamenti della Chiesa sui diritti umani, sulla libertà di movimento e sui diritti dei lavoratori migranti".

  In un'altra delle proposte, i padri sinodali esortano a difendere e a proteggere la famiglia e la vita umana, "segnata dalla banalizzazione dell'aborto, dal disprezzo della maternità, dalle distorsioni della nozione di matrimonio, dalla ideologia del divorzio e da una nuova etica relativista".

  Con riferimento alla donna in Africa, i prelati "condannano tutti gli atti di violenza contro le donne, i maltrattamenti delle mogli, la privazione dell'eredità alle figlie, l'oppressione delle vedove in nome della tradizione, i matrimoni forzati, la mutilazione genitale alle donne, il traffico delle donne e tanti altri abusi come la schiavitù sessuale ed il turismo sessuale. Sono ugualmente condannati tutti gli altri atti disumani ed ingiusti contro le donne".

  In un'altra proposta riguardante l'AIDS, ricordano che "è una pandemia, che insieme alla malaria e alla tubercolosi sta decimando la popolazione africana e danneggiando fortemente la sua vita economica e sociale". I malati di AIDS in Africa "sono vittime di ingiustizia poichè non ricevono la stessa qualità di trattamento di altri paesi". Per questo motivo, si chiede che "si assicurino loro le stesse cure che si forniscono in Europa", e allo stesso tempo chiedono che si aiutino le coppie contagiate "perchè prendano le misure giuste, con piena responsabilità per il benessere reciproco, l'unione e la famiglia".

  "Questo Sinodo -si legge in un'altra proposta- invoca l'abolizione totale e universale della pena di morte".

  In ultimo, i padri sinodali pongono l'accento sulla "preparazione professionale e la formazione etica dei giornalisti per promuovere una cultura di dialogo che eviti divisione, sensazionalismo, informazione scorretta e offensiva banalizzazione della sofferenza umana, che possono pregiudicare l'armonia e la pace di società e comunità".
SE/ELENCO FINALE PROPOSTE/...            VIS 20091026 (700)

CHIESA IN AFRICA: ALZATI!


CITTÀ DEL VATICANO, 25 OTT 2009 (VIS).- Alle 10 di oggi, il Papa ha presieduto nella basilica vaticana la concelebrazione eucaristica con i padri sinodali, in occasione della chiusura della II Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi.

Nella omelia, Benedetto XVI ha spiegato, commentando le letture di domenica, che "il disegno di Dio non cambia". "Attraverso i secoli e i rivolgimenti della storia, Egli punta sempre alla stessa meta: il Regno della libertà e della pace per tutti. E ciò implica la sua predilezione per quanti di libertà e di pace sono privi, per quanti sono violati nella propria dignità di persone umane. Pensiamo in particolare ai fratelli e alle sorelle che in Africa soffrono povertà, malattie, ingiustizie, guerre e violenze, migrazioni forzate".

  "La Chiesa che è in Africa, attraverso i suoi Pastori, venuti da tutti i Paesi del Continente, dal Madagascar e dalle altre isole, ha accolto il messaggio di speranza e la luce per camminare sulla via che conduce al Regno di Dio. (...) La fede in Gesù Cristo - quando è bene intesa e praticata - guida gli uomini e i popoli alla libertà nella verità, o, per usare le tre parole del tema sinodale, alla riconciliazione, alla giustizia e alla pace".
 
  Dopo aver posto in rilievo che la Chiesa nel mondo è la "comunità di persone riconciliate, operatrici di giustizia e di pace", il Santo Padre ha sottolineato che "perciò il Sinodo ha ribadito con forza - e lo ha manifestato - che la Chiesa è Famiglia di Dio, nella quale non possono sussistere divisioni su base etnica, linguistica o culturale. (...) La Chiesa riconciliata è potente lievito di riconciliazione nei singoli Paesi e in tutto il Continente africano".
 
  Il Papa ha segnalato che la Chiesa trasmette "il messaggio di salvezza coniugando sempre l'evangelizzazione e la promozione umana". In questo contesto ha ricordato che la riflessione offerta da Paolo VI nella sua "storica Enciclica "Populorum progressio", "i missionari l'hanno realizzata e continuano a realizzarla sul campo, promuovendo uno sviluppo rispettoso delle culture locali e dell'ambiente, secondo una logica che ora, dopo più di 40 anni, appare l'unica in grado di far uscire i popoli africani dalla schiavitù della fame e delle malattie".
 
  "Questo significa -ha continuato- trasmettere l'annuncio di speranza secondo una "forma sacerdotale", cioè vivendo in prima persona il Vangelo, cercando di tradurlo in progetti e realizzazioni coerenti con il principio dinamico fondamentale, che è l'amore".
 
  Benedetto XVI ha incoraggiato la Chiesa in Africa ad alzarsi. "Intraprendi il cammino di una nuova evangelizzazione con il coraggio che proviene dallo Spirito Santo. L'urgente azione evangelizzatrice, di cui molto si è parlato in questi giorni, comporta anche un appello pressante alla riconciliazione, condizione indispensabile per instaurare in Africa rapporti di giustizia tra gli uomini e per costruire una pace equa e duratura nel rispetto di ogni individuo e di ogni popolo; una pace che ha bisogno e si apre all'apporto di tutte le persone di buona volontà al di là delle rispettive appartenenze religiose, etniche, linguistiche, culturali e sociali".
 
  "Coraggio, alzati, Continente africano!", ha esclamato di nuovo il Papa. "Accogli con rinnovato entusiasmo l'annuncio del Vangelo perché il volto di Cristo possa illuminare con il suo splendore la molteplicità delle culture e dei linguaggi delle tue popolazioni. Mentre offre il pane della Parola e dell'Eucaristia, la Chiesa si impegna anche ad operare, con ogni mezzo disponibile, perché a nessun africano manchi il pane quotidiano. Per questo, insieme all'opera di primaria urgenza dell'evangelizzazione, i cristiani sono attivi negli interventi di promozione umana".

    Il Santo Padre ha terminato chiedendo ai pastori della Chiesa in Africa che, ritornando alle loro comunità, trasmettano a tutti "l'appello risuonato sovente in questo Sinodo alla riconciliazione, alla giustizia e alla pace".
HML/CHIUSURA SINODO AFRICA/...                                      VIS 20091026 (630)


ANGELUS: RICORDO DEL SINODO ED ELOGIO DON GNOCCHI


CITTA' DEL VATICANO, 25 OTT. 2009 (VIS).  Al termine della Santa Messa celebrata questa mattina nella Basilica Vaticana a conclusione della II Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, il Santo Padre Benedetto XVI lasciato il sagrato della Basilica, ed ha guidato la recita dell'Angelus con i fedeli ed i pellegrini presenti in Piazza San Pietro. "Tre settimane di preghiera e di ascolto reciproco, per discernere ciò che lo Spirito Santo dice oggi alla Chiesa che vive nel Continente africano, ma al tempo stesso alla Chiesa universale".

