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lunedì 18 giugno 2012

MESSAGGIO DEL PAPA CHIUSURA CONGRESSO EUCARISTICO DI DUBLINO

Città del Vaticano, 18 giugno 2012 (VIS). Un video messaggio di Benedetto XVI, proiettato al termine della Santa Messa, alla quale hanno partecipato migliaia di persone, ha chiuso nel pomeriggio di ieri, il 50° Congresso Eucaristico Internazionale, tenutosi la settimana scorsa a Dublino (Irlanda), sul tema: "Comunione con Cristo e tra di noi". Il Congresso ha coinciso con il 50° anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II e la scelta del tema è connessa a tale anniversario, come pone in evidenza il Messaggio del Santo Padre del quale riportiamo di seguito ampi estratti.

"Sin dai primi tempi la nozione di koinonia o communio è stata al centro della comprensione che la Chiesa ha di se stessa, al centro della sua relazione con Cristo suo fondatore e dei sacramenti che essa celebra, primo fra tutti l’Eucaristia. Mediante il Battesimo, noi siamo inseriti nella morte di Cristo, rinasciamo nella grande famiglia di fratelli e sorelle di Cristo Gesù; mediante la Confermazione, riceviamo il sigillo dello Spirito Santo, e condividendo l’Eucaristia, entriamo in comunione con Cristo e fra di noi in maniera visibile qui sulla terra. Riceviamo anche la promessa della vita eterna che verrà".

"Il Congresso inoltre si svolge in un periodo in cui la Chiesa in tutto il mondo si prepara a celebrare l’Anno della Fede, per commemorare il 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II, un evento che lanciò il più ampio rinnovamento del Rito Romano mai visto prima. Basato su un apprezzamento sempre più profondo delle fonti della liturgia, il Concilio ha promosso la piena ed attiva partecipazione dei fedeli al Sacrificio eucaristico. Oggi, a distanza di tempo dai desideri espressi dai Padri Conciliari circa il rinnovamento liturgico, e alla luce dell’esperienza universale della Chiesa nel periodo seguente, è chiaro che il risultato è stato molto grande; ma è ugualmente chiaro che vi sono state molte incomprensioni ed irregolarità. Il rinnovamento delle forme esterne, desiderato dai Padri Conciliari, era proteso a rendere più facile l’entrare nell’intima profondità del mistero. Il suo vero scopo era di condurre la gente ad un incontro personale con il Signore, presente nell’Eucaristia, e così al Dio vivente, in modo che, mediante questo contatto con l’amore di Cristo, l’amore reciproco dei suoi fratelli e delle sue sorelle potesse anch’esso crescere. Tuttavia, non raramente, la revisione delle forme liturgiche è rimasta ad un livello esteriore, e la "partecipazione attiva" è stata confusa con l’agire esterno. Pertanto, rimane ancora molto da fare sulla via del vero rinnovamento liturgico. In un mondo cambiato, sempre più fisso sulle cose materiali, dobbiamo imparare a riconoscere di nuovo la presenza misteriosa del Signore Risorto, il solo che può dar respiro e profondità alla nostra vita".

"L’Eucaristia è il culto di tutta la Chiesa, ma richiede anche il pieno impegno di ogni singolo cristiano nella missione della Chiesa; contiene un appello ad essere il popolo santo di Dio, ma pure l’appello alla santità individuale; è da celebrarsi con grande gioia e semplicità, ma anche nella maniera più degna e riverente possibile; ci invita a pentirci del nostri peccati, ma anche a perdonare i fratelli e le sorelle; ci unisce insieme nello Spirito, ma anche ci comanda, nello stesso Spirito, di recare la buona novella della salvezza agli altri".

