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lunedì 9 dicembre 2013

PREGHIERA ALL'IMMACOLATA: IL GRIDO DEI POVERI NON CI LASCI MAI INDIFFERENTI, LA SOFFERENZA DEI MALATI E DI CHI È NEL BISOGNO NON CI TROVI DISTRATTI

Città del Vaticano, 8 dicembre 2013 (VIS). Oggi, Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Papa Francesco ha compiuto, per la prima volta, il tradizionale Atto di venerazione all'Immacolata in Piazza di Spagna. Lungo il tragitto dal Vaticano al centro di Roma, il Papa, che viaggiava nella sua utilitaria, ha ricevuto il caloroso saluto dei romani e a sua volta ha salutato le migliaia di persone che gremivano le vie adiacenti all'Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede. Poco distante si erge la colonna sulla cui cima è la statua della Vergine, alla quale i pontefici, nella Solennità dell'Immacolata, rendono omaggio deponendo una corona di fiori.

Come di consueto il Papa ha compiuto una breve sosta davanti alla Chiesa della Santissima Trinità in Via Condotti dove ha ricevuto l'omaggio dell'"Associazione Commercianti Via Condotti". Si è poi diretto a piedi in Piazza di Spagna dove ha abbracciato alcuni bambini e diversi malati in sedia a rotelle ed ha stretto la mano a molte persone. Dopo il saluto al Cardinale Agostino Vallini, suo Vicario Generale per la Diocesi di Roma, ed al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, il Papa ha recitato una preghiera composta per questa occasione, che di seguito riportiamo:

Vergine Santa e Immacolata,
a Te, che sei l’onore del nostro popolo
e la custode premurosa della nostra città,
ci rivolgiamo con confidenza e amore.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Il peccato non è in Te.

Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità:
nella nostra parola rifulga lo splendore della verità,
nelle nostre opere risuoni il canto della carità,
nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità,
nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
La Parola di Dio in Te si è fatta carne.

Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore:
il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti,
la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti,
la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano,
ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
In Te è la gioia piena della vita beata con Dio.

Fa’ che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno:
la luce gentile della fede illumini i nostri giorni,
la forza consolante della speranza orienti i nostri passi,
il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore,
gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra supplica:
sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù,
sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero.

Amen.

Al termine dell'Atto di venerazione il Papa si è recato alla Basilica di Santa Maria Maggiore e come aveva annunciato all'Angelus, si è soffermato in preghiera davanti all'immagine della "Salus Populi Romani".

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