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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 4 febbraio 2013

LA FAMIGLIA È UNA BUONA NOTIZIA

Città del Vaticano, 4 febbraio 2013 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, è intervenuto alla conferenza stampa sul tema: "Da Milano a Philadelphia: le prospettive del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Presentazione degli Atti di Milano 2012". La Conferenza ha analizzato i risultati dell'Incontro Mondiale delle Famiglie di Milano, nel maggio 2012. Sono intervenuti inoltre il coniugi Francesca Dossi e Alfonso Colzani, Responsabili del Servizio per la Famiglia dell'Arcidiocesi di Milano.

L'Arcivescovo Paglia ha ricordato che l'Incontro di Milano "ha mostrato la forza vitale che le famiglie rappresentano nella Chiesa e nella stessa società. (...) Certo, sono molti i problemi che riguardano il matrimonio e la famiglia, ma non dobbiamo dimenticare, dati alla mano, che la famiglia resta ancora oggi la 'risorsa' fondamentale delle nostre società. (...) I dati statistici sono unanimi nel rilevare che la famiglia si colloca al primo posto come luogo di sicurezza, di rifugio, di sostegno per la propria vita, e resta in cima ai desideri della stragrande maggioranza dei giovani. In Italia, ad esempio, circa l’80% dei giovani dichiarano di preferire il matrimonio (civile o religioso che sia), solo il 20% opta per la convivenza. (...) E in Francia, i sondaggi rilevano che il 77% desidera costruire la propria vita di famiglia, rimanendo con la stessa persona per tutta la vita. (...) Del resto, il bisogno di famiglia è iscritto nel cuore dell’uomo fin da quando Dio disse: 'Non è bene che l’uomo sia solo, facciamogli un aiuto che gli sia simile'”.

"Questa profonda verità che segna così radicalmente la vita umana viene come bastonata da una cultura che le è opposta. (...) Questa corsa all’individualismo sta scardinando la famiglia, come pure le diverse forme di società. Per questo lo scardinamento della famiglia è il primo problema della società contemporanea. (...) È vero che tanta storia occidentale contemporanea è stata concepita come liberazione da ogni legame: i legami con gli altri, quindi nella famiglia, nella responsabilità verso l’altro. Ed è altrettanto vero che i vincoli, talora, hanno oppresso la soggettività. Ma oggi la vertigine della solitudine con il culto dell’ 'io', sciolto da ogni legame (...). E lo spaesamento provocato dalla globalizzazione, accentua ancor più il ripiegamento su di sé e la tentazione del proprio particolare".

"Oggi la Chiesa - ha proseguito l'Arcivescovo Paglia - è preoccupata (...) per la crisi che il matrimonio e la famiglia stanno attraversando, anche perché è consapevole che ambedue sono un Vangelo, una buona notizia anche per gli uomini e le donne di oggi, spesso soli e privi di amore, di paternità, di sostegno. (...) La Chiesa, 'esperta in umanità', conosce bene (...) l’alto prezzo delle fragilità familiari che viene pagato soprattutto dai figli (nati e non nati), dagli anziani, dai malati. (...) Nelle diverse epoche storiche ci sono state trasformazioni talora anche profonde nell’istituto familiare, mai però è venuto meno il suo 'genoma', la sua dimensione profonda, ossia essere una istituzione formata da uomo-donna e figli. Per questo è urgente una attenta riflessione culturale e una più vigorosa difesa della famiglia perché sia posta – e con fretta - al centro della politica, della economia, della cultura, sia nei diversi paesi che nelle altre istanze internazionali e con il coinvolgimento anche dei credenti di altre tradizioni religiose e di uomini di buona volontà. È una frontiera che riguarda le fondamenta stesse della società umana. Di qui l’interesse straordinario della Chiesa soprattutto in questo momento storico".

