Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 25 gennaio 2010

CHIESA CATTOLICA SEMPRE ACCANTO HAITIANI


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2010 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo di due telegrammi che, il 16 gennaio scorso, il Santo Padre ha fatto pervenire al Signor René Préval, Presidente della Repubblica di Haïti e all'Arcivescovo Louis Kébreau, S.D.B., di Cap-Haïtien, Presidente della Conferenza Episcopale di Haïti, per il terribile sisma che il 12 gennaio ha devastato il Paese causando ad oggi più di 150.000 morti e migliaia di feriti.

  Benedetto XVI esprime al Presidente Préval "profonda tristezza" per il tragico evento assicurando la sua "fervente preghiera per tutte le persone colpite da questa terribile catastrofe". "Prego anche" - scrive il Papa - "affinché lo spirito di solidarietà alberghi in tutti i cuori e la calma regni nelle strade affinché il soccorso generoso che giunge da tutti i paesi porti sollievo a tutti e le persone che oggi mancano di tutto, provino il conforto di sapere che tutta la comunità internazionale si occupa in modo concreto di loro".

  Il Santo Padre esprime apprezzamento "per l'impegno di tutti coloro, haïtiani e stranieri, anche a rischio della vita, che si adoperano per soccorrere i sopravvissuti ed io li ringrazio di tutto cuore. Mi preme assicurare Vostra Eccellenza che la Chiesa Cattolica , attraverso le sue istituzioni, rimarrà, al di là della viva emozione suscitata, al fianco delle persone provate dal sisma e secondo le proprie forze, aiuterà ad offrire opportunità di un avvenire migliore".

  In un telegramma inviato all'Arcivescovo Kébreau, il Pontefice ricorda la tragica morte dell'Arcivescovo Serge Miot, di Port-au-Prince e di tanti fedeli, sacerdoti e consacrati. "In queste ore buie, invoco Nostra Signora del Perpetuo Soccorso affinché si faccia Madre di tenerezza e sappia dirigere i cuori affinché la solidarietà prenda il sopravvento sull'isolamento e sull'individualismo".

  "Apprezzo la rapida mobilitazione della comunità internazionale, unanimemente commossa dalla sorte degli haïtiani, ed anche quella di tutta la Chiesa che, attraverso le sue istituzioni, non mancherà di apportare il suo contributo ai soccorsi urgenti e alla paziente ricostruzione delle aree devastate"
TGR/TERREMOTO HAÏTI/PRÉVAL:KEBREAU                   VIS 20100125 (340)


MESSAGGIO AL NUOVO PATRIARCA CHIESA SERBO-ORTODOSSA


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2010 (VIS). A motivo dell'elezione a nuovo Patriarca della Chiesa Serbo-Ortodossa, il Santo Padre ha inviato un Messaggio a Sua Santità, Arcivescovo Irinej, di Pec, Metropolita di Belgrado-Karlovci, con il quale si congratula per l'elezione e chiede a Dio di concedere "abbondanti doni di grazia e di saggezza per il compimento di tanto grandi responsabilità al servizio della Chiesa e del popolo a Lei affidato".

  "Lei succede al Patriarca Pavle (...) che fu un Pastore fervente e stimato e che vi ha trasmesso una eredità spirituale ricca e profonda. Grande pastore e padre spirituale egli guidò la Chiesa con efficacia e conservò la sua unità di fronte a tante difficoltà.  Desidero esprimere il mio apprezzamento per il suo esempio di fedeltà al Signore e i suoi numerosi gesti di apertura verso la Chiesa Cattolica".

  "Prego il Signore affinché conceda a Sua Santità la forza interiore per consolidare l'unità e la crescita spirituale della Chiesa Ortodossa Serba e per edificare i legami fraterni con le altre Chiese e comunità ecclesiali. Le assicuro la vicinanza della Chiesa Cattolica e il suo impegno nella promozione di rapporti fraterni e di dialogo teologico, affinché siano superati quelli ostacoli che ancora impediscono la piena comunione. Che il Signore benedica i nostri comuni sforzi così che i discepoli della Chiesa siano nuovamente testimoni uniti davanti al mondo del suo amore salvifico".
MESS/NOMINA PATRIARCA/IRINEJ                               VIS 20100125 (250)


ANNUNCIARE LA PAROLA CON LE NUOVE TECNOLOGIE


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2010 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre per la XLIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (16 maggio 2010) sul tema: "Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola".

  Alla Conferenza Stampa sono intervenuti l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e il Monsignor Paul Tighe, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.

