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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 6 settembre 2010

BENEDETTO XVI RICORDA LEONE XIII NEL BICENTENARIO NASCITA

CITTA' DEL VATICANO, 5 SET. 2010 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha compiuto una visita pastorale a Carpineto Romano, località ad ottanta chilometri da Roma, nel bicentenario della nascita, nella cittadina, di Vincenzo Gioacchino Pecci, Papa Leone XIII.

Il Papa ha celebrato la Santa Messa nella piazza principale con la partecipazione di migliaia di fedeli. Durante l’omelia, nel commentare le letture di oggi sul primato di Dio e di Cristo, Benedetto XVI ha affermato che Leone XIII “fu uomo di grande fede e di profonda devozione. Questo rimane sempre la base di tutto, per ogni cristiano, compreso il Papa. Senza la preghiera, cioè senza l’unione interiore con Dio, non possiamo far nulla, come disse chiaramente Gesù ai suoi discepoli durante l’Ultima Cena”.

“Le parole e gli atti di Papa Pecci lasciavano trasparire la sua intima religiosità; e questo ha trovato rispondenza anche nel suo Magistero. (...) Tutti questi diversi elementi mi piace considerarli come sfaccettature di un’unica realtà: l’amore di Dio e di Cristo, a cui nulla assolutamente va anteposto. E questa sua prima e principale qualità Vincenzo Gioacchino Pecci la assimilò qui, nel suo Paese natale, dai suoi genitori, dalla sua parrocchia”.

“Ma vi è anche un secondo aspetto, che deriva sempre dal primato di Dio e di Cristo e si riscontra nell’azione pubblica di ogni Pastore della Chiesa, in particolare di ogni Sommo Pontefice, con le caratteristiche proprie della personalità di ciascuno. (...) Ogni Pastore è chiamato a trasmettere al Popolo di Dio non delle verità astratte, ma una ‘sapienza’, cioè un messaggio che coniuga fede e vita, verità e realtà concreta. Il Papa Leone XIII, con l’assistenza dello Spirito Santo, è capace di fare questo in un periodo storico tra i più difficili per la Chiesa, rimanendo fedele alla tradizione e, al tempo stesso, misurandosi con le grandi questioni aperte”.

“Dopo aver considerato il fondamento, cioè la fede e la vita spirituale, e quindi il quadro generale del messaggio di Leone XIII, posso accennare al suo magistero sociale, reso celeberrimo e intramontabile dall’Enciclica ‘Rerum novarum’ (1891), ma ricco di molteplici altri interventi che costituiscono un corpo organico, il primo nucleo della dottrina sociale della Chiesa”.

Nel ricordate l’enciclica “Catholicae Ecclesiae” che Leone XIII dedicò al tema della schiavitù, Benedetto XVI ha affermato che “La nuova fraternità cristiana supera la separazione tra schiavi e liberi, e innesca nella storia un principio di promozione della persona che porterà all’abolizione della schiavitù, ma anche ad oltrepassare altre barriere che tuttora esistono”.

Riferendosi alla “promozione umana apportata dal Cristianesimo nel cammino della civiltà” – Papa Benedetto XVI ha sottolineato che: “all’interno della realtà storica i cristiani, agendo come singoli cittadini, o in forma associata, costituiscono una forza benefica e pacifica di cambiamento profondo, favorendo lo sviluppo delle potenzialità interne alla realtà stessa. È questa la forma di presenza e di azione nel mondo proposta dalla dottrina sociale della Chiesa, che punta sempre alla maturazione delle coscienze quale condizione di valide e durature trasformazioni”.

“In un’epoca di aspro anticlericalismo e di accese manifestazioni contro il Papa, Leone XIII seppe guidare e sostenere i cattolici sulla via di una partecipazione costruttiva, ricca di contenuti, ferma sui principi e capace di apertura. Subito dopo la ‘Rerum novarum’ si verificò in Italia e in altri Paesi un’autentica esplosione di iniziative: associazioni, casse rurali e artigiane, giornali,… un vasto ‘movimento’ che ebbe nel servo di Dio Giuseppe Toniolo l’illuminato animatore. Un Papa molto anziano, ma saggio e lungimirante, poté così introdurre nel XX secolo una Chiesa ringiovanita, con l’atteggiamento giusto per affrontare le nuove sfide. Era un Papa ancora politicamente e fisicamente ‘prigioniero’ in Vaticano, ma in realtà, con il suo Magistero, rappresentava una Chiesa capace di affrontare senza complessi le grandi questioni della contemporaneità”.

“Cari amici di Carpineto Romano, non abbiamo il tempo di approfondire questi argomenti. (...) Con gioia e con affetto, vi lascio dunque il comandamento antico e sempre nuovo: amatevi come Cristo ci ha amati, e con questo amore siate sale e luce del mondo. Così sarete fedeli all’eredità del vostro grande e venerato Concittadino, il Papa Leone XIII. E così sia in tutta la Chiesa!”.

