Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

sabato 30 aprile 2011

OFFRIRE INFORMAZIONE CORRETTA ED EQUILIBRATA

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2011 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti alla XVII Assemblea delle Radio dell'"European Broadcasting Union", in questi giorni a Roma, ospiti di Radio Vaticana, in occasione dell’80° di fondazione.

“Attraverso la radio” – ha sottolineato il Pontefice nel suo discorso – “i Papi hanno potuto trasmettere oltre le frontiere messaggi di grande importanza per l’umanità (...). Si può dire che tutto l’insegnamento della Chiesa in questo settore, a partire dai discorsi di Pio XII, passando dai documenti del Concilio Vaticano II, fino ai miei più recenti messaggi sulle nuove tecnologie digitali, sia attraversato da una vena di ottimismo, di speranza e di sincera simpatia verso coloro che si impegnano in questo campo per favorire l’incontro e il dialogo, servire la comunità umana, contribuire alla crescita pacifica della società”.

“Nella società odierna” – ha proseguito Benedetto XVI – “sono in gioco valori basilari per il bene dell’umanità, e l’opinione pubblica (...) spesso disorientata e divisa. (...) Alimentare ogni giorno una corretta ed equilibrata informazione e un approfondito dibattito per trovare le migliori soluzioni condivise su tali questioni in una società pluralistica, è compito delle radio come pure delle televisioni È un compito che richiede grande onestà professionale, correttezza e rispetto, apertura a prospettive diverse, chiarezza nell’affrontare i problemi, libertà da steccati ideologici, consapevolezza della complessità dei problemi”.

“In questa ricerca la Chiesa cattolica ha un suo contributo specifico da dare” – ha ribadito il Papa – “testimoniando la sua adesione alla verità che è Cristo, con apertura e spirito di dialogo. (...) La religione contribuisce a ‘purificare’ la ragione, aiutandola a non cadere in distorsioni, come la manipolazione dell’ideologia, o l’applicazione parziale che non tenga pienamente conto della dignità della persona umana”. In proposito il Papa ha invitato i professionisti dell’informazione “a cercare di promuovere ed incoraggiare il dialogo fra fede e ragione nella prospettiva del servizio al bene comune della nazione”.

Nel ricordare le difficoltà del servizio pubblico di informazione, il Papa ha incoraggiato i presenti con queste parole: “Troppo grandi e urgenti sono le sfide del mondo odierno di cui dovete occuparvi, per lasciarvi scoraggiare e arrendervi di fronte a queste difficoltà”.

“Vi auguro” – ha concluso il Pontefice – “di saper mettere i vostri contatti internazionali e le vostre attività al servizio di una riflessione e di un impegno affinché gli strumenti delle comunicazioni sociali servano il dialogo, la pace e lo sviluppo solidale dei popoli, superando le distanze culturali, le diffidenze e le paure”.
AC/ VIS 20110430 (430)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI MAGGIO

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. L’intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di maggio è la seguente: “Perché quanti operano nei mezzi di comunicazione rispettino sempre la verità, la solidarietà e la dignità di ogni persona”.

L'intenzione Missionaria è la seguente: “Perché il Signore doni alla Chiesa in Cina di perseverare nella fedeltà al Vangelo e di crescere nell’unità”.
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/ VIS 20110430 (80)

ACCORDO SANTA SEDE E REPUBBLICA DI AZERBAIJAN

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2011 (VIS). Nella giornata di ieri, venerdì 29 aprile, nella sede del Comitato Statale per l’Attività con le Strutture Religiose a Baku è stato firmato un Accordo fra la Santa Sede e la Repubblica di Azerbaigian, regolante i rapporti giuridici fra le Chiesa cattolica e lo Stato.

Per la Santa Sede ha firmato, come Plenipotenziario, l’Arcivescovo Claudio Gugerotti, Nunzio Apostolico in Azerbaigian e per la Repubblica di Azerbaigian, il Signor Hidayat Orujov, Presidente del Comitato Statale per l’Attività con le Strutture Religiose.

L’Accordo, che si compone di otto articoli, regola la situazione giuridica della Chiesa cattolica in Azerbaigian e garantisce, fra l’altro, la libertà di professare e di praticare pubblicamente la religione cattolica, così come il diritto della Chiesa cattolica di organizzarsi e di esercitare la propria missione in conformità con la legislazione ecclesiastica. Inoltre, riconosce e registra la personalità giuridica della Chiesa cattolica e di tutte le sue istituzioni e assicura la libera comunicazione tra la locale comunità cattolica e la Santa Sede, nonché l’accesso ai mezzi di comunicazione sociale e la libera scelta, da parte della Santa Sede, di un Ordinario, quale responsabile della circoscrizione ecclesiastica. Infine, regola la concessione dei permessi di residenza e di lavoro per il personale ecclesiastico.
OP/ VIS 20110430 (220)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2011 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano (Italia).
AP/ VIS 20110430 (40)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 30 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Saúl Figueroa Albornoz, Vescovo di Puerto Cabello (superficie: 729; popolazione: 331.000; cattolici: 298.000; sacerdoti: 25; religiosi: 19), Venezuela. È stato finora Ausiliare dell’Arcidiocesi di Caracas (Venezuela).

- L’Arcivescovo Piero Coccia, di Pesaro (Italia), Membro del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.

- Il Signor Johan Ketelers, Segretario Generale della “International Catholic Migration Commission”, con sede a Ginevra, Consultore del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
NER:NA/ VIS 20110430 (100)

venerdì 29 aprile 2011

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del VI centenario della dedicazione della Cattedrale di Wloclawek (Polonia), che avranno luogo il 26 giugno 2011.
NA/ VIS 20110429 (50)

CELEBRAZIONI BEATIFICAZIONE SERVO DI DIO GIOVANNI PAOLO II

CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2011 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo un incontro con i giornalisti per spiegare ed illustrare gli eventi relativi alla Beatificazione del Servo di Dio Giovanni Paolo II.

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede; Monsignor Marco Frisina, Direttore dell’Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma; Don Walter Insero, Responsabile dell’Ufficio delle Comunicazioni Sociali del Vicariato di Roma, il Dottor Comm. Angelo Scelzo, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.

Padre Lombardi ha spiegato che, questa mattina, nelle Grotte Vaticane: “ha avuto luogo la apertura della tomba di Giovanni Paolo II e l’estrazione della teca contenente il corpo del Servo di Dio”.

“Come si ricorderà, il Papa è stato sepolto all’interno di tre casse. La prima, di legno, è quella che era esposta durante il funerale. La seconda è di piombo e sigillata. La terza, esterna, è nuovamente di legno, ed è quella che si è vista questa mattina al momento della estrazione dalla tomba, in buono stato di conservazione, pur manifestando alcuni segni del tempo”.

“Dopo le operazioni di apertura della tomba, iniziate al mattino presto, la teca è rimasta esposta su un carrello, sopra il luogo della tomba, fino alle ore 9:00, quando ha avuto luogo un breve momento di preghiera e il Cardinale Angelo Comastri ha intonato il canto delle litanie”.

“Oltre al Cardinale Comastri, l’Arcivescovo Giuseppe D’Andrea e il Vescovo Vittorio Lanzani, per la Basilica e il Capitolo di San Pietro, erano presenti: il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato; il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; il Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia (Polonia) e Segretario Particolare di Giovanni Paolo II; l’Arcivescovo Fernando Filoni, Sostituto della Segreteria di Stato; l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, Segretario del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; l’Arcivescovo Piero Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II e l’Arcivescovo Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute; Suor Tobiana e le suore dell’appartamento pontificio di Giovanni Paolo II; il Commendator Angelo Gugel, i Responsabili della Gendarmeria e della Guardia Svizzera, e altre persone”.

“In totale alcune decine di persone, compresi gli operai della Fabbrica di San Pietro che hanno svolto il loro compito con grande devozione e profonda partecipazione spirituale”.

“Al canto delle litanie, con un percorso brevissimo, la teca è stata portata davanti alla tomba di San Pietro, sempre al livello delle Grotte Vaticane e ricoperta da un ampio drappo ricamato in oro”.

“Il Cardinale Segretario di Stato ha recitato una breve preghiera conclusiva e l’assemblea si è sciolta verso le 9.15”.

“La grande lapide tombale, rimossa e posta in altra parte delle Grotte, è conservata intatta e sarà trasportata a Cracovia per essere poi collocata in una nuova chiesa da dedicare al Beato”.

“La teca, come già comunicato rimarrà nelle Grotte fino a domenica mattina, quando sarà portata nella Basilica, davanti all’altare centrale, per l’omaggio del Santo Padre e dei fedeli dopo la Beatificazione. Nel frattempo le Grotte sono chiuse al pubblico”.

“La reposizione stabile del corpo del Beato sotto l’altare della cappella di San Sebastiano avverrà probabilmente la sera di lunedì 2 maggio dopo la chiusura serale della Basilica”.

Monsignor Frisina ha spiegato che la celebrazione della Veglia di preghiera del 30 aprile (20:00-22:30) al Circo Massimo – a cui si potrà accedere a partire dalle 17:30 – sarà animata dal Coro della Diocesi di Roma e dall’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia da lui diretta. Il Coro della Comunità filippina di Roma e il coro “Gaudium Poloniae” eseguiranno due brani tradizionali.

La prima parte della Veglia sarà una celebrazione della Memoria in ricordo delle parole e dei gesti di Giovanni Paolo II. “Sul palco” – ha detto il Monsignor Frisina – “sarà esposta una grande riproduzione dell’immagine di Maria Salus Populi Romani, patrona della città di Roma. In un montaggio commovente rivivremo gli ultimi mesi del pontificato di Giovanni Paolo II, segnati dalla sofferenza”.

“Avremo poi le preziose testimonianze di alcuni stretti collaboratori del Papa, il Dottor Navarro-Valls, il Cardinale Stanislaw Dziwisz, e la toccante testimonianza della suora francese Sr. Marie Simon-Pierre, la cui guarigione miracolosa ha aperto la via alla beatificazione. Inoltre in alcuni brevi filmati ascolteremo anche le testimonianze di alcuni giovani di Roma riguardo all’importanza dell’esempio e della parola del Beato nella loro vita”. Al termine di questa prima parte sarà eseguito il canto “Totus tuus”, composto da Monsignor Frisina per il 50° dell’ordinazione sacerdotale di Giovanni Paolo II (1996).

Monsignor Frisina ha precisato, inoltre, che la seconda parte della Veglia di Preghiera avrà inizio con una introduzione del Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, il quale “presenterà in sintesi la personalità spirituale e pastorale del Beato”. Seguirà la recita del Rosario che verrà celebrato in collegamento diretto con cinque Santuari mariani del mondo. Ognuno dei Misteri del Rosario sarà legato ad una intenzione di preghiera, cara a Giovanni Paolo II: nel Santuario di Łagniewniki in Cracovia, l’Intenzione di preghiera saranno i Giovani; nel Santuario di Kawekamo – Bugando (Tanzania), l’Intenzione di preghiera sarà la Famiglia; nel Santuario di Notre Dame du Lebanon – Harissa in Libano, l’Intenzione di preghiera sarà l’Evangelizzazione; nella Basilica di Sancta Maria de Guadalupe, Città del Messico, l’Intenzione di preghiera sarà la speranza e la pace dei popoli; nel Santuario di Fatima, l’Intenzione di preghiera sarà la Chiesa. Infine, in collegamento dal Palazzo Apostolico, Benedetto XVI reciterà l’Orazione finale e impartirà la Benedizione Apostolica a tutti i partecipanti.

Alla ore 9:00, prima della Messa di Beatificazione del 1° maggio, Domenica Ottava di Pasqua o della Divina Misericordia, è in programma un’ora di preparazione alla Messa, durante la quale si reciterà la Coroncina della Divina Misericordia, devozione introdotta da Santa Faustina Kowalska e tanto cara al Beato Giovanni Paolo II. Questa preparazione terminerà con una Invocazione della Misericordia di Dio sul mondo con il canto “Jezu ufam tobie”, (Gesù confido in te).