"Il Pontificio Consiglio per la Famiglia sente l’urgenza di aiutare sia dentro che fuori i confini della Chiesa la riscoperta del valore della Famiglia. (...) C’è poi un grande lavoro da fare sul piano culturale: si tratta di operare per ridare valore ad una cultura della famiglia, perché torni ad essere attraente ed anche importante per la propria vita e per la società. (...) Occuparsi della famiglia non significa restringersi ad un segmento della vita o della società, oggi significa allargare l’orizzonte oltre se stessi e decidere di partecipare alla costruzione di una società che sia essa stessa 'familiare', sino a cogliere 'la famiglia' dei popoli e delle nazioni".

L'Arcivescovo Paglia ha concluso il suo intervento illustrando le iniziative che, nel corso dell'anno e fino al prossimo incontro mondiale delle famiglie di Philadelphia, il Pontificio saranno realizzate dal Consiglio per la Famiglia, fra le quali la presentazione della "Carta dei Diritti della Famiglia" - elaborata trenta anni fa dallo stesso Dicastero - alle Nazioni Unite a New York e nella sede di Ginevra e al Parlamento Europeo. Dal prossimo aprile partirà una serie di seminari di studio sotto il titolo: "Dialoghi per la famiglia". Esperti delle diverse discipline affronteranno temi concernenti le grandi sfide che riguardano la famiglia e il matrimonio ed infine, in ottobre, l'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio verterà sulla "Carta dei Diritti della Famiglia". I giorni 26 e 27 ottobre prossimo, in occasione dell'Anno della Fede, è in programma un pellegrinaggio delle famiglie alla tomba di Pietro.


CONCISTORO 11 FEBBRAIO: NUOVI SANTI

Città del Vaticano, 4 febbraio 2013 (VIS). Lunedì, 11 febbraio 2013, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, si terrà il Concistoro ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati: Antonio Primaldo e Compagni, martiri; Laura di Santa Caterina da Siena Montoya y Upegui, vergine, fondatrice della Congregazione delle suore missionarie della Beata Vergine Immacolata e di Santa Caterina da Siena; Maria Guadalupe García Zavala, confondatrice della Congregazione delle Serve di Santa Margherita Maria e dei Poveri.

ANGELUS: INVESTIRE SULLA VITA E SULLA FAMIGLIA

Città del Vaticano, 3 febbraio 2013 (VIS). La meditazione domenicale del Santo Padre prima della recita dell'Angelus, è stata dedicata al Vangelo di Luca che narra il ritorno di Gesù nella sinagoga di Nazareth dopo un periodo di assenza. Gesù legge una profezia di Isaia sul Messia e ne annuncia il compimento lasciando intendere che quella parola si riferisce a Lui, suscitando lo sconcerto dei nazaretani che se da una parte lo ammirano, dall'altra si chiedono: "Non è costui il figlio di Giuseppe?", come dire: un carpentiere di Nazaret, quali aspirazioni può avere"".

"Proprio conoscendo questa chiusura, che conferma il proverbio 'nessun profeta è bene accetto nella sua patria', Gesù rivolge alla gente, nella sinagoga, parole che suonano come una provocazione. Cita due miracoli compiuti dai grandi profeti Elia ed Eliseo in favore di persone non israelite, per dimostrare che a volte c’è più fede al di fuori d’Israele. A quel punto la reazione è unanime: tutti si alzano e lo cacciano fuori, e cercano persino di buttarlo giù da un precipizio, ma Egli, con calma sovrana, passa in mezzo alla gente inferocita e se ne va".

"Come mai Gesù ha voluto provocare questa rottura? - ha detto il Papa - All’inizio la gente era ammirata di lui, e forse avrebbe potuto ottenere un certo consenso… Ma proprio questo è il punto: Gesù non è venuto per cercare il consenso degli uomini, ma – come dirà alla fine a Pilato – per 'dare testimonianza alla verità'. Il vero profeta non obbedisce ad altri che a Dio e si mette al servizio della verità, pronto a pagare di persona. È vero che Gesù è il profeta dell’amore, ma anche l’amore ha la sua verità. Anzi, amore e verità sono due nomi della stessa realtà, due nomi di Dio. Nella liturgia odierna risuonano anche queste parole di san Paolo: 'La carità …non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità'. Credere in Dio significa rinunciare ai propri pregiudizi e accogliere il volto concreto in cui Lui si è rivelato: l’uomo Gesù di Nazaret. E questa via conduce anche a riconoscerlo e a servirlo negli altri".