  L'Arcivescovo Celli ha affermato che il Papa ha scelto il tema del sacerdozio perché quest'anno celebriamo l'Anno Sacerdotale, ma il Messaggio non è diretto solo ai sacerdoti. "Il presbitero opera nel mondo digitale con i laici che operano nel settore".

  Il presidente del Dicastero ha affermato che: "il Papa esprime una valutazione positive delle nuove tecnologie; (...) è consapevole dell'aiuto che danno alla pastorale e che possono contribuire ad essa in modo positivo".

  Benedetto XVI ricorda nel Messaggio, ha aggiunto l'Arcivescovo Celli, che "la missione principale di ogni presbitero è l'annuncio di Cristo" e che "deve occuparsi pastoralmente dei media poiché essi sono al servizio della Parola".

  Monsignor Tighe, ha affermato che nel suo Messaggio, il Papa scrive anche che "I sacerdoti sono invitati a valutare il grande potenziale delle nuove tecnologie per far conoscere la Buona Novella dell'amore di Dio a tutti".

  "Il sacerdote è invitato" - sottolinea Monsignor Tighe - "a essere presente nel mondo digitale proprio in quanto sacerdote" ed il Messaggio del Papa "dà per scontato il bisogno di una formazione dei sacerdoti per un abile uso delle nuove tecnologie, ma la sua prima preoccupazione è assicurare che queste siano usate per promuovere il Vangelo e offrire speranza a tutti".

  "Il Papa" - ha proseguito Monsignor Tighe - "invita i sacerdoti e tutti i credenti a usare il web per creare uno spazio di dialogo in cui i cristiani, i fedeli di altre religioni e i non-credenti possano ritrovarsi nella ricerca rispettosa della verità e della saggezza". 

  Ricordando le iniziative in ambito digitale, come la pagina web della Congregazione per il Clero: www.annussacerdotalis.org, il Segretario del Dicastero ha segnalato che: "In diversi luoghi le nuove tecnologie sono usate per incoraggiare la continua formazione teologica e spirituale dei sacerdoti; (...) Inoltre, ci sono stati molti sforzi individuali da parte di sacerdoti, spesso appoggiati da laici con una formazione tecnica e competenza nel campo dei media, per usare le nuove tecnologie al fine di dare una dimensione nuova alla loro missione pastorale".
OP/MESSAGGIO COMUNICAZIONI SOCIALI/...               VIS 20100125 (420)


IL SACERDOTE E LA PASTORALE NEL MONDO DIGITALE


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2010 (VIS). Questa mattina ha avuto luogo la presentazione del Messaggio del Santo Padre per la XLIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (16 maggio 2010) sul tema: "Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola". Il Messaggio è datato 24 gennaio, festività di San Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti.

Di seguito riportiamo estratti del testo.

  "I moderni mezzi di comunicazione sono entrati da tempo a far parte degli strumenti ordinari, attraverso i quali le comunità ecclesiali si esprimono, entrando in contatto con il proprio territorio ed instaurando, molto spesso, forme di dialogo a più vasto raggio, ma la loro recente e pervasiva diffusione e il loro notevole influsso ne rendono sempre più importante ed utile l'uso nel ministero sacerdotale".

  "Compito primario del Sacerdote è quello di annunciare Cristo, la Parola di Dio fatta carne, e comunicare la multiforme grazia divina apportatrice di salvezza mediante i Sacramenti. (...) Al riguardo, il Sacerdote viene a trovarsi come all'inizio di una 'storia nuova', perché, quanto più le moderne tecnologie creeranno relazioni sempre più intense e il mondo digitale amplierà i suoi confini, tanto più egli sarà chiamato a occuparsene pastoralmente, moltiplicando il proprio impegno, per porre i media al servizio della Parola".

  "Ai Presbiteri, (...), è richiesta la capacità di essere presenti nel mondo digitale nella costante fedeltà al messaggio evangelico, per esercitare il proprio ruolo di animatori di comunità che si esprimono ormai, sempre più spesso, attraverso le tante 'voci' scaturite dal mondo digitale, ed annunciare il Vangelo avvalendosi, accanto agli strumenti tradizionali, dell'apporto di quella nuova generazione di audiovisivi (foto, video, animazioni, blog, siti web)".

