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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 15 febbraio 2012

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 15 febbraio (VIS) - Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Airton José dos Santos, Arcivescovo Metropolita di Campinas (superficie: 2.133; popolazione: 1.789.000; cattolici: 1.304.000; sacerdoti: 175; religiosi: 484; diaconi permanenti: 21), Brasile. L'Arcivescovo eletto, finora Vescovo di Mogi das Cruzes (Brasile) è nato a Bom Repouso (Brasile) nel 1956, ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1983 e l'ordinazione episcopale nel 2002.

- Ha nominato il Vescovo José Luiz Ferreira Salles, C.Ss.R., Vescovo della diocesi di Pesqueira (superficie: 10.065; popolazione: 441.000; cattolici: 397.000; sacerdoti: 40; religiosi: 43; diaconi permanenti: 4, Brasile. E' stato finora Ausiliare di Fortaleza (Brasile).

SANTA SEDE E REGNO UNITI DIFESA LIBERTA' RELIGIOSA

Città del Vaticano, 15 febbraio (VIS) - Di seguito riportiamo un Comunicato congiunto della Santa  Sede e del Governo del Regno Unito relativo alla visita ufficiale di una Delegazione di ministri del Governo britannico in Vaticano, nel 30° anniversario delle piene relazioni diplomatiche tra Regno Unito e Santa Sede. La Delegazione, guidata dall'On. Baronessa Sayeeda Hussain Warsi, ha incontrato il Cardinale Tarcisio Bertone, S.d.B., Segretario di Stato, prima di essere ricevuta da Papa Benedetto XVI.

"La Santa Sede e il Governo di Sua Maestà - si legge nel Comunicato - hanno concordato sull'urgente necessità di un'azione volta a rafforzare l'impegno universale in favore della libertà religiosa, quale diritto umano fondamentale, e alla sua applicazione pratica, al fine di promuovere il rispetto per tutte le religioni in tutti i Paesi. La Santa Sede e il Governo britannico intendono lavorare insieme per combattere l'intolleranza e la discriminazione fondata sulla religione, ovunque essa si manifesti".

"La Santa Sede e il Governo di Sua Maestà hanno ribadito la necessità di promuovere uno sviluppo globale integrale e sostenibile, basato sulla centralità della persona umana e fondato sul principio della dignità umana e del valore proprio di ogni persona. Negli ultimi dieci anni sono stati compiuti molti progressi nel migliorare la salute e il benessere di molte persone. Tuttavia (...) troppe persone soffrono la fame, troppe non hanno accesso all'istruzione e ad un lavoro dignitoso, troppe donne muoiono di parto. Alla luce di queste sfide riconosciamo l'obbligo condiviso di realizzare un equo contesto internazionale, finanziario e commerciale. E ci impegneremo per un futuro migliore per tutta l'umanità, tenendo conto in particolare della cura delle persone più povere del mondo".

"In vista della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile a Rio de Janeiro, nel giugno di quest'anno, e del processo di attuazione della Convenzione quadro dell'ONU sui cambiamenti climatici, condividiamo la convinzione che, al fine di realizzare uno sviluppo globale sostenibile e centrato sull'uomo, è necessario continuare a rafforzare l'integrazione degli ambiti economici, sociali e ambientali che sono interdipendenti e si rafforzano a vicenda, così come il legame tra la lotta alla povertà e la gestione dei cambiamenti climatici".

"La Santa Sede e il Governo di Sua Maestà condividono l'impegno a lavorare nell’ambito delle Nazioni Unite e di altre sedi per richiamare l'attenzione internazionale sulla prevenzione dei conflitti, sul disarmo, sul controllo degli armamenti e sulla non proliferazione, al fine di proteggere la vita umana e di costruire un mondo più rispettoso della dignità umana. Come parte di tale impegno, auspichiamo risultati positivi ai negoziati finali, previsti nel prossimo mese di luglio, per concordare un efficace Trattato sul Commercio delle Armi con un ampio raggio di applicazione, e alla seconda Conferenza di revisione del Programma delle Nazioni Unite sul Commercio Illecito di Armi Leggere e di Piccole Armi".

