Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

mercoledì 14 novembre 2012

TRE VIE PER ARRIVARE ALLA CONOSCENZA DI DIO: IL MONDO, L'UOMO E LA FEDE

Città del Vaticano, 14 novembre 2012 (VIS). Tre vie per arrivare alla conoscenza di Dio: il mondo, l'essere umano e la fede, è stato il tema della catechesi di Benedetto XVI per l'Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi nell'Aula Paolo VI.

"Vorrei ricordare (...) - ha detto il Santo Padre - che l’iniziativa di Dio precede sempre ogni iniziativa dell’uomo e, anche nel cammino verso di Lui, è Lui per primo che ci illumina, ci orienta e ci guida, rispettando sempre la nostra libertà. (...) Dio (...) non si stanca di cercarci, è fedele all’uomo che ha creato e redento, rimane vicino alla nostra vita, perché ci ama. È questa una certezza che ci deve accompagnare ogni giorno (...)".

"Oggi, lo sappiamo, non mancano le difficoltà e le prove per la fede, spesso poco compresa, contestata, rifiutata. (...) Nel passato, in Occidente, in una società ritenuta cristiana, la fede era l’ambiente in cui si muoveva; il riferimento e l’adesione a Dio erano, per la maggioranza della gente, parte della vita quotidiana. Piuttosto era colui che non credeva a dover giustificare la propria incredulità. Nel nostro mondo, la situazione è cambiata e sempre di più il credente deve essere capace di dare ragione della sua fede. (...) Nei nostri tempi si è verificato un fenomeno particolarmente pericoloso per la fede: c’è infatti una forma di ateismo che definiamo, appunto, 'pratico', nel quale non si negano le verità della fede o i riti religiosi, ma semplicemente si ritengono irrilevanti per l’esistenza quotidiana, staccati dalla vita, inutili. Spesso, allora, si crede in Dio in modo superficiale, e si vive 'come se Dio non esistesse'. (...) Alla fine, però, questo modo di vivere risulta ancora più distruttivo, perché porta all’indifferenza verso la fede e verso la questione di Dio".

"In realtà, l’uomo, separato da Dio, è ridotto a una sola dimensione, quella orizzontale, e proprio questo riduzionismo è una delle cause fondamentali dei totalitarismi che hanno avuto conseguenze tragiche nel secolo scorso, come pure della crisi di valori che vediamo nella realtà attuale. Oscurando il riferimento a Dio, si è oscurato anche l’orizzonte etico".

"Di fronte a questo quadro, la Chiesa, fedele al mandato di Cristo, non cessa mai di affermare la verità sull’uomo e sul suo destino. (...) Quali risposte, allora è chiamata a dare la fede, con 'dolcezza e rispetto', all’ateismo, allo scetticismo, all’indifferenza verso la dimensione verticale, affinché l’uomo del nostro tempo possa continuare ad interrogarsi sull'esistenza di Dio e a percorrere le vie che conducono a Lui? Vorrei accennare ad alcune vie, che derivano sia dalla riflessione naturale, sia dalla stessa forza della fede. Le vorrei molto sinteticamente riassumere in tre parole: il mondo, l’uomo, la fede".

Relativamente alla prima di queste vie, il mondo, il Papa ha sottolineato che si deve "recuperare e far recuperare all’uomo d’oggi la capacità di contemplare la creazione, la sua bellezza, la sua struttura. Il mondo non è un magma informe, ma più lo conosciamo e più ne scopriamo i meravigliosi meccanismi, più vediamo un disegno, vediamo che c’è un’intelligenza creatrice. Albert Einstein disse che nelle leggi della natura 'si rivela una ragione così superiore che tutta la razionalità del pensiero e degli ordinamenti umani è al confronto un riflesso assolutamente insignificante'".

Per illustrare la seconda via, l'uomo, Benedetto XVI, citando il Catechismo della Chiesa Cattolica, ha detto: 'Con la sua apertura alla verità e alla bellezza, con il suo senso del bene morale, con la sua libertà e la voce della coscienza, con la sua aspirazione all’infinito e alla felicità, l’uomo si interroga sull’esistenza di Dio'".
Infine la fede: "Chi crede è unito a Dio, è aperto alla sua grazia, alla sua forza della carità (...) la sua fede non ha timore di mostrarsi nella vita quotidiana, è aperta al dialogo che esprime profonda amicizia per il cammino di ogni uomo, e sa aprire luci di speranza al bisogno di riscatto, di felicità, di futuro. La fede, infatti, è incontro con Dio che parla e opera nella storia. (...) Un cristiano, una comunità che siano operosi e fedeli al progetto di Dio che ci ha amati per primo costituiscono una via privilegiata per quanti sono nell'indifferenza o nel dubbio circa la sua esistenza e la sua azione"

Oggi molti hanno una concezione limitata della fede cristiana, perché la identificano con un mero sistema di credenze e di valori e non tanto con la verità di un Dio rivelatosi nella storia, desideroso di comunicare con l’uomo a tu per tu, in un rapporto d’amore con lui. In realtà, a fondamento di ogni dottrina o valore c’è l’evento dell’incontro tra l’uomo e Dio in Cristo Gesù. Il Cristianesimo, prima che una morale o un’etica, è l’avvenimento dell’amore, è l’accogliere la persona di Gesù", ha concluso Benedetto XVI.


