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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 17 dicembre 2009

MESSA CELEBRATA PAPA 90° COMPLEANNO CARDINALE SPIDLIK

CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2009 (VIS). Questa mattina, in occasione del 90° compleanno del Cardinale Tomas Spidlik, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa nella Cappella Redemptoris Mater con la comunità del Centro "Aletti" di Roma, dove il Porporato risiede.
.../COMPLEANNO/SPIDLIK                                     VIS 20091217 (50)

RELIGIONI FORZA DI PACE E RICONCILIAZIONE


CITTÀ DEL VATICANO, 17 DIC 2009 (VIS). - Il Papa ha ricevuto oggi i nuovi Ambasciatori di Danimarca, Signor Hans Kingenberg; Uganda, Signor Francis K. Butagira; Sudan, Signor Sulieman Mohamad Mustafa; Kenia, Signor Elkanah Odembo; Kazakistan, Signor Mukhtar B. Tileuberdi; Bangladesh, Signor Abdul Hannan; Finlandia, Signor Alpo Rusi; e Lettonia, Signor Einars Semanis, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Nel discorso ai diplomatici, il Santo Padre ha fatto riferimento alla necessità di "una giusta relazione tra l'essere umano e la creazione in cui vive ed opera". Al riguardo, il Pontefice ha sottolineato la responsabilità nei confronti dell'ambiente poiché la sua "continua degradazione è una minaccia diretta alla sopravvivenza dell'uomo e al suo sviluppo; e corre il rischio di minacciare direttamente la pace tra le persone e i popoli".

  Benedetto XVI ha incoraggiato le autorità politiche dei Paesi che rappresentano i nuovi Ambasciatori, e tutte le Nazioni, a "rafforzare la loro azione in favore della salvaguardia dell'ambiente, ma anche - poiché il problema non si può  affrontare unicamente a livello particolare di ogni singolo paese - ad essere una forza propositiva ed uno stimolo per raggiungere accordi internazionali vincolanti utili e giusti per tutti".

  Il Papa ha ribadito la vitale importanza di un "cambiamento o trasformazione del modello di sviluppo attuale delle nostre società" ed ha affermato che "la Chiesa propone che tale profondo cambiamento (...) sia orientato secondo il principio di sviluppo integrale della persona umana".

  "E' vero" - ha affermato il Santo Padre - "che nella storia le religioni erano frequentemente un fattore di conflitto, ma è anche vero che le religioni vissute secondo la loro essenza profonda erano e sono una forza di riconciliazione e di pace. Nell'attuale momento storico le religioni devono anche, attraverso il dialogo franco e sincero, cercare la via della purificazione per corrispondere sempre di più alla loro vocazione".

  "La coesistenza pacifica delle varie religioni in ogni nazione a volte è difficile. Più che un problema politico, questa coesistenza è un problema religioso che si presenta all'interno di ognuna di queste tradizioni. Ogni credente è chiamato ad interrogare Dio sulla Sua Volontà a proposito delle singole situazioni umane".

  "Per l'uomo di fede o l'uomo di buona volontà, la risoluzione dei conflitti umani e la delicata coabitazione delle differenti espressioni religiose si possono trasformare in una coesistenza umana, in un ordine pieno di bontà e saggezza, che ha origine e dinamismo in Dio. Questa coesione nel rispetto della natura delle cose e della saggezza inerente che viene da Dio - 'la tranquillitas ordinis' - si chiama pace".

  Il Santo Padre ha segnalato che "la pace tanto desiderata non nascerà che dall'azione congiunta dell'individuo, che scopre la sua vera natura in Dio, e dei responsabili delle società civili e religiose le quali - nel rispetto della dignità e della fede di ognuno - sapranno riconoscere e dare alla religione il suo nobile ed autentico ruolo di realizzazione e perfezionamento della persona umana. Si tratta di una ricomposizione globale, temporale e spirituale, che permette un nuovo slancio verso la pace che Dio desidera universale".
AC/LETTERE CREDENZIALI/...                           VIS 20091217 (470)


MESSAGGIO PERENNE VANGELO SOCIETÀ SECOLARIZZATA


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Bielorussia al termine della "Visita ad Limina Apostolorum".

