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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 30 novembre 2009

COMUNICATO UDIENZA PRESIDENTI ARGENTINA E CILE


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2009 (VIS). - L'Ufficio Stampa della Santa Sede ha reso pubblico oggi a mezzogiorno il seguente comunicato:

"Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, in occasione del 25° anniversario della firma del "Trattato di Pace e Amicizia" tra il Cile e l'Argentina, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienze separate il Presidente della Nazione Argentina, Sua Eccellenza la Signora Cristina Fernández de Kirchner, e il Presidente della Repubblica di Cile, Sua Eccellenza la Signora Michelle Bachelet Jeria. Le illustri ospiti si sono incontrate anche con il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati. In seguito il Santo Padre ha pronunciato un Discorso alle Delegazioni dei due Presidenti, riunitesi nella Sala Clementina.

Nel corso dei cordiali colloqui si è ricordato con gratitudine la meritoria opera di Mediazione compiuta dal Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II e dal compianto Card. Antonio Samoré, i quali aiutarono i due Paesi, attraverso la via del dialogo, a dissipare un'annosa controversia territoriale. In particolare, ci si è soffermati sul fatto che, nel corso di questo quarto di secolo, l'intesa ha portato frutti concreti di bene e di prosperità a due popoli fratelli e continua ad essere d'esempio e di modello per i Paesi dell'America Latina e per l'intera Comunità internazionale. Non è mancato uno scambio di vedute sull'attuale situazione internazionale".
OP/UDIENZA/ARGENTINA:CILE                                       VIS 20091130 (250)


L'AVVENTO CI INVITA A PERCEPIRE LA PRESENZA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2009 (VIS). Benedetto XVI ha presieduto questo pomeriggio nella basilica vaticana la celebrazione dei primi vespri della I Domenica di Avvento, inizio del nuovo anno liturgico per la vita della Chiesa.

 Nell'omelia, il Papa ha riflettuto sul significato della parola Avvento, che "i cristiani adottarono per esprimere la loro relazione con Gesù Cristo" e comprende anche il significato di "visita". In questo caso, di tratta di una visita di Dio, che entra nella mia vita e vuole rivolgersi a me".

 "Tutti facciamo esperienza, nell'esistenza quotidiana - ha affermato -, di avere poco tempo per il Signore e poco tempo pure per noi. Si finisce per essere assorbiti dal "fare". Non è forse vero che spesso è proprio l'attività a possederci, la società con i suoi molteplici interessi a monopolizzare la nostra attenzione? Non è forse vero che si dedica molto tempo al divertimento e a svaghi di vario genere?".

 "L'Avvento, questo tempo liturgico forte che stiamo iniziando - ha continuato - ci invita a sostare in silenzio per capire una presenza. E' un invito a comprendere che i singoli eventi della giornata sono cenni che Dio ci rivolge, segni dell'attenzione che ha per ognuno di noi. Quanto spesso Dio ci fa percepire qualcosa del suo amore! Tenere, per così dire, un "diario interiore" di questo amore sarebbe un compito bello e salutare per la nostra vita! L'Avvento ci invita e ci stimola a contemplare il Signore presente. La certezza della sua presenza non dovrebbe aiutarci a vedere il mondo con occhi diversi?"

 Benedetto XVI ha segnalato che "altro elemento fondamentale dell'Avvento è l'attesa, attesa che è nello stesso tempo speranza. (...)La speranza segna il cammino dell'umanità, ma per i cristiani essa è animata da una certezza: il Signore è presente nello scorrere della nostra vita, ci accompagna e un giorno asciugherà anche le nostre lacrime. Un giorno, non lontano, tutto troverà il suo compimento nel Regno di Dio, Regno di giustizia e di pace".

 Dopo aver messo in rilievo che "ci sono modi molto diversi di attendere", il Papa ha sottolineato che "se il tempo non è riempito da un presente dotato di senso, l'attesa rischia di diventare insopportabile; se si aspetta qualcosa, ma in questo momento non c'è nulla, se il presente cioè rimane vuoto, ogni attimo che passa appare esageratamente lungo, e l'attesa si trasforma in un peso troppo grave, perché il futuro rimane del tutto incerto. Quando invece il tempo è dotato di senso, e in ogni istante percepiamo qualcosa di specifico e di valido, allora la gioia dell'attesa rende il presente più prezioso".

