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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 17 gennaio 2011

BENEDETTO XVI RICEVE DELEGAZIONE ECUMENICA FINLANDIA

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina una Delegazione Ecumenica della Finlandia in occasione del pellegrinaggio annuale a Roma per la Festa di Sant’Enrico, Patrono della Finlandia.

“Tutti gli anni” – ha detto il Papa nel suo discorso in lingua tedesca – “questo momento attesta i rapporti di amicizia e collaborazione fra luterani e cattolici e in generale fra tutti i cristiani nel Paese”.

Successivamente Benedetto XVI ha affermato: “Nonostante l’obiettivo del Movimento ecumenico, la piena unità nella fede, non sia stato ancora raggiunto”, dal dialogo sono scaturiti molti elementi di accordo fra i quali, ha sottolineato il Papa, il rapporto sul “tema della dottrina della giustificazione nella vita della Chiesa” assicurando che l’approfondimento di tale tema contribuirà a raggiungere, fra l’altro, “un punto di vista comune sulla natura dell’ufficio episcopale”.

“Nel contempo” – ha proseguito il Santo Padre – “tutti siamo consapevoli che il cammino ecumenico, in alcuni aspetti, si è fatto più difficile e presenta molte sfide. In tal senso, il vostro pellegrinaggio annuale a Roma per la festa di Sant’Enrico è un evento importante e uno stimolo per il nostro impegno. Ci aiuta a guardare a ritroso con gioia per i risultati conseguiti e al futuro con il desiderio di un impegno responsabile”.

“In vista della prossima Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani” – ha concluso Benedetto XVI – “preghiamo perché lo Spirito della verità ci muova ad un amore ed una fratellanza sempre più grandi”.
AC/ VIS 20110117 (260)

DARE TESTIMONIANZA FEDE CON CONDOTTA COERENTE

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i funzionari e gli agenti dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano per il tradizionale scambio di auguri per il nuovo anno.

Benedetto XVI ha espresso il suo apprezzamento “per l’impegno e la professionalità con cui i funzionari e gli agenti della Polizia di Stato, quasi come ‘angeli custodi’, vegliano giorno e notte sul Vaticano, garantendo la necessaria sicurezza e ponendosi al servizio dei pellegrini”.

“La vostra significativa presenza nel cuore della cristianità, dove folle di fedeli giungono senza sosta per incontrare il successore di Pietro e per visitare le tombe degli Apostoli, susciti sempre più in ciascuno di voi il proposito di ravvivare sempre più la dimensione spirituale della vita, come pure l’impegno ad approfondire la vostra fede cristiana, testimoniandola con gioia attraverso una condotta coerente”.
AC/ VIS 20110117 (150)

EREZIONE ORDINARIATO PERSONALE IN INGHILTERRA E GALLES

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2011 (VIS). “In conformità con le disposizioni della Costituzione Apostolica ‘Anglicanorum coetibus’ di Papa Benedetto XVI del 4 novembre 2009 e dopo accurata consultazione con la Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles” – si legge in un Comunicato – “la Congregazione per la Dottrina della Fede ha eretto in data odierna un Ordinariato Personale nel territorio d'Inghilterra e Galles per quei gruppi di pastori e fedeli anglicani che hanno espresso il desiderio di entrare nella piena visibile comunione con la Chiesa Cattolica. Il Decreto che istituisce l’Ordinariato specifica che esso sarà denominato Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham e avrà come patrono il Beato John Henry Newman.

Un Ordinariato Personale è una struttura canonica che consente una riunione in forma corporativa, così da permettere a coloro che erano anglicani di entrare in piena comunione con la Chiesa Cattolica, conservando elementi del loro caratteristico patrimonio anglicano. Con tale struttura, la Costituzione Apostolica ‘Anglicanorum coetibus’ mira a comporre da un lato l’intento di salvaguardare, all'interno della Chiesa Cattolica, le venerande tradizioni liturgiche, spirituali e pastorali anglicane e, dall’altro, il fatto che questi nuovi gruppi ed i rispettivi pastori siano pienamente integrati nella Chiesa Cattolica.

Per ragioni dottrinali, la Chiesa non ammette in alcun caso l'ordinazione episcopale di uomini sposati. Nondimeno, la Costituzione Apostolica prevede, a certe condizioni, l'ordinazione come sacerdoti cattolici di ministri sposati già anglicani. Oggi, nella Cattedrale di Westminster a Londra, l’Arcivescovo Vincent Nichols, di Westminster, ha ordinato sacerdoti cattolici tre ex-vescovi anglicani: il Reverendo Andrew Burnham, il Reverendo Keith Newton e il Reverendo John Broadhurst.

