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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 8 giugno 2012

SRI LANKA: CHIESA IMPEGNATA PER IL BENE COMUNE

Città del Vaticano, 8 giugno 2012 (VIS). "Oggi, 8 giugno 2012, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica Socialista Democratica dello Sri Lanka, S.E. il Signor Mahinda Rajapaksa, il quale, successivamente, ha incontrato S.E. Monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati".

"Durante i cordiali colloqui sono stati illustrati i passi compiuti per favorire lo sviluppo economico-sociale e la riconciliazione tra le comunità colpite dal lungo conflitto interno che ha dilaniato il Paese. Si è poi formulato l'auspicio che si possa giungere rapidamente ad una soluzione globale e condivisa, corrispondente alle legittime attese di tutte le parti interessate".

"Inoltre, è stato sottolineato come la Chiesa cattolica, che offre un contributo rilevante alla vita del Paese attraverso la sua testimonianza religiosa e le attività educative, sanitarie ed assistenziali, continuerà ad impegnarsi per il bene comune, la reciproca comprensione e lo sviluppo integrale di tutti i cittadini".

COMUNIONE E CONTEMPLAZIONE EUCARISTICA NON SI POSSONO SEPARARE

Città del Vaticano, 7 giugno 2012 (VIS). Nella Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato, alle 19:00, la Santa Messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, di cui è Vescovo. Successivamente Benedetto XVI ha presieduto la Processione Eucaristica che, percorrendo Via Merulana, ha raggiunto la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Il Papa ha tenuto l'omelia centrata sul culto dell'Eucaristia e la sua sacralità, soffermandosi sull'adorazione del Santissimo Sacramento.

"Anzitutto una riflessione sul valore del culto eucaristico, in particolare dell'adorazione del Santissimo Sacramento. Una interpretazione unilaterale del Concilio Vaticano II - ha detto Benedetto XVI - aveva penalizzato questa dimensione, restringendo in pratica l’Eucaristia al momento celebrativo. In effetti, è stato molto importante riconoscere la centralità della celebrazione, in cui il Signore convoca il suo popolo, lo raduna intorno alla duplice mensa della Parola e del Pane di vita, lo nutre e lo unisce a Sé nell’offerta del Sacrificio. Questa valorizzazione dell’assemblea liturgica, in cui il Signore opera e realizza il suo mistero di comunione, rimane ovviamente valida, ma essa va ricollocata nel giusto equilibrio. (...) Infatti, concentrando tutto il rapporto con Gesù Eucaristia nel solo momento della Santa Messa, si rischia di svuotare della sua presenza il resto del tempo e dello spazio esistenziali. E così si percepisce meno il senso della presenza costante di Gesù in mezzo a noi e con noi, una presenza concreta, vicina, tra le nostre case".

"È sbagliato - ha sottolineato il  Pontefice - contrapporre la celebrazione e l’adorazione, come se fossero in concorrenza l’una con l’altra. È proprio il contrario: il culto del Santissimo Sacramento costituisce come l’'ambiente' spirituale entro il quale la comunità può celebrare bene e in verità l’Eucaristia. Solo se è preceduta, accompagnata e seguita da questo atteggiamento interiore di fede e di adorazione, l’azione liturgica può esprimere il suo pieno significato e valore".

"Nel momento dell’adorazione, - ha notato il Santo Padre - noi siamo tutti sullo stesso piano, in ginocchio davanti al Sacramento dell’Amore. Il sacerdozio comune e quello ministeriale si trovano accomunati nel culto eucaristico. (...) Stare tutti in silenzio prolungato davanti al Signore presente nel suo Sacramento, è una delle esperienze più autentiche del nostro essere Chiesa, che si accompagna in modo complementare con quella di celebrare l’Eucaristia. (...) Comunione e contemplazione non si possono separare, vanno insieme.  (...) Se manca questa dimensione, anche la stessa comunione sacramentale può diventare, da parte nostra, un gesto superficiale".

