Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

giovedì 30 giugno 2011

VICINANZA PATRIARCATO ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI

CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2011 (VIS). Come di consueto, in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano una Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, inviata dal Patriarca Bartolomeo I, nel quadro dello scambio di visite tra la Chiesa di Roma e il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, in occasione della festa dei rispettivi Patroni.

La Delegazione che ha consegnato al Santo Padre un Messaggio del Patriarca, era composta da Sua Eminenza Emmanuel (Adamakis), Metropolita di Francia; S.E. Athenagoras (Yves Peckstadt), Vescovo di Sinope, Ausiliare del Metropolita del Belgio; Reverendo Archimandrita Maxime Pothos, Vicario Generale della Metropolia della Svizzera.

“La vostra partecipazione a questa nostra Festa, come la presenza di nostri rappresentanti a Costantinopoli per la Festa dell'Apostolo Andrea, esprime l'amicizia e l'autentica fraternità che unisce la Chiesa di Roma ed il Patriarcato Ecumenico, vincoli che sono solidamente fondati su quella fede ricevuta dalla testimonianza degli Apostoli.” – ha detto il Papa – “L'intima vicinanza spirituale che sperimentiamo ogni volta che ci incontriamo è per me motivo di profonda gioia e di gratitudine a Dio. Al tempo stesso, però, la comunione non completa che già ci unisce deve crescere fino a raggiungere la piena unità visibile”.

“Seguiamo con grande attenzione il lavoro della Commissione mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme” – ha proseguito il Pontefice – “Ad uno sguardo puramente umano, si potrebbe essere presi dall'impressione che il dialogo teologico fatichi a procedere. In realtà, il ritmo del dialogo è legato alla complessità dei temi in discussione, che esigono uno straordinario impegno di studio, di riflessione e di apertura reciproca. Siamo chiamati a continuare insieme nella carità questo cammino, invocando dallo Spirito Santo luce e ispirazione, nella certezza che egli vuole condurci al pieno compimento della volontà di Cristo: che tutti siano uno”.

“In un contesto storico di violenze, indifferenza ed egoismo, tanti uomini e donne del nostro tempo si sentono smarriti” – ha detto il Santo Padre - “È proprio con la testimonianza comune della verità del Vangelo che potremo aiutare l'uomo del nostro tempo a ritrovare la strada che lo conduce alla verità. La ricerca della verità, infatti, è sempre anche ricerca della giustizia e della pace, ed è con grande gioia che constato il grande impegno con cui Sua Santità Bartolomeo si prodiga su questi temi”.

“In unione di intenti, e ricordando il bell’esempio del mio predecessore, il Beato Giovanni Paolo II” – ha concluso Benedetto XVI – “ho voluto invitare i fratelli cristiani, gli esponenti delle altre tradizioni religiose del mondo e personalità del mondo della cultura e della scienza, a partecipare il prossimo 27 ottobre nella città di Assisi ad una Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo, che avrà come tema ‘Pellegrini nella verità, pellegrini nella pace’. Il camminare insieme sulle strade della città di San Francesco sarà il segno della volontà di continuare a percorrere la via del dialogo e della fraternità”.
AP/ VIS 20110630 (510)

60° ANNIVERSARIO ORDINAZIONE PRESBITERALE BENEDETTO XVI

CITTA' DEL VATICANO, 29 GIU. 2011 (VIS). Alle ore 9.30 di oggi, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, e nella ricorrenza del 60° anniversario della Sua Ordinazione presbiterale, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto nella Basilica Vaticana la Concelebrazione Eucaristica con 40 Arcivescovi Metropoliti ai quali ha imposto il Sacro Pallio.

"’Non iam dicam servos, sed amicos’ - "Non vi chiamo più servi ma amici" – ha ricordato il Santo Padre citando le parole di Gesù che il Cardinale Faulhaber rivolse ai nuovi sacerdoti al termine della cerimonia di Ordinazione sessanta anni fa.

“Egli mi chiama amico. (...) Mi conferisce la facoltà, che quasi mette paura, di fare ciò che solo Egli, il Figlio di Dio, può dire e fare legittimamente: Io ti perdono i tuoi peccati. (...) Egli mi affida le parole della Consacrazione nell’Eucaristia. Egli mi ritiene capace di annunciare la sua Parola, di spiegarla in modo retto e di portarla agli uomini di oggi. Egli si affida a me”.

"’Non più servi ma amici’: in questa parola è racchiuso l’intero programma di una vita sacerdotale. (...) L’amicizia che Egli mi dona può solo significare che anch’io cerchi di conoscere sempre meglio Lui; che io, nella Scrittura, nei Sacramenti, nell’incontro della preghiera, nella comunione dei Santi, nelle persone che si avvicinano a me e che Egli mi manda, cerchi di conoscere sempre di più Lui stesso. (...) Nell’amicizia la mia volontà crescendo si unisce alla sua, la sua volontà diventa la mia, e proprio così divento veramente me stesso”.

“La parola di Gesù sull’amicizia sta nel contesto del discorso sulla vite. Il Signore collega l’immagine della vite con un compito dato ai discepoli: "Vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga. (...) Il Signore ci esorta a superare i confini dell’ambiente in cui viviamo, a portare il Vangelo nel mondo degli altri, affinché pervada il tutto e così il mondo si apra per il Regno di Dio”.

“Dopo la parola sull’incamminarsi, Gesù continua: portate frutto, un frutto che rimanga! Quale frutto Egli attende da noi? Qual è il frutto che rimane? Ebbene, il frutto della vite è l’uva, dalla quale si prepara poi il vino. (...) Non è forse questa già un’immagine della vita umana, e in modo del tutto particolare della nostra vita da sacerdoti? Abbiamo bisogno del sole e della pioggia, della serenità e della difficoltà, delle fasi di purificazione e di prova come anche dei tempi di cammino gioioso con il Vangelo. Volgendo indietro lo sguardo possiamo ringraziare Dio per entrambe le cose: per le difficoltà e per le gioie, per le ore buie e per quelle felici. In entrambe riconosciamo la continua presenza del suo amore, che sempre di nuovo ci porta e ci sopporta”.

“Ora, tuttavia, dobbiamo domandarci: di che genere è il frutto che il Signore attende da noi? Il vino è immagine dell’amore: questo è il vero frutto che rimane, quello che Dio vuole da noi. (...) Nel fondo, l’essenza dell’amore, del vero frutto, corrisponde con la parola sul mettersi in cammino, sull’andare: amore significa abbandonarsi, donarsi; reca in sé il segno della croce”.

Successivamente il Papa ha rivolto: “Nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo” il suo “più cordiale saluto al Patriarca Ecumenico Bartolomeo I e alla Delegazione che ha inviato, e che ringrazio vivamente per la gradita visita nella lieta circostanza dei Santi Apostoli Patroni di Roma”.

Nel rivolgersi agli Arcivescovi Metropoliti ai quali ha imposto il Sacro Pallio il Santo Padre ha spiegato che: “Ci ricorda (...) il Pastore diventato Egli stesso Agnello, per amore nostro. (...) Ci ricorda Lui, che ha preso l’agnello, l’umanità – me – sulle sue spalle, per riportarmi a casa. Ci ricorda in questo modo che, come Pastori al suo servizio, dobbiamo anche noi portare gli altri, prendendoli, per così dire, sulle nostre spalle e portarli a Cristo. Ci ricorda che possiamo essere Pastori del suo gregge che rimane sempre suo e non diventa nostro. Infine, il pallio significa molto concretamente anche la comunione dei Pastori della Chiesa con Pietro e con i suoi successori – significa che noi dobbiamo essere Pastori per l’unità e nell’unità e che solo nell’unità di cui Pietro è simbolo guidiamo veramente verso Cristo”.

Al termine dell’omelia Benedetto XVI ha ricordato i suoi sessant’anni di ministero sacerdotale ed ha detto: “In quest’ora mi sono sentito spinto a guardare a ciò che ha caratterizzato i decenni. Mi sono sentito spinto a dire a voi – a tutti i sacerdoti e Vescovi come anche ai fedeli della Chiesa – una parola di speranza e di incoraggiamento; una parola, maturata nell’esperienza, sul fatto che il Signore è buono. Soprattutto, però, questa è un’ora di gratitudine: gratitudine al Signore per l’amicizia che mi ha donato e che vuole donare a tutti noi. Gratitudine alle persone che mi hanno formato ed accompagnato. E in tutto ciò si cela la preghiera che un giorno il Signore nella sua bontà ci accolga e ci faccia contemplare la sua gioia. Amen”.
HML/ VIS 20110630 (840)

ARCIVESCOVI METROPOLITI CHE RICEVONO IL PALLIO

CITTÀ DEL VATICANO, 29 JUN 2011 (VIS). Alle 9:30 di questa mattina, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli, Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la concelebrazione dell’Eucaristia con i 40 Arcivescovi Metropoliti ai quali ha imposto il Sacro Pallio.

1. Arcivescovo Zbignev Stankevics, di Riga (Lituania).

2. Arcivescovo Rubén Salazar Gómez, di Bogotá (Colombia).

3. Arcivescovo Antoine Ganyé Jude, di Cotonou (Benin).

4. Arcivescovo Fausto Gabriel Trávez Trávez, O.F.M., di Quito (Ecuador).

5. Arcivescovo James Peter Sartain, di Seattle (Stati Uniti d’America).

6. Arcivescovo Oscar Julio Vian Morales, S.D.B., di Guatemala (Guatemala).

7. Arcivescovo Gonzalo Restrepo Restrepo, Arcivescovo di Manizales (Colombia).

8. Arcivescovo Cesare Nosiglia, di Toríno (Italia).

9. Arcivescovo Gustavo Garcia-Siller, M.S.P.S., di San Antonio (Stati Uniti d’America).

10. Arcivescovo José Serofia Palma, di Cebú (Filippine).

11. Arcivescovo Pedro Brito Guimarães, di Palmas (Brasile).

12. Arcivescovo Juan Alberto Puiggari, di Paraná (Argentina).

13. Arcivescovo Thaddeus Cho Hwan-kil, Arzobispo di Daegu (Corea).

14. Arcivescovo Jude Thaddaeus Ruwatchi, O.F.M.Cap., di Mwanza (Tanzania).
15. Arcivescovo Jairo Jaramillo Monsalve, di Barranquilla (Colombia).