 Il Santo Padre ha incoraggiato i fedeli a vivere "intensamente il presente dove già ci raggiungono i doni del Signore, proiettati verso il futuro, un futuro carico di speranza". Il Messia, ha aggiunto, "venendo tra noi, ci ha recato e continua ad offrirci il dono del suo amore e della sua salvezza. Presente tra noi, ci parla in molteplici modi: nella Sacra Scrittura, nell'anno liturgico, nei santi, negli eventi della vita quotidiana, in tutta la creazione, che cambia aspetto a seconda che dietro di essa ci sia Lui o che sia offuscata dalla nebbia di un'incerta origine e di un incerto futuro".

 "A nostra volta - ha concluso -, noi possiamo rivolgergli la parola, presentargli le sofferenze che ci affliggono, l'impazienza, le domande che ci sgorgano dal cuore. Siamo certi che ci ascolta sempre! E se Gesù è presente, non esiste più alcun tempo privo di senso e vuoto. Se Lui è presente, possiamo continuare a sperare anche quando gli altri non possono più assicurarci alcun sostegno, anche quando il presente diventa faticoso".
HML/AVVENTO/...                                                          VIS 20091130 (680)


INIZIA NEL 2010 TERZA FASE DIALOGO CATTOLICI-ANGLICANI


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2009 (VIS). - L'Ufficio Stampa della Santa Sede ha pubblicato oggi il seguente comunicato riguardante il Comitato preparatorio della III Fase della "Commissione Internazionale tra Anglicani e Cattolici" (ARCIC):

 "A seguito dell'incontro tenutosi in Vaticano il 21 novembre tra Papa Benedetto XVI e l'Arcivescovo di Canterbury, Dott. Rowan Williams, nel corso del quale essi hanno ribadito il desiderio di rafforzare le relazioni ecumeniche tra anglicani e cattolici, il 23 novembre si è riunito un Comitato preparatorio per approntare la terza fase della "Commissione Internazionale tra anglicani e cattolici" (ARCIC, Anglican - Roman Catholic International Commission). È stato deciso che questa nuova fase avrà inizio entro il prossimo anno".

 "Nella terza fase si tratteranno questioni fondamentali riguardanti la Chiesa - Chiesa locale e Chiesa universale - intesa come comunione, e del modo in cui la Chiesa, locale e universale, possa discernere, nella comunione, il giusto insegnamento morale".
 
 "Nei prossimi mesi verranno nominati i membri della Commissione e sarà annunciata la data del suo primo incontro".
OP/ARCIC/WILLIAMS                                                     VIS 20091130 (180)


ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- il Vescovo Anton Stres, C.M., Arcivescovo Metropolita di Ljubljana (superficie: 6.134; popolazione: 768.647; cattolici: 570.985; sacerdoti: 438; religiosi: 604; diaconi permanenti: 9), Slovenia. Finora Vescovo coadiutore di Maribor, Slovenia, succede all'Arcivescovo Alojzij Uran,  del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
   
-  il Vescovo Marjan Turnsek, finora Vescovo di Murska Sobota, Slovenia, Arcivescovo coadiutore di Maribor (superficie: 3.682; popolazione: 419.849; cattolici:356.427; sacerdoti: 199; religiosi: 136; diaconi permanenti: 3), Slovenia.

-il Vescovo Peter Stumpf, S.D.B., finora Vescovo ausiliare di Maribor, Vescovo di Murska Sobota (superficie: 1.102; popolazione: 119.818; cattolici: 95.135; sacerdoti: 64; religiosi: 26), Slovenia.
NER:RE:NEC/.../…                                VIS 20091130 (120)

AVVENTO: TEMPO DI SPERANZA, CHIAMATA LOTTA AIDS


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2009 (VIS). - Oggi a mezzogiorno, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio per pregare l'Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro.

