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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 30 novembre 2011

CRISTIANI SONO CHIAMATI AD ESSERE "TESTIMONI DI PREGHIERA"

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2011 (VIS). L'Udienza Generale di oggi si è tenuta nell'Aula Paolo VI con la partecipazione di 5.500 fedeli provenienti da diversi paesi. Concluso il ciclo di catechesi dedicato alla preghiera nell'Antico Testamento, il Papa ha iniziato oggi una nuova serie dedicata alla preghiera di Cristo "che attraversa tutta la sua vita, come un canale segreto che irriga l’esistenza, le relazioni, i gesti e che lo guida, con progressiva fermezza, al dono totale di sé, secondo il progetto di amore di Dio Padre".

  Benedetto XVI ha affermato che un momento particolarmente significativo è la preghiera che segue il battesimo di Gesù nel Giordano. Secondo la predicazione di Giovanni, il battesimo doveva segnare una svolta determinante: lasciare una condotta legata al peccato ed iniziare una vita nuova. Come i primi cristiani, anche in noi sorge la domanda perché Gesù si sottoponga volontariamente a questo battesimo di penitenza e di conversione, dato che non aveva peccati e non aveva bisogno di convertirsi. Qui sorge lo stupore del Battista che domanda: "Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?". Il Pontefice ha spiegato: "Discendendo allora nel fiume Giordano, Gesù, senza peccato, rende visibile la sua solidarietà con coloro che riconoscono i propri peccati, scelgono di pentirsi e di cambiare vita; fa comprendere che essere parte del popolo di Dio vuol dire entrare in un’ottica di novità di vita, di vita secondo Dio. In questo gesto Gesù anticipa la croce, dà inizio alla sua attività prendendo il posto dei peccatori, assumendo sulle sue spalle il peso della colpa dell’intera umanità, adempiendo la volontà del Padre".

  Raccogliendosi in preghiera dopo il battesimo, Gesù mostra l’intimo legame con il Padre e "sperimenta la sua paternità, coglie la bellezza esigente del suo amore, e nel colloquio con Lui riceve la conferma della sua missione con le parole che risuonano dal Cielo, Tu sei 'il Figlio mio, l'amato'" e con lo Spirito Santo che discende su di Lui. "Nella preghiera - ha detto il Papa - Gesù vive un ininterrotto contatto con il Padre per realizzare fino in fondo il progetto di amore per gli uomini". Ed è in questa profonda unione con il Padre che Gesù compie il passaggio dalla vita nascosta di Nazareth al suo ministero pubblico.

Cristo, maestro di preghiera

La preghiera di Gesù ha la sua origine, come dimostrano i riferimenti dei Vangeli, dal modo di pregare acquisito in famiglia, fortemente legato alla tradizione religiosa del popolo di Israele; ma la sua origine "profonda ed essenziale" è "nel suo essere il Figlio di Dio, nel suo rapporto unico con Dio Padre". Nella narrazione evangelica, "le ambientazioni della preghiera di Gesù si collocano sempre all'incrocio tra l’inserimento nella tradizione del suo popolo e la novità di una relazione personale unica con Dio. 'Il luogo deserto' in cui spesso si ritira, 'il monte' dove sale a pregare, 'la notte' che gli permette la solitudine richiamano momenti del cammino della rivelazione di Dio nell’Antico Testamento, indicando la continuità del suo progetto salvifico".

  "La preghiera di Gesù tocca tutte le fasi del suo ministero e tutte le sue giornate. Le fatiche non la bloccano. I Vangeli, anzi, lasciano trasparire una consuetudine di Gesù a trascorrere in preghiera parte della notte. (....) Quando le decisioni si fanno urgenti e complesse, la sua preghiera diventa più prolungata e intensa".

  Nel contemplare il modo di pregare di Gesù, ha affermato Benedetto XVI, dobbiamo interrogarci sulla nostra preghiera e sul tempo che dedichiamo al rapporto con Dio. In proposito il Papa ha ribadito l'importanza della "lettura orante della Sacra Scrittura. Ascoltare, meditare, tacere davanti al Signore che parla è un'arte che si impara praticandola con costanza". La preghiera è un dono di Dio che esige tuttavia "impegno e continuità".

  Oggi i cristiani sono chiamati "a essere testimoni di preghiera, proprio perché il nostro mondo è spesso chiuso all'orizzonte divino e alla speranza che porta l’incontro con Dio. Nell’amicizia profonda con Gesù e vivendo in Lui e con Lui la relazione filiale con il Padre, attraverso la nostra preghiera fedele e costante, possiamo aprire finestre verso il Cielo di Dio. Anzi, nel percorrere la via della preghiera, (...) possiamo aiutare altri a percorrerla".

  "Cari fratelli e sorelle - ha concluso il Santo Padre - educhiamoci ad un rapporto con Dio intenso, ad una preghiera che non sia saltuaria, ma costante, piena di fiducia, capace di illuminare la nostra vita, come ci insegna Gesù. E chiediamo a Lui di poter comunicare alle persone che ci stanno vicino, a coloro che incontriamo sulla nostra strada, la gioia dell’incontro con il Signore, luce per l’esistenza".
AG/                  VIS 20111130 (780)

PROMUOVERE INIZIATIVE POLITICHE E LEGISLATIVE CONTRO PENA DI MORTE

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2011 (VIS). Al termine della catechesi, il Papa ha salutato nelle diverse lingue i partecipanti all'Udienza Generale.

  Nel rivolgersi in inglese alle delegazioni di diversi paesi che partecipano all'incontro promosso dalla Comunità di Sant'Egidio sul tema: "Non c'è giustizia senza vita", il Papa ha detto: "Auspico che le vostre deliberazioni oraggino le iniziative politiche e legislative promosse in numerosi paesi ad eliminare la pena di morte ed a continuare gli importanti progressi ottenuti nel conformare la legge penale all'umana dignità dei detenuti e all'effettivo mantenimento dell'ordine pubblico".

  Successivamente il Papa ha dato il benvenuto agli alunni del Pontificio Seminario francese di Roma e alla Delegazione della Diocesi di Belley-Ars, accompagnata dal Vescovo Guy Bagnard, venuta a Roma per donare alla Basilica di San Pietro un ritratto del Santo Curato d'Ars, in commemorazione dell'Anno Sacerdotale. "Sulle orme di San Jean-Marie Vianney, impariamo nuovamente l'importanza della preghiera nella nostra vita!".

  Il Papa ha anche rivolto parole di saluto alle Suore della Congregazione delle Figlie della Divina Carità, accompagnate dal Cardinale Vinko Puljic, Arcivescovo di Vrhbosna (Bosnia ed Erzegovina), in pellegrinaggio di ringraziamento per la recente beatificazione a Sarajevo delle cinque consorelle che hanno subito il martirio durante la Seconda Guerra Mondiale. "Mentre siamo grati per la loro testimonianza - ha detto Benedetto XVI - preghiamo Dio che ci doni il coraggio e la perseveranza nel nostro servizio. Siano lodati Gesù e Maria!".

  Ai rappresentanti della "Federazione Italiana Panificatori e Pasticceri" il Papa ha espresso viva riconoscenza per il dono dei panettoni destinati alle opere di carità del Papa.
AG/                              VIS 20111130 (270)

UGUALI SFIDE PER CATTOLICI E ORTODOSSI

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2011 (VIS). Il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha guidato la Delegazione della Santa Sede che si è recata a Istanbul (Turchia) per partecipare alle celebrazioni di Sant'Andrea, Patrono del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Lo scambio di delegazioni tra la Santa Sede e il Patriarcato, in occasione della Festa dei rispettivi Santi Patroni, è una tradizione ormai pluriennale.

  Quest'anno le celebrazioni hanno un carattere particolarmente festivo poiché hanno coinciso con il XX anniversario dell'elezione di Sua Santità Bartolomeo I quale Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca Ecumenico. La Delegazione della Santa Sede - guidata dal Cardinale Koch,  accompagnato dal Vescovo Brian Farrell, Segretario del Dicastero, dal Reverendo Andrea Palmieri, Officiale del medesimo Pontificio Consiglio e dal Nunzio Apostolico in Turchia, Arcivescovo Antonio Lucibello - ha preso parte alla solenne Divina Liturgia presieduta da Bartolomeo I nella chiesa patriarcale del Fanar. Successivamente ha avuto luogo un incontro con il Patriarca e con la commissione sinodale incaricata delle relazioni con la Chiesa cattolica.

  Il Cardinale Koch ha consegnato a Bartolomeo I un dono ed un messaggio del Santo Padre Benedetto XV, letto al termine della Divina Liturgia. Nel messaggio il Papa ricorda l'ultimo incontro con il Patriarca durante la Giornata di Preghiera per la pace, svoltasi ad Assisi nell'ottobre scorso e scrive: "Rendo grazie al Signore che mi ha permesso di rinsaldare con Vostra Santità i vincoli di sincera amicizia e di autentica fratellanza che ci uniscono e di rendere testimonianza al mondo intero dell'ampia visione da noi condivisa".

  "Le circostanze attuale - prosegue il Pontefice  - "di ordine culturale, sociale, economico, politico o ecologico, pongono ai cattolici e agli ortodossi esattamente le stesse sfide. L'annuncio del mistero di salvezza attraverso la morte e la risurrezione di Gesù Cristo ha bisogno oggi di essere rinnovato con forza nelle numerose regioni che un giorno accolsero la luce e subiscono oggi gli effetti di una secolarizzazione che impoverisce l'uomo nella sua dimensione più profonda. Dinanzi all'urgenza di una tale missione, abbiamo il dovere di offrire a tutta l'umanità l'immagine di persone che abbiano acquisito una maturità nella fede, capaci di riunirsi nonostante le tensioni umane, grazie alla ricerca comune della verità, essendo consapevoli che il futuro dell'evangelizzazione dipende dalla testimonianza di unità data dalla Chiesa e dalla qualità della carità".

  Il Papa conclude il Messaggio invocando il Signore, affinché, con l'intercessione dei Santi Pietro, Andrea e Paolo, ambedue le Chiesa ricevano "il dono dell'unità che viene dall'alto".
MESS/                     VIS 20111130 (420) 

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE MESE DI DICEMBRE

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. (VIS). L'intenzione Generale per l'Apostolato della Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI per il mese di dicembre è la seguente: “Perché tutti i popoli della terra, attraverso la conoscenza ed il rispetto reciproco, crescano nella concordia e nella pace".