16. Arcivescovo Paul Yembuado Ouédraogo, di Bobo-Dioulasso (Burkina Faso).

17. Arcivescovo William Slattery, O.F.M., di Pretoria (Sudafrica).

18. Arcivescovo Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., di Santiago de Chile (Cile).

19. Arcivescovo Paul Stagg Coakley, di Oklahoma City (Stati Uniti d’America).

20. Arcivescovo Murilo Sabastião Ramos Krieger, di San Salvador da Bahía (Brasile).

21. Arcivescovo Marjan Turnsek, di Maribor (Slovenia).

22. Arcivescovo Rémi Joseph Gustave Sainte-Marie, M.Afr., di Lilongwe (Malawi).

23. Arcivescovo Gerard Cyprien Lacroix, di Québec (Canadá).

24. Arcivescovo José Horacio GÓMEZ, di Los Ángeles (Stati Uniti d’America).

25. Arcivescovo Thumma Bala, di Hyderabad (India).

26. Arcivescovo Augustine Obiora Akubeze, di Benin City (Nigeria).

27. Arcivescovo Vincenzo Bertolone, S.d.P., di Catanzaro-Squillace (Italia).

28. Arcivescovo Luis María Pérez De Onraita Aguirre, di Malanje (Angola).

29. Arcivescovo José Manuel Imbamba, di Saurimo (Angola).

30. Arcivescovo Jacinto Bergmann, di Pelotas (Brasile).

31. Arcivescovo. Hélio Adelar Rubert, di Santa María (Brasile).

32. Arcivescovo Pedro Ercílio Simon, de Passo Fundo (Brasile).

33. Arcivescovo Charles Henry Dufour, di Kingston in Jamaica (Giamaica).

34. Arcivescovo George Stack, di Cardiff (Galles).

35. Arcivescovo Fernando Natalio Chomali Garib, di Concepción (Cile).

36. Arcivescovo Dimas Lara Barbosa, di Campo Grande (Brasile).

37. Arcivescovo Dario de Jesús Monsalve Mejia, di Cali (Colombia).

38. Arcivescovo Pierre Marie Carré, de Montpellier (Francia).

39. Arcivescovo Sergio Da Rocha, di Brasilia (Brasile).

40. Arcivescovo Sergio Lasam Utleg, di Tuguegarao (Filippine).

Il Palio sarà consegnato nelle medesime sedi metropolitane, ai seguenti Presuli:

41. Arcivescovo Johannes Maria Trilaksyanta Pujasumarta, di Semarang (Indonesia).

42. Arcivescovo Guire Poulard, di Port-Au-Prince (Haití).

43. Arcivescovo John Barwa, S.V.D., di Cuttack-Bhubaneshwar (India).

44. Arcivescovo Lewis Zeigler, di Monrovia (Liberia).

45. Arcivescovo Pascal N'Koué, di Parakou (Benin).
OCL/ VIS 20110630 (460)

GRAZIE DEL PAPA 60° ANNIVERSARIO ORDINAZIONE SACERDOTALE

CITTA' DEL VATICANO, 29 GIU. 2011 (VIS). Al termine della Santa Messa, il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio per la recita dell’Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

“Cari fratelli e sorelle! Scusate il lungo ritardo” – ha detto il Papa prima della recita della preghiera mariana – “La Messa in onore dei Santi Pietro e Paolo è stata lunga e bella. E abbiamo pensato anche a quel bell’inno della Chiesa di Roma che comincia: ‘O Roma felix!’. Oggi nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di questa Città, cantiamo così: ‘Felice Roma, perché fosti imporporata dal prezioso sangue di così grandi Principi. Non per tua lode, ma per i loro meriti ogni bellezza superi!”.

“La testimonianza di amore e di fedeltà dei Santi Pietro e Paolo illumina i Pastori della Chiesa, per condurre gli uomini alla verità, formandoli alla fede in Cristo. San Pietro, in particolare” – ha spiegato il Pontefice – “rappresenta l’unità del collegio apostolico. Per tale motivo, durante la liturgia celebrata questa mattina nella Basilica Vaticana, ho imposto a 40 Arcivescovi Metropoliti il pallio, che manifesta la comunione con il Vescovo di Roma nella missione di guidare il popolo di Dio alla salvezza”.

“È la fede professata da Pietro a costituire il fondamento della Chiesa” – ha sottolineato il Papa – “Il primato di Pietro è predilezione divina, come lo è anche la vocazione sacerdotale: ‘Né la carne né il sangue te lo hanno rivelato – dice Gesù – ma il Padre mio che è nei cieli’. Così accade a chi decide di rispondere alla chiamata di Dio con la totalità della propria vita. Lo ricordo volentieri in questo giorno, nel quale si compie per me il sessantesimo anniversario di Ordinazione sacerdotale”.

“Grazie per la vostra presenza, per le vostre preghiere!” – ha detto Benedetto XVI rivolgendosi a tutti i fedeli – “Sono grato a voi, sono grato soprattutto al Signore per la sua chiamata e per il ministero affidatomi, e ringrazio coloro che, in questa circostanza, mi hanno manifestato la loro vicinanza e sostengono la mia missione con la preghiera, che da ogni comunità ecclesiale sale incessantemente a Dio, traducendosi in adorazione a Cristo Eucaristia per accrescere la forza e la libertà di annunciare il Vangelo”.

“In questo clima” – ha concluso Benedetto XVI – “sono lieto di salutare cordialmente la Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, presente oggi a Roma, secondo la significativa consuetudine, per venerare i Santi Pietro e Paolo e condividere con me l’auspicio dell’unità dei cristiani voluta dal Signore. Invochiamo con fiducia la Vergine Maria, Regina degli Apostoli, affinché ogni battezzato diventi sempre più una ‘pietra viva’ che costruisce il Regno di Dio”.
ANG/ VIS 20110630 (450)

LA FEDE RETTA ORIENTA LA RAGIONE AD APRIRSI AL DIVINO

CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2011 (VIS). Nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Santo Padre Benedetto XVI ha conferito per la prima volta il “Premio Ratzinger” istituito dalla “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI – al Professore Manlio Simonetti, italiano, studioso di Letteratura cristiana antica e Patrologia; al Professor Olegario González de Cardedal, spagnolo, sacerdote, docente di Teologia sistematica e al Professor Padre Maximilian Heim, tedesco, cistercense, Abate del Monastero di Heiligenkreuz in Austria e docente di Teologia fondamentale e dogmatica.

Dopo il saluto del Presidente della Fondazione, Monsignor Giuseppe Antonio Scotti, il Santo Padre ha tenuto un discorso.

“La teologia è scienza della fede, ci dice la tradizione” – ha detto il Papa – “(...) ma se il fondamento della teologia, la fede, non diviene contemporaneamente oggetto del pensiero, se la prassi è riferita solo a se stessa, oppure vive unicamente dei prestiti delle scienze umane, allora la prassi diventa vuota e priva di fondamento”.

“Nella teologia è in gioco la questione circa la verità; essa è il suo fondamento ultimo ed essenziale. Un’espressione di Tertulliano può qui farci fare un passo avanti: Cristo non ha detto: Io sono la consuetudine, ma: Io sono la verità” – ha proseguito il Santo Padre spiegando che “Christian Gnilka ha mostrato che il concetto ‘consuetudo’ può significare le religioni pagane che, secondo la loro natura, erano ‘consuetudine’: si fa ciò che si è fatto sempre; si osservano le tradizionali forme cultuali e si spera di rimanere così nel giusto rapporto con l’ambito misterioso del divino. L’aspetto rivoluzionario del cristianesimo nell’antichità fu proprio la rottura con la ‘consuetudine’ per amore della verità. Tertulliano parla qui soprattutto in base al Vangelo di san Giovanni, in cui si trova anche l’altra interpretazione fondamentale della fede cristiana, che s’esprime nella designazione di Cristo come Logos. Se Cristo è il Logos, la verità, l’uomo deve corrispondere a Lui con il suo proprio logos, con la sua ragione”.

“Da qui si capisce che la fede cristiana, per la sua stessa natura, deve suscitare la teologia, doveva interrogarsi sulla ragionevolezza della fede (...) Per quanto si presenti dunque chiara nel cristianesimo il nesso fondamentale tra Logos, verità e fede – la forma concreta di tale nesso ha suscitato e suscita sempre nuove domande. (...) San Bonaventura, nel prologo al suo ‘Commento alle Sentenze’ ha parlato di un duplice uso della ragione – di un uso che è inconciliabile con la natura della fede e di uno che invece appartiene proprio alla natura della fede”.

“Esiste” – per San Bonaventura- “la ‘violentia rationis’, il dispotismo della ragione, che si fa giudice supremo di tutto. Questo genere di uso della ragione è certamente impossibile nell’ambito della fede”, perché si vuole sottomettere Dio “ad un procedimento di prova sperimentale” – ha detto ancora il Santo Padre spiegando che nell’età moderna “La ragione sperimentale appare oggi ampiamente come l’unica forma di razionalità dichiarata scientifica. (...) Con questa impostazione sono state realizzate opere grandiose; che essa sia giusta e necessaria nell’ambito della conoscenza della natura e delle sue leggi nessuno vorrà seriamente porlo in dubbio. Esiste tuttavia un limite a tale uso della ragione: Dio non è un oggetto della sperimentazione umana. Egli è Soggetto e si manifesta soltanto nel rapporto da persona a persona: ciò fa parte dell’essenza della persona”.

“In questa prospettiva Bonaventura fa cenno ad un secondo uso della ragione, che vale per l’ambito del ‘personale’, per le grandi questioni dello stesso essere uomini. L’amore vuole conoscere meglio colui che ama. L’amore, l’amore vero, non rende ciechi, ma vedenti. Di esso fa parte proprio la sete di conoscenza, di una vera conoscenza dell’altro. Per questo, i Padri della Chiesa hanno trovato i precursori e gli antesignani del cristianesimo – al di fuori del mondo della rivelazione di Israele – non nell’ambito della religione consuetudinaria, bensì negli uomini in ricerca di Dio, nei ‘filosofi’: in persone che erano assetate di verità ed erano quindi sulla strada verso Dio. Quando non c’è questo uso della ragione, allora le grandi questioni dell’umanità cadono fuori dell’ambito della ragione e vengono lasciate all’irrazionalità. Per questo un’autentica teologia è così importante. La fede retta orienta la ragione ad aprirsi al divino, affinché essa, guidata dall’amore per la verità, possa conoscere Dio più da vicino”.
AP/ VIS 20110630 (710)

PALLIO VINCOLO DI UNITÀ CON LA SEDE DI PIETRO



CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto gli Arcivescovi Metropoliti nominati nel corso dell’ultimo anno, accompagnati dai familiari, che ieri hanno ricevuto il Sacro Pallio, nella Solennità dei Santi Pietro e San Paolo, Apostoli.

Rivolgendosi agli Arcivescovi – rappresentanti di 25 paesi - nelle diverse lingue, il Santo Padre ha sottolineato che “se il Pallio vi ricorda la particolare responsabilità nei confronti della Chiese suffraganee e il vostro speciale vincolo di unità con la Sede di Pietro, ciò che comporta che tutti voi siate accompagnati da una maggiore vicinanza nella preghiera e dalla collaborazione nel ministero a voi affidato”.
AC/ VIS 20110630 (110)

L’OSSERVATORE ROMANO COMMEMORA 150 ANNI DI FONDAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2011 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre indirizzato al Professor Giovanni Maria Vian, Direttore de “L’Osservatore Romano”, nella ricorrenza del 150° di fondazione. Il primo numero uscì il 1° luglio 1861.

Nel ricordare le fasi più significative che hanno caratterizzato il quotidiano, chiamato abitualmente “il giornale del Papa”, Benedetto XVI scrive che “in questo secolo e mezzo, ha innanzitutto dato conto del servizio reso alla verità e alla comunione cattolica da parte della Sede del Successore di Pietro”.

“In questo tempo – segnato spesso dalla mancanza di punti di riferimento e dalla rimozione di Dio dall’orizzonte di molte società, anche di antica tradizione cristiana – il quotidiano della Santa Sede si presente come un ‘giornale di idee’, come un organo di formazione e non solo di informazione. Perciò deve sapere mantenere fedelmente il compito svolto in questo secolo e mezzo, con attenzione anche all’Oriente cristiano, all’irreversibile impegno ecumenico delle diverse Chiese e Comunità ecclesiali, alla ricerca costante di amicizia e collaborazione con l’Ebraismo e con le altre religioni, al dibattito e al confronto culturale, alla voce delle donne, ai temi di bioetica che pongono questioni per tutti decisive”.
MESS/ VIS 20110630 (210)

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI LUGLIO



CITTA' DEL VATICANO, 31 MAG. L’intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di luglio è la seguente: “Perché i cristiani contribuiscano ad alleviare, specialmente nei Paesi più poveri, la sofferenza materiale e spirituale degli ammalati di Aids”.