Seguirà la Santa Messa con i testi della Domenica dell’Ottava di Pasqua. Al termine della formula di beatificazione, quando si scoprirà l’Arazzo che raffigura il nuovo Beato, verrà cantato l’Inno del Beato in lingua latina, che verrà eseguito per intero al termine della Celebrazione mentre verrà portata solennemente, presso l’altare, una reliquia del Beato per la venerazione di tutto il popolo di Dio.

La Messa di Ringraziamento, lunedì 2 maggio, alle ore 10:30, in Piazza San Pietro, presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, sarà preceduta da un’ora di preparazione in cui ascolteremo alcune poesie del Beato declamate da un attore polacco e da un attore italiano. La celebrazione eucaristica sarà animata dal Coro della Diocesi di Roma, con la partecipazione del Coro di Varsavia e dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Katowice (Polonia). I testi liturgici saranno quelli propri del nuovo Beato.

Don Walter Insero, Responsabile dell’Ufficio Comunicazioni del Vicariato di Roma, ha precisato alcune caratteristiche delle cerimonie della Beatificazione, fra cui la “Notte Bianca” di preghiera che Roma vivrà per la prima volta.

“A partire dalle 23:00” – ha detto Don Insero – “sarà possibile continuare a pregare fino all’alba in otto chiese del centro che si trovano lungo il percorso che dal Circo Massimo conduce alla Basilica di San Pietro: Santa Anastasia; San Bartolomeo all’Isola; Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona con un gruppo di ragazzi polacchi; San Marco al Campidoglio; Santissimo Nome di Gesù all’Argentina; Santa Maria in Vallicella; Sant’Andrea della Valle e San Giovanni dei Fiorentini”.

“I giovani di Roma, animatori di questa notte di fede, accoglieranno i pellegrini invitandoli ad entrare in Chiesa e ad unirsi in preghiera. Nel corso della notte, seguendo uno schema comune adottato nelle chiese interessate, sono previste la lettura e la meditazione della Parola di Dio, il silenzio e l’adorazione eucaristica; la lettura di alcuni testi di Giovanni Paolo II rivolti ai giovani, testimonianze di alcuni giovani; canti eseguiti dai gruppi giovanili, recita del Rosario e Coroncina della Divina Misericordia. In queste otto chiese (...) numerosi sacerdoti hanno offerto la loro disponibilità per l’ascolto delle confessioni”.

Don Walter Insero ha inoltre annunciato che la Mensa per i poveri e il Centro di ascolto della Caritas di Roma della Stazione Termini saranno dedicati al Beato Giovanni Paolo II ed ha affermato: “È il segno di carità che la Diocesi di Roma promuove a ricordo del suo amato Vescovo, per ricordare la sua sollecitudine pastorale verso i più poveri”.

“In preparazione della Beatificazione di Giovanni Paolo II” – ha precisato ancora Don Insero – “il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali del Vaticano, la Radio Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano, l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma, hanno realizzato un importante progetto di comunicazione riguardante i social network: ‘Sentinelle digitali’".

“L'iniziativa ha creato gruppi di fedeli, giovani e meno giovani, che sul web, e specialmente su ‘Facebook’ e ‘Twitter’, portano nel ‘mondo digitale’ la testimonianza e l’insegnamento del nuovo Beato. Tutta l'iniziativa è descritta in questa pagina internet: http://www.pope2you.net/index.php?id_testi=61 Ma il grande evento che le sentinelle digitali stanno organizzando sarà ancora più innovativo: attraverso il canale ufficiale di Twitter (aperto dal Vaticano per la Beatificazione del Papa) http://twitter.com/#!/Pope2YouVatican e la pagina di Facebook della Radio Vaticana (http://www.facebook.com/#!/vatican.johnpaul2) sarà possibile seguire la diretta delle celebrazioni per la Beatificazione. Inoltre sul sito Pope2You.net sarà possibile seguire lo streaming, disponibile anche per iPhone ed iPad ed anche sul sito http://www.vatican.va/video.

“Il progetto delle ‘Sentinelle digitali’ lanciato il 5 aprile scorso” – ha concluso Don Walter Insero – “ha avuto una ottima accoglienza e risonanza mediatica. (...)
Quasi 1000 persone, (opinion leader, giornalisti specializzati, reporter) sono pronte a seguire il nostro live su Twitter. Più di 3000 persone su Facebook stanno popolando i nostri gruppi di ‘Sentinelle’, tra le quali c'è grandissimo entusiasmo. Sono state veicolate quasi 40.000 cartoline digitali con frasi di Giovanni Paolo II rivolte ai giovani, grazie al nuovo servizio Pope2You”.
OP/ VIS 20110429 (1650)

AVVISO

CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2011 (VIS). In occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II, il 1° maggio prossimo, il servizio di notizie del Vatican Information Service sarà trasmesso sabato 30 aprile e domenica 1° maggio.
.../ VIS 20110429 (40)

giovedì 28 aprile 2011

INAUGURAZIONE DOMANI MOSTRA DEDICATA GIOVANNI PAOLO II

CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2011 (VIS). “Giovanni Paolo II – Un omaggio di Benedetto XVI in occasione della Beatificazione” è il titolo della mostra che si inaugura domani nel Braccio di Carlo Magno in Vaticano e che rimarrà aperta al pubblico fino al 24 luglio prossimo.

La mostra, a cura del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, in collaborazione con l’Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede e con il Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Repubblica di Polonia, si suddivide in quindici sezioni che illustrano la vita e il pontificato di Karol Wojtyla, dall’infanzia e la gioventù a Wadowice fino alla fase conclusiva della sua esistenza e ai solenni funerali dell’8 aprile 2005, in una ricca e completa presentazione di tutti i momenti e gli aspetti della vita del nuovo Beato.

Durante la cerimonia di inaugurazione, alla presenza del Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e di numerose altre Autorità, verrà presentata ufficialmente l’emissione filatelica congiunta tra Stato della Città del Vaticano e Poczta Polska.
.../ VIS 20110428 (180)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Sacerdote Virgilio do Nascimento Antunes, Vescovo della Diocesi di Coimbra (superficie: 5.300; popolazione: 564.300; cattolici: 507.000; sacerdoti: 187; religiosi: 332; diaconi permanenti: 8), Portogallo. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 in São Mamede (Portogallo) ed ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1985. Finora Rettore del Santuario “Nossa Senhora de Fátima” (Portogallo), succede al Vescovo Albino Mamede Cleto, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.
NER:RE/ VIS 20110428 (100)

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 28 APR. 2011 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Cardinale Varkey Vithayathil, C.SS.R., Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Anagamaly dei Siro-Malabaresi, il 1° aprile, all’età di 83 anni.

- Il Vescovo Patrick Vincent Ahern, già Ausiliare di New York (Stati Uniti d’America), il 19 marzo, all’età di 92 anni.

- Il Vescovo William Henry Bullock, emerito di Madison (Stati Uniti d’America), il 3 aprile, all’età di 83 anni.

- Il Vescovo Louis Dufaux, emerito di Grenoble (Francia), il 14 aprile, all’età di 79 anni.

- Il Vescovo Ioan Şişeştean, di Maramureş dei Romeni (Romania), il 12 aprile, all’età di 74 anni.
.../ VIS 20110428 (120)

mercoledì 27 aprile 2011

GIOVEDÌ SANTO: MESSA CRISMALE E NELLA CENA DEL SIGNORE

CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2011 (VIS). Oggi, Giovedì Santo, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Santa Messa Crismale, Liturgia che si celebra in questo giorno in tutte le Chiese Cattedrali del mondo. La Messa del Crisma è stata concelebrata dal Santo Padre con i Cardinali, i Vescovi ed i Presbiteri - diocesani e religiosi - presenti a Roma. Dopo l’omelia, ha avuto luogo la rinnovazione delle promesse sacerdotali, la benedizione dell’olio dei catecumeni, l’olio degli infermi e il crisma.

Nell’omelia il Santo Padre ha spiegato che: “Al centro della liturgia di questa mattina sta la benedizione degli oli sacri (...) L’olio dei catecumeni. Quest’olio indica come un primo modo di essere toccati da Cristo e dal suo Spirito – un tocco interiore col quale il Signore attira le persone vicino a sé. (...) Dio ama gli uomini. Egli viene incontro all’inquietudine del nostro cuore (...) Il conoscere Dio non si esaurisce mai. (...) Rimaniamo continuamente in cammino verso di Lui, nella nostalgia di Lui, nell’accoglienza sempre nuova di conoscenza e di amore!”.

“C’è poi l’olio per l’Unzione degli infermi. (...) Il guarire è un incarico primordiale affidato da Gesù alla Chiesa (...) La prima e fondamentale guarigione avviene nell’incontro con Cristo che ci riconcilia con Dio e risana il nostro cuore affranto. Ma oltre questo compito centrale fa parte della missione essenziale della Chiesa anche la guarigione concreta della malattia e della sofferenza”.

“Al terzo posto” – ha proseguito il Pontefice – “c’è infine il più nobile degli oli ecclesiali, il crisma (...). Nella Chiesa quest’olio serve soprattutto per l’unzione nella Confermazione e nelle Ordinazioni sacre. (...) Battesimo e Confermazione costituiscono l’ingresso in questo popolo di Dio, che abbraccia tutto il mondo; l’unzione nel Battesimo e nella Confermazione è un’unzione che introduce in questo ministero sacerdotale per l’umanità. I cristiani sono popolo sacerdotale per il mondo. I cristiani dovrebbero rendere visibile al mondo il Dio vivente, testimoniarLo e condurre a Lui. Quando parliamo di questo nostro comune incarico,
in quanto siamo battezzati, ciò non è una ragione per farne un vanto. È una domanda che, insieme, ci dà gioia e ci inquieta: (...) Apriamo agli uomini l’accesso a Dio o piuttosto lo nascondiamo? (...) Non è forse vero che l’Occidente, i Paesi centrali del cristianesimo sono stanchi della loro fede e, annoiati della propria storia e cultura, non vogliono più conoscere la fede in Gesù Cristo?”

“Nonostante tutta la vergogna per i nostri errori, non dobbiamo, però, dimenticare” – ha concluso il Pontefice – “che anche oggi esistono esempi luminosi di fede; che anche oggi vi sono persone che, mediante la loro fede e il loro amore, danno speranza al mondo. Quando il prossimo 1o maggio verrà beatificato Papa Giovanni Paolo II, penseremo pieni di gratitudine a lui quale grande testimone di Dio e di Gesù Cristo nel nostro tempo, quale uomo colmato di Spirito Santo”.

Alle 17:30, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Benedetto XVI ha presieduto la concelebrazione della Santa Messa nella Cena del Signore. Come il Signore con gli Apostoli, il Papa ha compiuto il rito della lavanda dei piedi a dodici sacerdoti. Al momento della presentazione dei doni è stata affidata al Santo Padre un’offerta per le vittime del terremoto e dello tsunami in Giappone.

Nel commentare nell’omelia le parole di Gesù nell’Ultima Cena, il Papa ha detto Gesù: “Nel suo intimo ha atteso quel momento in cui avrebbe donato se stesso ai suoi sotto le specie del pane e del vino. (...) Gesù ha desiderio di noi, ci attende. E noi, abbiamo veramente desiderio di Lui? (...) Bramiamo la sua vicinanza, il diventare una cosa sola con Lui, di cui Egli ci fa dono nella santa Eucaristia? Oppure siamo indifferenti, distratti, pieni di altro?”.

“Da Luca e soprattutto da Giovanni sappiamo che Gesù nella sua preghiera durante l’Ultima Cena ha anche rivolto suppliche al Padre. (...) Vorrei in quest’ora scegliere soltanto una supplica che, secondo Giovanni, Gesù ha ripetuto quattro volte nella sua Preghiera sacerdotale. (...) Essa rimane continuamente la sua preghiera al Padre per noi: è la preghiera per l’unità. (...) L’unità dei cristiani può esserci soltanto se i cristiani sono intimamente uniti a Lui, a Gesù”.

