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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 4 maggio 2009

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 4 MAG. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Camillus Archibong Etokudoh, Vescovo di Port Harcourt (superficie: 10.500; popolazione: 4.921.000; cattolici: 695.673; sacerdoti: 187; religiosi: 234), Nigeria. Finora Vescovo di Ikot-Ekpene (Nigeria), il Vescovo Archibong Etokudoh succede al Vescovo Alexius Obabu Makozi, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

  In data 1° maggio, il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Lancaster (Inghilterra), presentata dal Vescovo Patrick O'Donoghue, per raggiunti limiti d'età. Gli succede il Vescovo Michael Campbell, O.S.A., finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.

  In data 30 aprile, il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Kasama (Zambia), presentata dall'Arcivescovo James Spaita, per raggiunti limiti di età.
NER:RE/.../...                                       VIS 20090504 (140)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 4 MAG. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente emerito della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale del Perù, in Visita "Ad limina Apostolorum":

   - Il Vescovo Lino Mario Panizza Richero, O.F.M.Cap., di Carabayllo.

    - Il Vescovo Héctor Eduardo Vera Colona, di Ica.

    - Il Vescovo Carlos Enrique García Camader, di Lurín.

    - L'Arcivescovo José Antonio Eguren Anselmi, S.C.V., di Piura.

    - Il Vescovo Jesús Moliné Labarta, di  Chiclayo.

    - Il Vescovo Salvador Piñeiro García-Calderón, Ordinario Militare.

  Sabato 2 maggio, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battiste Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Otto Presuli della Conferenza Episcopale del Perù, in Vistia "ad Limina Apostolorum":

    - L'Arcivescovo Javier Augusto del Río Alba, di Arequipa.

    - Il Vescovo Jorge Pedro Carrión Pavlich, di Puno.

    - Il Vescovo Marco Antonio Cortez Lara, di Tacna y Moquegua.

    - L'Arcivescovo Luis Abilio Sebastiani Aguirre, S.M., di Ayachuco, con l'Ausiliare Vescovo Gabino Miranda Melgarejo.

    - L'Arcivescovo Juan Antonio Ugarte Pérez, di Cuzco,

    - Il Vescovo Isidro Sala Ribera, di Abancay, con l'Ausiliare Vescovo Gilberto Gómez González.

- L'Arcivescovo Luigi Bianco, Nunzio Apostolico in  Honduras, con i Familiari.
AL:AP/.../...                                       VIS 20090504 (240)

DIRITTI UMANI E DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 4 MAG. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Membri della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, di cui è Presidente la Professoressa Mary Ann Glendon, al termine della XV Assemblea Plenaria.

  La Pontificia Accademia - ha ricordato il Santo Padre - ha esaminato i rapporti fra dottrina sociale della Chiesa e lavoro, democrazia, globalizzazione, solidarietà e sussidiarietà, concentrandosi sulla "questione centrale della dignità della persona umana e dei diritti umani, punto di incontro fra la dottrina della Chiesa e la società contemporanea".

  "La Chiesa ha sempre affermato che si devono promuovere i diritti fondamentali, al di sopra e al di là della loro diversa formulazione, dei diversi livelli di importanza acquisiti in diversi contesti culturali, e ad essi deve accordarsi riconoscimento universale perché sono inerenti alla stessa natura umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio. Se tutti gli esseri umani sono creati ad immagine e somiglianza di Dio, allora essi condividono una natura comune che li unisce ed esige rispetto universale. La Chiesa (...) insegna che l'ordine etico e politico che governa i rapporti fra le persone trova la sua origine nella stessa struttura dell'essere umano".

  "La scoperta dell'America e il successivo dibattito antropologico nell'Europa del sedicesimo e diciassettesimo secolo hanno comportato una più elevata consapevolezza dei diritti umani in quanto tali e della loro universalità (ius gentium). L'età moderna ha contribuito a concepire l'idea che il messaggio di Cristo - poiché proclama che Dio ama ogni uomo e donna e che ogni essere umano è chiamato ad amare liberamente Dio - dimostra che ognuno, indipendentemente dalla sua condizione sociale e culturale, per natura merita la libertà".