L'intenzione Missionaria è la seguente: “Per le religiose che operano nei territori di missione, affinché siano testimoni della gioia del Vangelo e segno vivente dell’amore di Cristo”.
BXVI-INTENZIONI PREGHIERA/ VIS 20110630 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 30 GIU. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l’Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, di Minsk-Mohilev (Bielorussia), Amministratore Apostolico “ad nutum Sanctae Sedis” della Diocesi di Pinsk (superficie: 72.700; popolazione: 3.146.000; cattolici: 50.620; sacerdoti: 47; religiosi: 81), Bielorussia.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Santa Rosa (Stati Uniti d’America), presentata dal Vescovo Daniel F. Walsh, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Robert F. Vasa, finora Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Sacerdote John Sherrington, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Westminster (superficie: 3.634; popolazione: 4.726.206; cattolici: 476.647; sacerdoti: 629; religiosi: 1.465; diaconi permanenti: 10), Gran Bretagna. Il Vescovo eletto è nato a Leicester (Gran Bretagna) nel 1958 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. È stato finora Parroco della Parrocchia di “Good Shepherd” ad Arnold.
NA:RE:NEA VIS 20110630 (150)

martedì 28 giugno 2011

PRESENTAZIONE XXVI GIORNATA MONDIALE GIOVENTÙ

CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la presentazione della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Madrid (Spagna), dal 16 al 21 agosto. Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici; il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid; il Dottor Yago de la Cerva, Direttore esecutivo della GMG 2011; la Signora Elsa Vazquez Maggio, volontaria internazionale e il Signor José Antonio Martínez Fuentes, della Segreteria Generale della GMG 2011.

“Ogni GMG è un’esperienza straordinaria di una Chiesa amica dei giovani, partecipe dei loro problemi” – ha detto il Cardinale Rylko – “una Chiesa che si pone a servizio delle giovani generazioni. È un’esperienza di Chiesa universale - unica nel suo genere - che abbraccia tutto il pianeta, di una Chiesa giovane, piena di entusiasmo e slancio missionario. È un’epifania della fede cristiana che ha dimensioni veramente planetarie. E i giovani - specialmente nella nostra vecchia Europa, profondamente secolarizzata e laicista - hanno un particolare bisogno di tutto questo”.

“La Spagna accoglie generosamente la GMG per la seconda volta” – ha ricordato il Porporato – “Come non ricordare, infatti, l’indimenticabile GMG di Santiago de Compostela del lontano 1989 (...). Ed è stato proprio a Santiago de Compostela che la Giornata Mondiale della Gioventù si è strutturata così come essa è oggi: tre giorni di catechesi, la Veglia di preghiera il sabato sera e la celebrazione eucaristica di invio missionario dei giovani in chiusura. Sempre a Santiago è stata scoperta la dimensione del pellegrinaggio come elemento essenziale del cammino dei giovani del mondo sulle orme del Successore di Pietro”.

“Negli anni, poi, ogni GMG ha aggiunto qualcosa di nuovo al programma” – ha proseguito il Cardinale Rylko – “a Denver nel 1993, la Via Crucis; a Parigi nel 1997, le giornate previe nelle diocesi e il cosiddetto ‘Festival della gioventù’ (una sorta di programma culturale); a Roma nel 2000, la ‘Festa del perdono’ (300 confessionali sono stati affollati dai giovani nei pressi del Circo Massimo); a Toronto nel 2002, la ‘Fiera vocazionale’; e infine a Colonia nel 2005, l’adorazione eucaristica. Il programma che, di volta in volta, si propone ai giovani non è, dunque, statico, ma in continua evoluzione, cercando di rispondere sempre meglio ai veri bisogni spirituali dei giovani d’oggi”.

“La GMG di Madrid si annuncia come un evento particolarmente significativo anche se osserviamo le cifre” – ha detto ancora il Cardinale Rylko – “Attualmente si sono iscritti formalmente circa 400 mila giovani (...); 14 mila sacerdoti accompagnano i loro giovani; 744 i Vescovi di cui 263 Vescovi-catechisti; 250 i luoghi per le catechesi che saranno pronunciate in 30 lingue (una vera Pentecoste!); 700 mila copie di YOUCAT saranno distribuite ai giovani in 6 lingue; 24 mila volontari provenienti da vari Paesi saranno impegnati in diversi servizi; e, infine, prima di arrivare a Madrid, i giovani faranno sosta in 68 diocesi spagnole a conferma che tutta la Chiesa in Spagna è coinvolta direttamente nell’esperienza della GMG!. (...) In vari Paesi in contemporanea sono previsti dei raduni di giovani che saranno collegati tramite mondovisione oppure internet (ad esempio: in Ucraina, in Burundi, in Madagascar...)”.

“La presenza del Santo Padre costituisce il fattore fondamentale di ogni GMG” – ha sottolineato il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici che ha anche posto l’accento sul fatto che “La GMG di Madrid si svolge all’insegna della recente beatificazione di Giovanni Paolo II - fondatore delle GMG. Papa Wojtyła ritorna così tra i giovani che ha tanto amato e dai quali è stato anche molto amato, ritorna però come Beato Patrono e Protettore. Infatti, la celebrazione eucaristica di accoglienza dei giovani pellegrini, presieduta dall’Arcivescovo di Madrid il Cardinale Antonio Maria Rouco Varela, martedì 16 agosto in Plaza de Cibeles, sarà dedicata proprio al nuovo Beato”.
OP/ VIS 20110628 (640)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2011 (VIS). Il Papa ha ricevuto nella tarda mattinata di oggi, i Membri della Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, a Roma per la Solennità di San Pietro e Paolo: Sua Eminenza Emmanuel, Metropolita di Francia, Direttore dell’Ufficio della Chiesa ortodossa presso l’Unione Europea; Sua Eccellenza Athenagoras, Vescovo di Sinope, Ausiliare del Metropolita del Belgio e l’Archimandrita Maximos Pothos, Vicario Generale della Metropolia della Svizzera.
AP/ VIS 20110628 (80)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo Metropolita di Milano (superficie: 4.208; popolazione: 5.334.788; cattolici: 4.887.611; sacerdoti: 2.870; religiosi: 7.316; diaconi permanenti: 118), Italia. Finora Patriarca di Venezia (Italia), il Cardinale Scola succede al Cardinale Dionigi Tettamanzi, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato il Monsignore António Ferreira da Costa, Capo Ufficio nella Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, finora Minutante nella medesima Sezione della Segreteria di Stato.
NER:RE:NA/ VIS 20110628 (70)

AVVISO

CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2011 (VIS). Domani, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli, Patroni dell'Alma Città di Roma, giorno di vacanza in Vaticano e a Roma, il servizio del V.I.S. non sarà trasmesso. Le trasmissioni riprenderanno giovedì 30 giugno.
.../ VIS 20110628 (40)

lunedì 27 giugno 2011

ELOGIO VALORE DELLA FEDELTÀ

CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza duemila membri dell’Associazione Santi Pietro e Paolo, di cui ricorre il 40° anniversario di istituzione.

L’Associazione fu fondata per volontà di Paolo VI che, nel 1970, scioglieva i Corpi Pontifici, tra cui la Guardia Palatina d’Onore, costituita da Pio IX nel 1850, per raccogliere, nella Casa del Papa, una qualificata rappresentanza dei fedeli di Roma desiderosi di manifestare alla Sede Apostolica la propria incondizionata fedeltà. Gli appartenenti al disciolto Corpo militare furono così chiamati ad aderire ad un nuovo organismo, Associazione Santi Pietro e Paolo, il cui Statuto veniva approvato da Papa Paolo VI nel 1971.

I membri dell’Associazione, articolata nelle Sezioni: Liturgica, Culturale, Caritativa e da una Segreteria Generale, dedicano il proprio tempo a diverse iniziative di volontariato organizzato, desiderosi di rendere una particolare testimonianza di vita cristiana, di apostolato e di fedeltà alla Sede Apostolica.

Nel suo discorso Benedetto XVI ha ringraziato i membri per le iniziative caritative, in collaborazione con le Suore Figlie della Carità e per la loro collaborazione al buon ordine delle celebrazioni che hanno luogo in Vaticano. “Tali impegni” – ha detto Benedetto XVI – “richiedono una motivazione profonda, che va sempre rinnovata, grazie ad una intensa vita spirituale. Per aiutare gli altri a pregare, bisogna avere il cuore rivolto a Dio; per richiamarli al rispetto dei luoghi santi e delle cose sante, occorre avere in se stessi il senso cristiano della sacralità; per aiutare il prossimo con vero amore cristiano, dobbiamo avere un animo umile e uno sguardo di fede. Il vostro atteggiamento, spesso senza parole, costituisce un’indicazione, un esempio, un richiamo, e come tale ha anche un valore educativo”.

Benedetto XVI ha affidato l’Associazione dei Santi Pietro e Paolo alla Vergine Maria, venerata col titolo di “Virgo Fidelis”. “Oggi più che mai c’è bisogno di fedeltà!” – ha esclamato il Pontefice – “Viviamo in una società che ha smarrito questo valore. Si esalta molto l’attitudine al cambiamento, la ‘mobilità’, la ‘flessibilità’, per motivi economici e organizzativi anche legittimi. Ma la qualità di una relazione umana si vede dalla fedeltà! La Sacra Scrittura ci mostra che Dio è fedele”.

“Cari amici” – ha concluso Benedetto XVI – “vi ringrazio anche per gli auguri, e soprattutto per le preghiere, in occasione del mio 60° anniversario di Sacerdozio. Il dono che mi avete voluto offrire, una bella casula, mi ricorda che sono sempre prima di tutto Sacerdote di Cristo”.
AP/ VIS 20110627 (410)

INVIATO SPECIALE 350° ANNIVERSARIO SANTUARIO MARIANO WERL

CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica la Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 17 giugno 2011, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di München und Freising, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 350° anniversario del Santuario Mariano di Werl, Arcidiocesi di Paderborn, Germania, in programma il 2 luglio 2011.

La Missione che accompagnerà il Cardinale Inviato Speciale è composta dal Monsignore Wilhelm Hentze, Preposito del Capitolo Metropolitano e dal Monsignore Theodor Ahrens, Canonico del Capitolo Metropolitano.
BXVI-LETTERA/ VIS 20110627 (100)

PROGRAMMA DEL VIAGGIO APOSTOLICO A MADRID

CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2011 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico oggi il programma del Viaggio Apostolico di Benedetto XVI a Madrid (Spagna), in occasione della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (18-21 agosto).

Il Santo Padre partirà alle 9:30 di giovedì 18 agosto, dall’aeroporto romano di Ciampino ed atterrerà alle ore 12:00 all’Aeroporto Internazionale di Barajas, dove avrà luogo la cerimonia di benvenuto. Alle 19:15 è in programma il passaggio del Santo Padre, con alcuni giovani, della Puerta de Alcalá, nella Plaza de Independencia di Madrid. Successivamente avrà luogo la festa di accoglienza dei giovani nella Plaza de Cibeles di Madrid ed il discorso del Santo Padre.

Venerdì 19 agosto, il Papa celebrerà la Santa Messa in privato nella Cappella della Nunziatura Apostolica di Madrid. Alle 10:00 è prevista la visita di cortesia ai Reali di Spagna nel Palazzo de la Zarzuela. Alle 11:30 avrà luogo un incontro con giovani religiose nel Patio de los Reyes de El Escorial e nella mezz’ora successiva con i giovani universitari nella Basilica di San Lorenzo de El Escorial.

Dopo il pranzo con i giovani nel Salone degli Ambasciatori della Nunziatura Apostolica di Madrid, alle 17:30 è in programma un Incontro ufficiale con il Presidente del Governo, Signor José Luis Rodriguez Zapatero. Alle 19:30 il Papa presiederà la Via Crucis con i giovani nella Plaza de Cibeles.

Alle 9:00 di sabato 20 agosto, Benedetto XVI confesserà alcuni giovani della GMG nei Jardines del Buen Retíro di Madrid. Alla 10:00 il Papa celebrerà la Santa Messa con i Seminaristi nella Cattedrale di Santa María la Real de la Almudena di Madrid. Alle 17:00, presso la Nunziatura Apostolica di Madrid avrà luogo un Incontro con i Comitati organizzatori della XXVI GMG. Alle 19:40 Benedetto XVI compirà una visita alla Fundación Istituto San José. Alle 20:30 Benedetto XVI presiederà la Veglia di Preghiera con i giovani nell’aeroporto Cuatro Vientos di Madrid.