  Il Santo Padre ha rievocato la gioia dell'Assemblea Sinodale "per il dinamismo delle comunità cristiane, che continuano a crescere in quantità e qualità" e "per lo slancio missionario che ha trovato terreno fertile in numerose diocesi e che si esprime nell'invio di missionari in altri Paesi africani e in diversi Continenti".

 "Particolare rilievo è stato dato" dal Sinodo - "alla famiglia, che anche in Africa costituisce la cellula primaria della società, ma che oggi viene minacciata da correnti ideologiche provenienti anche dall'esterno. Che dire" - ha aggiunto il Papa - "dei giovani esposti a questo tipo di pressione, influenzati da modelli di pensiero e di comportamento che contrastano con i valori umani e cristiani dei popoli africani? Naturalmente sono emersi in Assemblea i problemi attuali dell'Africa e il suo grande bisogno di riconciliazione, di giustizia e di pace. Proprio a questo la Chiesa risponde riproponendo, con rinnovato slancio, l'annuncio del Vangelo e l'azione di promozione umana. Animata dalla Parola di Dio e dall'Eucaristia, essa si sforza di far sì che nessuno sia privo del necessario per vivere e che tutti possano condurre un'esistenza degna dell'essere umano".

  "Oggi desidero rivolgermi" - ha detto ancora il Papa - "a tutte le popolazioni africane, in particolare a quanti condividono la fede cristiana (...)  Vi incoraggio con le parole del Signore Gesù: siate sale e luce nell'amata terra africana!".

  "Desidero ora ricordare" - ha detto infine il Papa - "che per il prossimo anno è prevista un'Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. In occasione della mia Visita a Cipro, avrò il piacere di consegnare l''Instrumentum laboris' di tale assise".  

  Dopo l'Angelus, il Santo Padre ha ricordato che oggi a  Milano "è stata celebrata la liturgia di beatificazione del sacerdote Don Carlo Gnocchi" e "valido educatore di ragazzi e giovani". Nella seconda guerra mondiale divenne cappellano degli Alpini, con i quali fece la tragica ritirata di Russia, scampando alla morte per miracolo".
 
  "Fu allora" - ha spiegato il Papa - "che progettò di dedicarsi interamente ad un'opera di carità. Così, nella Milano in ricostruzione, Don Gnocchi lavorò per 'restaurare la persona umana' raccogliendo i ragazzi orfani e mutilati e offrendo loro assistenza e formazione. Diede tutto se stesso fino alla fine, e morendo donò le cornee a due ragazzi ciechi".

 "La sua opera ha continuato a svilupparsi ed oggi la Fondazione Don Gnocchi è all'avanguardia nella cura di persone di ogni età che necessitano di terapie riabilitative. Mentre saluto il Cardinale Tettamanzi, Arcivescovo di Milano (...) e mi rallegro con l'intera Chiesa ambrosiana, faccio mio il motto di questa beatificazione: 'Accanto alla vita, sempre'.
NF/SINODO:DON GNOCCHI/...                                       VIS 20091026 (520)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 24 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, finora Arcivescovo di Cape Coast (Ghana)
NA/.../TURKSON                                             VIS 20091026 (40)

CENTENARIO DI FONDAZIONE ISTITUTO BIBLICO


CITTA' DEL VATICANO, 26 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in udienza, i Membri del Pontificio Istituto Biblico, in occasione de centenario di fondazione, Istituto voluto Da Papa Pio X al fine di costituire nella città di Roma un centro di studi specializzati sulla Sacra Scrittura e le discipline connesse.

  "Saluto con deferenza" - ha detto il Papa - il Cardinale Zenon Grocholewski, a cui va il mio ringraziamento per le cortesi parole che mi ha voluto rivolgere a nome vostro. Saluto parimenti il Preposito Generale, Padre Adolfo Nicolás Pachón, e colgo volentieri l'opportunità che mi è data per manifestare sincera gratitudine alla Compagnia di Gesù, la quale, non senza notevole sforzo, dispiega investimenti finanziari e risorse umane nella gestione della Facoltà dell'Oriente antico, della Facoltà biblica qui a Roma e della sede dell'Istituto a Gerusalemme. Saluto il Rettore e i docenti, che hanno consacrato la vita allo studio e alla ricerca in costante ascolto della parola di Dio".

  "Cari amici, la ricorrenza del centenario costituisce un traguardo e al tempo stesso un punto di partenza. Arricchiti dell'esperienza del passato, proseguite il vostro cammino con rinnovato impegno, consapevoli del servizio alla Chiesa che vi è richiesto, quello cioè di avvicinare la Bibbia alla vita del Popolo di Dio, perché sappia affrontare in maniera adeguata le inedite sfide che i tempi moderni pongono alla nuova evangelizzazione. Comune auspicio è che la Sacra Scrittura diventi in questo mondo secolarizzato non solo l'anima della teologia, bensì pure la fonte della spiritualità e del vigore della fede di tutti i credenti in Cristo".

  "Il Pontificio Istituto Biblico continui, pertanto, a crescere come centro ecclesiale di studio di alta qualità nell'ambito della ricerca biblica, avvalendosi delle metodologie critiche moderne e in collaborazione con gli specialisti in dogmatica e in altre aree teologiche; assicuri un'accurata formazione ai futuri professori di Sacra Scrittura perché, avvalendosi delle lingue bibliche e delle diverse metodologie esegetiche, possano accedere direttamente ai testi biblici".

  "La già citata Costituzione dogmatica Dei Verbum" - ha ricordato Papa Benedetto - "a tale riguardo, ha sottolineato la legittimità e la necessità del metodo storico-critico, riconducendolo a tre elementi essenziali: l'attenzione ai generi letterari; lo studio del contesto storico; l'esame di ciò che si usa chiamare Sitz im Leben. (situazione vitale)", aggiungendo che "Il testo conciliare aggiunge un'ulteriore indicazione metodologica. Essendo la Scrittura una cosa sola a partire dall'unico popolo di Dio, che ne è stato il portatore attraverso la storia, conseguentemente leggere la Scrittura come un'unità significa leggerla a partire dalla Chiesa come dal suo luogo vitale e ritenere la fede della Chiesa come la vera chiave d'interpretazione".