  L'intenzione Missionaria è la seguente: “Perché i bambini e i giovani siano messaggeri del Vangelo e perché la loro dignità sia sempre rispettata e preservata da ogni violenza e sfruttamento".
BXVI-INTENZIONI/                                                                                             VIS 20111130 (90)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo José Francisco Rezende Dias, Arcivescovo metropolita di Niterὁi (superficie: 4.722; popolazione: 2.206.000; cattolici: 1.185.959; sacerdoti: 139; religiosi: 269; diaconi permanenti: 59), Brasile. l'Arcivescovo eletto è nato Brasópolis (Brasile), nel 1956, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1979; nel 2001 ha ricevuto l'ordinazione episcopale ed è stato nominato Ausiliare di Pouso Alegre (Brasile). Finora Vescovo di Duque de Caxias (Brasile), succede al Vescovo Alano Maria Pena, O.P., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Esmeraldo Barreto de Farias, Arcivescovo di Porto Velho (superficie: 84.696; popolazione: 664.958; cattolici: 598.000; sacerdoti: 29; religiosi: 128; diaconi permanenti: 1), Brasile. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1949 a Santo Antônio de Jesus (Brasile) ed è stato ordinato sacerdotale nel 1977. Dal 1977 al 1992 è stato Vicario nella Parrocchia "Senhor do Bonfim" di Jiquiricá; ha prestato servizio nelle parrocchie dei Municipi di Santa Inês e Brejões (1977); Mutuipe (1979-1986) e Ubria (1983-1987), della Diocesi di Amargosa e di Parelhas. È stato Amministratore Diocesano di Amargosa durante la sede vacante (1988); collaboratore alla direzione spirituale del Seminario Maggiore di Amargosa; Vicario nella parrocchia São Benedito, in Santo Antônio de Jesus (1992-1997) e Coordinatore nazionale dei Sacerdoti del Prado (1991-2000). Nel 2000 è stato eletto Vescovo di Paulo Afonso. Finora Vescovo di Santarém (Brasile), l'Arcivescovo Farias succede all'Arcivescovo Moacyr Grechi, O.S.M., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all’ufficio di Vescovo Ausiliare della Diocesi di Osnabrück (Germania), presentata dal Vescovo Theodor Kettmann, in conformità ai canoni 411 e 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Vescovo Nicholas Mang Thang,  Arcivescovo Coadiutore dell’Arcidiocesi di Mandalay (superficie: 212.407; popolazione: 9.078.000; cattolici: 23.617; sacerdoti: 57; religiosi: 173), Myanmar. Finora Vescovo di Hakha, il medesimo Presule è stato nominato anche Amministratore Apostolico 'sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis' della Diocesi di Hakha.

- Ha eretto la nuova Diocesi di Gaoua in Burkina Faso per dismembramento della Diocesi di Diébougou, rendendola suffraganea dell’Arcidiocesi di Bobo-Dioulasso (Burkina Faso).

- Ha nominato il Reverendo Modeste Kambou, , Vescovo della nuova Diocesi di Gaoua (superficie: 10.411; popolazione: 260.550; cattolici: 19.074; sacerdoti: 14; religiosi: 24). Il Vescovo eletto è nato a Bouti (Burkina Faso), nel 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1991. Dal 1992 al 1995 è stato professore al Seminario Minore "Saint Tarcisius" di Kakapèlè; dal 1999 al 2000 è stato Vicario della Parrocchia di Nako; dal 2001 al 2007 è stato Direttore al Seminario Minore "Saint Tarcisius" di Kakapèlè e dal 2007 Vicario Generale della Diocesi di Diébougou.
NER:RE:NEC:ECE/                            VIS 20111130 (470)

IN MEMORIAM

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2011 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli mancati nelle ultime settimane:

- Vescovo Luigi Belloli, emerito di Anangi-Alatri (Italia), mancato il 5 novembre, all'età di 88 anni.

- Arcivescovo Oscar Rolando Cantuarias Pastor, emerito di Piura (Perù), mancato il 7 novembre, all'età di 80 anni.

- Vescovo Domenico Tarcisio Cortese, O.F.M., emerito di Mileto-Nicotera-Tropea (Italia), mancato l'11 novembre, all'età di 80 anni.

- Vescovo Justo Oscar Laguna, emerito di Moron (Argentina), mancato il 3 novembre, all'età di 82 anni.

- Vescovo Jean-Paul Randriamanana, Ausiliare di Antananarivo (Madagascar), il 9 novembre, all'età di 61 anni.

- Vescovo Crescênzio Rinaldini, emerito di Araçuai (Brasile), il 24 ottobre, all'età di 85 anni.

- Arcivescovo Héctor Rueda Hernández, emerito di Medellín (Colombia), il 1° novembre, all'età di 90 anni.

- Vescovo Ricardo Watty Urquidi, M.Sp.S., di Tepic (Messico), il 1° novembre, all'età di 73 anni.
            
- Vescovo Dieudonne Yougbaré, emerito di Koupéla (Burkina Faso), il 4 novembre, all'età di 94 anni.
.../                                VIS 20111130 (170)

martedì 29 novembre 2011

L'ULTIMA SETTIMANA DI CRISTO NELLA LETTURA DEL PAPA

CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2011 (VIS). La Libreria Editrice Vaticana ha organizzato nelle università, una serie di conferenze di presentazione del volume di Papa Benedetto XVI "Gesù di Nazareth. Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione". L'opera è stata presentata ieri all'Università di Messina dal Vescovo Enrico dal Covolo, S.D.B., Rettore della Pontificia Università Lateranense.

  Il Vescovo dal Covolo ha spiegato che il secondo volume del "Gesù di Nazareth" di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI forma un tutt'uno con il primo, dedicato alla prima parte della vita pubblica di Gesù, dal battesimo nel Giordano fino alla trasfigurazione. Nel secondo volume, si parla degli ultimi giorni della vita terrena di Gesù fino alla risurrezione.

  Per il Rettore della Lateranense tale apparente sproporzione "fa capire a un primo sguardo che la passione, la morte e la risurrezione non sono semplicemente l’epilogo della vita di Gesù. Piuttosto, esse danno senso a tutto il resto: dal Cristo crocifisso e risorto prende luce tutto il racconto della sua vita". Parimenti "il racconto della passione e della risurrezione, anche se viene per ultimo, è il più antico e il più elaborato dalle tradizioni orali e scritte, a cui i Vangeli attingono".

  Il secondo volume parte dalla premessa, secondo quanto scrive Benedetto XVI, che: "Se l’esegesi biblica scientifica non vuole esaurirsi in sempre nuove ipotesi, diventando teologicamente insignificante, deve fare un passo metodologicamente nuovo, e riconoscersi nuovamente come disciplina teologica, senza rinunciare al suo carattere storico".

  Nove capitoli più uno di Prospettive - dedicato all'ascensione e all'attesa escatologica del ritorno del Signore - e una bibliografia ragionata relativa ai due volumi, compongono l'opera. Il Vescovo dal Covolo ha segnalato che: "La via maestra, lungo la quale il Papa ci conduce, è la meditazione sull’'ora' di Gesù, quella del suo 'innalzamento' (Giovanni, 12, 32): cioè la meditazione sul momento salvifico — inscindibile — della morte-risurrezione". I tre capitoli dedicati all'ultima cena, al Getsemani e al processo a Gesù rappresentano la parte centrale dell'opera "quella più analitica, scritta con maggiore acribia storica, esegetica, teologica".

  Infine il Vescovo dal Covolo ha sottolineato che "il libro è l’opera di una vita intera, dove il metodo impiegato come pure i contenuti esposti, vivono di un radicato e maturo innamoramento per Cristo. In definitiva, 'l’intima amicizia con Gesù' va considerata come il vero tema conduttore dell’opera, un tema che il Papa illustra da testimone, non meno che da teologo: di fatto la vera conoscenza di Gesù — per Papa Benedetto, come per il discepolo amato — proviene dal 'riposare' sopra il suo cuore".
BXVI-LIBRO/                                                 VIS 20111129 (430)

RIVISTA "HUMANITAS" PUBBLICATA ANCHE IN LINGUA INGLESE

CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2011 (VIS). Alle 18:30 di oggi pomeriggio, presso la sede della Pontificia Commissione per l'America Latina (CAL), avrà luogo la presentazione dell'edizione in lingua inglese della rivista HUMANITAS (Rivista di Antropologia e di Cultura cristiana della Pontificia Università Cattolica del Cile).

  Alla presentazione interverranno il Professor Guzmán Carriquiry, Segretario della CAL, con il Rettore Magnifico della Pontificia Università Cattolica del Cile, Professor Ignacio Sánchez ed il Direttore di HUMANITAS, Professor Jaime Antúnez.

  Fondata nel 1995 a Santiago del Cile, la Rivista conta sull'opera di un Consiglio di collaboratori che riunisce gli intellettuali più eminenti dell'universo cattolico. Fin dalla sua creazione ha inteso essere "un organo di pensiero e di studio che cerca di riflettere le preoccupazioni e gli insegnamenti del magistero pontificio", premessa per un dialogo con la società e la cultura contemporanea dal quale sono scaturiti abbondanti frutti.

  Il numero 1 del primo anno della rivista in lingua inglese comprende nelle 252 pagine buona parte dei saggi dell'edizione numero 63 (luglio-settembre 2011) in lingua castigliana. Titolo generale é:  "Beato Giovanni Paolo II, un dono della Divina Misericordia", le cui pagine sono state integralmente dedicate alla persona e all'opera del defunto Pontefice. Con il titolo "John Paul II, gift of the Divine Mercy", si possono ora leggere anche in inglese i saggi del Cardinali Angelo Scola, Angelo Amato, S.D.B., Edward Avery Dulles (mancato nel 2008), Stanislaw Dziwisz e Mauro Piacenza, e dei Professori Livio Melina, Stanislav Grygiel, Pedro Morandé e Carl Anderson.

  L'edizione in lingua inglese di HUMANITAS sarà inizialmente biennale, in versione cartacea e digitale, sul sito www.humanitas.cl.
.../                  VIS 20111129 (290)

lunedì 28 novembre 2011

PRESULI U.S.A. ESERCITINO DIMENSIONE PROFETICA MINISTERO EPISCOPALE

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina Benedetto XVI ha ricevuto un gruppo di Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d’America al termine della Visita “ad Limina Apostolorum". (Regioni I, II, III). L’odierno è stato il primo incontro del Papa con i Vescovi americani, dopo il Viaggio Apostolico negli Stati Uniti (2008) compiuto “per incoraggiare i cattolici americani nell’ora degli scandali e del disorientamento causato dalla crisi degli abusi sessuali degli ultimi decenni”.