"Relativamente ai cambiamenti avvenuti in Nord Africa e nel Medio Oriente, la Santa Sede e il Governo di Sua Maestà hanno sottolineato l'importanza di intraprendere vere riforme negli ambiti politico, economico e sociale, per meglio garantire l'unità e lo sviluppo di ogni nazione, accogliendo le legittime aspirazioni di molte persone alla pace e alla stabilità. In questo contesto, si è fatto riferimento al ruolo che i Cristiani possono svolgere e all'importanza del dialogo interreligioso. La Santa Sede e il Governo di Sua Maestà hanno espresso la speranza di una ripresa dei negoziati in buona fede tra Israeliani e Palestinesi per conseguire una pace duratura. Inoltre, hanno rinnovato il loro appello per una fine immediata della violenza in Siria e hanno sottolineato la necessità di una cooperazione per superare l'attuale crisi e lavorare per una convivenza armoniosa e unita".

"Mentre si avvicina la Conferenza di Londra sulla Somalia, la Santa Sede e il Governo britannico incoraggiano la comunità internazionale a sostenere una strategia coerente in Somalia, al fine di porre fine alla crisi, indicando come priorità la protezione e il benessere della popolazione del Corno d'Africa".

"Il Governo di Sua Maestà ha accolto con favore il sostegno di Sua Santità Papa Benedetto XVI per il processo di riconciliazione in corso nell'Irlanda del Nord, per la creazione di istituzioni politiche stabili e per l'impegno volto a costruire un futuro pacifico, stabile e prospero per tutti i componenti della comunità. Il Governo di Sua Maestà e la Santa Sede hanno convenuto che l'uso della violenza a fini politici è deplorevole, e deve essere messo da parte in favore di un dialogo costruttivo per il benessere di tutta la comunità".

"Mentre il Regno Unito si prepara ad ospitare i Giochi Olimpiaci e Paraolimpici di Londra e a festeggiare il Giubileo di Diamante di Sua Maestà la Regina, entrambe le parti auspicano un anno caratterizzato dallo spirito della Carta Olimpica e della Tregua Olimpica: al servizio dello sviluppo armonioso dell'uomo, con l’intento di promuovere una società pacifica interessata alla salvaguardia della dignità umana".

"C'è stato inoltre uno scambio di opinioni su una vasta gamma di questioni sociali, economiche, politiche e culturali, tra cui la promozione della collaborazione del Regno Unito con i Musei Vaticani. Entrambe le parti hanno riconosciuto in particolare il ruolo della fede e dell'educazione per lo sviluppo di una cultura della responsabilità sociale e il rafforzamento di una società sana. In questo contesto, è stato espresso apprezzamento per l'importante contributo che la Chiesa cattolica, e i Cristiani in generale, hanno fornito e continuano a fornire per il bene della società britannica. La Santa Sede ha sottolineato la necessità di garantire che le istituzioni legate alla Chiesa cattolica agiscano in conformità con i propri principi e convinzioni e ha ribadito la necessità di tutelare la famiglia fondata sul matrimonio, la libertà religiosa e la libertà di coscienza. Entrambe le parti desiderano  rafforzare ulteriormente le loro relazioni, lavorando insieme, attraverso le rispettive reti e partnership globali, compreso il Commonwealth delle Nazioni, per promuovere il bene comune".

SOSTEGNO FAMIGLIE NUMEROSE TESTIMONIANZA FEDE E RICCHEZZA PER L'INTERO PAESE

Città del Vaticano, 15 febbraio (VIS). "Nell’odierno contesto sociale, i nuclei familiari con tanti figli costituiscono una testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo, perché senza figli non c’è futuro!", ha affermato Papa Benedetto XVI rivolgendosi all'Associazione Nazionale Famiglie Numerose, i cui rappresentanti hanno partecipato all'Udienza Generale di oggi. "Auspico - ha proseguito il Pontefice - che vengano ulteriormente promossi adeguati interventi sociali e legislativi a tutela e a sostegno delle famiglie più numerose, che costituiscono una ricchezza e una speranza per l’intero Paese".

