Città
del Vaticano, 20 maggio 2013
(VIS). "Pace interiore, pace fra i popoli" è stato il tema
del quarto colloquio fra cristiani e buddisti tenutosi nella
Pontificia Università Urbaniana, promosso dal Pontificio Consiglio
per il Dialogo Interreligioso, in collaborazione con l'Ufficio per il
Dialogo Ecumenico e Interreligioso della Conferenza Episcopale
Italiana. I partecipanti, provenienti da Italia, Giappone e
Repubblica di Cina (Taiwan), Vietnam, Corea del Sud, Thailandia,
Myanmar, Sri Lanka e India, hanno riaffermato la necessità della
reciproca responsabilità dei seguaci delle diverse tradizioni
religiose per mantenere e ripristinare la pace e contribuire
all'amicizia e solidarietà fra le persone e fra i popoli.
"Nel
processo cristiano e buddista - si legge in Comunicato reso pubblico
questa mattina - la libertà interiore, la purificazione del cuore,
la compassione e il dono di sé, sono condizioni essenziali per la
pace interiore dell'individuo e per la pace sociale. Nonostante le
differenze, l'insegnamento etico del Buddismo e del Cristianesimo,
nel rispetto per la vita, è la ricerca di un bene comune fondato
sulla bontà amorosa e sulla compassione. I partecipanti hanno
affermato che il dialogo fra buddisti e cristiani deve essere
rafforzato per affrontare nuove sfide, come la minaccia alla vita
umana, la povertà, la fame, le malattie endemiche, la violenza, la
guerra, e così via, che sminuiscono la santità della vita umana e
avvelenano la pace nella società".
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