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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 10 luglio 2012

TELEGRAMMA CORDOGLIO MORTE CARDINALE DE ARAUJO SALES

Città del Vaticano, 10 luglio 2012 (VIS). Il Santo Padre ha fatto pervenire un telegramma di cordoglio all'Arcivescovo Orani João Tempesta, di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile), per la morte, all'età di 91 anni, del Cardinale Eugenio de Araújo Sales, "dopo una lunga vita di dedizione alla Chiesa in Brasile".

Il Papa ricorda i trenta anni in cui il Porporato fu Arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro e i suoi quasi settanta anni di sacerdozio nei quali si distinse "nell'indirizzare i fedeli sulla via della verità, della carità e del servizio".

DICHIRAZIONE RELATIVA ORDINAZIONI EPISCOPALI IN CINA


Città del Vaticano, 10 luglio 2012 (VIS). Di seguito riportiamo il testo della dichiarazione rilasciata questa mattina relativa all'ordinazione episcopale del Reverendo Joseph Yue Fusheng ad Harbin (Provincia di Heilongjiang), il 6 luglio scorso, e del Reverendo Tadeo Ma Daquin,  a Vescovo Ausiliare di Shanghai, il 7 luglio.

"Riguardo all’ordinazione episcopale del Reverendo Giuseppe Yue Fusheng, avvenuta ad Harbin (provincia di Heilongjiang) venerdì 6 luglio corrente, si precisa quanto segue:

"l) Il Reverendo Giuseppe Yue Fusheng, ordinato senza mandato pontificio e quindi illegittimamente, è incorso automaticamente nelle sanzioni previste dal canone 1382 del Codice di Diritto Canonico. Di conseguenza, la Santa Sede non lo riconosce come Vescovo dell’amministrazione apostolica di Harbin, ed egli è privo dell’autorità di governare i sacerdoti e la comunità cattolica nella provincia di Heilongjiang".

"Il Reverendo Yue Fusheng era stato informato da tempo che non poteva essere approvato dalla Santa Sede come candidato episcopale, e più volte gli era stato richiesto di non accettare l’ordinazione episcopale senza il mandato pontificio".

"2) I Vescovi, che hanno preso parte all’ordinazione episcopale illegittima e si sono esposti alle sanzioni, previste dalla legge della Chiesa, devono riferire alla Santa Sede circa la loro partecipazione alla cerimonia religiosa".

"3) Un apprezzamento va a quei sacerdoti, a quelle persone consacrate e a quei fedeli laici che hanno pregato e digiunato per il ravvedimento del Reverendo Yue Fusheng, per la santità dei Vescovi e per l’unità della Chiesa in Cina, in particolare nell’amministrazione apostolica di Harbin".

"4) Tutti i cattolici in Cina, Pastori, sacerdoti, persone consacrate e fedeli laici, sono chiamati a difendere e a salvaguardare ciò che appartiene alla dottrina e alla tradizione della Chiesa. Anche nelle presenti difficoltà essi guardano con fiducia al futuro, confortati dalla certezza che la Chiesa è fondata sulla roccia di Pietro e dei suoi Successori".

"5) Confidando nell’effettivo desiderio delle Autorità governative cinesi di dialogare con la Santa Sede, la medesima Sede Apostolica auspica che dette Autorità non favoriscano gesti contrari a tale dialogo. Anche i Cattolici cinesi attendono passi concreti nello stesso senso, primo fra tutti quello di evitare le celebrazioni illegittime e le ordinazioni episcopali senza mandato pontificio, che creano divisione e recano sofferenza alle comunità cattoliche in Cina e alla Chiesa universale".

"È motivo di apprezzamento e di incoraggiamento l’ordinazione del Reverendo Taddeo Ma Daqin a Vescovo Ausiliare della diocesi di Shanghai, avvenuta sabato 7 luglio corrente. La presenza da parte di un Vescovo, che non è in comunione con il Santo Padre, era inopportuna e mostra mancanza di sensibilità verso un’ordinazione episcopale legittima".