Ancora, in data odierna, Papa Benedetto XVI ha nominato il Reverendo Keith Newton quale primo Ordinario dell'Ordinariato Personale di ‘Nostra Signora di Walsingham’. Il Reverendo Newton, unitamente al Reverendo Burnham e al Reverendo Broadhurst, curerà la preparazione catechetica dei primi gruppi di anglicani in Inghilterra e Galles, che a Pasqua saranno ricevuti nella Chiesa Cattolica insieme ai loro pastori, così come l'accompagnamento dei ministri che si stanno preparando ad essere ordinati al sacerdozio cattolico, attorno a Pentecoste.

La normativa di questa nuova struttura è coerente con l'impegno per il dialogo ecumenico, che continua ad essere una priorità per la Chiesa Cattolica. L'iniziativa che ha portato alla pubblicazione della Costituzione Apostolica e all'erezione del suddetto Ordinariato Personale è venuta da diversi gruppi di Anglicani, che hanno dichiarato di condividere la comune fede cattolica così come espressa nel Catechismo della Chiesa Cattolica e di riconoscere il ministero petrino come voluto da Cristo stesso per la Chiesa. Per essi è giunto il momento di esprimere tale unità implicita nella forma visibile della piena comunione”.
OP/ VIS 20110115 (440)

PRESE DI POSSESSO TITOLI E DIACONIE

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2011 (VIS). L’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha dato comunicazione delle Prese di Possesso che avranno luogo nei prossimi giorni:

- Sabato 22 gennaio, alle 18:30, il Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, prenderà possesso del Titolo di Santa Maria Odigitria dei Siciliani, Via del Tritone, 82.

- Sabato 22 gennaio, alle ore 18:00, il Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa, prenderà possesso del Titolo di Santa Maria “Regina Pacis” in Ostia mare, Piazza Regina Pacis, 13.

- Domenica 23 gennaio, alle 11:00, il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, prenderà possesso della Diaconia di San Giorgio in Velabro, Via del Velabro, 19.

- Domenica 30 gennaio, alle ore 11:30, il Cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, prenderà possesso della Diaconia di San Giovanni Bosco, in Via Tuscolana, Viale dei Salesiani, 9.
OCL/ VIS 20110117 (150)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2011 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Agustín García-Gasco Vicente, Arcivescovo emerito di Valencia. (Spagna).
AP/ VIS 20110117 (50)

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 15 GEN. 2011 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa (superficie: 361; popolazione: 566.680; cattolici: 549.070; sacerdoti: 210; religiosi: 458; diaconi permanenti: 24), Italia. Finora Vescovo di Teggiano-Policastro (Italia), il Vescovo Spinillo succede all’Arcivescovo Mario Milano, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.
- Ha eretto la Diocesi di Bo, in Sierra Leone, per smembramento dell’Arcidiocesi di Freetown and Bo, rendendola suffraganea della medesima sede metropolitana.

- Ha nominato il Reverendo Charles Allieu Matthew Campbell, primo Vescovo di Bo (superficie: 16.208; popolazione: 1.092.657; cattolici: 50.000; sacerdoti: 34; religiosi: 49), Sierra Leone. Il Vescovo eletto è nato nel 1961 a Njata (Sierra Leone) ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. Dal 2004 è stato Direttore spirituale del “St. Paul Major Seminary” di Freetown (Sierra Leone).

- Ha nominato il Reverendo Benjamin Phiri, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Chinata (superficie: 69.106; popolazione: 1.487.000; cattolici: 379.834; sacerdoti: 60; religiosi: 175), Zambia. Il Vescovo eletto è nato a Chongololo (Zambia) nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. Dal 2004 è stato Rettore del Seminario Nazionale Maggiore Teologico “St. Dominic” di Lusaka (Zambia).

- Ha nominato l’Accademico Werner Arber, Professore emerito di Microbiologia all’Università di Basilea, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze.