Terminata la Celebrazione eucaristica il Santo Padre Benedetto XVI è ripartito in elicottero diretto al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per la recita dell’Angelus.
PV-CARPINETO ROMANO/ VIS 20100906 (720)

ANGELUS: IL PAPA PRESENTA AI GIOVANI IL SUO MESSAGGIO

CITTA' DEL VATICANO, 6 SET. 2010 (VIS). Al rientro dalla Visita Pastorale a Carpineto Romano, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini presenti.

Nell’introdurre la preghiera mariana, Benedetto XVI ha presentato brevemente il Messaggio per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Madrid (Spagna), nell’agosto 2011.

“Il tema che ho scelto per questo Messaggio riprende un’espressione della Lettera ai Colossesi dell’apostolo Paolo: ‘Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede’ (2,7). È decisamente una proposta contro-corrente! Chi, infatti, oggi propone ai giovani di essere ‘radicati’ e ‘saldi’? Piuttosto si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità… tutti aspetti che riflettono una cultura indecisa riguardo ai valori di fondo, ai principi in base ai quali orientare e regolare la propria vita”.

“In realtà, io stesso, per la mia esperienza e per i contatti che ho con i giovani, so bene che ogni generazione, anzi, ogni singola persona è chiamata a fare nuovamente il percorso di scoperta del senso della vita. Ed è proprio per questo che ho voluto riproporre un messaggio che, secondo lo stile biblico, evoca le immagini dell’albero e della casa. Il giovane, infatti, è come un albero in crescita: per svilupparsi bene ha bisogno di radici profonde, che, in caso di tempeste di vento, lo tengano ben piantato al suolo. Così anche l’immagine dell’edificio in costruzione richiama l’esigenza di valide fondamenta, perché la casa sia solida e sicura”.

“Ed ecco il cuore del Messaggio” – ha sottolineato il Pontefice - “esso sta nelle espressioni ‘in Cristo’ e ‘nella fede’. La piena maturità della persona, la sua stabilità interiore” – ha spiegato Benedetto XVI – “hanno il fondamento nella relazione con Dio, relazione che passa attraverso l’incontro con Gesù Cristo. Un rapporto di profonda fiducia, di autentica amicizia con Gesù è in grado di dare ad un giovane ciò di cui ha bisogno per affrontare bene la vita: serenità e luce interiore, attitudine a pensare positivamente, larghezza d’animo verso gli altri, disponibilità a pagare di persona per il bene, la giustizia e la verità”.

“Un ultimo aspetto, molto importante per diventare credente” – ha segnalato il Papa – “il giovane è sorretto dalla fede della Chiesa; se nessun uomo è un’isola, tanto meno lo è il cristiano, che scopre nella Chiesa la bellezza della fede condivisa e testimoniata insieme agli altri nella fraternità e nel servizio della carità”.
ANG/ VIS 20100906 (420)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 4 SET. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore Giorgio Lingua, finora Consigliere di Nunziatura, Nunzio Apostolico in Giordania e in Iraq, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo. L’Arcivescovo eletto è nato a Fossano (Italia), nel 1960 ed è stato ordinato sacerdote nel 1984.
NN/ VIS 20100906 (60)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 6 SET. 2010 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate sei Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Nord Est III), in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Vescovo Marco Eugénio Galrão Leita de Almeida, di Estância.

- Il Vescovo Guerrino Riccardo Brusati, di Caetité, con il Vescovo emerito Antônio Alberto Guimarães Rezende, C.S.S.

- Il Vescovo Cristiano Jakob Krapf, di Jequié.

- L’Arcivescovo Itamar Vian, O.F.M.Cap., di Feira de Santana.

- Il Vescovo Luiz Flávio Cappio, O.F.M., di Barra.

Sabato 4 settembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Nord Est III), in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Vescovo Mário Rino Sivieri, di Propriá.

- L’Arcivescovo Luís Gonzaga Silva Pepeu, O.F.M.Cap., di Vitória da Conquista.

- Il Vescovo José Valor César Teixeira, S.D.B., di Bom Jesus da Lapa.

- Il Vescovo Armando Bucciol, di Livramento de Nossa Senhora.

- Il Signor Kagefumi Ueno, Ambasciatore del Giappone, in visita di congedo.

- Il Signor Francesco Kim Ji-Young, Ambasciatore di Corea, in visita di congedo.

- Il Signor Janos Balassa, Ambasciatore di Ungheria, in visita di congedo.

- L’Arcivescovo Celestino Migliore, Nunzio Apostolico in Polonia.
AL/AP VIS 20100906 (200)
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