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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 18 novembre 2013

LETTERA APOSTOLICA IN FORMA MOTU PROPRIO DI PAPA FRANCESCO CON LA QUALE È APPROVATO IL NUOVO STATUTO DELLA A.I.F.

Città del Vaticano, 18 novembre 2013 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha emesso il Comunicato che riportiamo di seguito, relativo alla Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio di Papa Francesco con la quale è approvato il nuovo Statuto dell'Autorità di Informazione Finanziaria.

In data odierna, viene pubblicata la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio del 15 novembre 2013, con la quale Papa Francesco ha approvato il nuovo Statuto dell’Autorità di Informazione Finanziaria (A.I.F.) ad essa allegato. Tale provvedimento pontificio entrerà in vigore il 21 corrente.

Come noto, con il Motu Proprio dell’8 agosto 2013 e con la Legge N. XVIII dell’8 ottobre 2013, recante norme in materia di trasparenza, vigilanza e informazione finanziaria, Papa Francesco aveva rafforzato ulteriormente il quadro istituzionale della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano (S.C.V.) per prevenire e contrastare le potenziali attività illecite in materia finanziaria, conferendo all’A.I.F., oltre alle funzioni che essa già aveva sulla base del Motu Proprio di Benedetto XVI del 30 Dicembre 2010, la funzione della vigilanza prudenziale degli enti che svolgono professionalmente attività di natura finanziaria. L’attuale Statuto adegua ora la struttura interna dell’A.I.F. alle funzioni che essa è chiamata a svolgere.

In particolare, il nuovo Statuto distingue i ruoli e le responsabilità del Presidente, del Consiglio direttivo e della Direzione, per assicurare che l’A.I.F. possa svolgerepiù efficacemente le proprie funzioni, con piena autonomia ed indipendenza e coerentemente con il quadro istituzionale e giuridico della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Inoltre, esso istituisce un apposito ufficio per la vigilanza prudenziale e lo dota delle necessarie risorse professionali.

Il testo completo della Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio, in inglese e in italiano, è consultabile su:

http://www.vatican.va/holy_father/francesco/motu_proprio/documents/papa-francesco-motu-proprio_20131115_statuto-aif_it.html


IL GOVERNATORATO DÀ MANDATO AD UNA EQUIPE INTERNAZIONALE DI EFFETTUARE UN LAVORO DI VERIFICA E CONSULENZA SULLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ED AMMINISTRATIVE

Città del Vaticano, 18 novembre 2013 (VIS). Di seguito riportiamo il Comunicato emesso questa mattina dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano:

"In data 15 novembre il Governatorato dello Stato Città del Vaticano, in accordo con la Pontificia Commissione Referente di Studio e di Indirizzo per gli Affari Economici ed Amministrativi della Santa Sede, a seguito di una procedura di selezione ha dato mandato a un’équipe internazionale di Ernst & Young di effettuare un lavoro di verifica e consulenza sulle attività economiche e sui processi di gestione amministrativa dell'Ente.

La documentazione contenente l'esito della consulenza sarà a disposizione della Commissione e servirà per proporre eventuali raccomandazioni atte a migliorare l'efficienza e l'efficacia dei processi economici e amministrativi del Governatorato".


IL PAPA RICEVE IL PRIMO MINISTRO DELLE BAHAMAS

Città del Vaticano, 18 novembre 2013 (VIS). Nella mattinata di lunedì 18 novembre 2013, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza il Primo Ministro delle Bahamas, Signor Perry Gladstone Christie che si è successivamente incontrato con il Segretario di Stato, Arcivescovo Pietro Parolin, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Durante i cordiali colloqui, ci si è soffermati sul tema dell’emigrazione e sul contributo che la Chiesa cattolica offre alla popolazione, in particolare, nei settori assistenziale ed educativo, auspicando una più stretta collaborazione in questi ambiti.

TANTI CRISTIANI CHE SOFFRONO PERSECUZIONI FORSE MOLTI DI PIÙ CHE NEI PRIMI SECOLI

Città del Vaticano, 18 novembre 2013 (VIS). Alle 12:00 di ieri, domenica, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l'Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro. La prima parte del discorso che Gesù pronuncia a Gerusalemme sugli ultimi tempi è stato il tema della meditazione del Papa prima della recita della preghiera mariana. Gesù raccomanda agli apostoli di non lasciarsi ingannare dai falsi messia e non lasciarsi paralizzare dalla paura, ma di vivere il tempo dell'attesa come tempo della testimonianza e della perseveranza.