  Il Papa ha quindi ricordato che nella seconda  metà del ventesimo secolo, dopo le catastrofi delle due guerre mondiali e gli indicibili crimini perpetrati da ideologie totalitarie, "la comunità internazionale acquisì un nuovo sistema di diritto internazionale fondato sui diritti umani". Benedetto XVI ha precisato che i suoi Predecessori Paolo VI e Giovanni Paolo II "si riferivano con forza al diritto alla vita e al diritto alla libertà di coscienza e di religione come essenti al centro di quei diritti che hanno origine dalla stessa natura umana".

  "A rigor di termini" - ha proseguito il Papa - "questi diritti umani non sono verità di fede, anche se possono essere scoperti - ed anzi vengono in piena luce - nel messaggio di Cristo che 'svela anche pienamente l'uomo a se stesso'. Essi ricevono ulteriore conferma dalla fede. Tuttavia secondo la ragione, vivendo ed agendo nel mondo fisico come esseri spirituali, uomini e donne percepiscano la presenza pervadente di un 'logos' che li rende capaci distinguere non solo fra vero e falso, ma anche fra bene e male, meglio e peggio, fra giustizia e ingiustizia".

  "L'azione della Chiesa nel promuovere i diritti umani è perciò sostenuta dalla riflessione razionale, in modo tale che questi diritti possono essere presentati a tutti i popoli di buona volontà, a prescindere dall'appartenenza religiosa. (...) Come dei diritti umani devono riappropriarsi ogni generazione ed ogni individuo, così la libertà umana (...) è sempre fragile, la persona umana ha bisogno della speranza incondizionata e dell'amore che può essere trovato solo in Dio e che conduce alla partecipazione nella giustizia e nella generosità di Dio verso gli altri".

  "Questa prospettiva richiama l'attenzione sui alcuni dei problemi sociali più critici degli ultimi decenni, quali la crescente consapevolezza - sorta con la globalizzazione e l'attuale crisi economica - di un macroscopico contrasto fra l'equa attribuzione di diritti e il non equo accesso agli strumenti per conseguire tali diritti. Per i cristiani che regolarmente chiedono a Dio 'dacci oggi il nostro pane quotidiano', è una tragedia vergognosa che un quinto dell'umanità ancora soffre la fame".

  "Per garantire un adeguato approvvigionamento alimentare, la protezione di vitali risorse come l'acqua e l'energia, è necessaria la collaborazione di tutti i responsabili internazionali per dimostrare la disponibilità ad operare in buona fede, rispettando il diritto naturale e promuovendo la solidarietà e la sussidiarietà con le regioni più deboli e le popolazioni del pianeta, come strategia più efficace per eliminare le disuguaglianze sociali fra paesi e società e per aumentare la sicurezza globale".
ACAD-SS/DIRITTI UMANI/GLENDON                       VIS 20090504 (710)


PREGARE PER VOCAZIONI, TERRA SANTA E VITTIME FEBBRE SUINA


CITTA' DEL VATICANO, 3 MAG. 2009 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata nella Basilica Vaticana per l'Ordinazione presbiterale di 19 diaconi della Diocesi di Roma, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del Suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il Regina Caeli con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  In questa Domenica "del  Buon Pastore" si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sul tema: 'La fiducia nell'iniziativa di Dio e la risposta umana'. "Infatti la fiducia nel Signore, che continuamente chiama tutti alla santità e alcuni in particolare a una speciale consacrazione" - ha detto il Santo Padre - "si esprime proprio nella preghiera. Sia personalmente che in comunità, dobbiamo pregare molto per le vocazioni, perché la grandezza e la bellezza dell'amore di Dio attiri tanti a seguire Cristo sulla via del sacerdozio e in quella della vita consacrata".

  "Occorre anche pregare perché ci siano altrettanti sposi santi, capaci di indicare ai figli, soprattutto con l'esempio, gli orizzonti alti a cui tendere con la loro libertà. I santi e le sante, che la Chiesa propone alla venerazione di tutti i fedeli, stanno a testimoniare il frutto maturo di questo intreccio tra la chiamata divina e la risposta umana".

