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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 20 ottobre 2009

DICIASSETTESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2009 (VIS). Questa mattina, all'inizio della diciassettesima Congregazione Generale, è stata letta una lettera dei presidenti delegati e del segretario generale del Sinodo. Il presidente delegato di turno è stato il cardinale Francis Arinze, prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Oltre al Papa erano presenti in questa sessione 217 padri.

  Questo è il testo della lettera:

  "Ai Presidenti delle Conferenze Episcopali del Sudan, dell'Uganda, del Ciad, della Repubblica Democratica del Congo e della Repubblica Centrafricana. Noi Padri sinodali, riuniti nella Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, abbiamo appreso con profondo dolore che nelle Diocesi situate nella regione dei Grandi Laghi perdurano azioni belliche che producono distruzioni, violenze, morte tra la popolazione innocente. Per salvare la propria vita, centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case e a rifugiarsi nei Paesi limitrofi in condizioni di estrema precarietà. Non mancano, poi, preoccupanti fenomeni di bambini soldato, di orfani, di mutilati di guerra e di persone con gravi problemi di salute fisica e psichica".

"Di fronte a tale drammatica situazione, noi Padri sinodali, riuniti sotto la presidenza del Santo Padre Benedetto XVI, esprimiamo la più viva comunione fraterna ai Vescovi delle Diocesi coinvolte in tali disumane sofferenze nei confronti della popolazione innocente. Al contempo ci rivolgiamo a tutte le parti in causa implorando che quanto prima il linguaggio delle armi sia sostituito da quello del dialogo e delle trattative. Con il dialogo, nel rispetto reciproco e nella pace, tutti i problemi possono essere risolti. La guerra, invece, rende tutto più difficile e in particolare tenta di trasformare i fratelli in nemici da abbattere".

"Fortificati dallo Spirito Santo, Spirito del Signore Gesù risorto, noi Padri sinodali ribadiamo il valore sacro di ogni vita umana. Il comandamento Non uccidere (Es 20, 13) non fa parte solamente del Decalogo, rivelazione di Dio raccolta nella Bibbia, bensì della legge inscritta nel cuore di ogni uomo che viene in questo mondo. Non è lecito uccidere innocenti per alcun motivo sociale, politico, etnico, razziale o religioso. Il sangue degli innocenti grida vendetta di fronte a Dio che prima o poi dovrà giudicare anche coloro che hanno macchiato le loro mani con il sangue dei poveri, che sono i privilegiati di Dio".

"Mentre stiamo riflettendo sulla riconciliazione, la giustizia e la pace, imploriamo, per intercessione di tutti i santi nati in Africa, il dono della pace perché si possa instaurare la giustizia ove è gravemente infranta e i cuori siano aperti alla grazia della riconciliazione con Dio e con il prossimo non solamente nella regione dei Grandi Laghi, bensì in tutta l'Africa".

"Affidiamo il nostro sofferto e pressante appello all'intercessione della Beata Vergine Maria, Nostra Signora d'Africa e Madre di tutti i sofferenti".

  Successivamente ha avuto luogo la presentazione della lista unificata delle 54 proposte che saranno consegnate al Santo Padre affinché le tenga in considerazione, se così lo desidera, al momento di redigere l'esortazione apostolica post-sinodale. I padri sinodali hanno partecipato anche alla seconda votazione per eleggere i membri del consiglio ordinario della segreteria generale del Sinodo.

  Il consiglio ordinario della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi si costituisce al termine di ogni assemblea generale ordinaria. Si compone di 15 Membri, 12 dei quali sono eletti dallo stesso Sinodo e tre sono scelti dal Romano Pontefice.

  Questo pomeriggio, i padri sinodali si riuniranno per gruppi linguistici o circoli minori per preparare gli emendamenti collettivi alle proposte.
SE/DICIASSETTESIMA CONGREGAZIONE/...                                                     VIS 20091020 (570)


NOTA PASSAGGIO FEDELI ANGLICANI NELLA CHIESA CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2009 (VIS).Il Cardinale William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, e l'arcivescovo Joseph Augustine Di Noia, O.P., segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, hanno spiegato questa mattina durante un incontro con i giornalisti la nota circa gli Ordinariati Personali per gli anglicani che entrano a far parte della Chiesa Cattolica.

Il cardinal Levada ha commentato una nota informativa del suo dicastero in cui si dice che "la Chiesa Cattolica risponde alle numerose richieste che sono state sottoposte alla Santa Sede da gruppi di chierici e fedeli anglicani provenienti da diverse parti del mondo, i quali desiderano entrare nella piena e visibile comunione".

"In questa Costituzione Apostolica - ha detto- il Santo Padre ha introdotto una struttura canonica che provvede ad una tale riunione corporativa tramite l'istituzione di Ordinariati Personali, che permetteranno ai fedeli già anglicani di entrare nella piena comunione con la Chiesa Cattolica, conservando nel contempo elementi dello specifico patrimonio spirituale e liturgico anglicano. Secondo il tenore della Costituzione Apostolica la sorveglianza e guida pastorale per tali gruppi di fedeli già anglicani sarà assicurata da un Ordinariato Personale, di cui l'Ordinario sarà usualmente nominato dal clero già anglicano".