  Il Papa ha rivolto parole di saluto ad altri gruppi di pellegrini presenti, fra i quali i membri del "Club Atlético de Madrid"; alunni di collegi spagnoli, francesi, inglesi, irlandesi, scozzesi e norvegesi; universitari statunitensi e tedeschi; famiglie e giovani austriaci e svizzeri; e appartenenti a parrocchie di Polonia, Romania, Costa Rica, Cile e Brasile.


Ai giovani e agli ammalati, Benedetto XVI, nel ricordare che ieri è stata celebrata la festa dei Santi Cirillo e Metodio, primi diffusori della fede tra i popoli slavi, ha detto: "La loro testimonianza aiuti anche voi ad essere apostoli del Vangelo, fermento di autentico rinnovamento nella vita personale, familiare e sociale".

L'Udienza Generale si è conclusa con il canto del Padre Nostro e la Benedizione Apostolica.

LA PREGHIERA DI GESU' SULLA CROCE

Città del Vaticano, 15 febbraio 2012 (VIS). Continuando il ciclo di catechesi dedicato alla preghiera, il Santo Padre si è soffermato nella catechesi per l'Udienza Generale odierna, sulla narrazione del Vangelo secondo Luca che ci ha tramandato le tre frasi di Gesù sulla croce. L'Udienza è cominciata alle 10:30 nell'Aula Paolo VI, dove erano presenti 6.000 pellegrini provenienti da tutto il mondo.

Gesù pronuncia la prima frase: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno", mentre i soldati si dividono le sue vesti. "La prima preghiera che Gesù rivolge al Padre è di intercessione - ha spiegato il Pontefice - chiede il perdono per i propri carnefici", ma nel contempo "offre anche una lettura di quanto sta accadendo. Secondo le sue parole, infatti, gli uomini che lo crocifiggono 'non sanno quello che fanno'. Egli pone cioè l'ignoranza, il 'non sapere', come motivo della richiesta di perdono al Padre, perché questa ignoranza lascia aperta la vita verso la conversione".

La seconda frase di Gesù: "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso" rivolta "al buon ladrone", crocifisso con Lui, è "una parola di speranza". Con essa Gesù riafferma che "la bontà di Dio può toccarci anche nell’ultimo istante della vita e la preghiera sincera, anche dopo una vita sbagliata, incontra le braccia aperte del Padre buono che attende il ritorno del figlio".

"Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito", le ultime parole di Gesù sono "una preghiera di 'affidamento', pieno di fiducia nell’amore di Dio. La preghiera di Gesù di fronte alla morte è drammatica come lo è per ogni uomo, ma, allo stesso tempo, è pervasa da quella calma profonda che nasce dalla fiducia nel Padre e dalla volontà di consegnarsi totalmente a Lui".

"Adesso, che la vita sta per lasciarlo, Egli sigilla nella preghiera la sua ultima decisione: Gesù si è lasciato consegnare 'nelle mani degli uomini', ma è nelle mani del Padre che Egli pone il suo spirito; così – come afferma l’Evangelista Giovanni – tutto è compiuto, il supremo atto di amore è portato sino alla fine, al limite e al di là del limite".

"Le parole di Gesù sulla croce negli ultimi istanti della sua vita terrena offrono indicazioni impegnative alla nostra preghiera, ma la aprono anche ad una serena fiducia e ad una ferma speranza. Gesù che chiede al Padre di perdonare coloro che lo stanno crocifiggendo, ci invita al difficile gesto di pregare anche per coloro che ci fanno torto, (...) sapendo perdonare sempre, affinché la luce di Dio possa illuminare il loro cuore; ci invita, cioè, a vivere, nella nostra preghiera, lo stesso atteggiamento di misericordia e di amore che Dio ha nei nostri confronti", ha detto il Papa.

"Allo stesso tempo, - ha concluso il Santo Padre - Gesù che nel momento estremo della morte si affida totalmente nelle mani di Dio Padre, ci comunica la certezza che, per quanto dure siano le prove, (...), pesante la sofferenza, non cadremo mai fuori delle mani di Dio, quelle mani che ci hanno creato, ci sostengono e ci accompagnano nel cammino dell’esistenza, perché guidate da un amore infinito e fedele".
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