“Con l’Eucaristia nasce la Chiesa” – ha ricordato il Pontefice – “L’Eucaristia è Sacramento dell’unità. Essa giunge fin nel mistero trinitario, e crea così al contempo l’unità visibile”.

“E sappiamo che Gesù prega per la fede di Pietro e dei suoi successori. (...) Gesù predice a Pietro la sua caduta e la sua conversione. (...) Tutti noi dobbiamo sempre di nuovo imparare ad accettare Dio e Gesù Cristo così come Egli è, e non come noi vorremmo che fosse. Anche noi stentiamo ad accettare che Egli si sia legato ai limiti della sua Chiesa e dei suoi ministri”.

“Tutti noi abbiamo bisogno di conversione che accoglie Gesù nel suo essere-Dio ed essere-Uomo. Abbiamo bisogno dell’umiltà del discepolo che segue la volontà del Maestro. In quest’ora vogliamo pregarLo di guardare anche a noi come ha guardato Pietro, nel momento opportuno, con i suoi occhi benevoli, e di convertirci”.

“Il servizio dell’unità ha il suo luogo visibile nella celebrazione della santa Eucaristia. Cari amici, per il Papa è un grande conforto sapere che in ogni Celebrazione eucaristica tutti pregano per lui; che la nostra preghiera si unisce alla preghiera del Signore per Pietro. Solo grazie alla preghiera del Signore e della Chiesa” – ha concluso il Santo Padre – “il Papa può corrispondere al suo compito di confermare i fratelli – di pascere il gregge di Gesù e di farsi garante per quell’unità che diventa testimonianza visibile della missione di Gesù da parte del Padre”.
BXVI-SETTIMANA SANTA/ VIS 20110427 (940)

VENERDÌ SANTO: PASSIONE DEL SIGNORE E VIA CRUCIS COLOSSEO

CITTA' DEL VATICANO, 22 APR. 2011 (VIS). Alle ore 17:00 di oggi, Venerdì Santo, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la celebrazione della Passione del Signore. Durante la Liturgia della Parola, è stato riascoltato il racconto della Passione secondo Giovanni; quindi il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M. Cap., ha tenuto l’omelia. La Liturgia della Passione è proseguita con la Preghiera universale e l’adorazione della Santa Croce e si è conclusa con la Santa Comunione.

Alle 21:00 il Santo Padre ha presieduto al Colosseo la Via Crucis. I testi delle meditazioni e delle preghiere proposte quest’anno per le stazioni della Via Crucis sono stati composti da Suor Maria Rita Piccione, dell’Ordine di Sant’Agostino, del Monastero dei Santi Quattro Coronati in Roma.

Benedetto XVI ha seguito la cerimonia dal colle Palatino. La Croce è stata portata nelle diverse Stazioni dal Cardinale Agostino Vallini, Vicario del Papa per la Diocesi di Roma, da una famiglia romana con cinque figli, tre gemelli di sei anni e due gemelli di due anni, una famiglia dell’Etiopia, due Monache agostiniane, un frate francescano egiziano, una ragazza egiziana, un malato in sedia a rotelle accompagnato da un volontario dell’UNITALSI e due frati francescani della Custodia di Terra Santa.

Al termine della Via Crucis, il Santo Padre ha pronunciato le seguenti parole:

“Questa notte abbiamo rivissuto, nel profondo del nostro cuore, il dramma di Gesù, carico del dolore, del male, del peccato dell’uomo”.

“Guardiamo bene quell’uomo crocifisso tra la terra e il Cielo, contempliamolo con uno sguardo più profondo, e scopriremo che la Croce non è il segno della vittoria della morte, del peccato, del male ma è il segno luminoso dell’amore, anzi della vastità dell’amore di Dio, di ciò che non avremmo mai potuto chiedere, immaginare o sperare: Dio si è piegato su di noi, si è abbassato fino a giungere nell’angolo più buio della nostra vita per tenderci la mano e tirarci a sé, portarci fino a Lui. La Croce ci parla dell’amore supremo di Dio e ci invita a rinnovare, oggi, la nostra fede nella potenza di questo amore, a credere che in ogni situazione della nostra vita, della storia, del mondo, Dio è capace di vincere la morte, il peccato, il male, e di donarci una vita nuova, risorta. Nella morte in croce del Figlio di Dio, c’è il germe di una nuova speranza di vita, come il chicco che muore dentro la terra”.

“Fissiamo il nostro sguardo su Gesù Crocifisso e chiediamo nella preghiera: Illumina, Signore, il nostro cuore, perché possiamo seguirti sul cammino della Croce, fa’ morire in noi l’’uomo vecchio’, legato all’egoismo, al male, al peccato, rendici ‘uomini nuovi’, uomini e donne santi, trasformati e animati dal tuo amore”.
BXVI-SETTIMANA SANTA/ VIS 20110427 (460)

SABATO SANTO: RAGIONE CREATRICE PRINCIPIO DI TUTTE LE COSE

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2011 (VIS). Alle 21:00 il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la solenne Veglia nella Notte Santa di Pasqua. La Veglia ha avuto inizio nell’atrio della Basilica di San Pietro con la benedizione del fuoco e l’accensione del cero pasquale. Alla processione verso l’Altare con il cero pasquale e il canto dell’Exsultet, sono seguite la Liturgia della Parola, la Liturgia Battesimale e la Liturgia Eucaristica, concelebrata con i Cardinali. Nel corso della Liturgia Battesimale il Papa ha amministrato i Sacramenti dell’iniziazione cristiana a sei catecumeni provenienti da diversi Paesi.

“Due grandi segni” – ha detto il Papa nell’omelia – “caratterizzano la celebrazione liturgica della Veglia Pasquale. C’è innanzitutto il fuoco che diventa luce. (...) Il secondo segno è l’acqua. (...) Caratteristica del tutto essenziale della Veglia è anche il fatto che essa ci conduce ad un ampio incontro con la parola della Sacra Scrittura”.

“La Chiesa vuole condurci, attraverso una grande visione panoramica” – ha spiegato il Papa – “lungo la via della storia della salvezza, dalla creazione attraverso l’elezione e la liberazione di Israele fino alle testimonianze profetiche, con le quali tutta questa storia si dirige sempre più chiaramente verso Gesù Cristo”.

“Il cammino attraverso le vie della Sacra Scrittura comincia, nella Veglia Pasquale, con il racconto della creazione” – ha proseguito il Pontefice – “Con ciò la liturgia vuole dirci che anche il racconto della creazione è una profezia. Non è un’informazione sullo svolgimento esteriore del divenire del cosmo e dell’uomo. (...) Ora, ci si può chiedere: ma è veramente importante nella Veglia Pasquale parlare anche della creazione? (...) Omettere la creazione significherebbe fraintendere la stessa storia di Dio con gli uomini, sminuirla, non vedere più il suo vero ordine di grandezza”.

“La Chiesa non è una qualsiasi associazione che si occupa dei bisogni religiosi degli uomini, ma che ha, appunto, lo scopo limitato di tale associazione. No, essa porta l’uomo in contatto con Dio e quindi con il principio di ogni cosa. Per questo Dio ci riguarda come Creatore, e per questo abbiamo una responsabilità per la creazione”.

“Il racconto della creazione ci dice, dunque, che il mondo è un prodotto della Ragione creatrice. E con ciò esso ci dice che all’origine di tutte le cose non stava ciò che è senza ragione, senza libertà, bensì il principio di tutte le cose è la Ragione creatrice, è l’amore, è la libertà”.

“Se l’uomo fosse soltanto un tale prodotto casuale dell’evoluzione in qualche posto al margine dell’universo, allora la sua vita sarebbe priva di senso o addirittura un disturbo della natura. Invece no: la Ragione è all’inizio, la Ragione creatrice, divina”.

“Il Sabato è il settimo giorno della settimana” – ha proseguito il Pontefice – “Dopo sei giorni, in cui l’uomo partecipa, in un certo senso, al lavoro della creazione di Dio, il Sabato è il giorno del riposo. Ma nella Chiesa nascente è successo qualcosa di inaudito: al posto del Sabato, del settimo giorno, subentra il primo giorno. Come giorno dell’assemblea liturgica, esso è il giorno dell’incontro con Dio mediante Gesù Cristo, il quale nel primo giorno, la Domenica, ha incontrato i suoi come Risorto dopo che essi avevano trovato vuoto il sepolcro”.

“Questo incontro avviene sempre nuovamente nella celebrazione dell’Eucaristia, in cui il Signore entra di nuovo in mezzo ai suoi e si dona a loro, si lascia, per così dire, toccare da loro, si mette a tavola con loro. Questo cambiamento è un fatto straordinario, se si considera che il Sabato, il settimo giorno come giorno dell’incontro con Dio, è profondamente radicato nell’Antico Testamento”.

“Il primo giorno” – ha detto ancora il Papa – “secondo il racconto della Genesi, è il giorno in cui prende inizio la creazione. Ora esso era diventato in un modo nuovo il giorno della creazione, era diventato il giorno della nuova creazione. Noi celebriamo il primo giorno. Con ciò celebriamo Dio, il Creatore, e la sua creazione. Sì, credo in Dio, Creatore del cielo e della terra. E celebriamo il Dio che si è fatto uomo, ha patito, è morto ed è stato sepolto ed è risorto”.

“Celebriamo la vittoria definitiva del Creatore e della sua creazione” – ha concluso il Pontefice – “Celebriamo questo giorno come origine e, al tempo stesso, come meta della nostra vita. Lo celebriamo perché ora, grazie al Risorto, vale in modo definitivo che la ragione è più forte dell’irrazionalità, la verità più forte della menzogna, l’amore più forte della morte. Celebriamo il primo giorno, perché sappiamo che la linea oscura che attraversa la creazione non rimane per sempre”.
BXVI-SETTIMANA SANTA/ VIS 20110427 (770)

PASQUA: RISURREZIONE DÀ FORZA AD OGNI SPERANZA UMANA

CITTA' DEL VATICANO, 24 APR. 2011 (VIS). Questa mattina, Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa della Pasqua di Risurrezione del Signore in Piazza San Pietro. Alle 12:00 dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, il Papa ha rivolto ai fedeli presenti in Piazza San Pietro ed a quanti lo avevano ascoltato attraverso la radio e la televisione il Messaggio del quale riportiamo ampi estratti:

“Cristo è risorto! L’eco di questo avvenimento, partita da Gerusalemme venti secoli fa, continua a risuonare nella Chiesa, che porta viva nel cuore la fede vibrante di Maria, la Madre di Gesù, la fede di Maddalena e delle altre donne, che per prime videro il sepolcro vuoto, la fede di Pietro e degli altri Apostoli”.

“Come i raggi del sole, a primavera, fanno spuntare e schiudere le gemme sui rami degli alberi, così l’irradiazione che promana dalla Risurrezione di Cristo dà forza e significato ad ogni speranza umana, ad ogni attesa, desiderio, progetto. Per questo il cosmo intero oggi gioisce, coinvolto nella primavera dell’umanità, che si fa interprete del muto inno di lode del creato. L’alleluia pasquale, che risuona nella Chiesa pellegrina nel mondo, esprime l’esultanza silenziosa dell’universo, e soprattutto l’anelito di ogni anima umana sinceramente aperta a Dio, anzi, riconoscente per la sua infinita bontà, bellezza e verità”.
Giustifica
"’Nella tua risurrezione, o Cristo, gioiscano i cieli e la terra’. A questo invito alla lode, che si leva oggi dal cuore della Chiesa, i ‘cieli’ rispondono pienamente (...) In Cielo tutto è pace e letizia. Ma non è così, purtroppo, sulla terra! Qui, in questo nostro mondo, l’alleluia pasquale contrasta ancora con i lamenti e le grida che provengono da tante situazioni dolorose: miseria, fame, malattie, guerre, violenze. Eppure, proprio per questo Cristo è morto ed è risorto! È morto anche a causa dei nostri peccati di oggi, ed è risorto anche per la redenzione della nostra storia di oggi. Perciò, questo mio messaggio vuole raggiungere tutti e, come annuncio profetico, soprattutto i popoli e le comunità che stanno soffrendo un’ora di passione, perché Cristo Risorto apra loro la via della libertà, della giustizia e della pace”.