  "Se l'esegesi vuole essere anche teologia" - ha concluso il Pontefice - "deve riconoscere che la fede della Chiesa è quella forma di "sim-patia" senza la quale la Bibbia resta un libro sigillato: la Tradizione non chiude l'accesso alla Scrittura, ma piuttosto lo apre; d'altro canto, spetta alla Chiesa, nei suoi organismi istituzionali, la parola decisiva nell'interpretazione della Scrittura. È alla Chiesa, infatti, che è affidato l'ufficio di interpretare autenticamente la parola di Dio scritta e trasmessa, esercitando la sua autorità nel nome di Gesù Cristo (cfr Dei Verbum, 10)

Cari fratelli, mentre ringrazio per la vostra gradita visita, vi incoraggio a proseguire il vostro servizio ecclesiale, in costante adesione al magistero della Chiesa ed assicurando a ciascuno di voi il sostegno della preghiera, di cuore imparto a tutti, quale pegno dei divini favori, la Benedizione Apostolica.
AC/CENTENARIO BIBLICUM/                                   VIS 20091026 (580)


INCONTRO COMMISSIONE ECCLESIA DEI FRATERNITÁ SAN PIO X


CITTÁ DEL VATICANO, 26 OTT 2009 (VIS).- L'Ufficio Stampa della Santa Sede ha reso pubblico all'ultima ora della mattina il seguente comunicato:

  "Lunedì 26 ottobre 2009 si è tenuto nel Palazzo del Sant'Uffizio, sede della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, il primo incontro della Commissione di studio, formata da esperti della medesima Commissione e della Fraternità Sacerdotale S. Pio X, allo scopo di esaminare le difficoltà dottrinali che ancora sussistono tra la Fraternità e la Sede Apostolica.

  In un clima cordiale, rispettoso e costruttivo si sono evidenziate le maggiori questioni di carattere dottrinale che saranno trattate e discusse nel corso dei colloqui che proseguiranno nei prossimi mesi probabilmente a scadenza bimensile. In particolare si esamineranno le questioni relative al concetto di Tradizione, al Messale di Paolo VI, all'interpretazione del Concilio Vaticano II in continuità con la Tradizione dottrinale cattolica, ai temi dell'unità della Chiesa e dei principi cattolici dell'ecumenismo, del rapporto tra il Cristianesimo e le religioni non cristiane e della libertà religiosa. Nel corso dell'incontro si è anche precisato il metodo e l'organizzazione del lavoro".
OP/INCONTRO SANTA SEDE:SAN PIO X/...                           VIS 20091026 (200)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 26 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

  - Il Cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, Arcivescovo di Santo Domingo (Repubblica Dominicana).

  - Il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid (Spagna).

  - Il Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo di Torino (Italia).
AL/.../...                                                   VIS 20091026 (100)

giovedì 22 ottobre 2009

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

-Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

-Arcivescovo Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, con il Vescovo Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru, segretario del medesimo dicastero.

-Arcivescovo Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute).

-Arcivescovo Vincenzo Pelvi, Ordinario Militare per l'Italia.
AP/.../                                                                                                              VIS 20091022 (70)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre:

-Ha accettato la rinuncia del Vescovo Joseph Bolangi Egwanga Ediba Tasame al governo pastorale della diocesi di Budjala (Repubblica Democratica del Congo) in conformità al canone 401, paragrafo 2 del C.I.C. Gli succede il vescovo Philibert Tembo Nlandu, C.I.C.M., coadiutore della medesima diocesi.

-Ha nominato Segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia il Rev.do Mons. Jean Laffitte, finora Vice Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, elevandolo in pari tempo alla dignità episcopale. Il Vescovo eletto è nato nel 1952 a Oloron-Sainte-Marie (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1989.

-Ha nominato Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace il Rev.do Don Mario Toso, S.D.B., finora Consultore del medesimo Dicastero, elevandolo in pari tempo alla dignità episcopale. Il Vescovo eletto è nato nel 1950 a Mogliano Veneto, Treviso ed è stato ordinato sacerdote nel 1978.
RE:NA/.../...                                                                                                  VIS 20091022 (140)


mercoledì 21 ottobre 2009

I PADRI SINODALI SI RIUNISCONO PER GRUPPI LINGUISTICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2009 (VIS). I Padri sinodali che partecipano alla II Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi si riuniscono oggi, mercoledì, e domani, giovedì per gruppi linguistici o circoli minori per preparare e studiare gli emendamenti collettivi alle proposte.

  Durante la prossima Congregazione Generale, che avrà luogo venerdì 23 ottobre, è prevista la presentazione e votazione del messaggio finale del Sinodo.
SE/CIRCOLI MINORI/...                                                                                       VIS 20091021 (80)

BERNARDO DI CHIARAVALLE, L'ULTIMO DEI PADRI DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2009 (VIS).- Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'udienza generale del mercoledì, svoltasi in Piazza San Pietro, a San Bernardo di Chiaravalle (1090-1153) conosciuto come l'ultimo dei Padri della Chiesa "perché nel XII secolo, ancora una volta, rinnovò e rese presente la grande teologia dei Padri".

  Bernardo nacque a Fontaines (Francia) e a vent'anni entrò nel monastero di Citeaux. Nel 1115 fu inviato da santo Stefano Harding, terzo abate di Citeaux, a fondare il monastero di Chiaravalle (Clairvaux), dove divenne abate. Il santo istituì un regime di "vita sobria e misurata, nella mensa come negli indumenti e negli edifici monastici, raccomandando il sostentamento e la cura dei poveri", ha detto il Santo Padre.

  Dopo Chiaravalle, la cui comunità diventava sempre più numerosa, Bernardo mantenne una nutrita corrispondenza con persone di tutti i tipi e compose inoltre una grande quantità di sermoni, sentenze e trattati. A partire dal 1130 si occupò anche di gravi questioni che riguardavano la Santa Sede e la Chiesa. Con i suoi scritti polemici lottò contro l'eresia dei catari, che, disprezzando la materia e il corpo umano, disprezzavano il Creatore. Inoltre "si sentì in dovere di prendere le difese degli ebrei, condannando i sempre più diffusi rigurgiti di antisemitismo".

  I due aspetti centrali della dottrina del santo riguardano Gesù Cristo e Maria Vergine. L'abate di Chiaravalle "non porta orientamenti nuovi nello statuto scientifico della teologia. Ma, in maniera più che mai decisa, configura il teologo al contemplativo e al mistico" così che per lui "la vera conoscenza di Dio consiste nell'esperienza personale, profonda di Gesù Cristo e del suo amore".

  "Questo vale per ogni cristiano -ha osservato il Santo Padre- la fede è anzitutto incontro personale con Gesù e fare esperienza della sua vicinanza, della sua amicizia e del suo amore". Inoltre il santo non dubita che "attraverso Maria siamo condotti a Gesù" e documenta chiaramente "il posto privilegiato della Vergine nell'economia della salvezza a seguito della particolarissima partecipazione della Madre al sacrificio del Figlio".

  Le riflessioni di San Bernardo "provocano ancor oggi in maniera salutare non solo i teologi, ma tutti i credenti" perché "a volte si pretende di risolvere le questioni fondamentali su Dio, sull'uomo e sul mondo con le sole forze della ragione. San Bernardo, invece, solidamente fondato sulla Bibbia e sui Padri della Chiesa, ci ricorda che senza una profonda fede in Dio, alimentata dalla preghiera e dalla contemplazione (...) le nostre riflessioni sui misteri divini rischiano di diventare un vano esercizio intellettuale, e perdono la loro credibilità".