"Questo discorso di Gesù è sempre attuale - ha ricordato il Pontefice - anche per noi che viviamo nel XXI secolo. Egli ci ripete: 'Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome'. È un invito al discernimento, questa virtù cristiana di capire dove è lo spirito del Signore e dove è il cattivo spirito. Anche oggi, infatti, ci sono falsi 'salvatori', che tentano di sostituirsi a Gesù: leader di questo mondo, santoni, anche stregoni, personaggi che vogliono attirare a sé le menti e i cuori, specialmente dei giovani. Gesù ci mette in guardia: 'Non andate dietro a loro!'”. E il Signore ci aiuta anche a non avere paura: di fronte alle guerre, alle rivoluzioni, ma anche alle calamità naturali, alle epidemie, Gesù ci libera dal fatalismo e da false visioni apocalittiche. (...) Ci ricorda che siamo totalmente nelle mani di Dio! Le avversità che incontriamo per la nostra fede e la nostra adesione al Vangelo sono occasioni di testimonianza; non devono allontanarci dal Signore, ma spingerci ad abbandonarci ancora di più a Lui, alla forza del suo Spirito e della sua grazia".

"In questo momento penso, e pensiamo tutti. Facciamolo insieme: pensiamo a tanti fratelli e sorelle cristiani, che soffrono persecuzioni a causa della loro fede. Ce ne sono tanti. Forse molti di più dei primi secoli. Gesù è con loro. Anche noi siamo uniti a loro con la nostra preghiera e il nostro affetto. Anche abbiamo ammirazione per il loro coraggio e la loro testimonianza. Sono i nostri fratelli e sorelle, che in tante parti del mondo soffrono a causa dell'essere fedeli a Gesù Cristo. Li salutiamo di cuore e con affetto.

"Alla fine - ha sottolineato Papa Francesco - Gesù fa una promessa che è garanzia di vittoria. 'Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita'. Quanta speranza in queste parole! Sono un richiamo alla speranza e alla pazienza, al saper aspettare i frutti sicuri della salvezza, confidando nel senso profondo della vita e della storia: le prove e le difficoltà fanno parte di un disegno più grande; il Signore, padrone della storia, conduce tutto al suo compimento. Nonostante i disordini e le sciagure che turbano il mondo, il disegno di bontà e di misericordia di Dio si compirà!".


MISERICORDINA: LA MIGLIORE MEDICINA SPIRITUALE

Città del Vaticano, 17 novembre 2103 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Papa ha rivolto parole di saluto ai fedeli presenti in Piazza San Pietro e, nel ricordare che questa domenica ricorre la "Giornata delle vittime della strada", ha esortato alla prudenza e al rispetto delle norme.

Papa Francesco ha consigliato ai presenti una medicina speciale per concretizzare i frutti dell'Anno della Fede, che volge al termine. "Si tratta di una 'medicina spirituale' chiamata Misericordina - ha spiegato il Papa - Una scatolina di 59 granelli intracordiali. In questa scatoletta è contenuta la medicina e alcuni volontari la distribuiranno a voi mentre lasciate la Piazza. Prendetela!. C’è una corona del Rosario, con la quale si può pregare anche la 'coroncina della Misericordia', aiuto spirituale per la nostra anima e per diffondere ovunque l’amore, il perdono e la fraternità. Non dimenticatevi di prenderla, perché fa bene, eh? Fa bene al cuore, all’anima e a tutta la vita!".

L'ANNO DELLA FEDE CHE STA PER CONCLUDERSI HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI OLTRE 8 MILIONI DI PELLEGRINI

Città del Vaticano, 18 novembre 2013 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, si è tenuta la Conferenza Stampa di presentazione dell'Evento dell'Anno della fede "Giornata per la vita contemplativa (21 novembre 2013) e delle celebrazioni per la Conclusione dell'Anno della fede: Incontro dei Catecumeni con Papa Francesco (23 novembre 2013) e Santa Messa di chiusura (24 novembre 2013). Alla Conferenza Stampa sono intervenuti l'Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, l'Arcivescovo José Octavio Ruiz Arenas, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ed il Monsignor Graham Bell, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio.

"Termina un Anno dedicato completamente a ravvivare la fede dei credenti, ma continua ora il desiderio di mantenere vivo l’insegnamento che in questi mesi abbiamo ricevuto - ha detto l'Arcivescovo Fisichella ricordando gli oltre 8 milioni e mezzo di pellegrini che quest'anno si sono recati alla Tomba di Pietro per professare la loro fede. "Per il momento conclusivo - ha precisato l'Arcivescovo - abbiamo pensato a una serie differenziata di segni che intendono mostrare la continuità della fede e il cammino che siamo chiamati a percorrere per non farla diventare ovvia nella vita quotidiana".