  "Il Sacerdote potrà far conoscere la vita della Chiesa e aiutare gli uomini di oggi a scoprire il volto di Cristo, coniugando l'uso opportuno e competente di tali strumenti, acquisito anche nel periodo di formazione, con una solida preparazione teologica e una spiccata spiritualità sacerdotale, alimentata dal continuo colloquio con il Signore. Più che la mano dell'operatore dei media, il Presbitero nell'impatto con il mondo digitale deve far trasparire il suo cuore di consacrato, per dare un'anima non solo al proprio impegno pastorale, ma anche all'ininterrotto flusso comunicativo della 'rete'".

  "La pastorale nel mondo digitale, infatti, deve poter mostrare agli uomini del nostro tempo, e all'umanità smarrita di oggi, che 'Dio è vicino; che in Cristo tutti ci apparteniamo a vicenda. (...) Chi meglio di un uomo di Dio può sviluppare e mettere in pratica, attraverso le proprie competenze nell'ambito dei nuovi mezzi digitali, una pastorale che renda vivo e attuale Dio nella realtà di oggi e presenti la sapienza religiosa del passato come ricchezza cui attingere per vivere degnamente l'oggi e costruire adeguatamente il futuro?'".

 "Compito di chi, da consacrato, opera nei media è quello di spianare la strada a nuovi incontri, assicurando sempre la qualità del contatto umano e l'attenzione alle persone e ai loro veri bisogni spirituali; offrendo agli uomini che vivono questo nostro tempo 'digitale' i segni necessari per riconoscere il Signore; donando l'opportunità di educarsi all'attesa e alla speranza e di accostarsi alla Parola di Dio, che salva e favorisce lo sviluppo umano integrale".

  "Con il Vangelo nelle mani e nel cuore, occorre ribadire che è tempo anche di continuare a preparare cammini che conducono alla Parola di Dio, senza trascurare di dedicare un'attenzione particolare a chi si trova nella condizione di ricerca, anzi procurando di tenerla desta come primo passo dell'evangelizzazione. Una pastorale nel mondo digitale, infatti, è chiamata a tener conto anche di quanti non credono, sono sfiduciati ed hanno nel cuore desideri di assoluto e di verità non caduche, dal momento che i nuovi mezzi consentono di entrare in contatto con credenti di ogni religione, con non credenti e persone di ogni cultura".

  "Lo sviluppo delle nuove tecnologie e, nella sua dimensione complessiva, tutto il mondo digitale rappresentano una grande risorsa per l'umanità nel suo insieme (...). Ma essi si pongono, altresì, come una grande opportunità per i credenti. Nessuna strada, infatti, può e deve essere preclusa a chi, nel nome del Cristo risorto, si impegna a farsi sempre più prossimo all'uomo. I nuovi media, pertanto, offrono innanzitutto ai Presbiteri prospettive sempre nuove e pastoralmente sconfinate, che li sollecitano a valorizzare la dimensione universale della Chiesa, per una comunione vasta e concreta; ad essere testimoni, nel mondo d'oggi, della vita sempre nuova, generata dall'ascolto del Vangelo di Gesù".

  "Non bisogna dimenticare, però, che la fecondità del ministero sacerdotale deriva innanzitutto dal Cristo incontrato e ascoltato nella preghiera; annunciato con la predicazione e la testimonianza della vita; conosciuto, amato e celebrato nei Sacramenti, soprattutto della Santissima Eucaristia e della Riconciliazione".

  "Il Signore vi renda annunciatori appassionati della buona novella anche nella nuova 'agorà' posta in essere dagli attuali mezzi di comunicazione".
MESS/GIORNATA COMUNICAZIONI SOCIALI/...               VIS 20100125 (810)


CONSIGLIO SPECIALE AFRICA SEGRETERIA SINODO VESCOVI


CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2010 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, è stato reso pubblico un Comunicato del Consiglio Speciale per l'Africa della Segretaria Generale del Sinodo dei Vescovi, che ha tenuto in Vaticano, la Seconda Riunione, nei giorni 19 e 20 gennaio scorso.

  Un Comunicato rende noto che nel corso dei lavori i Membri del Consiglio si sono soffermati sui principali problemi dei rispettivi Paesi del Continente "osservando che la Chiesa in diversi Paesi si trova nella necessità di difendere il popolo contro le ingiustizie. La mancanza di pace porta poi la Chiesa ad un forte impegno nella mediazione e nell' accoglienza di coloro che soffrono le conseguenze delle guerre interne".

  "La riconciliazione continua ad essere una sfida per la Chiesa in Africa, la quale deve essere riconciliata in se stessa per diventare credibile nella sua predicazione e nella sua azione sociale".