"In questo è illuminante l’atteggiamento di Maria. Chi più di lei ebbe familiarità con l’umanità di Gesù? Ma non ne fu mai scandalizzata come i compaesani di Nazaret. Ella custodiva nel suo cuore il mistero e seppe accoglierlo sempre di più e sempre di nuovo, nel cammino della fede, fino alla notte della Croce e alla piena luce della Risurrezione".

Dopo la recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato che in questa prima domenica di febbraio, ricorre in Italia, la "Giornata per la vita". "Mi associo - ha detto Benedetto XVI - ai Vescovi italiani che nel loro messaggio invitano ad investire sulla vita e sulla famiglia, anche come risposta efficace alla crisi attuale. Saluto il Movimento per la Vita ed auguro successo all'iniziativa denominata 'Uno di noi', affinché l'Europa sia sempre luogo dove ogni essere umano sia tutelato nella sua dignità. Saluto i rappresentanti delle Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università di Roma, specialmente i docenti di Ostetricia e Ginecologia (...) e li incoraggio a formare gli operatori sanitari alla cultura della vita".

IL PAPA AL NUOVO PATRIARCA DI BABILONIA DEI CALDEI: MINISTERO AL SERVIZIO DELLA RICONCILIAZIONE, DELLA VICENDEVOLE ACCOGLIENZA E DELLA PACE PER TUTTA LA POPOLAZIONE IRACHENA

Città del Vaticano, 3 febbraio 2013 (VIS). Il Santo Padre ha indirizzato una Lettera a Sua Beatitudine Louis Raphäel Sako, nuovo Patriarca di Babilonia dei Caldei, nella quale comunica la concessione della "Ecclesiastica Communio" richiesta dal nuovo Patriarca.

"Nel porgerLe sentite felicitazioni - scrive il Papa - imploro il Signore affinché La ricolmi di ogni grazia e benedizione. Possa Egli illuminarLa nel proclamare instancabilmente il Vangelo nella viva tradizione che risale a San Tommaso Apostolo. Il Pastore Buono ed Eterno La sostenga nella fede dei padri e Le accordi l’ardore dei martiri di ieri e di oggi per custodire il patrimonio spirituale e liturgico della veneranda Chiesa Caldea, quale suo Pater et Caput. Il Suo ministero sia a conforto dei fedeli caldei nella madre patria e nella diaspora, ma anche dell’intera comunità cattolica e dei cristiani che vivono nella terra di Abramo, quale stimolo alla riconciliazione, alla vicendevole accoglienza e alla pace per tutta la popolazione irachena".

Il Santo Padre ha indirizzato, inoltre, una Lettera, redatta in latino, al Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, con cui lo nomina Suo Delegato a presiedere, lunedì 4 febbraio, nella Basilica Vaticana, la celebrazione eucaristica per la conferma della Comunione Ecclesiastica al nuovo Patriarca.


CONSACRATI E CONSACRATE: NON UNITEVI AI PROFETI DI SVENTURA

Città del Vaticano, 2 febbraio 2013 (VIS). Alle ore 17.30 di oggi, Festa della Presentazione del Signore e XVII Giornata della Vita Consacrata, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la celebrazione della Santa Messa con i Membri degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica.