"Inoltre, l’Eucaristia è il memoriale del sacrificio di Cristo sulla croce, il suo corpo e il suo sangue offerto nella nuova ed eterna alleanza per la remissione dei peccati e la trasformazione del mondo. L’Irlanda è stata plasmata per secoli dalla Messa al livello più profondo e, dalla sua potenza e grazia, generazioni di monaci, di martiri e di missionari hanno vissuto eroicamente la fede nella propria terra e diffuso la Buona Novella dell’amore e del perdono di Dio ben al di là dei vostri lidi. Siete gli eredi di una Chiesa che è stata una potente forza di bene nel mondo, e che ha offerto a moltissimi altri un amore profondo e duraturo per Cristo e per la sua Santa Madre. I vostri antenati nella Chiesa in Irlanda seppero come impegnarsi per la santità e la coerenza nella vita personale, come predicare la gioia che viene dal Vangelo, come promuovere l’importanza di appartenere alla Chiesa universale in comunione con la Sede di Pietro, e come trasmettere alle generazioni future amore per la fede e le virtù cristiane. La nostra fede cattolica, imbevuta di un senso profondo della presenza di Dio, rapita dalla bellezza della creazione che ci circonda, e purificata mediante la penitenza personale e la consapevolezza del perdono di Dio, è una eredità che sicuramente è perfezionata e nutrita quando è deposta con regolarità sull’altare del Signore nel Sacrificio della Messa".

"Ringraziamento e gioia per una così grande storia di fede e di amore sono stati di recente scossi in maniera orribile dalla rivelazione di peccati commessi da sacerdoti e persone consacrate nei confronti di persone affidate alle loro cure. Al posto di mostrare ad essi la strada verso Cristo, verso Dio, al posto di dar testimonianza della sua bontà, hanno compiuto abusi su di loro e minato la credibilità del messaggio della Chiesa. Come possiamo spiegare il fatto che persone le quali hanno ricevuto regolarmente il corpo del Signore e confessato i propri peccati nel sacramento della Penitenza abbiano offeso in tale maniera? Rimane un mistero. Eppure evidentemente il loro cristianesimo non veniva più nutrito dall’incontro gioioso con Gesù Cristo: era divenuto semplicemente un’abitudine. L’opera del Concilio aveva in realtà l’intento di superare questa forma di cristianesimo e di riscoprire la fede come una relazione personale profonda con la bontà di Gesù Cristo. Il Congresso Eucaristico ha un simile scopo. Qui desideriamo incontrare il Signore Risorto. Chiediamo a Lui di toccarci nel profondo. Possa Colui che ha alitato sugli Apostoli a Pasqua, comunicando loro il suo Spirito, donare alla stessa maniera anche a noi il suo soffio, la potenza dello Spirito Santo, aiutandoci così a divenire veri testimoni del suo amore, testimoni della sua verità. La sua verità è amore. L’amore di Cristo è verità".

"Cari fratelli e sorelle, prego affinché il Congresso sia per ciascuno di voi una fruttuosa esperienza spirituale di comunione con Cristo e con la sua Chiesa. Allo stesso tempo, desidero invitarvi ad unirvi a me nell’invocare la benedizione di Dio sul prossimo Congresso Eucaristico Internazionale, che si terrà nel 2016 nella città di Cebu! Al popolo delle Filippine invio il mio caloroso saluto e l’assicurazione della mia vicinanza nella preghiera durante il periodo di preparazione di questa grande riunione ecclesiale. Sono sicuro che porterà un duraturo rinnovamento spirituale non soltanto a loro, ma ai partecipanti di tutto il mondo. Nel frattempo, affido ognuno dei partecipanti all’attuale Congresso all’amorevole protezione di Maria, Madre di Dio, e a san Patrizio, il grande patrono d’Irlanda; e, quale pegno di gioia e pace nel Signore, di cuore imparto la Benedizione Apostolica".

IL REGNO DI DIO È INNANZITUTTO UN DONO ANCHE SE ESIGE LA NOSTRA COLLABORAZIONE

Città del Vaticano, 17 giugno 2012 (VIS). Alle ore 12:00 di questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con i pellegrini  convenuti in Piazza San Pietro. Il Papa ha commentato il Vangelo di oggi che propone due brevi parabole di Gesù: quella del seme che cresce da solo e quella del granello di senape. "Attraverso immagini tratte dal mondo dell’agricoltura, il Signore presenta il mistero della Parola e del Regno di Dio, e indica le ragioni della nostra speranza e del nostro impegno".

"Nella prima parabola l’attenzione è posta sul dinamismo della semina: il seme che viene gettato nella terra, sia che il contadino dorma sia che vegli, germoglia e cresce da solo. (...) Ciò che sostiene l’agricoltore nelle sue quotidiane fatiche è proprio la fiducia nella forza del seme e nella bontà del terreno. Questa parabola richiama il mistero (...)  dell’opera feconda di Dio nella storia. È Lui il Signore del Regno, l’uomo è suo umile collaboratore, che contempla e gioisce dell’azione creatrice divina e ne attende con pazienza i frutti. (...) Il tempo presente è tempo di semina, e la crescita del seme è assicurata dal Signore. Ogni cristiano, allora, sa bene di dover fare tutto quello che può, ma che il risultato finale dipende da Dio: questa consapevolezza lo sostiene nella fatica di ogni giorno, specialmente nelle situazioni difficili".