RICORDO SOGGIORNO A NEMI DA PERITO CONCILIARE


Città del Vaticano, 10 luglio 2012 (VIS). "Ne avevo un ricordo bellissimo, forse il più bel ricordo di tutto il Concilio", ha detto il Santo Padre riferendosi al suo soggiorno di 47 anni fa, presso il Centro Internazionale della Società del Verbo Divino a Nemi, da giovane teologo perito conciliare, incaricato di preparare il decreto sull'attività missionaria della Chiesa.

Benedetto XVI ha ringraziato i membri della Società del Verbo Divino per avergli offerto la possibilità di ritornare al Centro "Ad Gentes" dopo più di quaranta anni ed ha ricordato che all'epoca del Concilio abitava "nel centro di Roma, nel Collegio di Santa Maria dell’Anima, con tutto il rumore: tutto questo è anche bello! Ma stare qui nel verde, avere questo respiro della natura e anche questa freschezza dell’aria, era già in sé una cosa bella. E poi c’era la compagnia di tanti grandi teologi, con un incarico così importante e bello di preparare un decreto sulla missione".

L'incontro di Benedetto XVI con gli oltre 150 partecipanti al Capitolo Generale dei Missionari Verbiti e con la Comunità della Curia Generalizia di Roma è stato molto familiare. Il Santo Padre ha ricordato la figura del Generale di quel tempo, il Padre Schütte, che aveva sofferto in Cina, era stato condannato, poi espulso. Era pieno di dinamismo missionario, della necessità di dare un nuovo slancio allo spirito missionario. E aveva me, che ero un teologo senza grande importanza, molto giovane, invitato non so perché. Ma era un grande dono per me".

"Poi c’era Fulton Sheen, che ci affascinava la sera con i suoi discorsi, padre Congar e i grandi missiologi di Lovanio. Per me è stato un arricchimento spirituale, un grande dono. Era un decreto senza grandi controversie. C’era questa controversia, che io non ho mai realmente capito, tra la scuola di Lovanio e quella di Münster: scopo principale della missione è l’implantatio Ecclesiae o l’annunzio Evangelii? Ma tutto convergeva in un unico dinamismo della necessità di portare la luce della Parola di Dio, la luce dell’amore di Dio nel mondo e di dare una nuova gioia per questo annuncio".

"E così è nato in quei giorni un decreto bello e buono, quasi accettato unanimemente da tutti i padri conciliari, e per me è anche un complemento molto buono della 'Lumen gentium', perché vi troviamo un’ecclesiologia trinitaria, che parte soprattutto dall’idea classica del 'bonum diffusivum sui', il bene che ha la necessità in sé di comunicarsi, di darsi: non può stare in se stesso, la cosa buona, la bontà stessa essenzialmente è 'communicatio'. E questo già appare nel mistero trinitario, all’interno di Dio, e si diffonde nella storia della salvezza e nella nostra necessità di dare ad altri il bene che abbiamo ricevuto".

"Così, con questi ricordi ho spesso pensato a questi giorni di Nemi che sono in me, come ho detto, parte essenziale dell’esperienza del Concilio. E sono felice di vedere che la vostra Società fiorisce – il padre Generale ha parlato di seimila membri in tanti Paesi, da tante Nazioni. Chiaramente il dinamismo missionario vive, e vive solo se c’è la gioia del Vangelo, se stiamo nell’esperienza del bene che viene da Dio e che deve e vuol comunicarsi. Grazie per questo vostro dinamismo".

Infine il Santo Padre ha augurato ai Verbiti ogni benedizione del Signore nel corso del Capitolo e "molta ispirazione: che le stesse forze ispiratrici dello Spirito Santo che ci hanno accompagnato in quei giorni quasi visibilmente siano di nuovo presenti tra voi e vi aiutino a trovare la strada per la vostra Compagnia, così per la missione del Vangelo 'ad gentes' per i prossimi anni. Grazie a voi tutti, il Signore vi benedica. Pregate per me, come io prego per voi. Grazie!".

ALTRI ATTI PONTIFICI


Città del Vaticano, 10 luglio 2012 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Pedro Mario Ossandón Buljevic, Ausiliare dell'Arcidiocesi di Santiago de Chile (superficie: 9.132; popolazione: 5.905.000; cattolici: 4.098.000; sacerdoti: 801; religiosi: 2.978 ), Cile. È stato finora Ausiliare della diocesi di Concepción (Cile).

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