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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 5 novembre 2012

CAPPELLA SISTINA: STORIA DI LUCE E DI SALVEZZA

Città del Vaticano, 31 ottobre 2012 (VIS). Come il predecessore Giulio II nel 1512, Benedetto XVI ha presieduto questo pomeriggio, nella Cappella Sistina, la Celebrazione dei primi Vespri della solennità di tutti i Santi. In questo stesso giorno, cinque secoli fa, si inaugurava la Cappella Sistina, dopo che Michelangelo aveva completato l'affresco della Volta.

"Perché ricordare tale evento storico-artistico in una celebrazione liturgica? - ha detto Benedetto XVI - Anzitutto perché la Sistina è, per sua natura, un’aula liturgica, è la Cappella magna del Palazzo Apostolico Vaticano. Inoltre, perché le opere artistiche che la decorano, in particolare i cicli di affreschi, trovano nella liturgia, per così dire, il loro ambiente vitale, il contesto in cui esprimono al meglio tutta la loro bellezza, tutta la ricchezza e la pregnanza del loro significato. (...) In poche parole: la Cappella Sistina, contemplata in preghiera, è ancora più bella, più autentica; si rivela in tutta la sua ricchezza".

Il Papa, citando Giorgio Vasari, che definisce la Sistina come luce dell'arte che ha illuminato il mondo, ha affermato: "Ma non si tratta solo di luce che viene dal sapiente uso del colore ricco di contrasti, o dal movimento che anima il capolavoro michelangiolesco, ma dall’idea che percorre la grande volta: è la luce di Dio quella che illumina questi affreschi e l’intera Cappella Papale. Quella luce che con la sua potenza vince il caos e l’oscurità per donare vita: nella creazione e nella redenzione. E la Cappella Sistina narra questa storia di luce, di liberazione, di salvezza, parla del rapporto di Dio con l’umanità.

"Con la geniale volta di Michelangelo, lo sguardo viene spinto a ripercorrere il messaggio dei Profeti, a cui si aggiungono le Sibille pagane in attesa di Cristo, fino al principio di tutto: 'In principio Dio creò il cielo e la terra'. Con un’intensità espressiva unica, il grande artista disegna il Dio Creatore, la sua azione, la sua potenza, per dire con evidenza che il mondo non è prodotto dell’oscurità, del caso, dell’assurdo, ma deriva da un’Intelligenza, da una Libertà, da un supremo atto di Amore. In quell’incontro tra il dito di Dio e quello dell’uomo, noi percepiamo il contatto tra il cielo e la terra; in Adamo Dio entra in una relazione nuova con la sua creazione, l’uomo è in diretto rapporto con Lui, è chiamato da Lui, è a immagine e somiglianza di Dio".

"Pregare stasera in questa Cappella Sistina, avvolti dalla storia del cammino di Dio con l’uomo, mirabilmente rappresentata negli affreschi che ci sovrastano e ci circondano, è un invito alla lode".



MESSAGGIO DEL PAPA PER L'ELEZIONE DEL NUOVO CAPO DELLA CHIESA ORTODOSSA COPTA

Città del Vaticano, 5 novembre 2012 (VIS). Il Santo Padre ha fatto pervenire un messaggio al nuovo Capo della Chiesa Ortodossa Copta, Sua Santità Anba Tawadros, Papa eletto di Alessandria e Patriarca della Sede di San Marco.

Nel messaggio in lingua inglese, Benedetto XVI esprime la sua gioia nell'apprendere la notizia della sua elezione e scrive: "Sono fiducioso che, come il suo famoso predecessore Papa Shenouda III, lei sarà un autentico padre spirituale per la sua gente ed una efficace guida per tutti i suoi concittadini nel costruire il nuovo Egitto in pace ed armonia, servendo il bene comune e il bene di tutto il Medio Oriente. In questi tempi difficili è importante per tutti i cristiani testimoniare l'amore e l'amicizia che li unisce, attenti alla preghiera offerta da nostro Signore nell'Ultima Cena: che tutti siano una cosa sola, perché il mondo creda".