Alle 9:30 di domenica 21 agosto, Benedetto XVI presiederà la Santa Messa per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù nell’Aeroporto Cuatro Vientos di Madrid e successivamente reciterà l’Angelus Domini. Alle 12:45 si svolgerà il pranzo con i Cardinali di Spagna e con il Seguito Papale presso la sede della Nunziatura Apostolica.

Prima di congedarsi, alle 17:00, dalla Nunziatura Apostolica, Benedetto XVI incontrerà i volontari della XXVI GMG nel Padiglione 9 della nuova Fiera di Madrid-IFEMA. Alle 18:30, avrà luogo la cerimonia di congedo nell’Aeroporto Internazionale di Madrid Barajas ed alle 19:00 il Papa ripartirà dall’Aeroporto Internazionale Barajas di Madrid per Roma, dove l’arrivo è previsto alle 21:30.
PV-SPAGNA/ VIS 20110627 (440)

DALLE CHIESE ORIENTALI

CITTA' DEL VATICANO, 25 GIU. 2011 (VIS). Il Patriarca di Antiochia dei Maroniti, Sua Beatitudine Béchara Pierre Raï, con il consenso del Sinodo della Chiesa Maronita, dopo aver informato la Sede Apostolica, ha trasferito a norma del canone 85, paragrafo 2, del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, l’Arcivescovo Paul Nabil El-Sayah, al presente Arcivescovo di Haïfa dei Maroniti ed Esarca Patriarcale di Gerusalemme, Palestina e Giordania a Vescovo della Curia Patriarcale. Il Santo Padre ha conservato al Presule il titolo di Arcivescovo “ad personam” . L’Arcivescovo Nabil El-Sayah è nato nel 1939 a Aïn El-Kharroubeh, nell’Arcieparchia di Antélias dei Maroniti ed è stato ordinato sacerdote nel 1967. Nel 2010, è stato incaricato di condurre una Visita Apostolica dell’Ordine Libanese Maronita. Il 6 giugno 2011 è stato trasferito a Vescovo di Curia dal Sinodo Maronita.
NA/ VIS 20110627 (140)

EUCARISTIA TESORO PIÙ PREZIOSO DELLA CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 26 GIU. 2011 (VIS). Nell’Angelus di questa domenica Benedetto XVI si è soffermato sulla Solennità del Corpus Domini, “la festa dell’Eucaristia”, che si celebra oggi in tanti paesi e che “costituisce il tesoro più prezioso della Chiesa”.

“L’Eucaristia” – ha detto Benedetto XVI – “è come il cuore pulsante che dà vita a tutto il corpo mistico della Chiesa: un organismo sociale tutto basato sul legame spirituale ma concreto con Cristo. (...) Senza l’Eucaristia la Chiesa semplicemente non esisterebbe. È l’Eucaristia, infatti, che fa di una comunità umana un mistero di comunione, capace di portare Dio al mondo e il mondo a Dio. Lo Spirito Santo, che trasforma il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Cristo, trasforma anche quanti lo ricevono con fede in membra del corpo di Cristo, così che la Chiesa è realmente sacramento di unità degli uomini con Dio e tra di loro”.

“In una cultura sempre più individualistica, quale è quella in cui siamo immersi nelle società occidentali, e che tende a diffondersi in tutto il mondo, l’Eucaristia costituisce una sorta di ‘antidoto’, che opera nelle menti e nei cuori dei credenti e continuamente semina in essi la logica della comunione, del servizio, della condivisione, insomma, la logica del Vangelo. I primi cristiani, a Gerusalemme, erano un segno evidente di questo nuovo stile di vita, perché vivevano in fraternità e mettevano in comune i loro beni, affinché nessuno fosse indigente, (...) E anche nelle generazioni seguenti, attraverso i secoli, la Chiesa, malgrado i limiti e gli errori umani, ha continuato ad essere nel mondo una forza di comunione. Pensiamo specialmente ai periodi più difficili, di prova: che cosa ha significato, ad esempio, per i Paesi sottoposti a regimi totalitari, la possibilità di ritrovarsi alla Messa Domenicale! Come dicevano gli antichi martiri di Abitene: ‘Sine Dominico non possumus’ – senza il ‘Dominicum’, cioè senza l’Eucaristia domenicale non possiamo vivere. Ma il vuoto prodotto dalla falsa libertà può essere altrettanto pericoloso, e allora la comunione con il Corpo di Cristo è farmaco dell’intelligenza e della volontà, per ritrovare il gusto della verità e del bene comune”.

Dopo l’Angelus il Santo Padre ha annunciato la proclamazione di alcuni nuovi Beati ed ha detto: “Ieri a Lübeck, sono stati beatificati Johannes Prassek, Eduard Müller ed Hermann Lange, che furono uccisi dai nazisti nel 1943 ad Hamburg. Oggi, a Milano, è la volta di Don Serafino Morazzone, parroco esemplare nel Lecchese tra XVIII e XIX secolo; di Padre Clemente Vismara, eroico missionario del PIME in Birmania; e di Enrichetta Alfieri, Suora della Carità, detta ‘angelo’ del carcere milanese di San Vittore”.

“In questa domenica che precede la solennità dei Santi Pietro e Paolo” – ha detto ancora il Pontefice – “si celebra in Italia la Giornata per la carità del Papa. Desidero ringraziare vivamente tutti coloro che, con la preghiera e con le offerte, danno il loro appoggio al mio ministero apostolico e di carità. Grazie! Il Signore vi ricompensi!”.

“Il mio saluto va a tutti i Polacchi” – ha detto infine Benedetto XVI – “e, in modo particolare, all'Episcopato polacco e ai fedeli, partecipanti alla celebrazione del Giubileo del 600° anniversario della consacrazione della Cattedrale di Włocławek”.
ANG/ VIS 20110627 (530)

PROMULGAZIONE DECRETI CONGREGAZIONE CAUSE DEI SANTI

CITTA' DEL VATICANO, 27 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza privata il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e nel corso dell'Udienza ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

MIRACOLI

- Venerabile Servo di Dio Mariano Arciero, Sacerdote Diocesano; italiano, (1707-1788);
- Venerabile Servo di Dio Giovanni Giuseppe Lataste (al secolo: Alcide Vitale), Sacerdote professo dell'Ordine dei Frati Predicatori e Fondatore delle Suore del Terz'Ordine di San Domenico a Betania; francese, (1832-1869);

- Venerabile Serva di Dio Maria Agnese Teresa del Santissimo Sacramento (al secolo: Emanuela di Gesù Arias Espinosa), Fondatrice delle Congregazioni delle Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento e dei Missionari di Cristo per la Chiesa Universale; messicana (1904-1981);

- Venerabile Serva di Dio Ildegarda Burjan, Laica, Madre di famiglia e Fondatrice della Società delle Suore della Caritas Socialis; tedesca, (1883-1933);

MARTIRIO

- Servo di Dio Salvio Huix Miralpeix, Vescovo di Lleida; spagnolo, nato nel 1877 e ucciso in odio alla Fede a Lleida (Spagna) il 5 agosto 1936;

- Servo di Dio Carlo Lampert, Sacerdote Diocesano e Pro-Vicario dell'Amministrazione Apostolica di Innsbruck Feldkirch; austriaco, nato nel 1894 e ucciso in odio alla Fede nel campo di concentramento di Halle sul Saale (Germania) il 13 novembre 1944;

- Serve di Dio Giuseppa Martínez Pérez, della Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli, e 12 Compagne, uccise in odio alla Fede in diversi luoghi entro i confini della Diocesi di Valencia (Spagna) tra il 19 agosto ed il 9 dicembre del 1936.

VIRTÙ EROICHE

- Beato Giovanni Marinoni (al secolo: Francesco), Sacerdote professo dell'Ordine dei Chierici Regolari Teatini; italiano (1490-1562);

- Servo di Dio Giuseppe Maria García Lahiguera, Arcivescovo di Valencia e Fondatore della Congregazione delle Suore Oblate di Cristo Sacerdote; spagnolo, (1903-1989);

- Servo di Dio Matteo Kadalikattil, Sacerdote Diocesano e Fondatore della Congregazione delle Suore del Sacro Cuore di Gesù per le Donne; indiano, (1872-1935);

- Servo di Dio Raffaele Dimiccoli, Sacerdote Diocesano; italiano, (1887-1956);

- Serva di Dio Sofia Czeska-Maciejowska, Fondatrice della Congregazione delle Vergine della Presentazione della Beata Vergine Maria; polacca, (1584-1650);

- Serva di Dio Maria Giuseppina Benvenuti (al secolo: Zeinab Alif), Monaca professa dell'Ordine di Santa Chiara; sudanese, nata tra gli anni 1845 e 1846 e morta nel 1926;

- Serva di Dio Laura Meozzi, Suora professa dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice; italiana 1873-1951;
- Serva di Dio Luigia (Gina) Tincani, Fondatrice dell'Unione di Santa Caterina da Siena delle Missionarie della Scuola; italiana, (1889-1976).
CCS/ VIS 20110627 (440)

PRESENTATO NUOVO PORTALE MULTIMEDIALE VATICANO NEWS.VA

CITTA' DEL VATICANO, 27 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo un incontro informativo relativo alla presentazione del nuovo portale vaticano “news.va”, che sarà presentato dal Santo Padre il 28 giugno, vigilia della Solennità dei Santi Pietro e Paolo.

Alla presentazione sono intervenuti: l’Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede; il Dottor Giovanni Maria Vian, Direttore dell’Osservatore Romano; il Dottor Gustavo Entrala, fondatore e Direttore dell’Agenzia di Pubblicità “101” e il Dottor Thaddeus Milton Jones, Officiale del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.

“È con vivo piacere che oggi il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali” – ha detto l’Arcivescovo Celli – “portando a compimento l’incarico affidatogli dalla Segreteria di Stato, presenta a voi, in anteprima, il nuovo portale multimediale news.va, che sarà online il 29 giugno prossimo, festività dei Santi Pietro e Paolo”.

“È nostro desiderio” – ha proseguito l’Arcivescovo Celli – che il news.va “sia un omaggio e molto di più, l’espressione della nostra fedeltà e dedizione al Santo Padre, in occasione del 60° anniversario della Sua ordinazione sacerdotale”.

“Da questo 29 giugno, sarà possibile trovare su news.va le principali notizie stampate o messe in onda dagli altri media vaticani. Si tratta, quindi, di un portale multimediale che permetterà al visitatore di accedere immediatamente alle principali notizie, sia stampate che in via radiofonica tramite i vari programmi della Radio Vaticana, o in immagine con i filmati del Centro Televisivo Vaticano”.

“Le notizie riguarderanno le attività o gli interventi magisteriali del Santo Padre, le prese di posizione dei Dicasteri della Santa Sede, così come i più importanti avvenimenti del mondo o situazioni legate alle varie chiese particolari”.

“Il portale, almeno per i primi mesi” – ha proseguito l’Arcivescovo Celli – “sarà solo in due lingue: italiano e inglese. Dopo l’estate avremo un primo restyling del sito e l’apertura del sito in almeno un’altra lingua, forse in spagnolo. Si vedrà, perché è nostro desiderio che sia online anche in francese e portoghese”.

“Quale il rapporto con gli altri media vaticani? (...) Il portale non ha una sua specifica linea editoriale: si rifà semplicemente a quanto già scrive o comunica il quotidiano L’Osservatore Romano e la Radio Vaticana o le altre fonti vaticane di informazione. Tutti i media conserveranno la loro autonomia ed identità che risulteranno evidenti dalla presentazione delle principali notizie da loro fornite sul portale”.

“Il sito vatican.va” – ha informato l’Arcivescovo Celli – “non scomparirà, ma conserverà intatta, anzi potenziata, la missione affidatagli di porre online il Magistero – nelle sue varie forme – del Santo Padre. Sin dall’inizio è stato un sito documentale e tale resterà ed opererà in piena sintonia con il nuovo portale”.

