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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 12 gennaio 2011

MESSAGGIO DEL PAPA PRIMO ANNIVERSARIO TERREMOTO HAÏTI

CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2011 (VIS). Il Cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, Inviato del Santo Padre ad Haïti, ha dato lettura di un Messaggio di Papa Benedetto XVI in occasione del primo anniversario, oggi 12 gennaio, del terremoto che ha colpito Haïti.

“In occasione del primo anniversario del terribile sisma che ha colpito il vostro Paese causando numerose vittime, sono vicino a tutti voi, caro popolo di Haïti, assicurandovi la mia preghiera, particolarmente per i defunti.

Desidero anche darvi una parola di speranza nella situazione presente particolarmente difficile. È ora di ricostruire non soltanto le strutture materiali ma soprattutto la convivenza civile, sociale e religiosa. Auspico che il Popolo di Haïti sia il primo protagonista della sua storia attuale e del suo futuro, facendo anche affidamento sugli aiuti internazionali offerti con grande generosità, tramite aiuti economici e volontari provenienti da tutto il mondo.

Sono presente tramite Sua Eminenza Cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”. Vi porto, con la sua presenza e la sua voce, il mio incoraggiamento e il mio affetto. Vi affido all’intercessione di Notre Dame du Perpétuel Secours, Patrona di Haïti, che, ne sono certo, dall’alto, non rimarrà indifferente alla vostre preghiere. Che Dio benedica tutto il popolo di Haïti”.
MESS/ VIS 20110112 (230)

CATERINA DI GENOVA ED ESPERIENZA PURGATORIO

CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2011 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell’Udienza Generale odierna, tenutasi nell’Aula Paolo VI con la partecipazione di 9.000 persone, a Santa Caterina di Genova (1447-1510), nota soprattutto per le opere “Trattato sul purgatorio” e “Dialogo tra l’anima e il corpo”.

Caterina ricevette dalla madre una valida educazione cristiana; a sedici anni, venne data in moglie a Giuliano Adorno, ma la vita matrimoniale non fu facile. Caterina stessa fu indotta inizialmente a condurre un tipo di vita mondana, nella quale, però, non riuscì a trovare serenità. Dopo dieci anni, nel suo cuore c’era u
n senso profondo di vuoto e di amarezza. La conversione iniziò grazie ad una singolare esperienza spirituale, nella quale poté avere una chiara visione delle sue miserie e dei suoi difetti e, allo stesso tempo, della bontà di Dio. Da questa esperienza nacque la decisione di cambiar vita ed iniziò una vita di purificazione e comunione mistica con Dio. Il luogo della sua ascesa alle vette mistiche fu l’ospedale di Pammatone, il più grande complesso ospedaliero genovese, del quale ella fu direttrice e animatrice.

“Dalla conversione alla morte” – ha detto il Papa – “non vi furono eventi straordinari, ma due elementi caratterizzarono l’intera sua esistenza: da una parte l’esperienza mistica, la profonda unione con Dio (...) e, dall’altra, l’assistenza ai malati, l’organizzazione dell’ospedale, il servizio al prossimo, specialmente i più bisognosi e abbandonati”.

“Cari amici, non dobbiamo mai dimenticare” – ha sottolineato il Pontefice – “che quanto più amiamo Dio e siamo costanti nella preghiera, tanto più riusciremo ad amare veramente chi ci sta vicino, perché saremo capaci di vedere in ogni persona il volto del Signore, che ama senza limiti e distinzioni”.

“Il pensiero di Caterina sul purgatorio” – ha ricordato il Papa – è condensato nelle due parti de il “Trattato” sul purgatorio e il “Dialogo tra l’anima e il corpo”. “È importante notare che Caterina” – ha aggiunto il Santo Padre – “nella sua esperienza mistica, non ha mai rivelazioni specifiche sul purgatorio o sulle anime che vi si stanno purificando. (...) Il purgatorio non è presentato come un elemento del paesaggio delle viscere della terra: è un fuoco non esteriore, ma interiore. (...) Non si parte, infatti, dall’aldilà per raccontare i tormenti del purgatorio e poi indicare la via per la purificazione o la conversione, ma si parte dall’esperienza interiore dell’uomo in cammino verso l’eternità”.

“L’anima è consapevole dell’immenso amore e della perfetta giustizia di Dio e, di conseguenza, soffre per non aver risposto in modo perfetto a tale amore e proprio l’amore stesso di Dio la purifica dalle sue scorie di peccato”.