  “Desideravo personalmente riconoscere le sofferenze inflitte alle vittime e gli onesti sforzi compiuti per garantire la sicurezza dei nostri bambini e per trattare in modo appropriato e trasparente le denunce presentate. Auspico che i coscienziosi sforzi della Chiesa nell’affrontare questa realtà aiutino la comunità più ampia a riconoscere le cause, l’effettiva estensione e le conseguenze devastanti degli abusi sessuali, e a rispondere efficacemente a questo flagello che interessa ogni strato della società. Per la stessa ragione, proprio come alla Chiesa vengono giustamente richieste norme più severe, tutte le altre istituzioni, senza eccezione, devono adeguarsi alle medesime norme”.

  Il Pontefice si è quindi soffermato sul secondo obiettivo del suo Viaggio: invitare la Chiesa in America a riconoscere l’urgenza della nuova evangelizzazione in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e religiosi. “Molti di voi” - ha detto il Papa - “hanno condiviso con me la preoccupazione per le difficili sfide rappresentate da una coerente testimonianza cristiana in una società sempre più secolarizzata. Considero significativo, tuttavia, che ci sia anche un crescente senso di preoccupazione da parte di molti uomini e donne, di vedute religiose e politiche diverse, per il futuro delle nostre società democratiche. Essi vedono un preoccupante crollo delle fondamenta della vita intellettuale, culturale, morale e sociale, e un crescente senso di confusione ed insicurezza, specialmente fra i giovani, davanti a cambiamenti sociali epocali”.

  “Nonostante i tentativi di soffocare la voce della Chiesa nell’agorà, molte persone di buona volontà continueranno a rivolgersi alla Chiesa alla ricerca di saggezza, intelligenza e solida guida nel trattare questa crisi di così vaste proporzioni. Il momento attuale può essere considerato, in termini positivi, come un appello ad esercitare la dimensione profetica del vostro ministero episcopale testimoniando, umilmente ma insistentemente, in difesa della verità morale, ed offrendo una parola di speranza, capace di aprire i cuori e le menti alla verità che ci rende liberi”.

 “Gli ostacoli alla fede e alla pratica cristiana innalzati dalla cultura secolarizzata colpiscono la vita dei credenti, portando alle volte ad un ‘logoramento silenzioso’ da parte della Chiesa. (...) Immersi in questa cultura, i credenti sono quotidianamente assediati dalle obiezioni, da difficili problemi e dal cinismo di una società che sembra aver perso le sue radici, da un mondo in cui l’amore di Dio si è raffreddato nel cuore di molti. L’evangelizzazione appare così non semplicemente una missione da intraprendere ‘ad extra’; noi stessi siamo i primi ad aver bisogno di una rievangelizzazione”.

  Il Santo Padre ha espresso ai Vescovi americani il suo apprezzamento per i progressi conseguiti nell’affrontare questi problemi, illustrati nei loro ultimi documenti sulla cittadinanza responsabile e sull’istituzione del matrimonio ed ha espresso la sua gratitudine per l’impegno profuso dall’episcopato nel completamento della traduzione riveduta del Messale Romano per assicurarsi che questa nuova tradizione “ispiri una catechesi che sottolinei la vera natura della liturgia e, innanzitutto, il valore unico del sacrificio salvifico di Cristo per la redenzione del mondo”

  “Un indebolimento del significato e dell’importanza del culto cristiano può solo portare ad un indebolimento della vocazione specifica ed essenziale dei laici che è quella di impregnare l’ordine temporale con lo spirito del Vangelo. L’America ha una orgogliosa tradizione di rispetto per le feste comandate; questa eredità deve essere consolidata come un appello al servizio del Regno di Dio e del rinnovamento del tessuto sociale in accordo con la sua verità immutabile”.
AL/                              VIS 20111128 (640)

VOLTO SALVATORE MORENTE CI INSEGNA A CUSTODIRE LA VITA

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre ha ricevuto i 500 partecipanti alla Conferenza Internazionale ”La Pastorale sanitaria a servizio della vita alla luce del magistero del Beato Giovanni Paolo II”, organizzata dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute). Fu proprio il Papa Beato a istituire questo Pontificio Consiglio, a stabilire la celebrazione della Giornata Mondiale del Malato e a costituire la Fondazione “Il Buon Samaritano”, strumento di una nuova azione caritativa verso i malati più poveri in diversi Paesi.

  Riportiamo di seguito alcuni estratti del discorso pronunciato da Benedetto XVI nel corso dell’Udienza:

  “Nei lunghi e intensi anni di Pontificato il Beato Giovanni Paolo II ha proclamato che il servizio alla persona malata nel corpo e nello spirito costituisce un costante impegno di attenzione e di evangelizzazione per tutta la comunità ecclesiale, secondo il mandato di Gesù ai Dodici di sanare gli infermi”. (...)

  “Il mistero del dolore sembra offuscare il volto di Dio, rendendolo quasi un estraneo o, addirittura, additandolo quale responsabile del soffrire umano, ma gli occhi della fede sono capaci di guardare in profondità questo mistero. Dio si è incarnato, si è fatto vicino all’uomo, anche nelle sue situazioni più difficili; non ha eliminato la sofferenza, ma nel Crocifisso risorto, nel Figlio di Dio che ha patito fino alla morte e alla morte di croce, Egli rivela che il suo amore scende anche nell’abisso più profondo dell’uomo per dargli speranza. (...) Nel Figlio ‘dato’ per la salvezza dell’umanità, la verità dell’amore viene, in un certo senso, provata mediante la verità della sofferenza, e la Chiesa, nata dal mistero della Redenzione nella Croce di Cristo, ‘è tenuta a cercare l’incontro con l’uomo in modo particolare sulla via della sua sofferenza’”.

  “Il servizio di accompagnamento, di vicinanza e di cura ai fratelli ammalati, soli, provati spesso da ferite non solo fisiche, ma anche spirituali e morali, vi pone in una posizione privilegiata per testimoniare l’azione salvifica di Dio, il suo amore per l’uomo e per il mondo, che abbraccia anche le situazioni più dolorose e terribili. Il Volto del Salvatore morente sulla croce (...) ci insegna a custodire e a promuovere la vita, in qualunque stadio e in qualsiasi condizione si trovi, riconoscendo la dignità e il valore di ogni singolo essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio e chiamato alla vita eterna”.

  “Questa visione del dolore e della sofferenza illuminata dalla morte e risurrezione di Cristo ci è stata testimoniata dal lento calvario, che ha segnato gli ultimi anni di vita del Beato Giovanni Paolo II (...). La sua profonda umiltà, radicata nell’intima unione con Cristo, gli ha permesso di continuare a guidare la Chiesa e a dare al mondo un messaggio ancora più eloquente proprio nel tempo in cui le forze fisiche gli venivano meno”.

  “Cari amici, (...) nel servizio che prestate nei diversi ambiti della pastorale della salute, possiate sperimentare che ‘solo il servizio al prossimo apre i miei occhi su quello che Dio fa per me e su come Egli mi ama’”.
AC/                              VIS 20111128 (530)

VISITA DEGLI ESPERTI DI MONEYVAL IN VATICANO

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2011 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede rende noto che si sono tenuti dal 21 al 26 novembre 2011 gli incontri degli esperti di MONEYVAL (il gruppo del Consiglio d’Europa che si occupa della valutazione dei sistemi antiriciclaggio dei Paesi membri) con i rappresentanti delle Autorità vaticane competenti nella materia della prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

  “La visita in loco degli esaminatori - prosegue il Comunicato - costituisce un passo nella procedura di valutazione MONEYVAL, promossa su richiesta della Santa Sede dopo l’emanazione della Legge n. CXXVII del 30 dicembre 2010 e iniziata con l’invio il 14 settembre 2011 di un documento preliminare illustrativo del quadro giuridico della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, nonché delle iniziative assunte per l’adeguamento agli standard internazionali in materia ( 40+9 Raccomandazioni del GAFI/FATF (Gruppo di Azione Finanziaria Antiriciclaggio) e  metodologia di valutazione concordate con FMI (Fondo Monetario Internazionale) e Banca Mondiale)”.

  “Il gruppo di esperti legali, finanziari e di ‘law enforcement’, - provenienti da diversi paesi (Federazione Russa, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Liechtenstein) e coordinati dal Segretariato di MONEYVAL – hanno incontrato rappresentanti della Segreteria di Stato, del Governatorato, degli Uffici Giudiziari, del Corpo della Gendarmeria, della Prefettura degli Affari Economici, dello IOR (Istituto per le Opere di Religione), dell’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), e della neoistituita Autorità di Informazione Finanziaria”.

  “L’esito di questa procedura sfocerà nel rapporto finale di valutazione che sarà sottoposto alla discussione dell’assemblea plenaria MONEYVAL, presumibilmente a metà del prossimo anno 2012”.
OP/                  VIS 20111128 (250)

CONCERTO IN ONORE DEL PAPA: LA MUSICA CI INNALZA AL MONDO DI DIO

CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2011 (VIS).  Nel pomeriggio di oggi, nell’Aula Paolo VI, il Governo del Principato delle Asturie (Spagna) ha offerto un concerto in onore del Pontefice. L’Orchestra Sinfonica del Principato ha interpretato opera di de Falla, Albéniz, Rueda, Strauss e Rimsky-Korsakov. Al termine Benedetto XVI ha rivolto alcune parole agli artisti e al pubblico.