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE PER NOVEMBRE

Città del Vaticano, 5 novembre 2012 (VIS). Di seguito riportiamo le intenzioni per il mese di novembre affidate dal Papa all'apostolato della preghiera:

Generale: "Perché i Vescovi, i sacerdoti e tutti i ministri del Vangelo diano coraggiosa testimonianza di fedeltà al Signore crocifisso e risorto".

Missionaria: "Perché la Chiesa pellegrina sulla terra risplenda come luce delle nazioni".


ANGELUS: IL DUPLICE COMANDAMENTO DELL'AMORE

Città del Vaticano, 5 novembre 2012 (VIS). Ieri mattina, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha commentato il Vangelo di questa domenica che ripropone l'insegnamento di Gesù "sul più grande comandamento: il comandamento dell’amore, che è duplice: amare Dio e amare il prossimo. I Santi, che abbiamo da poco celebrato tutti insieme in un’unica festa solenne - ha detto il Papa - sono proprio coloro che, confidando nella grazia di Dio, cercano di vivere secondo questa legge fondamentale. In effetti, il comandamento dell’amore lo può mettere in pratica pienamente chi vive in una relazione profonda con Dio, proprio come il bambino diventa capace di amare a partire da una buona relazione con la madre e il padre. (...) L'amore non è un'imposizione, è un dono, una realtà che Dio ci fa conoscere e sperimentare perché, come un seme, cresca anche dentro di noi e si sviluppi nella nostra vita".

"Se l’amore di Dio ha messo radici profonde in una persona, questa è in grado di amare anche chi non lo merita, come appunto fa Dio verso di noi. Il padre e la madre non amano i figli solo quando lo meritano: li amano sempre, anche se naturalmente fanno loro capire quando sbagliano. Da Dio noi impariamo a volere sempre e solo il bene e mai il male. Impariamo a guardare l’altro non solamente con i nostri occhi, ma con lo sguardo di Dio, che è lo sguardo di Gesù Cristo. Uno sguardo che (...) va al di là delle apparenze e riesce a cogliere le attese profonde dell’altro: attese di essere ascoltato, di un’attenzione gratuita; in una parola: di amore. Ma si verifica anche il percorso inverso: che aprendomi all’altro così com’è, andandogli incontro (...) io mi apro anche a conoscere Dio, a sentire che Egli c’è ed è buono".

"Amore di Dio e amore del prossimo sono inseparabili e stanno in rapporto reciproco. Gesù non ha inventato né l’uno né l’altro, ma ha rivelato che essi sono, in fondo, un unico comandamento, e lo ha fatto non solo con la parola, ma soprattutto con la sua testimonianza: la Persona stessa di Gesù e tutto il suo mistero incarnano l’unità dell’amore di Dio e del prossimo, come i due bracci della Croce, verticale e orizzontale. Nell’Eucaristia Egli ci dona questo duplice amore, donandoci Se stesso, perché, nutriti di questo Pane, ci amiamo gli uni gli altri come Lui ci ha amato".


SOLIDA SPERANZA DEI CRISTIANI NELLA RISURREZIONE

Città del Vaticano, 3 novembre 2012 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre ha presieduto la Santa Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell'anno. Il Papa ha ricordato in particolare i Cardinali John Patrick Foley, Anthony Bevilacqua, José Sánchez, Ignace Moussa Daoud, Luis Aponte Martinez, Rodolfo Quezada Toruño, Eugênio de Araújo Sales, Paul Shan Kuo-Hsi, Carlo Maria Martini e Fortunato Baldelli.

Di seguito riportiamo alcuni estratti dell'omelia del Papa:

"I luoghi della sepoltura costituiscono come una sorta di assemblea, nella quale i vivi incontrano i propri defunti e con loro rinsaldano i vincoli di una comunione che la morte non ha potuto interrompere. E qui a Roma, in quei cimiteri peculiari che sono le catacombe, avvertiamo, come in nessun altro luogo, i legami profondi con la cristianità antica, che sentiamo così vicina".

"Quando ci inoltriamo nei corridoi delle catacombe romane - come pure in quelli dei cimiteri delle nostre città e dei nostri paesi -, è come se noi varcassimo una soglia immateriale ed entrassimo in comunicazione con coloro che lì custodiscono il loro passato, fatto di gioie e di dolori, di sconfitte e di speranze. Ciò avviene, perché la morte riguarda l’uomo di oggi esattamente come quello di allora; e anche se tante cose dei tempi passati ci sono diventate estranee, la morte è rimasta la stessa".