La seconda parabola utilizza l'immagine della semina e parla di un seme specifico, considerato il più piccolo di tutti i semi. "Pur così minuto - ha detto il Santo Padre - però, esso è pieno di vita, dal suo spezzarsi nasce un germoglio capace di rompere il terreno, (...) e di crescere fino a diventare 'più grande di tutte le piante dell’orto': la debolezza è la forza del seme, lo spezzarsi è la sua potenza. E così è il Regno di Dio: una realtà umanamente piccola, composta da chi è povero nel cuore, da chi non confida nella propria forza, ma in quella dell’amore di Dio, da chi non è importante agli occhi del mondo; eppure proprio attraverso di loro irrompe la forza di Cristo e trasforma ciò che è apparentemente insignificante".

"L’immagine del seme è particolarmente cara a Gesù - ha concluso il Pontefice - perché esprime bene il mistero del Regno di Dio. Nelle due parabole di oggi esso rappresenta una 'crescita' e un 'contrasto': la crescita che avviene grazie a un dinamismo insito nel seme stesso e il contrasto che esiste tra la piccolezza del seme e la grandezza di ciò che produce. Il messaggio è chiaro: il Regno di Dio, anche se esige la nostra collaborazione, è innanzitutto dono del Signore, grazia che precede l’uomo e le sue opere. La nostra piccola forza, apparentemente impotente dinanzi ai problemi del mondo, se immessa in quella di Dio non teme ostacoli, perché certa è la vittoria del Signore".



DIRITTI RIFUGIATI SIANO SEMPRE RISPETTATI

Città del Vaticano, 18 giugno 2012 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus il Papa ha ricordato la Giornata Mondiale del Rifugiato, promossa dalle Nazioni Unite, il 20 giugno prossimo. "Essa vuole attirare l’attenzione della comunità internazionale - ha detto - sulle condizioni di tante persone, specialmente famiglie, costrette a fuggire dalle proprie terre, perché minacciate dai conflitti armati e da gravi forme di violenza. Per questi fratelli e sorelle così provati assicuro la preghiera e la costante sollecitudine della Santa Sede, mentre auspico che i loro diritti siano sempre rispettati e che possano presto ricongiungersi con i propri cari".

"Oggi, in Irlanda, si terrà la celebrazione conclusiva del Congresso Eucaristico Internazionale, che durante questa settimana ha fatto di Dublino la città dell’Eucaristia, dove molte persone si sono raccolte in preghiera alla presenza di Cristo nel Sacramento dell’altare. Nel mistero dell’Eucaristia Gesù ha voluto restare con noi, per farci entrare in comunione con Lui e tra di noi. Affidiamo a Maria Santissima i frutti maturati in questi giorni di riflessione e di preghiera".

"Desidero, infine, ricordare con gioia che questo pomeriggio, a Nepi, nella Diocesi di Civita Castellana, verrà proclamata beata Cecilia Eusepi, morta a soli 18 anni. Questa giovane che aspirava a diventare suora missionaria, fu costretta ad abbandonare il convento a causa della malattia, che visse con fede incrollabile, dimostrando grande capacità di sacrificio per la salvezza delle anime Negli ultimi giorni della sua esistenza, in profonda unione con Cristo crocifisso, ripeteva: 'è bello darsi a Gesù, che si è dato tutto per noi'".

RINNOVO PAGINA WEB DELLA COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE

Città del Vaticano, 16 giugno 2012 (VIS). In un Comunicato reso pubblico questa mattina, la Commissione Teologica Internazionale rende noto di aver rinnovato il suo sito web, consultabile sul sito Vaticano www.vatican.va, tra le altre sezioni delle Commissioni collegate alla Congregazione per la Dottrina della Fede.