"'Luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele': così Simeone definisce il Messia del Signore, al termine del suo canto di benedizione. Il tema della luce (...) è fortemente presente in questa liturgia. Essa infatti è stata aperta da una suggestiva processione, a cui hanno partecipato i Superiori e le Superiore Generali degli Istituti di vita consacrata qui rappresentati, che portavano i ceri accesi. Questo segno, specifico della tradizione liturgica di questa Festa, è molto espressivo. Manifesta la bellezza e il valore della vita consacrata come riflesso della luce di Cristo; un segno che richiama l’ingresso di Maria nel Tempio: la Vergine Maria, la Consacrata per eccellenza, portava in braccio la Luce stessa, il Verbo incarnato, venuto a scacciare le tenebre dal mondo con l’amore di Dio".

"Cari fratelli e sorelle consacrati, tutti voi siete stati rappresentati in quel simbolico pellegrinaggio, che nell’Anno della fede esprime ancora di più il vostro convenire nella Chiesa, per essere confermati nella fede e rinnovare l’offerta di voi stessi a Dio. (...) Nella luce di Cristo, con i molteplici carismi di vita contemplativa e apostolica, voi cooperate alla vita e alla missione della Chiesa nel mondo. In questo spirito di riconoscenza e di comunione, vorrei rivolgervi tre inviti, affinché possiate entrare pienamente in quella 'porta della fede' che è sempre aperta per noi".

"Vi invito in primo luogo ad alimentare una fede in grado di illuminare la vostra vocazione. Vi esorto per questo a fare memoria, come in un pellegrinaggio interiore, del 'primo amore' con cui il Signore Gesù Cristo ha riscaldato il vostro cuore, non per nostalgia, ma per alimentare quella fiamma. E per questo occorre stare con Lui, nel silenzio dell’adorazione; e così risvegliare la volontà e la gioia di condividerne la vita, le scelte, l’obbedienza di fede, la beatitudine dei poveri, la radicalità dell’amore".

"In secondo luogo vi invito a una fede che sappia riconoscere la sapienza della debolezza. Nelle gioie e nelle afflizioni del tempo presente, quando la durezza e il peso della croce si fanno sentire, non dubitate che la 'kenosi' di Cristo è già vittoria pasquale. (...) Nelle società dell’efficienza e del successo, la vostra vita segnata dal 'minorità' e dalla debolezza dei piccoli, dall’empatia con coloro che non hanno voce, diventa un evangelico segno di contraddizione".

"Infine, vi invito a rinnovare la fede che vi fa essere pellegrini verso il futuro. Per sua natura la vita consacrata è pellegrinaggio dello spirito, alla ricerca di un Volto che talora si manifesta e talora si vela (...). Questo sia l’anelito costante del vostro cuore, il criterio fondamentale che orienta il vostro cammino, sia nei piccoli passi quotidiani che nelle decisioni più importanti. Non unitevi ai profeti di sventura che proclamano la fine o il non senso della vita consacrata nella Chiesa dei nostri giorni; piuttosto rivestitevi di Gesù Cristo e indossate le armi della luce (...) restando svegli e vigilanti.

"La gioia della vita consacrata passa necessariamente attraverso la partecipazione alla Croce di Cristo. Così è stato per Maria Santissima. La sua è la sofferenza del cuore che forma un tutt’uno col Cuore del Figlio di Dio, trafitto per amore. Da quella ferita sgorga la luce di Dio, e anche dalle sofferenze, dai sacrifici, dal dono di se stessi che i consacrati vivono per amore di Dio e degli altri si irradia la stessa luce, che evangelizza le genti. In questa Festa, auguro in modo particolare a voi consacrati che la vostra vita abbia sempre il sapore della parresia evangelica, affinché in voi la Buona Novella sia vissuta, testimoniata, annunciata e risplenda come Parola di verità".

INVIATI SPECIALI DEL SANTO PADRE

Città del Vaticano, 2 febbraio 2013 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera Pontificia con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Inviato Speciale del Santo Padre alle celebrazioni del 50° anniversario del Santuario della Madonna della Salute (Our Lady of Good Health) a Vailankanni (India) e del 25° anniversario dell'istituzione della Conferenza Episcopale (C.C.B.I.), in programma dal 9 all'11 febbraio 2013. La Lettera, redatta in latino, è datata 10 gennaio. La Missione che accompagnerà il Cardinale è composta da Don A. Michael Arockisamy, Rettore della Basilica-Santuario di Vailankanni e da Don Alex Joseph Vadakumthala, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Verapoly.