- Ha nominato il Reverendo Keith Newton primo Ordinario dell’Ordinariato Personale di “Our Lady of Walsingham”. L’Ordinario eletto è nato nel 1952 a Liverpool (Regno Unito), ha sposato Gill Donnison nel 1973 ed ha tre figli. È stato ordinato diacono nel 1975 e presbitero nel 1976 per la Diocesi anglicana di Chelmsford. È stato ordinato vescovo anglicano nel 2002. Assieme alla moglie è stato accolto nella piena comunione con la Chiesa Cattolica nella Cattedrale di Westminster il 1° gennaio 2011.
NER:RE:ECE:NEA:NA/... VIS 20110117 (320)

ANGELUS: IL MESSIA, IL FIGLIO DI DIO È STATO UN RIFUGIATO

CITTA' DEL VATICANO, 16 GEN. 2011 (VIS). Nella giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che “ci invita a riflettere sull’esperienza di tanti uomini e donne, e tante famiglie, che lasciano il proprio Paese in cerca di migliori condizioni di vita”, Papa Benedetto XVI si è affacciato, alle dodici, alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro.

“Questa migrazione” – ha ricordato il Papa – “a volte è volontaria, altre volte, purtroppo, è forzata da guerre o persecuzioni, e avviene spesso – come sappiamo – in condizioni drammatiche. Per questo fu istituito, 60 anni or sono, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Nella festa della Santa Famiglia, subito dopo il Natale, abbiamo ricordato che anche i genitori di Gesù dovettero fuggire dalla propria terra e rifugiarsi in Egitto, per salvare la vita del loro bambino: il Messia, il Figlio di Dio è stato un rifugiato”.

“La Chiesa, da sempre, vive al proprio interno l’esperienza della migrazione. Talvolta, purtroppo, i cristiani si sentono costretti a lasciare, con sofferenza, la loro terra, impoverendo così i Paesi in cui sono vissuti i loro avi. D’altra parte, gli spostamenti volontari dei cristiani, per diversi motivi, da una città all’altra, da un Paese all’altro, da un continente all’altro, sono occasione per incrementare il dinamismo missionario della Parola di Dio e fanno sì che la testimonianza della fede circoli maggiormente nel Corpo mistico di Cristo, attraversando i popoli e le culture, e raggiungendo nuove frontiere, nuovi ambienti”.

“’Una sola famiglia umana’: questo è il tema del Messaggio che ho inviato per l’odierna Giornata” – ha ricordato ancora il Papa – “Un tema che indica il fine, la meta del grande viaggio dell’umanità attraverso i secoli: formare un’unica famiglia, naturalmente con tutte le differenze che la arricchiscono, ma senza barriere, riconoscendoci tutti fratelli. (...) Per questo è fondamentale che i cristiani, pur essendo sparsi in tutto il mondo e, perciò, diversi per culture e tradizioni, siano una cosa sola, come vuole il Signore”.

“È questo lo scopo della ‘Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani’, che avrà luogo nei prossimi giorni, dal 18 al 25 gennaio. Quest’anno essa si ispira ad un passo degli ‘Atti degli Apostoli’: ‘Uniti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera’” – ha precisato il Pontefice – “L’Ottavario per l’unità dei cristiani è preceduto, domani, dalla Giornata del dialogo ebraico-cristiano: un accostamento molto significativo, che richiama l’importanza delle radici comuni che uniscono ebrei e cristiani”.

“Cari fratelli e sorelle” – ha detto il Papa dopo l’Angelus – “come sapete, il 1° maggio prossimo avrò la gioia di proclamare Beato il Venerabile Papa Giovanni Paolo II, mio amato predecessore. La data scelta è molto significativa: sarà infatti la II Domenica di Pasqua, che egli stesso intitolò alla Divina Misericordia, e nella cui vigilia terminò la sua vita terrena. Quanti lo hanno conosciuto, quanti lo hanno stimato e amato, non potranno non gioire con la Chiesa per questo evento. Siamo felici!”.

“Desidero assicurare il mio particolare ricordo nella preghiera” – ha detto infine Papa Benedetto XVI – “per le popolazioni dell’Australia, del Brasile, delle Filippine e dello Sri Lanka, recentemente colpite da devastanti inondazioni. Il Signore accolga le anime dei defunti, dia forza agli sfollati e sostenga l’impegno di quanti si stanno prodigando per alleviare sofferenze e disagi”.
ANG/ VIS 20110117 (560)

CENTENARIO PONTIFICIO ISTITUTO ECCLESIASTICO POLACCO

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2011 (VIS). Questa mattina Papa Benedetto XVI ha ricevuto la comunità del Pontificio Istituto Ecclesiastico Polacco, guidata dal Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica (dei Seminari ed Istituti di Studi), in occasione del centenario di fondazione.