La Commissione Teologica Internazionale, istituita dal Servo di Dio Paolo VI in data 11 aprile 1969, è chiamata ad aiutare la Santa Sede ed in particolare la Congregazione per la Dottrina della Fede nell'esaminare le questioni dottrinali di maggior importanza ed attualità. La Commissione è composta da teologi di diverse scuole e nazioni, eminenti per scienza e fedeltà al Magistero della Chiesa. I membri - di numero non superiore a trenta - sono nominati dal Santo Padre "ad quinquennium" su proposta del Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e dopo una consultazione delle Conferenze Episcopali. Nell'arco della sua storia la Commissione ha pubblicato, con l'approvazione del suo Presidente, 25 documenti.

La rinnovata pagina internet della Commissione si apre con una breve descrizione storica ed istituzionale (Profilo). Segue poi la raccolta di varie versioni linguistiche degli Statuti: quelli provvisori, risalenti al 12 luglio 1969, e quelli definitivi del 6 agosto 1982 (Statuti). La pagina contiene anche gli elenchi ragionati dei Presidenti, Segretari e Membri della Commissione (Elenco dei Membri).

La parte principale della pagina internet costituisce la raccolta dei 25 documenti pubblicati dalla Commissione, che sono presenti generalmente in sette lingue: francese, inglese, spagnolo, tedesco, italiano, latino e polacco. Alcuni sono consultabili anche in portoghese, olandese, ungherese, russo e ceco. Tale raccolta è destinata a crescere ulteriormente con nuove versioni linguistiche dei testi (Documenti pubblicati).

Nella pagina si trovano poi indicazioni circa le principali edizioni delle raccolte dei documenti in varie lingue. Inoltre, si raccolgono i Discorsi pontifici rivolti ai Membri della Commissione (Discorsi pontifici).

Infine, si propone una rubrica Documentazione, in cui si offrono diversi contributi relativi all'operato e alle pubblicazioni della Commissione, in particolare commenti e contributi illustrativi.

È viva speranza della Commissione che la rinnovata pagina internet possa essere uno strumento di aiuto e di stimolo per la consultazione dei documenti da parte delle persone interessate, in primo luogo, dei Pastori, dei teologi e teologhe, dei sacerdoti e delle persone consacrate, nonché degli studenti e degli altri fedeli in tutto il mondo, anche là dove non è facile accedere alle pubblicazioni di tali testi.

UDIENZE


Città del Vaticano, 18 giugno 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto:

- Il Signor Eduardo Gutiérrez Sáenz de Buruaga, Ambasciatore di Spagna, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- Il Cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, Arcivescovo di San Cristóbal de La Habana (Cuba).

- Dieci Presuli della Conferenza Episcopale della Colombia, in Visita "ad Limina Apostoloruin":

    - L'Arcivescovo Óscar Urbina Ortega, di Villavicencio.

    - Il Vescovo  José Figueroa Gómez, di Granada en Colombia.

    - Il Vescovo Francisco Antonio Nieto Súa, di San José del Guaviare.

    - Il Vescovo Antonio Bayter Abud, M.X.Y., Vicario Apostolico di Inírida.

    - Il Monsignor Damián E. Chavarría Carvajal, Pro-Vicario Apostolico di Mitú

    - Il Vescovo José de Jesús Quintero Díaz, Vicario Apostolico di Leticia.

    - Il Vescovo Francisco Antonio Ceballos Escobar, C.SS.R., Vicario Apostolico di Puerto Carreño.

    - Il Monsignor Oswaldo Jaramillo Osorio, Pro-Vicario Apostolico di Puerto Gaitán

    - Il Vescovo Eulises González Sánchez, Vicario Apostolico di San Andrés y Providencia.

    - Il Vescovo Edgar Hernando Tirado Mazo, M.X.Y., Vicario Apostolico di Tierradentro.

  Sabato 16 giugno il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- L'Arcivescovo Lorenzo Baldisseri, Segretario della Congregazione per i Vescovi.

- Il Cardinale Paul Josef Cordes, Presidente Emerito del Pontificio Consiglio “Cor Unum”.

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale della Colombia, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

    - L'Arcivescovo Flavio Calle Zapata, Arcivescovo di Ibagué.

    - Il Vescovo Pablo Emiro Salas Anteliz, di Espinal.

    - Il Vescovo José Miguel Gómez Rodríguez, di Líbano-Honda.

    - Il Vescovo Froilán Tiberio Casas Ortíz, di Neiva.