“In Caterina (...) si trova un’immagine tipica di Dionigi l’Areopagita, quella, cioè, del filo d’oro che collega il cuore umano con Dio stesso. Quando Dio ha purificato l’uomo, egli lo lega con un sottilissimo filo d’oro. (...) Così il cuore dell’uomo viene invaso dall’amore di Dio, che diventa l’unica guida, l’unico motore della sua esistenza. Questa situazione di elevazione verso Dio e di abbandono alla sua volontà, espressa nell’immagine del filo, viene utilizzata da Caterina per esprimere l’azione della luce divina sulle anime del purgatorio, luce che le purifica e le solleva verso gli splendori dei raggi fulgenti di Dio”.

“Cari amici, i Santi, nella loro esperienza di unione con Dio” – ha sottolineato il Santo Padre – “raggiungono un ‘sapere’ così profondo dei misteri divini, nel quale amore e conoscenza quasi si compenetrano, da essere di aiuto agli stessi teologi nel loro impegno di studio, di ‘intelligentia fidei’ dei misteri della fede”.

“Con la sua vita, santa Caterina ci insegna che quanto più amiamo Dio ed entriamo in intimità con Lui nella preghiera, tanto più Egli si fa conoscere e accende il nostro cuore con il suo amore. Scrivendo sul purgatorio, la Santa ci ricorda una verità fondamentale della fede che diventa per noi invito a pregare per i defunti affinché possano giungere alla visione beata di Dio nella comunione dei santi”.

“Il servizio umile, fedele e generoso, che la Santa prestò per tutta la sua vita nell’ospedale di Pammatone, poi, è un luminoso esempio di carità per tutti e un incoraggiamento specialmente per le donne che danno un contributo fondamentale alla società e alla Chiesa con la loro preziosa opera, arricchita dalla loro sensibilità e dall’attenzione verso i più poveri e i più bisognosi”.
AG/ VIS 20110112 (730)

AMBASCIATRICE EGITTO IN VATICANO

CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2011 (VIS). Nella serata di ieri Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Questa sera, Sua Eccellenza la Signora Lamia Aly Hamada Mekhemar, Ambasciatore della Repubblica Araba di Egitto presso la Santa Sede, è stata ricevuta in Vaticano da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede”.

“Nel corso dell’incontro l’Ambasciatore, che si recherà al Cairo per consultazioni presso il Ministero degli Esteri egiziano, ha fatto presenti le preoccupazioni del Suo Governo nel difficile momento attuale, e ha potuto ricevere le informazioni e raccogliere gli elementi utili per riferire adeguatamente sui recenti interventi del Santo Padre, in particolare sulla libertà religiosa e sulla protezione dei cristiani nel Medio Oriente”.

“Sottolineando che la Santa Sede partecipa all’emozione dell’intero popolo egiziano, colpito dall’attentato di Alessandria, Sua Eccellenza Monsignor Mamberti ha assicurato che la Santa Sede condivide pienamente la preoccupazione del Governo di ‘evitare l’escalation dello scontro e delle tensioni per motivazioni religiose’, ed apprezza gli sforzi che esso fa in tale direzione”.
OP/ VIS 20110112 (190)
UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2011 (VIS). Nel pomeriggio di ieri il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Köln (Germania).
AP/ VIS 20110112 (30)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 12 GEN. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l’Arcivescovo Murilo Sebastiâo Ramos Krieger, S.C.I., Arcivescovo Metropolita di São Salvador da Bahia (superficie: 6.241; popolazione: 3.879.000; cattolici: 2.737.000; sacerdoti: 295; religiosi: 1.106; diaconi permanenti: 78), Brasile. Finora Arcivescovo Metropolita di Florianópolis (Brasile), succede al Cardinale Geraldo Majella Agnelo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d’età.

- Ha nominato il Vescovo Guire Poulard, Arcivescovo di Port-au-Prince (superficie: 5.500; popolazione: 4.044.000; cattolici: 2.912.000; sacerdoti: 284; religiosi: 1.708; diaconi permanenti: 2), Haïti. L’Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Les Cayes (Haïti), è nato nel 1942 a Delatte (Haïti), è stato ordinato sacerdote nel 1972 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 1988.

- Ha nominato il Monsignore Glandas Marie Erick Toussaint, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Port-au-Prince (superficie: 5.500; popolazione: 4.044.000; cattolici: 2.912.000; sacerdoti: 284; religiosi: 1.708; diaconi permanenti: 2), Haïti. Il Vescovo eletto è nato nel 1965 a Grande Savane (Haïti) ed è stato ordinato sacerdote nel 1994. È stato finora Parroco della Cattedrale e Direttore della Caritas di Port-au-Prince.
NER:RE:NEA/ VIS 20110112 (190)
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