  “Questa sera, per così dire, è stato trasferito in quest’Aula un ‘pezzo’ di Spagna. Abbiamo avuto modo non solo di ascoltare musiche di alcuni tra i più celebri compositori di quella terra, (...)  anche del tedesco Richard Strauss e del russo Nikolai Rimsky-Korsakov, affascinati da quello che, nel libretto di sala, viene definito ‘more hispano’, cioè la maniera ‘ispanica’ di essere, come pure di comporre e di interpretare la musica. Ed è proprio questo l’elemento che accomuna i pezzi così vari che abbiamo ascoltato; essi hanno una caratteristica di fondo: la capacità di comunicare musicalmente sentimenti, emozioni, anzi direi quasi il tessuto quotidiano della vita. E questo soprattutto perché chi compone ‘more hispano’ è quasi naturalmente portato a fondere in armonia gli elementi del folclore, della canzone popolare, che vengono dal vivere di ogni giorno, con quella che chiamiamo ‘musica colta’". (...)
  “C’è un altro elemento che emerge costantemente nelle composizioni ‘more hispano’ ed è quello religioso di cui è profondamente intrisa la gente della Spagna; lo aveva colto molto bene Rimsky-Korsakov, che nello splendido Capriccio Spagnolo, utilizzando canti e balli folcloristici di Spagna, include vari temi di melodie popolari religiose (...). Sono le meraviglie che opera la musica, questo linguaggio universale che ci permette di superare ogni barriera e di entrare nel mondo dell’altro, di una Nazione, di una cultura, e ci permette anche (...) di innalzarci al mondo di Dio”.
BXVI-CONCERTO/                VIS 20111128 (310)

AVVENTO: RICHIAMO A RICORDARCI VITA NON HA SOLO DIMENSIONE TERRENA

CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2011 (VIS). Nelle riflessioni che precedono l’Angelus domenicale, Benedetto XVI ha ricordato che oggi inizia il Tempo di Avvento che apre il nuovo Anno liturgico. Nel Tempo di Avvento “si risveglia nei cuori l’attesa del ritorno di Cristo e la memoria della sua prima venuta, quando si spogliò della sua gloria divina per assumere la nostra carne mortale”.
  Nel citare il Vangelo di oggi, il Papa ha detto che Gesù invita i discepoli a “vegliare”, sottolineando che si tratta di “un richiamo salutare a ricordarci che la vita non ha solo la dimensione terrena, ma è proiettata verso un ‘oltre’”.

  “Anche Isaia, il profeta dell’Avvento, ci fa riflettere oggi con una preghiera accorata, rivolta a Dio a nome del popolo. Egli riconosce le mancanze della sua gente, e a un certo punto dice: ‘Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità’. Come non rimanere colpiti da questa descrizione? Sembra rispecchiare certi panorami del mondo post-moderno: le città dove la vita diventa anonima e orizzontale, dove Dio sembra assente e l’uomo l’unico padrone, come se fosse lui l’artefice e il regista di tutto: le costruzioni, il lavoro, l’economia, i trasporti, le scienze, la tecnica, tutto sembra dipendere solo dall’uomo. E a volte, in questo mondo che appare quasi perfetto, accadono cose sconvolgenti, o nella natura, o nella società, per cui noi pensiamo che Dio si sia come ritirato, ci abbia, per così dire, abbandonati a noi stessi”.

  “In realtà, il vero ‘padrone’ del mondo non è l’uomo, ma Dio. Il Vangelo dice: ‘Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati’. Il Tempo di Avvento viene ogni anno a ricordarci questo, perché la nostra vita ritrovi il suo giusto orientamento, verso il volto di Dio. Il volto non di un ‘padrone’, ma di un Padre e di un Amico”, ha concluso Benedetto XVI.

  Al termine della recita dell’Angelus, nel ricordare che: “Domani cominceranno a Durban, in Sud Africa, i lavori della Convenzione dell’ONU sui cambiamenti climatici e del Protocollo di Kyoto”. Il Papa ha affermato: “Auspico che tutti i membri della comunità internazionale concordino una risposta responsabile, credibile e solidale a questo preoccupante e complesso fenomeno, tenendo conto delle esigenze delle popolazioni più povere e delle generazioni future”.
ANG/                              VIS 20111128 (430)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Reverendo Fidelis Lionel Emmanuel Fernando, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Colombo (superficie: 3.838; popolazione: 5.891.000; cattolici: 634.202; sacerdoti: 588; religiosi: 1.502), Sri Lanka.  Il Vescovo eletto è nato nel 1948 a Jaffna (Sri Lanka) ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Dal 1978 al 2001 è stato Professore presso il Seminario Nazionale di Kandy; dal 1991 al 1998 è stato Rettore del Seminario Nazionale di Kandy; dal 2010 è stato Vicario Episcopale per i fedeli di origine Tamil nell’Arcidiocesi di Colombo.

- Il Reverendo Sampathawaduge Maxwell Grenville Silva, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Colombo, Sri Lanka. Il Vescovo eletto è nato nel 1953 a Willorawatte (Sri Lanka) ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Dal 1981 al 1983 è stato Vicario parrocchiale della parrocchia “San Francesco di Sales” a Dalugam; dal 1983 al 1986 è stato Parroco della Parrocchia di Thibbotugoda; dal 1986 al 1993 è stato Parroco della Parrocchia di Mabola, Wattala; dal 1992 al 1998 è stato Professore al “St. Joseph College” Grandpass; dal 1998 al 2001 è stato Professore al “Basilica College” di Ragaama e dal 2001 Preside della scuola statale “St. Thomas’ College” di Kotte.

  Sabato 26 novembre il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore Charles John Brown, Nunzio Apostolico in Irlanda, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo.  L’Arcivescovo eletto è nato a New York nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Dal 1989 al 1991 è stato Vicario parrocchiale nella parrocchia di San Brendan a New York; dal 1994 è stato Officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede e nel 2009 è stato nominato Segretario Aggiunto della Commissione Teologica Internazionale.

- Il Monsignore Marek Solczynski, Nunzio Apostolico in Georgia, elevandolo in parti tempi alla dignità di Arcivescovo. L’Arcivescovo eletto è nato a Stawiszyn (Polonia) nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede nel 1993 ha lavorato nelle Rappresentanze Pontificie in Paraguay, Russia, presso l’O.N.U. a New York, Stati Uniti d’America, Turchia, Repubblica Ceca e Spagna. È stato finora Consigliere di Nunziatura.

- Il Padre Antonio De Luca, C.SS.R., Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro (superficie: 1.986; popolazione: 117.200; cattolici: 116.400; sacerdoti: 81; religiosi: 107; diaconi permanenti: 3), Italia. Il Vescovo eletto, finora Pro-Vicario Episcopale per la Vita Consacrata nell’Arcidiocesi di Napoli (Italia), è nato a Torre del Greco (Italia) nel 1956, entrato nella Congregazione del Santissimo Redentore nel 1973, è stato ordinato sacerdote nel 1981. Dal 1981 al 1990 è stato Direttore della Scuola Missionaria Redentorista; dal 1993 al 1999 è stato Superiore della Comunità dello Studentato Redentorista e Segretario provinciale della Formazione; dal 1998 al 2003 è stato Docente di Teologia Morale per gli Operatori pastorali; dal 1999 al 2008 Superiore Provinciale della Campania; dal 2001 è Presidente della C.I.S.M. in Campania; dal 2007 è Provicario Episcopale per la Vita Consacrata dell’Arcidiocesi di Napoli; dal 2009 è Assistente Spirituale dell’Augustissima Arciconfraternita della Santissima Trinità dei Pellegrini in Napoli.

- Il Vescovo Johannes Wilhelmus Maria Liesen, finora Ausiliare di ‘s-Hertogenbosch (Paesi Bassi), Vescovo della Diocesi di Breda (superficie: 3.368; popolazione: 1.114.000; cattolici: 491.323; sacerdoti: 251; religiosi: 974; diaconi permanenti: 25), Paesi Bassi.
NN:NER:NEA/                VIS 20111128 (350)

UDIENZE



CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per Vescovi.

- Il Cardinale Justin Francis Rigali, Arcivescovo emerito di Philadelphia (Stati Uniti d'America).
AP/                 VIS 20111128 (40)

NON C’È FUTURO PER UMANITÀ SENZA RESPONSABILITÀ PER CREATO

CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto in udienza 7.000 studenti che hanno partecipato all’Incontro promosso dalla Fondazione italiana “Sorella Natura”. Benedetto XVI ha rivolto ai giovani un discorso di cui pubblichiamo di seguito alcuni estratti.

  “Cari giovani, è proprio per voi che ho voluto questo incontro, e vorrei dirvi che apprezzo molto la vostra scelta di essere ‘custodi del creato’, e che in questo avete il mio appoggio”.

  “Prima di tutto dobbiamo ricordare che la vostra Fondazione e questo stesso incontro hanno una profonda ispirazione francescana. Anche la data odierna è stata scelta per fare memoria della proclamazione di San Francesco d’Assisi quale Patrono dell’ecologia da parte del mio amato Predecessore, il Beato Giovanni Paolo II, nel 1979”. (...)

  “Frate Francesco, fedele alla Sacra Scrittura, ci invita a riconoscere nella natura un libro stupendo, che ci parla di Dio, della sua bellezza e bontà. Pensate che il Poverello di Assisi chiedeva sempre al frate del convento incaricato dell’orto, (...) di curare una bella aiuola di fiori, perché le persone passando elevassero il pensiero a Dio, creatore di tanta bellezza”. 

  “Cari amici, la Chiesa, considerando con apprezzamento le più importanti ricerche e scoperte scientifiche, non ha mai smesso di ricordare che rispettando l’impronta del Creatore in tutto il creato, si comprende meglio la nostra vera e profonda identità umana. (...) Se infatti, nel suo lavoro, l’uomo dimentica di essere collaboratore di Dio, può fare violenza al creato e provocare danni che hanno sempre conseguenze negative anche sull’uomo (...). Oggi più che mai ci appare chiaro che il rispetto per l’ambiente non può dimenticare il riconoscimento del valore della persona umana e della sua inviolabilità, in ogni fase della vita e in ogni sua condizione. Il rispetto per l’essere umano e il rispetto per la natura sono un tutt’uno, ma entrambi possono crescere ed avere la loro giusta misura se rispettiamo nella creatura umana e nella natura il Creatore e la sua creazione. Su questo, cari ragazzi, sono convinto di trovare in voi degli alleati, dei veri ‘custodi della vita e del creato’”.

  “E ora vorrei cogliere questa occasione per rivolgere una parola specifica anche agli insegnanti e alle Autorità qui presenti. Vorrei sottolineare la grande importanza che ha l’educazione anche in questo campo dell’ecologia. (...) È infatti ormai evidente che non c’è un futuro buono per l’umanità sulla terra se non ci educhiamo tutti ad uno stile di vita più responsabile nei confronti del creato. E questo stile si impara prima di tutto in famiglia e nella scuola. Incoraggio, pertanto, i genitori, i dirigenti scolastici e gli insegnanti a portare avanti con impegno una costante attenzione educativa e didattica con questa finalità. Inoltre, è indispensabile che questo lavoro delle famiglie e delle scuole sia sostenuto dalle istituzioni preposte”. (...)