"Ora vorrei passare brevemente al secondo aspetto: la sacralità dell’Eucaristia. Anche qui abbiamo risentito nel passato recente di un certo fraintendimento del messaggio autentico della Sacra Scrittura. La novità cristiana riguardo al culto è stata influenzata da una certa mentalità secolaristica degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. È vero, e rimane sempre valido, che il centro del culto ormai non sta più nei riti e nei sacrifici antichi, ma in Cristo stesso, nella sua persona, nella sua vita, nel suo mistero pasquale. E tuttavia da questa novità fondamentale non si deve concludere che il sacro non esista più, ma che esso ha trovato il suo compimento in Gesù Cristo, Amore divino incarnato".

Cristo "non ha abolito il sacro, ma lo ha portato a compimento, inaugurando un nuovo culto, che è sì pienamente spirituale, ma che tuttavia, finché siamo in cammino nel tempo, si serve ancora di segni e di riti, che verranno meno solo alla fine, nella Gerusalemme celeste, dove non ci sarà più alcun tempio."

"Mi piace anche sottolineare - ha detto il Papa - che il sacro ha una funzione educativa, e la sua scomparsa inevitabilmente impoverisce la cultura, in particolare la formazione delle nuove generazioni. (...) Dio, nostro Padre (...)  ha mandato il suo Figlio nel mondo non per abolire, ma per dare il compimento anche al sacro. Al culmine di questa missione, nell’Ultima Cena, Gesù istituì il Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue, il Memoriale del suo Sacrificio pasquale. Così facendo Egli pose se stesso al posto dei sacrifici antichi, ma lo fece all’interno di un rito, che comandò agli Apostoli di perpetuare, quale segno supremo del vero Sacro, che è Lui stesso. Con questa fede, (...) noi celebriamo oggi e ogni giorno il Mistero eucaristico e lo adoriamo quale centro della nostra vita e cuore del mondo.

MESSAGGIO DEL PAPA IN OCCASIONE CAMPIONATO EUROPEO DI CALCIO

Città del Vaticano, 8 giugno 2012 (VIS). Benedetto XVI ha fatto pervenire un Messaggio al Vescovo Józef Michalik, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca in occasione del
Campionato Europeo di calcio che si terrà in Polonia e Ucraina.

"Quest’evento sportivo - scrive il Papa - coinvolge non solo gli organizzatori, gli atleti e i tifosi, ma – in diversi modi e nei diversi campi della vita – tutta la società. Anche la Chiesa non rimane indifferente a tale evento, in particolare alle necessità spirituali di coloro che ne prendono parte".

Benedetto XVI cita le parole del Beato Giovanni Paolo II, quando affermava che: “Le potenzialità del fenomeno sportivo lo rendono strumento significativo per lo sviluppo globale della persona e fattore quanto mai utile per la costruzione di una società più a misura d'uomo. Il senso di fratellanza, la magnanimità, l'onestà e il rispetto del corpo - virtù indubbiamente indispensabili ad ogni buon atleta - contribuiscono all'edificazione di una società civile dove all'antagonismo si sostituisca l'agonismo, dove allo scontro si preferisca l'incontro ed alla contrapposizione astiosa il confronto leale".

"Lo sport di squadra, poi, qual è il calcio, - scrive ancora Benedetto XVI - è una scuola importante per educare al senso del rispetto dell’altro, anche dell’avversario sportivo, allo spirito di sacrificio personale in vista del bene dell’intero gruppo, alla valorizzazione delle doti di ogni elemento che forma la squadra; in una parola, a superare la logica dell’individualismo e dell’egoismo, che spesso caratterizza i rapporti umani, per lasciare spazio alla logica della fraternità e dell’amore, la sola che può permettere – a tutti i livelli – di promuovere l’autentico bene comune".

Il Papa conclude il Messaggio invitando tutti i partecipanti al Campionato "a operare con sollecitudine, affinché esso sia vissuto come l’espressione delle più nobili virtù e azioni umane, nello spirito di pace e di sincera gioia".