COMMEMORAZIONE VISITA BEATO GIOVANNI PAOLO II AL PARLAMENTO ITALIANO

Città del Vaticano, 14 novembre 2012 (VIS). Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha inviato a nome del Santo Padre, un messaggio al Senatore Renato Schifani, Presidente del Senato ed all'Onorevole Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati, in occasione della commemorazione dei dieci anni della visita al Parlamento italiano del Beato Giovanni Paolo II.

"La riunione in seduta pubblica comune del 14 novembre 2002 nell’Aula di Montecitorio costituisce una pagina memorabile nella storia dei rapporti tra l’Italia e la Santa Sede, evento avvalorato dall’autorevolezza della venerabile figura del Beato Pontefice, che volle fortemente quell’incontro, malgrado le sue già precarie condizioni di salute".

"A dieci anni di distanza, in un contesto sociale reso più arduo dalle conseguenze della crisi economica allora già avvertita, occorre ricordare l’invito ad attingere dalla linfa vitale del cristianesimo, che anima l’identità sociale e culturale dell’Italia e la sua missione in Europa e nel mondo. Questo patrimonio spirituale ed etico può sempre offrire, anche nei momenti difficili, risorse adeguate per il rinnovamento delle coscienze e per il concorde orientamento al bene comune, innanzitutto da parte di coloro che sono chiamati a far parte di codesto Parlamento".

"Per questo, il Sommo Pontefice auspica che la costante collaborazione tra l’Italia e la Santa Sede, come pure tra lo Stato e la Chiesa che è in Italia continui a sostenere il cammino della Nazione italiana, in particolare le famiglie, nel loro primario ruolo educativo e sociale, e tutti i cittadini, specialmente nel senso di responsabilità civile".


IL 20 NOVEMBRE PRESENTAZIONE "L'INFANZIA DI GESÙ" DI BENEDETTO XVI

Città del Vaticano, 14 novembre 2012 (VIS). La Libreria Editrice Vaticana e la Casa Editrice Rizzoli hanno annunciato oggi che il 20 novembre prossimo si terrà la presentazione alla stampa internazionale del volume "L'infanzia di Gesù", il terzo volume della trilogia Gesù di Nazareth, di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.

Il volume sarà presentato nella Sala Pio X (Via dell'Ospedale, 1), alle 11:00 di martedì 20 novembre. Interverranno il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; la Professoressa Maria Clara Bingemer, docente di teologia alla Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro; Don Giuseppe Costa, S.D.B., Direttore della Libreria Editrice Vaticana; il Dottor Paolo Mieli, Presidente di Rcs Libri ed il Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, che introduce e modera.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 14 novembre 2012 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignore José Avelino Bettencourt, Capo del Protocollo della Segreteria di Stato, finora Consigliere di Nunziatura presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati.

- Il Padre Darci José Nicioli, C.SS.R., Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Aparecida (superficie: 1.300; popolazione: 198.000; cattolici: 167.800; sacerdoti: 102; religiosi: 363; diaconi permanenti: 2), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1959 a Jacutinga (Brasile), ha emesso la prima professione nella Congregazione del Santissimo Redentore (Redentoristi) nel 1982 ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. Dal 1988 al 1989 è stato Vicario Parrocchiale della Parrocchia “Nossa Senhora do Perpétuo Socorro”, a São Paulo; dal 1989 al 1990 Professore di Teologia presso l’Instituto Teológico São Paulo” (ITESP), Facoltà di Teologia “Nossa Senhora da Assunção” e presso l’Istituto di Teologia e Scienze Religiose della Pontificia Università Cattolica di Campinas (1989-1990); dal 1989 al 1996 è stato Rettore del Seminario di Filosofia a Campinas (1989-1996); dal 1990 al 1996 è stato Vicario Parrocchiale della Parrocchia “São José Operário” a Campinas; nel 1996 Superiore della Comunità religiosa di Campinas; dal 1997 al 2005 è stato Amministratore del Santuario Nazionale di Aparecida; nel 2003 Consigliere Provinciale della Provincia Redentorista di São Paulo; dal 2005 al 2008 è stato Superiore della Casa Generalizia della Congregazione a Roma; è stato finora Rettore e Amministratore del Santuario Nazionale di “Nossa Senhora da Conceição Aparecida”, nell’arcidiocesi di Aparecida, Superiore della Comunità religiosa locale e Vice-Provinciale Redentorista.


Copyright © VIS - Vatican Information Service