  “San Francesco ci insegni a cantare, con tutta la creazione, un inno di lode e di ringraziamento al Padre celeste, datore di ogni dono”.
AC/                  VIS 20111128 (510)

VISITA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL LIBANO

CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2011 (VIS). Di seguito riportiamo un Comunicato relativo all’udienza al Presidente del Consiglio dei Ministri del Libano:

  “Oggi, nel Palazzo Apostolico, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza Sua Eccellenza il Signor Najib Mikati, Presidente del Consiglio dei Ministri del Libano. Successivamente, il Primo Ministro ha reso visita all’Eminentissimo Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, il quale era accompagnato dall’Eccellentissimo Segretario per i Rapporti con gli Stati, Monsignor Dominique Mamberti”.

  “Nel corso dei cordiali colloqui sono stati messi in rilievo il ruolo che il Libano riveste per la regione e per il mondo intero e la sua vocazione a offrire un messaggio di libertà e di rispettosa convivenza delle diverse comunità cristiane e musulmane che lo compongono”.

  “Si è auspicata una maggiore stabilità politica e una più proficua collaborazione e dialogo fra i diversi responsabili della vita sociale e istituzionale, anche per poter affrontare efficacemente le sfide che si presentano al Paese a livello interno e internazionale”.

  “Nel prosieguo dei colloqui ci si è soffermati sulla situazione del Medio Oriente, con riferimento anche alla delicata situazione in Siria. Al riguardo si è sottolineata l’urgenza che tutti si impegnino per una convivenza pacifica, fondata sulla giustizia, sulla riconciliazione e sul rispetto della dignità della persona e dei suoi diritti inalienabili. Si è richiamato, infine, il contributo fondamentale che a tale scopo possono offrire i Cristiani chiamati a essere artefici di concordia e di pace e la cui permanenza è essenziale per il bene della Regione”.
OP/                              VIS 20111128 (270)

venerdì 25 novembre 2011

“LA QUESTIONE DI DIO OGGI”, TEMA PLENARIA PONTIFICIO CONSIGLIO LAICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2011 (VIS). In questi giorni si tiene la XXV Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, sul tema: “La questione di Dio oggi”. Nel ricevere questa mattina i partecipanti alla Plenaria, il Santo Padre ha ricordato due importanti iniziative in cui si è impegnato il Dicastero nel periodo trascorso dall’ultima Assemblea: il Congresso per i fedeli laici dell’Asia e la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid (Spagna).

  “Il vastissimo continente asiatico - ha detto il Papa riferendosi  alla prima iniziativa - ospita popoli, culture e religioni diversi, di antica origine, ma l’annuncio cristiano ha raggiunto sinora soltanto una piccola minoranza, che non di rado vive la fede in un contesto difficile, a volte anche di vera persecuzione. Il convegno ha offerto l’occasione (...) di rafforzare l’impegno e il coraggio per la missione. Questi nostri fratelli testimoniano in modo ammirevole la loro adesione a Cristo, lasciando intravedere come in Asia, grazie alla loro fede, si stiano aprendo per la Chiesa del terzo millennio vasti scenari di evangelizzazione”.

  Successivamente, anticipando la notizia che il Pontificio Consiglio per i Laici sta organizzando un analogo Congresso per i laici dell’Africa, previsto in Camerun l’anno prossimo, il Papa ha detto: “Tali incontri continentali sono preziosi per dare impulso all’opera di evangelizzazione, per rafforzare l’unità e rendere sempre più saldi i legami tra Chiese particolari e Chiesa universale”.

  Nel riferirsi alla Giornata Mondiale della Gioventù, il Santo Padre ha affermato: “Una straordinaria cascata di luce, di gioia e di speranza ha illuminato Madrid, ma anche la vecchia Europa e il mondo intero, riproponendo in modo chiaro l’attualità della ricerca di Dio. Nessuno è potuto rimanere indifferente, nessuno ha potuto pensare che la questione di Dio sia irrilevante per l’uomo di oggi”.

Tornare alla centralità di Dio

  “Non dovremmo mai stancarci di riproporre tale domanda, di ‘ricominciare da Dio’, per ridare all’uomo la totalità delle sue dimensioni, la sua piena dignità”.  - ha detto il Santo Padre, soffermandosi sul tema dell’Assemblea -. “Infatti, una mentalità che è andata diffondendosi nel nostro tempo, rinunciando a ogni riferimento al trascendente, si è dimostrata incapace di comprendere e preservare l’umano. La diffusione di questa mentalità ha generato la crisi che viviamo oggi, che è crisi di significato e di valori, prima che crisi economica e sociale. (...) In questo quadro, la questione di Dio è, in un certo senso, ‘la questione delle questioni’. Essa ci riporta alle domande di fondo dell’uomo, alle aspirazioni di verità, di felicità e di libertà insite nel suo cuore, che cercano una realizzazione”.

  “Se è vero che ‘all’inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona’, la domanda su Dio è risvegliata dall’incontro con chi ha il dono della fede, con chi ha un rapporto vitale con il Signore. (...) Qui il vostro ruolo di fedeli laici è particolarmente importante. (...) Siete chiamati a offrire una testimonianza trasparente della rilevanza della questione di Dio in ogni campo del pensare e dell’agire. Nella famiglia, nel lavoro, come nella politica e nell’economia, l’uomo contemporaneo ha bisogno di vedere con i propri occhi e di toccare con mano come con Dio o senza Dio tutto cambia”.

  “Ma la sfida di una mentalità chiusa al trascendente obbliga anche gli stessi cristiani a tornare in modo più deciso alla centralità di Dio. A volte ci si è adoperati perché la presenza dei cristiani nel sociale, nella politica o nell’economia risultasse più incisiva, e forse non ci si è altrettanto preoccupati della solidità della loro fede, quasi fosse un dato acquisito una volta per tutte. In realtà i cristiani non abitano un pianeta lontano, immune dalle ‘malattie’ del mondo, ma condividono i turbamenti, il disorientamento e le difficoltà del loro tempo. Perciò non meno urgente è riproporre la questione di Dio anche nello stesso tessuto ecclesiale. (...) La prima risposta alla grande sfida del nostro tempo sta allora nella profonda conversione del nostro cuore, perché il Battesimo che ci ha resi luce del mondo e sale della terra possa veramente trasformarci”, ha concluso il Santo Padre.
AC/                   VIS 20111125 (700)

FAMIGLIA CRISTIANA, SEGNO CREDIBILITÀ DEL VANGELO

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina ha avuto luogo una Conferenza Stampa di presentazione dell’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in programma in Vaticano, dal 29 novembre al 1° dicembre prossimo, in occasione del XXX anniversario dell’Esortazione Apostolica “Familiaris consortio” e della creazione del medesimo Pontificio Consiglio. Alla Conferenza stampa sono intervenuti il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia; il Monsignor Jean Laffitte, Segretario; il Monsignor Carlos Simón Vázquez, Sotto-Segretario, del medesimo Dicastero; Padre Gianfranco Grieco, O.F.M.Conv., Direttore e i responsabili del Servizio per la Famiglia dell’Arcidiocesi di Milano (Italia), Alfonso e Francesca Colzani.

  Il Cardinale Antonelli ha segnalato alcuni temi della “Familiaris consortio”, oggi di grande attualità, fra i quali la centralità della famiglia nella nuova evangelizzazione e nella pastorale parrocchiale e diocesana e la vocazione missionaria della famiglia “a vivere, irradiare, manifestare nel mondo l’amore e la presenza di Cristo; (...) a diventare un grande segno di credibilità del Vangelo, mediante il servizio reciproco, la procreazione generosa e responsabile, la cura e l’educazione dei figli, l’impegno sul lavoro, l’attenzione ai poveri e bisognosi, la preghiera in casa, la partecipazione alla messa e alle attività ecclesiali, l’impegno nella società civile”.

  Monsignor Jean Laffitte ha parlato nel suo intervento della “Familiaris consortio”, documento con il quale il Beato Giovanni Paolo II avvertiva “la necessità di aiutare la società degli uomini a riscoprire i veri valori della famiglia in un tempo di crisi morale”. Per Giovanni Paolo II era impossibile considerare la famiglia in modo disgiunto dall’amore coniugale. “Sembra una cosa ovvia, ma nei fatti, le legislazioni rendono oggi giuridicamente legittimi modelli alternativi di famiglia che la separano dalla sua radice più profonda, e cioè l’amore di un uomo e di una donna legati da un’unione indissolubile”.

  Da una prospettiva cristiana “incontriamo nuove difficoltà: il progetto di sposarsi in Chiesa spesso non è più integrato in una vita di fede attiva; e con questo viene a mancare la consapevolezza della santità del matrimonio cristiano. Capiamo perché oggi più che mai la pastorale coniugale e familiare esiga una preparazione seria e approfondita”. Ai battezzati non praticanti potrebbe essere proposto “un percorso breve di formazione sistematica includente ad esempio un’iniziazione alla lettura della Parola di Dio, una trasmissione dei fondamenti più elementari della fede cristiana, un’iniziazione alla vita sacramentale insistendo in particolare sui sacramenti del matrimonio, dell’eucaristia e della riconciliazione”.

  Monsignor Carlos Simὁn Vázquez ha illustrato il programma dell’Assemblea che avrà inizio con una solenne Concelebrazione Eucaristica all’Altare del Beato Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro: “Vogliamo rendere un omaggio del tutto particolare al Papa che più volte si autodefinì come il Papa delle famiglie. Pregheremo in quel luogo affinché il Beato interceda presso il Signore per tutte le famiglie del mondo”.

  Padre Gianfranco Grieco ha spiegato che la rivista quadrimestrale del Pontificio Consiglio “Familia et vita” dedica un numero speciale al XXX anniversario della “Familiaris consortio”. I ventinove articoli del numero speciale sono redatti da esperti e studiosi delle tematiche trattate nell’Esortazione Apostolica: cinque cardinali, dieci arcivescovi e vescovi, otto prelati, sacerdoti e religiosi, e sei laici, fra i quali quattro donne. Padre Grieco ha segnalato inoltre che i lavori della prossima Assemblea Plenaria si potranno seguire sul sito Internet del dicastero: www.familia.va

  Infine, nella Conferenza Stampa si è anche parlato del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma a Milano (Italia), dal 30 maggio al 3 giugno 2012. Alfonso e Francesca Colzani hanno annunciato che l’anno pastorale nella Diocesi di Milano sarà dedicato alla riflessione sulla famiglia in rapporto con il lavoro e la festa. Il Servizio per la Famiglia propone occasioni di riflessione con l’obiettivo di “offrire alle persone, alle coppie e alle famiglie quelle risorse interiori utili a ricalibrare secondo il Vangelo le modalità concrete del vivere il lavoro e la festa, di abitare il mondo e di umanizzare il tempo. Le famiglie rispondono con grande interesse, avvertono immediatamente che questi temi hanno a che fare direttamente con le difficoltà e le fatiche della vita quotidiana”.
CON-F/                  VIS 20111125 (670)

CALENDARIO CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL SANTO PADRE

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2011 (VIS). Di seguito riportiamo il calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre nei mesi di dicembre 2011 e gennaio 2012.