Questa mattina è stata pubblicata anche la Lettera Pontificia - redatta in latino e datata 10 gennaio - con la quale il Santo Padre nomina l'Arcivescovo Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (Pastorale della Salute), suo Inviato Speciale alla celebrazione della XXI Giornata Mondiale del Malato che si terrà nel Santuario di Nostra Signora di Altötting (Germania), il prossimo 11 febbraio. La missione che accompagnerà l'Arcivescovo è composta dal Ludwig Limbrunner, Rettore del Santuario di Altötting e dal Monsignor Günther Mandl, Direttore dell'Ufficio economico della Diocesi di Passau.

UDIENZE

Città del Vaticano, 4 febbraio 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Sua Beatitudine Louis Raphaël I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei, con i Membri del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Caldea (20)

- L'Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Nunzio Apostolico in Australia

- Otto Presuli della Conferenza Episcopale di Emilia-Romagna, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L'Arcivescovo Antonio Lanfranchi, di Modena-Nonantola.

- L'Arcivescovo Luigi Negri, di Ferrara-Comacchio.

- L'Arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, di Ravenna-Cervia.

- Il Vescovo Francesco Lambiasi, di Rimini.

- Il Vescovo Tommaso Ghirelli, Vescovo di Imola.

- Il Vescovo Enrico Solmi, di Parma.

- Il Vescovo Douglas Regattieri, di Cesena-Sarsina.

- Il Vescovo Massimo Camisasca, di Reggio Emilia-Guastalla.

Sabato 2 febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale di Emilia-Romagna, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- Il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna

- L'Arcivescovo Paolo Rabitti, emerito di Ferrara-Comacchio.

- Il Vescovo Claudio Stagni, di Faenza-Modigliana.

- Il Vescovo Lino Pizzi, di Forlì-Bertinoro.

- Il Vescovo Carlo Mazza, di Fidenza.

- Il Vescovo Gianni Ambrosio, di Piacenza-Bobbio.

- Il Vescovo Francesco Cavina, di Carpi.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 2 febbraio 2013 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato Il Vescovo Joseph Effiong Ekuwem, Arcivescovo Metropolita di Calabar (superficie: 7.754; popolazione: 1.192.031; cattolici: 381.230; sacerdoti: 74; religiosi: 71), Nigeria, trasferendolo dalla Sede Episcopale di Uyo. Succede all'Arcivescovo Joseph Edra Ukpo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato il Vescovo Jesús Juárez Párraga, S.D.B., Arcivescovo di Sucre (superficie: 49.975; popolazione: 630.000; cattolici: 552.000; sacerdoti: 92; religiosi: 236; diaconi permanenti: 1), Bolivia. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1942 ad Alquerias (Spagna), ed è stato ordinato sacerdote nel 1972. Dal 1979 al 1985 è stato Vicario della Provincia Salesiana in Bolivia e dal 1981 al 1987 è stato direttore di comunità. Nel 1988 è stato nominato Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di La Paz e nel 1994 è stato nominato primo Vescovo della Diocesi di El Alto (Bolivia). Dal 2000 al 2003 è stato Vicepresidente, dal 1991 al 1994 e dal 2003 al 2009 Presidente di varie Commissioni della Conferenza Episcopale Boliviana. Attualmente è Presidente della Pastorale Sociale – Caritas e della Pastorale Penitenziaria in Bolivia. Succede all'Arcivescovo Jesús Pérez Rodríguez, O.F.M. del quale il Santo Padre ha accettato le dimissioni al governo pastorale della medesima Arcidiocesi presentate per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Jean Teyrouz, Vescovo dell'Eparchia Sainte-Croix-de-Paris degli Armeni (cattolici: 30.200; sacerdoti: 4; religiosi: 6), Francia. Finora Vescovo della Curia Patriarcale, succede al Vescovo Grégoire Ghabroyan, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Eparchia, presentata in conformità al canone 201, paragrafi 1-2, del Codice dei Canoni della Chiese Orientali.