“Una parola di ringraziamento al Dottor Thaddeus Jones “ – ha detto il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali – “che è stato di prezioso aiuto come coordinatore, paziente e laborioso, di tutte le attività che hanno portato alla felice conclusione di un processo lungo e non semplice”.

“È mio dovere dire un grazie sentito anche al Dottor Gustavo Entrala, Direttore di 101” – ha detto infine l’Arcivescovo Celli – “che ha curato tutto l’aspetto tecnico e grafico di questa iniziativa”.
OP/ VIS 20110627 (520)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 27 GIU. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

- Il Cardinale Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, Arcivescovo di Colombo (Sri Lanka).

- Il Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo emerito di Santiago de Chile (Cile).

- Il Cardinale Roger Etchégaray, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e del Pontificio Consiglio “Cor Unum”.

Sabato 25 giugno il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sua Altezza eminentissima Fra’ Matthew Festing, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta e Seguito.

- L’Arcivescovo Giuseppe Pinto, Nunzio Apostolico nelle Filippine.

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/ VIS 20110627 (60)

venerdì 24 giugno 2011

COSTRUZIONE DI UNA SOCIETÀ SOLIDALE, GIUSTA, FRATERNA

CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU. 2011 (VIS). Alle 19:00 di oggi, Solennità del Corpus Domini, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano ed al termine ha presieduto la Processione Eucaristica che, percorrendo Via Merulana, si è conclusa a Santa Maria Maggiore.

“Il Santissimo Sacramento” – ha ricordato il Papa nell’omelia – “viene portato in processione per le vie delle città e dei villaggi, per manifestare che Cristo risorto cammina in mezzo a noi e ci guida verso il Regno dei cieli. Quello che Gesù ci ha donato nell’intimità del Cenacolo, oggi lo manifestiamo apertamente, perché l’amore di Cristo non è riservato ad alcuni, ma è destinato a tutti”.

“Mentre dunque il cibo corporale viene assimilato dal nostro organismo e contribuisce al suo sostentamento, nel caso dell’Eucaristia si tratta di un Pane differente: non siamo noi ad assimilarlo, ma esso ci assimila a sé, così che diventiamo conformi a Gesù Cristo, membra del suo corpo, una cosa sola con Lui. Questo passaggio è decisivo. Infatti, proprio perché è Cristo che, nella comunione eucaristica, ci trasforma in Sé, la nostra individualità, in questo incontro, viene aperta, liberata dal suo egocentrismo e inserita nella Persona di Gesù, che a sua volta è immersa nella comunione trinitaria”.

“Così l’Eucaristia” – ha proseguito il Pontefice – “mentre ci unisce a Cristo, ci apre anche agli altri, ci rende membra gli uni degli altri: non siamo più divisi, ma una cosa sola in Lui. La comunione eucaristica mi unisce alla persona che ho accanto, e con la quale forse non ho nemmeno un buon rapporto, ma anche ai fratelli lontani, in ogni parte del mondo”.

“Chi riconosce Gesù nell’Ostia santa, lo riconosce nel fratello che soffre, che ha fame e ha sete, che è forestiero, ignudo, malato, carcerato” – ha sottolineato il Pontefice – “ed è attento ad ogni persona, si impegna, in modo concreto, per tutti coloro che sono in necessità. Dal dono di amore di Cristo proviene pertanto la nostra speciale responsabilità di cristiani nella costruzione di una società solidale, giusta, fraterna. Specialmente nel nostro tempo, in cui la globalizzazione ci rende sempre più dipendenti gli uni dagli altri, il Cristianesimo può e deve far sì che questa unità non si costruisca senza Dio, cioè senza il vero Amore, il che darebbe spazio alla confusione, all’individualismo, alla sopraffazione di tutti contro tutti”.

“Il Vangelo mira da sempre all’unità della famiglia umana, un’unità non imposta dall’alto, né da interessi ideologici o economici, bensì a partire dal senso di responsabilità gli uni verso gli altri, perché ci riconosciamo membra di uno stesso corpo, del corpo di Cristo, perché abbiamo imparato e impariamo costantemente dal Sacramento dell’Altare che la condivisione, l’amore è la via della vera giustizia”.

“Senza illusioni, senza utopie ideologiche” – ha concluso il Pontefice – “noi camminiamo per le strade del mondo, portando dentro di noi il Corpo del Signore, come la Vergine Maria nel mistero della Visitazione. Con l’umiltà di saperci semplici chicchi di grano, custodiamo la ferma certezza che l’amore di Dio, incarnato in Cristo, è più forte del male, della violenza e della morte. Sappiamo che Dio prepara per tutti gli uomini cieli nuovi e terra nuova, in cui regnano la pace e la giustizia – e nella fede intravediamo il mondo nuovo, che è la nostra vera patria”.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Papa ha presieduto la Processione Eucaristica diretta alla Basilica di Santa Maria Maggiore, seguita da migliaia di fedeli che hanno recitato preghiere e intonato canti nell’accompagnare il Santissimo Sacramento, custodito in una autovettura scoperta e davanti al Quale era inginocchiato il Papa.
HML/ VIS 20110624 (620)

ROACO: CRISTIANI “CONCITTADINI” E NON “STRANIERI” IN ORIENTE

CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i Partecipanti all’Assemblea annuale della Riunione delle Opere Aiuto Chiese Orientali (ROACO).

Nel ricordare la celebrazione ieri della Solennità del Corpo e Sangue del Signore, il Santo Padre ha detto che “La Processione Eucaristica, che ho presieduto dalla Cattedrale Lateranense fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, reca sempre un appello all’amata Città di Roma e all’intera Comunità cattolica di rimanere e camminare sulle vie non facili della storia, tra le grandi povertà spirituali e materiali del mondo, per offrire la carità di Cristo e della Chiesa, che scaturisce dal Mistero Pasquale, mistero di amore, di dono totale che genera vita”.

“Non dimenticate mai la dimensione eucaristica del vostro obiettivo per mantenervi costantemente nel movimento della carità ecclesiale, che desidera raggiungere in particolare la Terra Santa ma anche il Medio Oriente nel suo complesso, e sostenere la presenza cristiana. Vi chiedo di fare tutto il possibile – interessando le autorità pubbliche con le quali siete in contatto a livello internazionale – perché in Oriente, dove sono nati i pastori e i fedeli di Cristo, i cristiani possano vivere non come ‘stranieri’ ma come ‘concittadini’ che testimoniano Gesù Cristo, come hanno testimoniato prima di loro i santi del passato, figli anch’essi delle Chiese Orientali. L’Oriente è a giusto titolo la loro patria terrena, dove essi sono chiamati anche oggi a promuovere, senza distinzioni, il bene di tutti, con la loro fede. Uguale dignità e una reale libertà devono essere riconosciute ad ogni persona che professa tale fede, permettendo così una più proficua collaborazione ecumenica e interreligiosa”.

“Vi ringrazio per le vostre riflessioni sui cambiamenti che stanno avendo luogo nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, fonte di ansietà nel mondo. Grazie alle comunicazioni ricevute in questo periodo dal Cardinale Patriarca Copto-Cattolico e dal Patriarca Maronita, dal Rappresentante Pontificio in Gerusalemme e dalla Custodia Francescana di Terra Santa, la Congregazione per le Chiese Orientali e le Agenzie sono in grado di valutare la reale situazione e le conseguenze per la Chiesa e per le popolazioni di quella regione, così importante per la pace e la stabilità internazionale. Il Papa desidera esprimere la sua vicinanza, anche attraverso di voi, a coloro che soffrono e a coloro che disperatamente tentano di fuggire, accrescendo così il flusso migratorio che spesso rimane senza speranza. Prego che imminente sia la necessaria assistenza di emergenza, ma soprattutto prego che sia messa in atto ogni possibile forma di mediazione, così che si ponga fine alla violenza e si ristabilisca ovunque l’armonia sociale e la coesistenza pacifica, nel rispetto dei diritti dei singoli e delle comunità”.

Successivamente, esprimendosi in lingua tedesca, il Papa ha ricordato l’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente, tenutasi in Vaticano l’ottobre scorso, che ha reso possibile percepire “nuovi segni nell’epoca attuale”. “Ciò nonostante poco tempo dopo, nella Cattedrale siro-cattolica di Baghdad, persone indifese rimanevano vittime di un atto di violenza insensato (...) seguito nei mesi successivi da altri incidenti simili”. L’auspicio del Papa è che le sofferenze di tante persone si tramutino in frutti copiosi e proficui per la fede di queste popolazioni.

Infine Benedetto XVI ha ringraziato tutti per le preghiere e gli auguri nel 60° anniversario della sua Ordinazione sacerdotale che ricorre il prossimo 29 giugno, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli.
AP/ VIS 20110624 (570)

PRESIDENTE DEL GOVERNO DEL MONTENEGRO DAL PAPA


CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2011 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, la Sala Stampa ha emesso un Comunicato relativo all’udienza del Santo Padre al Presidente del Governo del Montenegro, Signor Igor Lukšić,

“Stamani, venerdì 24 giugno 2011, il Santo Padre ha ricevuto Sua Eccellenza il Signor Igor Lukšić, Presidente del Governo del Montenegro, che, successivamente, ha incontrato Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati”.

“Al centro dei cordiali colloqui c’è stato l’Accordo di Base fra la Santa Sede e il Montenegro, che è stato firmato dal Cardinale Segretario di Stato e dal Presidente del Governo al termine del loro incontro. Accordo riguarda, in particolare, il riconoscimento della personalità giuridica pubblica della Chiesa cattolica e delle sue principali istituzioni nell’ambito della società civile e suggella le ottime relazioni tra la Santa Sede e il Montenegro, stabilitesi fin dall’inizio dell’indipendenza del Paese”.

“Nel corso delle conversazioni fra il Cardinale Bertone e il Signor Lukšić, c’è stato anche un fruttuoso scambio di opinioni su alcuni temi di attualità internazionale, nella prospettiva dell’integrazione europea ed euro-atlantica, soffermandosi sull’impegno del Governo montenegrino per promuovere la pace e l’equilibro fra le popolazioni e le confessioni religiose presenti nel Paese. Inoltre, è stata confermata la volontà di proseguire il dialogo costruttivo sui temi di interesse comune per la Chiesa e per lo Stato”.
OP/ VIS 20110624 (210)

ACCORDO SANTA SEDE – MONTENEGRO

CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2011 (VIS). Un Comunicato reso pubblico oggi, rende noto che questa mattina nel Palazzo Apostolico in Vaticano, è stato firmato un Accordo di Base tra la Santa Sede e il Montenegro, con cui vengono confermati principi e definite disposizioni circa questioni di interesse comune.

Per la Santa Sede ha firmato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, e per il Montenegro il Signor Igor Luksic, Presidente del Governo di Montenegro.

“L’Accordo, prendendo atto dell’indipendenza e autonomia della Chiesa e dello Stato e dello loro disponibilità alla mutua collaborazione, fissa il quadro giuridico dei reciproci rapporti. In particolare, vengono regolate la posizione giuridica della Chiesa cattolica nell’ambito civile, la libertà e indipendenza nell’attività apostolica e nella regolazione delle materie di competenza specifica e la libertà di culto e di azione nei campi culturale, educativo, pastorale e caritativo. Il testo riguarda, inoltre, la gestione dei Seminari, come anche l’assistenza spirituale alle Forze Armate, nelle prigioni e negli ospedali. L’Accordo entrerà in vigore con lo scambio degli strumenti di ratifica”.
OP/ VIS 20110624 (180)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza l’Arcivescovo Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
AP/ VIS 20110624 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Jean-Luc Brunin, Vescovo di Le Havre (superficie: 1.902; popolazione: 411.132; cattolici: 308.502; sacerdoti: 70; religiosi: 97; diaconi permanenti: 18), Francia. Finora Vescovo di Ajaccio (Francia), succede al Vescovo Michel Guyard, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato il Monsignor Giovanni Tani, Arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (superficie: 781; popolazione: 54.900; cattolici: 50.500; sacerdoti: 68; religiosi: 118; diaconi permanenti: 1), Italia. L’Arcivescovo eletto è nato a Sogliano al Rubicone (Italia) nel 1947 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Finora Rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, succede all’Arcivescovo Francesco Marinelli, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato l’Arciprete Raphaël Minassian, Ordinario per gli Armeni Cattolici dell’Europa Orientale, con il titolo di Arcivescovo “ad personam”. L’Arcivescovo eletto, finora Esarca Patriarcale di Gerusalemme ed Amman per gli Armeni, è nato a Beirut (Libano) nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973.
NER:RE/ VIS 20110624 (190)

mercoledì 22 giugno 2011

LIBRO DEI SALMI: LIBRO DI PREGHIERA PER ECCELLENZA

CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2011 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell’Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di 10.000 persone, al “’libro di preghiera’ per eccellenza, il libro dei ‘Salmi’”.