"La Costituzione Apostolica che sarà presto pubblicata, rappresenta una risposta ragionevole e perfino necessaria ad un fenomeno globale, offrendo un unico modello canonico per la Chiesa universale adattabile a diverse situazioni locali e, nella sua applicazione universale, equo per i già anglicani. Tale modello prevede la possibilità dell'ordinazione di chierici sposati già anglicani, come sacerdoti cattolici. Ragioni storiche ed ecumeniche non permettono l'ordinazione di uomini sposati a vescovi sia nella Chiesa Cattolica come in quelle Ortodosse. Pertanto, la Costituzione determina che l'Ordinario possa essere o un sacerdote o un vescovo non coniugato. I seminaristi dell'Ordinariato vengono preparati accanto ad altri seminaristi cattolici, anche se l'Ordinariato potrà aprire una casa di formazione al fine di rispondere ai particolari bisogni di formazione nel patrimonio anglicano".

"Questa nuova struttura -continua la nota- è in linea con l'impegno per il dialogo ecumenico, che continua ad essere una priorità per la Chiesa Cattolica, in particolare attraverso gli sforzi del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. "L'iniziativa proviene da vari gruppi di anglicani", ha aggiunto il Cardinale Levada. "Essi hanno dichiarato di condividere la comune fede cattolica, come espressa nel Catechismo della Chiesa Cattolica, e di accettare il ministero petrino come un elemento voluto da Cristo per la Chiesa. Per loro è venuto il tempo di esprimere tale unione implicita in una forma visibile di piena comunione."

Il porporato ha sottolineato che "Benedetto XVI spera che i chierici e fedeli anglicani desiderosi dell'unione con la Chiesa Cattolica troveranno in questa struttura canonica l'opportunità di preservare quelle tradizioni anglicane che sono preziose per loro e conformi con la fede cattolica. In quanto esprimono in un modo distinto la fede professata comunemente, tali tradizioni sono un dono da condividere nella Chiesa universale. L'unione con la Chiesa non richiede l'uniformità che ignora le diversità culturali, come dimostra la storia del cristianesimo. Inoltre, le numerose e diverse tradizioni oggi presenti nella Chiesa Cattolica sono radicate tutte nel principio formulato da san Paolo nella sua Lettera agli Efesini: "Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo".

In una dichiarazione congiunta, gli arcivescovi di Westminster e Canterbury, rispettivamente Vincent Gerard Nichols e Rowan Williams, affermano che l'annuncio della Costituzione Apostolica "chiude un periodo di incertezza per i gruppi che hanno sperato in nuovi modi per raggiungere l'unità della Chiesa Cattolica. Tocca ora a coloro che hanno avanzato istanze di questo tipo alla Santa Sede rispondere alla Costituzione Apostolica" che è "conseguenza del dialogo ecumenico tra la Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana".

  "L'attuale  dialogo ufficiale tra la Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana -sottolineano i prelati- costituisce la base per la continuazione della nostra cooperazione. Gli accordi della Commissione Internazionale Anglicano-Cattolica (ARCIC) e della Commissione Internazionale Anglicano-Cattolica per l'Unità e la Missione (IARCCUM) stabiliscono con chiarezza il cammino che seguiremo insieme".

  "Con l'aiuto di Dio e della preghiera -concludono- proclamiamo la nostra determinazione per rafforzare il reciproco impegno attuale e la consultazione con riguardo a questo e ad altri argomenti. A livello locale, nello spirito della IARCCUM, vorremmo adottare il modello di riunione tra la Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles e la Camera Episcopale dei Vescovi di Inghilterra, concentrandoci sulla missione comune".
CDF/ANGLICANI-CHIESA CATTOLICA/LEVADA                                                 VIS 20091020 (760)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2009 (VIS).Il Santo Padre:

-Ha accettato la rinuncia del Vescovo Francis X. Irwin all'ufficio di Ausiliare dell'arcidiocesi di Boston (U.S.A.) per raggiunti limiti di età.

-Ha nominato il Monsignore Andrzej Jéz Vescovo Ausiliare della diocesi di Tarnow (superficie 7.566, popolazione 1.125.753, cattolici 1.118.847, sacerdoti 1.395, religiosi 1.248) in Polonia. Il Vescovo eletto è nato nel 1963 a Limanowa (Polonia), è stato ordinato sacerdote nel 1988 e fino ad ora è stato Parroco di Santa Margherita a Nowy Sacz (Polonia). Succede al Vescovo Wladyslaw Bobowski, la cui rinuncia all'ufficio di ausiliare della diocesi è stata accettata per raggiunti limiti di etá.
RE:NER/.../IRWIN: JÉZ: BOBOWSKI                                                                  VIS 20091020 (110)

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