“Possa gioire la Terra che, per prima, è stata inondata dalla luce del Risorto. Il fulgore di Cristo raggiunga anche i Popoli del Medio Oriente, affinché la luce della pace e della dignità umana vinca le tenebre della divisione, dell’odio e delle violenze. In Libia la diplomazia ed il dialogo prendano il posto delle armi e si favorisca, nell’attuale situazione conflittuale, l’accesso dei soccorsi umanitari a quanti soffrono le conseguenze dello scontro. Nei Paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente, tutti i cittadini - ed in particolare i giovani - si adoperino per promuovere il bene comune e per costruire società, dove la povertà sia sconfitta ed ogni scelta politica risulti ispirata dal rispetto per la persona umana”.

“Ai tanti profughi e ai rifugiati, che provengono da vari Paesi africani e sono stati costretti a lasciare gli affetti più cari arrivi la solidarietà di tutti; gli uomini di buona volontà siano illuminati ad aprire il cuore all’accoglienza, affinché in modo solidale e concertato si possa venire incontro alle necessità impellenti di tanti fratelli; a quanti si prodigano in generosi sforzi e offrono esemplari testimonianze in questa direzione giunga il nostro conforto e apprezzamento”.

“Possa ricomporsi la civile convivenza tra le popolazioni della Costa d’Avorio, dove è urgente intraprendere un cammino di riconciliazione e di perdono per curare le profonde ferite provocate dalle recenti violenze. Possano trovare consolazione e speranza la terra del Giappone, mentre affronta le drammatiche conseguenze del recente terremoto, e i Paesi che nei mesi scorsi sono stati provati da calamità naturali che hanno seminato dolore e angoscia”.

“Gioiscano i cieli e la terra per la testimonianza di quanti soffrono contraddizioni, o addirittura persecuzioni per la propria fede nel Signore Gesù. L’annuncio della sua vittoriosa risurrezione infonda in loro coraggio e fiducia”.

Al termine del Messaggio e prima della Benedizione Urbi et Orbi, il Papa ha rivolto gli auguri di Buona Pasqua in 65 lingue.
BXVI-SETTIMANA SANTA/ VIS 20110427 (680)

REGINA COELI: ESSERE TESTIMONI DEL SIGNORE RISORTO

CITTA' DEL VATICANO, 25 APR. 2011 (VIS). Benedetto XVI, che nel pomeriggio di ieri ha raggiunto la residenza pontificia di Castel Gandolfo, alle 12:00 di questa mattina si è affacciato al balcone centrale del Palazzo Apostolico ed ha guidato la recita del Regina Coeli con i fedeli presenti. La preghiera è stata trasmessa in collegamento audio-video con Piazza San Pietro.

“La Risurrezione del Signore segna il rinnovamento della nostra condizione umana. Cristo ha sconfitto la morte, causata dal nostro peccato, e ci riporta alla vita immortale. Da tale evento promana l’intera vita della Chiesa e l’esistenza stessa dei cristiani. Lo leggiamo proprio oggi, Lunedì dell’Angelo, nel primo discorso missionario della Chiesa nascente: ‘Questo Gesù – proclama l’Apostolo Pietro – Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni’”.

“In che modo possiamo incontrare il Signore e diventare sempre più suoi autentici testimoni? San Massimo di Torino afferma: ‘Chiunque vuole raggiungere il Salvatore, per prima cosa lo deve porre con la propria fede alla destra della divinità e collocarlo con la persuasione del cuore nei cieli’, deve cioè imparare a rivolgere costantemente lo sguardo della mente e del cuore verso l’altezza di Dio, dove è il Cristo risorto. Nella preghiera, nell’adorazione, dunque, Dio incontra l’uomo. (...) Solo se sappiamo rivolgerci a Dio, pregarLo, noi possiamo scoprire il significato più profondo della nostra vita, e il cammino quotidiano viene illuminato dalla luce del Risorto”.

“Cari amici, la Chiesa, in Oriente e in Occidente, oggi festeggia san Marco evangelista” – ha ricordato infine Benedetto XVI – “sapiente annunciatore del Verbo e scrittore delle dottrine di Cristo – come in antico veniva definito. Egli è anche il Patrono della città di Venezia, dove, a Dio piacendo, mi recherò in visita pastorale il 7 e 8 maggio prossimo”.

Dopo la recita del Regina Coeli il Papa ha salutato i rappresentanti dell’Associazione ‘Meter’, promotrice della Giornata nazionale per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, ed ha detto: “Li incoraggio a proseguire la loro opera di prevenzione e di sensibilizzazione delle coscienze al fianco delle varie agenzie educative: penso in particolare alle parrocchie, agli oratori e alle altre realtà ecclesiali che si dedicano con generosità alla formazione delle nuove generazioni”.
ANG/ VIS 20110427 (370)

RELIQUIA DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II

CITTA' DEL VATICANO, 26 APR. 2011 (VIS). Di seguito riportiamo i Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede a proposito della reliquia del Beato Giovanni Paolo II che sarà esposta nella cerimonia di Beatificazione, il 1° maggio prossimo.

“La reliquia che verrà esposta alla venerazione dei fedeli in occasione della Beatificazione del Papa Giovanni Paolo II è una piccola ampolla di sangue, inserita nel prezioso reliquiario fatto preparare appositamente dall’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice. È opportuno spiegare brevemente, ma con precisione, l’origine di tale reliquia”.

“Negli ultimi giorni della malattia del Santo Padre, il personale medico addetto compì prelievi di sangue, da mettere a disposizione del Centro Emotrasfusionale dell’Ospedale Bambino Gesù in vista di un’eventuale trasfusione. Tale Centro, diretto dal professor Isacchi, era infatti incaricato di questo servizio medico per il Papa”.

“Tuttavia non ebbe poi luogo alcuna trasfusione, e il sangue prelevato rimase conservato in quattro piccoli contenitori. Due di questi sono rimasti a disposizione del Segretario particolare del Papa Giovanni Paolo II, il Cardinale Dziwisz; gli altri due sono rimasti presso l’Ospedale Bambino Gesù, devotamente custoditi dalle Suore dell’Ospedale. In occasione della Beatificazione questi due contenitori sono stati collocati in due reliquiari”.

“Il primo verrà presentato alla venerazione dei fedeli in occasione della cerimonia di Beatificazione del 1° maggio, e poi sarà conservato nel ‘Sacrario’ a cura dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, insieme ad altre importanti reliquie. Il secondo verrà riconsegnato all’Ospedale Bambino Gesù, le cui suore avevano già fedelmente custodito la preziosa reliquia negli anni trascorsi”.

“Il sangue si trova allo stato liquido, circostanza che si spiega per la presenza di una sostanza anticoagulante che era presente nelle provette al momento del prelievo”.
OP/ VIS 20110427 (290)

CRISTIANI: TESTIMONI DEL CAMMINO NUOVO DI PASQUA

CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2011 (VIS). Il Papa ha raggiunto questa mattina il Vaticano proveniente da Castel Gandolfo, per l’Udienza Generale tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di 20.000 persone.

“Cristo risorto dai morti è il fondamento della nostra fede.” – ha affermato il Santo Padre – “Dalla Pasqua si irradia, (...) tutta la liturgia della Chiesa, traendo da essa contenuto e significato. (...) La risurrezione di Cristo è l’approdo verso una vita non più sottomessa alla caducità del tempo, una vita immersa nell’eternità di Dio. Nella risurrezione di Gesù inizia una nuova condizione dell’essere uomini, che illumina e trasforma il nostro cammino di ogni giorno e apre un futuro qualitativamente diverso e nuovo per l’intera umanità”.

Nella “Lettera ai Colossesi” San Paolo dice: “‘Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo seduto alla destra di Dio, rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra’”. Però l’Apostolo, ha sottolineato Benedetto XVI “è ben lontano dall'invitare i cristiani, ciascuno di noi, ad evadere dal mondo nel quale Dio ci ha posti. È vero che noi siamo cittadini di un'altra ‘città’, dove si trova la nostra vera patria, ma il cammino verso questa meta dobbiamo percorrerlo quotidianamente su questa terra. Partecipando fin d'ora alla vita del Cristo risorto dobbiamo vivere da uomini nuovi in questo mondo, nel cuore della città terrena”.

“E questa è la via non solo per trasformare noi stessi, ma per trasformare il mondo, per dare alla città terrena un volto nuovo che favorisca lo sviluppo dell'uomo e della società secondo la logica della solidarietà, della bontà, nel profondo rispetto della dignità propria di ciascuno. (...) La Pasqua, quindi, porta la novità di un passaggio profondo e totale da una vita soggetta alla schiavitù del peccato ad una vita di libertà, animata dall’amore, forza che abbatte ogni barriera e costruisce una nuova armonia nel proprio cuore e nel rapporto con gli altri e con le cose”.

“Ogni cristiano, così come ogni comunità, se vive l’esperienza di questo passaggio di Risurrezione, non può non essere fermento nuovo nel mondo, donandosi senza riserve per le cause più urgenti e più giuste, come dimostrano le testimonianze dei Santi in ogni epoca e in ogni luogo. Sono tante anche le attese del nostro tempo: noi cristiani, credendo fermamente che la risurrezione di Cristo ha rinnovato l’uomo senza toglierlo dal mondo in cui costruisce la sua storia, dobbiamo essere i testimoni luminosi di questa vita nuova che la Pasqua ha portato”.

“La Pasqua è dunque” – ha concluso il Pontefice – “dono da accogliere sempre più profondamente nella fede, per poter operare in ogni situazione, con la grazia di Cristo, secondo la logica di Dio, la logica dell’amore”.
AG/ VIS 20110427 (450)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 27 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Dario Campos, O.F.M., finora Vescovo di Leopoldina (Brasile), Vescovo di Cachoeiro de Itapemirim (superficie: 10.073; popolazione: 661.000; cattolici: 395.000; sacerdoti: 71; religiosi: 73; diaconi permanenti: 41), Brasile.

- Ha nominato il Vescovo Felipe de Jesús Estévez, Vescovo di Saint Augustine (superficie: 28.575; popolazione: 1.966.314; cattolici: 171.000; sacerdoti: 136; religiosi: 118; diaconi permanenti: 62), Stati Uniti d’America. Finora Ausiliare dell’Arcidiocesi di Miami (Stati Uniti d’America), succede al Vescovo Victor B. Galeone del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

Martedì 26 aprile il Santo Padre ha nominato il Monsignore Charles C. Thompson, Vescovo di Evansville (superficie: 12.971; popolazione: 501.000; cattolici: 87.800; sacerdoti: 75; religiosi: 255; diaconi permanenti: 52), Stati Uniti d’America. Il Vescovo eletto è nato a Louisville (Stati Uniti d’America) nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Finora Vicario Generale e Parroco della “Holy Trinity Parish” a Louisville (Stati Uniti d’America), succede al Vescovo Gerald Andrew Gettelfinger, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

Giovedì 21 aprile il Santo Padre ha nominato il Vescovo Mosè Marcia, Vescovo di Nuoro (superficie: 2.806; popolazione: 124.708; cattolici: 122.447; sacerdoti: 94; religiosi: 125; diaconi permanenti: 8), Italia. Finora Ausiliare dell’Arcidiocesi di Cagliari (Italia), succede al Vescovo Pietro Meloni, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.
NER:RE/ VIS 20110427 (260)

mercoledì 20 aprile 2011

TELEGRAMMA DI CORDOGLIO MORTE CARDINALE SALDARINI

CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2011 (VIS). Il Papa ha fatto pervenire all'Arcivescovo Cesare Nosiglia, di Torino (Italia), un telegramma di cordoglio per la morte, avvenuta ieri all'età di 86 anni, del Cardinale Giovanni Saldarini, Arcivescovo emerito della medesima sede.