  "La teologia rinvia alla "scienza dei santi" -ha concluso Benedetto XVI- alla loro intuizione dei misteri del Dio vivente, alla loro sapienza, dono dello Spirito Santo, che diventano punto di riferimento del pensiero teologico (...). Alla fine, la figura più vera del teologo e di ogni evangelizzatore rimane quella dell'apostolo Giovanni, che ha poggiato il suo capo sul cuore del Maestro".
AG/BERNARDO DI CHIARAVALLE/...                                                                 VIS 20091021 (500)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2009 (VIS).A seguito della udienza generale di questo mercoledì, il Papa ha ricevuto il ministro degli Esteri di Giordania, Nasser Judeh.
AP/.../...                                                                                                              VIS 20091021 (30)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 OTT. 2009 (VIS).Il Santo Padre ha nominato:

-Arcivescovo Manuel Monteiro de Castro segretario del Collegio Cardinalizio. Monsignore Monteiro de Castro è attualmente segretario della Congregazione per i Vescovi.

-Don Otacílio Luziano Da Silva vescovo di Catanduva (superficie 4.601, popolazione 282.000, cattolici 218.000, sacerdoti 41, religiosi 31) in Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1954 a Maracaí (Brasile), è stato ordinato sacerdote nel 1987 e finora è stato rettore del Seminario Provinciale "Sagrato Coraçao de Jesus" di Marília (Brasile). Succede al Vescovo Antönio Celso Queiroz, la cui rinuncia al governo pastorale della diocesi è stata accettata per raggiunti limiti di età.
NA/.../MONTEIRO:QUEIROZ                                                                               VIS 20091021 (110)


martedì 20 ottobre 2009

DICIASSETTESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2009 (VIS). Questa mattina, all'inizio della diciassettesima Congregazione Generale, è stata letta una lettera dei presidenti delegati e del segretario generale del Sinodo. Il presidente delegato di turno è stato il cardinale Francis Arinze, prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Oltre al Papa erano presenti in questa sessione 217 padri.

  Questo è il testo della lettera:

  "Ai Presidenti delle Conferenze Episcopali del Sudan, dell'Uganda, del Ciad, della Repubblica Democratica del Congo e della Repubblica Centrafricana. Noi Padri sinodali, riuniti nella Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, abbiamo appreso con profondo dolore che nelle Diocesi situate nella regione dei Grandi Laghi perdurano azioni belliche che producono distruzioni, violenze, morte tra la popolazione innocente. Per salvare la propria vita, centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case e a rifugiarsi nei Paesi limitrofi in condizioni di estrema precarietà. Non mancano, poi, preoccupanti fenomeni di bambini soldato, di orfani, di mutilati di guerra e di persone con gravi problemi di salute fisica e psichica".

"Di fronte a tale drammatica situazione, noi Padri sinodali, riuniti sotto la presidenza del Santo Padre Benedetto XVI, esprimiamo la più viva comunione fraterna ai Vescovi delle Diocesi coinvolte in tali disumane sofferenze nei confronti della popolazione innocente. Al contempo ci rivolgiamo a tutte le parti in causa implorando che quanto prima il linguaggio delle armi sia sostituito da quello del dialogo e delle trattative. Con il dialogo, nel rispetto reciproco e nella pace, tutti i problemi possono essere risolti. La guerra, invece, rende tutto più difficile e in particolare tenta di trasformare i fratelli in nemici da abbattere".

"Fortificati dallo Spirito Santo, Spirito del Signore Gesù risorto, noi Padri sinodali ribadiamo il valore sacro di ogni vita umana. Il comandamento Non uccidere (Es 20, 13) non fa parte solamente del Decalogo, rivelazione di Dio raccolta nella Bibbia, bensì della legge inscritta nel cuore di ogni uomo che viene in questo mondo. Non è lecito uccidere innocenti per alcun motivo sociale, politico, etnico, razziale o religioso. Il sangue degli innocenti grida vendetta di fronte a Dio che prima o poi dovrà giudicare anche coloro che hanno macchiato le loro mani con il sangue dei poveri, che sono i privilegiati di Dio".

"Mentre stiamo riflettendo sulla riconciliazione, la giustizia e la pace, imploriamo, per intercessione di tutti i santi nati in Africa, il dono della pace perché si possa instaurare la giustizia ove è gravemente infranta e i cuori siano aperti alla grazia della riconciliazione con Dio e con il prossimo non solamente nella regione dei Grandi Laghi, bensì in tutta l'Africa".

"Affidiamo il nostro sofferto e pressante appello all'intercessione della Beata Vergine Maria, Nostra Signora d'Africa e Madre di tutti i sofferenti".

  Successivamente ha avuto luogo la presentazione della lista unificata delle 54 proposte che saranno consegnate al Santo Padre affinché le tenga in considerazione, se così lo desidera, al momento di redigere l'esortazione apostolica post-sinodale. I padri sinodali hanno partecipato anche alla seconda votazione per eleggere i membri del consiglio ordinario della segreteria generale del Sinodo.

  Il consiglio ordinario della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi si costituisce al termine di ogni assemblea generale ordinaria. Si compone di 15 Membri, 12 dei quali sono eletti dallo stesso Sinodo e tre sono scelti dal Romano Pontefice.

  Questo pomeriggio, i padri sinodali si riuniranno per gruppi linguistici o circoli minori per preparare gli emendamenti collettivi alle proposte.
SE/DICIASSETTESIMA CONGREGAZIONE/...                                                     VIS 20091020 (570)


NOTA PASSAGGIO FEDELI ANGLICANI NELLA CHIESA CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2009 (VIS).Il Cardinale William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, e l'arcivescovo Joseph Augustine Di Noia, O.P., segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, hanno spiegato questa mattina durante un incontro con i giornalisti la nota circa gli Ordinariati Personali per gli anglicani che entrano a far parte della Chiesa Cattolica.

Il cardinal Levada ha commentato una nota informativa del suo dicastero in cui si dice che "la Chiesa Cattolica risponde alle numerose richieste che sono state sottoposte alla Santa Sede da gruppi di chierici e fedeli anglicani provenienti da diverse parti del mondo, i quali desiderano entrare nella piena e visibile comunione".

"In questa Costituzione Apostolica - ha detto- il Santo Padre ha introdotto una struttura canonica che provvede ad una tale riunione corporativa tramite l'istituzione di Ordinariati Personali, che permetteranno ai fedeli già anglicani di entrare nella piena comunione con la Chiesa Cattolica, conservando nel contempo elementi dello specifico patrimonio spirituale e liturgico anglicano. Secondo il tenore della Costituzione Apostolica la sorveglianza e guida pastorale per tali gruppi di fedeli già anglicani sarà assicurata da un Ordinariato Personale, di cui l'Ordinario sarà usualmente nominato dal clero già anglicano".

"La Costituzione Apostolica che sarà presto pubblicata, rappresenta una risposta ragionevole e perfino necessaria ad un fenomeno globale, offrendo un unico modello canonico per la Chiesa universale adattabile a diverse situazioni locali e, nella sua applicazione universale, equo per i già anglicani. Tale modello prevede la possibilità dell'ordinazione di chierici sposati già anglicani, come sacerdoti cattolici. Ragioni storiche ed ecumeniche non permettono l'ordinazione di uomini sposati a vescovi sia nella Chiesa Cattolica come in quelle Ortodosse. Pertanto, la Costituzione determina che l'Ordinario possa essere o un sacerdote o un vescovo non coniugato. I seminaristi dell'Ordinariato vengono preparati accanto ad altri seminaristi cattolici, anche se l'Ordinariato potrà aprire una casa di formazione al fine di rispondere ai particolari bisogni di formazione nel patrimonio anglicano".