L’istituzione sorta per iniziativa di San Józef Sebastian Pelczar, allora Vescovo di Przemyśl, iniziò la sua storia già durante il pontificato di san Pio X, al quale fu presentato il progetto di fondazione. Il Pontificio Istituto venne solennemente inaugurato il 13 novembre 1910 da Monsignor Sapieha, divenuto in seguito Cardinale Arcivescovo di Cracovia. L’Istituto ha così potuto godere, nel corso degli anni, della sollecitudine e dell’affetto dei diversi Pontefici, fra i quali ricordiamo, il Servo di Dio Paolo VI e il Venerabile Giovanni Paolo II.

“Celebrare il primo centenario di questa importante Istituzione” – ha detto il Papa – “costituisce un valido richiamo alla doverosa e riconoscente memoria di coloro che ad essa hanno dato inizio, con fede, con coraggio e con fatica; un richiamo, al tempo stesso, alla responsabilità di portare avanti nell’oggi le finalità originarie, adattandole opportunamente alle nuove situazioni. Al di sopra di tutto è da porre l’impegno di tenere viva l’anima dell’Istituto: la sua anima religiosa ed ecclesiale, che risponde al provvidenziale disegno divino di offrire a sacerdoti polacchi un ambiente idoneo per lo studio e la fraternità, durante il periodo di formazione a Roma”.

“Sentitevi ‘pietre vive’” – ha esortato il Santo Padre rivolgendosi agli alunni - ”parte importante di questa storia che oggi richiede anche la vostra personale ed incisiva risposta, offrendo il vostro generoso contributo, come lo offrì, nel corso del Concilio Vaticano II, l’indimenticabile Primate della Polonia, il Cardinale Stefan Wyszyński, che proprio nell’Istituto Polacco ebbe l’opportunità di preparare la celebrazione del Millennio del Battesimo della Polonia e lo storico Messaggio di riconciliazione che i vescovi Polacchi indirizzarono ai Presuli Tedeschi, contenente le famose parole: ‘Perdoniamo e chiediamo perdono’”.

“La Chiesa ha bisogno di sacerdoti ben preparati, ricchi di quella sapienza che si acquisisce nell’amicizia con il Signore Gesù, attingendo costantemente alla Mensa eucaristica e alla fonte inesauribile del suo Vangelo. Da queste due insostituibili sorgenti sappiate trarre il continuo sostegno e la necessaria ispirazione per la vostra vita e il vostro ministero, per un sincero amore alla Verità, che oggi siete chiamati ad approfondire anche attraverso lo studio e la ricerca scientifica e che potrete domani condividere con molti”.

“La ricerca della Verità, per voi che da sacerdoti vivete questa peculiare esperienza romana, viene stimolata e arricchita dalla vicinanza alla Sede Apostolica, a cui compete uno specifico ed universale servizio alla comunione cattolica nella verità e nella carità. Rimanere legati a Pietro, nel cuore della Chiesa, significa riconoscere, pieni di gratitudine, di essere all’interno di una plurisecolare e feconda storia di salvezza, (...) alla quale siete chiamati a partecipare attivamente affinché, come albero rigoglioso, porti sempre i suoi preziosi frutti”.

“L’amore e la devozione alla figura di Pietro” – ha concluso il Papa – “vi spinga a servire generosamente la comunione di tutta la Chiesa cattolica e delle vostre Chiese particolari, perché, come una sola e grande famiglia, tutti possano imparare a riconoscere in Gesù, via, verità e vita, il volto del Padre misericordioso, il quale vuole che nessuno dei suoi figli vada perduto”.
AC/ VIS 20110117 (550)

IN MISSIONE OLTRE 200 FAMIGLIE CAMMINO NEOCATECUMENALE

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2011 (VIS). Questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto Kiko Argüello e Carmen Hernández, iniziatori del Cammino Neocatecumenale, e Don Mario Pezzi, accompagnati dalle comunità itineranti responsabili del Cammino in oltre 120 nazioni, con un nutrito gruppo di sacerdoti, seminaristi e famiglie.

“Da oltre quarant’anni” – ha detto il Santo Padre nel suo discorso – “il Cammino Neocatecumenale contribuisce a ravvivare e consolidare nelle diocesi e nelle parrocchie l’Iniziazione cristiana, favorendo una graduale e radicale riscoperta delle ricchezze del Battesimo, aiutando ad assaporare la vita divina, la vita celeste che il Signore ha inaugurato con la sua incarnazione, venendo in mezzo a noi, nascendo come uno di noi”.

