Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 21 giugno 2010

VESCOVI BRASILE: GUIDARE TUTTI UNITÀ NELLA FEDE E AMORE

CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2010 (VIS). Questa mattina il Papa ha ricevuto in udienza i Presuli della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (Regione Est II), al termine della Visita “ad Limina Apostolorum”.
Il Santo Padre ha ricordato ai Vescovi che “come maestri e dottori della fede, avete la missione di insegnare con coraggio la verità che si deve credere e vivere, presentandola in modo autentico”. In tale contesto il Papa ha esortato i Presuli ad aiutare i fedeli a loro affidati con la propria attenzione pastorale “per riscoprire la gioia della fede, la gioia di essere amati personalmente da Dio che ci ha donato suo Figlio per la nostra salvezza. (...) Abbiate una grande fiducia nella grazia e diffondete tale fiducia fra la vostra gente, perché la fede sia sempre custodita, difesa e trasmessa nella sua purezza e integrità”.
Nel fare riferimento alla liturgia, Benedetto XVI ha sottolineato che la celebrazione eucaristica è il dovere più importante del ministero sacerdotale. “La missione di santificare che avete ricevuto” – ha proseguito rivolgendosi ai Vescovi – “vi obbliga ad essere promotori e animatori della preghiera nella città umana, alle volta agitata, rumorosa e dimentica di Dio: dovete creare luoghi e occasioni di preghiera, dove in silenzio, ascoltando Dio, nella preghiera personale e comunitaria, gli uomini possano incontrare e sperimentare vivamente Gesù Cristo, che rivela il vero volto del Padre. È necessario che le parrocchie e i santuari, le istituzioni educative e i luoghi di sofferenza e le famiglie si convertano in luoghi di comunione con il Signore”.
In merito alla missione di governare il Papa ha detto che “il Vescovo è anche chiamato a giudicare e disciplinare la vita del popolo di Dio affidato alla sua guida pastorale, attraverso leggi, direttive e consigli, secondo quanto disposto nella disciplina universale della Chiesa. Tale diritto e dovere è molto importante perché la comunità diocesana si mantenga unita al suo interno e avanzi in comunione sincera di fede, amore e disciplina con il Vescovo di Roma e con tutta la Chiesa. Perciò non stancatevi di alimentare nei fedeli un senso di appartenenza alla Chiesa e la gioia della comunione fraterna”.
“Il governo del Vescovo” – ha aggiunto il Santo Padre – “sarà pastoralmente proficuo solo ‘se poggerà su un’autorevolezza morale, data dalla sua santità di vita. Sarà questa a disporre gli animi ad accogliere il Vangelo da lui annunciato nella sua Chiesa, come anche le norme da lui fissate per il bene del Popolo di Dio’”. Plasmato interiormente dallo Spirito Santo, ognuno di voi si farà “tutto in tutti” proponendo la verità della fede, celebrando i sacramenti della nostra santificazione e testimoniando l’amore di Dio”.
Il Papa ha concluso il suo discorso invitando i Vescovi ad “accogliere con cuore aperto coloro che bussano alla porta: consigliateli, consolateli e manteneteli sul cammino verso Dio, cercando di guidare tutti all’unità, nella fede e nell’amore, che per volontà del Signore, deve essere principio e fondamento visibile nelle vostre Diocesi”.
AL/ VIS 20100621 (500)

NOTA SITUAZIONE EX ARCIVESCOVO DI POZNAN

CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2010 (VIS). Di seguito riportiamo la dichiarazione rilasciata oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede, relativa alla situazione dell’ex Arcivescovo di Poznan (Polonia), Monsignor Juliuz Paetz.
“Rispondendo a domande di giornalisti circa notizie apparse sulla stampa sulla situazione dell’ex Arcivescovo di Poznan, Monsignor Juliusz Paetz, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I, ha precisato che è infondato in questo caso parlare di ‘riabilitazione’, poiché la questione trattata nella corrispondenza con Roma riguardava esclusivamente la sua autorizzazione o meno a presiedere celebrazioni pubbliche in seguito a invito da parte di un parroco, sempre previo il necessario nulla osta da parte dell’Ordinario”.
“I criteri e le restrizioni stabiliti nel 2002 e finora seguiti non verranno tuttavia modificati”.
“Come confermato già ieri ufficialmente dal portavoce dell’Arcidiocesi di Poznan, è poi del tutto infondato che l’Arcivescovo di Poznan, Stanislaw Gadecki, abbia presentata o anche solo prospettato la possibilità di rinuncia al governo dell’Acidiocesi”.OP/ VIS 20100621 (170)