UDIENZE


Città del Vaticano, 8 giugno 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza undici Presuli della Conferenza Episcopale di Papua Nuova Guinea, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L'Arcivescovo  John Ribat, M.S.C., di Port Moresby.

- Il Vescovo Rolando Santos, C.M., di Alotau-Sideia.

- Il Vescovo Gilles Côté, S.M.M., di Daru-Kiunga.

- Il Vescovo Patrick Taval, M.S.C., di Kerema.

- L'Arcivescovo Francesco Panfilo, S.D.B., di Rabaul.

- Il Vescovo Bernard Unabali, di Bougainville.

- Il Vescovo William Fei, O.F.M.Cap., di Kimbe.

- L'Arcivescovo Adrian Thomas Smith, S.M., di Honiara (Isole Salomone), con l'Ausiliare Vescovo  Jonh Doaninoel, S.M.

- Il Vescovo Christopher Cardone, O.P., di Auki (Isole Salomone).

- Il Vescovo Luciano Capelli, S.D.B., Vescovo di Gizo (Isole Salomone).

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi


ALTRI ATTI PONTIFICI



Città del Vaticano, 8 giugno 2012 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Sacerdote António Manuel Moiteiro Ramos, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Braga (superficie: 2.857; popolazione: 963.900; cattolici: 885.900; sacerdoti: 501; religiosi: 784; diaconi permanenti: 8), Portogallo. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Aldeia de João Pires (Portogallo) ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1981. È stato finora Cooperatore Pastorale nella Parrocchia di São Vicente; Membro del Segretariato Diocesano dell’Educazione Cristiana; Professore di Pastorale Catechistica presso l’Istituto Superiore di Teologia di Viseu e nel Seminario Maggiore di Guarda; Presidente del Segretariato Diocesano dell’Educazione Cristiana; Direttore Spirituale del Seminario Maggiore di Guarda. Dal 2006 è Parroco della Cattedrale di Guarda e Coordinatore della Pastorale Diocesana.

- Ha nominato il Monsignor Nelson J. Perez, Vescovo Ausiliare di Rockville Centre (superficie: 3.164; popolazione: 3.527.942; cattolici:; 1.737.498; sacerdoti: 485; religiosi: 1.241; diaconi permanenti: 279), Stati Uniti d'America. Il Vescovo eletto è nato a Miami (Stati Uniti d'America), nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Dal 1989 al 1993 è stato Vicario parrocchiale della "Saint Ambrose Parish" a Philadelphia; dal 1990 al 1993 è stato Vice-Direttore dell'Ufficio arcidiocesano per gli ispanici; dal 1993 al 2002 è stato Direttore del "Catholic Institute for Evangelization"; dal 2002 al 2009 è stato Parroco della "Saint William Parish" a Philadelphia; dal 2009 è stato Parroco della "Saint Agnese Parish" a West Chester e dal 2003 al 2005 è stato Membro del Consiglio Presbiterale dell'Arcidiocesi di Philadelphia.

- Ha nominato il Monsignor Robert J. Brennan, Vescovo Ausiliare di Rockville Centre (Stati Uniti d'America). Il Vescovo eletto è nato nel 1962 a New York (Stati Uniti d'America) ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Dal 1989 al 1994 è stato Vicario parrocchiale della "Saint Patrick Parish" a Smithtown; dal 1994 al 2002 è stato Segretario particolare del Vescovi  di Rockville Centre; dal 2002 è stato Vicario Generale e Moderatore della Curia e dal 2010 Parroco della "Saint Mary of the Isle Parish a Long Beach.

Giovedì 7 giugno il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo César Daniel Fernández, Vescovo della Diocesi di Jujuy (superficie: 20.082; popolazione: 580.000; cattolici: 524.000; sacerdoti: 68; religiosi: 152; diaconi permanenti: 7). È stato finora Ausiliare di Paraná ed Amministratore Apostolico sede plena di Jujuy.

- Ha accettato la rinuncia all’ufficio di Ausiliare dell’arcidiocesi di Canberra and Goulburn (Australia), presentata dall'Arcivescovo Patrick Power, in conformità ai canoni 411 e 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico.

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