"Questa nuova struttura -continua la nota- è in linea con l'impegno per il dialogo ecumenico, che continua ad essere una priorità per la Chiesa Cattolica, in particolare attraverso gli sforzi del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. "L'iniziativa proviene da vari gruppi di anglicani", ha aggiunto il Cardinale Levada. "Essi hanno dichiarato di condividere la comune fede cattolica, come espressa nel Catechismo della Chiesa Cattolica, e di accettare il ministero petrino come un elemento voluto da Cristo per la Chiesa. Per loro è venuto il tempo di esprimere tale unione implicita in una forma visibile di piena comunione."

Il porporato ha sottolineato che "Benedetto XVI spera che i chierici e fedeli anglicani desiderosi dell'unione con la Chiesa Cattolica troveranno in questa struttura canonica l'opportunità di preservare quelle tradizioni anglicane che sono preziose per loro e conformi con la fede cattolica. In quanto esprimono in un modo distinto la fede professata comunemente, tali tradizioni sono un dono da condividere nella Chiesa universale. L'unione con la Chiesa non richiede l'uniformità che ignora le diversità culturali, come dimostra la storia del cristianesimo. Inoltre, le numerose e diverse tradizioni oggi presenti nella Chiesa Cattolica sono radicate tutte nel principio formulato da san Paolo nella sua Lettera agli Efesini: "Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo".

In una dichiarazione congiunta, gli arcivescovi di Westminster e Canterbury, rispettivamente Vincent Gerard Nichols e Rowan Williams, affermano che l'annuncio della Costituzione Apostolica "chiude un periodo di incertezza per i gruppi che hanno sperato in nuovi modi per raggiungere l'unità della Chiesa Cattolica. Tocca ora a coloro che hanno avanzato istanze di questo tipo alla Santa Sede rispondere alla Costituzione Apostolica" che è "conseguenza del dialogo ecumenico tra la Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana".

  "L'attuale  dialogo ufficiale tra la Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana -sottolineano i prelati- costituisce la base per la continuazione della nostra cooperazione. Gli accordi della Commissione Internazionale Anglicano-Cattolica (ARCIC) e della Commissione Internazionale Anglicano-Cattolica per l'Unità e la Missione (IARCCUM) stabiliscono con chiarezza il cammino che seguiremo insieme".

  "Con l'aiuto di Dio e della preghiera -concludono- proclamiamo la nostra determinazione per rafforzare il reciproco impegno attuale e la consultazione con riguardo a questo e ad altri argomenti. A livello locale, nello spirito della IARCCUM, vorremmo adottare il modello di riunione tra la Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles e la Camera Episcopale dei Vescovi di Inghilterra, concentrandoci sulla missione comune".
CDF/ANGLICANI-CHIESA CATTOLICA/LEVADA                                                 VIS 20091020 (760)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2009 (VIS).Il Santo Padre:

-Ha accettato la rinuncia del Vescovo Francis X. Irwin all'ufficio di Ausiliare dell'arcidiocesi di Boston (U.S.A.) per raggiunti limiti di età.

-Ha nominato il Monsignore Andrzej Jéz Vescovo Ausiliare della diocesi di Tarnow (superficie 7.566, popolazione 1.125.753, cattolici 1.118.847, sacerdoti 1.395, religiosi 1.248) in Polonia. Il Vescovo eletto è nato nel 1963 a Limanowa (Polonia), è stato ordinato sacerdote nel 1988 e fino ad ora è stato Parroco di Santa Margherita a Nowy Sacz (Polonia). Succede al Vescovo Wladyslaw Bobowski, la cui rinuncia all'ufficio di ausiliare della diocesi è stata accettata per raggiunti limiti di etá.
RE:NER/.../IRWIN: JÉZ: BOBOWSKI                                                                  VIS 20091020 (110)

lunedì 19 ottobre 2009

SEDICESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2009 (VIS).-Questa mattina, durante la sedicesima Congregazione Generale del Sinodo dei Vescovi, è stata presentata e discussa la bozza del messaggio finale e ha avuto luogo la prima votazione per eleggere i membri del consiglio post-sinodale. Il presidente delegato di turno è stato il cardinale Théodore-Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar (Senegal). Oltre al Papa, sono stati presenti in questa sessione 212 padri.

  Questo pomeriggio e nelle giornate di domenica e lunedì, in cui non vi sarà la Congregazione Generale, il relatore generale, i segretari speciali e i relatori dei circoli minori o gruppi linguistici unificheranno le proposte presentate dai padri sinodali.
SE/SEDICESIMA CONGREGAZIONE/...                                                             VIS 20091019 (110)


LA MUSICA PUÒ DIVENTARE PREGHIERA


CITTA' DEL VATICANO, 17 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha assistito questo pomeriggio ad un concerto nell'Aula Paolo VI offerto dall'Accademia Pianistica Internazionale di Imola a venti anni dalla sua fondazione. Al pianoforte la pianista cinese Jin Ju che ha eseguito, su sette pianoforti di diverse epoche, musiche di Bach, Scarlatti, Mozart, Czerny, Beethoven, Chopin, Ciakovskij e Liszt.

Al termine del Concerto, il Papa ha ringraziato l'Accademia e la pianista, "che ci ha fatto assaporare (...) la carica emotiva -ha detto- delle musiche che ha eseguito".

"Questo concerto ci ha permesso, ancora una volta, di gustare la bellezza della musica, linguaggio spirituale e quindi universale, veicolo quanto mai adatto alla comprensione e all'unione tra le persone e i popoli. La musica fa parte di tutte le culture e, potremmo dire, accompagna ogni esperienza umana, dal dolore al piacere, dall'odio all'amore, dalla tristezza alla gioia, dalla morte alla vita".

Benedetto XVI ha sottolineato che "nel corso dei secoli e dei millenni, la musica è sempre stata utilizzata per dare forma a quello che non si riesce a fare con le parole, perché suscita emozioni altrimenti difficili da comunicare. Non è pertanto un caso se ogni civiltà ha dato importanza e valore alla musica nelle sue varie forme ed espressioni".

"La musica, la grande musica, -ha concluso- distende lo spirito, suscita sentimenti profondi ed invita quasi naturalmente ad elevare la mente e il cuore a Dio in ogni situazione, sia gioiosa che triste, dell'esistenza umana. La musica può diventare preghiera".
BXVI-CONCERTO/PREGHIERA/ACCADEMIA IMOLA                                         VIS 20091019 (280)


GIORNATA MONDIALE MISSIONI: SOLIDARIETÀ CHIESA GIOVANE


CITTA' DEL VATICANO, 18 OTT. 2009 (VIS).- La Giornata mondiale delle Missioni che si celebra la terza domenica di ottobre è stata il tema della meditazione del Papa che precede l'Angelus domenicale.