  "Appresa con tristezza la notizia della morte del Cardinale Giovanni Saldarini dopo lunga infermità vissuta con fiducioso abbandono al Signore, desidero esprimere a Vostra Eccellenza e all'intera comunità diocesana, come pure ai familiari del compianto porporato, la mia profonda partecipazione al loro dolore pensando con affetto a questo caro fratello che ha servito generosamente il Vangelo e la Chiesa. Ricordando con gratitudine l'intensa opera pastorale profusa dapprima quale zelante presbitero e Vescovo Ausiliare di Milano, poi come sollecito e amabile Arcivescovo di codesta Arcidiocesi di Torino, elevo fervide preghiere al Signore perché lo accolga nella sua pace e, di cuore, imparto a quanti ne piangono la scomparsa, la confortatrice Benedizione Apostolica con un pensiero speciale per coloro che lo hanno amorevolmente assistito in questi ultimi anni di malattia".
TGR/                                       VIS 20110420 (180)

POSSESSI CARDINALIZI

CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2011 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha dato comunicazione oggi, delle Prese di Possesso che avranno luogo nei prossimi giorni:

- Venerdì 29 aprile 2011, alle ore 18:00, il Cardinale Kazimierz Nycz, Arcivescovo di Warszawa, prenderà possesso del Titolo dei Santi Silvestro e Martino ai Monti, Via del Monte Oppio, 28.

- Venerdì 29 aprile 2011, alle ore 19:00, il Cardinale José Manuel Estepa Llaurens, Arcivescovo Ordinario Militare emerito, prenderà possesso del Titolo di San Gabriele Arcangelo all'Acqua Traversa, Viale Cortina d'Ampezzo, 144.
OCL/                                               VIS 20110420 (100)

TRIDUO PASQUALE: ACCOGLIERE NOSTRA VITA VOLONTÀ DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2011 (VIS). Tema dell'Udienza Generale di questo mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Triduo Pasquale "i tre giorni santi in cui la Chiesa fa memoria del mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù".

  "Il Giovedì Santo" - ha spiegato Benedetto XVI - "è il giorno in cui si fa memoria dell'istituzione dell'Eucaristia e del Sacerdozio ministeriale. In mattinata, ciascuna comunità diocesana, radunata nella Chiesa Cattedrale attorno al Vescovo, celebra la Messa crismale, nella quale vengono benedetti il sacro Crisma, l'Olio dei catecumeni e l'Olio degli infermi. (...) Durante la Messa crismale avviene anche il rinnovo delle promesse sacerdotali".

  "Nel pomeriggio del Giovedì Santo inizia effettivamente il Triduo pasquale, con la memoria dell'Ultima Cena, nella quale Gesù istituì il Memoriale della sua Pasqua, dando compimento al rito pasquale ebraico. (...) Gli Apostoli vengono costituiti ministri di questo Sacramento di salvezza; ad essi Gesù lava i piedi, invitandoli ad amarsi gli uni gli altri come Lui li ha amati, dando la vita per loro. Ripetendo questo gesto nella Liturgia, anche noi siamo chiamati a testimoniare fattivamente l'amore del nostro Redentore".

  "Il Giovedì Santo" - ha ricordato il Pontefice - "si chiude con l'Adorazione eucaristica, nel ricordo dell'agonia del Signore nell'orto del Getsemani. (...) Nella consapevolezza della sua imminente morte in croce, Egli prova un forte sgomento e si interroga circa i disegni che il Padre gli prospetta".

  Nel ricordare il sonno in cui cadono gli Apostoli che accompagnano Gesù al Giardino degli Ulivi, il Papa ha affermato: "È l'insensibilità nei confronti di Dio, che ci rende insensibili al male". Con la sua morte il Signore "sente tutta la sofferenza dell'umanità" (il calice della passione). La sua volontà è subordinata alla volontà del Padre e trasforma questa volontà naturale in un sì alla volontà di Dio.

  Fare la volontà di Dio, ha aggiunto il Papa "non è una schiavitù, ma è un'entrare nella verità, nell'amore e nel bene. È rivolgere la nostra volontà a Dio". Il dramma del Getsemani si esprime nel fatto che "Gesù, con la sua tristezza, prende su di sé il dramma umano, le nostre sofferenze, la nostra povertà e la trasforma nella volontà di Dio, aprendo così la porta del cielo".

  "Il Venerdì Santo" - ha proseguito il Santo Padre - "faremo memoria della passione e della morte del Signore; adoreremo Cristo Crocifisso, parteciperemo alle sue sofferenze con la penitenza e il digiuno".

  "Infine, nella notte del Sabato Santo, celebreremo la solenne Veglia Pasquale, nella quale ci è annunciata la risurrezione di Cristo, la sua vittoria definitiva sulla morte che ci interpella ad essere in Lui uomini nuovi".

  "Il criterio che ha guidato ogni scelta di Gesù durante tutta la sua vita" - ha sottolineato il Pontefice - "è stata la sua ferma volontà di amare il Padre e di essergli fedele (...) Nel rivivere il santo Triduo" - ha concluso Benedetto XVI - "disponiamoci ad accogliere anche noi nella nostra vita la volontà di Dio, consapevoli che in essa si trova il nostro vero bene, la via della vita. La Vergine Madre ci guidi in questo itinerario, e ci ottenga dal suo Figlio divino la grazia di poter spendere la nostra vita per amore di Gesù, nel servizio dei fratelli".

  Al termine dell'Udienza il Papa si è rivolto ai vari gruppi presenti all'Udienza di oggi, in particolare ai 3.000 studenti che partecipano all'incontro internazionale dell'UNIV, promosso dalla Prelatura dell'Opus Dei ed ha detto: "Cari amici auguro che queste giornate romane siano per tutti voi occasione di riscoperta della persona del Cristo e di forte esperienza ecclesiale perché possiate tornare a casa animati dal desiderio di testimoniare la misericordia del Padre celeste. Così attraverso la vostra vita si realizzerà quanto auspicava San Josemaría Escrivá: 'Il tuo contegno e la tua conversazione siano tali, che tutti nel vederti o nel sentirti parlare, possano dire: ecco uno che legge la vita di Gesù Cristo'".
AG/                                       VIS 20110420 (650)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Faustino Armendáriz Jiménez, Vescovo di Querétaro (superficie: 15.326; popolazione: 1.856.000; cattolici: 1.809.000; sacerdoti: 338; religiosi: 1.071), Messico. Finora Vescovo di Matamoros (Messico), succede al Vescovo Mario de Gasperín Gasperín, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Fernando Natalio Chomalí Garib, Arcivescovo Metropolita di Concepción (superficie: 11.330; popolazione: 1.248.993; cattolici: 645.978; sacerdoti: 121; religiosi: 254; diaconi permanenti: 35), Cile. L'Arcivescovo eletto, finora Ausiliare dell'Arcidiocesi di Santiago de Chile (Cile), è nato a Santiago del Chile (Cile), nel 1957, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1991 e la consacrazione episcopale nel 2006.

- Ha nominato il Vescovo Mylo Hubert Claudio Vergara, Vescovo di Pasig (superficie: 78; popolazione: 1.517.000; cattolici: 1.143.000; sacerdoti: 29; religiosi: 8); Filippine. È stato finora Vescovo di San Jose in Nueva Ecija (Filippine).

- Ha nominato il Reverendo Peter Andrei Comensoli, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Sydney (superficie: 1.264; popolazione: 2.366.000; cattolici: 634.000; sacerdoti: 478; religiosi: 1.583; diaconi permanenti: 5), Australia. Il Vescovo eletto è nato nel 1964 a Bulli (Australia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1992. È stato finora Professore nel "Catholic Institute Sydney".

  Martedì 19 aprile il Santo Padre ha nominato il Vescovo George Stack, Arcivescovo Metropolita di Cardiff (superficie: 3.064; popolazione: 1.510.000; cattolici: 144.960; sacerdoti. 94; religiosi: 157; diaconi permanenti: 16), Gran Bretagna. L'Arcivescovo eletto, finora Ausiliare di Westminster (Gran Bretagna),  è nato a Cork (Irlanda), nel 1946, è stato ordinato sacerdote nel 1972 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 2001.

NER:RE:NEA/                               VIS 20110420 (270)

lunedì 18 aprile 2011

LETTERE CREDENZIALI AMBASCIATRICE SPAGNA

CITTA' DEL VATICANO, 16 APR. 2011 (VIS). Benedetto XVI che oggi festeggia il suo 84° compleanno, ha ricevuto questa mattina in udienza la Signora María Jesús Figa López-Palop, prima signora Ambasciatrice di Spagna presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

All’inizio del suo discorso il Papa ha ricordato la visita, nel novembre scorso, a Santiago de Compostela e a Barcelona, dove - ha detto - “ho riscontrato molte dimostrazioni della vivacità della fede cattolica di queste terre, che hanno dato i natali a tanti santi e dove numerose sono le cattedrali, centri di cultura, ispirate dalla feconda tradizione e fedeltà dei suoi abitanti alle proprie credenze religiose. Ciò comporta anche la responsabilità di relazioni diplomatiche fra Spagna e Santa Sede che procurano di promuovere sempre, con rispetto e collaborazione reciproca, nella legittima autonomia dei rispettivi ambiti, tutto ciò che suscita il bene delle persone e lo sviluppo autentico dei diritti e delle libertà, che comprendono l’espressione della fede e della coscienza, nella sfera pubblica e privata”.

“La Chiesa, nell’esercizio della sua missione” – ha sottolineato il Santo Padre – “cerca il bene integrale di ogni popolo e dei suoi cittadini, operando nell’ambito delle sue competenze e nel pieno rispetto dell’autonomia delle autorità civili, che apprezza, chiedendo a Dio che esse esercitino con generosità, onestà, successo e giustizia il servizio alla società. In questo ambito, nel quale confluiscono la missione della Chiesa e la funzione dello Stato, sono stati conclusi accordi bilaterali fra Spagna e Santa Sede”.

Riferendosi successivamente alla difficile situazione economica mondiale, con la conseguente disoccupazione “che provoca scoraggiamento e frustrazione specialmente nei giovani e nelle famiglie più svantaggiate”, il Papa ha assicurato la sua preghiera affinché Dio “illumini quanti hanno responsabilità pubbliche perché ricerchino con coraggio la via di un utile recupero di tutta la società”. In proposito il Papa ha sottolineato “la benemerita realizzazione delle istituzioni cattoliche per soccorrere prontamente i più bisognosi”.

“La Chiesa” – ha proseguito il Pontefice – “offre quanto le è connaturale e di beneficio alle persone e alle nazioni: offre Cristo, speranza che incoraggia e fortifica, quale antidoto alla delusione di altre proposte fugaci e di un cuore povero di valori, indurito fino al punto di non saper percepire l’autentico significato della vita e il perché delle cose. Questa speranza dà vita alla fiducia e alla collaborazione, cambiando il presente oscuro in forza d’animo per affrontare con speranza il futuro della persona, della famiglia e della società”.

Benedetto XVI ha lamentato che “invece di vivere e organizzare la società in modo da favorire l’apertura alla trascendenza, non mancano forme, di frequente sofisticate, di ostilità contro la fede. (...) In certi ambienti si tende a considerare la religione come un fattore socialmente insignificante, e anche fastidioso. Tutto ciò non giustifica l’emarginazione della fede, a volte con la denigrazione, la canzonatura, la discriminazione e l’indifferenza davanti ad episodi di chiara profanazione, nella violazione del diritto fondamentale della libertà religiosa inerente alla dignità della persona umana, “autentica arma di pace, perché può cambiare e migliorare il mondo”.