 Il Papa ha ricordato che oggi comincia "un nuovo Anno liturgico, che si apre naturalmente con l'Avvento, tempo di preparazione al Natale del Signore", spiegando come il Concilio Vaticano II, nella Costituzione sulla liturgia, afferma che la Chiesa "nel ciclo annuale presenta tutto il mistero di Cristo, dall'Incarnazione e Natività fino all'Ascensione, al giorno di Pentecoste e all'attesa della beata speranza e del ritorno del Signore".

 "Il Concilio insiste, ha proseguito, sul fatto che il centro della liturgia è Cristo, come il sole intorno al quale, al modo dei pianeti, ruotano la Beata Vergine Maria - la più vicina - e quindi i martiri e gli altri santi che "in cielo cantano a Dio la lode perfetta e intercedono per noi".

 "Questa è la realtà dell'Anno liturgico vista, per così dire, "dalla parte di Dio". E dalla parte - diciamo - dell'uomo, della storia e della società? Che rilevanza può avere?, si è domandato Benedetto XVI.

 "La risposta - ha detto - ce la suggerisce proprio il cammino dell'Avvento (...). Il mondo contemporaneo ha bisogno soprattutto di speranza: ne hanno bisogno i popoli in via di sviluppo, ma anche quelli economicamente evoluti. Sempre più ci accorgiamo che ci troviamo su un'unica barca e dobbiamo salvarci tutti insieme. Soprattutto ci rendiamo conto, vedendo crollare tante false sicurezze, che abbiamo bisogno di una speranza affidabile, e questa si trova solo in Cristo, il quale, come dice la Lettera agli Ebrei, "è lo stesso ieri e oggi e per sempre".

 Cristo "abbraccia tutte le dimensioni del tempo, perché è morto e risorto, è "il Vivente" e, mentre condivide la nostra precarietà umana, rimane per sempre e ci offre la stabilità stessa di Dio (...). Chiunque anela alla libertà, alla giustizia, alla pace può risollevarsi e alzare il capo, perché in Cristo la liberazione è vicina".

 "Possiamo pertanto affermare - ha concluso - che Gesù Cristo non riguarda solo i cristiani, o solo i credenti, ma tutti gli uomini, perché Egli, che è il centro della fede, è anche il fondamento della speranza. E della speranza ogni essere umano ha costantemente bisogno".

 Dopo aver pregato l'Angelus, il Santo Padre ha parlato della Giornata Mondiale contro l'AIDS che si celebra il 1 dicembre. "Il mio pensiero e la mia preghiera - ha detto - vanno ad ogni persona colpita da questa malattia, in particolare ai bambini, ai più poveri, a quanti sono rifiutati".

 "La Chiesa non cessa di prodigarsi per combattere l'AIDS, attraverso le sue istituzioni e il personale a ciò dedicato. Esorto tutti a dare il proprio contributo con la preghiera e l'attenzione concreta, affinché quanti sono affetti dal virus HIV sperimentino la presenza del Signore che dona conforto e speranza. Auspico infine che, moltiplicando e coordinando gli sforzi, si giunga a fermare e debellare questa malattia".
ANG/AVVENTO:AIDS/...                                                 VIS 20091130 (500)


IL PAPA RICEVE IL PRESIDENTE DEL PERU


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2009 (VIS). - L'Ufficio Stampa della Santa Sede ha reso pubblico oggi a mezzogiorno il seguente comunicato:

 "Oggi, lunedì 30 novembre 2009, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Repubblica del Perù, Sua Eccellenza il Signor Alan García Pérez, è stato ricevuto in Udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrato con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

"I cordiali colloqui hanno permesso un fruttuoso scambio di opinioni su temi attinenti all'attuale congiuntura internazionale, specialmente nella regione.