DICEMBRE 2011

- Giovedì 8: Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Atto di venerazione all’Immacolata, in  Piazza di Spagna, ore 16:00.

- Domenica 11: III Domenica di Avvento “Gaudete”, Visita pastorale alla Parrocchia romana “Santa Maria delle Grazie”,  a Casal Boccone, ore 9.30, Santa Messa.

- Lunedì 12: Solennità della Beata Vergine Maria di Guadalupe. Nella Basilica Vaticana, ore 17.30, Santa Messa per l’America Latina.

- Giovedì 15: Basilica Vaticana, ore 17.30. Vespri con gli Universitari degli Atenei Romani.

- Sabato 24: Solennità del Natale del Signore. Nella Basilica Vaticana, ore 22.00, Santa Messa della Notte.

- Domenica 25: Solennità del Natale del Signore. Dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana, Benedizione “Urbi et Orbi”, ore 12.00.
   
- Sabato 31: Solennità di Maria Santissima, Madre di Dio.  Nella Basilica Vaticana, ore 17.00. Primi Vespri e Te Deum in ringraziamento per l’anno trascorso.

GENNAIO 2012

- Domenica 1°: Solennità di Maria Santissima Madre di Dio. XLV Giornata mondiale della pace. Nella Basilica Vaticana, alle 9.30, Santa Messa.

- Venerdì 6: Solennità dell’Epifania del Signore. Nella Basilica Vaticana, ore 9.30, Santa Messa.

- Domenica 8: domenica dopo l’Epifania. Festa del Battesimo del Signore. Nella Cappella Sistina, alle ore 9.45, Santa Messa e Battesimo di alcuni bambini.

- Mercoledì 25: Solennità della Conversione di San Paolo. Nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, ore 17.30, Celebrazione dei Vespri.
.../CALENDARIO CELEBRAZIONI             VIS 20111125 (250)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Péter Erdó, Arcivescovo di Esztergom-Budapest (Ungheria), Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), con il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova (Italia), Vice-Presidente; l’Arcivescovo Jozef Michalik, di Przemysl dei Latini (Polonia), Vice-Presidente; il Monsignore Duarte da Cunha, Segretario Generale e il Reverendo Ferenc Janka, Vice-Segretario Generale.

- L’Arcivescovo Timothy Michael Dolan, di New York (Stati Uniti d’America), in Visita “ad Limina Apostolorum”, con il Vescovo Dennis J. Sullivan; il Vescovo Josu Iriondo; il Vescovo  Dominik John Lagonegro e  il Vescovo Gerald T. Walsh.

  Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà l’Arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP:AL/                 VIS 20111125 (130)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Juan Vicente Cordoba Villota, S.I., Vescovo di Fontibón (superficie: 80; popolazione: 1.536.000; cattolici: 1.228.000; sacerdoti: 84; religiosi: 188; diaconi permanenti: 20), Colombia. Finora Ausiliare di Bucaramanga (Colombia), il Vescovo Cordoba Villota succede al Vescovo Enrique Sarmiento Angulo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha accettato la rinuncia all’ufficio di Ausiliare dell’Arcidiocesi di Portland in Oregon (Stati  Uniti d’America ), presentata dal Vescovo Kenneth Donald Steiner, per raggiunti limiti d’età.
NER:RE/                             VIS 20111125 (110)

giovedì 24 novembre 2011

MOSTRA GAUDÍ E LA SAGRADA FAMILIA

CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2011 (VIS). “Gaudí y la Sagrada Familia de Barcelona. Arte, ciencia y espiritualidad” è il titolo della mostra che si inaugura questo pomeriggio nel Braccio di Carlo Magno (Città del Vaticano), e che rimarrà aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2012.

  Questa mattina presso la Sala Stampa della Santa Sede ha avuto luogo una Conferenza Stampa di presentazione della mostra, alla quale sono intervenuti il Cardinale Lluís Martínez Sistach, Arcivescovo di Barcelona; il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura;  il Dottor Joan Rigol, della Fundaciὁ Junta Constructora de la Sagrada Familia; il Reverendo Antoni Matabosch, Presidente onorario della Fundaciὁ Joan Maragall e l’Architetto Daniel Giralt-Miracle, Responsabile della Mostra e la Dottoressa Cecilia Pereira, Rappresentanta dell’Agenzia AC/E (Acciὁn Cultural Española)..

  “La dedicazione della Basilica della “Sagrada Familia”, il 7 novembre 2010, è stato un avvenimento storico per la città di Barcellona - ha detto il Cardinale Martínez Sistach - Nell’anno 2010 abbiamo finito la costruzione della parte interna di questo bellissimo e singolarissimo tempio la cui edificazione ebbe inizio nel 1882 e il cui progetto e realizzazione furono affidati nel 1883 al giovane  innovatore architetto Antoní Gaudí. (...) Questa mostra vuole essere, quindi, un atto di riconoscenza al Santo Padre, al Pontificio Consiglio della Cultura e al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, per l’interesse e la sensibilità che hanno dimostrato nei confronti della Basilica della ‘Sagrada Familia’ e la figura dell’’Architetto di Dio’, Antoní Gaudí”.

  “L’esposizione che presentiamo (...) è un’espressione in più del contributo della fede cristiana nei confronti del mondo della cultura, dell’arte e della bellezza che la Chiesa ha realizzato lungo i secoli. Mette in risalto la realtà di un magnifico tempio per la sua bellezza, la sua maestosità, la sua simbologia nel centro di una grande metropoli come Barcellona. Come disse Benedetto XVI a Barcellona, questa Basilica è un segno visibile del Dio invisibile, molto necessaria nelle nostre società occidentali europee con un marcato livello di cultura laicista e di indifferenza religiosa. (...) Gaudí era un cristiano di parola e di fatto (...) a cui la costruzione della ‘Sagrada Familia’ aiutò sempre più la conversione personale. Bisogna vedere in Lui non solo il geniale architetto ma soprattutto il cristiano esemplare: tutti preghiamo il Signore affinché per sua intercessione avvenga un miracolo per poterlo dichiarare Beato”.

  Il Dottor Daniel Giralt-Miracle, Responsabile della Mostra, ha spiegato che essa è strutturata in tre parti: l’arte, la scienza e la spiritualità. Nella prima cerchiamo di immergere i visitatori nell’estetica di Gaudí, avvicinarli ai suoi colori, alle sue forme, ai suoi spazi, e renderli partecipi delle arti e dei mestieri che adoperò per le sue opere”.  Nella seconda sezione, “la scienza, spieghiamo in maniera didattica gli aspetti tecnici della costruzione del tempio della Sagrada Familia, mentre la terza sezione è dedicata alla spiritualità, alcune fotografie mostrano alcune dirette allusioni alla religione cristiana che Gaudí volle fare nel tempio”, anche con una serie di disegni per la facciata della Passione e alcuni esempi per le vetrate.

  Il Dottor Joan Rigol, ex Presidente del patronato della Sagrada Familia ha precisato che “Gaudí sviluppò la sua architettura in un contesto ben concreto: il risorgimento della  cultura catalana tra i secoli XIX e XX (...). Articolare un popolo mediante i valori personalizzanti della cultura era l’aspirazione della generazione di Gaudí. (...). La Chiesa ha contribuito considerevolmente alla configurazione della cultura e dell’arte come espressione dei valori spirituali della comunità. Anche in Catalogna”.

  Infine il Dottor Antoni Matabosch, Presidente onorario della Fundaciὁ Joan Maragall ha ricordato che: “Oggi si concretizza la proposta che sua Eminenza il Cardinale Ravasi fece alla Fundació Joan Maragall, (...), di organizzare a Roma un evento, ove si manifestasse una dimensione culturale della Chiesa in Catalogna”. Il Presidente onorario ha ugualmente annunciato che in occasione della mostra sono state promosse diverse manifestazioni istituzionali ed accademiche, fra le quali il dibattito ‘Architettura: simbolo e sacro. Un secolo dopo Gaudí’, che si terrà presso la sede del Maxxi di Roma, il 12 dicembre prossimo, e il Concerto del coro di voci bianche del Monastero di Montserrat, in programma il 13 gennaio prossimo, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere.
OP/                                VIS 20111124 (700)

IL PAPA ALLA CARITAS ITALIANA: L’OGGI INTERPELLA VOSTRA MISSIONE

CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti all’incontro promosso dalla Caritas italiana nel 40° anniversario di istituzione. Nel suo discorso il Papa ha ricordato: “A voi (...) è affidato un importante compito educativo nei confronti delle comunità, delle famiglie, della società civile in cui la Chiesa è chiamata ad essere luce. Si tratta di assumere la responsabilità dell’educare alla vita buona del Vangelo, che è tale solo se comprende in maniera organica la testimonianza della carità.

  “Non desistete mai da questo compito educativo, anche quando la strada si fa dura e lo sforzo sembra non dare risultati” - ha detto il Papa - “Vivetelo nella fedeltà alla Chiesa e nel rispetto dell’identità delle vostre Istituzioni, utilizzando gli strumenti che la storia vi ha consegnato e quelli che la ‘fantasia della carità’ – come diceva il beato Giovanni Paolo II – vi suggerirà per l’avvenire”.

  “Un’opera di carità parla di Dio, annuncia una speranza, induce a porsi domande. (...) Sono opere che nascono dalla fede. Sono opere di Chiesa, espressione dell’attenzione verso chi fa più fatica. Sono azioni pedagogiche, perché aiutano i più poveri a crescere nella loro dignità, le comunità cristiane a camminare nella sequela di Cristo, la società civile ad assumersi coscientemente i propri obblighi. Ricordiamo quanto insegna il Concilio Vaticano II: ‘Siano anzitutto adempiuti gli obblighi di giustizia, perché non avvenga che si offra come dono di carità ciò che è già dovuto a titolo di giustizia’. L’umile e concreto servizio che la Chiesa offre non vuole sostituire né, tantomeno, assopire la coscienza collettiva e civile. Le si affianca con spirito di sincera collaborazione, nella dovuta autonomia e nella piena coscienza della sussidiarietà”.