  Il Papa ha iniziato il suo discorso ricordando ai Presuli che "è particolarmente importante (...) annunciare con rinnovato entusiasmo ed incisività il perenne Messaggio del Vangelo in una società che non è immune dalle tentazioni della secolarizzazione, dell'edonismo e del relativismo: i problemi della denatalità, della fragilità delle famiglie e dell'illusione di trovare fortuna al di fuori della propria terra ne sono un segno".

  "Di fronte a tali sfide, compito urgente dei Pastori è di evidenziare la forza della fede" - ha ribadito il Pontefice - "una fede radicata in una solida tradizione, per contribuire a preservare la profonda identità cristiana della Nazione, nel dialogo rispettoso con le altre culture e religioni".

  "Per raggiungere tale obiettivo" - ha detto il Papa ai Presuli della Bielorussia - "è necessario che (...) abbiate grande cura nel formulare programmi e promuovere metodi pastorali più adeguati, ponendo in atto le decisioni della Conferenza Episcopale. Tale rinnovata testimonianza di unità, oltre che giovare all'annuncio del Vangelo, favorirà il rapporto con l'Autorità civile e, particolarmente, le relazioni ecumeniche".

  Successivamente il Santo Padre ha menzionato il tema dell'educazione ed ha affermato: "Oggi viviamo in una sorta di 'emergenza' in questo delicato ed essenziale settore, ed è necessario moltiplicare gli sforzi per offrire, in primo luogo alle nuove generazioni, una valida formazione". In particolare il Santo Padre, riferendosi ai candidati al sacerdozio, ha esortato i Vescovi con queste parole: "Vi invito a vigilare attentamente affinché i candidati al sacerdozio ricevano una solida e rigorosa formazione spirituale e teologica e siano debitamente guidati nel compiere una seria e profonda verifica della chiamata divina. L'attuale situazione della nostra società richiede un discernimento particolarmente attento".

  "Occorre, inoltre, avere sempre presente che il Signore vi chiama, come Pastori della Chiesa, a saper discernere ogni ministero destinato all'edificazione del corpo ecclesiale, anche di carattere laicale, culturale e civile, perché tutti contribuiscano a far crescere il Regno di Dio in Bielorussia, nello spirito di una vera e reale comunione per richiamare quei valori cristiani che hanno contribuito in modo determinante alla costruzione della civiltà europea".

  "Anche le Chiese Ortodosse, come la Chiesa Cattolica" - ha proseguito il Pontefice - "sono fortemente impegnate a riflettere su come rispondere alle sfide del nostro tempo per trasmettere con fedeltà il Messaggio di Cristo. Accogliendo l'invito emerso nel recente incontro cattolico-ortodosso di Cipro, occorre intensificare il comune cammino in tale direzione". In merito "un significativo apporto potrà essere offerto dalla piccola, ma fervente Comunità greco-cattolica presente nel Paese".

  Benedetto XVI ha concluso il suo discorso ricordando il suo recente incontro con il Presidente della Repubblica di Bielorussia che ha affermato: "La volontà delle parti di stipulare un Accordo, di cui è in corso l'elaborazione. Inoltre" - ha aggiunto il Papa - "ho sottolineato la particolare attenzione con la quale questa Sede Apostolica, come pure la Conferenza Episcopale, seguono le vicende del Paese e l'impegno di fattiva collaborazione su materie di comune interesse, al fine di promuovere, nel rispetto delle competenze di ciascun ambito, il bene dei cittadini".
AL/AD LIMINA/BIELORUSSIA                           VIS 20091217 (600)


COMUNICATO RIDUZIONE STATO LAICALE MILINGO


CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2009 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico nella tarda mattinata di oggi il seguente Comunicato:

  "Da diversi anni la Chiesa segue con particolare sofferenza gli sviluppi legati agli incresciosi comportamenti dell'Arcivescovo Emerito di Lusaka, Emmanuel Milingo. Numerosi sono stati  i tentativi intrapresi per riportare il Signor Emmanuel Milingo alla comunione con la Chiesa Cattolica, cercando anche forme adeguate per consentirgli di esercitare il ministero episcopale, con un coinvolgimento diretto da parte dei Sommi Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che personalmente e con spirito di paterna sollecitudine seguivano il Signor Milingo".

