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mercoledì 11 dicembre 2013

RIAPERTURA AL PUBBLICO NECROPOLI VIA TRIUMPHALIS

Città del Vaticano, 11 dicembre 2013 (VIS). All'inizio del 2014 la necropoli della Via Triumphalis verrà riaperta al pubblico dopo lavori di scavo realizzati tra il 2009 e il 2011, che hanno reso possibile l'unione di due settori finora separati. La necropoli che si estende lungo le pendici nord-orientali del colle Vaticano, copre un'area di circa mille metri quadrati, in cui sono state rinvenute sepolture, mosaici, stucchi ed affreschi, (I-IV secolo avanti Cristo).

L'ampliamento dell'area archeologica è stato curato dal Reparto Antichità Greche e Romane dei Musei Vaticani, finanziato con i contributi del "Canada Chapter dei Patrons of the Arts in The Vatican Museum", una comunità internazionale di benefattori che da trent'anni "adotta" e sostiene finanziariamente progetti di conservazione, restauro e valorizzazione dei tesori dei Musei Vaticani.

I lavori hanno interessato l'area centrale della necropoli, e gli scavi sono stati effettuati lungo un'antica via che univa i settori precedentemente divisi, dove è stata rinvenuta un'area destinata alle cremazioni (ustrino) - che raramente si conserva in complessi di questo tipo - caratterizzata da due strati sovrapposti di argilla cotta e depositi di terra con frammenti di carbone, pinoli e pigne incenerite. Gli oggetti personali del defunto sono custoditi in due vetrine recentemente allestite, ed una terza nuova vetrina illustra l'ultimo scavo secondo il metodo stratigrafico degli archeologi, che mostra uno spaccato sintetico delle sezioni di scavo a partire dal 1956, anno in cui si scoprì la necropoli.

Le sepolture appartengono nella maggioranza a liberti e gente comune, ad esempio Alcimo, schiavo di Nerone e scenografo del Teatro di Pompeo o Tiberio Claudio Optato, contabile imperiale. La Necropoli, come ha spiegato il Dottor Giandomenico Spinola, Responsabile del Dipartimento di Antichità Greche e Romane dei Musei Vaticani, era "multietnica", giacché vi furono sepolte persone di origine asiatica o palestinese, un dato emerso grazie ai nomi riportati sulle iscrizioni.

Il nuovo percorso espositivo comprende passerelle ed una installazione multimediale, grazie alla quale i visitatori potranno ammirare, accompagnati da una guida, piccoli mausolei, sarcofagi, statue e bassorilievi. "L'obiettivo - ha affermato il Direttore dei Musei Vaticani Professor Antonio Paolucci - è quello di creare un laboratorio di scavo aperto al pubblico. Un luogo dove la gente potrà vedere l'area e i lavori che vengono mano a mano realizzati".

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