IL SACERDOTE DEVE RIMANERE SEMPRE CON CRISTO

CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2010 (VIS). Questa mattina Benedetto XVI ha celebrato nella Basilica Vaticana, la Santa Messa nel corso della quale ha conferito l’Ordinazione presbiterale a 14 diaconi della Diocesi di Roma.
“Nella preghiera” – ha detto il Papa, il sacerdote – “è chiamato a riscoprire il volto sempre nuovo del suo Signore e il contenuto più autentico della sua missione. Solamente chi ha un rapporto intimo con il Signore viene afferrato da Lui, può portarlo agli altri, può essere inviato. Si tratta di un ‘rimanere con Lui’ che deve accompagnare sempre l’esercizio del ministero sacerdotale; deve esserne la parte centrale, anche e soprattutto nei momenti difficili, quando sembra che le ‘cose da fare’ debbano avere la priorità. Ovunque siamo, qualunque cosa facciamo, dobbiamo sempre ‘rimanere con Lui’”
“Il sacerdozio” – ha sottolineato il Santo Padre – “non può mai rappresentare un modo per raggiungere la sicurezza nella vita o per conquistarsi una posizione sociale. Chi aspira al sacerdozio per un accrescimento del proprio prestigio personale e del proprio potere ha frainteso alla radice il senso di questo ministero. Chi vuole soprattutto realizzare una propria ambizione, raggiungere un proprio successo sarà sempre schiavo di se stesso e dell’opinione pubblica. Per essere considerato, dovrà adulare; dovrà dire quello che piace alla gente; dovrà adattarsi al mutare delle mode e delle opinioni e, così, si priverà del rapporto vitale con la verità, riducendosi a condannare domani quel che avrà lodato oggi”.
“Un uomo che imposti così la sua vita” – ha proseguito il Pontefice – “un sacerdote che veda in questi termini il proprio ministero, non ama veramente Dio e gli altri, ma solo se stesso e, paradossalmente, finisce per perdere se stesso. Il sacerdozio – ricordiamolo sempre - si fonda sul coraggio di dire sì ad un’altra volontà, nella consapevolezza, da far crescere ogni giorno, che proprio conformandoci alla volontà di Dio, ‘immersi’ in questa volontà, non solo non sarà cancellata la nostra originalità, ma, al contrario, entreremo sempre di più nella verità del nostro essere e del nostro ministero”.
“Quando celebriamo la Santa Messa teniamo nelle nostre mani il pane del Cielo, il pane di Dio, che è Cristo, chicco spezzato per moltiplicarsi e diventare il vero cibo della vita per il mondo. È qualcosa che non vi può non riempire di intimo stupore, di viva gioia e di immensa gratitudine: ormai l’amore e il dono di Cristo crocifisso e glorioso passano attraverso le vostre mani, la vostra voce, il vostro cuore! È un’esperienza sempre nuova di stupore vedere che nelle mie mani, nella mia voce il Signore realizza questo mistero della Sua presenza!”.
Il Papa ha chiesto a Dio che dia ai nuovi sacerdoti “la grazia di saper sperimentare in profondità tutta la bellezza e la forza di questo vostro servizio presbiterale e, nello stesso tempo, la grazia di poter vivere questo ministero con coerenza e generosità, ogni giorno”.
“La grazia del presbiterato” – ha detto ancora il Santo Padre - “(...) vi collegherà nel profondo del vostro cuore ai sentimenti di Gesù che ama sino alla fine, sino al dono totale di sé, al suo essere pane moltiplicato per il santo convito dell’unità e della comunione”.
“Alla cura per la celebrazione eucaristica si accompagni sempre l’impegno per una vita eucaristica” – ha concluso il Pontefice – “vissuta cioè nell’obbedienza ad un’unica grande legge, quella dell’amore che si dona in totalità e serve con umiltà, una vita che la grazia dello Spirito Santo rende sempre più somigliante a quella di Cristo Gesù, Sommo ed eterno Sacerdote, servo di Dio e degli uomini”.
HML/ VIS 20100621 (570)

ANGELUS: SEGUIRE CRISTO È APPROPRIARSI POTERE SUA CROCE

CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2010 (VIS). Al termine della Santa Messa celebrata nella Basilica Vaticana per l’Ordinazione presbiterale di 14 diaconi della Diocesi di Roma, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del Suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

“Il sacramento dell’Ordine” – ha detto il Papa – “manifesta, da parte di Dio, la sua premurosa vicinanza agli uomini e, da parte di chi lo riceve, la piena disponibilità a diventare strumento di questa vicinanza, con un amore radicale a Cristo e alla Chiesa”.
“Nel Vangelo dell’odierna domenica” – ha commentato il Papa – “il Signore domanda ai suoi Discepoli: ‘Ma voi, chi dite che io sia?’. A questo interrogativo l’apostolo Pietro risponde prontamente: ‘Tu sei il Cristo di Dio, il Messia di Dio’, superando, così, tutte le opinioni terrene che ritenevano Gesù uno dei profeti”.
“Anche a noi, che possiamo conoscere il Signore mediante la fede nella sua Parola e nei Sacramenti, Gesù rivolge la proposta di seguirlo ogni giorno e anche a noi ricorda che per essere suoi discepoli è necessario appropriarci del potere della sua Croce, vertice dei nostri beni e corona della nostra speranza. (...) Prendere la croce significa impegnarsi per sconfiggere il peccato che intralcia il cammino verso Dio, accogliere quotidianamente la volontà del Signore, accrescere la fede soprattutto dinanzi ai problemi, alle difficoltà, alla sofferenza”.
“Anche nell’epoca attuale molti sono i cristiani nel mondo che, animati dall’amore per Dio, assumono ogni giorno la croce, sia quella delle prove quotidiane, sia quella procurata dalla barbarie umana, che talvolta richiede il coraggio dell’estremo sacrificio. Il Signore doni a ciascuno di noi di riporre sempre la nostra solida speranza in Lui, certi che, seguendolo portando la nostra croce, giungeremo con Lui alla luce della Risurrezione”.
ANG/ VIS 20100621 (310)