“La Chiesa” – ha detto ancora il Papa – “vigila sul rispetto dei diritti umani fondamentali. (...) Vigila sul diritto alla vita umana dal suo inizio alla sua conclusione naturale, perché la vita è sacra e nessuno può disporne indiscriminatamente. Vigila sulla protezione e l’aiuto della famiglia e chiede aiuti economici, sociali e giuridici affinché l’uomo e la donna che contraggono matrimonio e formano una famiglia abbiano il sostegno necessario per compiere la loro vocazione di santuario dell’amore e della vita. Difende anche un’educazione che integri i valori morali e religiosi secondo le convinzioni dei genitori, come è loro diritto, e come conviene allo sviluppo integrale dei giovani. Per lo stesso motivo comprende anche l’insegnamento della religione cattolica in tutti gli istituti per coloro che la scelgono, come prescrive l’ordinamento giuridico”.

Prima di concludere il suo discorso, Benedetto XVI ha auspicato che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che avrà luogo a Madrid, “dia abbondanti frutti spirituali per la gioventù e per la Spagna. Apprezzo anche la disponibilità, la cooperazione e il generoso aiuto che il Governo della Nazione e le Autorità autonome e locali stanno offrendo per il buon esito di una iniziativa che attrarrà l’attenzione di tutto il mondo e dimostrerà ancora una volta la grandezza del cuore e dello spirito del popolo spagnolo”.
CD/ VIS 20110418 (750)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
AP/ VIS 20110418 (60)

GESÙ VUOLE SOLLEVARE ESSERE UMANO ALL’ALTEZZA DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 18 APR. 2011 (VIS). Benedetto XVI ha presieduto davanti a migliaia di fedeli che gremivano Piazza San Pietro, la celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, nella giornata in cui si celebra, a livello diocesano, la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, sul tema: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (Col 2, 7).

Il Papa ha benedetto le palme e gli ulivi all’obelisco di Piazza San Pietro, e al termine della processione, si è recato in autovettura panoramica all’altare sul sagrato di Piazza San Pietro.

Nell’omelia, riflettendo sul significato del pellegrinaggio di Gesù a Gerusalemme per la festa della Pasqua, il Santo Padre ha spiegato che: “Egli sa che Lo aspetta una nuova Pasqua e che Egli stesso prenderà il posto degli agnelli immolati, offrendo se stesso sulla Croce. (...) Il termine ultimo del suo pellegrinaggio è l’altezza di Dio stesso, alla quale Egli vuole sollevare l’essere umano”.

“Ma come possiamo noi tenere il passo in questa salita? Non oltrepassa forse le nostre forze? Sì, è al di sopra delle nostre proprie possibilità. Da sempre gli uomini sono stati ricolmi - e oggi lo sono quanto mai - del desiderio di ‘essere come Dio’, di raggiungere essi stessi l’altezza di Dio. (...) E tuttavia, la forza di gravità che ci tira in basso è potente. Insieme con le nostre capacità non è cresciuto soltanto il bene. Anche le possibilità del male sono aumentate e si pongono come tempeste minacciose sopra la storia. Anche i nostri limiti sono rimasti: basti pensare alle catastrofi che in questi mesi hanno afflitto e continuano ad affliggere l’umanità”.

“L’uomo” – ha ribadito il Pontefice – “si trova in mezzo a questa duplice forza di gravità, e tutto dipende dallo sfuggire al campo di gravitazione del male e diventare liberi di lasciarsi totalmente attirare dalla forza di gravità di Dio, che ci rende veri, ci eleva, ci dona la vera libertà”.

“Dio stesso deve tirarci in alto, ed è questo che Cristo ha iniziato sulla Croce. Egli è disceso fin nell’estrema bassezza dell’esistenza umana, per tirarci in alto verso di sé, verso il Dio vivente. (...) Soltanto così la nostra superbia poteva essere superata: l’umiltà di Dio è la forma estrema del suo amore, e questo amore umile attrae verso l’alto”.

“Abbiamo bisogno di Dio” – ha sottolineato il Papa – “Egli ci tira verso l’alto, nell’essere sorretti dalle sue mani – cioè nella fede – ci dà il giusto orientamento e la forza interiore che ci solleva in alto. Abbiamo bisogno dell’umiltà della fede che cerca il volto di Dio e si affida alla verità del suo amore. La questione di come l’uomo possa arrivare in alto, diventare totalmente se stesso e veramente simile a Dio, ha da sempre impegnato l’umanità”.

“Noi andiamo in pellegrinaggio con il Signore verso l’alto. Siamo in ricerca del cuore puro e delle mani innocenti, siamo in ricerca della verità, cerchiamo il volto di Dio. Manifestiamo al Signore il nostro desiderio di diventare giusti e Lo preghiamo: Attiraci Tu verso l’alto! Rendici puri! Fa’ che valga per noi la parola che cantiamo col Salmo processionale; cioè che possiamo appartenere alla generazione che cerca Dio, "che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe".
HML/ VIS 20110418 (550)

ANGELUS: APPELLO DEL PAPA NON PIÙ VIOLENZA IN COLOMBIA

CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2011 (VIS). Al termine della solenne celebrazione liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, il Santo Padre Benedetto XVI ha recitato l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini presenti in Piazza San Pietro. Nell’introdurre la preghiera mariana, il Papa si è rivolto ai presenti in diverse lingue, esortando soprattutto “a vivere le celebrazioni della passione del Re della Gloria, per raggiungere quella pienezza di significato e di contenuto che da esse derivano”.

“Mi rivolgo in particolare a voi, cari giovani” – ha proseguito il Papa in spagnolo – perché mi accompagniate nella Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Madrid nell’agosto prossimo, sul tema: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (Col. 2,7).

“Penso oggi anche alla Colombia” – ha proseguito il Pontefice – “dove Venerdì si celebra la Giornata di Preghiera per le Vittime della Violenza. Mi unisco spiritualmente a questa importante iniziativa ed esorto caldamente il popolo colombiano a partecipare, e nel contempo invoco Dio per quanti in questa amata Nazione sono stati vilmente privati della vita e dei loro averi. Rinnovo il mio pressante appello alla conversione, al pentimento e alla riconciliazione. Non più violenza in Colombia, che vi regni la pace!”.
ANG/ VIS 20110418 (210)

PROGRAMMA VIAGGIO APOSTOLICO DI BENEDETTO XVI IN CROAZIA

CITTA' DEL VATICANO, 18 APR. 2011 (VIS). Riportiamo il programma del Viaggio Apostolico di Benedetto XVI in Croazia, il 4 e 5 giugno prossimo, in occasione della Giornata Nazionale delle Famiglie Croate.

Alle 9:30 di sabato 4 giugno è prevista la partenza dall’Aeroporto romano di Fiumicino e, alle 11:00, l’arrivo all’aeroporto internazionale Zagreb Pleso di Zagabria. Dopo la cerimonia di benvenuto il Santo Padre si recherà in visita di cortesia al Presidente della Repubblica, Signor Ivo Josipovic, nel Palazzo Presidenziale e alle 13:50, Benedetto XVI incontrerà, nella sede della Nunziatura Apostolica, il Presidente del Governo Signor Jadranka Kosor. Alle 18:15, presso il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, avrà luogo l’incontro del Santo Padre con gli esponenti della società civile, del mondo politico, accademico, culturale e imprenditoriale, con il corpo diplomatico e con i leaders religiosi. Alle 19:30, nella piazza del Bano Josip Jelacic di Zagabria, Papa Benedetto XVI presiederà la veglia di preghiera con i giovani.

Alle 10:00 di domenica 5 giugno, il Papa celebrerà la Santa Messa in occasione della Giornata Nazionale della famiglie cattoliche croate nell’ippodromo di Zagabria. Alle 14:00 è in programma il pranzo con i Vescovi croati, i Vescovi ospiti ed il Seguito Papale. Alle 17:00 Benedetto XVI presiederà la celebrazione dei Vespri con Vescovi, Sacerdoti, Religiosi, Religiose e Seminaristi. Successivamente il Pontefice si raccoglierà in preghiera presso la tomba del Beato Alojzije Viktor Stepinac nella Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria e di Santo Stefano di Zagreb. Al termine il Papa incontrerà il Cardinale Josip Bozanic, Arcivescovo di Zagabria, presso la sua residenza ed infine, alle 19:15, si dirigerà all’aeroporto Pleso di Zagabria da dove alle 19:45 ripartirà alla volta di Roma. L’atterraggio all’aeroporto romano di Ciampino è previsto alle 21:15.
PV-CROAZIA/ VIS 20110418 (300)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo José Arturo Cepeda, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Detroit (superficie: 10.106; popolazione: 4.556.000; cattolici: 1.515.000; sacerdoti: 641; religiosi: 1.552; diaconi permanenti: 191), Stati Uniti d’America. Il Vescovo eletto è nato a San Luis Potosí (Messico), nel 1969 ed è stato ordinato sacerdote nel 1996. È stato finora Rettore dell’”Assumption Seminary a San Antonio (Stati Uniti d’America).

- Il Cardinale Justin Francis Rigali, Arcivescovo di Philadelphia (Stati Uniti d’America), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del bicentenario della nascita di San Giovanni Nepomuceno Neumann, che avranno luogo a Prachatice (Repubblica Ceca), il 18 giugno 2011.

Sabato 16 aprile il Santo Padre ha nominato il Vescovo Beniamino Pizziol, finora Ausiliare di Venezia (Italia), Vescovo di Vicenza (superficie: 2.200; popolazione: 855.608; cattolici: 790.848; sacerdoti: 732; religiosi: 2.086; diaconi permanenti: 38), Italia.
NEA:NA:NER/ VIS 20110418 (50)

AVVISO

CITTA' DEL VATICANO, 18 APR. 2011 (VIS). Domani, martedì 19 aprile, sesto anniversario dell'elezione al Pontificato del Santo Padre Benedetto XVI e giorno di vacanza in Vaticano, il servizio del V.I.S. non sarà trasmesso. Le trasmissioni riprenderanno mercoledì 20 aprile.
.../.../... VIS 20110418 (40)

venerdì 15 aprile 2011

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 15 APR. 2011 (VIS). Nel pomeriggio di oggi il Santo Padre riceverà in udienza il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP/ VIS 20110415 (40)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 15 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Charles Henry Dufour, Arcivescovo di Kingston in Jamaica (superficie: 3.267; popolazione: 1.448.000; cattolici: 58.000; sacerdoti: 63; religiosi: 313; diaconi permanenti: 29), Giamaica. Finora Vescovo di Montego Bay (Giamaica), succede all’Arcivescovo Donald James Reece, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.
NER:RE/ VIS 20110415 (80)

giovedì 14 aprile 2011

BENEDETTO XVI RICEVE PRESIDENTE LETTONIA

CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2011 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato questa mattina il seguente Comunicato:

“Oggi, 14 aprile, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza il Presidente della Repubblica di Lettonia, S.E. il Signor Valdis Zatlers, il quale successivamente si è incontrato con il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato dall’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati”.

“Nel corso dei cordiali colloqui ci si è soffermati sul buono stato dei rapporti che legano la Lettonia alla Santa Sede, sottolineato anche dall’Accordo del 2000, e dalla stima di cui gode la Chiesa Cattolica nel Paese”.

“Nell’attuale congiuntura economica internazionale, che ha avuto pesanti ripercussioni anche in Lettonia, si è espresso apprezzamento per il significativo e valido contributo che la Chiesa offre alla società lettone non solo con le sue iniziative in campo educativo e sociale, ma anche con la presentazione della sua Dottrina sociale”.

“Nel prosieguo dei colloqui si è rilevata l’importanza della salvaguardia dei valori tradizionali e della pacifica convivenza. A livello internazionale ci si è soffermato sul contributo della Lettonia nella promozione della pace e sugli ambiti di collaborazione con la Santa Sede”.
OP/ VIS 20110414 (220)

NUOVO PATRIARCA DI ANTIOCHIA DEI MARONITI DAL PAPA

CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2011 (VIS). Questa mattina Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i Vescovi e i fedeli della Chiesa Maronita, in occasione della comunione ecclesiastica accordata al nuovo Patriarca, Sua Beatitudine Béchara Boutros Raï, il 24 marzo scorso.