"Un primo segno è dato dalla visita che Papa Francesco farà al Monastero delle Monache Camaldolesi all’Aventino, il prossimo 21 novembre alle ore 16:45. Questa giornata che coincide con l'anniversario dell'ingresso in quel monastero di Suor Nazarena Crotta, ultima reclusa che visse tra quelle mura, è dedicata a chi ha compiuto la scelta della vita di clausura come dedizione privilegiata per una vita di preghiera e di contemplazione".

Con il tema "Pronti a varcare la Porta della fede", sabato 23 novembre, si terrà il secondo evento dedicato ai catecumeni. Saranno presenti circa 500 catecumeni, accompagnati dai loro catechisti, di 47 nazionalità diverse, provenienti dai cinque continenti. Papa Francesco riceverà 35 candidati al catecumenato all'ingresso della Basilica di San Pietro e porrà loro le domande tradizionali del rito.

Infine l'Anno della fede si concluderà con una Santa Messa domenica 24 novembre, alle 10:30, in Piazza San Pietro, che sarà caratterizzata da tre segni che intendono evidenziare il valore di questo momento: l'esposizione delle reliquie dell'Apostolo Pietro, la consegna da parte di Papa Francesco della sua Esortazione Apostolica "Evangelii gaudium" e un gesto di carità a favore della popolazione delle Filippine. Durante l'Eucaristia sarà compiuta una colletta come contributo dei pellegrini per l'Anno della fede al popolo delle Filippine toccato dalla calamità, che versa in situazioni di estremo bisogno.

"Spesso, abituati come siamo a evidenziare i fattori di crisi - ha concluso l'Arcivescovo Fisichella - dimentichiamo di guardare anche ai tanti segni positivi e di speranza che sono realmente presenti nella Chiesa. L’Anno della fede ci ha permesso di sperimentarlo. È per questo che sostenuti da una testimonianza così imponente, entusiasta e convinta, che si esprime soprattutto nel silenzio della quotidianità, guardiamo al futuro con maggior serenità, forti dell’esperienza compiuta in questo Anno che speriamo possa prolungare a lungo nel tempo i suoi effetti positivi".

"È FONDAMENTALE PER LA CHIESA NON CHIUDERSI" AFFERMA IL PAPA NEL VIDEO-MESSAGGIO AI PARTECIPANTI AL PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE

Città del Vaticano, 16 novembre 2013 (VIS). Questo pomeriggio Papa Francesco ha inviato un video-messaggio ai partecipanti al Pellegrinaggio-Incontro "Nostra Signora di Guadalupe, stella della nuova evangelizzazione nel continente americano", indetto in occasione dell'Anno della fede dalla Pontificia Commissione per l'America Latina insieme con i Cavalieri di Colombo e con l'Istituto Superiore di Studi di Guadalupe, nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe (Città del Messico, 16-19 novembre 2013). Di seguito riportiamo ampi estratti del video-messaggio.

"Oltre a trasmettervi il mio affetto, la mia vicinanza ed il desiderio di essere con voi, desidero condividere brevemente alcune riflessioni, come contributo a questi giorni di incontro.

Aparecida propone di porre la Chiesa in stato permanente di missione, di realizzare sì atti di natura missionaria, ma nel contesto più ampio di una missionarietà generalizzata: che tutta l'attività abituale delle Chiese particolari abbia un carattere missionario. E ciò nella certezza che l'impegno missionario, più che un'attività fra le altre (...) è il paradigma di tutta l'azione pastorale. (...) È fondamentale per la Chiesa non chiudersi, non sentirsi già soddisfatta e sicura con quel che ha raggiunto. Se accade ciò, la Chiesa si ammala, si ammala di abbondanza immaginaria, (...), in certo modo 'fa indigestione' e si devitalizza. Bisogna uscire dalla propria comunità ed avere l'audacia di andare verso le periferie esistenziali che hanno bisogno di sentire la vicinanza di Dio. Egli non abbandona nessuno e mostra sempre la Sua tenerezza e la Sua misericordia inesauribile, quindi, questo è ciò che bisogna portare a tutta la gente.

Un secondo punto: l'obiettivo di tutta l'attività pastorale è sempre orientato dall'impulso missionario di arrivare a tutti, senza escludere nessuno e tenendo in gran considerazione la condizione di ognuno. Si deve arrivare a tutti e condividere la gioia di essersi incontrati con Cristo. Non si tratta di andare come chi impone un nuovo obbligo, come chi si limita al rimprovero o al lamento dinanzi a quel che si considera imperfetto o insufficiente. La missione evangelizzatrice esige molta pazienza (...). E sa anche presentare il messaggio cristiano in maniera serena e graduale, con il profumo del Vangelo, come faceva il Signore. Sa privilegiare, in primo luogo, l’essenziale e più necessario, cioè la bellezza dell’amore di Dio che ci parla in Cristo morto e risorto.