  “La carità richiede apertura della mente (...). Rispondere ai bisogni significa non solo dare il pane all’affamato, ma anche lasciarsi interpellare dalle cause per cui è affamato, con lo sguardo di Gesù che sapeva vedere la realtà profonda delle persone che gli si accostavano. È in questa prospettiva che l’oggi interpella il vostro modo di essere animatori e operatori di carità. Il pensiero non può non andare anche al vasto mondo della migrazione. Spesso calamità naturali e guerre creano situazioni di emergenza. La crisi economica globale è un ulteriore segno dei tempi che chiede il coraggio della fraternità. Il divario tra nord e sud del mondo e la lesione della dignità umana di tante persone, richiamano ad una carità che sappia allargarsi a cerchi concentrici dai piccoli ai grandi sistemi economici. Il crescente disagio, l’indebolimento delle famiglie, l’incertezza della condizione giovanile indicano il rischio di un calo di speranza”.

  “L’umanità non necessita solo di benefattori, ma anche di persone umili e concrete che, come Gesù, sappiano mettersi al fianco dei fratelli condividendo un po’ della loro fatica. In una parola, l’umanità cerca segni di speranza. La nostra fonte di speranza è nel Signore. Ed è per questo motivo che c’è bisogno della ‘Caritas’; non per delegarle il servizio di carità, ma perché sia un segno della carità di Cristo, un segno che porti speranza”, ha concluso il Pontefice.
AC/                                VIS 20111124 (520)

UDIENZE


 
CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Quattordici Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d’America in Visita “ad Limina Apostolorum”:

    - Il Vescovo Howard James Hubbard, di Albany.

    - Il Vescovo Edward Urban Kmiec, di Buffalo, con l’Ausiliare Vescovo Edward M. Grosz.

    - Il Vescovo Terry R. LaValley, di Ogdensburg.

    - Il Vescovo Matthew Harvey Clark, di Rochester.

    - Il Vescovo Robert Joseph Cunningham, di Syracuse.

    - Il Vescovo Nicholas A. DiMarzio, di Brooklyn, con gli Ausiliari, Vescovo Frank Joseph Caggiano e Vescovo Octavio Cisneros; con gli Ausiliari emeriti: Vescovo Guy Sansaricq e Vescovo  Joseph Michael Sullivan.

    - Il Vescovo William Francis Murphy, di Rockville Centre, con gli Ausiliari, Vescovo John Charles Dunne e Vescovo Paul Henry Walsh.
AL/                           VIS 20111124 (130)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara (superficie: 4.283; popolazione: 562.000; cattolici: 527.000; sacerdoti: 465; religiosi: 1.108; diaconi permanenti: 19; Italia. Finora Ausiliare di Milano (Italia), il Vescovo Brambilla succede al Vescovo Renato Corti, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi.
NER:RE                      VIS 20111124 (70)

mercoledì 23 novembre 2011

L’AFRICA È IL CONTINENTE DELLA SPERANZA

CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell’Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi nell’Aula Paolo VI, al Viaggio Apostolico in Benin, appena concluso. Il Viaggio ha avuto tre motivazioni: il 150° anniversario dell’inizio dell’evangelizzazione in Benin; la firma e la consegna alle comunità ecclesiali africane  dell’Esortazione apostolica postsinodale “Africae munus” e l’omaggio al defunto Cardinale Bernardin Gantin, nato in Benin e considerato Padre della patria. 

  Il Papa si è soffermato sulle diverse tappe del suo soggiorno in Benin, a cominciare dalla visita alla Basilica dell’Immacolata Concezione di Ouidah, ai piedi della quale ha deposto i frutti della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi. “Ora le comunità cristiane dell’Africa - ha detto Benedetto XVI - sono chiamate a rinnovarsi nella fede per essere sempre più al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. Esse sono invitate a riconciliarsi al loro interno per diventare strumenti gioiosi della misericordia divina, ognuna apportando le proprie ricchezze spirituali e materiali all’impegno comune”.

  “Questo spirito di riconciliazione è indispensabile, naturalmente, anche sul piano civile, e necessita un’apertura alla speranza che deve animare anche la vita sociopolitica ed economica del Continente”, ha detto il Pontefice ricordando che nell’incontro con le Autorità civili, politiche e religiose del Benin, “ho voluto porre l’accento proprio sulla speranza che deve animare il cammino del Continente, rilevando l’ardente desiderio di libertà e di giustizia che, specialmente in questi ultimi mesi, anima i cuori di numerosi popoli africani”.

  Nell’Eucaristia domenicale celebrata nello Stadio dell’Amicizia di Cotonou, Benedetto XVI ha affermato che la numerosa presenza di anziani e di giovani è stata “una meravigliosa testimonianza di come la fede riesca ad unire le generazioni e sappia rispondere alle sfide di ogni stagione della vita.” Durante la celebrazione il Papa ha consegnato ai Presidenti delle Conferenze Episcopali dell’Africa l’Esortazione Apostolica Postsinodale “Africae munus”, nella quale “ogni fedele troverà le linee fondamentali che guideranno e incoraggeranno il cammino della Chiesa in Africa, chiamata ad essere sempre più il ‘sale della terra’ e la ‘luce del mondo’”.

  Nel rievocare l’incontro con i bambini e i malati nella Chiesa di Santa Rita e nel Foyer “Pace e gioia” delle Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Benedetto XVI ha detto di aver veramente “gustato la gioia di vivere, l’allegria e l’entusiasmo delle nuove generazioni che costituiscono il futuro dell’Africa” e di aver visto concretamente “come l’amore e la solidarietà sanno rendere presente nella debolezza la forza e l’affetto di Cristo risorto”.

  Per la Chiesa in Benin, “la gioia e l’ardore apostolico che ho riscontrato tra i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i laici (...) costituisce un segno di sicura speranza”, ha affermato il Pontefice.  “Ho incoraggiato ciascuno a vivere la rispettiva missione nella Chiesa (....) indicando specialmente ai sacerdoti la via della santità, nella consapevolezza che il ministero non è una semplice funzione sociale, ma è portare Dio all’uomo e l’uomo a Dio”.

  Nell’incontro con l’Episcopato del Benin, il Papa ha voluto “riflettere in particolare sull’origine dell’annuncio evangelico nel Paese, ad opera di missionari”, invitando i Presuli ad “una costante riscoperta della Sacra Scrittura, quale sorgente di un rinnovamento spirituale e occasione di approfondimento della fede”.

  “In Africa” - ha proseguito il Santo Padre - “ho visto una freschezza del sì alla vita, una freschezza del senso religioso e della speranza, una percezione della realtà nella sua totalità con Dio e non ridotta ad un positivismo che, alla fine, spegne la speranza. Tutto ciò dice che in quel Continente c’è una riserva di vita e di vitalità per il futuro, sulla quale noi possiamo contare, sulla quale la Chiesa può contare”.

  “Questo mio viaggio ha costituito un grande appello all'Africa, perché orienti ogni sforzo ad annunciare il Vangelo a coloro che ancora non lo conoscono. Si tratta di un rinnovato impegno per l’evangelizzazione, alla quale ogni battezzato è chiamato, promuovendo la riconciliazione, la giustizia e la pace”, ha concluso Benedetto XVI.
AG/                 VIS 20111123 (1260)

AGLI ZINGARI: VI GUIDI SPLENDORE DELLA FEDE SULLE VIE DELLA VITA

CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2011 (VIS). Al termine della catechesi di questo mercoledì, il Papa ha salutato, in dieci lingue, i 7.000 pellegrini presenti, rivolgendosi in particolare alla “Delegazione del Forum Cattolico-Ortodosso, composta da numerosi Presuli ai quali rivolgo” - ha detto - “il mio più cordiale saluto. Ai membri cattolici, in particolare, porgo un sentito augurio in occasione del 40° anniversario del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee”.

  Nel rivolgersi in lingua croata ai sacerdoti e ai fedeli della Diocesi greco-cattolica di Križevci, Benedetto XVI ha detto: “Cari amici, avete cominciato nella vostra eparchia la celebrazione di un giubileo, i 400 anni dell’unione con la Chiesa di Roma e dell’istituzione dell’Eparchia di Marca. Oggi ringraziate Dio, con questo pellegrinaggio alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, per tutti i doni che avete ricevuto. La vostra unione plurisecolare con il Vescovo di Roma vi aiuti ad essere costruttori di comunione tra l’Oriente e l’Occidente cristiano”.

  Infine Benedetto XVI ha rivolto un saluto cordiale nella loro lingua ai pellegrini ungheresi “specialmente al gruppo degli Zingari della Provincia di Tolna. Vi guidi lo splendore della fede sulle vie della vita”.
AG/                              VIS 20111123 (200)

VISITA DEL PAPA AI DETENUTI CARCERE ROMANO DI REBIBBIA


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina la Prefettura della Casa Pontificia ha reso pubblico il seguente Comunicato:
  “Il Il 18 dicembre 2001, IV Domenica di Avvento, il Santo Padre Benedetto XVI si reca in Visita Pastorale alla Casa Circondariale di Rebibbia a Roma, in via R. Majetti, 70”.

  “Alle ore 10, nella chiesa centrale del carcere dedicata al ‘Padre Nostro’, il Papa incontra i Detenuti e risponde alle loro domande”.
  “Prima di lasciare - alle ore 11.30 - la Casa Circondariale e far ritorno in Vaticano per la recita dell’Angelus, il Santo Padre benedice un albero che viene piantato a ricordo della visita”.
PD/                              VIS 20111123 (120)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre:
- Ha nominato il Reverendo Pio Hipunyati, Vescovo della Diocesi di Ondjiva (superficie: 83.900; popolazione: 1.003.280; cattolici: 573.459; sacerdoti: 34; religiosi: 64), Angola. Il Vescovo eletto, finora Professore di latino al Seminario Minore e Superiore della Missione Cattolica di Omupanda, è nato nel 1964 a Ounonge (Angola) ed è stato ordinato sacerdote nel 1998. Dal 1999 al 2002 è stato Superiore della Missione Cattolica di Omupanda e Direttore Spirituale del Seminario Propedeutico del “Cuore Immacolato di Maria” nella Diocesi di Ondjiva; dal 1998 al 2002 è stato Economo della Diocesi. Succede al Vescovo Fernando Guimarães Kevanu, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.
- Ha nominato il Vescovo Joaquim Justino Carreira, Vescovo di Guarulhos (superficie: 341; popolazione: 1.315.000; cattolici: 851.000; sacerdoti: 49; religiosi: 83; diaconi permanenti: 1), Brasile. Finora Ausiliare di São Paulo (Brasile), succede al Vescovo Luiz Gonzaga Bergonzini, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.
- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Derry (Irlanda), presentata dal Vescovo Séamus Hegarty, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
NER:RE/                 VIS 20111123 (220)

martedì 22 novembre 2011

VITA E DIGNITÀ PERSONA DA SALVAGUARDARE SEMPRE E COMUNQUE

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina si è tenuta una Conferenza Stampa di presentazione della XXVI Conferenza Internazionale organizzata dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, sul tema: “La pastorale sanitaria a servizio della vita alla luce del Magistero del Beato Giovanni Paolo II”, in programma nell’Aula del Sinodo, (Città del Vaticano), dal 24 al 26 novembre prossimo.