Nel Salterio, una raccolta di centocinquanta Salmi dell’Antico Testamento, “trova espressione tutta l’esperienza umana” - ha detto il Papa – “Tutta la realtà del credente confluisce in quelle preghiere, che il popolo di Israele prima e la Chiesa poi hanno assunto come mediazione privilegiata del rapporto con l’unico Dio e risposta adeguata al suo rivelarsi nella storia”.

Nonostante la molteplicità espressiva dei Salmi, “possono essere identificati due grandi ambiti che sintetizzano la preghiera del Salterio” – ha spiegato il Pontefice – “la supplica, connessa al lamento, e la lode, due dimensioni correlate e quasi inscindibili. Perché la supplica è animata dalla certezza che Dio risponderà, e questo apre alla lode e al rendimento di grazie; e la lode e il ringraziamento scaturiscono dall’esperienza di una salvezza ricevuta, che suppone un bisogno di aiuto che la supplica esprime. (...) In tal modo, nella preghiera dei Salmi, supplica e lode si intrecciano e si fondono in un unico canto che celebra la grazia eterna del Signore che si china sulla nostra fragilità”.

“I Salmi, (...), insegnano a pregare. In essi, la Parola di Dio diventa parola di preghiera (...). Chi prega i Salmi parla a Dio con le parole stesse di Dio, rivolgendosi a Lui con le parole che Egli stesso ci insegna. (...) E, attraverso quelle parole, sarà possibile anche conoscere ed accogliere i criteri del suo agire, e avvicinarsi al mistero dei suoi pensieri e delle sue vie, così da crescere sempre più nella fede e nell’amore”.

“Insegnandoci a pregare, i Salmi ci insegnano che anche nella desolazione, anche nel dolore, la presenza di Dio è fonte di meraviglia e di consolazione; si può piangere, supplicare, intercedere (...), ma nella consapevolezza che stiamo camminando verso la luce, dove la lode potrà essere definitiva”.

“Altrettanto importanti e significativi sono il modo e la frequenza con cui le parole dei Salmi vengono riprese dal Nuovo Testamento, assumendo e sottolineando quel valore profetico suggerito dal collegamento del Salterio con la figura messianica di Davide. Nel Signore Gesù, che nella sua vita terrena ha pregato con i Salmi, essi trovano il loro definitivo compimento e svelano il loro senso più pieno e profondo. Le preghiere del Salterio, con cui si parla a Dio, ci parlano di Lui, ci parlano del Figlio, immagine del Dio invisibile, che ci rivela compiutamente il Volto del Padre. Il cristiano, dunque, pregando i Salmi, prega il Padre in Cristo e con Cristo, assumendo quei canti in una prospettiva nuova, che ha nel mistero pasquale la sua ultima chiave interpretativa”.

Al termine dell’Udienza, nei saluti rivolti ai vari gruppi, il Papa ha ricordato che domani è la festa del “Corpus Domini” ed ha invitato i fedeli di Roma e i pellegrini a partecipare, alle 19:00, alla Santa Messa in San Giovanni in Laterano e alla processione che percorrendo Via Merulana si conclude a Santa Maria Maggiore. “Invito i fedeli di Roma” – ha detto il Papa – “e i pellegrini ad unirsi in questo atto di profonda fede verso l’Eucaristia, che costituisce il più prezioso tesoro della Chiesa e dell’umanità”.
AG/ VIS 20110622 (560)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyc (Ucraina), Membro della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Il Vescovo Daniel Kozelinski Netto, Amministratore Apostolico “sede vacante” dell’Eparchia di Santa Maria del Patrocinio in Buenos Aires degli Ucraini (cattolici:160.000; sacerdoti: 17; religiosi: 95; diaconi permanenti: 1), Argentina, al presente Ausiliare dell’Eparchia di São João Batista in Curitiba degli Ucraini (Brasile).
NA:NER/ VIS 20110622 (80)

AVVISO

CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU. 2011 (VIS). Come precedentemente annunciato, domani, festa del ‘Corpus Domini’ e giorno di vacanza in Vaticano, il servizio del V.I.S. non sarà trasmesso. Le trasmissioni riprenderanno venerdì 24 giugno.
.../ VIS 20110622 (40)

martedì 21 giugno 2011

IL PAPA CHIUDERÀ XXV CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la presentazione del XXV Congresso Eucaristico Italiano, in programma ad Ancona dal 3 all’11 settembre, sul tema: “”Signore da chi andremo? L’Eucaristia per la vita quotidiana”.

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti l’Arcivescovo Edoardo Menichelli, di Ancona-Osimo; il Dottor Vittorio Sozzi, Responsabile del Servizio Nazionale per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI); il Dottor Giovanni Morello, Presidente del Comitato Scientifico delle Mostre del Congresso e Don Ivan Maffeis, Vice Direttore dell’Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali della CEI.

Il Santo Padre Benedetto XVI si recherà in Visita Pastorale ad Ancona domenica 11 settembre, e, alle 10:00, presso il Cantiere Navale della città, presiederà la Concelebrazione Eucaristica a conclusione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Nel pomeriggio è in programma un Incontro con le Famiglie e con i Sacerdoti nella Cattedrale di San Ciriaco ed infine un Incontro con i Giovani Fidanzati nella Piazza Plebiscito.

Il Dottor Sozzi ha spiegato che le Giornate del Congresso saranno dedicate a cinque ambiti: affettività, fragilità, lavoro e festa, tradizione, cittadinanza. “La celebrazione del Congresso Eucaristico Nazionale” – ha detto – “può essere vissuta come un’importante opportunità per riaffermare pubblicamente la fede nell’Eucaristia, Sacramento di salvezza e di comunione”.

Nell’ambito del XXV Congresso Eucaristico Nazionale si svolgeranno una serie di eventi culturali fra i quali la Mostra “Alla Mensa del Signore”, Capolavori dell'arte europea da Raffaello a Tiepolo (Ancona, Mole Vanvitelliana, 2 settembre 2011-8 gennaio 2012).

La mostra, a cura del Ministero dei Beni Culturali e dei Musei Vaticani, ospiterà una serie di capolavori dell’arte italiana ed europea dal Quattrocento all’Ottocento, sul tema dell’Ultima Cena, nell’interpretazione degli artisti che vi hanno voluto raffigurare due momenti distinti, quali l’Istituzione dell’Eucaristia e la Comunione degli Apostoli. Per rendere ancora più preziosa l’esposizione è stata prevista un’apposita sezione di oreficerie sacre, di ambito marchigiano, scelte soprattutto tra i doni significativi fatti dai Pontefici, nel corso dei secoli, alle varie chiese della Regione.

Una seconda Mostra che fa da cornice alla serie di iniziative collegate al Congresso è quella intitolata “Segni dell’Eucaristia”, organizzata grazie alla collaborazione delle Diocesi marchigiane. Le mostre didattico illustrative sono basate sulla premessa che la chiesa, sia che si tratti di una grande basilica che di una semplice cappella rurale, è innanzitutto il luogo di celebrazione della Messa, la cui liturgia è strutturata intorno al Sacramento principale: l’Eucaristia. Lo svolgimento di tale rito liturgico richiede un complesso di apparati: mobili, oggetti, tessuti, connessi con l’altare e l’Eucaristia. (...) Raccontare e descrivere tutti gli “oggetti”, che siano espressione della religiosità popolare come della magnificenza della Chiesa e del loro rapporto con il territorio: edifici di culto, dipinti, oggetti, tessuti, vesti liturgiche, è il filo rosso che unisce tutte queste mostre.

“’Oggi devo fermarmi a casa tua’. L’Eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile”, è il titolo di una terza mostra documentaria itinerante che partendo dal celebre episodio di Zaccheo, illustra la radicale necessità che l’uomo ha dell’Eucaristia.
OP/ VIS 20110621 (510)

lunedì 20 giugno 2011

SVILUPPARE PREZIOSO DEPOSITO FEDE IN UN MOMENTO TRA I PIÙ DECISIVI DELLA STORIA

CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI è partito in elicottero dall’aeroporto di Ciampino (Roma) diretto alla Repubblica di San Marino, per la Visita Pastorale alla Diocesi di San Marino-Montefeltro. Alle 10:00, nello Stadio di Serravalle, il Papa ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica.

“Celebriamo oggi la festa della Santissima Trinità” – ha detto il Papa nell’omelia – “Dio Padre e Figlio e Spirito Santo, festa di Dio, del centro della nostra fede. (...) Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono uno, perché amore e l’amore è la forza vivificante assoluta, l’unità creata dall’amore è più unità di un’unità puramente fisica”.

“La fede nel Dio trinitario” – ha proseguito il Pontefice – “ha caratterizzato anche questa Chiesa di San Marino-Montefeltro, nel corso della sua storia antica e gloriosa. L’evangelizzazione di questa terra è attribuita ai Santi scalpellini Marino e Leone, i quali alla metà del III secolo dopo Cristo sarebbero approdati a Rimini dalla Dalmazia. (...) Marino e Leone portarono nel contesto di questa realtà locale, con la fede nel Dio rivelatosi in Gesù Cristo, prospettive e valori nuovi, determinando la nascita di una cultura e di una civiltà incentrate sulla persona umana, immagine di Dio e perciò portatore di diritti precedenti ogni legislazione umana”.

“Accanto alla fede, occorre poi ricordare l’assoluta fedeltà al Vescovo di Roma, al quale questa Chiesa ha sempre guardato con devozione ed affetto; come pure l’attenzione dimostrata verso la grande tradizione della Chiesa orientale e la profonda devozione verso la Vergine Maria”.

Rivolgendosi ai fedeli presenti Benedetto XVI ha detto: “Voi siete giustamente fieri e riconoscenti di quanto lo Spirito Santo ha operato attraverso i secoli nella vostra Chiesa. (...) Voi siete chiamati a sviluppare questo prezioso deposito in un momento tra i più decisivi della storia. Oggi, la vostra missione si trova a dover confrontarsi con profonde e rapide trasformazioni culturali, sociali, economiche, politiche, che hanno determinato nuovi orientamenti e modificato mentalità, costumi e sensibilità”.

“Si è insinuata la tentazione di ritenere che la ricchezza dell’uomo non sia la fede, ma il suo potere personale e sociale, la sua intelligenza, la sua cultura e la sua capacità di manipolazione scientifica, tecnologica e sociale della realtà. Così, anche in queste terre, si è iniziato a sostituire la fede e i valori cristiani con presunte ricchezze, che si rivelano, alla fine, inconsistenti e incapaci di reggere la grande promessa del vero, del bene, del bello e del giusto che per secoli i vostri avi hanno identificato con l’esperienza della fede”.

“Non vanno, poi, dimenticate” – ha sottolineato il Pontefice – “la crisi di non poche famiglie, aggravata dalla diffusa fragilità psicologica e spirituale dei coniugi, come pure la fatica sperimentata da molti educatori nell’ottenere continuità formativa nei giovani, condizionati da molteplici precarietà, prima fra tutte quella del ruolo sociale e della possibilità lavorativa”.