Il Santo Padre ha detto alle migliaia di fedeli riuniti a mezzogiorno in Piazza San Pietro che questa giornata "costituisce per ogni comunità ecclesiale e per ciascun cristiano un forte richiamo all'impegno di annunciare e testimoniare il Vangelo a tutti, in particolare a quanti ancora non lo conoscono".

"E' la luce del Vangelo, che orienta il cammino dei popoli e li guida verso la realizzazione di una grande famiglia, nella giustizia e nella pace, sotto la paternità dell'unico Dio buono e misericordioso. La Chiesa esiste per annunciare questo messaggio di speranza all'intera umanità, che nel nostro tempo "conosce stupende conquiste, ma sembra aver smarrito il senso delle realtà ultime e della stessa esistenza", ha osservato il Papa.

In questa domenica "la Chiesa universale pone in rilievo la propria vocazione missionaria. Guidata dallo Spirito Santo, essa sa di essere chiamata a proseguire l'opera di Gesù stesso annunciando il Vangelo del Regno di Dio, che "è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo". Questo Regno è già presente nel mondo come forza di amore, di libertà, di solidarietà, di rispetto della dignità di ogni uomo, e la Comunità ecclesiale sente premere nel cuore l'urgenza di lavorare, affinché la sovranità di Cristo si realizzi pienamente".

Benedetto XVI ha ricordato poi ai "missionari e le missionarie - sacerdoti, religiosi, religiose e laici volontari - che consacrano la loro esistenza a portare il Vangelo nel mondo, affrontando anche disagi e difficoltà e talvolta persino vere e proprie persecuzioni. Penso, tra gli altri, a don Ruggero Ruvoletto, sacerdote fidei donum, recentemente ucciso in Brasile, al Padre Michael Sinnott, religioso, sequestrato pochi giorni fa nelle Filippine. E come non pensare a quanto sta emergendo dal Sinodo dei Vescovi per l'Africa in termini di estremo sacrificio e di amore a Cristo e alla sua Chiesa?".

Il Papa ha ringraziato le Opere Missionarie Pontificie per il servizio che rendono "all'animazione e alla formazione missionaria" e ha invitato tutti i cristiani "a un gesto di condivisione materiale e spirituale per aiutare le giovani Chiese dei Paesi più poveri".
ANG/GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE/...                                                  VIS 20091019 (400)


I VALORI CONTINUANO PLASMARE LA CIVILIZZAZIONE EUROPEA


CITTA' DEL VATICANO, 19 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina il capo della delegazione della Commissione delle Comunità Europee presso la Santa Sede, Yves Gazzo, in occasione della presentazione delle lettere credenziali.

Nel suo discorso, il Papa ha fatto riferimento ai valori dell'Unione Europea, che "sono il frutto -ha detto- di una lunga e travagliata storia in cui, non lo si può negare, il cristianesimo ha giocato un ruolo fondamentale. L'uguale dignità di tutti gli esseri umani, la libertà dell'atto di fede come radice di tutte le altre libertà civili, la pace come elemento determinante del bene comune, lo sviluppo umano -intellettuale, sociale ed economico- come vocazione divina ed il significato della storia che da esso deriva sono altri elementi centrali della rivelazione cristiana che continuano plasmare la civilizzazione europea".

"Quando la Chiesa ricorda le radici cristiane dell'Europa - ha continuato- non cerca uno statuto privilegiato per se stessa. Vuole mettere in pratica la memoria storica, ricordando in primo luogo una verità -che passa ogni volta sempre più inosservata-: l'ispirazione decisamente cristiana dei padri fondatori dell'Unione europea". Così "desidera manifestare che l'impronta dei valori proviene principalmente dal patrimonio cristiano, il quale continua ancora oggi ad alimentarli".

Il Santo Padre ha affermato che "questi valori comuni non sono un conglomerato disordinato ed aleatorio, ma costituiscono un insieme coerente che si ordina e si articola storicamente a partire da una visione antropologica precisa".

Il Papa ha avvertito del rischio che "questi valori possano essere manipolati da individui e gruppi di pressione desiderosi di far valere i propri interessi particolari in danno di un ambizioso progetto collettivo, in cui gli europei hanno speranza e che ha come obiettivo il bene comune degli abitanti del Continente e di tutto il mondo".

"E'importante -ha sottolineato- che l'Europa non permetta che il proprio modello di civilizzazione si sciolga filo per filo. La sua generosità iniziale non deve essere soffocata dall'individualismo e dall'utilitarismo. Le immense ricchezze intellettuali, culturali, economiche del continente continueranno a produrre frutti purchè siano rese feconde da una visione trascendente della persona umana che costituisce il tesoro più grande dell'eredità europea".

"Si tratta in modo principale della ricerca del giusto e delicato equilibrio tra l'efficacia economica e le esigenze sociali, la salvaguardia dell'ambiente e soprattutto del sostegno indispensabile e necessario alla vita umana dal suo concepimento alla morte naturale, ed alla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna".

L'Europa non sarà la stessa, ha osservato il Santo Padre, "se non conserva le sue caratteristiche originali che costituiscono la sua grandezza e che possono fare di essa, giorno dopo giorno, una delle principali protagoniste della promozione dello sviluppo integrale delle persone che la Chiesa Cattolica considera come l'unico cammino capace di porre rimedio agli squilibri che il nostro mondo presenta".

Benedetto XVI ha assicurato al rappresentante della Santa Sede che segue "con rispetto e grande attenzione l'attività delle istituzioni europee e aspetta che esse, con il loro lavoro e la loro creatività, onorino l'Europa che più che un continente è una "casa spirituale".

"La Chiesa -ha concluso- vuole "accompagnare" la costruzione dell'Unione europea. Per questo si permette di ricordarle quali sono i valori fondanti e costitutivi della società europea, affinché si promuovano per il bene di tutti".
CD/CREDENZIALI/CE:GAZZO                                                   VIS 20091019 (545)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 19 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze saparate:

-L'Arcivescovo Renzo Fratini, Nunzio Apostolico in Spagna e nel Principato di Andorra, Osservatore permanente presso l'O.M.T.,

-Il Sig. Muammer Dogan Akdur, Ambasciatore di Turchia, in visita di congedo.

-Il Sig. Fausto Cordovez Chiriboga, Ambasciatore di Ecuador, in visita di congedo.
AP/.../...                                                                                              VIS 20091019 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 OTT. 2009 (VIS).- Il Santo Padre ha nominato il Reverendo Paul D. Etienne Vescovo di Cheyenne (superficie 252.552, popolazione 515.000, cattolici 52.203, sacerdoti 61, religiosi 35, diaconi permanenti 20) negli Stati Uniti. Il Vescovo eletto è nato a Tell City, Indiana (EE.UU.) nel 1959, è stato ordinato sacerdote nel 1992 e attualmente era vice-rettore del "Bishop Brutè Seminary" e parroco della "St. Paul Parish" a Tell City.