"Ci si è poi soffermati su alcuni aspetti della situazione in Perù, in particolare sull'impegno del Governo per sradicare la povertà, sulla promozione dello stato di diritto, sulla salvaguardia dell'ambiente, nonché sugli ambiti di collaborazione tra la Chiesa e lo Stato".
OP/UDIENZA/PRESIDENTE PERU                               VIS 20091130 (150)


MESSAGGIO A BARTOLOMEO I NELLA FESTA DI SANT'ANDREA


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2009 (VIS). - Come è tradizionale nella festa di Sant'Andrea, Benedetto XVI ha scritto un messaggio all'arcivescovo Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, che gli ha consegnato il cardinale Walter Kasper, presidente del Consiglio Pontificio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, durante la sua visita ad Istanbul.

 Nel suo messaggio per la festa del patrono del patriarcato di Costantinopoli, il Papa, ricordando il martire, fratello di San Pietro, afferma che "la memoria dei santi martiri spinge tutti i cristiani a dare testimonianza della propria fede davanti al mondo. È una chiamata urgente, soprattutto ai nostri giorni, quando la Cristianità affronta sfide sempre più complesse".

 "Le nostre Chiese - scrive Benedetto XVI - si sono impegnate sinceramente negli ultimi decenni a proseguire il cammino che porta al ristabilimento della piena comunione e, anche se non abbiamo ancora raggiunto questo obiettivo, abbiamo fatto molti passi che hanno reso possibile approfondire i legami comuni".

 Questa "apertura" ha guidato i lavori della Commissione Internazionale Mista per il Dialogo Interreligioso che ha celebrato la sua ultima sessione plenaria il mese passato a Cipro e di cui il tema è stato "Il ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della Chiesa nel primo millennio". "Un tema complesso e che richiede un studio approfondito e un dialogo paziente, se aspiriamo all'integrazione tra la tradizione orientale e quella occidentale", osserva il Papa.

 "La Chiesa Cattolica intende il ministero petrino come un dono del Signore alla sua Chiesa. Questo ministero non deve interpretarsi secondo una prospettiva di potere, ma di servizio all'unità nella verità e nella carità - spiega il Papa -. Il Vescovo della Chiesa di Roma che  presiede nella carità (...) è il Servus Servorum Dei (il Servo dei Servi di Dio) (...). Si tratta di cercare uniti, ispirati al modello del primo millennio, i modi con cui il ministero del Vescovo di Roma possa compiere un servizio di amore riconosciuto da uno e da tutti".

 Benedetto XVI osserva che durante il cammino verso la piena comunione "possiamo offrire già una testimonianza comune, lavorando uniti al servizio dell'umanità, soprattutto difendendo la dignità della persona umana e affermando i valori etici fondamentali, promuovendo allo stesso tempo la giustizia e la pace" e che entrambe le Chiese "possono cooperare alla sensibilizzazione con riguardo alla responsabilità dell'umanità nella salvaguardia della creazione".
MESS/SANT'ANDREA/BARTOLOMEO I                           VIS 20091130 (400)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

-Tredici presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Sud 3), in Visita "ad Limina Apostolorum":

   - L'Arcivescovo Dadeus Grings, di Porto Alegre, con gli Ausiliari Vescovi Remídio José Bohn e Alessandro Carmelo Ruffinoni, C.S.

    - Il Vescovo Irineu Sílvio Wilges, O.F.M., di Cachoeira do Sul.

    - Il Vescovo Girônimo Zanandréa, di Erexim.

    - Il Vescovo Zeno Hastenteufel, di Novo Hamburgo.

    - Il Vescovo Jaime Pedro Kohl, P.S.D.P., di Osório.

    - Il Vescovo Jacinto Bergmann, di Pelotas.

    - Il Vescovo José Mário Stroeher, di Rio Grande.

    - Il Vescovo Aloísio Sinésio Bohn, di Santa Cruz do Sul.

    - Il Vescovo Hélio Adelar Rubert, di Santa Maria.

    - Il Vescovo José Clemente Weber, di Santo Ângelo.

    - Il Vescovo Frederico Heimler, S.D.B., di Cruz Alta.

-Sua Altezza Reale e Imperiale Otto d'Asburgo, Arciduca d'Austria, e Seguito.
AL:AP/…/…                                VIS 20091130 (150)

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