"Nel dialogo interreligioso, i presenti hanno affermato che si sta cercando di stabilire vincoli di intesa e collaborazione, soprattutto con l'Islam, che è la religione più diffusa nel Continente. Si auspica che i gruppi fondamentalisti siano sempre più sconfessati ed emarginati dai rappresentanti ufficiali dell'Islam".

  I Membri del Consiglio si sono inoltre impegnati nello studio delle Proposizioni del Sinodo - tenutosi in Vaticano nell'ottobre 2009 - "per un'ulteriore approfondimento e sviluppo come contributo alla composizione dell'Esortazione Apostolica Postsinodale".

  La prossima riunione del Consiglio avrà luogo nei giorni 27 e 28 aprile 2010.
SE/CONSIGLIO SPECIALE/SINODO AFRICA                   VIS 20100125 (240)


ANGELUS: CHIESA DI UNITÀ NELLA MOLTEPLICITÀ CARISIMI


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2010 (VIS).  Alle ore 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Nell'introdurre la preghiera mariana il Papa ha citato la Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi della liturgia di oggi nella quale l'Apostolo paragona la Chiesa al corpo umano.

  "La Chiesa è concepita come il corpo, di cui Cristo è il capo, e forma con Lui un tutt'uno. Tuttavia ciò che all'Apostolo preme comunicare è l'idea dell'unità nella molteplicità dei carismi, che sono i doni dello Spirito Santo. Grazie ad essi, la Chiesa si presenta come un organismo ricco e vitale, non uniforme, frutto dell'unico Spirito che conduce tutti ad unità profonda, assumendo le diversità senza abolirle e realizzando un insieme armonioso".

  "Essa prolunga nella storia la presenza del Signore risorto, in particolare mediante i Sacramenti, la Parola di Dio, i carismi e i ministeri distribuiti nella comunità. Perciò, è proprio in Cristo e nello Spirito che la Chiesa è una e santa, cioè un'intima comunione che trascende le capacità umane e le sostiene".

  Il Santo Padre ha ricordato in merito la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani che si conclude domani, festa della Conversione di San Paolo, con la celebrazione dei Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, presieduti dal Papa e alla quale parteciperanno Rappresentati di altre Chiese e Comunità ecclesiali presenti a Roma. In questa occasione, ha detto Benedetto XVI, "Invocheremo da Dio il dono della piena unità di tutti i discepoli di Cristo (...) La comunione dei cristiani, infatti, rende più credibile ed efficace l'annuncio del Vangelo".

  "Infine, cari amici" - ha concluso il Pontefice - "desidero ricordare la figura di San Francesco di Sales, la cui memoria liturgica ricorre il 24 gennaio" e di cui ancora oggi custodiamo l'insegnamento: "La chiamata alla santità è per tutti e che ciascuno - come dice san Paolo con il paragone del corpo - ha il suo posto nella Chiesa". Al Patrono dei giornalisti, infine, il Papa ha affidato il Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
ANG/CARISMI:UNITÀ/...                               VIS 20100125 (370)

BEATO SAMSÓ I ELIAS STIMOLI CORAGGIOSA TESTIMONIANZA FEDE


CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2010 (VIS). Questa mattina, al termine della recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Papa ha ricordato che "Ieri, a Barcellona, è stato proclamato Beato José Samsó i Elías, sacerdote e martire catalano, ucciso durante la guerra civile (1936-1939). Da vero testimone di Cristo, morì perdonando i suoi persecutori. Per i sacerdoti, specialmente per i parroci, egli costituisce un modello di dedizione alla catechesi e alla carità verso i poveri".

  Nel salutare i fedeli di lingua spagnola il Santo Padre ha auspicato che l'Anno Sacerdotale, sull'esempio del Beato Samsó i Elías "sia stimolo ai presbiteri nel sollecito esercizio del ministero pastorale ed incoraggi i fedeli a dare in ogni momento una testimonianza coraggiosa e convinta della propria fede.
ANG/BEATO SAMSÓ I ELÍAS/...                                   VIS 20100125 (150)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Nove Presuli della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, in Visita "ad Limina Apostolorum":

-    L'Arcivescovo Vincent Gerard Nichols, di Westminster, con gli Ausiliari Vescovo George Stack, Vescovo Alan Stephen Hopes e Vescovo John Arnold.

-    Il Vescovo Declan Ronan Lang, di Clifton.

-    Il Vescovo Brian Michael Noble, di Shrewsbury, con il Coadiutore Vescovo Mark Davies.

-    L'Arcivescovo Peter Smith, di Cardiff.

    - Il Vescovo Thomas Matthew Burns, S.M., di Menevia.

 Sabato 23 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.