    - Il Vescovo Francisco Javier Múnera Correa, I.M.C., Vicario Apostolico di San Vicente-Puerto Leguízamo.

    - Monsignor Obed Ramírez Granada, Amministratore Diocesano di Florencia.

- Il Cardinale Julián Herranz, il Cardinale Jozef Tomko ed il Cardinale Salvatore De Giorgi.

DALLE CHIESE ORIENTALI

Città del Vaticano, 16 giugno 2012 (VIS). Il Patriarca della Chiesa di Antiochia dei Maroniti, con il consenso del Sinodo dei Vescovi Maroniti richiesto a norma del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali (CCEO) canone 85, paragrafo 2,2°, ha trasferito:

- Il Vescovo Camille Zaidan, Vescovo titolare di Tolemaide di Fenicia dei Maroniti, da Vescovo della Curia Patriarcale ad Arcivescovo della sede di Antelias dei Maroniti (Libano), vacante per la rinuncia di S.E. Mons. Joseph Bechara. L'Arcivescovo Zaidan è nato nel 1944 a Kassaibé (Libano) ed è stato ordinato sacerdote nel 1971. Dal 1989 è stato professore universitario, Vice-Rettore e Rettore della "St. Joseph School" di Kornet Chehwan, responsabile del Segretariato Generale dell'insegnamento cattolico in Libano e membro di alcune associazioni nel campo scolastico. È stato Vice-Parroco di Broumana e Parroco della "Resurrezione" di Rabieh. Dal 1997 è stato Protosincello dell'Arcieparchia di Antélias. Nel Sinodo Maronita del 2011 è stato eletto Vescovo di Curia e nel Sinodo Maronita del giugno 2012 è stato cononicamente trasferito alla Sede Arcieparchiale di Antélias dei Maroniti.

- Il Vescovo Francois Eid, OMM, da Vescovo eparchiale del Cairo (Egitto) e del Sudan dei Maroniti a Procuratore Patriarcale presso la Santa Sede, avendo avuto per tale ufficio il Previo Assenso Pontificio; il Presule ottiene il titolo di Vescovo emerito dell’Eparchia finora governata a norma del Codice di Canoni delle Chiese Orientali, canone 211, paragrafo 1.

- ll Sinodo dei Vescovi Maroniti ha eletto a norma del CCEO, canoni 180-184 i seguenti Arcivescovi e Vescovi, che avevano ottenuto dal Santo Padre il Previo Assenso:

- Padre Abate Moussa El-Hage, OAM, al presente Superiore dei Conventi Saints Sarkis et Bacchus di Ehden e Zghorta, ad Arcivescovo della sede di Haifa e Terra Santa dei Maroniti (Israele) e ad Esarca Patriarcale di Gerusalemme, Palestina e Giordania, vacanti per la rinuncia di S.E. Mons. Paul Nabil El-Sayah, a suo tempo trasferito a Vescovo della Curia Patriarcale. L'Arcivescovo El-Hage è nato nel 1954 a Antoura, ha emesso la professione semplice nell'Ordine Antoniano Maronita nel 1972 e quella perpetua nel 1979 ed è stato ordinato nel 1980. Dal 1988 al 1991 è stato Superiore del Collegio "Saint Isaïe" a Roma; dal 1991 al 1993 è stato Economo del Convento  "Saint Elie" di Antélias; dal 1993 al 1994 Maestro dei novizi; dal 1993 al 1999 Assistente Generale, nominato dall'allora Visitatore Apostolico dell'Ordine; dal 1997 al 2000 è stato Decano della Facoltà di Scienze Bibliche e della Facoltà di Scienze Religiose e Pastorali dell'Università Antoniana (1999); dal 2005 al 2011 è stato Assistente Generale; attualmente è Abate dei Conventi "Saints Sarkis et Bacchus" di Ehden e Zghorta; dal 1980 al 1985 ha ricoperto vari incarichi pastorali nella missione di Marjayoun nel Sud del Libano; dal 2011 al 2012 è stato Economo della Parrocchia "Saint Elie" ad Antélias; Rettore del Seminario "Saint Antoine de Padoue" di Karm Saddeh; ed Amministratore Patriarcale dell'Eparchia di Lattaquié dei Maroniti.