“Esorto tutti i fedeli” – ha concluso il Santo Padre – “ad essere come fermento nel mondo, mostrandovi sia nel Montefeltro che a San Marino cristiani presenti, intraprendenti e coerenti. I Sacerdoti, i Religiosi e le Religiose vivano sempre nella più cordiale e fattiva comunione ecclesiale, aiutando ed ascoltando il Pastore diocesano. Anche presso di voi si avverte l’urgenza di una ripresa delle vocazioni sacerdotali e di speciale consacrazione: faccio appello alle famiglie ed ai giovani, perché aprano l’animo ad una pronta risposta alla chiamata del Signore. Non ci si pente mai ad essere generosi con Dio! A voi laici, raccomando di impegnarvi attivamente nella Comunità, così che, accanto ai vostri peculiari compiti civici, politici, sociali e culturali, possiate trovare tempo e disponibilità per la vita della fede, la vita pastorale”.
PV-SAN MARINO/ VIS 20110620 (620)

GARANTIRE ACCOGLIENZA E DEGNE CONDIZIONI VITA AI RIFUGIATI

CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2011 (VIS). Al termine della Celebrazione Eucaristica nello Stadio di Serravalle, il Papa ha recitato l’Angelus e prima della preghiera mariana, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione della sua Visita a San Marino.

“Sono lieto” – ha detto il Santo Padre – “di ricordare che quest’oggi a Dax, in Francia, viene proclamata Beata Suor Marguerite Rutan, Figlia della Carità. Nella seconda metà del secolo diciottesimo, ella lavorò con grande impegno all’Ospedale di Dax, ma, nelle tragiche persecuzioni seguite alla Rivoluzione, fu condannata a morte per la sua fede cattolica e la fedeltà alla Chiesa”. Ella fu, ha sottolineato Benedetto XVI, “testimone luminosa dell’amore di Cristo per i poveri”.

“Infine” – ha detto ancora il Santo Padre – “desidero ricordare che domani ricorre la Giornata Mondiale del Rifugiato. In tale circostanza, quest’anno si celebra il sessantesimo anniversario dell’adozione della Convenzione internazionale che tutela quanti sono perseguitati e costretti a fuggire dai propri Paesi. Invito quindi le Autorità civili ed ogni persona di buona volontà a garantire accoglienza e degne condizioni di vita ai rifugiati, in attesa che possano ritornare in Patria liberamente e in sicurezza”.
PV-SAN MARINO/ VIS 20110620 (200)

ALLE AUTORITÀ CIVILI: SUPERARE CRISI CON CORAGGIO E RESPONSABILITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2011 (VIS). Alle ore 16:15 il Santo Padre Benedetto XVI ha lasciato in autovettura la Casa San Giuseppe per recarsi in Piazza della Libertà dove è stato accolto dai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini.

Dopo gli Onori Militari e l’esecuzione degli Inni Pontificio e della Repubblica di San Marino, il Papa, accompagnato dai Capitani Reggenti, è entrato nel Palazzo Pubblico e quindi nella Sala del Consiglio dei XII, dove ha ricevuto il saluto dei Ministri del Governo ed ha avuto un Colloquio privato con i Capitani Reggenti. Nella Sala del Consiglio Grande e Generale, il Papa ha tenuto un discorso davanti ai Membri del Governo, del Congresso e del Corpo Diplomatico accreditato.

Benedetto XVI ha tracciato le origini della comunità che da diciassette secoli si formò conquistata al Vangelo dal diacono Marino, grande predicatore del Vangelo ed ha sottolineato come i Sammarinesi, lungo i secoli, “sono rimasti sempre fedeli ai valori della fede cristiana, ancorando saldamente ad essi la propria convivenza pacifica, secondo criteri di democrazia e di solidarietà”.

Il Papa ha elogiato l’attaccamento dei Sammarinesi “a questo patrimonio di valori” esortandoli a “conservarlo e a valorizzarlo, perché esso è alla base della vostra identità più profonda, un’identità che chiede alle genti ed alle istituzioni sammarinesi di essere assunta in pienezza. Grazie ad essa, si può costruire una società attenta al vero bene della persona umana, alla sua dignità e libertà, e capace di salvaguardare il diritto di ogni popolo a vivere nella pace. Sono questi i capisaldi della sana laicità, all’interno della quale devono agire le istituzioni civili, nel loro costante impegno a difesa del bene comune”.

“La Chiesa, rispettosa della legittima autonomia di cui il potere civile deve godere, collabora con esso al servizio dell’uomo, nella difesa dei suoi diritti fondamentali, di quelle istanze etiche che sono iscritte nella sua stessa natura. Per questo la Chiesa si impegna affinché le legislazioni civili promuovano e tutelino sempre la vita umana, dal concepimento fino al suo spegnersi naturale. Inoltre, chiede per la famiglia il dovuto riconoscimento e un sostegno fattivo”.

“Ben sappiamo, infatti, come nell’attuale contesto l’istituzione familiare venga messa in discussione, quasi nel tentativo di disconoscerne l’irrinunciabile valore. A subirne le conseguenze sono le fasce sociali più deboli, specialmente le giovani generazioni, più vulnerabili e perciò più facilmente esposte al disorientamento, a situazioni di auto-emarginazione ed alla schiavitù delle dipendenze. Talvolta le realtà educative faticano a dare ai giovani risposte adeguate e, venendo meno il sostegno familiare, spesso essi si vedono precluso un normale inserimento nel tessuto sociale”.

Nel riferirsi alle difficoltà economica in cui versa anche la Comunità di San Marino e ricordando gli anni di prosperità, sulla scia dello sviluppo del commercio e del turismo, il Santo Padre ha ricordato anche la questione dei lavoratori frontalieri, che vedono in pericolo la propria occupazione, auspicando che “si possa risolvere tenendo conto del diritto al lavoro e della tutela delle famiglie. (...) L’attuale situazione di crisi spinge a riprogettare il cammino e diventa occasione di discernimento; essa infatti pone l’intero tessuto sociale di fronte all’impellente esigenza di affrontare i problemi con coraggio e senso di responsabilità, con generosità e dedizione, facendo riferimento a quell’amore per la libertà che distingue il vostro popolo”.

Benedetto XVI ha ricordato alle Autorità presenti che a loro corrisponde “il compito di costituire la città terrena nella dovuta autonomia e nel rispetto di quei principi umani e spirituali a cui ogni singolo cittadino è chiamato ad aderire con tutta la responsabilità della propria coscienza personale; e, allo stesso tempo, il dovere di continuare a operare attivamente per costruire una comunità fondata su valori condivisi”.

Al termine del discorso il Santo Padre, accompagnato dai Capitani Reggenti, ha visitato la Basilica di San Marino, chiusa al pubblico, dove ad accoglierlo era il Rettore Monsignor Lino Tosi. Il Papa si è raccolto in adorazione davanti al Santissimo Sacramento e ha venerato le reliquie del Santo. Infine, alle 18:15, il Santo Padre si è recato all’eliporto di Torraccia, da dove, dopo essersi congedato dai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, è partito in elicottero diretto a Pennabilli (Rimini), per l’incontro, alle 19:15, con i giovani della Diocesi di San Marino-Montefeltro riuniti in Piazza Vittorio Emanuele.
PV-SAN MARINO VIS 20110620 (720)

SOLO IN CRISTO SI TROVANO RISPOSTE DOMANDE FONDAMENTALI VITA

CITTA' DEL VATICANO, 19 GIU. 2011 (VIS). Alle ore 18:45 il Santo Padre Benedetto XVI è giunto in elicottero al campo sportivo di Pennabilli (Rimini), dove è stato accolto dalle Autorità Civili. Successivamente si è recato alla Cattedrale di Pennabilli e, alle 19:15, sul sagrato della Cattedrale, in Piazza Vittorio Emanuele, ha tenuto l’incontro con i giovani della Diocesi di San Marino-Montefeltro.

Dopo l’introduzione del Vescovo di San Marino-Montefeltro, Monsignor Luigi Negri, e il saluto di un rappresentante dei giovani, il Papa ha pronunciato un discorso.

“Oggi vorrei richiamare il celebre episodio” – ha detto Benedetto XVI – “in cui il Signore era in cammino e un tale - un giovane - gli corse incontro e, inginocchiatosi, gli pose questa domanda: ‘Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?’. Noi forse oggi non diremmo così, ma il senso della domanda è proprio: cosa devo fare, come devo vivere per vivere realmente, per trovare la vita?”.
“Proprio guardando in noi stessi con verità, con sincerità e con coraggio che intuiamo la bellezza, ma anche la precarietà della vita e sentiamo un’insoddiGiustificasfazione, un’inquietudine che nessuna cosa concreta riesce a colmare. Alla fine tutte le promesse si dimostrano spesso insufficienti”.

“Cari amici, vi invito a prendere coscienza di questa sana e positiva inquietudine, a non aver paura di porvi le domande fondamentali sul senso e sul valore della vita. Non fermatevi alle risposte parziali, immediate, certamente più facili al momento e più comode, che possono dare qualche momento di felicità, di esaltazione, di ebbrezza, ma che non portano alla vera gioia di vivere, quella che nasce da chi costruisce – come dice Gesù – non sulla sabbia, ma sulla solida roccia. Imparate allora a riflettere, a leggere in modo non superficiale, ma in profondità la vostra esperienza umana: scoprirete, con meraviglia e con gioia, che il vostro cuore è una finestra aperta sull’infinito!”.

“L’uomo, anche nell’era del progresso scientifico e tecnologico - che ci ha dato tanto - rimane un essere che desidera di più, più che la comodità e il benessere, rimane un essere aperto alla verità intera della sua esistenza, che non può fermarsi alle cose materiali, ma si apre ad un orizzonte molto più ampio”.

“Il rischio” – ha messo in guardia il Pontefice – “è sempre quello di rimanere imprigionati nel mondo delle cose, dell'immediato, del relativo, dell’utile, perdendo la sensibilità per ciò che si riferisce alla nostra dimensione spirituale. Non si tratta affatto di disprezzare l’uso della ragione o di rigettare il progresso scientifico, tutt’altro; si tratta piuttosto di capire che ciascuno di noi non è fatto solo di una dimensione ‘orizzontale’, ma comprende anche quella ‘verticale’. I dati scientifici e gli strumenti tecnologici non possono sostituirsi al mondo della vita, agli orizzonti di significato e di libertà, alla ricchezza delle relazioni di amicizia e di amore”.

“In Lui, in Cristo, potete trovare le risposte alle domande che accompagnano il vostro cammino, non in modo superficiale, facile, ma camminando con Gesù, vivendo con Gesù. L’incontro con Cristo non si risolve nell’adesione ad una dottrina, ad una filosofia, ma ciò che Lui vi propone è di condividere la sua stessa vita e così imparare a vivere, imparare che cosa è l'uomo, che cosa sono io”.

“Non temete” – ha esortato il Papa – “di affrontare le situazioni difficili, i momenti di crisi, le prove della vita, perché il Signore vi accompagna, è con voi! Vi incoraggio a crescere nell’amicizia con Lui attraverso la lettura frequente del Vangelo e di tutta la Sacra Scrittura, la partecipazione fedele all’Eucaristia come incontro personale con Cristo, l’impegno all’interno della comunità ecclesiale, il cammino con una valida guida spirituale”.

“Lasciate che il mistero di Cristo illumini tutta la vostra persona!” – ha concluso il Pontefice – “Allora potrete portare nei diversi ambienti quella novità che può cambiare le relazioni, le istituzioni, le strutture, per costruire un mondo più giusto e solidale, animato dalla ricerca del bene comune”.

A conclusione dell’Incontro, il Papa si è trasferito in auto al campo sportivo di Pennabilli, dove preso congedo dalla Autorità che lo hanno accolto all’arrivo, è partito in elicottero per far ritorno in Vaticano.
PV-SAN MARINO/ VIS 20110620 (700)

INVIATO VI CENTENARIO DEDICAZIONE CATTEDRALE WLOCLAWEK

CITTA' DEL VATICANO, 18 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata una Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 11 maggio, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, suo Inviato Speciale alle celebrazioni del VI centenario delle dedicazione della Cattedrale di Wloclawek (Polonia), che avranno luogo il 26 giugno 2011.