- Il Cardinale Jozef Tomko, Presidente emerito del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.

- Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente emerito dei Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.

- L'Arcivescovo Francesco Monterisi, Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura.
AP/.../...                                       VIS 20100125 (190)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2010 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Montfort Stima, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Blantyre (superficie: 9.166; popolazione: 4.600.000; cattolici: 1.133.850; sacerdoti: 78; religiosi: 287), Malawi. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Neno (Malawi) ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. È stato finora Vicario Generale della medesima Arcidiocesi.
 
- Ha nominato Membri del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica: il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; l'Arcivescovo Velasio De Paolis, C.S., Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede; l'Arcivescovo Stanislav Zvolensky, di Bratislava (Repubblica Slovacca); il Vescovo Filippo Iannone, di Sora-Aquino-Pontecorvo (Italia); il Vescovo Fernando José Monteiro Guimarães, di Garanhuns (Brasile), ed il Vescovo Ryszard Kasyna, Ausiliare di Gdansk (Polonia).

- Ha nominato il Monsignore Piero Pioppo, Nunzio Apostolico in Camerun e in Guinea Equatoriale, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L'Arcivescovo eletto, finora Consigliere di Nunziatura e Prelato dell'Istituto per le Opere di Religione, è nato a Savona nel 1960 (Italia), ed è stato ordinato sacerdote nel 1985.

  Sabato 23 gennaio è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato il Reverendo Vincenzo Pisanello, Vescovo di Oria (superficie: 921; popolazione: 183.300; cattolici: 180.000; sacerdoti: 117; religiosi: 265; diaconi permanenti: 6), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Galatina (Italia), nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. È stato finora Vicario per l'Amministrazione e Parroco dei Santi Pietro e Paolo in Galatina.
NEA:NA:NN:NER/.../                                       VIS 20100125 (250)


DALLE CHIESE ORIENTALI CATTOLICHE


CITTA' DEL VATICANO, 25 GEN. 2010 (VIS). Il Sinodo dei Vescovi della Chiesa Arcivescovile Maggiore Siro-Malankarese, dopo aver consultato la Santa Sede, ha adottato i seguenti provvedimenti ed ha proceduto, col previo Assenso del Santo Padre, alle elezioni episcopali di seguito riportate:

- Erezione della nuova eparchia di Pathanamthitta e designazione del primo Vescovo nella persona del Vescovo Yoohanon Mar Chrysostom Kalloor, trasferendolo dall'Eparchia di Marthandom.

- Elezione del Vescovo eparchiale di Marthandom nella persona del Reverendo K.M. Vincent Kulapuravilai. Il Vescovo eletto è nato ad Anakkarai (India), nel 1964 ed è stato ordinato sacerdote nel 1991. È stato finora Professore al "St. Mary's Malankara Major Seminary".

- Erezione della nuova Eparchia di Puthur e designazione del primo Vescovo nella persona del Vescovo Geevarghese Mar Divannasios Ottathenghil, trasferendolo dall'Eparchia di Battery.

- Designazione del Vescovo eparchiale di Battery nella persona del Vescovo Joseph Mar Thomas Konnath, trasferendolo dall'Ufficio di Ausiliare di Trivandurm e Visitatore Apostolico per l'America Settentrionale e l'Europa.

- Elezione del nuovo Vescovo Ausiliare dell'Arcieparchia di Trivandrum nella persona del Reverendo Samuel Kattukallil. Il Vescovo eletto è nato a Kadammanitta (India), nel 1952 ed è stato ordinato sacerdote nel 1978. Finora è stato è Sincello dell'Arcieparchia di Trivandrum (India).

- Elezione del Vescovo Ausiliare dell'Arcieparchia di Tiruvalla nella persona del Reverendo Stephen Thottahil.  Il Vescovo eletto è nato a Ranni (India) nel 1952 ed è stato ordinato sacerdote nel 1979. Finora è stato Professore di teologia morale e Decano di teologia al Malankara Seminary.

- Elezione del Vescovo della Curia Arcivescovile Maggiore Siro-Malankarese nella persona del Reverendo Anthony Valiyavilayil, O.I.C. Il Vescovo eletto è nato nel 1955 ad Adoor (India), ha emesso la professione solenne nell'Ordine dell'Imitazione di Cristo ed è stato ordinato sacerdote nel 1980. Finora è stato Cancelliere della Curia Arcivescovile Maggiore della Chiesa Siro-Malankarese.
ECE:NER:NEA/.../...                                   VIS 20100125 (290)


Copyright © VIS - Vatican Information Service