  L’Arcivescovo Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), ha affermato che la Conferenza intende fare in modo che “l’insegnamento del Beato Giovanni Paolo II sul Vangelo della Vita e la sua traduzione nell’opera pastorale della Chiesa, richiamino gli operatori pastorali e sanitari e tutti gli uomini di buona volontà all’amore ed al servizio alla vita, soprattutto se debole e sofferente”. Parimenti l’Arcivescovo Zimowski ha auspicato di “celebrare la sacralità della vita e la dignità della persona, da salvaguardare e difendere sempre e comunque”.

  Il titolo della XXVI Conferenza Internazionale si ispira al “profondo sentimento di venerazione” che gli operatori sanitari nutrono per Giovanni Paolo II, ha spiegato il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari. Costante è stata la sollecitudine del Papa Beato per i malati lungo tutto il suo pontificato, nelle parole come nelle opere. Fu Giovanni Paolo II ad istituire il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, la Giornata Mondiale del Malato e la Fondazione “Il Buon Samaritano”.

  Il programma della Conferenza prevede “relazioni, testimonianze ed esperienze di carattere teologico-pastorale ispirate all’insegnamento del Beato riguardanti il valore cristiano della sofferenza e il Vangelo della Vita e che verranno trattate in un’ottica interdisciplinare”. Il primo giorno è in programma un atto celebrativo solenne in onore di Giovanni Paolo II che avrà come relatori il Cardinale Fiorenzo Angelini, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari e il Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia e per molti anni Segretario del Beato.

  Alla Conferenza interverranno numerose Istituzioni e Associazioni di fedeli impegnate nella pastorale della salute, Rappresentanti di altre Chiese e confessioni religiose - fra i quali il Reverendo Stavors Kofinas, del Patriarcato Ecumenico (Grecia); il Pastore luterano Alfred Krauth (Germania) - sei Ambasciatori presso la Santa Sede e 42 Presuli. I 685 partecipanti provengono da 70 paesi.

  I tre giorni della Conferenza Internazionale saranno preceduti dal primo Incontro di tutti i Vescovi incaricati della Pastorale della Salute (23 novembre) e saranno arricchiti dal Concerto “La Croce, la Misericordia e la Gloria”, organizzato in omaggio a Papa Benedetto XVI e incentrato sulla figura del Beato Giovanni Paolo II (25 novembre, nell’Aula Paolo VI).

  Padre Augusto Chendi, M.I., Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio, ha illustrato il contributo del Dicastero alla formazione di coloro che operano nel mondo della salute, con la Carta degli Operatori Sanitari “che intende proporre una sintesi organica della dottrina della Chiesa su quanto attiene all’affermazione del valore primario e fondamentale della vita di ogni essere umano, nell’arco del suo dispiegarsi, e cioè dal concepimento fino al suo termine naturale”. Redatta nel 1994, la Carta è in fase di aggiornamento relativamente ai pronunciamenti del magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, su alcune questioni etiche collegate ai progressi della scienza medica e biologica. La redazione rinnovata della Carta è in fase avanzata e sarà disponibile prossimamente nelle principali lingue.

  Alla Conferenza Stampa interverranno anche il Vescovo Valentin Pozai, S.I., Ausiliare di Zagabria (Croazia); Monsignor Jean-Marie Mate Musivi Mupendawatu, Segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari; Monsignor Jacques Suaudeau, Consultore; e Suor Myriam Castelli, F.S.P., giornalista di Rai International.
CON-AVA/                             VIS 20111122 (490)

XVI SESSIONE PUBBLICA DELLE PONTIFICIE ACCADEMIE

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2011 (VIS). Mercoledì prossimo, 30 novembre 2011, nell’Aula Magna del Palazzo S. Pio X (Via della Conciliazione, 5, Roma), si terrà la XVI Sessione Pubblica delle Pontificie Accademie organizzata dal Pontificio Consiglio della Cultura e dalle Pontificie Accademie coordinate dallo stesso Dicastero.

  Nel corso della Sessione, si legge in un Comunicato reso pubblico questa mattina, sarà assegnato il Premio delle Pontificie Accademie, attribuito dal Santo Padre a giovani studiosi, artisti o istituzioni che si siano distinti nella promozione dell’umanesimo cristiano. La Seduta Pubblica 2011, organizzata dalla Pontificia Accademia Romana di Archeologia e dalla Pontificia Accademia’Cultorum Martyrum’, avrà per tema: “Testimonianze e testimoni: i ‘martyria’ e i campioni della fede”.

  Introdurrà i lavori il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontifico Consiglio della Cultura e del Consiglio di Coordinamento tra Accademie Pontificie, seguirà l’intervento del Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B., Segretario di Stato, che leggerà il Messaggio del Santo Padre e consegnerà, a nome del Papa, il Premio delle Pontificie Accademie. In programma anche l’intervento del Professor Fabrizio Bisconti, Sovrintendente Archeologico delle Catacombe Cristiane.
OP/                              VIS 20111122 (190)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Donald Lippert, O.F.M.Cap., Vescovo della Diocesi di Mendi (superficie:  23.800; popolazione: 600.000; cattolici: 114.000: 36 sacerdoti: 36; religiosi: 70), Papua Nuova Guinea. Il Vescovo eletto, finora Consigliere della Vice-Provincia dei Frati Cappuccini in Papua Nuova Guinea, è nato a Pittsburgh (Stati Uniti d’America), nel 1957 ed è stato ordinato sacerdote nel 1985. Dal 1986 al 1989 è stato Vicario parrocchiale nella Parrocchia di “Our Lady of Peace” a Conway (U.S.A.); dal 1995 al 1998 è stato Formatore al Seminario “Charles Borromeo” e Docente di Filosofia all’Università di “John Carroll” a Cleveland (U.S.A.); dal 1996 al 1997 è stato Vicario e primo Consigliere della Provincia di “Saint Augustine” dei Frati Cappuccini negli Stati Uniti; dal 1998 al 2002 è stato Direttore della formazione dei Frati Cappuccini, Docente di Filosofia all’Università di “John Carroll”, Membro del Consiglio Presbiterale della Diocesi di Cleveland e Moderatore Presbiterale della medesima Sede; dal 2002 al 2005 è stato Direttore del Centro Cattolico Ispanico e Vice Direttore della “Casa di Padre Pio” per i candidati dei Frati Cappuccini a Washington, D.C.; dal 2007 al 2010 è stato inviato come missionario in Papua Nuova Guinea e dal 2010 è stato Primo Consigliere della Vice-Provincia dei Frati Cappuccini in Papua Nuova Guinea.
NER/                  VIS 20111122 (240)

lunedì 21 novembre 2011

SESSIONE PLENARIA COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2011 (VIS). Questa mattina, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

  “La Commissione Teologica Internazionale, presieduta da Sua Eminenza il Cardinale William Levada, terrà la sua Sessione Plenaria dal 28 novembre al 2 dicembre 2011 presso la “Domus Sanctae Marthae” in Vaticano, sotto la direzione di S.E. Mons. Charles Morerod, O.P., Segretario Generale, che il Santo Padre ha recentemente nominato Vescovo di Lausanne, Genêve et Fribourg (Svizzera)”.

  “Nell’attuale Sessione Plenaria, la Commissione continuerà lo studio di tre temi di notevole importanza. Il primo è la questione metodologica nella teologia odierna: le sue prospettive, principi e criteri; al riguardo un significativo contributo era stato già elaborato durante il precedente quinquennio 2004-2008. Il secondo tema è quello del monoteismo, ed il terzo è il significato della Dottrina sociale della Chiesa nel contesto più ampio della Dottrina Cristiana”.
OP/                                                                                                                               VIS 20111121 (150)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l’Arcivescovo Santos Abril y Castelló, attualmente Vice Camerlengo di Santa Romana Chiesa, Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma.

- Ha nominato il Monsignore Cesare Burgazzi, Capo Ufficio nella Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, finora Minutante nella medesima Sezione della Segreteria di Stato.

- Ha nominato il Vescovo Filippo Santoro, Arcivescovo Metropolita di Taranto (superficie: 1.056; popolazione: 408.481; cattolici: 405.542; sacerdoti: 236; religiosi: 384; diaconi permanenti: 16), Italia. L’Arcivescovo eletto, dal 2004 Vescovo di Petrὁpolis (Brasile), è nato a Carbonara (Italia)  nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1972; dal 1984 al 1996 è stato Sacerdote fidei donum nell’Arcidiocesi di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile); nel 1992 è stato Membro della Delegazione della Santa Sede per la Conferenza Mondiale sull’ambiente; nel 1996 ha ricevuto l’ordinazione episcopale. Succede all’Arcivescovo Luigi Papa, O.F.M.Cap., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi metropolitana, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha dato il suo assenso all’elezione canonicamente fatta dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Greco-Cattolica Romena del Sacerdote Claudiu-Lucian Pop, finora Rettore del Pontificio Collegio “Pio Romeno” in Roma, a Vescovo della Curia Arcivescovile Maggiore, assegnandogli la Sede titolare Vescovile di Mariamme. Il Vescovo eletto è nato nel 1972 a Piscolt (Romania), è stato ordinato sacerdote nel 1995; dal 1999 al 2002 è stato Vicario nella parrocchia di San Giorgio dei Romeni a Parigi e dal 2002 al 2007 è stato Parroco e Rettore della Missione greco-cattolica romena a Parigi. Nel 2007 è stato nominato Rettore del Pontificio Collegio Pio Romeno dalla Congregazione per le Chiese Orientali.
NA:NER:RE/                                        VIS 20111121 (290)
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