La Missione che accompagnerà il Cardinale Inviato Speciale è composta dal Monsignore Grzegorz Karolak, Parroco della Parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Ciechocinek e membro del Consiglio Presbiterale e Canonico onorario del Capitolo della Cattedrale di Wloclawek e dal Monsignore Artur Niemira, Cancelliere della Curia diocesana, Docente del Seminario Maggiore, Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori e Presidente del Comitato organizzativo del giubileo della Cattedrale di Wloclawek.
BXVI-LETTERA/ VIS 20110620 (140)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 18 GIU. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- L’Arcivescovo Leopoldo Girelli, Nunzio Apostolico presso l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (A.S.E.A.N.), attualmente Nunzio Apostolico in Singapore ed in Timor Orientale, Delegato Apostolico in Malaysia e in Brunei e Rappresentante Pontificio non-residente per il Viêt Nam.

- Il Monsignore Miguel Delgado Galindo, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, finora Capo Ufficio del medesimo Dicastero.

- Il Sacerdote Wolfgang Ipolt, Vescovo di Görlitz (superficie: 9.700; popolazione: 715.500; cattolici: 28.816; sacerdoti: 54; religiosi: 76; diaconi permanenti: 5), Repubblica Federale di Germania. Il Vescovo eletto è nato a Gotha (Repubblica Federale di Germania), nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1979. È stato finora Canonico del Capitolo Cattedrale e Rettore del Seminario Maggiore Regionale di Erfurt (Repubblica Federale di Germania).
NN:NA:NER/ VIS 20110620 (140)

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 18 GIU. 2011 (VIS). Di seguito riportiamo i dati dei Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Il Vescovo René Audet, emerito di Joliette (Canada), il 12 giugno, all’età di 91 anni.

- Il Vescovo Robert de Chevigny, C.S.Sp., emerito di Nouakchott (Mauritania), l’11 giugno, all’età di 90 anni.

- Il Vescovo Michael Ambrose Griffiths, O.S.B., emerito di Hexham and Newcastle (Gran Bretagna), il 14 giugno, all’età di 82 anni.

- Il Vescovo Joseph Nguyên Tich Duc, emerito di Ban Mê Thuôt (Viêt Nam), il 23 maggio, all’età di 73 anni.

- Il Vescovo Raúl Marcelo Pacifico Scozzina, O.F.M., emerito di Formosa (Argentina), l’11 giugno, all’età di 89 anni.
.../ VIS 20110620 (120)

venerdì 17 giugno 2011

VESCOVI DELL’INDIA: PROMUOVERE CARISMA UNITÀ

CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre, nel ricevere i Presuli di Madras-Mylapore, Madurai, Pondicherry e Raipur (India), al termine della Visita “ad Limina Apostolorum”, ha proseguito le sue riflessioni sulla vita della Chiesa in India soffermandosi sulle responsabilità dei Vescovi nei confronti del clero, dei religiosi, delle religiose del Paese.

“Con l’imposizione delle mani e con l’invocazione dello Spirito Santo voi siete inviati da Dio quali pastori, e siete chiamati ad insegnare, santificare e governare le Chiese locali” – ha detto il Papa – “Voi compite questa missione con la predicazione del Vangelo, la celebrazione dei sacramenti, e la vostra attenzione per la santità e l’efficace azione pastorale del clero. (...) Siete anche chiamati a governare nella carità con prudente vigilanza, nella vostra capacità legislativa, esecutiva e giudiziaria. In tale ruolo delicato ed esigente, il Vescovo, quale pastore e padre, deve unire e forgiare il suo gregge in una sola famiglia che tutta, consapevole dei propri doveri, desidera vivere ed agire in unità nella carità”.

“La promozione del carisma dell’unità” – ha proseguito il Pontefice – “che è potente testimonianza dell’unicità di Dio e segno della Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, è una delle più importanti responsabilità del Vescovo. (...) Con il vostro ministero, siete chiamati a fortificare il popolo che Dio ha scelto come suo, a servirlo e a edificarlo in un unico tempio, una dimora degna dello Spirito”.

“Voi dovete sostenere i vostri sacerdoti, i vostri più stretti collaboratori, ed essere attenti alle loro necessità ed aspirazioni, dimostrando sollecitudine per il loro benessere spirituale, intellettuale e materiale. Essi, quali figli e collaboratori, sono chiamati a loro volta a rispettare la vostra autorità, a lavorare con gioia, umilmente e con completa dedizione al bene della Chiesa, sempre sotto la vostra direzione. I legami di amore fraterno e la sollecitudine reciproca che promuovete nei vostri sacerdoti diventeranno la base per superare le tensioni che potrebbero sorgere, e promuovere le condizioni più propizie per il servizio al popolo di Dio, edificandoli spiritualmente, e portandoli a conoscere il proprio valore e ad assumere la propria dignità quali figli di Dio”.

“Anche i religiosi e le religiose” – ha detto ancora il Santo Padre – “si rivolgono a voi per sostegno e guida. La testimonianza del vostro profondo amore per Gesù Cristo e la sua Chiesa serve da ispirazione mentre si dedicano con perfetta povertà, castità e obbedienza alla vita alla quale sono stati chiamati”.

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso ricordando l’importanza della vita consacrata e ha esortato i Presuli affinché offrano ai consacrati “una solida formazione umana, spirituale e teologica. (...) Desidero esprimere l’apprezzamento della Chiesa” – ha detto infine il Papa – “alle numerose religiose della Chiesa in India. Esse testimoniano la sua santità, vitalità e speranza, offrono innumerevoli preghiere e compiono innumerevoli buone azioni, spesse nascoste, ma ciononostante di grande valore per l’edificazione del Regno di Dio”.
AL/ VIS 20110617 (490)

OMAGGIO ARTISTI AL PAPA 60° ORDINAZIONE SACERDOTALE

CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la presentazione della Mostra “Lo splendore della verità, la bellezza della carità – Omaggio degli Artisti a Benedetto XVI per il 60° Anniversario di Ordinazione Sacerdotale”, che ricorre il 29 giugno prossimo.

Alla presentazione sono intervenuti il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e il Monsignor Pasquale Iacobone, Capo del Dipartimento “Arte e Fede” del medesimo Dicastero.

L’esposizione che sarà inaugurata dal Santo Padre nella mattina di lunedì 4 luglio, si terrà nell’Atrio dell’Aula Paolo VI in Vaticano e rimarrà aperta e visitabile dal 5 luglio al 4 settembre 2011.

Il Cardinale Ravasi ha spiegato che la presente iniziativa è stata promossa “sulla scia del memorabile incontro del Sommo Pontefice con gli Artisti del 21 novembre 2009 nella Cappella Sistina”. Gli artisti, in maggioranza italiani, appartengono a diverse categorie artistiche: pittura, scultura, architettura, fotografia, letteratura e poesia, musica, cinema, oreficeria.

La mostra assume rilevante significato per “il dialogo tra la Chiesa e gli artisti, come pure” per “la presenza in contemporanea di artisti di chiara fama e appartenenti alle diverse aree di espressione, che si cimentano con un tema di grande profondità e valenza spirituale”.
OP/ VIS 20110617 (220)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

Quattro Presuli della Conferenza Episcopale dell’India, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Vescovo Devadass Ambrose Mariadoss, di Tanjore.

- Il Vescovo Patras Minj, S.I., di Ambikapur.

- Il Vescovo Emmanuel Kerketta, di Jashpur.

- Il Vescovo Paul Toppo, di Raigarh.

- Il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano; Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano; Presidente della Fabbrica di San Pietro.
Giustifica
- Il Vescovo Paul Hinder, O.F.M.Cap., Vicario Apostolico dell’Arabia del Sud.

- Il Vescovo Camillo Ballin, M.C.C.J., Vicario Apostolico dell’Arabia del Nord.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AL:AP/ VIS 20110617 (130)

giovedì 16 giugno 2011

CONFERENZA IN NOVEMBRE CELLULE STAMINALI ADULTE

CITTA' DEL VATICANO, 16 GIU. 2011 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione della Conferenza Internazionale sul tema: “Cellule staminali adulte: la scienza e il futuro dell’uomo e della cultura”, organizzata dal Dipartimento “Scienza e Fede” del Pontificio Consiglio della Cultura (Aula Paolo VI-Vaticano, 9-11 novembre 2011).

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; il Reverendo Tomasz Trafny, Responsabile Dipartimento “Scienza e Fede” e la Dottoressa Robin L. Smith, Presidente ed Amministratore Delegato della NeoStem Inc. (Stati Uniti d’America).

Il Reverendo Trafny ha illustrato i motivi per i quali il Pontificio Consiglio della Cultura è coinvolto nell’iniziativa riguardante la ricerca sulle cellule staminali adulte e perché ci sia un collaborazione con una azienda biofarmaceutica NeoStem, e quali sono i progetti legati a questa collaborazione.

“Già da diverso tempo” – ha detto il Reverendo Trafny – “il Pontificio Consiglio della Cultura si è impegnato nel promuovere un serio dialogo tra le scienze naturali e umane, specialmente la filosofia e la teologia, come p.es. Progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest), (Scienza, Teologia e Ricerca Ontologica” .

“L'interesse, però, che abbiamo in questa particolare indagine” – ha proseguito il Reverendo Trafny – “è piuttosto circoscritto. Esso si prefigge di esplorare l’impatto culturale delle ricerche sulle cellule staminali adulte e della medicina rigenerativa a medio e lungo termine”.

“La risposta alla questione della nostra collaborazione con la NeoStem va ricercata in due orizzonti. Il primo riguarda la condivisione della stessa sensibilità verso i valori etici che vedono al suo centro la tutela della vita umana in ogni stadio del suo sviluppo. Il secondo riguarda l'interesse a indagare sull'impatto culturale che possono avere le scoperte scientifiche derivanti dalla ricerca sulle cellule staminali adulte e le loro applicazioni nel campo della medicina rigenerativa”.

“Infine, per ciò che riguarda i possibili progetti, vorremo aiutare gli studenti delle Università Pontificie e istituzioni educative cattoliche a indagare sui temi legati al rapporto tra le scienze naturali e umane in un possibile quadro della ricerca interdisciplinare”.

La Conferenza - alla quale sono invitati coloro che non hanno una vera e propria preparazione scientifica riguardante le scienze della vita o la medicina - è organizzata in collaborazione con il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute) e la Pontificia Accademia per la Vita.

La Dottoressa Robin Smith della NeoStem Inc., ha spiegato che “La NeoStem Inc. è stata un pioniere nella nuova ricerca medica con le cellule staminali adulte. Questa ricerca è in grado di alleviare la sofferenza umana liberando il potere di guarigione del corpo umano. Fondamentale è il fatto che possiamo fare ciò senza distruggere un altro essere umano”.

“Non procediamo alla distruzione degli embrioni per raccogliere cellule staminali adulte (...). La vita umana è unica e deve essere protetta in tutti le sue fasi. La ricerca sulle cellule staminali adulte ci permette di progredire nella conoscenza scientifica e di difendere tale posizione etica”. Le cellule utilizzate dalla NeoStem, denominate VSEL’S, sono molto simili alle cellule staminali embrionali ed “hanno molte delle caratteristiche benefiche di una cellula staminale embrionale, senza presentare gli ostacoli morali ed etici perché prelevate da adulti, non da embrioni o feti”.

“La nostra associazione con il Vaticano si concentra su quattro punti: 1) progredire nella scienza; 2) eliminare la sofferenza umana; 3) educare la società attuale e le future generazioni e 4) incoraggiare la collaborazione nel perseguimento di tali obiettivi”.
OP/ VIS 20110616 (600)

Copyright © VIS - Vatican Information Service