“Negli ultimi anni” – ha rilevato il Pontefice – “è stato percorso con profitto il processo di redazione dello Statuto del Cammino Neocatecumenale che, dopo un congruo periodo di validità ‘ad experimentum’, ha avuto la sua approvazione definitiva nel giugno 2008. Un altro passo significativo si è compiuto in questi giorni, con l’approvazione, ad opera dei competenti Dicasteri della Santa Sede, del ‘Direttorio catechetico del Cammino Neocatecumenale’”.

“Con questi sigilli ecclesiali” – ha proseguito il Pontefice – “il Signore conferma oggi e vi affida nuovamente questo strumento prezioso che è il Cammino, in modo che possiate, in filiale obbedienza alla Santa Sede e ai Pastori della Chiesa, contribuire, con nuovo slancio e ardore, alla riscoperta radicale e gioiosa del dono del Battesimo ed offrire il vostro originale contributo alla causa della nuova evangelizzazione. La Chiesa ha riconosciuto nel Cammino Neocatecumenale un particolare dono suscitato dallo Spirito Santo: come tale, esso tende naturalmente ad inserirsi nella grande armonia del Corpo ecclesiale. In questa luce, vi esorto a ricercare sempre una profonda comunione con i Pastori e con tutte le componenti delle Chiese particolari e dei contesti ecclesiali, assai diversi, nei quali siete chiamati ad operare. La comunione fraterna tra i discepoli di Gesù è, infatti, la prima e più grande testimonianza al nome di Gesù Cristo”.

“Sono particolarmente lieto di poter inviare oggi, in diverse parti del mondo” – ha detto il Papa – “più di 200 nuove famiglie, che si sono rese disponibili con grande generosità e partono per la missione, unendosi idealmente alle circa 600 che già operano nei cinque Continenti. Care famiglie, la fede che avete ricevuto in dono sia quella luce posta sul candelabro, capace di indicare agli uomini la via del Cielo. Con lo stesso sentimento, invierò 13 nuove ‘missiones ad gentes’, che saranno chiamate a realizzare una nuova presenza ecclesiale in ambienti molto secolarizzati di vari Paesi, o in luoghi nei quali il messaggio di Cristo non è ancora giunto”.

Rivolgendosi ai sacerdoti, provenienti dai Seminari diocesani “Redemptoris Mater” d’Europa e agli oltre duemila seminaristi presenti, il Santo Padre ha avuto parole di esortazione ed ha detto: “Siate sacerdoti innamorati di Cristo e della sua Chiesa, capaci di trasmettere al mondo la gioia di avere incontrato il Signore e di poter essere al suo servizio”.

Ai catechisti itineranti e alle Comunità neocatecumenali di Roma e del Lazio ed alle “communitates in missionem” Benedetto XVI ha detto: “Nelle sofferenze o aridità che potete sperimentare, sentitevi uniti alla sofferenza di Cristo sulla croce, e al suo desiderio di raggiungere tanti fratelli lontani dalla fede e dalla verità, per riportarli alla casa del Padre”.

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso invitando a riflettere sulla terza parte dell’Esortazione Apostolica “Verbum Domini” dove si parla de ‘La missione della Chiesa: annunciare la Parola di Dio al mondo’. Cari amici, sentiamoci partecipi dell’ansia di salvezza del Signore Gesù, della missione che Egli affida a tutta la Chiesa”.
AC/ VIS 20110117 (610)

UDIENZA DIRETTORE GENERALE U.N.E.S.C.O.

CITTA' DEL VATICANO, 17 GEN. 2011 (VIS). Nella tarda mattinata, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il seguente Comunicato:

“Oggi, lunedì 17 gennaio 2011, il Direttore Generale dell’U.N.E.S.C.O., Signora Irina Bokova, è stata ricevuta in Udienza da Sua Santità Benedetto XVI e, successivamente, si è incontrata con Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

I cordiali colloqui hanno permesso un fruttuoso scambio di opinioni sull’impegno dell’U.N.E.S.C.O. nell’area dell’educazione, della scienza e della cultura, di particolare interesse anche per la Santa Sede che attivamente partecipa ai lavori dell’Organizzazione. Al riguardo, è stata sottolineata la necessità di assicurare uno sviluppo integrale della persona umana, nonché l’importanza di garantire un’educazione di qualità per tutti.

Ci si è poi soffermati su alcuni aspetti di tutela del patrimonio culturale mondiale e di protezione dell’ambiente, come pure, sul valore del dialogo tra le culture.
OP/ VIS 20110117 (170)
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