"Ma come rispondiamo noi cristiani alla questione della morte? Rispondiamo con la fede in Dio, con uno sguardo di solida speranza che si fonda sulla Morte e Risurrezione di Gesù Cristo. Allora la morte apre alla vita, a quella eterna, che non è un infinito doppione del tempo presente, ma qualcosa di completamente nuovo. La fede ci dice che la vera immortalità alla quale aspiriamo non è un’idea, un concetto, ma una relazione di comunione piena con il Dio vivente: è lo stare nelle sue mani, nel suo amore, e diventare in Lui una cosa sola con tutti i fratelli e le sorelle che Egli ha creato e redento, con l’intera creazione. (...) Questa è la vita giunta alla sua pienezza: quella in Dio; una vita che noi ora possiamo soltanto intravedere come si scorge il cielo sereno attraverso la nebbia".

"I Pastori che oggi ricordiamo hanno, infatti, servito la Chiesa con fedeltà e amore, affrontando talvolta prove onerose, pur di assicurare al gregge loro affidato attenzione e cura. Nella varietà delle rispettive doti e mansioni, hanno dato esempio di solerte vigilanza, di saggia e zelante dedizione al Regno di Dio, offrendo un prezioso contributo alla stagione post-conciliare, tempo di rinnovamento in tutta la Chiesa".

"La Mensa eucaristica, alla quale si sono accostati, dapprima come fedeli e poi, quotidianamente, come ministri, anticipa nel modo più eloquente quanto il Signore ha promesso nel 'discorso della montagna': il possesso del Regno dei cieli, il prendere parte alla mensa della Gerusalemme celeste. Preghiamo perché ciò si compia per tutti. La nostra preghiera è alimentata da questa ferma speranza che 'non delude', perché garantita da Cristo che ha voluto vivere nella carne l’esperienza della morte per trionfare su di essa con il prodigioso avvenimento della Risurrezione".


CARDINALE MURPHY-O'CONNOR INVIATO SPECIALE A DHAKA

Città del Vaticano, 3 novembre 2012 (VIS). Oggi è stata pubblicata la Lettera pontificia, redatta in latino e datata 12 ottobre, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo emerito di Westminster (Regno Unito), suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 125° anniversario dell'Arcidiocesi di Dhaka (Bangladesh) e del IV centenario dell'evangelizzazione del territorio bengalese, in programma dal 9 al 10 novembre prossimo.

La missione che accompagnerà il Cardinale è composta da Don Abel B. Rozario e dal Padre Adam Pereira, C.S.C.


BENEDETTO XVI PREGA PER I PONTEFICI DEFUNTI

Città del Vaticano, 3 novembre 2012 (VIS). Come di consueto nella commemorazione di tutti i fedeli defunti, il Santo Padre si è recato nel pomeriggio di ieri alle Grotte della Basilica Vaticana per pregare per i Pontefici ivi sepolti e per tutti i defunti.

IL PAPA SPIEGA LA DINAMICA DELLA COMUNIONE DEI SANTI

Città del Vaticano, 1 novembre 2012 (VIS). La Solennità dei Tutti i Santi ci fa riflettere "sul duplice orizzonte dell’umanità, che esprimiamo simbolicamente con le parole 'terra' e 'cielo': la terra rappresenta il cammino storico, il cielo l’eternità, la pienezza della vita in Dio" ha detto il Papa ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus.

"E così questa festa ci fa pensare alla Chiesa nella sua duplice dimensione: la Chiesa in cammino nel tempo e quella che celebra la festa senza fine, la Gerusalemme celeste. Queste due dimensioni sono unite dalla realtà della 'comunione dei santi': una realtà che comincia quaggiù sulla terra e raggiunge il suo compimento in Cielo. Nel mondo terreno, la Chiesa è l’inizio di questo mistero di comunione che unisce l’umanità, un mistero totalmente incentrato su Gesù Cristo: è Lui che ha introdotto nel genere umano questa dinamica nuova, un movimento che la conduce verso Dio e al tempo stesso verso l’unità, verso la pace in senso profondo. (...) Essere cristiani, far parte della Chiesa significa aprirsi a questa comunione, come un seme che si schiude nella terra, morendo, e germoglia verso l’alto, verso il cielo".