APPELLO PER KIRGHIZISTAN E GIORNATA MONDIALE RIFUGIATO

CITTA' DEL VATICANO, 20 GIU. 2010 (VIS). Al termine dell’Angelus, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto “un pressante appello perché la pace e la sicurezza siano presto ristabilite nel Kyrgyzstan meridionale, in seguito ai gravi scontri verificatisi nei giorni scorsi”.
“Ai parenti delle vittime e a quanti soffrono per questa tragedia esprimo la mia commossa vicinanza ed assicuro la mia preghiera. Invito, inoltre, tutte le comunità etniche del Paese a rinunziare a qualsiasi provocazione o violenza e chiedo alla comunità internazionale di adoperarsi perché gli aiuti umanitari possano raggiungere prontamente le popolazioni colpite”.
“Oggi l’Organizzazione delle Nazioni Unite” – ha ricordato inoltre il Pontefice – “celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, per richiamare l’attenzione ai problemi di quanti hanno lasciato forzatamente la propria terra e le consuetudini familiari, giungendo in ambienti che, spesso, sono profondamente diversi. I rifugiati desiderano trovare accoglienza ed essere riconosciuti nella loro dignità e nei loro diritti fondamentali; in pari tempo, intendono offrire il loro contributo alla società che li accoglie. Preghiamo perché, in una giusta reciprocità, si risponda in modo adeguato a tale aspettativa ed essi mostrino il rispetto che nutrono per l’identità delle comunità che li ricevono”.
ANG/ VIS 20100621 (200)

SECONDO INCONTRO GRUPPO LAVORO VIÊT NAM - SANTA SEDE

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2010 (VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha annunciato oggi che nei giorni 23-24 giugno si terrà in Vaticano il secondo incontro del Gruppo di lavoro congiunto Viêt Nam - Santa Sede. La riunione si prefigge di approfondire e sviluppare le relazioni bilaterali, come era stato previsto al termine del primo incontro del Gruppo di lavoro, svoltosi ad Hà Nôi dal 16 al 17 febbraio 2009.
OP/ VIS 20100621 (90)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2010 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate undici Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Est II), in Visita “ad Limina Apostolorum”:
- Il Vescovo Miguel Ângelo Freitas Ribeiro, di Oliveira.
- Il Vescovo Guilherme Porto, di Sete Lagoas.
- Il Vescovo Emanuel Messias de Oliveira, di Guanhães.
- Il Vescovo Aloísio Jorge Pena Vitral, di Teófilo Otoni.
- Il Vescovo Francisco Carlos da Silva, di Ituiutaba.
- Il Vescovo Paulo Francisco Machado, di Uberlândia.
- Il Vescovo Tarcísio Nascente dos Santos, di Divinópolis.
- Il Vescovo Waldemar Chaves de Araújo, di São João del Rei.
- Il Vescovo José Ronaldo Ribeiro, di Janaúba.
- Il Vescovo José Moreira da Silva, di Januária.
- Il Vescovo Leonardo de Miranda Pereira, di Paracatu.
Sabato 19 giugno il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:
- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
- L’Arcivescovo Velasio De Paolis, C.S., Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.
AP/... VIS 20100621 (180)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Reverendo John Wong Soo Kau, Arcivescovo Coadiutore dell’Arcidiocesi di Kota Kinabalu (superficie: 11.558; popolazione: 3.746.000; cattolici: 186.138; sacerdoti: 38; religiosi: 140), Malesia. L’Arcivescovo eletto è nato nel 1968 a Sandakan (Malesia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1999. È stato finora Vice-Direttore dell’Anno Propedeutico del St. Peter’s College a Kuching (Malesia).

Sabato 19 giugno il Santo Padre ha nominato:
- Il Reverendo Zbignev Stankevics, Arcivescovo Metropolita di Riga (superficie: 23.587; popolazione: 1.250.000; cattolici: 220.000; sacerdoti: 41; religiosi: 63; diaconi permanenti: 1), Lettonia. L’Arcivescovo eletto, finora Direttore Spirituale del Seminario e Direttore dell’Istituto Superiore di Scienza Religiose di Riga, è nato a Lejasciema (Lettonia) nel 1955 ed è stato ordinato sacerdote nel 1996. Succede al Cardinale Janis Pujats, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi metropolitana, presentata per raggiunti limiti d’età.
- Il Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo di Santiago de Chile, Suo Inviato Speciale alla celebrazione del centenario della Diocesi di Catamarca (Argentina), che avrà luogo il 21 agosto 2010.
NEC:NER:RE:NA/ VIS 20100621 (190)
Copyright © VIS - Vatican Information Service