Terzo: chi conduce la pastorale nella Chiesa particolare è il Vescovo e lo fa come il pastore che conosce per nome le sue pecore (...) manifestando effettivamente la maternità della Chiesa e la misericordia di Dio. L’atteggiamento del vero pastore non è quello del principe o del mero funzionario attento principalmente alla disciplina, alle regole, ai meccanismi organizzativi. Questo porta sempre ad una pastorale distante dalla gente, incapace di favorire ed ottenere l’incontro con Cristo e l’incontro con i fratelli. Il popolo di Dio a lui affidato ha bisogno che il Vescovo vegli per lui, prendendosi cura soprattutto di quello che lo mantiene unito e promuove la speranza nei cuori. Ha bisogno che il Vescovo sappia discernere, senza spegnerlo, il soffio dello Spirito Santo che viene da dove vuole, per il bene della Chiesa e la sua missione nel mondo.

Quarto: questi atteggiamenti del Vescovo, devono anche essere partecipati molto profondamente dagli altri agenti di pastorale, soprattutto dai presbiteri. La tentazione del clericalismo, che tanto danno fa alla Chiesa in America Latina, è un ostacolo per lo sviluppo della maturità e della responsabilità cristiana di buona parte del laicato. Il clericalismo implica un atteggiamento autoreferenziale, un atteggiamento di gruppo, che impoverisce la proiezione verso l’incontro del Signore, che ci fa discepoli, e verso gli uomini che aspettano l’annuncio. Perciò, credo che sia importante, urgente, formare ministri capaci di prossimità, di incontro, che sappiano infiammare il cuore della gente, camminare con loro, entrare in dialogo con le sue speranze ed i suoi timori. Questo lavoro, i Vescovi non lo possono delegare. Lo devono assumere come qualcosa di fondamentale per la vita della Chiesa, senza risparmiare sforzi, attenzioni e accompagnamento. (...) La cultura di oggi esige una formazione seria, bene organizzata. Ed io mi chiedo se abbiamo la capacità autocritica sufficiente per valutare i risultati di seminari molto piccoli, con carenza di personale formativo sufficiente.

Voglio dedicare alcune parole alla vita consacrata. La vita consacrata nella Chiesa è un fermento (...) che fa crescere la Chiesa verso l’ultima manifestazione di Cristo Gesù. Chiedo ai consacrati ed alle consacrate di essere fedeli al carisma ricevuto, che nel loro servizio alla Santa Madre Chiesa gerarchica, non lascino svanire quella grazia che lo Spirito Santo diede ai loro fondatori e che devono trasmettere in tutta la sua integrità.

Cari fratelli e sorelle, molte grazie per ciò che fate per questa missione continentale. Ricordate che avete ricevuto il Battesimo, che vi ha trasformato in discepoli del Signore. Ma ogni discepolo è, a sua volta, missionario (...). Vi prego, come padre e fratello in Gesù Cristo, che vi facciate carico della fede che avete ricevuto nel Battesimo. E, come fecero la mamma e la nonna di Timoteo, trasmettiate la fede ai vostri figli e nipoti, e non solo a loro. Questo tesoro della fede non è dato per uso personale. È per donarlo, per trasmetterlo, e così crescerà".


IL PAPA PRESIEDE SANTA MESSA PER ORDINAZIONE EPISCOPALE DI MONSIGNOR VERGÉZ ALZAGA SEGRETARIO GENERALE DEL GOVERNATORATO DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO

Città del Vaticano, 16 novembre 2013 (VIS). L'episcopato è un servizio, non un onore ha ribadito ieri il Santo Padre nella Santa Messa per l'ordinazione episcopale di Monsignor Fernando Vergéz Alzaga, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

Per l'ordinazione del nuovo Vescovo, originario di Salamanca (Spagna), membro della Congregazione dei Legionari di Cristo, Papa Francesco ha tenuto l'omelia rituale del Pontificale Romano prevista per la consacrazione dei vescovi, integrandola con alcune aggiunte a braccio, nelle quali ha menzionato il servizio alla tenerezza e alla carità del Presule in qualità di segretario del defunto Cardinale argentino Eduardo Francisco Pironio. Infine, ricordando che gli è stata affidata la cura pastorale dei dipendenti del Vaticano, il Papa lo ha esortato ad essere "padre e fratello loro, con vero amore e tenerezza".