  "C'è un'altra intenzione per la quale oggi vi invito a pregare: il viaggio in Terra Santa che compirò, a Dio piacendo, dal prossimo venerdì 8 maggio al venerdì 15. (...). Con la mia visita mi propongo di confermare e di incoraggiare i cristiani di Terra Santa, che devono affrontare quotidianamente non poche difficoltà. Quale Successore dell'apostolo Pietro, farò loro sentire la vicinanza e il sostegno di tutto il corpo della Chiesa. Inoltre, mi farò pellegrino di pace, nel nome dell'unico Dio che è Padre di tutti. Testimonierò l'impegno della Chiesa Cattolica in favore di quanti si sforzano di praticare il dialogo e la riconciliazione, per giungere ad una pace stabile e duratura nella giustizia e nel rispetto reciproco. Infine, questo viaggio non potrà non avere una notevole importanza ecumenica e inter-religiosa. Gerusalemme è, da questo punto di vista, la città-simbolo per eccellenza: là Cristo è morto per riunire tutti i figli di Dio dispersi ".

  Al termine del Regina Caeli, il Papa ha chiesto ai fedeli di unirsi alle sue preghiere per "gli afflitti popoli della regione". "In special modo vi chiedo di ricordare il popolo palestinese che ha sopportato grandi prove e sofferenze. Che il Signore benedica tutti loro e tutti coloro che vivono in Terra Santa con i doni dell'unità e della pace".

  Infine Benedetto XVI ha espresso la sua "vicinanza" ed ha assicurato le sue preghiere "alle vittime dell'influenza che ha colpito il Messico e altri paesi. Cari Fratelli messicani, mantenetevi saldi nel Signore che vi aiuterà a superare questa difficoltà. Vi invito a pregare in famiglia in questi momenti di prova".
ANG/VOCAZIONI:TERRA SANTA:FEBBRE SUINA/...               VIS 20090504 (490)


SIAMO CHIAMATI RIMANERE IN CRISTO CON LA PREGHIERA

CITTA' DEL VATICANO, 3 MAG. 2009 (VIS). Oggi, IV Domenica di Pasqua, detta Domenica "del Buon Pastore", il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto nella Basilica Vaticana la Santa Messa nel corso della quale ha conferito l'Ordinazione presbiterale a 19 diaconi della Diocesi di Roma.

  "Il discepolo - ha detto il Papa nell'omelia - "- e specialmente l'apostolo - sperimenta la stessa gioia di Gesù, di conoscere il nome e il volto del Padre; e condivide anche il suo stesso dolore, di vedere che Dio non è conosciuto, che il suo amore non è ricambiato".

  "Da una parte esclamiamo, come Giovanni nella sua prima Lettera: 'Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!'; e dall'altra con amarezza constatiamo: 'Per questo il mondo non ci riconosce: perché non ha conosciuto lui' (1 Gv 3,1). E' vero, e noi sacerdoti ne facciamo esperienza: il 'mondo' - nell'accezione giovannea del termine - non capisce il cristiano, non capisce i ministri del Vangelo. Un po' perché di fatto non conosce Dio, e un po' perché non vuole conoscerlo. Il mondo non vuole conoscere Dio e ascoltare i suoi ministri, perché questo lo metterebbe in crisi".

  "Qui bisogna fare attenzione a una realtà di fatto: che questo 'mondo', sempre nel senso evangelico, insidia anche la Chiesa, contagiando i suoi membri e gli stessi ministri ordinati. Il 'mondo' è una mentalità, una maniera di pensare e di vivere che può inquinare anche la Chiesa, e di fatto la inquina, e dunque richiede costante vigilanza e purificazione. Finché Dio non si sarà pienamente manifestato, anche i suoi figli non sono ancora pienamente 'simili a Lui' (1 Gv 3,2). Siamo 'nel' mondo, e rischiamo di essere anche 'del' mondo. E di fatto a volte lo siamo".

  "Gesù ha dato la vita per tutti" - ha detto ancora il Papa - "ma in modo particolare si è consacrato per quelli che il Padre gli aveva dato, perché fossero consacrati nella verità, cioè in Lui, e potessero parlare ed agire in nome suo, rappresentarlo, prolungare i suoi gesti salvifici: spezzare il Pane della vita e rimettere i peccati".

  "Essere ordinati sacerdoti significa entrare in modo sacramentale ed esistenziale nella preghiera di Cristo per i 'suoi'. Da qui deriva per noi presbiteri una particolare vocazione alla preghiera, in senso fortemente cristocentrico: siamo chiamati, cioè, a 'rimanere' in Cristo - come ama ripetere l'evangelista Giovanni (cfr Gv 1,35-39; 15,4-10) -, e questo si realizza particolarmente nella preghiera. Il nostro ministero è totalmente legato a questo 'rimanere' che equivale a pregare, e deriva da esso la sua efficacia".