Sabato scorso, 17 ottobre, è stato reso pubblico che il Papa ha nominato Membri della Congregazione per i Vescovi il Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Prefetto della Congragazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, e l'Arcivescovo Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
NER:NA/.../ETIENNE:CAÑIZARES:BURKE                               VIS 20091019(120)


venerdì 16 ottobre 2009

GARANTIRE RISORSE PER SCONFIGGERE FLAGELLO DELLA FAME


CITTÀ DEL VATICANO, 16 OTT 2009 (VIS).- Il Santo Padre ha inviato un messaggio al Direttore Generale della Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) in occasione della celebrazione, oggi 16 ottobre, della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, che commemora la data della fondazione di questo organismo nel 1945. Quest'anno il tema della Giornata è "Raggiungere la sicurezza alimentare in tempi di crisi".
 
 "La crisi attuale, che attraversa senza distinzione l'insieme dei settori dell'economia, colpisce particolarmente in maniera grave il mondo agricolo, dove la situazione diventa drammatica (...). e chiede ai Governi e alle diverse componenti della Comunità internazionale ad operare scelte determinanti ed efficaci".

 "Garantire a persone e popoli la possibilitá di sconfiggere il flagello della fame significa assicurare loro un accesso concreto ad un'adeguata e sana alimentazione. Si tratta, in effetti, di una concreta manifestazione del diritto alla vita, che, pur solennemente proclamato, resta troppo spesso lontano da una piena attuazione".

 Il Santo Padre osserva che il tema della Giornata ricorda che "l'agricoltura deve poter disporre di un sufficiente livello di investimenti e di risorse" e che "i beni della creazione sono limitati per loro natura: essi richiedono, pertanto, atteggiamenti responsabili e capaci di favorire la sicurezza alimentare, pensando anche a quella delle generazioni future".

 "Il conseguimento di questi obiettivi -continua- richiede una necessaria modificazione degli stili di vita e dei modi di pensare. (...) È necessario favorire una cooperazione che protegga i metodi di coltivazione propri di ogni area ed eviti un uso sconsiderato delle risorse naturali. Auspico, inoltre, che tale cooperazione salvaguardi i valori propri del mondo rurale e i fondamentali diritti dei lavoratori della terra (...). L'esperienza dimostra che le soluzioni tecniche, pur avanzate, mancano di efficacia se non si riferiscono alla persona, principale protagonista che, nella sua dimensione spirituale e materiale, è origine e fine di ogni attività".

 Il Papa ricorda che l'accesso all'alimento "è un diritto fondamentale delle persone e dei popoli e sarà una realtà, e quindi una sicurezza, se sarà garantito un adeguato sviluppo in tutte le diverse regioni. In particolare, il dramma della fame potrà essere sconfitto solo "eliminando le cause strutturali che lo provocano e promuovendo lo sviluppo agricolo dei Paesi più poveri mediante investimenti in infrastrutture rurali, in sistemi di irrigazione, in trasporti, in organizzazione dei mercati, in formazione e diffusione di tecniche agricole appropriate, capaci cioè di utilizzare al meglio le risorse umane, naturali e socio-economiche maggiormente accessibili a livello locale".
MESS/GIORNATA MONDIALE ALIMENTAZIONE/DIOUF                                     VIS 20091016 (480)


CRISTIANI E INDÙ PER LO SVILUPPO UMANO INTEGRALE


CITTÀ DEL VATICANO, 16 OTT. 2009 (VIS).- Oggi è stato pubblicato il messaggio del Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ai seguaci dell'induismo in occasione del Deepavali, che si celebra in questo mese di ottobre. Il messaggio di quest'anno si intitola: " Indù e cristiani: impegnati nello sviluppo umano integrale".

 Nel testo, firmato anche dall'arcivescovo Pier Luigi Celata, segretario del dicastero, si legge: "Nel processo dello sviluppo integrale, la protezione della vita umana ed il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali della persona, sono responsabilità di ciascuno, sia individualmente che collettivamente".

 "Il rispetto degli altri implica, dunque, il riconoscimento della loro libertà: libertà di coscienza, di pensiero e di religione".

 Il cardinal Tauran e l'arcivescovo Celata scrivono che "lo sviluppo umano integrale richiede anche la volontà politica di lavorare per garantire una maggiore protezione dei diritti umani ed una coesistenza pacifica. Sviluppo, libertà e pace sono indissolubilmente legati e si completano reciprocamente".
CON-DIR/DEEPAVALI/TAURAN:CELATA                                                           VIS 20091015 (180)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate: Sua Altezza Serenissima il Principe Albert II di Monaco Seguito.

Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

L'Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, Nunzio Apostolico in Cuba.

La Signora Yulia Vladimirovna, Primo Ministro di Ucraina, e Ucraina.
AL/...                                                                                                                 VIS 20091016 (60)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Henryk Marian Tomasik, Vescovo di Radom (superficie: 8.000; popolazione:  918.328; cattolici: 911.180; sacerdoti: 771; religiosi; 521), Polonia. E' stato finora Ausiliare di Siedlce (Polonia).

- Il Padre Felici Ruffini, M.I., Membro del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari.
NER:NA/.../...                                                                                                    VIS 20091016 (301)

QUINDICESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTÀ DEL VATICANO, 15 OTT 2009 (VIS).- Offriamo qui di seguito estratti delle relazioni di alcuni circoli minori che sono stati presentati nell'Aula del Sinodo, durante la quindicesima Congregazione Generale di ieri mattina e che sono stati resi pubblici nel pomeriggio.

CIRCOLO MINORE INGLESE : ARCIVESCOVO ANTHONY JOHN VALENTINE OBINNA, DI OWERRI (NIGERIA) "C'è stata un'esperienza positiva e sana di comunione ecclesiale attraverso il Sinodo, trasmettiamola all'interno delle nostre Chiese e dei nostri organismi. (...) I fedeli laici devono essere resi consapevoli del loro ruolo di agenti di riconciliazione, giustizia e pace nelle loro aree operative o sfere di attività. (...) Per rafforzare la famiglia africana non sono sufficienti le condanne: bisogna prendere iniziative positive per sanare situazioni irregolari. (...) Per rispondere alle numerose vittime di ingiustizia nel continente, i non nati (aborto), orfani, bambini di strada, disabili, prigionieri, comunità perseguitate ed emarginate, bisogna creare strutture di giustizia, pace, sollecitudine pastorale, comprensione ed empatia all'interno ella Chiesa e da parte di essa. (...) Il Compendio della dottrina sociale della Chiesa dovrebbe essere un testo obbligatorio per la formazione e la acquisizione di abilità dei laici (...) Bisogna usare testi ufficiali sulla vita umana e sulla sessualità per insegnare ai seminaristi e ai giovani la dottrina cristiana e l'approccio alla sessualità. (...) La catechesi sulla famiglia dovrebbe essere promossa a partire dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa. (...) Le donne dovrebbero avere ruoli da svolgere nella Chiesa come membri a pieno titolo. Bisogna fare dei nuovi sforzi per eliminare la discriminazione contro le donne in tutti gli ambiti".