  "In questa triste vicenda, già nell'anno 2001 egli si era trovato nella condizione di irregolarità a seguito dell'attentato matrimonio con la Signora Maria Sung, incorrendo nella pena medicinale di sospensione (cfr cann. 1044 1, n. 3; 1394 § 1 C.I.C.). Successivamente si era posto a capo di alcune correnti per l'abolizione del Celibato sacerdotale e non mancava di moltiplicare i suoi interventi nei mezzi di comunicazione sociale, in aperta ribellione ai ripetuti interventi della Santa Sede e creando grave sconcerto e scandalo nei fedeli. In particolare, il 24 settembre 2006 il Signor Milingo aveva effettuato a Washington l'ordinazione di quattro vescovi senza mandato pontificio".

  "Egli incorse pertanto nella pena della scomunica latae sententiae (can. 1382 C.I.C.), dichiarata dalla Santa Sede il 26 settembre 2006 e che rimane in vigore. Purtroppo il predetto Signor Milingo non ha dato prove dello sperato pentimento in vista del ritorno alla piena comunione con il Sommo Pontefice e con i membri del Collegio episcopale, ma ha continuato nell'esercizio illegittimo degli atti dell'ufficio episcopale, attentando nuovi delitti contro l'unità della santa Chiesa. In particolare, nei mesi scorsi egli ha proceduto ad alcune nuove ordinazioni episcopali".

  "Tali gravi delitti, recentemente accertati, che sono da ritenere segno comprovante della persistente contumacia del Signor Emmanuel Milingo, hanno costretto la Sede Apostolica ad aggiungergli l'ulteriore pena della dimissione dallo stato clericale".

  "Secondo il disposto del can. 292 del Codice di Diritto Canonico l'ulteriore pena della dimissione dallo stato clericale, che ora si aggiunge alla grave pena della scomunica, comporta le seguenti conseguenze: la perdita dei diritti e dei doveri connessi allo stato clericale, eccetto l'obbligo del Celibato; la proibizione dell'esercizio del ministero, salvo il disposto del can. 976 del Codice di Diritto Canonico per i casi di pericolo di morte; la privazione di tutti gli uffici, di tutti gli incarichi e di qualsiasi potestà delegata, nonché il divieto di utilizzare l'abito ecclesiastico. Di conseguenza, risulta illegittima la partecipazione dei fedeli ad eventuali nuove celebrazioni promosse dal Signor Emmanuel Milingo".

  "Si deve rilevare che la dimissione dallo stato clericale di un Vescovo è un fatto del tutto eccezionale, a cui la Santa Sede si è vista costretta per la gravità delle conseguenze che derivavano per la comunione ecclesiale dal susseguirsi di ordinazioni episcopali senza mandato pontificio; la Chiesa conserva tuttavia la speranza nel suo ravvedimento".

  "Circa le persone ordinate recentemente dal Signor Milingo è ben nota la disciplina della Chiesa riguardante la pena della scomunica latae sententiae per quelli che ricevono la consacrazione episcopale senza Mandato Pontificio (can. 1382 C.I.C.). Esprimendo speranza nella loro conversione, la Chiesa rinnova quanto già dichiarato il 26 settembre 2006, ovvero che Essa non riconosce e non intende riconoscere nel futuro tali ordinazioni e tutte le ordinazioni da esse derivate e pertanto lo stato canonico dei presunti vescovi resta quello in cui si trovavano prima dell'ordinazione conferita da su menzionato Signor Milingo".

  "In quest'ora segnata da un profondo dolore della Comunità ecclesiale per i gravi gesti compiuti dal Signor Milingo, si affida alla forza della preghiera il ravvedimento del colpevole e quello di quanti - Sacerdoti o fedeli laici - hanno in qualche modo collaborato con lui nel porre atti contro l'unità della Chiesa di Cristo".
OP/MILINGO:STATO LAICALE/...                       VIS 20091217 (640)


UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Vescovo Wladislaw Blin, di Vitebsk (Bielorussia), in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Reverendo Archimandrita Jan Sergiusz Gajek, M.I.C., Visitatore Apostolico per i Greco-Cattolici in Bielorussia, in Visita "ad Limina Apostolorum".
AL/.../...                                         VIS 20091217 (60)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 17 DIC. 2009 (VIS). Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Limerick (Irlanda), presentata dal Vescovo Donal Brendan Murray, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
RE/.../MURRAY                                     VIS 20091217 (50)

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