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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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giovedì 14 marzo 2013

CAMMINARE, EDIFICARE, CONFESSARE, SEMPRE CON LA CROCE DI CRISTO

Città del Vaticano, 14 marzo 2013 (VIS). Questo pomeriggio alle 17, nella Cappella Sistina, il Santo Padre Francesco ha celebrato la Santa Messa "pro Ecclesia" con i 114 Cardinali che hanno partecipato al Conclave.

La prima lettura è stato il cantico del profeta Isaia che comincia con le parole: "Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo" e prosegue con le celebri frasi: "Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione, non impareranno più l'arte della guerra". Successivamente è stata data lettura della prima lettera di San Pietro apostolo dedicata al sacerdozio comune dei fedeli, nella quale si legge: "Carissimi, avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo. (...) Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa". Il Vangelo secondo Matteo è stato il racconto della Confessione di Pietro, quando Cristo domanda ai discepoli: "E voi chi dite che io sia? e la risposta di Pietro "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Gesù risponde: "E io ti dico che tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa".

Nella sua prima omelia Papa Francesco, parlando in italiano, a braccio, ha affermato: "In queste tre Letture vedo che c'è qualcosa di comune: è il movimento. Nella Prima Lettura il movimento nel cammino; nella Seconda Lettura, il movimento nell'edificazione della Chiesa; nella terza, nel Vangelo, il movimento nella confessione. Camminare, edificare confessare".

Il Pontefice ha ricordato che la prima cosa che Dio ha detto ad Abramo fu: '"Cammina nella mia presenza e sii irreprensibile. Camminare: la nostra vita è un cammino e quando ci fermiamo, la cosa non va. Camminare sempre, in presenza del Signore, alla luce del Signore, cercando di vivere con quella irreprensibilità che Dio chiedeva ad Abramo, nella sua promessa".

"Edificare - ha detto Papa Francesco - Edificare la Chiesa. Si parla di pietre: le pietre hanno consistenza; ma pietre vive, pietre unte dallo Spirito Santo. Edificare la Chiesa, la Sposa di Cristo, su quella pietra angolare che è lo stesso Signore. Ecco un altro movimento della nostra vita: edificare".

Terzo, confessare. Noi possiamo camminare quanto vogliamo, noi possiamo edificare tante cose, ma se non confessiamo Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremo una Ong assistenziale, ma non la Chiesa, Sposa del Signore. Quando non si cammina, ci si ferma. Quando non si edifica sulle pietre cosa succede? Succede quello che succede ai bambini sulla spiaggia quando fanno dei palazzi di sabbia, tutto viene giù, è senza consistenza. Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Léon Bloy: 'Chi non prega il Signore, prega il diavolo'. Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio".

"Camminare, edificare-costruire, confessare. Ma la cosa non è così facile, perché nel camminare, nel costruire, nel confessare, a volte ci sono scosse, ci sono movimenti che non sono proprio movimenti del cammino: sono movimenti che ci tirano indietro".
"Questo Vangelo prosegue con una situazione speciale. Lo stesso Pietro che ha confessato Gesù Cristo, gli dice: 'Tu sei Cristo, il Figlio del Dio vivo. Io ti seguo, ma non parliamo di Croce. Questo non c'entra. Ti seguo con altre possibilità, senza la Croce'. Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Vescovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore".

"Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare l'unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti".

"Io auguro a tutti noi che lo Spirito Santo, per la preghiera della Madonna, nostra Madre, ci conceda questa grazia: camminare, edificare, confessare Gesù Cristo Crocifisso".

Al termine dell'omelia, nella preghiera dei fedeli si è pregato per il nuovo Pontefice ed anche per Sua Santità Benedetto XVI perché "serva la Chiesa nel nascondimento con una vita dedicata alla preghiera e alla meditazione". Si è pregato per i responsabili delle nazioni affinché "agiscano non per forza né per interesse, non spadroneggiando sulle persone, consapevoli che ogni potere proviene da Dio" e si è pregato anche "per quanti soffrono, per quanti lottano smarriti nella vita: Cristo, Pastore supremo, li ristori e li consoli e dia loro la corona di gloria".

Infine, terminata la Messa, il Pontefice ha visitato l'appartamento papale nel Palazzo Apostolico.

IL NUOVO PAPA FRANCESCO VISITA SANTA MARIA MAGGIORE, RIPRENDE IL SUO BAGAGLIO E PAGA LA FATTURA DELL'ALBERGO

Città del Vaticano, 14 marzo 2013 (VIS). Non era un segreto. Come a coloro ai quali non importa che tutti sappiano cosa intenda fare, Papa Francesco ha annunciato al mondo durante la sua prima apparizione pubblica, alle 20:24 di ieri sera: "Domani desidero andare a pregare la Vergine, perché guidi tutta la città di Roma". E alle 8:05 in punto, nella sua prima uscita dal Vaticano, il Romano Pontefice appena eletto si recava in una semplice automobile della gendarmeria vaticana alla Basilica di Santa Maria Maggiore, la chiesa dedicata alla Vergine più antica e più grande di Roma. Il Papa è voluto entrare in Basilica da una delle porte laterali.