- Padre Paul Rouhana, OLM, al presente Segretario del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, a Vescovo del Vicariato Patriarcale di Sarba (Libano), vacante per la rinuncia di S.E. Mons. Guy Paul Noujeim; al nuovo Presule il Santo Padre ha assegnato la sede titolare vescovile di Antarado. Il Vescovo Rouhana è nato ad Amchit nell'Eparchia di Jbeil-Byblos nel 1954; è entrato nell'Ordine Libanese Maronita nel 1966, ha emesso la professione temporanea nel 1971 e quella perpetua nel 1978 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. Dal 1992 al 1993 e dal 1997 al 2005 è stato Direttore degli studi alla facoltà di Teologia dell'Università "Saint Esprit" di Kaslik; dal 2005 al 2011 è stato Decano della facoltà di Teologia dell'USEK; dal 1988 al 1993 a dal 1998 al 2012 è stato Professore associato e straordinario di Teologia all'USEK; dal 1990 al 1992 è stato Segretario Aggiunto dell'Assemblea dei Patriarchi e Vescovo Cattolico del Libano; dal 1999 al 2000 Segretario aggiunto del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente. Dal 2004 è membro della Commissione Teologica Internazionale e dal 2011 Segretario Generale delle Chiese del Medio Oriente.

- Il Corepiscopo Maroun Ammar, al presente Rettore del Seminario Maggiore di Ghazir, a Vescovo del Vicariato Patriarcale di Joubbé (Libano), vacante per la rinuncia di S.E. Mons. Francis Baissari; al nuovo Presule il Santo Padre ha assegnato la sede titolare vescovile di Canata. Il Corepiscopo Ammar è nato a Hajé (Libano) nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983 per l'Eparchia di Tiro dei Maroniti. Dal 1986 al 1991 è stato parroco di “Notre Dame” ad Alma Chaab nella diocesi di Tiro; dal 1991 al 1995 collaboratore nella parrocchia “Saint Médard” di Parigi. Nel 1996 è stato nominato Presidente del Tribunale Maronita di Haifa in Israele. Dal 1997 al 2007 è stato responsabile dell’anno propedeutico al Seminario Maggiore di Ghazir, dove dal 2007 è divenuto Rettore. È giudice della Corte d’Appello del Tribunale Maronita del Libano dal 1997. Nel 2008 è stato insignito del titolo di Corepiscopo.

- Corepiscopo Joseph Mouawad, al presente Protosincello dell’Eparchia di Jbeil-Byblos (Libano), a Vescovo della Curia Patriarcale, al quale il Santo Padre ha assegnato la sede titolare vescovile di Tolemaide di Fenicia dei Maroniti. Il Corepiscopo Mouawad è nato a Mayfouq nel 1970 ed è stato ordinato sacerdote nel 1995. Dal 1995 al 1997 è stato Parroco di Mastita; dal 2003 è stato Parroco di “Mar Abda” di Blat; dal 2003 al 2008 è stato Cancelliere della Curia; dal 2008 al 2011 è stato Protosincello; dal 2011 al 2012 è stato Amministratore Patriarcale dell’Eparchia e, dal 2012 nuovamente Protosincello; dal 2003 al 2008 è stato Cappellano della Caritas di Jbeil e del Consiglio eparchiale del Movimento Apostolico Mariano sezione giovani. Dal 2011 è Corepiscopo.

- Il Corepiscopo Georges Chihane, al presente Amministratore Patriarcale dell’Arcieparchia di Haifa e Terra Santa dei Maroniti (Israele) e dell’Esarcato Patriarcale di Gerusalemme, Palestina e Giordania, a Vescovo eparchiale del Cairo (Egitto) e del Sudan dei Maroniti. Il Corepiscopo Chihane è nato nel 1953 a Haret Sakhr, nella regione di Jounieh ed è stato ordinato sacerdote nel 1979. Dal 1991 al 1997 è stato Parroco nella Chiesa "Saint Nohra" a Sahel Alma; nel 1997 è stato trasferito in Giordania, dove è stato finora Parroco di “Saint Charbel” di Amman. È cappellano del Cammino Neocatecumenale in Giordania. Da qualche mese è Amministratore Patriarcale di Haifa e Terra Santa dei Maroniti.

La rinuncia dei Presuli sopracitati è stata presentata ed accettata in conformità al CCEO canoni 210, paragrafi 1-2 con informazione data alla Santa Sede.
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