CARDINALE FILONI INVIATO SPECIALE DEL SANTO PADRE A DUE CONGRESSI MISSIONARI IN AMERICA LATINA

Città del Vaticano, 16 novembre 2013 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera, redatta in latino e datata 14 ottobre, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, suo Inviato Speciale alle celebrazioni del IV Congresso Missionario Americano (CAM 4) e del IX Congresso Missionario Latinoamericano (COMLA 9), in programma a Maracaibo (Venezuela), dal 26 novembre al 1° dicembre 2013.



UDIENZE

Città del Vaticano, 18 novembre 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in Udienza:

- Il Signor Guy Ryder, Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).

- L'Arcivescovo Alain Paul Lebeaupin, Nunzio Apostolico presso l’Unione Europea.

- L'Arcivescovo Mario Giordana, Nunzio Apostolico in Slovacchia.

- L'Arcivescovo Bruno Forte, di Chieti-Vasto (Italia).





ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 18 novembre 2013 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo Franz Lackner, O.F.M., Arcivescovo di Salzburg (superficie: 9.715; popolazione: 713.085; cattolici: 487.691; sacerdoti: 297; religiosi: 492; diaconi permanenti: 40), Austria. L'Arcivescovo eletto è nato nel 1956 a Feldbach (Austria). Entrato nell'Ordine dei Frati Minori Francescani nel 1984, ha emesso la professione perpetua nel 1989 ed è stato ordinato sacerdote nel 1991. Nel 1998 è stato nominato Professore di Metafisica presso il Pontificio Ateneo Antonianum. Nel 1999 è stato eletto Ministro Provinciale della Provincia “S. Bernardi Senensis” di Wien dei Frati Minori Francescani. Dal 1999 svolge anche il compito di Professore di Filosofia a Heiligenkreuz. Il Ha ricevuto la consacrazione episcopale nel 2002 ed è stato finora Vescovo Ausiliare di Graz-Seckau (Austria).

Sabato 16 novembre il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Roman Pindel, Vescovo di Bielsko-Żywiec (superficie: 3.000; popolazione: 766.300; cattolici: 680.700; sacerdoti: 634; religiosi: 632), Polonia. Il Vescovo eletto è nato nel 1958 a Oswiecim (Polonia) ed è stato ordinato sacerdote nel 1983. Dopo l’ordinazione, ha lavorato come Vicario parrocchiale a Kozy e a Racławice. Dal 1986 è stato assistente e in seguito Professore aggiunto (1992) presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Accademia Teologica di Krakow. Dal 2004 al 2011 è stato Direttore spirituale presso il Seminario Maggiore di Kraków. Dal 2011 è stato Rettore del Seminario Maggiore di Kraków; Direttore della cattedra di Ermeneutica biblica e Giudaismo presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università “Giovanni Paolo II” di Kraków; dal 1990 assistente diocesano del Rinnovamento dello Spirito Santo e delegato del Vescovo per l’assistenza ai nuovi movimenti religiosi. Finora Rettore del Seminario Maggiore di Kraków e Docente di Sacra Scrittura presso l’Università Giovanni Paolo II, succede al Vescovo Tadeusz Rakoczy del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Reverendo Pedro Javier Torres, Ausiliare dell’arcidiocesi di Córdoba (superficie: 19.722; popolazione: 2.115.000; cattolici: 1.856.000; sacerdoti: 344; religiosi: 967; diaconi permanenti: 1), Argentina. Il Vescovo eletto è nato a Cordoba (Argentina) nel 1960 ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. Dal 1999 al 2001 a Cordoba è stato Docente, Formatore e Rettore nel Seminario Maggiore N.S. de Loreto, Vicario parrocchiale di San Juan Bosco, Parroco di La Resurrección del Señor y N.S. de Pompeya, di N.S. de Luján y San Fermín, di María Madre del Redentor y los Santos Juan y Pablo, e di N.S. del Valle; Membro del Comitato Interreligioso per la Pace; Membro del Collegio dei Consultori; portavoce diocesano nei mass media circa la Bioetica, l’Ecumenismo ed il Dialogo interreligioso. È stato anche Segretario Esecutivo della Commissione Episcopale di Ecumenismo e di Rapporti con il Giudaismo, l’Islam e le altre religioni; Docente in incontri sacerdotali e corsi pastorali, e predicatore di ritiri spirituali in diverse diocesi argentine.

- Ha nominato il Monsignor Angelo Genoni, Capo Ufficio nella Sezione Ordinaria dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, finora Aiutante di Studio nel medesimo Dicastero.
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