Appena entrato il Papa si è diretto all'immagine della "Salus Populi Romani", accompagnato dal Cardinale Santos Abril y Castelló, Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore - una delle quattro grandi Basiliche di Roma, il cui Protocanonico è il Re di Spagna, e il Cardinale Vicario per la Diocesi di Roma, Agostino Vallini.

Il Santo Padre, dopo aver offerto alla Vergine un mazzo di fiori, ha pregato in silenzio per 10 minuti davanti all'altare maggiore, dove c'è una cripta che custodisce le reliquie della mangiatoia di Betlemme. Successivamente si è recato alla Cappella Sistina della Basilica, dove si trova l'altare dove Sant'Ignazio di Loyola ha celebrato la sua prima messa a Roma, la notte di Natale del 1538. "Un luogo - ha precisato Padre Lombardi - molto significativo per la Compagnia di Gesù". Ed infine, il nuovo Romano Pontefice ha voluto pregare davanti alla tomba di San Pio V.

Nella Basilica il Papa Francesco ha salutato i membri del Capitolo, i confessori, i frati e il personale della Basilica, i fedeli e i giornalisti che ha incontrato passando.

Il Santo Padre ha lasciato la Basilica come è arrivato: con un seguito e una scorta minima, accompagnato dal Prefetto della Casa Pontificia, Arcivescovo Georg Gänswein. Ma il Pontefice nel tragitto ha sorpreso tutti: prima nel rivolgere un affettuoso saluto ad alcuni scolari e dopo, quando ha chiesto all'autista di fermarsi in Via della Scrofa (nei pressi di Piazza Navona), presso la Casa Internazionale del Clero, dove risiedeva prima dell'inizio del Conclave. Il Papa ha recuperato i bagagli ed ha pagato il conto del suo soggiorno.

MESSA CON I CARDINALI NELLA CAPPELLA SISTINA

La prima celebrazione liturgica del Santo Padre sarà con i Cardinali Elettori che hanno partecipato al Conclave, questo pomeriggio, nella Cappella Sistina, alle 17:00. La Messa concelebrata "Per la Chiesa" sarà celebrata in latino, con le letture in italiano, e come ha commentato il portavoce della Sala Stampa della Santa Sede, "l'omelia del Papa sarà probabilmente in italiano". (Le letture e le altre preghiere sono consultabili sul sito www.vatican.va).

Al termine della Messa con i Cardinali, il Santo Padre si recherà all'appartamento papale preparato nella Casa Santa Marta, anche se, come ha informato Padre Lombardi "abiterà lì per breve tempo, perché si prevede che il Papa possa presto trasferirsi nell'appartamento pontificio, che non necessita di grandi lavori".

Padre Lombardi ha ricordato la prima apparizione di Papa Francesco, ieri sera, quando ha salutato la grande folla accorsa in Piazza San Pietro, sottolineando la semplicità e la serenità che hanno caratterizzato questo incontro, cominciato con la richiesta del nuovo Pontefice ai fedeli, di pregare per lui. La semplicità era palese anche nella scelta dell'abito. "Il Santo Padre - ha detto Padre Lombardi - ha salutato la folla portando al collo la stessa croce pettorale che portava in questi giorni: non ha scelto la croce pettorale per le grandi cerimonie, non ha indossato la mozzetta rossa, né la stola. È anche significativa la scelta del nome, Francesco, come Francesco di Assisi, che ricorda la spiritualità e la povertà evangeliche. Il suo nome da Papa è Francesco, non Francesco I, poiché è il primo Pontefice a portare questo nome. Se dopo di lui, si eleggesse un papa che adottasse lo stesso nome, allora si chiamerebbe Francesco I.

Fra i gesti del nuovo pontefice segnaliamo, ha proseguito Padre Lombardi, sempre ieri, nella Cappella Sistina ha ricevuto, in piedi, l'omaggio e l'obbedienza dei Cardinali e non ha preso posto sul trono. Inoltre è rientrato in autobus con il Collegio Cardinalizio alla casa Santa Marta e non nell'automobile destinata abitualmente al Papa. Alla fine della cena con gli Elettori ha detto: "Che Dio vi perdoni per quello che avete fatto".

Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha risposto anche ad una domanda sul rinnovamento degli incarichi dei Capi Dicastero della Santa Sede. "È tradizione che nei primi giorni del suo Pontificato il Papa li riconfermi. In passato alcune volte, li riconfermava nei primi giorni, con la formula fino quando non si provveda diversamente, per poi, a poco a poco, eleggere in tutta libertà i suoi collaboratori. Si tratta di atti di governo molto personali che sono di competenza esclusiva del Papa".

Relativamente ai problemi della sicurezza che potrebbero sorgere per lo stile molto "informale" del nuovo Papa, Padre Lombardi ha precisato che "gli incaricati della sicurezza del Pontefice sono al suo servizio ed adottano le misure per proteggerlo secondo lo stile di ogni Papa. Per esempio, Giovanni Paolo II non agiva secondo quanto programmato, andava a salutare le persone senza avvisare prima, così gli incaricati della sicurezza adeguavano i loro metodi di protezione a queste caratteristiche".

Parlando della salute di Papa Francesco, Padre Lombardi ha confermato che effettivamente da giovane, a 40 anni, Papa Francesco ebbe una malattia polmonare per cui gli fu asportato un pezzo di polmone ma questo fatto "non è mai stato un ostacolo né per il suo ritmo di lavoro, né per la sua vita e la sua attività pastorale, come ha dimostrato nella guida di una Arcidiocesi tanto impegnativa come quella di Buenos Aires".





PRIME ATTIVITÀ DI PAPA FRANCESCO

Città del Vaticano, 14 marzo 2013 (VIS). Nel corso del briefing con i giornalisti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, da Padre Federico Lombardi, S.I., ha annunciato le prime attività di Papa Francesco, dopo la celebrazione di questo pomeriggio con i Cardinali Elettori nella Cappella Sistina.

Venerdì alle 11:00, il nuovo Romano Pontefice riceverà tutti i Cardinali (elettori e non elettori) nella Sala Clementina. Sarà, come ha precisato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, un incontro familiare con grande vicinanza del nuovo Papa ad ogni Cardinale.

Sabato, alle 11:00, nell'Aula Paolo VI, tutti i giornalisti accreditati a Roma (permanenti a temporanei) sono invitati a partecipare all'Udienza con Papa Francesco.

Domenica il Papa reciterà il primo Angelus del Pontificato, come di consueto, dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico.

Martedì 19 marzo, alle 9:30, solennità di San Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale, la Piazza San Pietro sarà lo scenario della celebrazione della Messa per l'inizio del Ministero petrino. Padre Lombardi ha annunciato che non sono necessari i biglietti e tutti coloro che lo desiderano possono assistere.

Infine, mercoledì 20 marzo, non è prevista l'Udienza Generale, il Papa riceverà i Delegati Fraterni di altre confessioni religiose.


CARDINALE JORGE MARIO BERGOGLIO ELETTO PAPA CON IL NOME DI FRANCESCO


Ciudad del Vaticano, 13 marzo 2013 (VIS).- Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio è stato eletto Sommo Pontefice, 265° successore di Pietro, ed ha scelto il nome di Francesco. È il primo Papa latinoamericano, il primo Pontefice membro della Compagnia di Gesù e il primo "Francesco" della storia.

Ne ha dato il solenne annuncio al popolo, alle ore 20:12, dalla Loggia esterna dell'Aula della Benedizione della Basilica Vaticana, il Cardinale Protodiacono, in seguito alla fumata bianca delle ore 19:06.

Queste le parole del Cardinale Jean-Louis Tauran:

Annuntio vobis gaudium magnum;
habemus Papam:
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum Georgium Marium
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio
qui sibi nomen imposuit Franciscum.

(Vi annuncio con grande gioia:
che abbiamo il Papa
L'eminentissimo e Reverendissimo
Signor Jorge Mario
Cardinale di Santa Romana Chiesa Bergoglio
che ha assunto il nome di Francesco)

Il Conclave che ha portato all'elezione di Papa Francesco era iniziato martedì 12 marzo 2013, nella Cappella Sistina del Palazzo Apostolico Vaticano, con l"extra omnes" intimato alle 17:35 dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, Monsignor Guido Marini, dopo il giuramento prestato dai 115 Cardinali Elettori.

La prima fumata nera si è avuta alle ore 19:42 dello stesso giorno.

Mercoledì 13 marzo fumata nera alle ore 11:40.

Mercoledì 13 marzo, fumata bianca alla ore 19:06.

Alle ore 20:24, il Santo Padre Francesco, preceduto dalla Croce, si è affacciato alla Loggia esterna delle Benedizioni della Basilica Vaticana completamente illuminata, per salutare e impartire la bendizione apostolica "Urbi et Orbi" (alla citta' e al mondo) alle decine di migliaia di persone, che gremivano Piazza San Pietro e Via della Conciliazione, piena di pozzanghere a causa della pioggia incessante caduta per l'intera giornata a Roma.

