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giovedì 31 ottobre 2013

SEMINARIO IN VATICANO SUL TRAFFICO DI ESSERI UMANI

Città del Vaticano, 31 ottobre 2013 (VIS). "Il traffico di esseri umani: schiavitù moderna. Le persone indigenti e il messaggio di Gesù Cristo" è il titolo del Seminario che, rispondendo al desiderio di Papa Francesco, è stato organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze e dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali con la FIAMC (Federazione Mondiale delle Associazioni di Medici Cattolici). Al Seminario, che si terrà il 2 e 3 novembre nella Casina Pio IV in Vaticano, parteciperanno 22 esperti provenienti da diversi paesi ed organizzazioni internazionali, fra i quali la nigeriana Joy Ngozi Ezello, specialista delle Nazioni Unite sul traffico di esseri umani, in particolare donne e bambini, il medico spagnolo José Antonio Lorente, Direttore scientifico del GENYO (Centro Pfizer-Universidad de Granada-Junta de Andalucia di Genomica e Ricerca Oncologica).

"Nel corso dei lavori verrà esaminato il problema del traffico di esseri umani al fine di valutare lo stato reale del fenomeno e verrà analizzato un ordine del giorno per contrastare tale odioso crimine. Attualmente le scienze naturali offrono nuovi strumenti contro questa nuova forma di schiavitù, come il registro digitale per confrontare il DNA di bambini scomparsi non identificati (inclusi i casi di adozione illegale) con quello dei membri della famiglia che ne ha denunciato la scomparsa", scrive il Vescovo Marcelo Sánchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia della Scienze Sociali.

"Nessuno può negare che 'il traffico di esseri umani costituisce un crimine scandaloso contro la dignità umana, una grave violazione dei diritti umani fondamentali ed un evidente acceleratore dei profitti criminali nel nuovo secolo. Il Concilio Vaticano II ha ribadito che 'la schiavitù, la prostituzione, la vendita di donne e bambini e condizioni di lavoro degradanti in cui la persona è considerata strumento di profitto e non persona libera e responsabile' sono 'infamie' che 'avvelenano la società umana' (...) e costituiscono un supremo affronto al Creatore".

"Secondo il recente rapporto UNODC 2012 Report on Trafficking, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro ha stimato che fra il 2002 e il 2010 '20.9 milioni di persone sono state globalmente vittime di lavoro forzato. Tale stima comprende anche vittime del traffico di esseri umani ai fini del lavoro e dello sfruttamento sessuale. Ogni anno, circa due milioni di persone sono vittime del traffico a fini di sfruttamento sessuale, 60% delle quali ragazze. Il traffico di organi raggiunge quasi l'1% di questi due milioni, colpendo così 20.000 persone che sono obbligate o persuase con l'inganno a donare un organo (fegato, rene, pancreas, cornea, polmone, e perfino il cuore)".

"Alcuni osservatori - ribadisce il Vescovo Sánchez Sorondo - sostengono che entro dieci anni il traffico di esseri umani supererà il traffico di droga e di armi per diventare l'attività criminale più lucrosa al mondo". Inoltre "lo sfruttamento sessuale internazionale non si limita alle aree più povere e poco sviluppate del mondo - è un problema che interessa ogni regione del pianeta. Paesi con grandi industrie del sesso (spesso legali) creano la domanda per il traffico di donne e ragazze, mentre i paesi dove i trafficanti possono facilmente reclutare forniscono la materia prima. Generalmente nei paesi economicamente depressi i trafficanti possono reclutare con maggior facilità".

Il Vescovo Sánchez Sorondo conclude ricordando le parole di Papa Francesco in occasione della canonizzazione della santa messicana Guadalupe García Zavala: i poveri, gli abbandonati, i malati e gli emarginati sono la carne di Cristo. E Madre Lupita che toccava la carne di Cristo ci ha insegnato a "non vergognarci, a non temere e a non provare ripugnanza a 'toccare la carne di Cristo'. Le parole di Papa Francesco sono la chiara risposta del messaggio cristiano a questa nuova forma di schiavitù contemporanea che costituisce un'aberrante violazione della dignità e dei diritti dell'essere umano".

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