- Ha nominato l'Arcivescovo Michael A. Blume, Nunzio Apostolico in Uganda, finora Nunzio Apostolico in Benin e in Togo.

- Ha nominato il Reverendo Percy Lorenzo Galván Flores, Vescovo Prelato di Corocoro (superficie: 28.823; popolazione: 244.000; cattolici: 214.000; sacerdoti: 19; religiosi: 5; diaconi permanenti: 2), Bolivia. Il Vescovo eletto è nato a Tomás Frías (Bolivia) nel 1965 ed è stato ordinato sacerdote nel 1991.Dal 1991 al 1992 è stato Vicario Parrocchiale in Villa Serrano e dal 1992 al 1993 in Padilla. Dal 1993 al 1995 è stato Parroco in Padilla, Alcalá ed El Villar. Dal 1996 al 1998 è stato Vicario Episcopale della Zona Pastoral de la Frontera. Dal 2001 al 2005, è stato Rettore del Seminario Arcidiocesano “San Cristóbal”. Nel 2005 è stato nominato Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Sucre per tre anni, al termine dei quali è stato incaricato di preparare il VI Sinodo Arcidiocesano. Attualmente è Parroco della Parrocchia di San José in Sucre, Canonico della Cattedrale, Responsabile del Museo Ecclesiastico e Membro dei Consigli Economico, Presbiterale e Pastorale dell’Arcidiocesi.

- Ha nominato il Monsignore Michel Aupetit, Vescovo Ausiliare di Parigi (superficie: 105; popolazione: 2.233.818; cattolici: 1.340.291; sacerdoti: 1.353; religiosi: 2.831; diaconi permanenti: 109), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1951 a Versailles (Francia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1995. Dal 1995 al 1998 è stato Vicario della parrocchia di Saint-Louis-en-l'ïle; dal 1995 al 2001 è stato cappellano dei Licei del quartiere Marais François Couperin, Charlemagne et Saint-Germain, Victor Hugo; dal 1998 al 2001 è stato Vicario della parrocchia Saint-Paul-Saint-Louis; dal 2001 al 2006 è stato Parroco di Notre-Dame de l’Arche d’Alliance; dal 2004 al 2006 è stato Decano del decanato Pasteur-Vaugirard. Dal 2006 è Vicario generale di Parigi e membro del Consiglio presbiterale.

- Ha nominato il Reverendo Eugenio Coter, Sacerdote fidei donum del clero di Bergamo (Italia), Vicario Apostolico di Pando (superficie: 86.261; popolazione: 208.867; cattolici: 187.981; sacerdoti: 24; religiosi: 33), Bolivia. Il Vescovo eletto è nato nel 1957 a Gazzaniga (Italia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Dal 1981 al 1985 è stato Vicario parrocchiale a Grassobio; dal 1985 al 1991 è stato Vicario parrocchiale a Gandino; dal 1991 al 1992 è stato Missionario fidei donum nell’Arcidiocesi di Cochabamba; dal 1992 al 1994 è stato Vicario parrocchiale a Sacaba; dal 1994 al 1995 è stato Vicario parrocchiale a Villa Lunari; dal 1995 al 2000 è stato Parroco di Condebamba in Cochabamba; dal 2009 al 2011 è stato Membro del Consiglio Pastorale diocesano; dal 2000 al 2012 è stato Delegato Episcopale per la Pastorale Sociale – Caritas; dal 2012 è stato Direttore Spirituale del Seminario Arcidiocesano San Luis di Cochabamba. Succede al Vescovo Luis Morgan Casey, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale del medesimo Vicariato Apostolico presentata per raggiunti limiti d'età.

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