Prima che il nuovo Papa si affacciasse alla Loggia, un picchetto d'onore della Guardia Svizzera Pontificia, in uniforme di gran gala e con la bandiera pontificia, si e' situato al di sotto della "Loggia", seguito da una rappresentanza dei diversi corpi dell'Esercito italiano che dal 1929 rendono omaggio al Papa nelle occasioni importanti, in segno di riconciliazione fra la Santa Sede e lo Stato italiano. La banda della Santa Sede ha accompagnato l'attesa. Appena è stato reso noto il nome del nuovo Pontefice, la moltitudine che affollava la piazza ha cominciato a cantare in coro: "Francesco, Francesco".

Prima della Benedizione il nuovo Pontefice ha rivolto ai fedeli le seguenti parole:

"Fratelli e sorelle, buonasera!

Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.

[Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre]

E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!

E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me.

[…]

Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

[Benedizione]

Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!".

BIOGRAFIA: CHI É JORGE MARIO BERGOGLIO


Città del Vaticano, 13 marzo 2013 (VIS).- Riportiamo la biografia ufficiale del nuovo Papa, redatta in occasione del Conclave dalla Sala Stampa della Santa Sede, con i dati che ogni Cardinale elettore ha fornito per la propria biografia.


JORGE MARIO BERGOGLIO, S.I

Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, S.I., Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L'11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo «San José» di San Miguel.

Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell'Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires.

Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo «San José», di San Miguel, dove ha conseguito la laurea. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote. Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad Alcalá de Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua.

È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell'Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni.

Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel. Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore.

Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l'ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich.

Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino.
È autore dei libri: «Meditaciones para religiosos» del 1982, «Reflexiones sobre la vida apostólica» del 1986 e «Reflexiones de esperanza» del 1992.

È Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito. Gran Cancelliere dell'Università Cattolica Argentina.
Relatore Generale aggiunto alla 10ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2001).

Dal novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina.

Dal B. Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Roberto Bellarmino.

Era Membro:

delle Congregazioni: per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per il Clero; per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica;
del Pontificio Consiglio per la Famiglia:
della Pontificia Commissione per l'America Latina .

PADRE LOMBARDI: GIOIA PER L'ELEZIONE DI UN PAPA LATINOAMERICANO


Città del Vaticano, 13 marzo 2013 (VIS).- "Sono molto contento che è stato eletto un latinoamericano. Sappiamo le attese che ha questo continente nel quale vive la maggior parte dei cattolici", sono state le prime parole del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., nel commentare con i giornalisti l'elezione del nuovo Papa.

"La scelta del nome Francesco è molto significativa – ha detto Padre Lombardi – È un nome che mai prima era stato scelto ed evoca semplicità, testimonianza evangelica. Entrambe le cose le testimonia la sua prima e semplice apparizione in pubblico. E' un segnale di grande spiritualita' chiedere la benedizione del popolo per sè, prima di dare la sua; una spiritualità che ricorda quella del suo predecessore. Bisogna notare, oltre al suo senso pastorale di rapporto con la diocesi di Roma, che è la diocesi del Papa, la scelta delle preghiere, le preghiere piu' semplici della Chiesa in un momento come questo con il Popolo di Dio".

"Il Cardinale Bergoglio – ha aggiunto Padre Lombardi – è gesuita e i gesuiti si caratterizzano per il servizio alla Chiesa riunendo tutti i carismi che il Signore ci dà, là dove sono necessari, ma evitando gli incarichi di potere. Per me questa elezione assume il significato di una chiamata al servizio, una chiamata forte e non una ricerca di potere o di autorità. Sono convinto assolutamente che abbiamo un Papa che vuole servire. La sua elezione è stata l'elezione del rifiuto del potere".

"Il nuovo Papa ha già salutato al telefono Benedetto XVI" – ha concluso Padre Lombardi passando a comunicare i primi impegni del nuovo Papa. La Messa con i Cardinali nella Cappella Sistina si celebrera' domani giovedi' 14 marzo, alle 17:00. Venerdì 15, alle 11:00, nella Sala Clementina il Papa incontrerà il Collegio Cardinalizio, elettori e non elettori. Sabato, sempre alle 11:00, nell'Aula Paolo VI, il Pontefice riceverà in udienza i giornalisti e i comunicatori sociali. Domenica, alle 12:00, il primo Angelus del Pontificato, all'ora consueta in Piazza San Pietro. La Messa di inaugurazione del Pontificato si celebrerà martedì 19 marzo alle 9:30. La visita di domani alla Vergine è di carattere privato.
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