  "In tale prospettiva dobbiamo pensare alle diverse forme della preghiera di un prete, prima di tutto alla santa Messa quotidiana. La celebrazione eucaristica è il più grande e il più alto atto di preghiera, e costituisce il centro e la fonte da cui anche le altre forme ricevono la 'linfa': la Liturgia delle ore, l'adorazione eucaristica, la lectio divina, il santo Rosario, la meditazione".

  "Il sacerdote che prega molto, e che prega bene, viene progressivamente espropriato di sé e sempre più unito a Gesù Buon Pastore e Servo dei fratelli. In conformità a Lui, anche il prete 'dà la vita' per le pecore che gli sono affidate".
HML/SACERDOTE/...                                 VIS 20090504 (550)


CARDINALE ZEN ZE-KIUN INVIATO SPECIALE A BANGKOK


CITTA' DEL VATICANO, 2 MAG. 2009 (VIS). Oggi è stata resa pubblica la Lettera Pontificia con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, S.D.B., Vescovo emerito di Hong-Kong (Cina), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 25° anniversario della Visita Pastorale del Servo di Dio Giovanni Paolo II in Tailandia. Dette celebrazioni avranno luogo a Bangkok nei giorni 10 e 11 maggio 2009. La Lettera, redatta in lingua latina, porta la data del 4 aprile 2009.

  La Missione che accompagnerà il Cardinale Zen Ze-Kiun è composta dal Reverendo John Bosco Thepharat Pitisant, S.D.B., Superiore Provinciale dei Padri Salesiani in Tailandia; dal Reverendo Vincent Ekapong Pongsungnern, Assistente del Segretario Generale della Commissione Episcopale "Pastoral Care of the Christians"; dal Monsignor Marek Zalewski, Consigliere di Nunziatura a Bangkok; e dal Monsignore Kuruppassery, Segretario di Nunziatura a Bangkok.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE                       VIS 20090504 (150)


BENEDETTO XVI: IN TERRA SANTA COME PELLEGRINO DI PACE


CITTA' DEL VATICANO, 2 MAG. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Membri della "Papal Foundation", l'Agenzia cattolica statunitense istituita a Philadelphia (Stati Uniti d'America), nel 1990, dal compianto Cardinale John Krol, per la raccolta fondi a favore delle necessità della Chiesa nel mondo. Attuale Presidente della "Papal Foundation" è il Cardinale Anthony Bevilacqua, Arcivescovo emerito di Philadelphia.

  Nel salutare i Membri dell'Associazione con le parole di San Paolo "Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo", il Papa ha affermato "Il mondo attuale ha davvero bisogno della sua pace, specialmente davanti alle tragedie della guerra, della divisione, della povertà e della disperazione".

  "Fra pochi giorni, avrò il privilegio di recarmi in Terra Santa" - ha ricordato il Papa - "Vado come pellegrino di pace. Come voi tutti sapete, per oltre sessanta anni, questa regione - la terra della nascita, morte e Risurrezione di nostro Signore; un luogo santo per le tre grandi religioni monoteiste mondiali - è stata tormentata dalla violenza e dall'ingiustizia. Tutto ciò ha creato un clima di diffidenza, incertezza e paura - che ha spesso contrapposto il vicino contro il vicino, il fratello contro il fratello".

  "Mentre mi preparo a questo importante viaggio, chiedo in particolare a voi di unirvi a me nella preghiera per tutti i popoli della Terra Santa e di tutta la regione. Che essi ricevano il dono della riconciliazione, della speranza e della pace".

  "L'incontro di quest'anno avviene in un periodo in cui il mondo intero si trova ad affrontare una preoccupante crisi economica. In momenti come questi si è tentati di trascurare coloro che non hanno voce per pensare soltanto alle proprie difficoltà. Come cristiani siamo consapevoli, tuttavia, che specialmente quando i tempi sono difficili dobbiamo adoperarci ancora di più per assicurarci che il messaggio consolatore di nostro Signore sia ascoltato da tutti".