CIRCOLO MINORE INGLESE: VESCOVO SITHEMBELE ANTON SIPUKA, DI UMTATA (SUDAFRICA) "Notiamo che la mancanza di pubblicità sul Sinodo riflette la nostra debolezza nella comunicazione, perciò abbiamo bisogno di comunicare al nostro ritorno di cosa abbiamo discusso e deciso qui. (...) È necessario poi incontrare i nostri governi e a partire da lì diffondere i risultati dalle fondamenta, addirittura prima della pubblicazione finale dei risultati del Sinodo da parte del Papa. (...) Purtroppo, non abbiamo una formazione permanente dopo il Battesimo e la Cresima, che potrebbe aiutare a far restare le persone nella Chiesa. Per questo, dobbiamo rivedere la nostra metodologia attuale di catechesi. Esiste poi un problema di struttura gerarchica nella società africana per cui i superiori non possono chiedere perdono agli inferiori. Per esempio, è impensabile che un marito chieda perdono alla moglie o un anziano ad un giovane. Tutto ciò vale anche per i gruppi etnici: un gruppo etnico non riterrebbe appropriato chiedere perdono ad un altro. Sembra poi che le modalità di riconciliazione tradizionali africane siano un ostacolo all'ideale e alla pratica cristiana di riconciliazione." (...)

CIRCOLO MINORE FRANCESE B: VESCOVO LOUIS PORTELLA MBUYU, DI KINKALA, PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE (REPUBBLICA DEL CONGO). "Le urgenze sono numerose: formare quanti hanno potere decisionale ora e in futuro (una formazione spirituale e dottrinale, ma pure tecnica, seguita anche da cappellani a loro volta adeguatamente formati); dare alle donne il posto che spetta loro; educare le persone alla pace fin dalla più tenera età e aiutarle a cambiare il loro modo di guardare agli altri; lo stesso vale per l'educazione allo stato di diritto e a tutti gli altri valori cristiani che riguardano la società. (...) La famiglia, cellula fondamentale della società, merita una mobilitazione pastorale importante. La pastorale familiare implica tutte le categorie: i bambini e i giovani devono ricevere una educazione accurata, i coniugi devono progredire nell'amore coniugale; i genitori devono assumersi la propria responsabilità di primi educatori. I valori cristiani del matrimonio e della famiglia devono quindi essere al centro di iniziative pastorali appropriate. La relazione fra la nostra cultura e i Sacramenti dell'Eucaristia e della Riconciliazione ci orienta verso una catechesi inculturata di tali Sacramenti. In questo ambito, perché non pensare a un congresso eucaristico continentale guidato da una dinamica di ricerca teologica, di catechesi e di celebrazione inculturata?"

CIRCOLO MINORE INGLESE E: VESCOVO MARTIN IGWEMEZIE UZOUKWU, DE MINNA (NIGERIA). "Dobbiamo avere un atteggiamento positivo verso le tradizioni africane, vederle come un'opportunità ed esaminarle attentamente per purificarle e usarle nel processo di riconciliazione. Anche la diversità deve essere vista come un dono; è stata creata da Dio, ed è un fattore di ricchezza. Ma spesso i politici si servono della nostre diversità per dividere un'etnia dall'altra e creare tensione e conflitto; per questo la riconciliazione deve essere depoliticizzata, liberata dal ricatto di non limpide motivazioni politiche. (...) Un'attenzione particolare deve essere dedicata alla formazione del clero, che con il suo lavoro edifica quotidianamente il Regno di Dio. Anche il sacerdote rischia di perdere di vista la grandezza della sua vocazione ed è minacciato dalla mentalità del mondo che diffonde i disvalori del materialismo; il sacerdote deve imitare Cristo nel servire, non nell'essere servito. Ai seminaristi dovrebbe essere insegnato ad avvalersi dei nuovi media, per rendere più completa la loro istruzione e per essere capaci di evangelizzare anche servendosi di internet e dei nuovi strumenti messi a disposizione dal progresso tecnico".
SE/QUINDICESIMA CONGREGAZIONE/...                              VIS 20091016 (830)


INIZIANO COLLOQUI CON LA FRATERNITÀ SAN PIO X


CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT. 2009 (VIS).Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato ieri pomeriggio la seguente dichiarazione:

  "Il prossimo lunedì 26 ottobre, nella mattinata, avrà luogo il primo incontro dei previsti colloqui con la Fraternità San Pio X".

  "Vi parteciperanno, per parte della Commissione Ecclesia Dei, oltre al Segretario della stessa Commissione, Monsignor Guido Pozzo, il Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Vescovo Luis F. Ladaria Ferrer, S.I., e gli esperti già nominati: il Padre Charles Morerod, O.P., Segretario della Commissione teologica internazionale, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Monsignore Fernando Ocáriz, Vicario Generale dell'Opus Dei, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Padre Karl Josef Becker, S.I., Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.

  "L'incontro avrà luogo presso il Palazzo del Sant'Ufficio. I contenuti delle conversazioni, che riguarderanno le questioni dottrinali aperte, rimarranno strettamente riservati".

  "Al termine dell'incontro verrà rilasciato un comunicato".
OP/INCONTRO FRATERNITÀ SAN PIO X                                                          VIS 20091016 (151)


VISITA PAPA PRINCIPE DI MONACO E PRIMO MINISTRO UCRAINA


CITTÀ DEL VATICANO, 16 OTT 2009 (VIS).- Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienza Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco, secondo quanto informa un comunicato dell'Ufficio Stampa della Santa Sede. "Subito dopo, il Principe si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso dei colloqui, dopo aver evocato alcune questioni di attualità internazionale, come lo sviluppo integrale dei popoli e la protezione delle risorse naturali e dell'ambiente, ci si è soffermati su alcuni temi di interesse comune, come l'importanza di una solida formazione culturale e morale delle giovani generazioni e la difesa della vita in tutte le sue fasi".

Il Santo Padre ha ricevuto in Udienza anche Yulia Vladimirovna Timoshenko, Primo Ministro dell'Ucraina. "Successivamente, la Sig.ra Timoshenko ha incontrato Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, e Sua Eccellenza Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso dei cordiali colloqui sono stati affrontati temi inerenti alla promozione della pace ed alla collaborazione internazionale, specie in ambito europeo. In seguito, ci si è soffermati sul contributo che la Chiesa Cattolica, di entrambi i riti, offre alla società ucraina, soprattutto in campo educativo e nella diffusione dei valori umani e cristiani. Inoltre, si è richiamato l'insieme delle questioni di interesse comune nei rapporti tra le Autorità civili e quelle religiose, auspicando che i recenti sviluppi positivi aiutino la soluzione delle questioni ancora pendenti".
OP/VISITA/ALBERTOII:TIMOSHENKO                                                               VIS 20091016 (249)


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