"I Santi - quelli che la Chiesa proclama tali, ma anche tutti i santi e le sante che solo Dio conosce, e che oggi pure celebriamo - hanno vissuto intensamente questa dinamica. In ciascuno di loro, in modo molto personale, si è reso presente Cristo, grazie al suo Spirito che opera mediante la Parola e i Sacramenti. Infatti, l’essere uniti a Cristo, nella Chiesa, non annulla la personalità, ma la apre, la trasforma con la forza dell’amore, e le conferisce, già qui sulla terra, una dimensione eterna. In sostanza, significa diventare conformi all’immagine del Figlio di Dio, realizzando il progetto di Dio che ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza. Ma questo inserimento in Cristo ci apre - come avevo detto - anche alla comunione con tutti gli altri membri del suo Corpo mistico che è la Chiesa, una comunione che è perfetta nel 'Cielo', dove non c’è alcun isolamento, alcuna concorrenza o separazione".

"Nei santi vediamo la vittoria dell’amore sull’egoismo e sulla morte: vediamo che seguire Cristo porta alla vita, alla vita eterna, e dà senso al presente, (...) perché lo riempie d’amore, di speranza. Solo la fede nella vita eterna ci fa amare veramente la storia e il presente, ma senza attaccamenti, nella libertà del pellegrino, che ama la terra perché ha il cuore in Cielo. La Vergine Maria ci ottenga la grazia di credere fortemente nella vita eterna e di sentirci in vera comunione con i nostri cari defunti".



UDIENZE

Città del Vaticano, 5 novembre 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Signor Francis C.Okeke, Ambasciatore di Nigeria, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- Il Signor John Anthony Gerard McCarthy, Ambasciatore di Australia, in occasione delle Lettere Credenziali.

- Il Signor Germán Cardona Gutiérrez, Ambasciatore di Colombia, in occasione delle Lettere Credenziali.

- Il Signor Miguel Humberto Díaz, Ambasciatore degli Stati Uniti d’America, con la Consorte, in visita di congedo.

Venerdì 2 novembre il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza il Cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia (Polonia).

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 5 novembre 2012 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Promotore della Fede, (Prelato Teologo), della Congregazione delle Cause dei Santi, il Monsignore Carmelo Pellegrino, finora Relatore del medesimo Dicastero.

Sabato 3 novembre, il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Guido Pozzo, Elemosiniere di Sua Santità, elevandolo in pari tempo alla Sede Arcivescovile titolare di Bagnoregio. L'Arcivescovo eletto è nato a Trieste (Italia), nel 1951 ed è stato ordinato sacerdote nel 1977. Ha iniziato il servizio presso la Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1987. Finora Segretario della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", succede all'Arcivescovo Félix del Blanco Prieto, del quale il Santo Padre ha accettato la rinunzia al medesimo incarico, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Sacerdote Pius Thomas D'Souza, Vescovo di Ajmer (superficie: 146.681; popolazione: 17.595.585; cattolici: 9.190; sacerdoti: 43, religiosi: 423), India. Il Vescovo eletto è nato nel 1954 a Bantwal (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. Dal 1982 al 1987 è stato Vicario parrocchiale nelle parrocchie di missione: Bailparao e Dhamola, nella Diocesi di Lucknow; dal 1987 al 1989 è stato Professore di Filosofia al "St. Joseph's Regional Seminary" ad Allahabad; dal 1994 al 1996 è stato Parroco e Principal della scuola parrocchiale della "Sacred Heart Parish" a Dohna; dal 1996 è stato Cancelliere ed Education Secretary della Diocesi di Bareilly. Succede al Vescovo Ignatius Menezes, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto emerito della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, Suo Inviato Speciale alla celebrazione conclusiva del 500° anniversario dell'Arcidiocesi di Ljubljana (Slovenia), che avrà luogo domenica 9 dicembre 2012.


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