“Questa prima visita al Successore di Pietro dopo la sua elezione alla Sede Patriarcale di Antiochia dei Maroniti”, – ha detto il Papa all’inizio del suo discorso – “è un momento privilegiato per la Chiesa Universale”.

Nel ricordare il Sinodo dei Vescovi (ottobre 2010), Benedetto XVI ha sottolineato che in quella occasione “si è ricordata, numerose volte, l’urgenza di riproporre il Vangelo alle persone che lo conoscono poco e che si sono allontanate dalla Chiesa. Con tutte le forze vive presenti in Libano e in Medio Oriente, sono certo, Beatitudine, che avete a cuore l’annuncio, la testimonianza e la vita nella comunione della Parola di vita al fine di ritrovare l’ardore dei primi cristiani”.

“Questa regione del mondo che i patriarchi, i profeti, gli apostoli e Cristo stesso hanno benedetto con la loro presenza e con la predicazione, aspira a questa pace durevole che la Parola di Verità, accolta e vissuta, ha la capacità di instaurare”.

“Auspico ardentemente” – ha detto il Papa riferendosi ai giovani – “che il vostro ruolo nella loro formazione sia sempre meglio riconosciuto dalla società, perché i valori fondamentali siano trasmessi, senza discriminazioni. Che anche i giovani di oggi divengano uomini e donne responsabili nelle loro famiglie e nella società, per costruire una più grande solidarietà e una più grande fraternità fra tutte le componenti della Nazione. Trasmettete ai giovani tutta la mia stima e il mio affetto ricordando loro che la Chiesa e la società hanno bisogno del loro entusiasmo e della loro speranza”.

“Perciò” – ha concluso il Pontefice – “vi invito a intensificare la formazione dei sacerdoti e dei numerosi giovani che il Signore chiama nelle vostre eparchie e nelle vostre congregazioni religiose. Che tramite il loro insegnamento e la loro esistenza, essi siano autentici testimoni della Parola di Dio per aiutare i fedeli a radicare la loro vita e la loro missione in Cristo!”.
AC/ VIS 20110414 (360)

CELEBRAZIONI SETTIMANA SANTA PRESIEDUTE DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR. 2010 (VIS). Questa mattina, l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso pubblico il calendario delle celebrazioni della Settimana Santa 2011 presiedute dal Santo Padre Benedetto XVI.

- Domenica 17 aprile: Domenica delle Palme e della Passione del Signore. XXVI Giornata Mondiale della Gioventù sul tema: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (Col 2, 7). Alle 9:30, in Piazza San Pietro, Benedizione delle palme e degli ulivi, Processione e Santa Messa della Passione del Signore.

- Giovedì 21 aprile: Giovedì Santo. Alle 9:30, nella Basilica Vaticana, Santa Messa del Crisma. Alle 17:30, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, inizio del Triduo pasquale. Santa Messa nella Cena del Signore. La colletta sarà devoluta a favore delle vittime del terremoto e dello tsunami in Giappone.

- Venerdì 22 aprile: Venerdì Santo. Alle 17:00, nella Basilica Vaticana, Celebrazione della Passione del Signore. Alle 21:15 Via Crucis al Colosseo.

- Sabato 23 aprile: Sabato Santo. Alle 21:00, nella Basilica Vaticana, Veglia Pasquale della Notte Santa.

- Domenica 24 aprile: Domenica di Pasqua. Alle 10:15, in Piazza San Pietro, Santa Messa del giorno. Alle 12:00, dalla loggia centrale della Basilica, Benedizione “Urbi et Orbi”.
OCL/ VIS 10110414 (210)

COMUNICATO RIUNIONE CHIESA CATTOLICA IN CINA

CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2011 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico nella tarda mattinata di oggi il Comunicato che segue relativo alla IV Riunione Plenaria – dall’11 al 13 aprile – in Vaticano della Commissione che il Papa Benedetto XVI ha istituto nel 2007 per studiare le questioni di maggiore importanza, riguardanti la vita della Chiesa in Cina.

Al termine della suddetta Riunione, i Partecipanti hanno rivolto ai cattolici cinesi il seguente Messaggio:

1. Mossi dall’amore per la Chiesa in Cina, dal dolore per le prove che state affrontando e dal desiderio di incoraggiarvi, abbiamo approfondito la nostra conoscenza della situazione ecclesiale attraverso una visione panoramica sull’organizzazione e sulla vita delle Circoscrizioni ecclesiastiche nel vostro Paese. Abbiamo constatato il clima generale di disorientamento e di ansietà per il futuro, le sofferenze di alcune Circoscrizioni prive di Pastori, le divisioni interne di altre, la preoccupazione di altre ancora che non hanno personale e mezzi sufficienti per far fronte ai fenomeni di crescente urbanizzazione e di spopolamento delle aree rurali”.

“Da una lettura dei dati sono emerse, anche, una fede viva e un’esperienza di Chiesa, capaci di dialogare fruttuosamente con le realtà sociali di ciascun territorio”.

2. “Incoraggiamo i Vescovi, insieme con i loro sacerdoti, a conformarsi sempre di più a Cristo Buon Pastore, a provvedere affinché i loro fedeli non manchino dell’insegnamento della fede, a stimolare una giusta operosità e a industriarsi per erigere, laddove mancano e sono necessari, nuovi luoghi di culto e di educazione alla fede e, soprattutto, per formare comunità cristiane mature. Invitiamo ancora i Pastori a curare, con rinnovato impegno ed entusiasmo, la vita dei fedeli, specialmente nei suoi elementi essenziali della catechesi e della liturgia. Esortiamo i medesimi Pastori ad insegnare ai sacerdoti, con il proprio esempio, ad amare, a perdonare e ad essere fedeli. Invitiamo poi le comunità ecclesiali a continuare ad annunciare il Vangelo con fervore sempre più intenso, mentre ci uniamo alla loro gratitudine verso Dio per il battesimo degli adulti, che sarà celebrato nei prossimi giorni pasquali”.

3. “Ci siamo soffermati in particolare su alcune difficoltà, emerse di recente nelle vostre comunità”.

“Per quanto riguarda il triste episodio dell’ordinazione episcopale di Chengde, la Santa Sede, in base alle informazioni e alle testimonianze finora ricevute non ha ragioni per considerarla invalida, mentre la ritiene gravemente illegittima, perché è stata conferita senza il mandato pontificio, e ciò rende anche illegittimo l’esercizio del ministero. Siamo inoltre addolorati perché è avvenuta dopo una serie di consacrazioni episcopali consensuali e perché i Vescovi consacranti hanno subito varie costrizioni. Come scrive il Santo Padre nella sua Lettera del 2007, ‘la Santa Sede segue con speciale cura la nomina dei Vescovi poiché questa tocca il cuore stesso della vita della Chiesa in quanto la nomina dei Vescovi da parte del Papa è garanzia dell'unità della Chiesa e della comunione gerarchica. Per questo motivo il Codice di Diritto Canonico (cfr can 1382) stabilisce gravi sanzioni sia per il Vescovo che conferisce liberamente l'ordinazione episcopale senza mandato apostolico sia per colui che la riceve: tale ordinazione rappresenta infatti una dolorosa ferita alla comunione ecclesiale e una grave violazione della disciplina canonica. Il Papa, quando concede il mandato apostolico per l'ordinazione di un Vescovo, esercita la sua suprema autorità spirituale: autorità ed intervento, che rimangono nell'ambito strettamente religioso. Non si tratta quindi di un'autorità politica, che si intromette indebitamente negli affari interni di uno Stato e ne lede la sovranità’ (n. 9)”.

“Le pressioni e le costrizioni esterne possono fare sì che non si incorra automaticamente nella scomunica. Resta tuttavia una ferita, provocata al corpo ecclesiale. Ogni Vescovo coinvolto è, pertanto, tenuto a riferire alla Santa Sede e a trovare il modo di chiarire la propria posizione ai sacerdoti e ai fedeli, professando nuovamente la fedeltà al Sommo Pontefice, per aiutarli a superare la loro sofferenza interiore e per riparare lo scandalo esterno, che è stato causato”.

“Siamo vicini a voi in questi momenti difficili. Invitiamo i sacerdoti, le persone consacrate e i fedeli laici a comprendere le difficoltà dei propri Vescovi, ad animarli, a sostenerli con la solidarietà e con la preghiera”.

4. “Per quanto riguarda l’8ª Assemblea Nazionale dei Rappresentanti Cattolici, sono illuminanti, ancora una volta, le parole del Santo Padre: ‘Considerando ‘il disegno originario di Gesù’, risulta evidente che la pretesa di alcuni organismi, voluti dallo Stato ed estranei alla struttura della Chiesa, di porsi al di sopra dei Vescovi stessi e di guidare la vita della comunità ecclesiale, non corrisponde alla dottrina cattolica, secondo la quale la Chiesa è ‘apostolica’, come ha ribadito anche il Concilio Vaticano II. (…) Anche la dichiarata finalità dei suddetti organismi di attuare ‘i principi di indipendenza e autonomia, autogestione e amministrazione democratica della Chiesa’, è inconciliabile con la dottrina cattolica’ (n. 7)”.

5. “La scelta di Pastori per la guida delle numerose diocesi vacanti è un’urgente necessità e, al tempo stesso, fonte di viva preoccupazione. La Commissione si augura vivamente che non ci siano nuove ferite alla comunione ecclesiale, e chiede al Signore forza e coraggio per tutte le persone coinvolte. Al riguardo, si deve tener presente anche quanto il Papa Benedetto XVI ha scritto: ‘La Santa Sede amerebbe essere completamente libera nella nomina dei Vescovi; pertanto, considerando il recente cammino peculiare della Chiesa in Cina, auspico che si trovi un accordo con il Governo per risolvere alcune questioni riguardanti sia la scelta dei candidati all'episcopato sia la pubblicazione della nomina dei Vescovi sia il riconoscimento - agli effetti civili in quanto necessari - del nuovo Vescovo da parte delle Autorità civili” (n. 9). Facciamo nostri questi desideri e guardiamo con trepidazione e con timore al futuro: sappiamo che esso non è interamente nelle nostre mani e lanciamo un appello affinché i problemi non crescano e le divisioni non si approfondiscano, a scapito dell’armonia e della pace”.

6. “Nell’esame della situazione delle Circoscrizioni sono emerse anche alcune difficoltà a proposito dei loro confini. Al riguardo, si è riconosciuta la necessità di prendere atto delle mutate condizioni, rispettando la normativa ecclesiastica e tenendo sempre presente quanto si legge nella Lettera pontificia ai cattolici in Cina (...) ‘Desidero confermare che la Santa Sede è disponibile ad affrontare l’intera questione delle circoscrizioni e delle province ecclesiastiche in un dialogo aperto e costruttivo con l’Episcopato cinese e - in quanto opportuno e utile - con le Autorità governative’ (n. 11)”.

7. “Ci siamo, infine, soffermati sul tema della formazione dei seminaristi e delle religiose, dentro e fuori della Cina. (...) Abbiamo notato con piacere che le comunità cattoliche in Cina organizzano, al loro interno, iniziative per scopi di formazione”.

8. “Auspichiamo che il dialogo sincero e rispettoso con le Autorità civili aiuti a superare le difficoltà del momento attuale, perché anche le relazioni con la Chiesa cattolica contribuiscano all’armonia nella società”.

9. “Abbiamo appreso con gioia la notizia che la diocesi di Shanghai può avviare la causa di beatificazione di Paolo Xu Guangqi, che si aggiunge a quella di Padre Matteo Ricci, S.I”.

10. “Per superare le situazioni difficili di ogni comunità, la preghiera sarà di grande aiuto. Si potranno organizzare varie iniziative, che vi aiuteranno a rinnovare la vostra comunione di fede in Gesù Nostro Signore e di fedeltà al Papa, affinché l'unità tra di voi sia sempre più profonda e visibile”.

