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lunedì 9 luglio 2012

CENTRO "AD GENTES" MISSIONARI VERBITI NEMI ACCOGLIE PAPA

Città del Vaticano, 9 luglio 2012 (VIS). Questa mattina il Santo Padre si è recato per una visita privata al Centro "Ad Gentes" dei Missionari Verbiti a Nemi (Roma). In questa Casa, che allora si chiamava Centro Internazionale della Società del Verbo Divino, si svolsero dal 29 marzo al 3 aprile 1965 i lavori della “Commissione Conciliare delle Missioni”, ai quali prese parte il giovane teologo perito conciliare Joseph Ratzinger.

Partito da Castel Gandolfo alle 11:30, al suo arrivo il Santo Padre è stato accolto dal Superiore Generale eletto, Padre Heinz Kulüke, dal Superiore Generale uscente, Padre Antonio Pernia e dal Procuratore Generale, Padre Giancarlo Girardi. Nella Cappella del Centro "Ad Gentes", dove lo attendevano i 150 partecipanti al Capitolo Generale dei Missionari Verbiti e la Comunità della Curia Generalizia di Roma, il Santo Padre si è soffermato in adorazione dinanzi al Santissimo Sacramento. Dopo il saluto di Padre Pernia, ha rivolto la sua parola ai presenti

Al termine della visita, il Santo Padre Benedetto XVI ha lasciato il Centro “Ad Gentes” ed è rientrato a Castel Gandolfo alle 12:15.


MIRACOLI DI CRISTO NON SONO ESIBIZIONE DI POTENZA MA SEGNI DELL'AMORE DI DIO

Città del Vaticano, 8 luglio 2012 (VIS). Alle dodici di questa mattina, nel primo Angelus domenicale da Castel Gandolfo, il Papa, affacciandosi al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico, ha commentato il Vangelo di San Marco che narra la difficoltà degli abitanti di Nazareth a riconoscere la divinità di Gesù. "I suoi concittadini 'rimanevano stupiti' per la sua sapienza, e conoscendolo come il 'figlio di Maria', il 'falegname' vissuto in mezzo a loro, invece di accoglierlo con fede si scandalizzavano di Lui".

Benedetto XVI ha ricordato la frase "Nemo propheta in patria" ed ha spiegato che: "Questo fatto è comprensibile, perché la familiarità sul piano umano rende difficile andare al di là e aprirsi alla dimensione divina. Che questo Figlio di un falegname sia Figlio di Dio è difficile crederlo per loro. Gesù stesso porta come esempio l'esperienza dei profeti di Israele, che proprio nella loro patria erano stati oggetto di disprezzo, e si identifica con essi. A causa di questa chiusura spirituale, Gesù non poté compiere a Nazareth 'nessuno prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì'" scrive San Marco. "Infatti, i miracoli di Cristo non sono una esibizione di potenza, ma segni dell'amore di Dio, che si attua là dove incontra la fede dell'uomo nella reciprocità".

"Allo stupore dei concittadini, che si scandalizzano, corrisponde la meraviglia di Gesù. Anche Lui, in un certo senso, si scandalizza! Malgrado sappia che nessun profeta è bene accetto in patria, tuttavia la chiusura del cuore della sua gente rimane per Lui oscura, impenetrabile: come è possibile che non riconoscano la luce della Verità? Perché non si aprono alla bontà di Dio, che ha voluto condividere la nostra umanità? In effetti, l'uomo Gesù di Nazareth è la trasparenza di Dio, in Lui Dio abita pienamente. E mentre noi cerchiamo sempre altri segni, altri prodigi, non ci accorgiamo che il vero Segno è Lui, Dio fatto carne, è Lui il più grande miracolo dell'universo: tutto l'amore di Dio racchiuso in un cuore umano, in un volto d'uomo", ha concluso il Santo Padre.

Dopo la recita dell'Angelus, nel salutare i pellegrini di lingua francese, il Papa li ha esortati con queste parole: "In questo periodo estivo, non trascurate Dio, pensate alla preghiera e andate a messa la domenica".

Rivolgendosi ai pellegrini polacchi, il Papa ha ricordato quanti partecipano al pellegrinaggio della Famiglia di Radio Maria al Santuario di Jasna Góra (Czestochowa) "i quali pregano per la Patria, per le famiglie e per la libertà di espressione. Saluto anche i giovani borsisti della Fondazione 'Opera del Nuovo Millennio' riuniti a Lublin: insieme con credenti di diverse religioni, nell'ex Campo di Concentramento di Majadanek, stasera eleveranno preghiere per la pace. Mi unisco spiritualmente a questi eventi, imploro il bene e la pace per il mondo, per la Polonia e per ognuno di voi".

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 7 luglio 2012 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, Legato Pontificio per la consacrazione della Cattedrale della Diocesi di Karaganda (Kazakhstan), in programma il 9 settembre 2012.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Ischia (Italia), presentata dal Vescovo Filippo Strofaldi, in conformità al canone 401, paragrafo 2 del Codice di Diritto Canonico.

- Ha nominato il Monsignore Sebastian Francis, Vescovo della Diocesi di Penang (superficie: 46.855; popolazione: 6.500.000; cattolici: 66.000; sacerdoti: 46; religiosi: 97), Malesia. Il Vescovo eletto è nato nel 1951 a Johor Bahru (Malesia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1977. Dal 1977 al 1980 è stato Vicario parrocchiale di San Francesco Saverio a Melaka e nel 1981 è stato Vicario parrocchiale dell’Immacolata Concezione a Johor Bahru. Dal 1985 al 1988 è stato Professore di Teologia dogmatica, Direttore spirituale al Seminario Maggiore a Penang, Amministratore della Chiesa dell’Immacolata Concezione a Paulau Ticus-Penang e Coordinatore pastorale; dal 1988 al 2001 è stato Vicario Generale di Melaka-Johor; dal 1988 al 2004 è stato Parroco della Cattedrale a Melaka; dal 2002 al 2003  Amministratore diocesano di Melaka-Johor; nel 2003 è stato Vicario Generale di Melaka-Johor; dal 2004 al 2007 è stato Parroco di San Luigi a Kluang; dal 2007 al 2011 Parroco dell’Immacolata Concezione; dal 2011 è stato Parroco di Cristo Re a Kulai. Finora Vicario Generale della Diocesi di Melaka-Johor (Malesia), succede al Vescovo Joseph Anthony Selvanayagam, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
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