  "Piuttosto che ripiegarci su noi stessi, dobbiamo continuare ad essere fari di speranza, forza e sostegno degli altri, in particolare di coloro che non hanno nessuno che si prenda cura di loro e che li assista".

  "Voi siete esempi di buoni cristiani, uomini e donne" - ha detto il Papa ai Membri della "Papal Foundation" - "che continuate ad affrontare le sfide davanti a noi con coraggio e fiducia. La 'Papal Foundation', grazie alla grande generosità di molti, permette alla Chiesa di portare valida assistenza in nome di Cristo. Vi sono molto grado del vostro sacrificio e dedizione: con il vostro sostegno il messaggio pasquale di gioia, speranza, riconciliazione e pace si proclama più estesamente".
AC/PACE/PAPAL FOUNDATION                            VIS 20090504 (430)


PLENARIA COMMISSIONE PERMANENTE SANTA SEDE-ISRAELE

CITTA' DEL VATICANO, 1 MAG. 2009 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, reso pubblico oggi, rende noto che, ieri 30 aprile, la Commissione di Lavoro Bilaterale Permanente fra la Santa Sede e lo Stato di Israele ha tenuto una Riunione Plenaria, presso il Ministero degli Esteri di Israele.

  Tema centrale della Riunione Plenaria è stato il progredire dei negoziati relativi all'Articolo 10, paragrafo 2, dell' "Accordo fondamentale fra la Santa Sede e lo Stato di Israele" del 30 dicembre 1993. La Delegazione della Santa Sede era guidata dal Monsignor Pietro Parolin, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati e la Delegazione dello Stato di Israele era guidata dal Signor Daniel Ayalon, Delegato Rappresentante del Ministero degli  Affari Esteri.

  La Riunione Plenaria della Commissione si è svolta in un clima molto amichevole ed in uno spirito di cooperazione e buona volontà. La Plenaria ha preso atto che la Commissione di Lavoro ha realizzato grandi progressi alla vigilia dell'importante visita del Papa a Gerusalemme.

  La prossima Riunione Plenaria è in programma il 10 dicembre 2009 in Vaticano. Fino a quella data la Commissione di Lavoro si riunirà varie volte con l'obiettivo che entrambe le delegazioni accellerino i colloqui e siglino l'Accordo quanto prima.
OP/PLENARIA/SANTA SEDE:ISRAELE                       VIS 20090504 (210)


CONCERTO OFFERTO AL PAPA DAL PRESIDENTE NAPOLITANO

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2009 (VIS). Alle 17:30 di oggi pomeriggio, nell'Aula Paolo VI in Vaticano, ha avuto luogo un Concerto offerto dal Presidente della Repubblica Italiana, Senatore Giorgio Napolitano, in onore del Santo Padre Benedetto XVI, in occasione del quarto anniversario di Pontificato. L'Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico di Milano "Giuseppe Verdi", diretti rispettivamente dal Maestro Xian Zhang e dal Maestro Erina Gambarini, hanno eseguito la Sinfonia numero 95 di Franz Joseph Haydn, la Sinfonia 35 di Wolfgang Amadeus Mozart, il "Magnificat" in sol minore di Antonio Vivaldi ed il famoso "Ave Verum Corpus", di Mozart.

  Nel commentare quest'ultima composizione musicale, Benedetto XVI ha detto al termine del concerto: "La meditazione cede il passo alla contemplazione: lo sguardo dell'anima si posa sul Santissimo Sacramento, per riconoscervi il 'Corpus Domini', quel Corpo che veramente è stato immolato sulla croce e da cui è scaturita la sorgente della salvezza universale".

  "Mozart compose questo mottetto poco prima della morte, e in esso si può dire che la musica diventa veramente preghiera, abbandono del cuore a Dio, con un senso profondo di pace".

  "Signor Presidente" - ha detto ancora il Papa - "il Suo cortese e generoso omaggio è riuscito ampiamente non solo a gratificare il senso estetico, ma al tempo stesso a nutrire il nostro spirito, e dunque Le sono doppiamente grato".

  "Ricordatemi nelle vostre preghiere" - ha concluso Benedetto XVI - "perché possa compiere sempre il mio Ministero come vuole il Signore. Egli, che è la nostra pace e la nostra vita, benedica tutti voi e le vostre famiglie".
BXVI-CONCERTO/.../NAPOLITANO                        VIS 20090504 (270)


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