11. “Nell’incontro avvenuto al termine della Riunione Plenaria, Sua Santità ha riconosciuto il desiderio di unità con la Sede di Pietro e con la Chiesa universale che i fedeli cinesi non cessano di manifestare, pur in mezzo a molte difficoltà e afflizioni. La fede della Chiesa, esposta nel Catechismo della Chiesa Cattolica e da difendere anche a prezzo di sacrifici, è il fondamento sul quale le comunità cattoliche in Cina devono crescere nell’unità e nella comunione”.
OP/ VIS 20110414 (1300)

PLENARIA DELLA PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA



CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2011 (VIS). La Pontificia Commissione Biblica terrà la sua Sessione plenaria annuale dal 2 al 6 maggio 2011 presso la “Domus Sanctae Marthae” in Vaticano, sotto la presidenza del Cardinale William Joseph Levada. Il Padre Klemens Stock, S.I. Segretario Generale, dirigerà i lavoro dell’assemblea.

“Nel corso della riunione” – si legge in un Comunicato – “i Membri proseguiranno la riflessione sul tema: ‘Ispirazione e verità della Bibbia’. Come prima fase dello studio, la Commissione ha deciso di concentrare i propri sforzi nel verificare in che modo il tema dell’ispirazione e quello della verità si manifestino nei diversi scritti della Sacra Scrittura. A partire dalle singole competenze ciascun Membro presenterà la propria relazione che sarà discussa collegialmente in Assemblea”.
OP/ VIS 20110414 (130)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Signor Francisco Vázquez y Vázquez, Ambasciatore di Spagna, con la Consorte, in visita di congedo.
AP/ VIS 20110414 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Consultori del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi:

- Il Vescovo Krzysztof Nitkiewicz, di Sandomierz (Polonia); il Vescovo Bernard Anthony Hebda, di Gaylord (U.S.A.); il Monsignore Giacomo Incitti, Professore Straordinario di Diritto Canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce (Italia); il Monsignore Joaquín Llobell, Professore Ordinario di Diritto Canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce e Giudice della Corte di Appello dello Stato della Città del Vaticano; il Monsignor Mauro Rivella, Sotto Segretario della Conferenza Episcopale Italiana; Don Jorge Miras Pouso, Decano della Facoltà di Diritto Canonico presso la Università di Navarra (Spagna); Don Marcel Ndjondjo Ndjula K'asha, Decano della Facoltà di Diritto e Scienze Politiche presso la Université Catholique del Congo; Don Jean Pierre Schouppe, Promotore di Giustizia e Difensore del Vincolo presso il Tribunale Interdiocesano di prima istanza delle diocesi francofone del Belgio; Don Markus Graulich, S.D.B., Promotore di Giustizia Sostituto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; il Padre Manuel Jesus Arroba Conde, C.M.F., Preside dell'Istituto Utriusque Iuris della Pontificia Università Lateranense, Roma; il Padre Damián Guillermo Astigueta, S.I., Professore Ordinario della Facoltà di Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana, Roma; il Padre Priamo Etzi, O.F.M., Decano della Facoltà di Diritto Canonico presso la Pontificia Università Antonianum, Roma; il Padre Philippe Toxé, O.P., Professore Ordinario della Facoltà di Diritto Canonico presso l'Institut Catholique di Parigi (Francia); il Professor Carlo Cardia, Professore Ordinario di Diritto Ecclesiastico e Docente di Filosofia del Diritto della Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di "Roma Tre"; il Professor Ludger Müller, Preside dell'Istituto di Diritto Canonico della Facoltà di Teologia Cattolica presso l'Università di Vienna (Austria); il Professor Helmuth Pree, Professore Ordinario di Diritto Canonico presso la Università di Passau (Germania); il Professor Carlos René Salinas Araneda, Professore Ordinario di Diritto Canonico e Giurisprudenza nella Facoltà di Giurisprudenza presso la Pontificia Universidad Católica di Valparaíso (Cile); Professoressa Geraldina Boni, Professore Ordinario della Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bologna; Professoressa María José Roca Fernández, Professore Ordinario della Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università Complutense di Madrid (Spagna).
NA/ VIS 20110414 (360)

mercoledì 13 aprile 2011

SANTITÀ MISURA STESSA DELLA VITA CRISTIANA

CITTA' DEL VATICANO, 13 APR. 2011 (VIS). Con l’Udienza Generale odierna, il Santo Padre Benedetto XVI ha concluso il ciclo di catechesi che negli ultimi due anni ha dedicato alle figure di santi e sante “che con la loro fede, con la loro carità, con la loro vita sono stati dei fari per tante generazioni” e nel contempo ha presentato alcune riflessioni sulla santità.

“Che cosa vuol dire essere santi? Chi è chiamato ad essere santo? Spesso si è portati ancora a pensare che la santità sia una meta riservata a pochi eletti” – ha detto il Papa – “La santità, la pienezza della vita cristiana non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell’unirsi a Cristo, nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. (...) Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione sulla Chiesa, parla con chiarezza della chiamata universale alla santità, affermando che nessuno ne è escluso”.

“Una vita santa” – ha proseguito il Pontefice – “non è frutto principalmente del nostro sforzo, perché è Dio, il tre volte Santo, che ci rende santi, è l’azione del suo Spirito che ci anima dal di dentro, è la vita stessa di Cristo Risorto che ci è comunicata e che ci trasforma. (...) La santità ha dunque la sua radice ultima nella grazia battesimale, nell’essere innestati nel Mistero pasquale di Cristo, con cui ci viene comunicato il suo Spirito, la sua vita di Risorto. (...) Ma Dio rispetta sempre la nostra libertà e chiede che accettiamo questo dono e viviamo le esigenze che esso comporta, chiede che ci lasciamo trasformare dall’azione dello Spirito Santo, conformando la nostra volontà alla volontà di Dio”.

“Come può avvenire che il nostro modo di pensare e le nostre azioni diventino il pensare e l’agire di Cristo? Qual è l’anima della santità? (...) Ancora una volta, il Concilio Vaticano II ci offre un’indicazione precisa; ci dice che la santità cristiana non è altro che la carità pienamente vissuta. (...) Ma perché la carità, come un buon seme, cresca nell’anima e vi fruttifichi, ogni fedele deve ascoltare volentieri la parola di Dio e, con l'aiuto della sua grazia, compiere con le opere la sua volontà, partecipare frequentemente ai sacramenti, soprattutto all'Eucaristia e alla santa liturgia; applicarsi costantemente alla preghiera, all'abnegazione di se stesso, al servizio attivo dei fratelli e all'esercizio di ogni virtù. (...) Perciò il vero discepolo di Cristo si caratterizza per la carità sia verso Dio che verso il prossimo”.

“La Chiesa, durante l’Anno Liturgico, ci invita a fare memoria di una schiera di Santi, di coloro, cioè, che hanno vissuto pienamente la carità, hanno saputo amare e seguire Cristo nella loro vita quotidiana. Essi ci dicono che è possibile per tutti percorrere questa strada. (...) Tutti siamo chiamati alla santità: è la misura stessa della vita cristiana”.

“Vorrei invitare tutti” – ha concluso il Pontefice – “ad aprirsi all’azione dello Spirito Santo, che trasforma la nostra vita, per essere anche noi come tessere del grande mosaico di santità che Dio va creando nella storia, perché il volto di Cristo splenda nella pienezza del suo fulgore”.
AG/ VIS 20110413 (530)

VIDEOMESSAGGIO INCONTRO NAZIONALE FAMIGLIE MELBOURNE

CITTA' DEL VATICANO, 13 APR. 2011 (VIS). Al termine dell’Udienza Generale e nel corso dei saluti ai pellegrini nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato un videomessaggio ai partecipanti al Terzo Incontro Nazionale delle Famiglie in corso a Melbourne (Australia).

“Questo importante avvenimento è una occasione non soltanto di testimoniare i legami di affetto all’interno delle vostre famiglie, ma anche di approfondirli con la più vasta famiglia di Dio che è la Chiesa, così da diventare protagonisti di una nuova umanità, di una rinnovata cultura dell’amore e dell’unità, di vita e stabilità, dando gloria a Dio nostro Padre in tutte le epoche”.
AG/ VIS 20110413 (110)

DICHIARAZIONE DIRETTORE SALA STAMPA EX VESCOVO DI BRUGES

CITTA' DEL VATICANO, 13 APR. 2011 (VIS). Di seguito viene riportata la dichiarazione rilasciata ai giornalisti, nel pomeriggio di ieri, dal Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., a proposito della situazione dell’ex vescovo di Bruges (Belgio), Monsignor Roger Vangheluwe.

“Nel quadro del procedimento nei confronti di Monsignor Roger Vangheluwe, ex vescovo di Bruges, la Congregazione per la Dottrina della Fede – come già comunicato dalla Nunziatura in Belgio - ha stabilito che egli lasci il Belgio e si sottoponga a un periodo di trattamento spirituale e psicologico. In tale periodo evidentemente non gli è permesso alcun esercizio pubblico del ministero sacerdotale ed episcopale. Il trattamento psicologico è stato disposto dalla Congregazione per ottenere gli ulteriori elementi diagnostici e prognostici utili per continuare e concludere la procedura in vista della decisione definitiva, che rimane di competenza della Congregazione stessa, e da approvarsi da parte del Santo Padre. Tale decisione naturalmente terrà conto dei diversi aspetti della questione, a cominciare dalla sofferenza delle vittime e dalle esigenze della giustizia. Il procedimento è quindi tuttora in corso e la decisione presa finora dalla Congregazione è interlocutoria e non definitiva”.
OP/ VIS 20110413 (200)

PRESENTAZIONE DI “YOUCAT” CATECHISMO PER I GIOVANI

CITTA' DEL VATICANO, 13 APR. 2011 (VIS). Alle 12:30 di questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la presentazione di “Youcat”, il Catechismo della Chiesa Cattolica per i giovani che sarà distribuito ai partecipanti alla XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (Madrid 16-21 agosto 2011).

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici; il Cardinale Christoph Schönborn, O.P., Arcivescovo di Vienna (Austria); l’Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione; il Signor Bernhard Meuser, promotore e curatore di Youcat e due giovani.

Il Cardinale Rylko ha affermato che il catechismo per i giovani sarà tradotto in sei lingue e ne verranno distribuite 700.000 copie. “Si tratta di un dono del Santo Padre Benedetto XVI ai giovani partecipanti alla GMG”.

“Non è sufficiente” – ha detto il Presule riferendosi alla Giornata Mondiale della Gioventù – “far ‘sognare’ i giovani ma occorre aiutarli a crescere con radici ben salde nell’humus della Tradizione cristiana. (...) Una vera educazione alla fede dei giovani, dunque, deve cominciare proponendo Cristo alla loro libertà. È Lui la roccia sicura su cui possono costruire la loro vita!”.

“Il ‘Youcat’” – ha spiegato ancora il Cardinale Rylko – “traduce i contenuti del ‘Catechismo della Chiesa Cattolica’ con metodo rigoroso e fedele e con un linguaggio adeguato ai giovani. Esso non prescinde dal Catechismo, ma conduce ad esso; è una sorta di ‘apri-strada’ al Catechismo e al suo ‘Compendio. Il suo obiettivo è proprio quello di portare i giovani ad approfondire la conoscenza della loro fede”.

L’Arcivescovo Fisichella ha sottolineato che “Youcat” “corrisponde ad una esigenza del momento presente che deve saper presentare in un linguaggio semplice, completo e soprattutto accessibile ai giovani il patrimonio di fede che da sempre e in ogni luogo i cristiani professano”.

Infine uno dei due giovani presenti ha spiegato che il nome “Youcat” è l’abbreviazione della parola “Ju-Kat”, che corrisponde alle iniziali, in tedesco, di gioventù (Jugend) e di catechismo.
OP/ VIS 20110413 (340)
Copyright © VIS - Vatican Information Service